COMUNICATO DEL DIRETTORE GENERALE AGRICOLTURA
Domanda di registrazione della denominazione di Indicazione Geografica Protetta
Il Direttore generale Agricoltura comunica che e' pervenuta alla
Regione Emilia-Romagna la domanda di registrazione della
denominazione di Indicazione Geografica Protetta (IGP) per il "Riso
del Delta del Po" presentata ai sensi del Reg. CEE 2081/92,
dall'Associazione dei Risicoltori del Delta del Po con sede e/o
Associazione agricoltori della Provincia di Rovigo e di cui si allega
la scheda tecnica da pubblicare.
Secondo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n.
1273 del 15 luglio 1997, nei trenta giorni successivi alla data di
pubblicazione in oggetto, l'intera documentazione presentata dai
promotori resta a disposizione di chiunque voglia visionarla presso
il Servizo Valorizzazione delle Produzioni.
In tale periodo e' possibile presentare, alla Direzione generale
Agricoltura, opposizione motivata alla proposta di registrazione.
Per eventuali informazioni rivolgersi al dr. Todeschini Giuseppe o
Savigni Gloria ai corrispondenti nn. telefonici 051/284348 o
051/284466 - Viale Silvani n. 6 terzo piano stanza 323.
IL DIRETTORE GENERALE
Dario Manghi
Scheda sintetica delle caratteristiche del prodotto
Richiesta di registrazione IGP comunicata ai sensi dell'art. 17 del
Regolamento CEE n. 2081/92 del Consiglio del 14 luglio 1992
1) Autorita' nazionale competente: Ministero delle Politiche agricole
e forestali - Direzione generale delle Politiche agricole e
agroindustriali nazionali - Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma -
tel. 06/46651 - fax 06/4742314.
2) Richiedente:
a) nome: Associazione dei Risicoltori del Delta del Po;
b) idirizzo: Associazione dei Risicoltori del Delta del Po - c/o
Associazione Agricoltori della Provincia di Rovigo - Via Romea
Vecchia n. 203 - 45019 Taglio di Po (RO).
3) Denominazione del prodotto: "Riso del Delta del Po".
4) Tipo di prodotto: (cfr. allegato) Cereale.
5) Sintesi degli elementi del disciplinare:
a) nome: Riso del Delta del Po;
b) descrizione del prodotto: Riso (Oryza sativa) ottenuto dalla
sottospecie japonica e dalle varieta' del tipo Superfino;
c) zona geografica di produzione: l'area tipica per l'ottenimento del
"Riso del Delta del Po" si estende sul conzo orientale estremi della
pianura padana formato dai detriti ed i riporti del fiume Po e da
successive opere di trasformazione fondiaria che ne hanno reso
possibile la coltivazione. Il territorio risulta cosi' individuato:
per la provincia di Rovigo dai comuni di Ariano nel Polesine, Porto
Viro, Taglio di Po, Porto Tolle, Corbola, Papozze, Rosolina e Loreo,
mentre per la provincia di Ferrara dai comuni di Comacchio, Goro,
Codigoro, Lagosanto, Massa Fiscaglia, Migliaro, Migliarino,
Ostellato, Mesola, Jolanda di Savoia e Berra (si veda mappa
allegata);
d) storia ed origine del prodotto: pochi decenni dopo la diffusione
del riso nella pianura Padana (1450) compaiono le prime
documentazioni sulla presenza di coltivazioni in Polesine, in
particolare nel territorio del Delta del Po poiche' questa coltura
era strettamente legata alla bonifica e rappresentava il primo stadio
di valorizzazione agraria dei nuovi terreni. La natura dei terreni
prosciugati divenne elemento determinante per la destinazione
colturale degli stessi. La coltivazione del riso diveniva percio'
importante per accelerare il processo di utilizzazione dei terreni
salsi per prepararli poi alla rotazione colturale. Si spiega in tal
modo l'estensione delle risaie che fino al 1950 si manteneva elevata,
le alluvioni del 1951, 1957, 1960 e 1966 causarono una notevole
revisione dei piani colturali aziendali fino ad arrivare agli anni
'80 con una restrizione notevole della coltivazione dettata
soprattutto da problemi di carattere economico-gestionale, per poi
avere un picco di massima attorno agli anni '90 e quindi ridiscendere
agli attuali circa 9.000 ettari complessivi. Le varieta' coltivate
sono del tipo "japonica" quasi esclusivamente del tipo Superfino.
