DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 marzo 2002, n. 328
Bando per la presentazione delle domande di ammissione ai contributi di cui all'art. 81 della Legge 23/12/2000, n. 388 in materia di interventi in favore di soggetti con handicap grave privi dell'assistenza dei familiari
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- l'art. 81 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388 "Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
finanziaria 2001)";
- il DM 13/12/2001, n. 470 "Regolamento concernente criteri e
modalita' per la concessione dei finanziamenti di cui all'art. 81
della Legge 23/12/2000, n. 388, in materia di interventi in favore
dei soggetti con handicap grave privi dell'assistenza dei familiari";
- la Legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza,
l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate";
- la Legge 21 maggio 1998, n. 162 "Modifiche alla Legge 5 febbraio
1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con
handicap grave";
- la Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione
del sistema integrato di interventi e servizi sociali";
- la L.R. 12 ottobre 1998, n. 34 "Norme in materia di autorizzazione
e di accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private in
attuazione del D.P.R. 14 gennaio 1997, nonche' di funzionamento di
strutture pubbliche e private che svolgono attivita' socio-sanitaria
e socio-assistenziale";
- la propria deliberazione 1 marzo 2000, n. 564 "Direttiva regionale
per l'autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e
semiresidenziali per minori, portatori di handicap, anziani e malati
di AIDS, in attuazione della L.R. 12/10/1998, n. 34" che al punto 5
parte I della suddetta Direttiva definisce i requisiti minimi
funzionali e strutturali di carattere generale;
- la propria deliberazione 22 febbraio 2000, n. 268 "Schema di
regolamento edilizio tipo - Aggiornamento dei requisiti cogenti
(Allegato A) e della parte quinta, ai sensi del comma 2, art. 2, L.R.
33/90";
- la propria deliberazione 16 gennaio 2001, n. 21 "Requisiti
volontari per le opere edilizie. Modifica e integrazione dei
requisiti raccomandati di cui all'Allegato B) al vigente Regolamento
edilizio tipo (deliberazione della Giunta regionale 593/95)";
richiamati, in particolare, del sopra citato DM 13 dicembre 2001, n.
470:
- l'articolo 2, che definisce le modalita' di trasferimento alle
regioni delle risorse di cui all'articolo 81 della Legge 388/00;
- l'articolo 3, che elenca i soggetti abilitati a presentare la
domanda;
- l'articolo 4, che definisce i progetti finanziabili;
- l'articolo 5, che prevede che le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano, stabiliscano i criteri per l'individuazione dei
progetti da finanziare;
- l'articolo 6, che definisce i requisiti delle strutture di
accoglienza;
- l'articolo 7, che definisce le modalita' di concessione e di
erogazione dei finanziamenti nel limite massimo di due miliardi per
progetto a concorrenza della spesa prevista per la realizzazione del
progetto;
preso atto che, cosi' come previsto all'articolo 2 del DM 13 dicembre
2001, n. 470, le risorse di cui all'articolo 81 della Legge 388/00
saranno assegnate alle Regioni con successivo provvedimento di
riparto;
ritenuto, pertanto, di dover provvedere alla definizione dei criteri
e delle modalita' per l'accesso ai contributi di cui all'articolo 81
della Legge 388/00 da parte degli organismi di cui all'articolo 1,
comma 5 della Legge 8 novembre 2000, n. 328;dato atto, ai sensi
dell'articolo 37, comma 4 della L.R. 43/01 e della propria
deliberazione 2774/01:
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio
Strutture sanitarie e socio-sanitarie ing. Paolo Chiarini e dal
Responsabile del Servizio Pianificazione e Sviluppo dei Servizi
sociali e socio-sanitari dr. Graziano Giorgi, per le parti di
rispettiva competenza, in merito alla regolarita' tecnica della
presente deliberazione;
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale Sanita' e
Politiche sociali dr. Franco Rossi, in merito alla legittimita' della
presente deliberazione;
su proposta dell'Assessore alle Politiche sociali, Immigrazione,
Progetto giovani e Cooperazione internazionale, Gianluca Borghi;
a voti unanimi e palesi, delibera:
a) di approvare l'Allegato A "Bando per la presentazione delle
