REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 novembre 2002, n. 2158

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto di realizzazione del "Nuovo scalo merci della Romagna, localita' ôVilla Selva'" in comune di Forli' e Forlimpopoli. Presentato da RFI SpA (L.R. 9/99, Titolo II)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, in considerazione            
del limitato rilievo degli impatti ambientali, il progetto                      
concernente la realizzazione del progetto del "nuovo Scalo merci                
della Romagna, localita' Villa Selva" nei comuni di Forli' e                    
Forlimpopoli, in provincia di Forli'-Cesena, presentato da RFI SpA              
dalla ulteriore procedura di VIA, con le seguenti prescrizioni gia'             
riportate al punto 7):                                                          
 1) messa a dimora di nuova vegetazione con funzioni di ricucitura di           
preesistenze, di definizione degli spazi e di schermo visivo acustico           
secondo le tre seguenti tipologie: - Tipologia A: filare arboreo:               
unita' lineari costituite da elementi arborei di prima grandezza                
(altezza superiore a 20 m.) e/o di seconda grandezza (altezza massima           
di 15-20 m.), il cui impianto e' previsto lungo i lati nord, est ed             
ovest del nuovo scalo merci in esame; - Tipologia B: siepe arbustiva            
spessore 3 m.: i filari vengono realizzati alternando essenze arboree           
ed arbustive; il cui impianto e' previsto su alcune strade di accesso           
allo scalo merci e con funzione di recupero paesaggistico; -                    
Tipologia C: siepe arboreo-arbustiva spessore 3 m.: concepite come              
unita' ecosistemiche complesse, strutturate con una fascia centrale             
di vegetazione arborea, due fasce laterali di specie arbustive alte e           
due fasce piu' esterne di vegetazione meno complessa: arbusti bassi             
ed erbacee, il cui impianto e' previsto lungo i lati nord, est ed               
ovest del nuovo scalo merci in esame; la messa a dimora di nuova                
vegetazione svolgera' anche una funzione importante per mitigare e              
risarcire gli impatti sulla fauna;                                              
 2) realizzazione di una barriera acustica, di altezza pari a 4                 
metri, posta lungo il confine nord dell'area in cui e' previsto la              
realizzazione dello scalo merci in esame;                                       
 3) verifica del corretto sviluppo della vegetazione messa a dimora;            
 4) predisposizione di un programma di manutenzione delle opere a               
verde di mitigazione;                                                           
 5) evitare, durante tutta la fase di gestione del nuovo scalo merci            
in esame l'uso di sostanze diserbanti ed antigelo;                              
 6) adozione di tutte le misure di tutela dell'acquifero sotterraneo,           
predisponendo le procedure di azione per eviatre che incidenti                  
provochino inquinamento della falda sotterranea;                                
 7) ripristino del suolo e della copertura vegetale asportati in                
corso d'opera;                                                                  
 8) garantire che le gia' scarse presenze vegetazionali non vengano             
alterate o ridotte e salvaguardare, con opportune protezioni, le                
eventuali alberature di pregio;                                                 
 9) realizzazione, antecedentemente all'avvio dei lavori, di una                
barriera acustica, di altezza pari a 4 metri;                                   
10) in relazione alla possibilita' di stoccaggio - immagazzinamento             
di materiali pericolosi all'interno dell'area dello scalo merci, al             
fine di evitare inquinamenti causati da rotture dei contenitori                 
originari, percolamenti o quant'altro, andranno individuate e                   
predisposte idonee zone coperte, opportunamente attrezzate tramite              
pavimentazioni impermeabili, vasche, silos, muretti di contenimento,            
reti fognarie separate con recapito in vasche o sistemi di raccolta a           
tenuta, sistemi di captazione e trattamento di vapori o aerosol;                
11) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora, previsti           
dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche, sugli alloggi e sui                   
ricettori presenti, nelle adiacenze dell'infrastruttura progettata,             
al di fuori della fascia di rispetto laterale, come indicato nella              
Circolare regionale n. 7 dell'1/3/1993;                                         
12) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del                
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere              
schermate con impianti vegetazionali, (cespugli e alberature di                 
essenze autoctone) in grado di creare un corridoio ecologico che                
possa raccordarsi con la vegetazione esistente dei vari canali                  
attraversati dall'infrastruttura;                                               
13) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di                   
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;           
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle             
fallanze nel primo anno di manutenzione;                                        
14) nel caso in cui si prevedano mitigazioni, direttamente sugli                
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,              
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,            
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi              
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro           
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri             
dal pavimento;                                                                  
15) si prescrive che le eventuali barriere fonoassorbenti siano                 
ricoperte di rivestimenti vegetali;                                             
16) si dovra' valutare, inoltre, la necessita' di introdurre                    
eventuali mitigazioni acustiche, sul cantiere e/o sui ricettori; le             
azioni attivate dovranno consentire il rispetto dei limiti sonori               
previsti dalle normative vigenti;                                               
17) le prescrizioni, prima elencate, dovranno essere verificate                 
attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da realizzarsi              
durante la realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni                     
realizzate e, sulla base dei risultati ottenuti, dovranno essere                
assunte le necessarie determinazioni conseguenti;                               
18) dovranno essere risolte e/o compensate con adeguati interventi              