e) Metodo di ottenimento del prodotto: le condizioni di semina, le
pratiche colturali, le operazioni di raccolta degli impianti di
risone destinati alla produzione del "Riso del Delta del Po" sono
quelli tradizionali della zona, atti a conferire al prodotto che ne
deriva le specifiche caratteristiche tradizionali di qualita'. In
partricolare la risaia non potra' insistere sullo stesso terreno per
piu' di otto anni, relativamente alle lavorazioni del terreno dovra'
essere eseguita un'aratura a profondita' 25-30, seguita almeno da
un'erpicatura, con livellamento per un'ottimale gestione delle acque;
le concimazioni saranno effettuate seguendo uno specifico piano
aziendale di concimazione non superando comunque i limiti di NPK di
130 - 100 - 100; la semina dovra' essere effettuata con una quantita'
di massimo 240 kg di seme per ettaro; la difesa fitosanitaria verra'
attuata prima che con fitofarmaci con pratiche agronomiche quali la
concia del seme, l'asciutta della risaia, la corretta regolazione
dell'acqua in risaia, lo sfalcio degli argini e dalla brucuiatura
delle stoppie; l'essicazione deve essere effettuata in essicatoi a
fuoco indiretto o diretto se alimentati a metano o GPL, che non
lascino sulle glumelle residui di combustione o odori estranei.
6) Legame con l'ambiente geografico: esiste un legame stretto tra il
territorio del Delta del Po e le caratteristiche organolettiche del
Riso del Delta del Po tali da influenzare positivamente alcune
caratteristiche fisiche e gustative del prodotto ottenuto su questo
territorio. Si tratta di terreni alluvionali dotati di alta
fertilita' minerale, in particolare di potassio, tanto da rendere a
volte inutili gli apporti di concime minerale potassico (oltre che
azotato nei terreni torbosi). L'ubicazione geografica, limitrofa al
mare, con la presenza di costante brezza, determina un microambiente
particolarmente sano in cui la coltivazione risulta praticamente
esente da crittogame, il che comporta la produzione di una granella
bianca e senza vaiolatura. I terreni deltizi sono riconosciuti
interessanti anche perche' risultano particolarmente sani dal punto
di vista malerbologico e con una presenza molto bassa e facilmente
contenibile di riso crodo. Dal punto di vista climatico l'area e'
caratterizzata da un decorso di tipo continentale ed e' influenzata
dalla vicinanza del mare che consente di "smorzare" le variazioni di
temperatura, soprattutto per quanto riguarda le temperature minime.
Nella media degli ultimi trent'anni le temperature massime non hanno
mai superato i 32 gradi che potrebbero influire negativamente sulla
coltura, cosi' per le temperature minime le cui medie non sono mai
scese sotto lo 0, neppure nei mesi piu' freddi.
La precipitazione media non raggiunge i 700 mm/anno con una
distribuzione mensile pari a 7-7,5 giorni in un mese con punte nei
mesi di aprile, maggio e novembre.
Gli elementi fisici sopra descritti fanno si' che il Riso del Delta
del Po evidenzi caratteristiche gustative e commerciali superiori,
riconosciute dal consumatore.
7) Struttura di controllo: l'autorita' nazionale preposta al
coordinamento dell'attivita' di controllo e' il Ministero per le
Politiche agricole, mentre l'attivita' di controllo e' esercitata da
strutture di controllo pubbliche designate o da organismi privati
autorizzati con decreto del Ministero per le Politiche agricole,
sentite le Regioni Veneto ed Emilia-Romagna, in conformita' con
quanto previsto dal Reg. CEE 2081/92 art. 10, DM del 18/12/1997,
Legge n. 128 del 24/4/1998, art. 53 e DM del 29/5/1998.
8) Elementi specifici dell'etichettatura: il prodotto immesso al
consumo deve recare la dicitura "Riso del Delta del Po" seguita dalla
menzione Indicazione Geografica Protetta e dall'eventuale
contrassegno.