domande di ammissione ai contributi di cui all'art. 81 della Legge 23
dicembre 2000, n. 388 in favore di soggetti con handicap grave privi
dell'assistenza dei familiari" e l'Allegato B "Modello di domanda di
contributo - art. 81, Legge 388/00" che, allegati al presente atto,
ne costituiscono parti integranti;
b) di stabilire che con propria successiva deliberazione si
provvedera', ad avvenuta istruttoria da parte dei Servizi competenti
per materia, all'individuazione dei progetti ammessi a contributo,
alla concessione degli stessi, nonche' all'assunzione del relativo
impegno di spesa e alla definizione delle modalita' di erogazione dei
contributi sulla base di quanto disposto dal provvedimento di riparto
previsto all'articolo 2 del DM 13 dicembre 2001, n. 470;
c) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
Bando per la presentazione delle domande di ammissione ai contributi
di cui all'art. 81 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388, in materia
di interventi in favore di soggetti con handicap grave privi
dell'assistenza dei familiari
1) Soggetti ammessi a presentare domanda di contributo
Possono presentare la domanda per la concessione dei contributi i
rappresentanti legali degli organismi senza scopo di lucro di cui
all'articolo 1, comma 5 della Legge 8 novembre 2000, n. 328, che
abbiano una sede operativa permanente sul territorio della Regione
Emilia-Romagna e che operino direttamente sul medesimo territorio
regionale da almeno tre anni con carattere di continuita' e
specificita' nel settore dell'assistenza a favore di cittadini in
situazione di handicap grave:
- organismi non lucrativi di utilita' sociale;
- organismi della cooperazione;
- organizzazioni di volontariato;
- associazioni ed enti di promozione sociale;
- fondazioni;
- enti di patronato;
- altri soggetti privati.
In sede di presentazione della domanda l'organismo richiedente dovra'
documentare di aver maturato sul territorio della regione
Emilia-Romagna una diretta, continua e specifica esperienza nel
settore dell'assistenza a favore dei cittadini in situazione di
handicap grave attraverso una relazione, sottoscritta dal legale
rappresentante, che riassuma l'attivita' svolta nell'ultimo triennio,
con indicazione anche di eventuali committenze pubbliche e/o private.
Ai fini dell'assegnazione ed erogazione del contributo,
l'Amministrazione regionale potra' richiedere documentazione
probatoria in merito all'esperienza dichiarata dall'organismo
richiedente.
2) Progetti finanziabili
Sono ammessi a finanziamento progetti che prevedono, nel quadro della
programmazione degli interventi sociali del distretto di riferimento,
l'apertura di nuove strutture destinate ad offrire ospitalita'
residenziale a persone in situazione di handicap grave privi del
sostegno familiare.
Sono ammessi a finanziamento progetti finalizzati a:
a) l'acquisto, la ristrutturazione, la locazione di immobili
necessari per l'apertura delle suddette strutture che vanno
localizzate in contesti territoriali tali da consentirne
l'integrazione con la rete dei servizi sociali del territorio;
b) l'acquisto e la messa in opera degli impianti e delle
attrezzature, compreso l'arredamento necessario per il funzionamento
delle strutture di accoglienza; tali beni devono essere di primo
acquisto e conformi ai requisiti di sicurezza previsti per le
attrezzature delle residenze per l'assistenza dei soggetti con
handicap grave;
c) l'avvio e la prosecuzione, per un anno dall'apertura del servizio,
delle attivita' assistenziali, di tutela e di sostegno da realizzare
nelle strutture di accoglienza.
2.1) Requisiti delle strutture di accoglienza
Sono ammessi a finanziamento progetti finalizzati all'apertura di:
a) strutture residenziali per piccoli gruppi o comunita' (massimo 6
posti + 2 di emergenza) per l'ospitalita' di disabili, che rimangono
privi del sostegno dei familiari, che garantiscano modelli gestionali
innovativi nel rispetto dei requisiti indicati al successivo punto
2.1.1);
b) strutture residenziali costituite da un complesso di piccoli
alloggi di diversa tipologia, dotate di servizi comuni e di spazi
destinati alla vita comunitaria per l'ospitalita' di disabili, che
rimangono privi del sostegno dei familiari, che garantiscano modelli
gestionali innovativi nel rispetto dei requisiti indicati al
successivo punto 2.1.2).
