COMUNICATO
Titolo III - Decisione in merito alla procedura di VIA del progetto: impianto per il recupero di plastiche e pulper di cartiera
L'Autorita' competente Provincia di Ferrara comunica la deliberazione
relativa alla procedura di VIA concernente il
- progetto: impianto per il recupero di plastiche e pulper di
cartiera;
- presentato da: Soc. Marconi Plast SpA;
- localizzato: comune di Berra (FE) - localita' Serravalle.
Il progetto interessa il territorio del comune di Berra e della
provincia di Ferrara.
Ai sensi del Titolo III della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Provincia di Ferrara - Ufficio VIA con atto Giunta provinciale n.
304/57529 del 23/7/2002 ha assunto la seguente decisione:
"delibera:
a) sulla base delle valutazioni conclusive della Conferenza dei
Servizi del 2 luglio 2002, contenute nel "Rapporto sull'impatto
ambientale del progetto di realizzazione di un impianto per il
recupero di plastiche e pulper di cartiera in localita' Serravalle,
interessante il comune di Berra in provincia di Ferrara della Soc.
Marconi Plast SpA", che costituisce l'Allegato A, quale sua parte
integrante e sostanziale, della presente deliberazione, che il
progetto di realizzazione di un impianto per il recupero di plastiche
e pulper di cartiera in localita' Serravalle, interessante il comune
di Berra in provincia di Ferrara della Soc. Marconi Plast SpA e' nel
complesso, ambientalmente compatibile e quindi approva la
realizzazione dell'impianto in oggetto con le prescrizioni citate
all'interno del medesimo "Rapporto" nei punti 1B, 2B e 3B, che di
seguito si riportano.
Prescrizioni in merito al quadro di riferimento programmatico
1) Considerato che l'area e' sottoposta a tutela ai sensi dell'art.
146 del DLgs 490/99 dovranno essere ottemperate le procedure previste
dall'art. 151 del DLgs stesso.
2) La ditta dovra' fornire periodici rapporti (annuali) sulla
provenienza del materiale trattato, al fine di verificare il rispetto
dell'impegno assunto con nota prot. 57648 del 18 luglio 2002.
Prescrizioni in merito al quadro di riferimento progettuale
3) Venga mantenuta una distanza minima di 4 m. dal Canale Catalano
del pozzetto di prelievo e della vasca V19.
4) Venga previsto un ulteriore pozzetto di campionamento nella
posizione (nord-est) dell'impianto, immediatamente a monte
dell'allacciamento con la fognatura comunale a nord-est.
5) Venga previsto un ulteriore pozzetto per il controllo delle acque
depurate, relativamente ai parametri della Tab. 5 All. 5 del DLgs
152/99 nota 2, prima della diluizione con altre sostanze, in uscita
dalle vasche V5 e V6.
6) La portata di scarico in pubblica fognatura non superi i 30 mc/die
e una portata di punta pari a 10 mc/h.
7) Venga installato un misuratore di portata prima dell'immissione in
pubblica fognatura a nord-est.
8) Venga aumentata la capacita' della vasca V10 da 250 mc a 300 mc.
9) Vengano applicate le vigenti disposizioni sulla segnaletica di
sicurezza (DLgs 193/96) espressamente finalizzate alla sicurezza
antincendi.
10) L'impianto elettrico, da realizzarsi secondo i dettami previsti
dalle Leggi 186/68 e 46/90, sia previsto di interruttore generale
munito di protezione contro le correnti di sovraccarico o di corto
circuito, installato in prossimita' degli ingressi dell'attivita' e
comunque in posizione tale che, in caso di intervento dei VVF sia
possibile escludere i circuiti interni senza doversi addentrare
all'interno degli ambienti. La posizione degli interruttori, che
dovranno essere manovrabili sottocarico, deve risultare segnalata con
apposita cartellonistica.
11) Le condutture di impianti (elettrico, gas, ecc.) attraversanti
solai o pareti per i quali sono richiesti particolari requisiti di
resistenza al fuoco, devono essere dotati di sistemi per impedire la
propagazione dell'incendio.
12) Le uscite di sicurezza dai luoghi di lavoro siano conformi ai
dettami imposti dal DL 626/94 e DL 242/96 e i relativi percorsi di
esodo siano privi di ostacoli o impedimenti al rapido deflusso delle
persone.
