REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PROVINCIA DI FORLI'-CESENA

COMUNICATO

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) - ex artt. 9 e 10 della L.R. 9/99 - relativa al progetto di impianto di produzione di energia elettrica alimentato a rifiuti sanitari - Interventi di variante - presentato da Mengozzi Srl - Servizi Rifiuti speciali (Deliberazione della Giunta Provinciale 11 febbraio 2002, n. 9441/42)

LA GIUNTA DELLA PROVINCIA                                                       
(omissis)  delibera:                                                            
a) di invitare la Conferenza rifiuti a valutare l'opportunita' di               
procedere, in sede di approvazione del progetto e autorizzazione alla           
realizzazione dell'impianto ex art. 27 del DLgs 22/97, ad                       
un'eventuale variazione urbanistica del PRG vigente del Comune di               
Forli', anticipando in tal modo le scelte della Variante generale in            
itinere, relative all'area in oggetto, gia' valutate positivamente              
dalla Giunta provinciale con delibera n. 54759/466 del 29/10/2001;              
b) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in                       
considerazione dello scarso rilievo degli interventi previsti e dei             
conseguenti impatti ambientali, il progetto relativo all'impianto di            
produzione di energia elettrica alimentato a rifiuti sanitari -                 
Interventi di variante - presentato da Mengozzi Srl - Servizi Rifiuti           
speciali - dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti                     
prescrizioni:                                                                   
 1) dovra' essere assicurata, mediante opportuni accorgimenti                   
progettuali, l'efficienza del reticolo scolante superficiale                    
secondario;                                                                     
 2) il progetto definitivo dovra' prevedere la ricostituzione, dal              
punto di vista percettivo, della maglia centuriale con il ripristino            
di siepi, filari e/o quinte alberate lungo i canali di scolo;                   
 3) la parte del sedime originario di Via Zotti che viene abbandonata           
dovra' essere ripristinata allo stato naturale dell'area;                       
 4) per quanto riguarda il monitoraggio dei fumi da camino, il                  
sistema di monitoraggio in continuo previsto al camino, coerente con            
la normativa vigente, deve monitorare tutti i seguenti inquinanti e             
parametri chimico-fisici: a) monossido di carbonio; b) polveri                  
totali; c) sostanze organiche sotto forma di gas e vapori espresse              
come carbonio totale; d) composti inorganici del cloro sotto forma di           
gas o vapore espressi come acido cloridrico (HC1); e) composti                  
inorganici del fluoro sotto forma di gas o vapore espressi come acido           
fluoridrico (HF); f) ossidi di zolfo espressi come biossido di zolfo            
(SO2); g) ossidi di azoto espressi come biossido di azoto (NO2); h)             
tenore volumetrico di ossigeno; i) temperatura; j) pressione; k)                
tenore di vapore acqueo; l) portata volumetrica. La strumentazione              
del sistema dovra' essere preventivamente concordata con ARPA. Le               
apparecchiature devono essere esercite, verificate e calibrate a                
intervalli regolari di tempo secondo quanto disposto dalla normativa            
vigente e dall'Autorita' competente. Il centro di raccolta e                    
monitoraggio in continuo degli inquinanti dovra' essere in funzione e           
collegato via modem con l'ARPA e l'Amministrazione provinciale di               
Forli'-Cesena alla data di messa a regime;                                      
 5) devono essere monitorati periodicamente i seguenti parametri con            
le seguenti cadenze di campionamento: - policlorodibenzodiossine e              
policlorodibenzofurani (una volta ogni 6 mesi); - IPA (una volta ogni           
3 mesi); - tutti i metalli pesanti (una volta ogni 3 mesi);                     
 6) devono essere misurati e registrati in continuo la temperatura              
dei gas nella camera di combustione e il tenore volumetrico di                  
ossigeno all'uscita della camera di combustione;                                
 7) almeno all'atto della messa in esercizio dell'impianto devono               
essere controllati nella camera di combustione nelle piu' gravose               
condizioni di funzionamento i seguenti parametri: tempo di                      
permanenza, temperatura minima, tenore di ossigeno;                             
 8) data la natura dell'impianto, la vicinanza di centri abitati e il           
contesto industriale e viabilistico esistente e di progetto in cui              
risulta inserito, si ritiene inoltre necessario, entro e non oltre 60           
giorni dalla data di messa a regime dell'impianto in oggetto,                   
pianificare e implementare un sistema di monitoraggio della qualita'            
dell'aria nella zona di Coriano al fine di verificare le possibili              
variazioni della qualita' dell'aria nella zona in oggetto, di                   
controllare il verificarsi di possibili situazioni di criticita' e di           
fornire un insieme di dati rappresentativi relativi ai processi di              
inquinamento atmosferico nell'area allo scopo di avere un quadro                
conoscitivo che consenta di individuare le cause che determinano i              