I progetti d'intervento devono essere adeguati alle norme igienico
edilizie previste dalla deliberazione della Giunta regionale del
22/2/2000, n. 268 "Schema di regolamento edilizio tipo, aggiornamento
dei requisiti cogenti (Allegato A) e della parte quinta, ai sensi del
comma 2, art. 2, L.R. 33/90".
2.1.1) Requisiti delle strutture di cui alla precedente lettera a)
- Rispetto dei requisiti minimi funzionali e strutturali di carattere
generale di cui al punto 5, parte I della deliberazione della Giunta
regionale 1 marzo 2000, n. 564 "Direttiva regionale per
l'autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e
semiresidenziali per minori, portatori di handicap, anziani e malati
di AIDS, in attuazione della L.R. 12/10/1998, n. 34";
- rispetto dei requisiti di personale previsti per le situazioni di
gravita', in relazione alla tipologia degli ospiti prevista;
- capacita' ricettiva fino ad un massimo di 6 posti, piu' 2 posti per
ospitalita' temporanea e di emergenza;
- camere singole o doppie rispettivamente di mq. 12 e mq. 18;
- una zona soggiorno, una zona pranzo-cucina secondo gli standard
indicati nel DM 236/89;
- servizi igienici in numero minimo di 1 ogni 2 camere di cui almeno
uno a norma del DM 236/89;
- camera e servizio igienico ad uso del personale.
2.1.2) Requisiti delle strutture di cui alla precedente lettera b)
- Rispetto dei requisiti minimi funzionali e strutturali di carattere
generale di cui al punto 5, parte I della deliberazione della Giunta
regionale 1 marzo 2000, n. 564 "Direttiva regionale per
l'autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e
semiresidenziali per minori, portatori di handicap, anziani e malati
di AIDS, in attuazione della L.R. 12/10/1998, n. 34";
- rispetto dei requisiti di personale previsti per le situazioni di
gravita', in relazione alla tipologia degli ospiti prevista;
- camera e servizio igienico ad uso del personale;
- rispetto dei requisiti previsti per gli alloggi con servizi per la
popolazione anziana (deliberazione Giunta regionale 270/00), tenendo
conto della necessita' di adattare i requisiti alle esigenze
specifiche dei soggetti disabili da ospitare nella struttura o in
alternativa:
- capacita' ricettiva fino ad un massimo di 20 posti;
- alloggi per una persona con superficie utile minima di mq. 30;
- alloggi per due persone con superficie utile minima di mq. 40;
- alloggi per tre persone con superficie utile minima di mq. 55;
- all'interno di ogni alloggio deve essere previsto il bagno secondo
il DM 236/89, la zona cottura-pranzo, la zona letto; la zona letto,
se separata con pareti fisse, deve avere una superficie minima di mq.
12 per 1 letto e mq. 18 per 2 letti;
- collegamento degli appartamenti con una centrale che gestisce un
servizio di telesoccorso e teleassistenza in grado di attivare i
servizi necessari nell'arco delle 24 e per tutti i giorni dell'anno;
- per ogni unita' strutturale (edificio) deve essere prevista una
zona comune adibita a servizi collettivi con una superficie utile
minima di mq. 3 per residente comprensiva di:
- locale con relativo servizio igienico per il personale
assistenziale;
- sala polivalente per attivita' di socializzazione e mobilizzazione.
Possono inoltre essere previsti locali destinati a sala da pranzo
collettiva, cucina, ambulatorio, uffici ecc.
3) Entita' del finanziamento
Nella definizione del piano finanziario l'organismo richiedente deve
assicurare un autofinanziamento pari almeno al 25%, tenendo comunque
conto del limite massimo di finanziamento di 1.032.913,80 Euro per
progetto, previsto al comma 3, art. 7 del DM 13 dicembre 2001, n.
