DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 novembre 2003, n. 2167
Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa al progetto per la costruzione di un invaso ad uso irriguo in localita' Tebano - "Fondo Renazzi", nel comune di Faenza (RA) (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
dei modesti impatti attesi, il progetto relativo alla realizzazione
di un invaso ad uso irriguo in localita' Tebano "Fondo Renazzi" nel
comune di Faenza, provincia di Ravenna, dalla ulteriore procedura di
VIA con le seguenti prescrizioni gia' riportate al punto 7:
1) per quanto riguarda l'arginatura dell'invaso in progetto, dovra'
essere rispettata la distanza minima dal piede dell'argine del
torrente Senio di 20 m come previsto dall'art. 16.3 delle Norme del
PRG di Faenza (Variante generale approvata con delibera di Giunta
provinciale n. 397/22571 del 29/4/1998), il progetto dovra' quindi
essere modificato in tal senso;
2) al fine di garantire il deflusso minimo vitale lungo il torrente
Senio dovra' essere programmata la temporizzazione dei prelievi in
modo da evitare gli attingimenti durante i periodi siccitosi, tale
programma sara' predisposto in base alla regolamentazione dei
prelievi dai corsi d'acqua superficiali redatta in data 26/6/2002 dal
Responsabile del Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, e sara'
approvato dallo stesso Servizio;
3) gli interventi di ripristino vegetazionale previsti al fine di
garantire un adeguato inserimento paesaggistico dovranno prevedere
l'utilizzo esclusivamente di essenze autoctone di ambiente di ripa
e/o naturalizzate evitando le specie riconosciute come infestanti
(Robinia, Alianto, ecc.); gli interventi di mitigazione vegetazionali
dovranno comunque essere tali da non compromettere le caratteristiche
di impermeabilita' e di stabilita' dell'opera realizzata;
4) dovra' essere garantita l'impermeabilizzazione dell'invaso allo
scopo di evitare perdite per infiltrazione che possono compromettere
la stabilita' dell'opera; la tenuta idraulica dell'invaso dovra'
comunque essere verificata in fase di collaudo;
5) i calcoli idraulici per il dimensionamento dello scolmatore,
dovranno essere sottoposti all'approvazione del competente Servizio
Tecnico Bacino Reno;
6) per 1'inerbimento dei riporti esterni e per il ripristino delle
aree di cantiere si riutilizzera' il terreno vegetale proveniente
dallo scotico, che si avra' cura di accumulare, separatamente dalle
altre tipologie di materiale, in spessori adeguati e del quale si
provvedera' alla manutenzione per evitarne la morte biologica;
7) considerato che l'area in esame e' classificata come zona sismica,
dovranno essere attuate tutte le eventuali prescrizioni riguardanti
le fasi costruttive emanate dalle autorita' competenti;
8) resta fermo che la realizzazione dell'opera in oggetto della
presente valutazione e' subordinata al conseguimento di tutte le
autorizzazioni necessarie, in particolare il parere vincolante
dell'Autorita' di Bacino del Reno per gli interventi che ricadono in
area non idonea alle trasformazioni urbanistiche e l'autorizzazione
relativa alla valutazione di incidenza di cui al DPR n. 357 dell'8
settembre 1997;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Piancastelli
Gianluca, allo Sportello Unico per le attivita' Produttive del Comune
di Faenza, all'Autorita' di Bacino del Reno di Bologna, al Servizio
Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli sede di Ravenna, alla Amministrazione
Provinciale di Ravenna, e all'ARPA sezione provinciale di Ravenna;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della
Regione.