REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 dicembre 2002, n. 2575

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di costruzione della variante nord di Fabbrico, comune di Fabbrico (RE) (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio            
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione            
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti               
impatti ambientali, del progetto del "Variante nord di Fabbrico",               
dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:                  
a.1) per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio,              
mettere in atto tutte le azioni di mitigazione previste nel progetto;           
fase di cantiere                                                                
a.2) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse            
e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di           
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione            
dei mezzi si ritiene necessario:                                                
- per l'eventuale impianto di betonaggio e altri impianti fissi,                
prevedere sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza              
degli sfiati da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico            
e la lavorazione;                                                               
- qualora nella composizione del calcestruzzo rientri come materia              
prima il polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche             
dal lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo              
aperto e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel                    
contenitore preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie            
di trattenimento del materiale plastico;                                        
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura             
dei cassoni con teloni;                                                         
- acquisire le autorizzazioni necessarie per le emissioni di                    
inquinanti in atmosfera ai sensi delle vigenti normative;                       
ambiente idrico                                                                 
a.3) dovra' essere garantita la continuita' dei canali e dei fossi di           
ordine minore, intercettati;                                                    
a.4) tutte le interferenze con cavi, condotte, e scoli dovranno                 
essere risolte seguendo le prescrizioni del Consorzio della Bonifica            
Parmigiana Moglia-Secchia, ed in particolare andra' specificato nel             
progetto definitivo come si intende risolvere l'interferenza con il             
fosso di scolo Vallone;                                                         
a.5) l'immissione delle acque di dilavamento stradale non dovra'                
essere effettuata nei canali di irrigazione e, percio', le acque                
dovranno essere convogliate nei fossi di scolo quali: fosso Vallone,            
cavo Naviglio, scolo Ponticelli;                                                
a.6) gli eventuali presidi idraulici previsti negli elaborati di                
screening dovranno anch'essi essere concordati con il Consorzio della           
Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia, per l'identificazione del                   
migliore posizionamento (p.e. allo sbocco dell'innesto nel cavo di              
scolo consorziale);                                                             
a.7) essendo l'ambito di variazione della falda da -1 a -3 m.                   
rispetto al piano di campagna, vi sono elevate probabilita' che                 
l'opera interferisca con la falda; pertanto occorre che venga fatta             
nel progetto definitivo una specifica valutazione dei rischi connessi           
all'inquinamento della falda ed individuare le preventive misure di             
sicurezza che verranno assunte;                                                 
rumore                                                                          
a.8) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora,                   
previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche per le abitazioni             
presenti, nelle adiacenze dell'infrastruttura progettata, al di fuori           
della fascia di rispetto laterale, come indicato nella circolare                
regionale n. 7 dell'1/3/1993; in particolare tali aree, vanno                   
considerate appartenenti alla III classe (aree di tipo misto) con               
limite diurno pari a 60 dBA e limite notturno pari a 50 dBA;                    
a.9) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del               
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere              
del tipo vegetazionale (cespugli ed alberature di essenze autoctone)            
in grado di creare un corridoio ecologico che possa raccordarsi con             
la vegetazione esistente dei vari canali o fossi di scolo                       
attraversati;                                                                   
a.10) le eventuali barriere fonoassorbenti dovranno essere ricoperte            
di rivestimenti vegetali con specie autoctone e/o naturalizzate, che            
garantiscono un maggior successo d'impianto;                                    
a.11) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di                 
manutenzione degli impianti arborei ed arbustivi per almeno tre anni            
dalla messa a dimora; a questa si aggiunge la necessita' di prevedere           
un reimpianto delle fallanze nel primo anno di manutenzione;                    
a.12) si dovra', inoltre, valutare la necessita' di introdurre                  
eventuali mitigazioni acustiche nell'area di cantiere e/o sui                   
ricettori per consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle           
normative vigenti;                                                              
a.13) il rispetto dei limiti di pressione sonora dovra' essere                  
verificato attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da               
realizzarsi, ad opera del proponente, durante la realizzazione                  
dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla base dei                 
risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie                       
determinazioni conseguenti;                                                     
a.14) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la                
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,                
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle            
vigenti disposizioni;                                                           
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di               
Reggio Emilia - Servizio Viabilita' e Progettazione strade, alla                
Provincia di Reggio Emilia - Assessorato Ambiente, al Comune di                 
Fabbrico, all'ARPA - Sezione provinciale di Reggio Emilia, al                   
Consorzio della Bonifica Parmigiana-Moglia-Secchia;                             
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della           
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il            
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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