470.
In caso di acquisto o ristrutturazione l'erogazione dei contributi e'
subordinata ad un vincolo di destinazione d'uso ventennale.
4) Criteri per l'assegnazione dei contributi
Fermo restando il rispetto dei requisiti previsti dalle sopra
richiamate deliberazioni della Giunta regionale 564/00 e 268/00, la
valutazione dei progetti da ammettere sara' effettuata tenendo conto
della rispondenza ai seguenti obiettivi e criteri:
a) sviluppo della rete dei servizi nelle aree maggiormente carenti;
b) possibilita' di consolidamento nel tempo dell'intervento proposto
una volta esaurito il contributo;
c) qualita' del progetto tecnico gestionale con particolare
riferimento a: - collegamento del progetto con i servizi sociali di
base, con le strutture sanitarie e formative e con altre iniziative,
servizi e strutture gia' esistenti sul territorio per l'assistenza ai
soggetti in situazione di handicap grave (art. 5, DM 13 dicembre
2001, n. 470); - criteri organizzativo-funzionali adottati;
d) qualita' del progetto tecnico, redatto sulla base delle
indicazioni di cui all'Allegato A, intesa come soddisfazione dei
requisiti della "Famiglia 7 - Fruibilita' di spazi ed attrezzature",
di cui alla deliberazione della Giunta regionale del 16 gennaio 2001,
n. 21.
5) Modalita' e termine per la presentazione delle domande
Le domande di ammissione a contributo, compilate secondo lo schema di
cui all'Allegato A che fa parte integrante del presente bando,
dovranno essere consegnate all'Ufficio Protocollo della Regione
Emilia-Romagna - Assessorato alla Sanita' - Servizio Strutture
sanitarie e socio-sanitarie, Viale Aldo Moro n. 30, 40127 Bologna -
entro e non oltre le ore 13 del 13 maggio 2002.
6) Elaborati da allegare alla domanda
a) Relazione che riassuma l'attivita' svolta nell'ultimo triennio
sottoscritta dal legale rappresentante dell'organismo richiedente,
con indicazione anche di eventuali committenze pubbliche e/o private;
b) copia dello statuto o dell'atto costitutivo;
c) autocertificazione del legale rappresentante del soggetto
richiedente concernente l'attestazione di proprieta' della struttura
immobiliare con le relative localizzazioni catastali ovvero
planimetria e perizia tecnica di valutazione della struttura da
acquistare o da locare;
d) elenco arredi e attrezzature;
e) schemi grafici: - planimetria generale 1:2.000, con indicazione
dei principali elementi infrastrutturali, commerciali, ricreativi e
socio-sanitari; - piante e sezioni dello stato attuale e di progetto
in scala 1:100; - schemi tipo con arredo in scala 1:50;
e) parere del Comune territorialmente competente o della Conferenza
dei Sindaci del Distretto in cui e' localizzato l'intervento in
ordine alla congruenza del progetto con la programmazione dei servizi
sociali del territorio;
f) dichiarazione del Direttore generale della Azienda Unita'
sanitaria locale territorialmente competente in merito alla
intenzione al convenzionamento.
ALLEGATO B
Modello di domanda di contributo - Art. 81, Legge 388/00
Disponibile su www.regione.emilia-romagna.it alla voce "Modulistica
in rete"
Direzione generale Sanita' e Politiche sociali
Servizio Strutture sanitarie e socio-sanitarie
Regione Emilia-Romagna
Viale Aldo Moro n. 30
40127 Bologna
Oggetto: bando regionale per l'erogazione dei finanziamenti di cui
all'art. 81 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388, in materia di
interventi in favore dei soggetti con handicap grave privi
dell'assistenza dei familiari (DM 13 dicembre 2001, n. 470)
Il sottoscritto
nella qualita' di legale rappresentante di
(N.B. riportare denominazione completa dell'organismo richiedente
come indicata nello statuto)
Sede legale - Comune
Indirizzo
tel. . . . . . . . . . . . . . . . . fax
e-mail
nominativi di riferimento per comunicazioni telefoniche
Tipologia del soggetto richiedente:
- associazione iscritta alla Consulta regionale per le politiche a
favore delle persone disabili di cui all'articolo 12 della L.R.
29/97;
- cooperativa iscritta all'Albo regionale delle cooperative sociali
istituito con L.R. 7/94;
- organizzazione iscritta al Registro regionale del volontariato di
cui all'articolo 2 della L.R. 37/96;
- associazione iscritta all'Albo delle associazioni sociali istituito
con L.R. 10/95;
- associazione, fondazione o altra istituzione di carattere privato
riconosciuta ai sensi dell'art. 12 del Codice civile;
- organismo non lucrativo di utilita' sociale di cui al DLgs n.460
del 4 dicembre 1997;
- ente di patronato;
- altro soggetto privato, specificare:
(N.B. Allegare copia dello statuto o atto costitutivo)
dichiara
- di avere sede operativa permanente sul territorio regionale
ubicata:
- di aver maturato da almeno tre anni sul territorio regionale una
diretta, continua e specifica esperienza nel settore dell'assistenza
a favore di cittadini in situazione di handicap grave;
- di essere a conoscenza che in caso di acquisto e ristrutturazione
l'erogazione dei contributi sara' subordinata all'approvazione del
vincolo di destinazione d'uso ventennale;
- di impegnarsi a realizzare le attivita' ammesse al finanziamento
entro e non oltre due anni dall'erogazione del contributo;
domanda
di ottenere un contributo di Euro
per l'apertura di una nuova struttura di accoglienza per persone in
situazione di handicap, avente una capacita' ricettiva pari a n. . .
. . . . . . . posti letto e avente localizzazione in (indicare
indirizzo dell'edificio):
1) Quadro economico dell'intervento
Spese relative a: Euro
Acquisto dell'immobile
Opere edili di ristrutturazione dell'immobile
Locazione dell'immobile
Acquisto e messa in opera degli impianti e delleattrezzature (*)
Acquisto e messa in opera arredi (*)
Gestione del servizio per un anno dalla sua apertura
Imprevisti
IVA
Totale
(*) Tali beni devono essere di primo acquisto e conformi ai requisiti
di sicurezza previsti per le attrezzature delle residenze per
l'assistenza dei soggetti con handicap grave ai sensi della delibera
di Giunta regionale 564/00 (art. 4, DM 13/12/2001, n.470).
2) Piano finanziario dell'intervento
Copertura finanziaria con mezzi propri (specificare indicando le
fonti proprie di finanziamento con i relativi importi):
Contributo ex art. 81 Euro
Legge 388/00 previsto
Autofinanziamento organismo Euro
richiedente
Costo totale del progetto (100%)(***) Euro
(***) Nella definizione del piano finanziario l'organismo richiedente
deve assicurare un autofinanziamento pari almeno al 25%, tenendo
comunque conto del limite massimo di finanziamento di 1.032.913,80
Euro per progetto previsto al comma 3, art. 7 del DM 13 dicembre
2001, n. 470.
Specificare se il finanziamento richiesto per la realizzazione
dell'opera e':
- primo finanziamento;
- ulteriore finanziamento.
Nel caso di ulteriore finanziamento, indicare se i precedenti
finanziamenti sono stati concessi ai sensi della:
Legge nazionale o regionale
3) Localizzazione della struttura di accoglienza
Comune di
Distretto sanitario di
Provincia di
- in centro storico
- periferia
- estrema periferia
- parco
- - distante dal centro abitato Km.
3.1) In prossimita' di servizi di trasporto pubblici (treno, bus)
- entro 500 m.
- oltre (precisare m.) . . . . . . . . . .
3.2) In prossimita' di servizi sociali o sanitari (ambulatori,
farmacie, ospedale, etc.)
- entro 500 m.
elencare le strutture:
- oltre (precisare m.) . . . . . . . . . .
elencare le strutture:
3.3) In prossimita' di strutture commerciali (edicola, negozi, bar,
etc.)
- entro 500 m.
elencare le strutture:
- oltre (precisare m.) . . . . . . . . . .
elencare le strutture:
3.4) In prossimita' di strutture pubbliche o di culto o di
intrattenimento (cinema, biblioteca, uffici comunali, parrocchia,
etc.)
- entro 500 m.
elencare le strutture:
- oltre precisare m. . . . . . . . . . .
elencare le strutture:
3.5) In prossimita' di importanti reti stradali, ferroviarie o
tralicci per l'elettricita' o antenne per radiofrequenze
- entro 500 m.
elencare le strutture:
- oltre precisare m. . . . . . . . . . .
elencare le strutture:
4) Articolazione degli ambienti e degli spazi
4.1) Strutture di cui alla lettera a), punto 2.1)
- capacita' ricettiva pari a n. . . . . . posti letto (max 6 unita');
- superficie camere singole mq. . . . . . (min. mq. 9 nelle strutture
esistenti, secondo gli standard DM 236/89);
- superficie camere doppie mq. . . . . . (min. mq. 14 nelle strutture
esistenti, secondo gli standard DM 236/89);
- zona soggiorno sup. mq. . . . . . (secondo gli standard DM 236/89);
- zona pranzo cucina sup. mq. . . . . . (secondo gli standard DM
236/89);
- servizio igienico n. . . . . . sup. mq. . . . . . (secondo gli
standard DM 236/89);
- servizio igienico n. . . . . . sup. mq. . . . . . (secondo gli
standard DM 236/89);
- servizio igienico n. . . . . . sup. mq. . . . . . (secondo gli
standard DM 236/89);
(almeno un servizio igienico deve essere a norma del DM 236/89);
- camera e servizio igienico ad uso del personale se e' prevista la
presenza nelle ore notturne sup. mq. . . . . .
Note
4.2) Strutture di cui alla lettera b), punto 2.1)
Alloggi per una persona (minimo mq. 30):
1) tot. sup. mq. . . . . .; bagno (secondo gli standard DM 236/89)
sup. mq. . . . . .; zona cottura-pranzo sup. mq. . . . . .; zona
letto sup. mq. . . . . . ovvero camera sup. mq. . . . . . letti n. .
. . . .; eventuali note:
Alloggi per due persone (minimo mq. 40):
1) tot. sup. mq. . . . . .; bagno (secondo gli standard DM 236/89)
sup. mq. . . . . .; zona cottura-pranzo sup. mq. . . . . .; zona
letto sup. mq. . . . . . ovvero camera sup. mq. . . . . . letti n. .
. . . .;
2)
eventuali note:
Alloggi per tre persone (minimo mq. 55):
1) tot. sup. mq. . . . . .; bagno (secondo gli standard DM 236/89)
sup. mq. . . . . .; eventuale secondo bagno sup. mq. . . . . .; zona
cottura-pranzo sup. mq. . . . . .; zona letto sup. mq. . . . . .
ovvero camera sup. mq. . . . . . letti n. . . . . .;
2)
eventuali note:
- zona comune da prevedere all'interno dell'organismo edilizio
adibita a servizi collettivi (mq. 3 per residente) tot. sup. mq. . .