13) Per l'impianto antincendio, dovra' essere indicata la soc.
responsabile della manutenzione ordinaria o straordinaria cui fara'
obbligo di tenere un apposito registro da lasciare a disposizione
dell'Autorita' per eventuali controlli e/o verifiche in cui devono
essere annotate tutte le varie operazioni effettuate.
14) I vetri eventualmente utilizzati nelle uscite di sicurezza siano
di tipo infrangibile.
15) L'accatastamento di tutto il materiale all'interno dei locali
dovra' avvenire in maniera razionale al fine di garantire l'esodo in
caso di emergenza.
16) Ai sensi della Legge 46/90 e relativo DPR 447/91 per gli impianti
di protezione (idrico, antincendi, etc.) sia prodotta la seguente
documentazione:
- schema a blocchi con rappresentazione delle parti principali;
- disegni planimetrici, in scala opportuna, con la rappresentazione
grafica degli impianti e del tipo di installazione, con l'ubicazione
delle attrezzature di protezione attiva e dei comandi dell'impianto,
con specifico riferimento ai singoli ambienti da proteggere;
- relazione tecnico-descrittiva sulla tipologia e consistenza degli
impianti e relative indicazioni sul calcolo analitico effettuato
secondo le norme di riferimento.
16) Dovranno essere installate saracinesche di intercettazione
dell'anello antincendio per l'uso parziale in caso di guasto e/o
manutenzione.
17) Gli idranti UNI 70 siano del tipo soprasuolo e siano protetti da
eventuali urti.
18) Dovra' essere eliminato il muro perimetrale di recinzione alto 2
m. a favore di rete metallica e siepe costituita da alberi e cespugli
sempreverde.
19) Dovra' essere ridotta la pavimentazione del piazzale sul lato
verso il Canal Bianco mantenendo una fascia di 10 m. al minimo di
terreno da piantumare con piante autoctone di alto fusto e cespugli.
20) Lungo il lato del Canal Bianco dovra' essere realizzato un
cordolo di contenimento di 50 cm. per le acque meteoriche.
21) I lavori di realizzazione del progetto dovranno iniziare entro un
anno dalla data di rilascio del presente atto ed ultimati entro tre
anni dalla data di inizio dei lavori stessi.
22) La data di inizio dei lavori e di ultimazione degli stessi per la
realizzazione al progetto approvato con il presente atto, dovranno
essere comunicate da parte della Soc. Marconi Plast al Sindaco del
Comune di Berra e all'Amministrazione provinciale di Ferrara, con
nota sottoscritta anche dal direttore dei lavori e dall'assuntore dei
lavori.
23) Nella realizzazione dell'impianto la Soc. Marconi Plast sara'
soggetta ai seguenti obblighi e responsabilita':
- dovranno essere osservate le destinazioni d'uso previste nel
progetto di cui al presente atto e comunque nel rispetto delle norme
del PRG, in relazione alle disposizioni di cui all'ultimo comma
dell'art. 10 della Legge 28/1/1977 n. 10 nonche' all'art. 2 della
L.R. 8/11/1988, n.46;
- nel cantiere dovra' essere esposto un cartello recante:
a) gli estremi dell'atto rilasciato;
b) l'oggetto dell'intervento;
c) il titolare dell'autorizzazione;
d) il progettista;
e) il direttore dei lavori;
f) l'assuntore dei lavori;
g) il coordinatore della progettazione (DLgs 494/96, art. 3, comma
6);
h) il coordinatore per l'esecuzione dei lavori (DLgs 494/96, art. 3,
comma 6);
- la Soc., il direttore dei lavori e l'assuntore dei lavori sono
responsabili di ogni inosservanza cosi' delle norme generali di legge
e di regolamento, come delle modalita' esecutive fissate nel presente
atto;
- per le costruzioni eseguite in difformita' del progetto approvato
si applicano le sanzioni amministrative e penali di cui alla Legge
28/2/1985, n.47;
- prima dell'inizio dell'attivita', e' fatto obbligo di chiedere al
Sindaco il certificato di conformita' urbanislica ai sensi dell'art.
