REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 marzo 2002, n. 328

Bando per la presentazione delle domande di ammissione ai contributi di cui all'art. 81 della Legge 23/12/2000, n. 388 in materia di interventi in favore di soggetti con handicap grave privi dell'assistenza dei familiari

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
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- l'art. 81 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388 "Disposizioni per la           
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge                
finanziaria 2001)";                                                             
- il DM 13/12/2001, n. 470 "Regolamento concernente criteri e                   
modalita' per la concessione dei finanziamenti di cui all'art. 81               
della Legge 23/12/2000, n. 388, in materia di interventi in favore              
dei soggetti con handicap grave privi dell'assistenza dei familiari";           
- la Legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza,              
l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate";                 
- la Legge 21 maggio 1998, n. 162 "Modifiche alla Legge 5 febbraio              
1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con           
handicap grave";                                                                
- la Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione           
del sistema integrato di interventi e servizi sociali";                         
- la L.R. 12 ottobre 1998, n. 34 "Norme in materia di autorizzazione            
e di accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private in            
attuazione del D.P.R. 14 gennaio 1997, nonche' di funzionamento di              
strutture pubbliche e private che svolgono attivita' socio-sanitaria            
e socio-assistenziale";                                                         
- la propria deliberazione 1 marzo 2000, n. 564 "Direttiva regionale            
per l'autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e            
semiresidenziali per minori, portatori di handicap, anziani e malati            
di AIDS, in attuazione della L.R. 12/10/1998, n. 34" che al punto 5             
parte I della suddetta Direttiva definisce i requisiti minimi                   
funzionali e strutturali di carattere generale;                                 
- la propria deliberazione 22 febbraio 2000, n. 268 "Schema di                  
regolamento edilizio tipo - Aggiornamento dei requisiti cogenti                 
(Allegato A) e della parte quinta, ai sensi del comma 2, art. 2, L.R.           
33/90";                                                                         
- la propria deliberazione 16 gennaio 2001, n. 21 "Requisiti                    
volontari per le opere edilizie. Modifica e integrazione dei                    
requisiti raccomandati di cui all'Allegato B) al vigente Regolamento            
edilizio tipo (deliberazione della Giunta regionale 593/95)";                   
richiamati, in particolare, del sopra citato DM 13 dicembre 2001, n.            
470:                                                                            
- l'articolo 2, che definisce le modalita' di trasferimento alle                
regioni delle risorse di cui all'articolo 81 della Legge 388/00;                
- l'articolo 3, che elenca i soggetti abilitati a presentare la                 
domanda;                                                                        
- l'articolo 4, che definisce i progetti finanziabili;                          
- l'articolo 5, che prevede che le Regioni e le Province autonome di            
Trento e di Bolzano, stabiliscano i criteri per l'individuazione dei            
progetti da finanziare;                                                         
- l'articolo 6, che definisce i requisiti delle strutture di                    
accoglienza;                                                                    
- l'articolo 7, che definisce le modalita' di concessione e di                  
erogazione dei finanziamenti nel limite massimo di due miliardi per             
progetto a concorrenza della spesa prevista per la realizzazione del            
progetto;                                                                       
preso atto che, cosi' come previsto all'articolo 2 del DM 13 dicembre           
2001, n. 470, le risorse di cui all'articolo 81 della Legge 388/00              
saranno assegnate alle Regioni con successivo provvedimento di                  
riparto;                                                                        
ritenuto, pertanto, di dover provvedere alla definizione dei criteri            