. . . ; locale con servizio igienico per il personale assistenziale
sup. mq. . . . . .; sala polivalente per attivita' di socializzazione
sup. mq. . . . . .; eventuali note:
5) Requisiti tecnici riferiti alle esigenze di sicurezza, igiene e
fruibilita' degli utilizzatori
Requisiti tecnici riferiti alle esigenze di sicurezza, igiene e
fruibilita' degli utilizzatori (delibera di Giunta regionale 22
febbraio 2000, n. 268) da compilarsi a cura di tecnico abilitato
attestante che l'organismo edilizio proposto per l'acquisto, la
ristrutturazione, la locazione, raggiunge i livelli di prestazione
richiesti dalle norme nazionali e regionali o richiede una messa a
norma (barrare se il requisito e' garantito):
- RC 1.1) Resistenza meccanica alle sollecitazioni statiche e
dinamiche d'esercizio, alle sollecitazioni accidentali e alle
vibrazioni;
- RC 2.1) Resistenza al fuoco; reazione al fuoco e assenza di
emissioni nocive in caso di incendio; evacuazione in caso di
emergenza ed accessibilita' ai mezzi di soccorso;
- RC 3.1) Controllo delle emissioni dannose;
- RC 3.2) Smaltimento degli aeriformi;
- RC 3.3) Approvvigionamento idrico;
- RC 3.4) Smaltimento delle acque reflue;
- RC 3.5) Tenuta all'acqua;
- RC 3.6) Illuminamento naturale;
- RC 3.7) Oscurabilita';
- RC 3.8) Temperatura interna;
- RC 3.9) Temperatura superficiale;
- RC 3.10) Ventilazione;
- RC 3.11) Protezione dalle intrusioni di animali nocivi;
- RC 4.1) Sicurezza contro le cadute e resistenza meccanica ad urti e
sfondamento;
- RC 4.2) Sicurezza degli impianti;
- RC 5.1) Isolamento acustico ai rumori aerei;
- RC 5.2) Isolamento acustico ai rumori impattivi;
- RC 6.1) Contenimento dei consumi energetici;
- RC 7.1) Assenza di barriere architettoniche;
- RC 7.2) Disponibilita' di spazi minimi;
- RC 7.3) Dotazioni impiantistiche minime.
Requisiti tecnici, strutturali, gestionali che concorrono al
miglioramento della qualita' dell'abitare dei fruitori e che si
dichiara verranno attuati (vedi delibera di Giunta regionale
16/1/2001, n. 21):
- RV 7.1) Accessibilita' all'intero organismo edilizio;
- RV 7.2) Arredabilita';
- RV 7.3) Dotazioni di impianti per aumentare il benessere ed il
senso di sicurezza;
Firma e timbro del tecnico
6) Relazione gestionale
6.1) Tipologia di utenza prevista;
6.2) Finalita', funzioni e attivita' del servizio;
6.3) Formulazione e motivazione dell'ipotesi di gestione ritenuta
ottimale in termini di qualita', flessibilita', convenienza economica
e fattibilita' operativa (illustrare e motivare le scelte gestionali
in ordine a eventuali esternalizzazioni o internalizzazioni di
funzioni/attivita' del servizio);
6.4) Collegamento del servizio con i servizi sociali di base, con le
strutture sanitarie e formative e con altre iniziative, servizi e
strutture gia' esistenti sul territorio per l'assistenza ai soggetti
con handicap grave;
6.5) Quantificazione dell'organigramma tipo, con indicazione del
numero e delle qualifiche del personale addetto;
6.6) Formulazione conto economico (costi-ricavi) di un esercizio tipo
e piano di finanziamento della gestione del servizio per quattro anni
dal suo avvio;
7) Documentazione che si allega alla presente domanda
- Relazione che riassuma l'attivita' svolta nell'ultimo triennio,
sottoscritta dal legale rappresentante dell'organismo richiedente,
con indicazione anche di eventuali committenze pubbliche e/o private;
- copia dello statuto o dell'atto costitutivo;
- autocertificazione del legale rappresentante dell'organismo
richiedente concernente l'attestazione di proprieta' della struttura
immobiliare con le relative localizzazioni catastali, planimetria e
perizia tecnica di valutazione della struttura da acquistare, locare,
ristrutturare;
- elenco arredi e attrezzature;
- schemi grafici:
- planimetria generale 1:2.000, con indicazione principali elementi
infrastrutturali, commerciali, ricreativi e socio-sanitari;
- piante e sezioni dello stato attuale e di progetto 1:100;
- schemi tipo con arredo 1:50;
- parere del Comune territorialmente competente o della Conferenza
dei Sindaci del Distretto in cui e' localizzato l'intervento in
ordine alla congruenza del progetto con la programmazione dei servizi
sociali del territorio;
- dichiarazione del Direttore generale della Azienda Unita' sanitaria
locale territorialmente competente in merito alla intenzione al
convenzionamento.
data . . . . . . . . . . timbro
firma del rappresentante dell'Organismo richiedente