fenomeni di inquinamento, le possibili azioni di mitigazione e                  
risposta necessarie e una piu' efficace tutela della salute pubblica            
e del territorio. A tal fine e' necessario installare una stazione              
(centralina) fissa di monitoraggio dei dati di qualita' dell'aria e             
meteorologici in posizione da definire sulla base delle indicazioni             
fornite da ARPA e in relazione alle zone di massima concentrazione al           
suolo degli inquinanti atmosferici dovuta alle emissioni presenti e             
previste (anche alla luce dei risultati dello "Studio ambientale e              
territoriale dell'area industriale urbana ôCoriano'" del Comune di              
Forli' - Rapporto finale). I parametri da acquisire dovranno essere             
definiti e concordati con ARPA in relazione alla tipologia di                   
pressioni presenti nell'area, agli inquinanti potenzialmente prodotti           
dalle emissioni presenti e ritenuti maggiormente importanti al fine             
di definire l'andamento della qualita' dell'aria nell'area in                   
oggetto. In prima analisi, considerando comunque quanto sopra esposto           
suscettibile di modifiche in base a quanto verra' definito e ritenuto           
necessario da ARPA, la stazione di monitoraggio dovra' acquisire in             
continuo i parametri meteorologici piu' significativi, quali a titolo           
esemplificativo: velocita' vento; direzione vento; radiazione solare;           
umidita'; piovosita'; temperatura. Dovranno inoltre essere monitorati           
(secondo le modalita' e le metodologie definite da ARPA) i parametri            
chimici relativi alla qualita' dell'aria ritenuti piu' significativi,           
quali a titolo esemplificativo: PM10; PTS, CO; NOx; SO2; O3; Pb; Cd;            
Ni; Hg; IPA; BTX; PCDD, PCDF. La stazione di monitoraggio dovra'                
essere dotata di sistema di comunicazione e trasmissione dati con la            
sede di ARPA di Forli' e i dati acquisiti dovranno essere inviati a             
cadenza stabilita da ARPA al centro di elaborazione dati presso ARPA            
di Forli'. Il monitoraggio tramite la centralina fissa dovra' avere             
una durata pari ad un triennio, al termine del quale dovranno essere            
valutate e concordate con ARPA eventuali ed ulteriori modalita' di              
controllo della qualita' ambientale. Quanto sopra previsto, su                  
richiesta degli Enti locali che hanno dato vita al gia' citato Studio           
ambientale e territoriale dell'area industriale urbana "Coriano",               
potra' essere assolto in forma diversa coerentemente con la                     
prosecuzione dello Studio sull'area in oggetto;                                 
 9) devono essere eseguiti, secondo le modalita' stabilite dalla                
normativa vigente, rilievi atti a determinare il rispetto dei valori            
limite differenziali di rumore in periodo diurno e notturno in                  
prossimita' di tutti i ricettori presenti nell'area. Tali rilievi               
vanno eseguiti all'interno degli ambienti abitativi monitorando il              
rumore residuo a impianto spento ed il livello equivalente di rumore            
ambientale a impianto definitivo in funzione e a regime;                        
10) devono essere eseguiti rilievi del livello di rumore ambientale             
in esterno in periodo diurno e in periodo notturno in prossimita' di            
tutti i ricettori presenti nell'area secondo le modalita' stabilite             
dalla normativa vigente, con impianto definitivo in funzione e a                
regime al fine di verificare il rispetto dei valori limite assoluti             
di immissione nelle aree monitorate;                                            
11) data la natura della sorgente considerata (impianto a ciclo                 
continuo) si ritiene sufficiente una ripetizione delle misure di                
rumore sopra citate nelle prescrizioni n. 9) e 10) a cadenza                    
temporale annuale in relazione a possibili variazioni della                     
rumorosita' prodotta per invecchiamento o possibile deterioramento              
delle parti meccaniche dei singoli componenti degli impianti;                   
12) in seguito alla messa a regime del nuovo impianto e sulla base              
dei risultati della prima campagna del monitoraggio sopra descritto             
si dispone quanto segue: a) devono essere monitorate, secondo le                
modalita' stabilite dalla normativa vigente, le sorgenti acustiche              
interne all'impianto maggiormente rilevanti; b) devono essere                   
valutati i contributi di ogni singola sorgente (compresi i flussi di            
traffico indotti) sui livelli di rumorosita' in periodo diurno e                
notturno nell'ambiente circostante e nei ricettori presenti; c) sulla           
base dell'analisi effettuata (vedi punto a) e dei contributi                    
individuati (vedi punto b), devono essere identificate le eventuali             
sorgenti il cui contributo sonoro risulti responsabile del mancato              
rispetto dei limiti acustici vigenti nell'ambiente circostante e nei            
ricettori presenti rispetto alla situazione ante operam; d) nel caso            
in cui vengano identificate sorgenti di rumore interne all'impianto             
(compresi i flussi di traffico indotto interni ed esterni) il cui               
contributo sonoro risulti responsabile del mancato rispetto dei                 
limiti acustici vigenti (punto c), dovranno essere identificate                 
adeguate misure di insonorizzazione al fine di garantire, sulla base            
di quanto disposto dalla zonizzazione acustica vigente del Comune di            
Forli' e della normativa vigente, quanto segue: - il rispetto dei               
valori limite di emissione diurni e notturni vigenti; - in                      
prossimita' di tutti i ricettori presenti il rispetto dei valori                
limite assoluti di imissione diurni e notturni vigenti; - in                    
prossimita' di tutti i ricettori esposti alla rumorosita'                       
dell'impianto (ambienti abitativi) il rispetto dei valori limite                
differenziali diurni e notturni vigenti;                                        
13) il monitoraggio e le analisi di cui alle prescrizioni nn. 9), 10)           
e 12), lettere a), b), c), dovranno essere eseguiti da ARPA secondo             
le modalita' e i criteri da essa definiti e con oneri a carico della            
societa' proponente;                                                            
14) tutti i tratti di fognatura ed i pozzetti di nuova realizzazione,           
indicati nella Tavola A7 di progetto "Planimetria generale rete                 
fognaria ed impianto di depurazione reflui liquidi", ad eccezione               
della linea acque meteoriche provenienti dalle superfici di                     
copertura, dovranno essere realizzati in alloggiamento                          
impermeabilizzato del fondo e delle pareti evitando dispersioni delle           
stesse nel sottosuolo provocate da possibili perdite e/o rotture                
della rete di raccolta acque;                                                   
15) analogamente, il piazzale da adibire a parcheggio automezzi                 
trasporto rifiuti e stazionamento carri ferroviari, parzialmente                
ricadente entro la fascia di cui all'art. 151 del DLgs 490/99, dovra'           
essere impermeabilizzato e dotato, come previsto, di rete di raccolta           
delle acque meteoriche;                                                         
16) nelle zone dell'impianto ove e' previsto l'uso o lo stoccaggio,             
anche temporaneo, di sostanze idroinquinanti, in fase liquida o                 
solubile, i serbatoi o i depositi dovranno essere realizzati "fuori             
terra" in opportune strutture facilmente ispezionabili. I previsti              
depositi interrati di sostanze, quali combustibili, oli ed oli                  
esausti dovranno essere dotati di dispositivi atti a garantire la               
massima protezione della falda;                                                 
17) al fine di mitigare gli impatti visivi causati dall'impianto, con           
particolare riferimento alle vedute dalla nuova tangenziale est, si             
ritiene necessario prevedere la realizzazione di una quinta arborea             
piu' consistente rispetto a quella solo lineare prevista nella                  
documentazione prodotta, e comprendente una congrua commistione di              
essenze sempreverdi e a foglie caduche;                                         
c) di decidere sulle osservazioni pervenute conformemente a quanto              
specificato ai punti A1, B1, B2, C1, C2, C3 e C4 del paragrafo                  
"Controdeduzioni nel merito delle osservazioni" della premessa                  
narrativa, che e' qui richiamata come parte integrante e sostanziale;           
d) di inviare copia dell'osservazione dell'Azienda Unita' sanitaria             
locale al Servizio Risorse idriche, atmosferiche e smaltimento dei              
rifiuti, Difesa del suolo, Beni ambientali, Servizio che gestisce la            
Conferenza rifiuti, affinche' in tale sede vengano approfonditi e               
valutati gli aspetti e i contenuti indicati nella predetta                      
osservazione ed espressamente richiamati nel punto C3 del paragrafo             
"Controdeduzioni nel merito delle osservazioni" della premessa                  
narrativa;                                                                      
e) di quantificare in Euro 911,20, pari allo 0,04% del valore                   
dell'intervento, come determinato in parte narrativa, le spese                  
istruttorie che, ai sensi dell'art. 28 della L.R. 9/99 e successive             
modificazioni ed integrazioni, sono a carico del proponente;                    
f) di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile stante              
l'urgenza di provvedere in merito ai sensi dell'art. 134, comma 4 del           
DLgs 18 agosto 2000, n. 267;                                                    
g) di trasmettere il presente atto al Servizio Pianificazione                   
territoriale nonche' al Servizio Risorse idriche, atmosferiche e                
smaltimento dei rifiuti, Difesa del suolo, Beni ambientali per il               
seguito di competenza;                                                          
h) di trasmettere il presente provvedimento alla societa' proponente,           
al Comune di Forli', all'ARPA, all'Azienda Unita' sanitaria locale,             
al Servizio provinciale Difesa del suolo, Risorse idriche e                     
forestali;                                                                      
i) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della            
L.R. 9/99 e successive modificazioni ed integrazioni il presente                
partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.                

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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