10 della L.R. 26/4/1990, n.33, che vale come dichiarazione di
abitabilita' o usabilita', di cui all'art. 221 del TULS approvato con
RD 27/7/1934, n. 1265;
- sono fatti salvi i diritti di terzi e l'osservanza piena di ogni
prescrizione di legge e di regolamento comunale, verso i quali il
concessionario si assume ogni responsabilita', rimanendo inoltre
obbligato a tenere indenne e rilevato il Comune in ogni azione,
molestia o spesa che potesse in qualsiasi tempo e modo e per
qualsiasi ragione essere cagionato dal nulla osta stesso;
- un incaricato dell'Ufficio Tecnico comunale avra' sempre libero
accesso al cantiere sia per controllare che vengano osservate le
condizioni eventualmente specificate nella presente concessione, sia
per dare quelle disposizioni e prescrizioni che l'ufficio credera'
opportuno;
- si intendono richiamate e dovranno essere rigorosamente osservate
tutte le prescrizioni e condizioni delle leggi e dei regolamenti
generali e speciali in materia di igiene, di edilizia e di pulizia
stradale, vigenti.
24) Per l'inizio dell'attivita' dovra' essere inoltrata
all'Amministrazione provinciale richiesta di autorizzazione ai sensi
dell'art. 28 del DLgs 22/97 con allegata dichiarazione attestante che
i lavori di realizzazione del progetto sono stati eseguiti in
conformita' a quanto approvato, a firma del direttore dei lavori;
l'attivita' potra' iniziare solo successivamente all'ottenimento
della suddetta autorizzazione ai sensi dell'art. 28 del DLgs 22/97.
25) Dovra' essere acquisito, prima dell'inizio attivita', da parte
della Soc., certificato di prevenzione incendi rilasciato dai Vigili
del Fuoco competenti per territorio.
Prescrizioni in merito al quadro di riferimento ambientale
Paesaggio
26) Ad eccezione del lato parallelo alla SP n. 12, lungo i rimanenti
tre lati dovra' essere posta a dimora una fascia alberata perimetrale
con piante autoctone di alto fusto e cespugli.
Rumori
27) lnsonorizzazione dei locali contenenti elettrocompressori.
28) Rivestimenti fonoassorbenti dei macchinari piu' rumorosi.
29) Utilizzazione di macchine operatrici dotate di cabina
insonorizzata e di silenziatori installati nei gruppi di scarico.
30) Installazione di dispositivi antivibranti e giunti elastici nei
macchinari piu' pesanti.
31) Esecuzione delle operazioni di manutenzione e/o riparazione, in
condizioni di fermo totale o parziale degli impianti.
32) Utilizzazione di apprestamenti protettivi (cuffie individuali),
da parte degli operatori delle pale meccaniche.
Aria
33) Contenimento in ambiente chiuso ed in depressione delle fasi di
ricezione, trattamento e produzione del granulo.
34) Installazione di aperture di accesso all'impianto motorizzate, in
maniera tale da consentirne una rapida chiusura.
35) Installazione di impianti per l'estrazione dell'aria, tali da
garantire almeno 2,5 ricambi orari nell'area di ricezione e di
pretrattamento.
36) Biofiltrazione combinata con eventuali altri sistemi di
trattamento dell'aria esausta, per l'abbattimento dei contaminanti
presenti in fase gassosa.
Acqua
37) Rispettare la tabella del regolamento di fognatura per gli
scarichi industriali.
38) Campionare periodicamente (almeno ogni sei mesi) le acque del
Canale Catalano con effettuazione di analisi relativamente ai
seguenti parametri: pH, BOD5, COD, SST, SSD, TKN, N-NH3, N-NO3, Ptot,
As, Cd, CrIII, CrVI, Hg, Ni, Pb, Cu, Zn, B, Se.
Effettuare una serie di controlli della qualita' delle falde, tramite
analisi periodiche (con frequenza almeno semestrale) di campioni di
acque prelevate dalla rete di monitoraggio. Il sistema di controllo
delle acque sotterranee dovra' consistere in due coppie di
piezometri, una posta a sud dello stabilimento, in corrispondenza dei
vertici, in adiacenza all'argine del Canal Bianco, l'altra a nord,
sempre in corrispondenza dei vertici dell'area indagata. La prima
coppia permettera' di individuare gli eventuali cambiamenti chimici,
chimico-fisici e microbiologici subiti dalle acque di falda a causa
di un'eventuale contaminazione dovuta a dispersione di percolato da
fessurazioni del fondo del piazzale o delle vasche, l'altra servira'
per controllare la qualita' di base delle acque sotterranee esistenti
nella zona a monte, prima cioe' che esse giungano in prossimita'
dello stoccaggio esterno e dell'impianto di trattamento acque. COD e
BOD, tipici indicatori di inquinamento imputabile alle acque di
processo dovranno essere monitorati periodicamente (ogni sei mesi);
l'esatta ubicazione dei piezometri dovra' essere concordata con ARPA.
