REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 agosto 2002, n. 1499

Approvazione delle linee-guida per la presentazione di progetti di cooperazione allo sviluppo da parte di Organizzazioni non governative dell'Emilia-Romagna per il contributo ai sensi della L.R. 9 marzo 1990, n. 18 per l'anno 2002

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Viste:                                                                          
- la L.R. 9 marzo 1990, n. 18 "Partecipazione della Regione                     
Emilia-Romagna ai programmi statali di cooperazione con i Paesi in              
via di sviluppo" e successive modifiche ed integrazioni;                        
- il Piano di lavoro relativamente alle iniziative di cooperazione              
con i Paesi in via di sviluppo, approvato dal Consiglio regionale con           
atto n. 49 del 26 luglio 2000;                                                  
ritenuto opportuno provvedere alla individuazione dei criteri e delle           
modalita' di presentazione dei progetti di cooperazione allo                    
sviluppo, ai fini della concessione dei contributi regionali per il             
2002 alle attivita' stesse promosse da Organizzazioni non governative           
della regione Emilia-Romagna in misura non superiore al 70% del costo           
complessivo del progetto, secondo le linee-guida parte integrante del           
presente atto deliberativo;                                                     
dato atto dei seguenti pareri favorevoli, in riferimento al presente            
atto, espressi ai sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01                  
nonche' della propria deliberazione 2774/01:                                    
- dalla Responsabile del Servizio Politiche europee e Relazioni                 
internazionali, dr. Marco Capodaglio, in merito alla regolarita'                
tecnica;                                                                        
- dal Direttore generale alla Presidenza, dr. Bruno Molinari, in                
merito alla legittimita';                                                       
- dalla Responsabile del Servizio Patrimonio e Provveditorato                   
dott.ssa Anna Fiorenza in sostituzione della Responsabile del                   
Servizio Bilancio - Risorse finanziarie, dott.ssa Amina Curti, ai               
sensi dell'atto prot. n. ARB/DRF/02/39548 del 24/7/2002, in merito              
alla regolarita' contabile;                                                     
visto l'art. 12 della Legge 7 agosto 1990, n. 241;                              
su proposta dell'Assessore alle Politiche sociali, Immigrazione,                
Progetto giovani e Cooperazione internazionale, Gianluca Borghi,                
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare, per le ragioni espresse in premessa che si intendono           
qui integralmente riportate, le "Linee-guida per la presentazione di            
progetti di cooperazione allo sviluppo da parte di Organizzazioni non           
governative dell'Emilia-Romagna per il contributo ai sensi della L.R.           
18/90 per l'anno 2002", indicate nell'Allegato A che forma parte                
integrante della presente deliberazione;                                        
2) di dare atto che le risorse necessarie per l'attuazione del                  
Programma 2002 riferito ad attivita' di cooperazione promosse dalle             
Organizzazioni di cui all'art. 2, comma 1, lett. d) e ai sensi                  
dell'art. 5 della L.R. 18/90, nell'ambito delle aree e dei settori di           
intervento descritti all'Allegato A, trovano allocazione al Capitolo            
02731 "Contributi alle organizzazioni non governative idonee per                
l'attuazione di progetti ed interventi volti a promuovere                       
l'educazione ai temi dello sviluppo in Italia e l'emancipazione                 
culturale e sociale dei Paesi in via di sviluppo, con particolare               
riferimento alla condizione femminile e delle giovani generazioni               
(art. 2, comma 1, lettere e) ed f) e art. 5, L.R. 9 marzo 1990, n.              