e delle modalita' per l'accesso ai contributi di cui all'articolo 81            
della Legge 388/00 da parte degli organismi di cui all'articolo 1,              
comma 5 della Legge 8 novembre 2000, n. 328;dato atto, ai sensi                 
dell'articolo 37, comma 4 della L.R. 43/01 e della propria                      
deliberazione 2774/01:                                                          
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio                  
Strutture sanitarie e socio-sanitarie ing. Paolo Chiarini e dal                 
Responsabile del Servizio Pianificazione e Sviluppo dei Servizi                 
sociali e socio-sanitari dr. Graziano Giorgi, per le parti di                   
rispettiva competenza, in merito alla regolarita' tecnica della                 
presente deliberazione;                                                         
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale Sanita' e               
Politiche sociali dr. Franco Rossi, in merito alla legittimita' della           
presente deliberazione;                                                         
su proposta dell'Assessore alle Politiche sociali, Immigrazione,                
Progetto giovani e Cooperazione internazionale, Gianluca Borghi;                
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
a) di approvare l'Allegato A "Bando per la presentazione delle                  
domande di ammissione ai contributi di cui all'art. 81 della Legge 23           
dicembre 2000, n. 388 in favore di soggetti con handicap grave privi            
dell'assistenza dei familiari" e l'Allegato B "Modello di domanda di            
contributo - art. 81, Legge 388/00" che, allegati al presente atto,             
ne costituiscono parti integranti;                                              
b) di stabilire che con propria successiva deliberazione si                     
provvedera', ad avvenuta istruttoria da parte dei Servizi competenti            
per materia, all'individuazione dei progetti ammessi a contributo,              
alla concessione degli stessi, nonche' all'assunzione del relativo              
impegno di spesa e alla definizione delle modalita' di erogazione dei           
contributi sulla base di quanto disposto dal provvedimento di riparto           
previsto all'articolo 2 del DM 13 dicembre 2001, n. 470;                        
c) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale             
della Regione Emilia-Romagna.                                                   
ALLEGATO A                                                                      
Bando per la presentazione delle domande di ammissione ai contributi            
di cui all'art. 81 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388, in materia             
di interventi in favore di soggetti con handicap grave privi                    
dell'assistenza dei familiari                                                   
1) Soggetti ammessi a presentare domanda di contributo                          
Possono presentare la domanda per la concessione dei contributi i               
rappresentanti legali degli organismi senza scopo di lucro di cui               
all'articolo 1, comma 5 della Legge 8 novembre 2000, n. 328, che                
abbiano una sede operativa permanente sul territorio della Regione              
Emilia-Romagna e che operino direttamente sul medesimo territorio               
regionale da almeno tre anni con carattere di continuita' e                     
specificita' nel settore dell'assistenza a favore di cittadini in               
situazione di handicap grave:                                                   
- organismi non lucrativi di utilita' sociale;                                  
- organismi della cooperazione;                                                 
- organizzazioni di volontariato;                                               
- associazioni ed enti di promozione sociale;                                   
- fondazioni;                                                                   
- enti di patronato;                                                            
- altri soggetti privati.                                                       
In sede di presentazione della domanda l'organismo richiedente dovra'           
documentare di aver maturato sul territorio della regione                       
Emilia-Romagna una diretta, continua e specifica esperienza nel                 
settore dell'assistenza a favore dei cittadini in situazione di                 
handicap grave attraverso una relazione, sottoscritta dal legale                
rappresentante, che riassuma l'attivita' svolta nell'ultimo triennio,           
con indicazione anche di eventuali committenze pubbliche e/o private.           
