DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 settembre 2002, n. 1740
Procedura di verifica (screening) relativa al progetto dei lavori di completamento per la costruzione del collegamento tra la ex SS 495 e la SS 16 in corrispondenza dell'abitato di Portomaggiore, Portomaggiore (FE) (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti
impatti ambientali, del progetto dei "Lavori di completamento per la
costruzione del collegamento tra la ex SS 495 di Codigoro e la SS 16
Adriatica in corrispondenza dell'abitato di Portomaggiore, I e III
lotto di attuazione", dalla ulteriore procedura di VIA con le
seguenti prescrizioni:
a.1) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione
per evitarne la morte biologica;
a.2) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse
e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto
quando queste si trovino nelle vicinanze di abitazioni; - per il
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei
cassoni con teloni; - acquisire le autorizzazioni necessarie per le
emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle vigenti
normative; - si dovra' valutare la necessita' di introdurre eventuali
mitigazioni acustiche, sul cantiere e su eventuali ricettori; le
azioni attivate dovranno consentire il rispetto dei limiti sonori
previsti dalle normative vigenti;
a.3) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora,
previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche per le abitazioni
presenti, nelle adiacenze dell'infrastruttura progettata, al di fuori
della fascia di rispetto laterale, come indicato nella circolare
regionale n. 7 dell'1/3/1993; in particolare tali aree, vanno
considerate appartenenti alla III classe (aree di tipo misto) con
limite diurno pari a 60 dBA e limite notturno pari a 50 dBA;
a.4) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere il
piu' possibile di tipo vegetazionale, (cespugli e alberature di
essenze autoctone) in grado di creare un corridoio ecologico che
possa raccordarsi con la vegetazione esistente dei vari canali
attraversati dall'infrastruttura;
a.5) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
a.6) si ritiene opportuno che per la protezione del reticolo
idrografico, in caso di eventuali sversamenti accidentali, venga
redatto un Piano, da presentare al Comune di Portomaggiore e da
approvare dall'Amministrazione provinciale di Ferrara, in accordo con
il Consorzio della Bonifica, per il controllo dell'inquinamento
attraverso la rete dei canali consorziali in modo tale che vengano
interrotti, isolando il tratto interessato, e, nell'eventualita' di
allargamento della zona inquinata, chiudendo le paratie a servizio
della rete e isolando i tratti di canale interessato oppure che
vengano previsti altri presidi per la tutela del reticolo
idrografico;
a.7) le prescrizioni, prima elencate, dovranno essere verificate
attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da realizzarsi
durante la realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni
realizzate e, sulla base dei risultati ottenuti, dovranno essere
assunte le necessarie determinazioni conseguenti;
a.8) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Comune di
Portomaggiore, alla Provincia di Ferrara, all'ARPA - Sezione
provinciale di Ferrara, al Consorzio di Bonifica II Circondario
Polesine di San Giorgio;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.