18)", afferente alla UPB 1.2.3.2.3840 - "Iniziative verso i Paesi in            
via di sviluppo" del Bilancio per l'esercizio finanziario 2002, per             
l'ammontare dello stanziamento ad esso complessivamente attribuito              
dalla legge regionale di bilancio e dalla legge regionale di                    
assestamento;                                                                   
3) di dare atto che il Direttore generale competente per materia,               
sulla base della normativa regionale vigente, provvedera' con propri            
atti formali, previo espletamento della relativa istruttoria eseguita           
in conformita' alle linee-guida di cui all'Allegato A,                          
all'approvazione dei progetti di cooperazione allo sviluppo                     
presentati da parte delle Organizzazioni non governative                        
dell'Emilia-Romagna, alla concessione dei contributi in misura non              
superiore al 70% del costo complessivo del progetto tenuto conto di             
quanto stabilito al punto 3 delle linee-guida, ed al contestuale                
impegno di spesa con imputazione al capitolo di bilancio indicato al            
precedente punto 2);                                                            
4) di dare atto che alla liquidazione dei contributi ed alla                    
emissione della richiesta dei titoli di pagamento provvedera' con               
propri atti formali, ai sensi della L.R. 40/01, il Responsabile del             
Servizio competente per materia secondo le modalita' indicate alla              
voce 8 "Erogazione dei contributi" delle linee-guida di cui                     
all'Allegato A, che costituisce parte integrante della presente                 
deliberazione;                                                                  
5) di disporre che la presente deliberazione sia pubblicata nel                 
Bollettino Ufficiale della Regione.                                             
ALLEGATO A                                                                      
Linee-guida per la presentazione di progetti di cooperazione allo               
sviluppo da parte di Organizzazioni non governative                             
dell'Emilia-Romagna per il contibuto ai sensi della L.R. 18/90 per              
l'anno 2002                                                                     
Il Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna, con atto n. 49 del 26               
luglio 2000, ha adottato il Piano di lavoro relativamente alle                  
iniziative di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, che                  
definisce le priorita' territoriali e settoriali degli interventi di            
cooperazione allo sviluppo, effettuati sia direttamente - avvalendosi           
delle proprie strutture amministrative e tecniche, nonche' degli                
enti, aziende e societa' regionali - che indirettamente concorrendo             
alle attivita' promosse dalle Organizzazioni non governative (ONG)              
presenti sul territorio emiliano-romagnolo e riconosciute dal                   
Ministero Affari Esteri ai sensi dell'art. 28 della Legge 49/87. In             
particolare il Piano di lavoro evidenzia quale prioritario ambito di            
attivita' quello della cooperazione decentralizzata volta a                     
valorizzare ed accentuare il ruolo delle istituzioni e degli                    
organismi locali dei Paesi destinatari sia nella fase di elaborazione           
che di realizzazione dei progetti di sviluppo locali, favorendo                 
l'impiego di personale locale e di immigrati presenti sul territorio.           
La Regione Emilia-Romagna stabilisce annualmente modalita' e                    
procedure per la presentazione di richieste di contributo da parte              
delle Organizzazioni non governative (ONG) emiliano-romagnole. Detti            
contributi vengono concessi in misura non superiore al 70% del costo            
totale del progetto, tenuto conto di quanto stabilito al successivo             
punto 3.                                                                        
I progetti presentati potranno avere durata pluriennale, ma dovranno            
essere chiaramente riconducibili a tranches annuali in base alle                
quali viene valutata, anno per anno, la concessione del contributo.             
1) Aree e settori di intervento                                                 
Per l'anno 2002 sono considerate prioritarie le seguenti aree, nei              
seguenti settori.                                                               
Mozambico                                                                       
Il Governo italiano mettera' a disposizione del Mozambico per il                
periodo 2000-2002 risorse finanziarie a dono per un totale di Euro              
77.468.534,86 per l'attuazione del Programma-Paese e per i vari                 
settori di intervento.                                                          
Sulla base delle indicazioni contenute nella Strategia-Paese per il             
2000-2002 le due parti hanno concordato di concentrare lo sforzo                
comune di cooperazione su un numero limitato di settori d'intervento,           
e su un'area geografica che comprende le province di Sofala, Manica e           
Maputo, nonche' l'esigenza di dare l'opportuno rilievo alle questioni           
trasversali (genere, infanzia, AIDS).                                           
Nel corso del 2001 e' stato istituito il Tavolo-Paese Mozambico                 
all'interno del quale e' stato individuato come prioritario il                  
settore della lotta all'AIDS, con interventi tesi alla formazione di            
operatori, medici e tecnici di laboratorio, ad attivita' di                     
sensibilizzazione, informazione e prevenzione, al rafforzamento delle           
capacita' diagnostiche, terapeutiche e di medicina preventiva.                  
Per il 2002 si confermano la priorita' del settore lotta all'AIDS e             
interventi connessi, auspicando un coordinamento ancora piu' stretto            
tra i soggetti che lavorano in questo ambito, al fine di creare                 
sinergie e valorizzare al massimo le risorse.                                   
Eritrea                                                                         
Partendo dalle priorita' emerse dopo la missione tecnica svoltasi nel           
corso del 2001, che aveva individuato come area prioritaria la                  
regione del Gash Barka, e' emerso un orientamento teso ad elaborare             
un programma comune, di tipo modulare, che potesse consentire la                
valorizzazione delle risorse umane e finanziarie sia delle ONG che              
degli eventuali possibili partner (Comuni e Province) al fine di                
rendere piu' efficace e visibile l'intervento dei soggetti                      
emiliano-romagnoli in Eritrea. Tale programma e' stato incentrato sul           
settore della formazione finalizzata all'avvio di attivita'                     
generatrici di reddito, sostenute con forme di microcredito, al fine            
di facilitare il reinserimento produttivo degli sfollati al ritorno             
dai campi e dei profughi di ritorno dal Sudan (che rimane comunque              
una priorita' assoluta). I gruppi beneficiari sono stati i profughi e           
gli uomini che sono rientrati dal fronte, le donne, soprattutto                 
quelle capofamiglia, i disabili e i ragazzi senza famiglia. Settori             
privilegiati sono stati l'agricoltura, l'artigianato (carpenteria,              
falegnameria, artigianato tradizionale), ma anche in seconda battuta,           
il commercio inteso come sostegno alla commercializzazione di quanto            
prodotto. Una particolare attenzione e' stata rivolta anche al                  
sostegno di piccole attivita' (allevamento, orti) a favore delle                
minoranze etniche.                                                              
Per l'anno 2002 sono confermati come prioritari questi ambiti di                
intervento nell'area del Gash Barka.                                            
Etiopia                                                                         
Non e' stato realizzato un Tavolo-Paese, tuttavia, sin dal 1997 la              
Regione Emilia-Romagna ha cofinanziato progetti nel settore della               
sanita' e dell'handicap.                                                        
Nel 2001, su sollecitazione dell'Ambasciata di Etiopia in Italia,               
sulla base di un rapporto anche gia' in corso con la Provincia di               
Ravenna, si e' deciso di concentrare gli interventi nella regione di            
Oromia. Le dimensioni geografiche della regione e l'alta                        
concentrazione demografica che la caratterizza (20 milioni di                   
abitanti) dovranno necessariamente comportare un'ulteriore                      
concentrazione degli interventi.                                                
Per il 2002 viene pertanto confermata come prioritaria la regione di            
Oromia ed i settori socio-sanitario e agricolo.                                 
Commercio equo e solidale                                                       
Saranno sostenute azioni riguardanti lo sviluppo delle attivita' di             
commercio equo e solidale anche con il coivolgimento di realta'                 
associative operanti nel settore. I progetti dovranno comunque essere           
finalizzati ad interscambi concreti fra la nostra Regione ed i                  
territori dei Paesi in via di sviluppo, ricompresi nel Piano di                 
lavoro degli interventi di cooperazione allo sviluppo ai sensi della            
Legge 18/90 e nel Piano degli interventi di cui alla Legge 5/96, al             
fine di creare significativi canali di commercializzazione, puntando            
su prodotti di valore rilevante in relazione al mercato di                      
provenienza.                                                                    
2) Requisiti di ammissibilita'                                                  
Questo invito e' riservato alle ONG dell'Emilia-Romagna riconosciute            
dal Ministero Affari Esteri in base alla Legge 26 febbraio 1987, n.             
49 e che nel contempo abbiano gia' maturato o stiano maturando                  
progetti di cooperazione nei settori sopra indicati.                            
3) Modalita' di partecipazione                                                  
Le proposte dovranno essere presentate, in lingua italiana e in                 
duplice copia, secondo lo schema allegato, al fine di rendere                   
omogenea e facilmente valutabile dal punto di vista tecnico-economico           
la compatibilita' tra le priorita' contenute nelle presenti                     
linee-guida nonche' nel Piano di lavoro ed i progetti presentati.               
Dovra' essere chiaramente indicato in lire italiane il costo totale             
del progetto e l'ammontare del contributo richiesto, sulla base di un           
piano analitico delle singole voci di spesa.                                    
Le spese generali non potranno superare il 6% del costo totale del              
progetto. Le spese per il personale italiano operante all'interno del           
progetto non dovranno superare il 30% del costo complessivo, salvo              
casi di motivate e particolari esigenze.                                        
Non saranno considerate ammissibili le proposte relative a meri studi           
di fattibilita'.                                                                
4) Criteri indicatori che verranno utilizzati per la valutazione                
I progetti saranno valutati dal Servizio Politiche europee e                    
Relazioni internazionali che potra' avvalersi del parere dei                    
funzionari della Regione Emilia-Romagna operanti nei settori                    
individuati nei progetti.                                                       
La selezione dei progetti sara' svolta secondo i seguenti criteri               
indicatori, in ordine decrescente di priorita':                                 
- la proposta prevede il coinvolgimento di Enti locali                          
dell'Emilia-Romagna;                                                            
- la proposta prevede il coinvolgimento di una realta' istituzionale            
locale del PVS destinatario, che ha gia' espresso formalmente il suo            
interesse a partecipare al progetto.                                            
5) Modalita' di presentazione dei progetti                                      
I progetti dovranno essere presentati, entro il 9 settembre 2002, al            
Servizio Politiche europee e Relazioni internazionali della Regione             
Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro n. 52 - 40127 Bologna, in busta                 
chiusa, in duplice copia e dovranno recare la firma del legale                  
rappresentante dell'Organizzazione.                                             
6) Approvazione                                                                 
Gli esiti della valutazione e gli importi ammessi a contributo                  
saranno comunicati entro il 30 novembre 2002.                                   
7) Concessione del contributo                                                   
Il Direttore generale competente per materia provvedera', previo                
espletamento della relativa istruttoria come specificato al                     
precedente punto 4):                                                            
- all'approvazione dei progetti, tenuto conto di quanto precisato al            
precedente punto 3) in merito ai requisiti di ammissibilita' delle              
voci di spesa relative a ciascun progetto proposto e dei criteri                
indicatori per la selezione dei progetti;                                       
- alla concessione dei contributi in misura pari al 70% del costo               
complessivo ammissibile del progetto, o in misura percentuale                   
inferiore in relazione:                                                         
a) alla specifica richiesta formulata del soggetto proponente;                  
b) alla eventuale necessita' di soddisfare un numero elevato di                 
domande pervenute in rapporto ad una disponibilita' di risorse                  
limitata;                                                                       
- alla contestuale assunzione del relativo impegno di spesa con                 
imputazione al pertinente capitolo del bilancio regionale.                      
8) Erogazione del contributo                                                    
All'erogazione del contributo, ricorrendo i presupposti di cui alla             
L.R. 40/01, provvedera', con propri atti formali, il Responsabile del           
Servizio competente per materia secondo le modalita' di seguito                 
indicate:                                                                       
- una quota pari al 60% dell'ammontare del contributo concesso,                 
contestualmente alla comunicazione da parte dell'ONG                            
dell'accettazione del contributo e dell'avvio del progetto;                     
- una quota pari al 40%, a presentazione della relazione conclusiva e           
del rendiconto documentato delle relative spese dando atto che                  
qualora in fase di rendicontazione le spese documentate ritenute                
ammissibili risultino inferiori rispetto al progetto approvato con              
l'atto del Direttore generale competente, il contributo non potra'              
comunque superare il 70% del costo totale del progetto.                         
Se in fase di rendicontazione l'ammontare della spesa sostenuta dai             
soggetti beneficiari risultasse inferiore ai piani finanziari                   
approvati, la percentuale dei contributi concessi non potra' in ogni            
modo superare il 70% dei piani finanziari cosi' come eventualmente              
assestati con successivi provvedimenti.                                         
9) Modifiche                                                                    
Eventuali modifiche non onerose ai progetti presentati dovranno                 
essere comunicate da parte della ONG contestualmente all'atto di                
accettazione del contributo. Tali modifiche non potranno riguardare             
la tipologia delle azioni ammesse a contributo regionale.                       
10) Verifiche e controlli                                                       
La Regione Emilia-Romagna si riserva la possibilita' di effettuare              
sopralluoghi e verifiche sui progetti, sia in corso di realizzazione,           
che a conclusione degli stessi.                                                 
Ogni ONG esecutrice dovra' presentare alla Regione Emilia-Romagna una           
informazione sullo stato di avanzamento del progetto a partire                  
dall'avvenuta realizzazione di una quota pari al 50% delle attivita'            
previste.                                                                       
11) Comunicazione ai partners                                                   
L'ONG esecutrice dovra' comunicare ai partners italiani e locali la             
partecipazione della Regione Emilia-Romagna al progetto e avra'                 
l'obbligo di farvi riferimento in ogni comunicazione e pubblicazione            
relativa allo stesso.                                                           
La ONG esecutrice concordera', se del caso, con la Regione                      
Emilia-Romagna, l'invio di materiale informativo sulle iniziative               
della stessa in materia di cooperazione decentrata allo sviluppo.               
Schema per la presentazione di progetti di cooperazione                         
Premessa                                                                        
Scopo di questo documento e' quello di fornire lo schema per la                 
presentazione del progetto, al fine di facilitare la fase di                    
valutazione e di accelerare l'iter di approvazione del finanziamento.           
Il documento di progetto dovrebbe includere le informazioni qui di              
seguito elencate al fine di fornire un quadro chiaro e completo                 
circa:                                                                          
- scopi e motivazioni del progetto, anche in relazione alla politica            
di cooperazione allo sviluppo della Regione;                                    
- indicazione sintetica di programmi analoghi nello stesso settore              
gia' realizzati o in fase di progettazione;                                     
- attivita' che saranno realizzate;                                             
- ruolo e coinvolgimento della controparte locale e/o dei partner               
locali;                                                                         
- competenze e precedenti esperienze del richiedente;                           
- stima dei costi e contributo richiesto;                                       
- calendario di esecuzione delle attivita' e durata del progetto.               
Dati sul progetto                                                               
a) Titolo del progetto;                                                         
b) tipo di intervento (formazione, assistenza tecnica);                         
c) sintesi del progetto;                                                        
d) descrizione dell'area geografica relativa al progetto;                       
e) dati sul richiedente.                                                        
Tipo di Organizzazione                                                          
a) Sede;                                                                        
b) legale rappresentante;                                                       
c) anno di costituzione;                                                        
d) principale attivita'/settore economico (formativo,                           
socio-sanitario, agrario, ecc.) - descrizione dell'attivita', -                 
volume dell'attivita', - precedenti esperienze nel settore e nel                
Paese in questione, - numero di dipendenti;                                     
e) dipendenti coinvolti nel progetto, volontari, cooperanti, esperti.           
Descrizione analitica del progetto                                              
a) Situazione attuale e futuri sviluppi del contesto socio-economico            
all'interno del quale il progetto si colloca ed identificazione dei             
principali problemi da risolvere;                                               
b) dati e studi precedentemente svolti sull'argomento utili al                  
progetto;                                                                       
c) programmi analoghi nello stesso settore previsti e/o in corso di             
realizzazione nel Paese ed eventuali interazioni con il progetto                
proposto;                                                                       
d) obiettivi generali e specifici del progetto in relazione alla                
situazione locale (se l'iniziativa fa parte di un programma piu'                
vasto, specificare gli obiettivi e gli scopi di quest'ultimo);                  
e) previsione dei risultati del progetto;                                       
f) descrizione analitica delle attivita' del progetto in relazione              
agli obiettivi;                                                                 
g) calendario di esecuzione del progetto suddiviso secondo le                   
differenti attivita' previste;                                                  
h) vitalita' del progetto. Descrizione dettagliata di fattori interni           
ed esterni ai quali e' affidata la continuita' dei risultati al                 
termine delle attivita' di progetto.                                            
Partner locale                                                                  
a) Tipo di organizzazione;                                                      
b) principale settore di attivita' (formativo, socio-sanitario,                 
agrario, ecc.): - descrizione dell'attivita', - volume                          
dell'attivita', - numero di dipendenti, - numero di dipendenti                  
coinvolti nel progetto;                                                         
c) ruolo e coinvolgimento nelle attivita' progettuali;                          
d) infrastrutture ed attrezzature disponibili.                                  
Stima dei costi e degli eventuali altri cofinanziamenti                         
Identificazione quantitativa e qualitativa delle risorse utilizzate             
nel progetto (distinguendo tra quelle estere e quelle locali, oltre a           
quelle riferite alla possibilita' di coinvolgimento di altri soggetti           
e di altre organizzazioni - World Bank, CEE, Enti locali, Chiese,               
Circoli giovanili, ecc.):                                                       
a) descrizione sintetica ed analitica dei costi del progetto (come da           
schema allegato);                                                               
b) schema di finanziamento con la definizione: - del contributo                 
richiesto alla Regione Emilia-Romagna, - della eventuale                        
disponibilita' finanziaria locale (per spese locali), - delle                   
eventuali altre risorse disponibili;                                            
c) se il progetto fa parte di un programma piu' ampio, descrivere il            
piano finanziario di tutto il programma.                                        
Sintesi dei costi stimati (valuta di riferimento Euro) (1)                      
Risorse locali contributi TOTALE                                                
Personale (2)                                                                   
Viaggi (3)                                                                      
Diaria (4)                                                                      
Attrezzature (5)                                                                
Incarichi esterni:                                                              
- consulenze                                                                    
- studi e ricerche                                                              
- altri                                                                         
TOTALE                                                                          
Contributo richiesto alla Regione Emilia-Romagna                                
(1) I costi locali sono calcolati secondo la valuta di riferimento al           
cambio ufficiale del giorno;                                                    
(2) per ogni dipendente specificare il numero di giorni/uomo,                   
mesi/uomo ed i costi per il giorno/uomo e mese/uomo;                            
(3) specificare il numero dei viaggi ed il costo;                               
(4) specificare il numero di giornate/uomo del personale all'estero             
ed il costo per giornata/uomo;                                                  
(5) telefono, telex, telefax ed altri.                                          

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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