Ai fini dell'assegnazione ed erogazione del contributo,                         
l'Amministrazione regionale potra' richiedere documentazione                    
probatoria in merito all'esperienza dichiarata dall'organismo                   
richiedente.                                                                    
2) Progetti finanziabili                                                        
Sono ammessi a finanziamento progetti che prevedono, nel quadro della           
programmazione degli interventi sociali del distretto di riferimento,           
l'apertura di nuove strutture destinate ad offrire ospitalita'                  
residenziale a persone in situazione di handicap grave privi del                
sostegno familiare.                                                             
Sono ammessi a finanziamento progetti finalizzati a:                            
a) l'acquisto, la ristrutturazione, la locazione di immobili                    
necessari per l'apertura delle suddette strutture che vanno                     
localizzate in contesti territoriali tali da consentirne                        
l'integrazione con la rete dei servizi sociali del territorio;                  
b) l'acquisto e la messa in opera degli impianti e delle                        
attrezzature, compreso l'arredamento necessario per il funzionamento            
delle strutture di accoglienza; tali beni devono essere di primo                
acquisto e conformi ai requisiti di sicurezza previsti per le                   
attrezzature delle residenze per l'assistenza dei soggetti con                  
handicap grave;                                                                 
c) l'avvio e la prosecuzione, per un anno dall'apertura del servizio,           
delle attivita' assistenziali, di tutela e di sostegno da realizzare            
nelle strutture di accoglienza.                                                 
2.1) Requisiti delle strutture di accoglienza                                   
Sono ammessi a finanziamento progetti finalizzati all'apertura di:              
a) strutture residenziali per piccoli gruppi o comunita' (massimo 6             
posti + 2 di emergenza) per l'ospitalita' di disabili, che rimangono            
privi del sostegno dei familiari, che garantiscano modelli gestionali           
innovativi nel rispetto dei requisiti indicati al successivo punto              
2.1.1);                                                                         
b) strutture residenziali costituite da un complesso di piccoli                 
alloggi di diversa tipologia, dotate di servizi comuni e di spazi               
destinati alla vita comunitaria per l'ospitalita' di disabili, che              
rimangono privi del sostegno dei familiari, che garantiscano modelli            
gestionali innovativi nel rispetto dei requisiti indicati al                    
successivo punto 2.1.2).                                                        
I progetti d'intervento devono essere adeguati alle norme igienico              
edilizie previste dalla deliberazione della Giunta regionale del                
22/2/2000, n. 268 "Schema di regolamento edilizio tipo, aggiornamento           
dei requisiti cogenti (Allegato A) e della parte quinta, ai sensi del           
comma 2, art. 2, L.R. 33/90".                                                   
2.1.1) Requisiti delle strutture di cui alla precedente lettera a)              
- Rispetto dei requisiti minimi funzionali e strutturali di carattere           
generale di cui al punto 5, parte I della deliberazione della Giunta            
regionale 1 marzo 2000, n. 564 "Direttiva regionale per                         
l'autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e                
semiresidenziali per minori, portatori di handicap, anziani e malati            
di AIDS, in attuazione della L.R. 12/10/1998, n. 34";                           
- rispetto dei requisiti di personale previsti per le situazioni di             
gravita', in relazione alla tipologia degli ospiti prevista;                    
- capacita' ricettiva fino ad un massimo di 6 posti, piu' 2 posti per           
ospitalita' temporanea e di emergenza;                                          
- camere singole o doppie rispettivamente di mq. 12 e mq. 18;                   
- una zona soggiorno, una zona pranzo-cucina secondo gli standard               
indicati nel DM 236/89;                                                         
- servizi igienici in numero minimo di 1 ogni 2 camere di cui almeno            
uno a norma del DM 236/89;                                                      
- camera e servizio igienico ad uso del personale.                              
2.1.2) Requisiti delle strutture di cui alla precedente lettera b)              
- Rispetto dei requisiti minimi funzionali e strutturali di carattere           
generale di cui al punto 5, parte I della deliberazione della Giunta            
regionale 1 marzo 2000, n. 564 "Direttiva regionale per                         
l'autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e                
semiresidenziali per minori, portatori di handicap, anziani e malati            
di AIDS, in attuazione della L.R. 12/10/1998, n. 34";                           
- rispetto dei requisiti di personale previsti per le situazioni di             
gravita', in relazione alla tipologia degli ospiti prevista;                    
- camera e servizio igienico ad uso del personale;                              
- rispetto dei requisiti previsti per gli alloggi con servizi per la            
popolazione anziana (deliberazione Giunta regionale 270/00), tenendo            
conto della necessita' di adattare i requisiti alle esigenze                    
specifiche dei soggetti disabili da ospitare nella struttura o in               
alternativa:                                                                    
- capacita' ricettiva fino ad un massimo di 20 posti;                           
- alloggi per una persona con superficie utile minima di mq. 30;                
- alloggi per due persone con superficie utile minima di mq. 40;                
- alloggi per tre persone con superficie utile minima di mq. 55;                
- all'interno di ogni alloggio deve essere previsto il bagno secondo            
il DM 236/89, la zona cottura-pranzo, la zona letto; la zona letto,             
se separata con pareti fisse, deve avere una superficie minima di mq.           
12 per 1 letto e mq. 18 per 2 letti;                                            
- collegamento degli appartamenti con una centrale che gestisce un              
servizio di telesoccorso e teleassistenza in grado di attivare i                
servizi necessari nell'arco delle 24 e per tutti i giorni dell'anno;            
- per ogni unita' strutturale (edificio) deve essere prevista una               
zona comune adibita a servizi collettivi con una superficie utile               
minima di mq. 3 per residente comprensiva di:                                   
- locale con relativo servizio igienico per il personale                        
assistenziale;                                                                  
- sala polivalente per attivita' di socializzazione e mobilizzazione.           
Possono inoltre essere previsti locali destinati a sala da pranzo               
collettiva, cucina, ambulatorio, uffici ecc.                                    
3) Entita' del finanziamento                                                    
Nella definizione del piano finanziario l'organismo richiedente deve            
assicurare un autofinanziamento pari almeno al 25%, tenendo comunque            
conto del limite massimo di finanziamento di 1.032.913,80 Euro per              
progetto, previsto al comma 3, art. 7 del DM 13 dicembre 2001, n.               
470.                                                                            
In caso di acquisto o ristrutturazione l'erogazione dei contributi e'           
subordinata ad un vincolo di destinazione d'uso ventennale.                     
4) Criteri per l'assegnazione dei contributi                                    
Fermo restando il rispetto dei requisiti previsti dalle sopra                   
richiamate deliberazioni della Giunta regionale 564/00 e 268/00, la             
valutazione dei progetti da ammettere sara' effettuata tenendo conto            
della rispondenza ai seguenti obiettivi e criteri:                              
a) sviluppo della rete dei servizi nelle aree maggiormente carenti;             
b) possibilita' di consolidamento nel tempo dell'intervento proposto            
una volta esaurito il contributo;                                               
c) qualita' del progetto tecnico gestionale con particolare                     
riferimento a: - collegamento del progetto con i servizi sociali di             
base, con le strutture sanitarie e formative e con altre iniziative,            
servizi e strutture gia' esistenti sul territorio per l'assistenza ai           
soggetti in situazione di handicap grave (art. 5, DM 13 dicembre                
2001, n. 470); - criteri organizzativo-funzionali adottati;                     
d) qualita' del progetto tecnico, redatto sulla base delle                      
indicazioni di cui all'Allegato A, intesa come soddisfazione dei                
requisiti della "Famiglia 7 - Fruibilita' di spazi ed attrezzature",            
di cui alla deliberazione della Giunta regionale del 16 gennaio 2001,           
n. 21.                                                                          
5) Modalita' e termine per la presentazione delle domande                       
Le domande di ammissione a contributo, compilate secondo lo schema di           
cui all'Allegato A che fa parte integrante del presente bando,                  
dovranno essere consegnate all'Ufficio Protocollo della Regione                 
Emilia-Romagna - Assessorato alla Sanita' - Servizio Strutture                  
sanitarie e socio-sanitarie, Viale Aldo Moro n. 30, 40127 Bologna -             
entro e non oltre le ore 13 del 13 maggio 2002.                                 
6) Elaborati da allegare alla domanda                                           
a) Relazione che riassuma l'attivita' svolta nell'ultimo triennio               
sottoscritta dal legale rappresentante dell'organismo richiedente,              
con indicazione anche di eventuali committenze pubbliche e/o private;           
b) copia dello statuto o dell'atto costitutivo;                                 
c) autocertificazione del legale rappresentante del soggetto                    
richiedente concernente l'attestazione di proprieta' della struttura            
immobiliare con le relative localizzazioni catastali ovvero                     
planimetria e perizia tecnica di valutazione della struttura da                 
acquistare o da locare;                                                         
d) elenco arredi e attrezzature;                                                
e) schemi grafici: - planimetria generale 1:2.000, con indicazione              
dei principali elementi infrastrutturali, commerciali, ricreativi e             
socio-sanitari; - piante e sezioni dello stato attuale e di progetto            
in scala 1:100; - schemi tipo con arredo in scala 1:50;                         
e) parere del Comune territorialmente competente o della Conferenza             
dei Sindaci del Distretto in cui e' localizzato l'intervento in                 
ordine alla congruenza del progetto con la programmazione dei servizi           
sociali del territorio;                                                         
f) dichiarazione del Direttore generale della Azienda Unita'                    
sanitaria locale territorialmente competente in merito alla                     
intenzione al convenzionamento.                                                 
ALLEGATO B                                                                      
Modello di domanda di contributo - Art. 81, Legge 388/00                        
Disponibile su www.regione.emilia-romagna.it alla voce "Modulistica             
in rete"                                                                        
Direzione generale Sanita'      e Politiche sociali                             
Servizio Strutture sanitarie      e socio-sanitarie                             
   Regione Emilia-Romagna                                                       
   Viale Aldo Moro n. 30                                                        
   40127 Bologna                                                                
Oggetto: bando regionale per l'erogazione dei finanziamenti di cui              
all'art. 81 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388, in materia di                 
interventi in favore dei soggetti con handicap grave privi                      
dell'assistenza dei familiari (DM 13 dicembre 2001, n. 470)                     
   Il sottoscritto                                                              
nella qualita' di legale rappresentante di                                      
(N.B. riportare denominazione completa dell'organismo richiedente               
come indicata nello statuto)                                                    
Sede legale - Comune                                                            
Indirizzo                                                                       
tel. . . . . . . . . . . . . . . . . fax                                        
e-mail                                                                          
nominativi di riferimento per comunicazioni telefoniche                         
Tipologia del soggetto richiedente:                                             
- associazione iscritta alla Consulta regionale per le politiche a              
favore delle persone disabili di cui all'articolo 12 della L.R.                 
29/97;                                                                          
- cooperativa iscritta all'Albo regionale delle cooperative sociali             
istituito con L.R. 7/94;                                                        
- organizzazione iscritta al Registro regionale del volontariato di             
cui all'articolo 2 della L.R. 37/96;                                            
- associazione iscritta all'Albo delle associazioni sociali istituito           
con L.R. 10/95;                                                                 
- associazione, fondazione o altra istituzione di carattere privato             
riconosciuta ai sensi dell'art. 12 del Codice civile;                           
- organismo non lucrativo di utilita' sociale di cui al DLgs  n.460             
del 4 dicembre 1997;                                                            
- ente di patronato;                                                            
- altro soggetto privato, specificare:                                          
(N.B. Allegare copia dello statuto o atto costitutivo)                          
dichiara                                                                        
- di avere sede operativa permanente sul territorio regionale                   
ubicata:                                                                        
- di aver maturato da almeno tre anni sul territorio regionale una              
diretta, continua e specifica esperienza nel settore dell'assistenza            
a favore di cittadini in situazione di handicap grave;                          
- di essere a conoscenza che in caso di acquisto e ristrutturazione             
l'erogazione dei contributi sara' subordinata all'approvazione del              
vincolo di destinazione d'uso ventennale;                                       
- di impegnarsi a realizzare le attivita' ammesse al finanziamento              
entro e non oltre due anni dall'erogazione del contributo;                      
domanda                                                                         
di ottenere un contributo di Euro                                               
per l'apertura di una nuova struttura di accoglienza per persone in             
situazione di handicap, avente una capacita' ricettiva pari a n. . .            
. . . . . . . posti letto e avente localizzazione in (indicare                  
indirizzo dell'edificio):                                                       
1) Quadro economico dell'intervento                                             
Spese relative a:  Euro                                                         
Acquisto dell'immobile                                                          
Opere edili di ristrutturazione   dell'immobile                                 
Locazione dell'immobile                                                         
Acquisto e messa in opera   degli impianti e delleattrezzature (*)           
Acquisto e messa in opera   arredi (*)                                          
Gestione del servizio per   un anno dalla sua apertura                          
Imprevisti                                                                      
IVA                                                                             
Totale                                                                          
(*) Tali beni devono essere di primo acquisto e conformi ai requisiti           
di sicurezza previsti per le attrezzature delle residenze per                   
l'assistenza dei soggetti con handicap grave ai sensi della delibera            
di Giunta regionale 564/00 (art. 4, DM 13/12/2001,  n.470).                     
2) Piano finanziario dell'intervento                                            
Copertura finanziaria con mezzi propri (specificare indicando le                
fonti proprie di finanziamento con i relativi importi):                         
Contributo ex art. 81  Euro                                                     
Legge 388/00 previsto                                                           
Autofinanziamento organismo  Euro                                               
richiedente                                                                     
Costo totale del progetto (100%)(***)  Euro                                     
(***) Nella definizione del piano finanziario l'organismo richiedente           
deve assicurare un autofinanziamento pari almeno al 25%, tenendo                
comunque conto del limite massimo di finanziamento di 1.032.913,80              
Euro per progetto previsto al comma 3, art. 7 del DM 13 dicembre                
2001, n. 470.                                                                   
Specificare se il finanziamento richiesto per la realizzazione                  
dell'opera e':                                                                  
- primo finanziamento;                                                          
- ulteriore finanziamento.                                                      
Nel caso di ulteriore finanziamento, indicare se i precedenti                   
finanziamenti sono stati concessi ai sensi della:                               
Legge nazionale o regionale                                                     
3) Localizzazione della struttura di accoglienza                                
Comune di                                                                       
Distretto sanitario di                                                          
Provincia di                                                                    
- in centro storico                                                             
- periferia                                                                     
- estrema periferia                                                             
-  parco                                                                        
- - distante dal centro abitato Km.                                             
3.1) In prossimita' di servizi di trasporto pubblici (treno, bus)               
- entro 500 m.                                                                  
- oltre (precisare m.) . . . . . . . . . .                                      
3.2) In prossimita' di servizi sociali o sanitari (ambulatori,                  
farmacie, ospedale, etc.)                                                       
- entro 500 m.                                                                  
elencare le strutture:                                                          
- oltre (precisare m.) . . . . . . . . . .                                      
elencare le strutture:                                                          
3.3) In prossimita' di strutture commerciali (edicola, negozi, bar,             
etc.)                                                                           
- entro 500 m.                                                                  
elencare le strutture:                                                          
- oltre (precisare m.) . . . . . . . . . .                                      
elencare le strutture:                                                          
3.4) In prossimita' di strutture pubbliche o di culto o di                      
intrattenimento (cinema, biblioteca, uffici comunali, parrocchia,               
etc.)                                                                           
- entro 500 m.                                                                  
elencare le strutture:                                                          
- oltre precisare m. . . . . . . . . . .                                        
elencare le strutture:                                                          
3.5) In prossimita' di importanti reti stradali, ferroviarie o                  
tralicci per l'elettricita' o antenne per radiofrequenze                        
- entro 500 m.                                                                  
elencare le strutture:                                                          
- oltre precisare m. . . . . . . . . . .                                        
elencare le strutture:                                                          
4) Articolazione degli ambienti e degli spazi                                   
4.1) Strutture di cui alla lettera a), punto 2.1)                               
- capacita' ricettiva pari a n. . . . . . posti letto (max 6 unita');           
- superficie camere singole mq. . . . . . (min. mq. 9 nelle strutture           
esistenti, secondo gli standard DM 236/89);                                     
- superficie camere doppie mq. . . . . . (min. mq. 14 nelle strutture           
esistenti, secondo gli standard DM 236/89);                                     
- zona soggiorno sup. mq. . . . . . (secondo gli standard DM 236/89);           
- zona pranzo cucina sup. mq. . . . . . (secondo gli standard DM                
236/89);                                                                        
- servizio igienico n. . . . . . sup. mq. . . . . . (secondo gli                
standard DM 236/89);                                                            
- servizio igienico n. . . . . . sup. mq. . . . . . (secondo gli                
standard DM 236/89);                                                            
- servizio igienico n. . . . . . sup. mq. . . . . . (secondo gli                
standard DM 236/89);                                                            
(almeno un servizio igienico deve essere a norma del DM 236/89);                
- camera e servizio igienico ad uso del personale se e' prevista la             
presenza nelle ore notturne sup. mq. . . . . .                                  
Note                                                                            
4.2) Strutture di cui alla lettera b), punto 2.1)                               
Alloggi per una persona (minimo mq. 30):                                        
1) tot. sup. mq. . . . . .; bagno (secondo gli standard DM 236/89)              
sup. mq. . . . . .; zona cottura-pranzo sup. mq. . . . . .; zona                
letto sup. mq. . . . . . ovvero camera sup. mq. . . . . . letti n. .            
. . . .; eventuali note:                                                        
Alloggi per due persone (minimo mq. 40):                                        
1) tot. sup. mq. . . . . .; bagno (secondo gli standard DM 236/89)              
sup. mq. . . . . .; zona cottura-pranzo sup. mq. . . . . .; zona                
letto sup. mq. . . . . . ovvero camera sup. mq. . . . . . letti n. .            
. . . .;                                                                        
2)                                                                              
eventuali note:                                                                 
Alloggi per tre persone (minimo mq. 55):                                        
1) tot. sup. mq. . . . . .; bagno (secondo gli standard DM 236/89)              
sup. mq. . . . . .; eventuale secondo bagno sup. mq. . . . . .; zona            
cottura-pranzo sup. mq. . . . . .; zona letto sup. mq. . . . . .                
ovvero camera sup. mq. . . . . . letti n. . . . . .;                            
2)                                                                              
eventuali note:                                                                 
- zona comune da prevedere all'interno dell'organismo edilizio                  
adibita a servizi collettivi (mq. 3 per residente) tot. sup. mq. . .            
. . . ; locale con servizio igienico per il personale assistenziale             
sup. mq. . . . . .; sala polivalente per attivita' di socializzazione           
sup. mq. . . . . .; eventuali note:                                             
5) Requisiti tecnici riferiti alle esigenze di sicurezza, igiene e              
fruibilita' degli utilizzatori                                                  
Requisiti tecnici riferiti alle esigenze di sicurezza, igiene e                 
fruibilita' degli utilizzatori (delibera di Giunta regionale 22                 
febbraio 2000, n. 268) da compilarsi a cura di tecnico abilitato                
attestante che l'organismo edilizio proposto per l'acquisto, la                 
ristrutturazione, la locazione, raggiunge i livelli di prestazione              
richiesti dalle norme nazionali e regionali o richiede una messa a              
norma (barrare se il requisito e' garantito):                                   
- RC 1.1) Resistenza meccanica alle sollecitazioni statiche e                   
dinamiche d'esercizio, alle sollecitazioni accidentali e alle                   
vibrazioni;                                                                     
- RC 2.1) Resistenza al fuoco; reazione al fuoco e assenza di                   
emissioni nocive in caso di incendio; evacuazione in caso di                    
emergenza ed accessibilita' ai mezzi di soccorso;                               
- RC 3.1) Controllo delle emissioni dannose;                                    
- RC 3.2) Smaltimento degli aeriformi;                                          
- RC 3.3) Approvvigionamento idrico;                                            
- RC 3.4) Smaltimento delle acque reflue;                                       
- RC 3.5) Tenuta all'acqua;                                                     
- RC 3.6) Illuminamento naturale;                                               
- RC 3.7) Oscurabilita';                                                        
- RC 3.8) Temperatura interna;                                                  
- RC 3.9) Temperatura superficiale;                                             
- RC 3.10) Ventilazione;                                                        
- RC 3.11) Protezione dalle intrusioni di animali nocivi;                       
- RC 4.1) Sicurezza contro le cadute e resistenza meccanica ad urti e           
sfondamento;                                                                    
- RC 4.2) Sicurezza degli impianti;                                             
- RC 5.1) Isolamento acustico ai rumori aerei;                                  
- RC 5.2) Isolamento acustico ai rumori impattivi;                              
- RC 6.1) Contenimento dei consumi energetici;                                  
- RC 7.1) Assenza di barriere architettoniche;                                  
- RC 7.2) Disponibilita' di spazi minimi;                                       
- RC 7.3) Dotazioni impiantistiche minime.                                      
Requisiti tecnici, strutturali, gestionali che concorrono al                    
miglioramento della qualita' dell'abitare dei fruitori e che si                 
dichiara verranno attuati (vedi delibera di Giunta regionale                    
16/1/2001, n. 21):                                                              
- RV 7.1) Accessibilita' all'intero organismo edilizio;                         
- RV 7.2) Arredabilita';                                                        
- RV 7.3) Dotazioni di impianti per aumentare il benessere ed il                
senso di sicurezza;                                                             
Firma e timbro del tecnico                                                      
6) Relazione gestionale                                                         
6.1) Tipologia di utenza prevista;                                              
6.2) Finalita', funzioni e attivita' del servizio;                              
6.3) Formulazione e motivazione dell'ipotesi di gestione ritenuta               
ottimale in termini di qualita', flessibilita', convenienza economica           
e fattibilita' operativa (illustrare e motivare le scelte gestionali            
in ordine a eventuali esternalizzazioni o internalizzazioni di                  
funzioni/attivita' del servizio);                                               
6.4) Collegamento del servizio con i servizi sociali di base, con le            
strutture sanitarie e formative e con altre iniziative, servizi e               
strutture gia' esistenti sul territorio per l'assistenza ai soggetti            
con handicap grave;                                                             
6.5) Quantificazione dell'organigramma tipo, con indicazione del                
numero e delle qualifiche del personale addetto;                                
6.6) Formulazione conto economico (costi-ricavi) di un esercizio tipo           
e piano di finanziamento della gestione del servizio per quattro anni           
dal suo avvio;                                                                  
7) Documentazione che si allega alla presente domanda                           
- Relazione che riassuma l'attivita' svolta nell'ultimo triennio,               
sottoscritta dal legale rappresentante dell'organismo richiedente,              
con indicazione anche di eventuali committenze pubbliche e/o private;           
- copia dello statuto o dell'atto costitutivo;                                  
- autocertificazione del legale rappresentante dell'organismo                   
richiedente concernente l'attestazione di proprieta' della struttura            
immobiliare con le relative localizzazioni catastali, planimetria e             
perizia tecnica di valutazione della struttura da acquistare, locare,           
ristrutturare;                                                                  
- elenco arredi e attrezzature;                                                 
- schemi grafici:                                                               
- planimetria generale 1:2.000, con indicazione principali elementi             
infrastrutturali, commerciali, ricreativi e socio-sanitari;                     
- piante e sezioni dello stato attuale e di progetto 1:100;                     
- schemi tipo con arredo 1:50;                                                  
- parere del Comune territorialmente competente o della Conferenza              
dei Sindaci del Distretto in cui e' localizzato l'intervento in                 
ordine alla congruenza del progetto con la programmazione dei servizi           
sociali del territorio;                                                         
- dichiarazione del Direttore generale della Azienda Unita' sanitaria           
locale territorialmente competente in merito alla intenzione al                 
convenzionamento.                                                               
data . . . . . . . . . .  timbro                                                
firma del rappresentante   dell'Organismo richiedente                           

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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