sostitutivi tutte le interferenze con infrastrutture di servizi                 
pubblici e/o di approvvigionamento idrico per uso irriguo;                      
19) per il ripristino delle aree di cantiere si riutilizzera' il                
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di                
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in                
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne            
la morte biologica;                                                             
20) per limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti           
dalla movimentazione dei materiali di costruzione, dall'esercizio di            
impianti fissi e dalla movimentazione dei mezzi su sede stradale di             
cantiere sterrata e' necessario: - per l'eventuale impianto di                  
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento            
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e                     
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora           
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il               
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal                  
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto           
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore               
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di                     
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione             
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed              
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto                 
quando queste si trovino nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per           
il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei               
cassoni con teloni;                                                             
21) l'intervento comportera' un notevole aumento di traffico specie             
di mezzi pesanti, al fine di limitare l'impatto sulle vie                       
"residenziali" adiacenti a quelle destinate al traffico dei mezzi               
pesanti per l'accesso e l'uscita dallo scalo merci; si ritiene                  
pertanto opportuno prevedere degli interventi di moderazione del                
traffico e/o limitazione del transito ai mezzi pesanti; tali                    
interventi potrebbero essere posti a carico del privato dietro                  
indicazioni del settore proposto; per quanto concerne il parcheggio             
adiacente all'ingresso dello scalo merci, non si hanno elementi certi           
per valutarne l'idoneita' dimensionale; e' pero' evidente che nelle             
prime ore della giornata non puo' essere tollerata la sosta di mezzi            
pesanti su strada; al fine di limitare il disagio ai residenti e alla           
viabilita' della zona occorre pertanto prevedere soluzioni atte a               
eliminare il problema, come ad esempio: l'apertura anticipata del               
cancello; utilizzo di aree idonee alternative opportunamente                    
segnalate; ecc.;                                                                
22) riguardo gli scarichi di acque reflue derivanti dagli edifici e             
dalle installazioni dello scalo merci, la soluzione progettuale                 
proposta (Imhoff piu' vasca di accumulo) risulta inadeguata; in                 
ambito di progettazione esecutiva si dovra' provvedere ad individuare           
il recapito idoneo (fognatura nera o scarico su suolo) ed adeguati              
impianti; pur riscontrando che il piazzale di sosta esterno all'area            
dovra' essere realizzato dal Comune di Forli' si rileva l'esigenza,             
in relazione alla situazione idraulica dell'ambito territoriale, di             
collegare la rete fognaria bianca alla rete interna dell'area                   
trasportuale usufruendo degli impianti di trattamento e scarico                 
dell'area;                                                                      
23) le infrastrutture del servizio idrico integrato ivi presenti                
dovranno essere mantenute in esercizio ed adeguate rispetto alla                
nuova destinazione d'uso dell'area in accordo con l'Ente gestore;               
24) nella "Classificazione acustica del territorio comunale"                    
approvata dal Consiglio comunale con deliberazione n. 106 del 2                 
luglio 2001, l'area in oggetto e' attualmente classificata parte in             
classe V e parte in classe III, quindi con una differenza acustica              
rilevante all'interno della stessa area; allo stato attuale,                    
comunque, non risulta esservi alcun superamento dei limiti acustici             
di zona e quindi non e' necessario alcun intervento di risanamento;             
essendo comunque contigua ad una linea ferroviaria, oltre alle norme            
sulla zonizzazione acustica, l'area e' soggetta anche al DPR                    
18/11/1998 che prevede l'individuazione di corridoi progettuali di              
250 m. entro i quali devono essere tutelati tutti i ricettori                   
presenti, con l'individuazione e l'adozione delle opportune opere di            
mitigazione per ridurre, sui ricettori, l'inquinamento acustico                 
ascrivibile all'esercizio della infrastruttura di nuova                         
realizzazione; il progetto dovra' quindi prevedere una Valutazione di           
impatto acustico comprensiva di un'attenta indagine preliminare sul             
clima acustico ante operam; nel caso di previsione del non rispetto             
dei limiti di legge, l'area di intervento e le aree limitrofe                   
dovranno essere oggetto di opportuni ed efficaci interventi di                  
mitigazione;                                                                    
b) sulle osservazioni scritte, pervenute in base alle valutazioni               
espresse nei punti 3), 4), 5), 6) e 7) della presente deliberazione,            
si esprimono le risposte riportate nell'Allegato B della presente               
deliberazione che costituisce sua parte integrante e sostanziale;               
c) di trasmettere la presente delibera al proponente RFI SpA - Zona             
territoriale centro nord - Direzione compartimentale Infrastruttura,            
Via G. Matteotti, 5 - 40129 Bologna, alla Amministrazione provinciale           
di Forli'-Cesena, ai Comuni di Forli' e Forlimpopoli, all'ARPA                  
Sezione provinciale di Forli'-Cesena;                                           
d) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della            
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni,           
il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della             
Regione.                                                                        

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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