39) Sottoporre a controlli periodici il sistema di drenaggio del
percolato per verificare che la sezione dei tubi, a causa di
incrostazioni o altro, non sia ridotta ad una misura inaccettabile e
che non vi siano fratture lungo gli stessi, causate da fenomeni di
assestamento o da cedimenti.
Prescrizioni generali
41) Preventivamente alla realizzazione dell'impianto dovranno essere
richieste le necessarie autorizzazioni prescritte dal codice della
strada.
42) Ai fini dell'inizio attivita' la Soc. dovra' avanzare apposita
richiesta di autorizzazione all'esercizio ai sensi dell'art. 28 del
DLgs 22/97.
43) Tutti i rifiuti prodotti dovranno essere, per quanto possibile,
recuperati.
44) Il deposito preliminare del materiale da trattare dovra' iniziare
al termine del completamento delle prime linee produttive, e comunque
non prima dell'acquisizione dell'autorizzazione all'esercizio, e la
quantita' in deposito preliminare dovra' essere in rapporto alla
capacita' di trattamento.
45) Prima dell'inizio dell'attivita' di trattamento la Soc. dovra'
essere in possesso delle concessioni/autorizzazioni di competenza del
Consorzio di Bonifica I Circondario e CADF (Consorzio Acque Delta
Ferrarese).
46) Alla scadenza di ogni singola autorizzazione, la Soc. dovra'
richiedere il rinnovo della stessa alle singole Amministrazioni, Enti
competenti.
b) Di dare atto che il presente atto, in conformita' a quanto
previsto dall'art. 17, comma 1 della L.R. 9/99, comprende anche,
oltre all'approvazione del progetto ai sensi del DLgs 22/97, anche la
concessione edilizia alla realizzazione delle opere ai sensi della
legislazione vigente in materia (Legge 17/8/1942, n. 1150 e
successive modificazioni ed integrazioni, Legge 28/1/1977 n. 10,
Legge 28/2/1985 n. 47, Legge 5/8/1978, n. 457, Legge 8//8/1985, n.
431, Legge 9/1/1989, n. 13 e relative norme tecniche di applicazione,
L.R. 8/11/1988, n.46), l'autorizzazione a nuove emissioni ai sensi
del DPR 203/88, art. 6 e art. 122 L.R. 3/99, e l'autorizzazione allo
scarico in acque superficiali ai sensi del DLgs 152/99 artt. 45 e 46;
c) di stabilire che la presente valutazione di impatto ambientale del
progetto di un impianto per il recupero plastiche e pulper di
cartiera localita' Serravalle, presentato dalla Soc. Marconi Plast
SpA sito nel comune di Berra, abbia validita' per 3 anni ai sensi
dell'art. 17, comma 7 della L.R. 9/99 e successive modifiche ed
integrazioni;
d) di quantificare le spese istruttorie della procedura di VIA a
carico della Soc. Marconi Plast SpA in misura dello 0,05 % del valore
dell'investimento, da versare sul Cap. di entrata 0351371 "Rimborso
per il rilascio di atti amministrativi e spese di istruttoria" az.
647 "Introiti per diritti di istruttoria relativi alle procedure VIA"
del Bilancio 2002;
e) di trasmettere ai sensi dell'art 16, comma 3 della L.R. 9/99 e
successive modifiche ed integrazioni la presente deliberazione al
proponente Soc. Marconi Plast SpA, alla Regione Emilia-Romagna; alla
Soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio di
Ravenna; al Comune di Berra; al Servizio provinciale Difesa del
suolo, Risorse idriche e forestali di Ferrara; all'ARPA, Sezione
provinciale di Ferrara; all'AUSL di Ferrara - Dipartimento di Sanita'
pubblica; al Consorzio di Bonifica I Circondario Polesine di Ferrara;
al Consorzio Acque Delta Ferrarese; al Comune di Papozze; alla
Provincia di Rovigo;
f) di pubblicare, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99 e
successive modifiche ed integrazioni, per estratto, la presente
deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna".