REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 settembre 2002, n. 1777

Riserva naturale "Salse di Nirano". Approvazione del Programma di gestione

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Premesso:                                                                       
- che con Decreto del Presidente della Giunta regionale 29 marzo                
1982, n. 178 e' stata istituita la Riserva naturale delle "Salse di             
Nirano" la cui gestione e' stata affidata al Comune di Fiorano                  
Modenese (MO);                                                                  
- che il suddetto atto deliberativo ha definito, tra l'altro, le                
seguenti finalita':                                                             
a) tutelare e conservare le caratteristiche naturali                            
(geomorfologiche, vegetazionali e faunistiche), ambientali e                    
paesaggistiche della zona anche in funzione dell'uso sociale di tali            
valori;                                                                         
b) organizzare il territorio per la fruizione a fini scientifici,               
culturali, didattici e ricreativi;                                              
c) ricostruire l'unita' ambientale e paesistica;                                
- che il Comune di Fiorano Modenese e' competente a redigere ed                 
adottare il Programma di gestione della Riserva naturale, ai sensi              
dell'art. 25 bis della L.R. 11/88, al fine di:                                  
- individuare gli interventi di manutenzione, restauro e                        
riqualificazione ambientale e del paesaggio necessari ad assicurare             
il perseguimento delle finalita' istitutive;                                    
- individuare gli interventi per la cura, la manutenzione e la                  
conversione dei boschi e per mantenere la diversita' biologica e la             
complessita' delle comunita' vegetali;                                          
- indicare i criteri e gli interventi per una corretta gestione                 
faunistica fondata sull'equilibrio e la tutela della biodiversita';             
- programmare le attivita' di studio, di controllo e di monitoraggio,           
la didattica, la sperimentazione e la ricerca scientifica;                      
- individuare i criteri di compatibilita' per le attivita' di                   
fruizione e dettare le relative norme regolamentari;                            
- stabilire i tempi e le modalita' per la cessazione delle attivita'            
incompatibili con le finalita' della Riserva, fissando altresi' i               
criteri e i parametri per i relativi indennizzi;                                
- fissare in conformita' con il disposto dell'art. 32 della L.R.                
11/88, i criteri per la determinazione delle sanzioni da applicare              
per le violazioni alle norme contenute nell'atto istitutivo e nello             
stesso Programma di gestione;                                                   
- che in data 30 gennaio 1990 il Comune di Fiorano Modenese ha                  
adottato, con delibera del Consiglio comunale n. 21, un primo                   
Programma di gestione riguardo al quale il Comitato consultivo                  
regionale per l'ambiente naturale, nella seduta del 27 settembre                
1990, ha espresso parere "di restituzione per rielaborazione" sulla             
base di precise indicazioni e osservazioni contenute nel medesimo               
parere;                                                                         
- che, al fine di indicare con un livello di maggiore dettaglio i               
criteri, i metodi e i contenuti per la formazione dei Programmi di              
gestione delle Riserve, la Regione, nell'ambito delle sue attivita'             
di promozione, indirizzo e coordinamento, ha emanato, con                       
deliberazione della Giunta regionale 6 marzo 1996, n. 364, una                  
Direttiva al fine di indicare con un livello di maggiore dettaglio i            
criteri, i metodi e i contenuti per la formazione dei Programmi di              
gestione delle Riserve;                                                         
constatato:                                                                     
- che il Comune di Fiorano Modenese ha adottato il nuovo Programma di           
gestione della Riserva naturale delle Salse di Nirano, avente                   
validita' quinquennale (1999/2003), con deliberazione del Consiglio             
comunale n. 27 del 20 aprile 1999;                                              
- che il suddetto Programma di gestione e' stato inviato con nota               
prot. n. 8390 del 7 maggio 1999 all'Assessorato Territorio,                     
Programmazione e Ambiente della Regione per l'approvazione;                     
- che le integrazioni richieste con il parere del Comitato consultivo           
per l'ambiente naturale sopracitato, riguardanti prevalentemente i              
temi dell'organizzazione, del sistema di accessibilita' e fruizione,            
l'analisi delle attivita' agricole e l'analisi                                  
floristico-vegetazionale, sono state per gran parte prodotte ad                 
eccezione di quanto di seguito specificato;                                     
- che gli Uffici regionali competenti hanno richiesto, con nota prot.           
n. 9836 del 14 aprile 2000, a seguito dell'istruttoria tecnica,                 
ulteriori approfondimenti che sono stati prodotti e trasmessi in data           
20 ottobre 2000 con nota prot. n. 2043;                                         
- che nel prosieguo dell'attivita' istruttoria si e' evidenziata la             
necessita' di richiedere ulteriori integrazioni degli elaborati al              
fine di rendere i contenuti del Programma conformi alle Direttive               
regionali per l'elaborazione dei Programmi di gestione delle Riserve,           
che sono stati prodotte e trasmesse in data 31 dicembre 2001 con nota           
prot. n. 28562 e in data 11 giugno 2002 con nota prot. n. 9965;                 
- che gli atti amministrativi risultano completi e regolari;                    
- che gli elaborati tecnici consistono in:                                      
1) Analisi delle attivita' agricole;                                            
2) Analisi delle caratteristiche delle superfici boscate corredata di           
n. 3 Allegati (Schede di rilievo; Rilievi dendrometrici e Transect              
della vegetazione);                                                             
3) Relazione sull'assetto floristico e vegetazionale;                           
4) Tavola "Uso reale del suolo" in scala 1:5000;                                
5) Tavola "Fisionomia dei boschi" in scala 1:5000;                              
6) Tavola "Carta della vegetazione" in scala 1:5000;                            
7) Tavola "Ripartizione della vegetazione in base al grado di                   
artificializzazione" in scala 1:5000;                                           
8) Tavola "Proprieta' pubbliche" in scala 1:5000;                               
9) Tavola "Accessi e infrastrutture a rete" in scala 1:5000;                    
10) Tavola "Interventi pubblici" in scala 1:5000;                               
11) Tavola "Analisi paesaggistica - Sintesi tipologica" in scala                
1:5000;                                                                         
12) Tavola "Carta dei sentieri" in scala 1:10000 sostituita                     
dall'elaborato 03 "Carta dei percorsi e sentieri naturalistici" in              
scala 1:5000 e dalla "Carta dei percorsi in zona A (di Riserva                  
naturale integrale)" prodotte con la documentazione integrativa                 
trasmessa rispettivamente in data 31 dicembre 2001 con nota prot. n.            
28562 e in data 11 giugno 2002 con nota prot. n.9965;                           
13) Relazione "Rielaborazione del Programma di gestione anni                    
1999/2003" (avente carattere di Relazione del Programma di gestione);           
14) Relazione "Rielaborazione del Programma di gestione anni                    
1999/2003. Regolamento di gestione" (avente carattere di Norme                  
regolamentari ai sensi della L.R. 11/88);                                       
15) Elaborato 01 comprendente "Carta delle aree da acquisire in                 
proprieta' pubblica" e relativa relazione tecnico-illustrativa                  
prodotte con la documentazione integrativa trasmessa in data 31                 
dicembre 2001 con nota prot. n. 28562;                                          
16) Elaborato 02 comprendente "Carta delle infrastrutture a rete" e             
relativa relazione tecnico-illustrativa prodotte con la                         
documentazione integrativa trasmessa in data 31 dicembre 2001 con               
nota prot. n. 28562;                                                            
considerato:                                                                    
- che il Programma presenta alcuni aspetti di non completa                      
conformita' con la citata Direttiva regionale per l'elaborazione dei            
Programmi di gestione delle Riserve naturali, con gli strumenti                 
legislativi e normativi vigenti e con le integrazioni richieste dal             
Comitato consultivo regionale per l'Ambiente naturale nella seduta              
del 27/9/1990;                                                                  
- che le analisi di settore e i relativi elaborati cartografici non             
sempre contengono le conoscenze necessarie e le indicazioni idonee              
per effettuare scelte gestionali scientificamente fondate, cosi' come           
la mancanza di un'appropriata sintesi dei diversi contenuti                     
settoriali non consente di effettuare efficaci valutazioni sullo                
stato degli ecosistemi presenti. In particolare:                                
- l'"Analisi delle caratteristiche delle superfici boscate" pare non            
cogliere appieno le peculiarita' della Riserva naturale e, inoltre,             
non risulta coerente con l'"Analisi dell'assetto                                
floristico-vegetazionale" (nei due elaborati viene, ad esempio,                 
riportata una diversa elencazione di specie arboree); quest'ultima,             
peraltro, presenta alcune imprecisioni (la citazione di 292 specie di           
flora a fronte di 264 specie elencate nella check-list) e notevoli              
lacune per quanto riguarda le indicazioni gestionali;                           
- l'analisi del materiale bibliografico disponibile sulla Riserva               
appare insufficiente e molto spesso limitata alla sola citazione                
degli studi senza alcun commento o sintesi dei contenuti degli                  
stessi;                                                                         
- la scelta di fare riferimento, per diverse analisi di base, al                
precedente Programma di gestione puo' essere corretta per alcuni                
settori, che non presentano una spiccata dinamicita' nel breve e                
medio periodo (ad esempio la geologia e il paesaggio), ma risulta               
assolutamente inadeguata per quanto riguarda il popolamento                     
faunistico che in un arco di tempo pari a dieci anni puo' avere                 
subito notevoli mutamenti (in Relazione si fa riferimento ad una                
ricerca faunistica del 1989 temporalmente troppo distante per essere            
attendibile e, infatti, tra le segnalazioni di spicco si cita, ad               
esempio, la crocidura rossiccia che non e' presente in                          
Emilia-Romagna);                                                                
- l'"Analisi sulle attivita' agricole", sebbene articolata, non                 
perviene alla determinazione di adeguate misure incidenti quali la              
cessazione di attivita' incompatibili e l'incentivazione di quelle              
sostenibili; riguardo alle linee di carattere gestionale proposte per           
il settore agricolo, esse appaiono condivisibili, pur non trovando              
sufficiente rispondenza nelle successive indicazioni del Programma e            
nelle "Norme regolamentari";                                                    
- che gli interventi previsti nel periodo di validita' del Programma            
non sempre sono coerenti con le finalita' e gli obiettivi stabiliti             
per la Riserva, ne' sufficientemente puntuali e specificati in                  
termini di modalita', tempi, metodologie e criteri su cui basare i              
progetti esecutivi, non presentando quindi le caratteristiche                   
richieste dalla Direttiva regionale;                                            
considerato inoltre che, relativamente a quanto sopra enunciato, si             
ritiene necessario introdurre una serie di modifiche negli "Elaborati           
tecnici" di seguito elencate per rendere gli stessi conformi alla               
normativa vigente e alla Direttiva regionale, nonche' per eliminare             
incongruenze, imprecisioni ed errori materiali.                                 
I) Relazione del Programma di gestione                                          
1) Introduzione                                                                 
Si rileva un'imprecisione circa la tipologia della Riserva che, per             
le caratteristiche definite dal decreto istitutivo ai sensi della               
L.R. 11/88, e' da considerare "orientata" e non "integrale". Pertanto           
la parola "integrale" viene sostituita con: "orientata".                        
5.1) Linee metodologiche ed obiettivi del presente Programma di                 
gestione                                                                        
Gli obiettivi specifici che la Riserva si propone di raggiungere con            
il Programma in questione sono in linea generale condivisibili anche            
se esposti in maniera piuttosto confusa e disorganica. Si sottolinea            
comunque la necessita' di colmare alcune lacune relative alla                   
conoscenza e alla tutela del patrimonio naturale, anche ai sensi                
della Direttiva 92/43/CEE Habitat, che rappresentano le principali              
finalita' di una Riserva naturale. Pertanto dopo il penultimo                   
capoverso il testo proposto viene cosi' integrato:                              
"In considerazione del fatto che il territorio della Riserva e'                 
compreso all'interno di un Sito di importanza comunitaria (SIC),                
individuato in attuazione della Direttiva 92/43/CEE, tra gli                    
obiettivi specifici che l'Ente di gestione deve perseguire, ai sensi            
del DPR 357/97 e dell'art. 105 della L.R. 3/99, sono da ricomprendere           
l'adozione di opportune misure di conservazione degli habitat e delle           
specie di flora e fauna per cui le zone sono state designate, nonche'           
la definizione di modalita' di gestione idonee a garantire gli                  
obiettivi fissati dalla Direttiva Habitat. Ulteriore obiettivo da               
conseguire, a breve e medio termine, e' quello di migliorare la                 
conoscenza del patrimonio naturale dell'area protetta attraverso                
studi e monitoraggi delle risorse ambientali e delle dinamiche                  
ecologiche ad esse associate, non solo ai fini delle attivita' di               
divulgazione che la Riserva vuole porre in essere, ma soprattutto per           
ottenere informazioni idonee ad attuare una gestione sostenibile del            
territorio protetto e orientare scientificamente gli interventi di              
ripristino, restauro e rinaturalizzazione.".                                    
B) Interventi per la gestione                                                   
Per coerenza con i temi trattati che riguardano prevalentemente                 
indicazioni progettuali e indirizzi gestionali e per non ingenerare             
confusioni con la sezione C che tratta specificatamente degli                   
interventi gestionali, la sezione B deve essere piu' propriamente               
denominata "Linee programmatiche e interventi gestionali".                      
Parte introduttiva, II capoverso                                                
Sostituire la parola "prescrizioni" con "norme di tutela".                      
Parte introduttiva, II capoverso, II asterisco                                  
Si accomunano erroneamente l'area "a tutela ambientale generale" e              
l'area "di protezione" che ai sensi dell'atto istitutivo della                  
Riserva e degli strumenti urbanistici del Comune di Fiorano Modenese            
presentano, soprattutto riguardo all'attivita' edificatoria, una                
diversa disciplina peraltro, in entrambi i casi, conforme alle                  
prescrizioni dell'art. 19 del PTPR relativo alle "Zone di particolare           
interesse paesaggistico-ambientale" cui inerisce il territorio della            
Riserva. Infatti nell'area a tutela ambientale generale, sono                   
consentiti solamente interventi di manutenzione e ristrutturazione              
degli edifici senza aumento di superficie utile, mentre nell'area di            
protezione gli interventi previsti comprendono anche la costruzione             
di fabbricati di servizio alle attivita' agricole e di infrastrutture           
tecniche di difesa del suolo, nonche' il cambio di destinazione d'uso           
degli edifici.                                                                  
Pertanto le parole "Area a tutela ambientale (..) Ente di gestione"             
vengono soppresse e sostituite con:                                             
"* Area a tutela ambientale generale: oltre ai divieti vigenti in               
tutto il territorio della Riserva (escavazione, caccia, effettuazione           
di sport incidenti sugli equilibri naturali, danneggiamento dei                 
boschi e delle specie forestali, alterazione dei fenomeni                       
geomorfologici, abbandono dei rifiuti al di fuori degli appositi                
contenitori), in tale zona e' vietata ogni attivita' edificatoria che           
non sia finalizzata al recupero dell'esistente (manutenzione                    
ordinaria e straordinaria, ristrutturazione senza aumento di                    
superficie utile e senza cambio di destinazione d'uso) fatte salve le           
esigenze legate ad attivita' dell'area protetta.                                
* Area di protezione: anche in questa zona valgono i divieti generali           
sopra elencati. Sono invece consentite, ai sensi della normativa                
vigente, la costruzione di fabbricati di servizio alle attivita'                
agricole e di infrastrutture tecniche di difesa del suolo, nonche' il           
cambio di destinazione d'uso degli edifici.".                                   
B.1) Interventi a favore della vegetazione                                      
Per maggiore chiarezza e coerenza con i contenuti, il Titolo della              
sezione B.1) viene sostituito dal seguente: "Linee e indirizzi per la           
gestione della vegetazione".                                                    
I capoverso                                                                     
Pur concordando con l'esigenza di effettuare, con la massima                    
tempestivita', analisi sulla vegetazione mioalofila del campo delle             
Salse allo scopo di mappare con precisione le zone interessate da               
emergenze floristiche e individuare possibili tracciati per i                   
percorsi che non causino danni ai fenomeni naturali esistenti, si               
ritiene improrogabile regolamentare fin da ora l'accesso all'area a             
tutela integrale in ottemperanza a quanto stabilito dal DPGR 178/82.            
Pertanto le parole "Il notevole afflusso (..) calpestio" vengono                
sostituite con:                                                                 
"In ottemperanza a quanto stabilito all'art. 8 del DPGR 178/82, e in            
attesa dei risultati conclusivi degli studi sulla vegetazione                   
mioalofila, l'accesso all'area di Riserva naturale integrale puo'               
avvenire solamente per promuovere una migliore conoscenza degli                 
aspetti naturalistici e storico-culturali. La visita puo' essere                
effettuata esclusivamente a piedi e lungo i sentieri predisposti e              
segnalati dall'Ente di gestione individuati nella "Carta dei percorsi           
in zona A". Le scuole e i gruppi devono chiedere preventiva                     
autorizzazione all'Ente di gestione della Riserva. In caso di elevata           
affluenza l'Ente di gestione puo' regolare l'accesso costituendo                
piccoli gruppi che verranno accompagnati da guide della Riserva.                
Maggiori indicazioni circa le modalita' di visita sono riportate                
nelle norme regolamentari del presente Programma di gestione.".                 
V e VI capoverso                                                                
La proposta di redigere, per il prossimo Programma di gestione, una             
"Carta della attitudine al miglioramento forestale" appare formulata            
in modo piuttosto generico; si ritiene inoltre riduttiva la sola                
utilita' indicata di programmare gli interventi di carattere                    
forestale. Viceversa si reputa piu' opportuno, relativamente alle               
finalita' della Riserva, un approccio di tipo sistemico che permetta            
di integrare le conoscenze derivanti da analisi fitosociologiche,               
della naturalita' e del dinamismo della vegetazione con quelle delle            
caratteristiche forestali e individui, per ogni area omogenea, gli              
utilizzi consentiti, gli eventuali interventi da realizzare e le                
tecniche da impiegare allo scopo di conservare o ripristinare la                
struttura e la composizione originaria delle formazioni e assicurarne           
l'evoluzione verso situazioni di maggiore complessita' e stabilita'.            
Pertanto il testo dei capoversi di cui si tratta viene soppresso e              
sostituito con:                                                                 
"Nel periodo di vigenza del presente Programma di gestione dovra'               
essere redatto un "Piano di gestione ecologica della vegetazione"               
integrando i risultati derivanti da analisi, gia' effettuate o da               
effettuare, fitosociologiche, della naturalita', del dinamismo della            
vegetazione e geo-pedologiche con quelli derivanti dall'analisi delle           
caratteristiche delle formazioni forestali.".                                   
Capoverso IX                                                                    
In coerenza con i risultati delle analisi floristiche e vegetazionali           
che evidenziano un impoverimento della composizione specifica dei               
soprassuoli forestali dopo le parole "miglioramento strutturale"                
aggiungere: "e specifico".                                                      
Capoverso XII                                                                   
Tra le modalita' di realizzazione degli interventi di miglioramento             
indicate non si ritiene opportuno prevedere specificamente operazioni           
di sramatura nonche' lavorazioni del suolo negli arbusteti di origine           
naturale. Pertanto nell'elenco puntato vengono apportate le seguenti            
modifiche:                                                                      
- primo punto, vengono eliminate le parole: "Le piante arboree (..)             
rinnovazione naturale.";                                                        
- quarto punto, vengono eliminate le parole: ", come le lavorazioni             
localizzate del suolo".                                                         
Capoverso XIII                                                                  
Considerando che dai dati contenuti nell'"Analisi delle attivita'               
agricole" risulta attualmente praticato, all'interno della Riserva,             
esclusivamente il pascolo di ovini che, peraltro, viene considerato             
attivita' incompatibile e quindi esplicitamente vietato, sia nella              
"Relazione generale" che nelle "Norme regolamentari", il presente               
capoverso viene soppresso.                                                      
Capoverso XX                                                                    
Poiche' alcune delle specie arboree ed arbustive indicate nell'elenco           
proposto non risultano appartenere alla flora spontanea tipica del              
territorio della Riserva, tale elenco e' da considerare valido                  
esclusivamente per gli interventi da realizzare nelle aree cortilive            
e di pertinenza delle abitazioni dove tali specie possono essere                
utilizzate in considerazione del loro pregio estetico e del                     
tradizionale utilizzo come essenze ornamentali. E' necessario,                  
pertanto, definire un altro elenco di specie rigorosamente autoctone            
da utilizzarsi in eventuali opere di rinaturalizzazione nonche' negli           
interventi di rinfoltimento e miglioramento specifico.                          
Conseguentemente le parole: "Per tale motivo (..) riportato in                  
Tabella 2." vengono cosi' sostituite:                                           
"Pertanto sono stati redatti due elenchi, il primo riportante le                
specie arboree ed arbustive utilizzabili nelle aree cortilive e di              
pertinenza delle abitazioni, il secondo contenente le specie arboree            
ed arbustive utilizzabili in eventuali opere di rinaturalizzazione              
nonche' negli interventi di rinfoltimento e miglioramento specifico."           
Tabella 2 - Elenco delle specie utilizzabili nella Riserva delle                
Salse di Nirano.                                                                
Diviene: "Tabella 2 - Elenco delle specie utilizzabili in parchi,               
giardini, aree cortilive e di pertinenza delle abitazioni della                 
Riserva delle Salse di Nirano.".                                                
Di seguito si aggiunge:                                                         
"Tabella 2bis - Elenco delle specie utilizzabili nella Riserva delle            
Salse di Nirano per interventi di rinaturalizzazione, rinfoltimento e           
miglioramento specifico                                                         
Specie arboree                                                                  
Acero campestre (Acer campestre), acero minore (Acer monspessulanum),           
carpino bianco (Carpinus betulus), carpino nero (Ostrya                         
carpinifolia), cerro (Quercus cerris), ciavardello (Sorbus                      
torminalis), ciliegio (Prunus avium), farnia (Quercus robur), melo              
selvatico (Malus sylvestris), olmo campestre (Ulmus minor), ontano              
nero (Alnus glutinosa), orniello (Fraxinus ornus), perastro (Pyrus              
pyraster), pero selvatico (Pyrus communis), pioppo bianco (Populus              
alba), pioppo nero (Populus nigra), pioppo tremolo (Populus tremula),           
rovere (Quercus paetraea) solo su suoli acidi, roverella (Quercus               
pubescens), salice bianco (Salix alba), sorbo domestico (Sorbus                 
domestica).                                                                     
Specie arbustive                                                                
Agazzino (Pyracantha coccinea), biancospino distilo (Crataegus                  
oxyacantha), biancospino monostilo (Crataegus monogyna), corniolo               
(Cornus mas), frangola (Rhamnus frangula) solo in zone con un certo             
grado di umidita', fusaggine (Euonymus europeus), ginestra di Spagna            
(Spartium junceum), ginestra dei carbonai (Sarothamnus scoparius)               
solo su suoli acidi, ginepro comune (Juniperus communis), lantana               
(Viburnum lantana), ligustro (Ligustrum vulgare), madreselva pelosa             
(Lonicera xylosteum), magaleppo (Prunus mahaleb), maggiociondolo                
(Laburnum anagyroides), nocciolo (Corylus avellana), olivello spinoso           
(Hippophae ramnoides), palla di maggio (Viburnum opulus), prugnolo              
(Prunus spinosa), rosa sp.p. (Rosa canina, R. arvensis), salice sp.p.           
(Salix caprea, S. eleagnos, S. fragilis, S. purpurea, S. triandria,             
S. viminalis) sambuco nero (Sambucus nigra), sanguinella (Cornus                
sanguinea), scotano (Cotinus coggygria), spino cervino (Rhamnus                 
cathartica), vescicaria (Colutea arborescens).                                  
Relativamente all'olmo campestre (Ulmus minor) si raccomanda di farne           
un uso limitato in quanto viene facilmente colpito da grafiosi e nel            
territorio della Riserva e' presente in densita' fin troppo                     
elevata.".                                                                      
Ultimo capoverso                                                                
Riguardo al periodo di realizzazione delle operazioni selvicolturali            
si ritiene opportuno che esse siano svolte gia' durante il periodo di           
validita' del Programma di cui si tratta, esclusivamente nel periodo            
di riposo vegetativo della vegetazione. Pertanto la parola                      
"preferibilmente" viene sostituita con: "esclusivamente"; la parola             
"possibilmente" viene soppressa; le parole: "Tali modalita' (..) di             
gestione." vengono soppresse.                                                   
B.2) Mitigazione degli impatti visivi e tipologie costruttive                   
Capoverso II                                                                    
In coerenza con quanto in precedenza esposto circa le attivita'                 
edilizie, le parole: "Per tale motivo (..) gia' esistenti." vengono             
soppresse.                                                                      
Capoverso III                                                                   
Per maggiore completezza dell'esposizione e in coerenza con quanto              
precedentemente esposto, il testo del capoverso viene integrato con             
le seguenti parole finali: ", se e come previsti dalle specifiche               
disposizioni del vigente PRG del Comune di Fiorano Modenese.".                  
Capoverso XIII                                                                  
Viene integrato con l'elaborato 02 riguardante gli impianti a rete              
(linee elettriche e telefoniche che attraversano l'anfiteatro delle             
Salse) della documentazione integrativa trasmessa con nota prot. n.             
28562 del 13/12/2001.                                                           
B.3) Interventi nel settore agricolo                                            
Coerentemente con quanto in precedenza espresso sui titoli dei                  
paragrafi della sezione B, il Titolo: "Interventi nel settore                   
agricolo" viene sostituito da: "Linee e indirizzi gestionali per il             
settore agricolo".                                                              
Capoverso IV                                                                    
Al fine di garantire una maggiore tutela delle aree definite a basso            
grado di artificializzazione si ritiene che devono essere eliminate,            
nel terzo periodo del testo proposto, le parole: "in linea di                   
massima" e aggiunte le parole finali: "cosi' come individuate                   
nell'elaborato cartografico "Ripartizione della vegetazione in base             
al grado di artificializzazione" e le "superfici agricole non                   
utilizzate" di cui all'elaborato "Carta dell'uso reale del suolo"               
qualora definibili come terreni saldi ai sensi delle vigenti PMPF.".            
Capoverso IX                                                                    
Per maggiore chiarezza occorre eliminare un errore materiale                    
sostituendo la parola "viabilita'" con la parola "visibilita'".                 
Capoverso X e XI                                                                
Il tema del pascolo risulta gia' trattato precedentemente pertanto il           
testo proposto per i capoversi di cui si tratta viene soppresso.                
B.4) Interventi a favore della fauna                                            
Coerentemente con quanto in precedenza espresso sui titoli dei                  
paragrafi della sezione B, il Titolo: "Interventi a favore della                
fauna" deve essere sostituito da: "Linee e indirizzi per la gestione            
del patrimonio faunistico".                                                     
Capoverso VIII                                                                  
In merito alla realizzazione di studi per approfondire le conoscenze            
faunistiche dell'area, indispensabili se si considera che l'ultimo              
censimento risale al 1989, si rileva la necessita' di fornire                   
esplicite linee guida e indicazioni metodologiche per orientare le              
ricerche al pieno raggiungimento degli obiettivi della Riserva,                 
pertanto il capoverso viene cosi' sostituito:                                   
"Per una migliore conoscenza del patrimonio faunistico, durante il              
periodo di validita' del presente Programma, si dovra' realizzare un            
approfondimento degli studi finora compiuti secondo le seguenti linee           
guida:                                                                          
- elaborazione di una check-list della fauna, riguardante in primo              
luogo le classi dei vertebrati;                                                 
- predisposizione di un sistema di archiviazione dei dati coerente              
con gli standard regionali;                                                     
- associazione di ogni dato di presenza/assenza di una singola specie           
con la consistenza del popolamento locale, la fenologia della specie            
sul territorio in esame, la localizzazione dei siti di presenza e di            
svolgimento delle diverse fasi del ciclo biologico;                             
- aggiornamento costante della banca dati che dovra' essere                     
facilmente relazionabile con i dati afferenti ad altre componenti del           
territorio;                                                                     
- definizione di una lista di specie di interesse conservazionistico            
(individuate sulla base di appositi criteri quali: specie protette o            
di interesse conservazionistico ai sensi di Convenzioni                         
internazionali, Direttive europee, leggi nazionali e regionali, stato           
della specie e dei suoi popolamenti, rappresentativita' e importanza            
biogeografica del popolamento, qualita' dell'habitat della specie nel           
territorio protetto) sulle quali concentrare prioritariamente le                
azioni e gli interventi diretti alla tutela;                                    
- individuazione degli areali di presenza delle diverse fasi                    
biologiche (riproduzione, svernamento, letargo, alimentazione, sosta)           
di tutte le specie di interesse conservazionistico e conseguente                
determinazione dei siti di interesse faunistico per la Riserva che              
dovranno essere rappresentati cartograficamente anche per consentire            
la trattazione sistematica in connessione con le altre componenti del           
territorio.".                                                                   
B.6) Interventi a favore del turismo                                            
Coerentemente con quanto in precedenza espresso sui titoli dei                  
paragrafi della sezione B, il Titolo: "Interventi a favore del                  
turismo" deve essere sostituito da: "Linee e indirizzi gestionali per           
il settore turistico".                                                          
Riguardo a questo tema si deve sottolineare che la promozione e                 
l'incentivazione di attivita' economiche, sociali e ricreative non              
rientra tra le finalita' proprie delle Riserve naturali; cio' si                
evince dalla lettura dell'art. 2 della L.R. 11/88 che definisce le              
Riserve come "territori di limitata estensione; esse vengono                    
istituite per la loro rilevanza regionale e sono gestite ai fini                
della conservazione dei loro caratteri e contenuti morfologici,                 
biologici, ecologici, scientifici e culturali". La Direttiva                    
regionale per l'elaborazione dei Programmi di gestione al comma 1)              
"Funzioni e obiettivi delle Riserve naturali" precisa ancora meglio             
questo concetto affermando che la Regione associa alle Riserve                  
obiettivi strategici generali di conservazione del patrimonio                   
naturale nelle sue componenti biotiche e abiotiche.                             
Capoversi IV e V                                                                
In base a quanto sopra esposto la destinazione d'uso ad ostello                 
dell'edificio denominato Ca' Rossa risponde a finalita' che non sono            
proprie della Riserva. Inoltre essendo localizzato nelle immediate              
vicinanze della zona A di "Riserva naturale integrale" costituirebbe            
elemento di forte impatto su uno degli ambienti di maggiore pregio              
della Riserva. Pertanto i due capoversi vengono modificati, anche in            
base alle indicazioni fornite dal Comune di Fiorano Modenese con la             
documentazione integrativa presentata in data 12 giugno 2002 con nota           
prot. n. 9965, come di seguito riportato.                                       
"La ristrutturazione dell'edificio rurale di Ca' Rossa si rende                 
indispensabile in quanto presenta notevole valore architettonico ed             
e' stato recentemente acquisito in proprieta' dal Comune di Fiorano             
Modenese. La destinazione d'uso che si prevede, coerentemente con le            
finalita' dell'area protetta, e' quella di Centro di documentazione,            
ricerca e studio della Riserva naturale, in grado di svolgere anche             
attivita' di educazione ambientale. All'interno dell'edificio si                
potranno allestire una biblioteca per la consultazione dei testi,               
laboratori didattici e scientifici, aule studio, sala audiovisivi,              
sala computer, etc. Una parte dell'edificio ospitera' gli uffici del            
personale della Riserva e un settore verra' utilizzato come                     
foresteria per coloro che si trovano all'interno della Riserva per              
motivi di studio e/o di ricerca.".                                              
Capoversi X-XXV                                                                 
I capoversi in oggetto, che trattano i temi dell'accessibilita' e               
della fruizione (parcheggi, sentieri e aree attrezzate), sono                   
sostituiti dagli elaborati nn. 3 e 4 della documentazione integrativa           
trasmessa con nota prot. n. 28562 del 13/12/2001, che ne integrano e            
modificano le previsioni rendendole conformi alla normativa vigente e           
alle Direttive regionali. Conseguentemente i capoversi dal X al XXV             
vengono soppressi.                                                              
C.1) Interventi a favore della vegetazione                                      
Capoverso III                                                                   
Per maggiore chiarezza e completezza al termine del capoverso III va            
aggiunta la seguente frase: "Il censimento floristico completo, che             
si prevede di realizzare nel periodo di validita' del Programma,                
dovra' portare alla costituzione di una banca dati la cui struttura,            
cosi' come per la fauna, deve essere conforme al protocollo di                  
schedatura dei dati floristici elaborato dalla Regione per il                   
Progetto Bioitaly. Ogni dato di presenza/assenza di una specie deve             
essere corredato, oltre che da informazioni riguardanti i tipi                  
corologici e le forme biologiche, anche dall'importanza delle singole           
specie in termini di rarita', rappresentativita' e sensibilita'. Per            
le specie di maggiore interesse conservazionistico dovra' essere                
rappresentato cartograficamente l'areale di distribuzione.".                    
Capoverso VII                                                                   
In coerenza con le modifiche apportate al V e VI capoverso del punto            
B1 della Relazione si sostituiscono le parole "carta dell'attitudine            
al miglioramento dei boschi esistenti" con le parole "piano di                  
gestione ecologica della vegetazione".                                          
Per una maggiore completezza e chiarezza al termine del capoverso VII           
vanno aggiunte le seguenti frasi:                                               
"Come gia' accennato al punto B1, per la redazione di detto piano               
dovranno essere opportunamente integrati i risultati derivanti dalle            
analisi fitosociologiche, della naturalita' e del dinamismo della               
vegetazione con quelli ottenuti dall'analisi geo-pedologica e del               
sistema forestale.                                                              
Lo studio della vegetazione contenuto nel presente Programma dovra'             
essere integrato con una descrizione delle categorie fitosociologiche           
in senso funzionale ed ecologico che meglio si prestano alle esigenze           
gestionali e applicative. E' necessario inoltre individuare il grado            
di alterazione delle fitocenosi che si manifesta con modificazioni              
della composizione floristica originaria e/o con l'alterazione della            
struttura caratteristica dell'associazione. Anche la prevista analisi           
sulle dinamiche evolutive contribuira' a verificare la necessita' o             
meno di intervenire per favorire l'evoluzione verso formazioni piu'             
mature e stabili. Maggiore attenzione dovra' essere prestata alle               
zone di transizione tra ambienti diversi (ecotoni).                             
Si ribadisce la necessita' di elaborare una carta del sistema                   
forestale che individui le diverse tipologie forestali presenti nel             
territorio protetto fornendo, per ciascuna di esse, una descrizione             
fisionomica contenente i principali caratteri identificativi e la               
forma di governo a cui e' sottoposta e di una carta geo-pedologica.             
Oltre agli interventi e agli studi proposti si ritiene indispensabile           
predisporre monitoraggi continuativi delle aree soggette ad opere di            
rimboschimento o ad interventi fitosanitari effettuati in passato per           
verificare i risultati raggiunti nell'ambito della conservazione                
della diversita' biologica ed ecologica. L'attivita' di monitoraggio            
dovra' riguardare anche aree sperimentali opportunamente individuate            
da lasciare a libera evoluzione allo scopo di studiare le dinamiche             
evolutive in atto nell'ecosistema forestale.".                                  
Capoverso IX                                                                    
Sostituire la parola "forestale" con la parola "vegetazione" in                 
quanto gli interventi descritti riguardano anche la componente                  
erbacea ed arbustiva.                                                           
In coerenza con le modifiche e le integrazioni apportate al capoverso           
VIII nel quadro sotto riportato alla colonna "Tipologia lavori"                 
sostituire le parole "carta dell'attitudine al miglioramento dei                
boschi esistenti" con le parole "piano di gestione ecologica della              
vegetazione" e aggiungere tra le tipologie di intervento le seguenti:           
"Redazione carta geo-pedologica, Redazione carta forestale e                    
Integrazione studio sulla vegetazione".                                         
C.4) Interventi a favore della fauna                                            
Capoverso II                                                                    
In coerenza con le modifiche apportate al punto B.4) dopo le parole             
"(..) studi finora compiuti" aggiungere le parole "durante il                   
periodo di validita' del presente Programma e secondo le linee guida            
di cui al punto B.4) della presente Relazione".                                 
Conseguentemente le parole "La ricerca (..) Programma di gestione"              
sono soppresse.                                                                 
C.5) Interventi a favore delle emergenze arboree                                
Capoverso III                                                                   
Dopo le parole "(..) eventuali altre emergenze arboree," aggiungere             
le parole "compresi gli alberi in gruppo o in filare, le siepi e                
tutti gli elementi caratterizzanti il paesaggio agrario costituiti da           
specie autoctone o di interesse storico-testimoniale".                          
C.7) Attivita' didattiche, di ricerca e monitoraggio                            
In coerenza con quanto affermato al precedente punto C.1), nella                
tabella riportata al termine del paragrafo in questione dopo le                 
parole "Acquisto software, realizzazione e aggiornamento data base"             
aggiungere le seguenti "relativi ai beni biotici e abiotici".                   
II) Regolamento di gestione                                                     
I contenuti normativi e regolamentari ricalcano le indicazioni                  
riportate nella parte progettuale e presentano lo stesso grado di               
indeterminazione e di farraginosita'. In linea generale il Programma            
presentato, anziche' definire con precisione le attivita' consentite            
e le relative modalita' di svolgimento, subordina sistematicamente le           
possibilita' di intervento a specifiche autorizzazioni rilasciate di            
volta in volta dall'Ente di gestione. Tale modalita', che non risulta           
conforme con le disposizioni della L.R. 11/88 e successive                      
modificazioni, lascia ampi margini di discrezionalita' che non                  
appaiono legittimi. E' evidente quindi la necessita' che il prossimo            
Programma di gestione individui con maggiore precisione gli                     
interventi e le attivita' consentite nell'ambito della Riserva                  
fornendo altresi' in modo chiaro ed esaustivo, attraverso la parte              
normativa/regolamentare, le relative prescrizioni e specifiche                  
tecniche sulle modalita' di svolgimento senza lasciare margini di               
incertezza interpretativa e assicurando al tempo stesso efficacia               
giuridica e applicabilita' delle norme.                                         
Per intanto la parte normativa/regolamentare, al fine di una sua                
maggiore coerenza e conformita' con le disposizioni soprarichiamate,            
dovra' essere modificata come di seguito indicato.                              
In primo luogo il Titolo "Regolamento di gestione della Riserva                 
naturale delle Salse di Nirano" viene sostituito da "Norme                      
regolamentari del Programma di gestione della Riserva naturale delle            
Salse di Nirano" in modo da renderlo conforme al dettato della L.R.             
11/88 e successive modificazioni e alle Direttive regionali che non             
prevedono per le Riserve naturali la predisposizione di uno strumento           
avente carattere di Regolamento. Coerentemente nel testo la parola              
"Regolamento", laddove compare, deve intendersi sostituita dalle                
parole "Norme regolamentari".                                                   
Art. 1 - Oggetto                                                                
Capoverso I                                                                     
Per eliminare inesattezze e incongruenze con la normativa vigente il            
capoverso viene eliminato.                                                      
Art. 3 - Indennizzi e incentivi                                                 
L'articolo, che rimandava all'Ente di gestione la possibilita' di               
fissare indennizzi per limitazioni che comportino riduzione del                 
reddito in difformita' a quanto stabilito all'art. 25 bis della L.R.            
11/88 e nelle successive Direttive regionali, viene sostituito dal              
paragrafo "Indennizzi e incentivi" contenuto nella documentazione               
integrativa presentata dal Comune di Fiorano Modenese in data 12                
giugno 2002.                                                                    
Art. 4 - Accesso alla Riserva naturale integrale                                
In coerenza con quanto precedentemente affermato riguardo alla zona A           
della Riserva l'articolo viene sostituito con il nuovo testo dal                
Titolo "Fruizione della zona A (Riserva naturale integrale)" di cui             
alla documentazione integrativa presentata dal Comune di Fiorano                
Modenese in data 12 giugno 2002.                                                
Art. 5 - Divieti                                                                
In coerenza con quanto sopra riportato l'articolo viene sostituito              
dall'omonimo articolo 5 di cui alla documentazione integrativa                  
presentata dal Comune di Fiorano Modenese in data 12 giugno 2002 che            
precisa e integra alcuni dei contenuti.                                         
Art. 6 - Prescrizioni generali                                                  
Capoverso I                                                                     
Per maggiore completezza il I capoverso viene integrato e modificato            
come segue:                                                                     
"In tutto il territorio della Riserva e' fatto assoluto divieto di              
danneggiare, raccogliere e asportare specie appartenenti alla flora             
spontanea o parti di esse, fatti salvi gli interventi connessi alla             
manutenzione delle infrastrutture, le attivita' e le pratiche                   
colturali, gli interventi di manutenzione, restauro e                           
riqualificazione dell'ambiente e del paesaggio naturale.".                      
Art. 7 - Divieto di abbattimento                                                
Ai fini di una maggiore coerenza con i contenuti dell'articolo, il              
Titolo viene modificato in "Tutela della flora legnosa".                        
Capoverso I                                                                     
Per rendere piu' chiara la normativa relativa alla tutela degli                 
alberi il primo capoverso viene sostituito nel modo seguente:                   
"Fino alla realizzazione del censimento sulle emergenze arboree e'              
vietato l'abbattimento di alberature isolate, formazioni lineari                
(filari, siepi, fasce boscate) ed elementi caratterizzanti il                   
paesaggio agrario, costituiti da specie autoctone. Eventuali deroghe            
potranno essere concesse dall'Ente di gestione, sentito il Comitato             
tecnico-scientifico (CTS) della Riserva, solo nei casi in cui gli               
abbattimenti rientrino in progetti di riqualificazione delle aree che           
comportino un miglioramento dell'ambiente verso situazioni di                   
maggiore naturalita' o in casi in cui gli elementi vegetazionali                
siano in condizioni precarie tali da rappresentare una fonte di                 
pericolo per persone o cose.".                                                  
Capoverso II                                                                    
Viene eliminato.                                                                
Capoverso III                                                                   
Il I e II periodo del III capoverso sono cosi' modificati:                      
"Al termine del censimento sopra richiamato, gli elementi                       
vegetazionali di pregio saranno da considerare sottoposti alle                  
seguenti prescrizioni: divieto di abbattimento, distruzione e                   
danneggiamento degli alberi e delle formazioni censite come                     
emergenze; autorizzazione, da rilasciare a cura dell'Ente di gestione           
della Riserva, di tutte le operazioni di manutenzione, ordinaria e              
straordinaria, a carico di tali elementi.".                                     
Art. 8 - Vincolo aree boscate                                                   
Per una maggiore coerenza con i contenuti, il Titolo diviene: "Tutela           
aree boscate".                                                                  
Si prevede l'autorizzazione da parte dell'Ente di gestione per gli              
interventi selvicolturali realizzati all'interno della Riserva in               
palese contrasto con la L.R. 30/81 che attribuisce le competenze in             
materia forestale a Comunita' Montane o Amministrazioni provinciali.            
Capoverso II                                                                    
In base a quanto sopra pertanto il secondo capoverso viene cosi'                
modificato:                                                                     
"Tutti gli interventi selvicolturali realizzati nella Riserva                   
dovranno essere autorizzati, ai sensi della L.R. 30/81,                         
dall'Amministrazione provinciale di Modena competente per territorio.           
La richiesta di effettuare gli interventi va inviata alla Provincia             
almeno 120 giorni prima. Per il rilascio dell'autorizzazione la                 
Provincia e' tenuta a sentire l'Ente di gestione, che si avvale in              
questa circostanza del parere del CTS. Al termine dei lavori il                 
proprietario o possessore dovra' sottoscrivere un "Piano di coltura e           
conservazione" come previsto dalla L.R. 30/81.".                                
Capoverso IV                                                                    
Al fine di ricondurre nella parte regolamentare le specifiche                   
tecniche riguardanti le modalita' di svolgimento delle attivita'                
ammesse contenute altresi' nella Relazione generale, il quarto                  
capoverso viene cosi' modificato e integrato:                                   
"Le aree forestali sono individuate, distinte per tipologie,                    
dall'elaborato cartografico denominato "Fisionomia dei boschi                   
esistenti" allegato alla Relazione generale. Gli interventi                     
consentiti devono assicurare, oltre ovviamente il rispetto delle                
PMPF, la coerenza con i seguenti ulteriori indirizzi e prescrizioni:            
a) per i boschi mesofili, costituiti da fustaie miste di latifoglie,            
in genere di neoformazione, sviluppatesi su coltivi di recente                  
abbandono, sono consentiti unicamente interventi di carattere                   
fitosanitario e, graduati a seconda del grado di densita' della                 
formazione e fertilita' della stazione, interventi di indirizzo e               
controllo finalizzati a favorire l'evoluzione spontanea della                   
vegetazione (tagli selettivi, rinfoltimenti localizzati con specie              
rare nel territorio della Riserva come Quercus pubescens, Q. cerris,            
Q. petraea, tigli, carpini, frassini, ecc.);                                    
b) per i boschi igrofili ripariali e gli arbusteti (sia di tipo                 
mesofilo che xerofilo) sono consentiti interventi di carattere                  
fitosanitario e di indirizzo e controllo dell'evoluzione spontanea              
della vegetazione quali: controllo delle specie invadenti come rovi e           
vitalba, rinfoltimenti localizzati, ecc.;                                       
c) per i boschi di origine antropica (rimboschimenti di latifoglie,             
boscaglie ruderali e formazioni sviluppatesi su vecchi impianti di              
pioppi) sono consentiti interventi colturali diversificati a seconda            
dei tipi strutturali mirati a favorire l'evoluzione del soprassuolo e           
la rinnovazione naturale delle specie autoctone;                                
d) gli interventi forestali vanno effettuati esclusivamente nel                 
periodo compreso tra l'1 ottobre e l'1 marzo;                                   
e) nella realizzazione degli interventi va sempre salvaguardata la              
rinnovazione spontanea di specie autoctone;                                     
f) non e' consentita l'apertura, anche temporanea, di nuove piste per           
l'esbosco;                                                                      
g) nella realizzazione di qualsiasi intervento e' fatto divieto di              
tagliare o danneggiare le specie, generalmente del piano dominato,              
cd. secondarie, in via di rarefazione come sorbi, cornioli, viburni,            
tigli, frassini, maggiociondoli, prugnoli, perastri, biancospini,               
ecc. nonche' le specie arbustive e erbacee del piano basale;                    
h) nelle operazioni forestali e' fatto divieto di tagliare gli                  
esemplari, di qualsiasi dimensione, appartenenti al genere Quercus;             
i) nella realizzazione degli interventi e' fatto obbligo di                     
rilasciare parte degli esemplari morti in piedi scelti fra quelli di            
maggiore diametro e piu' ricchi di cavita';                                     
j) non sono consentite potature e spalcature di rami vivi;                      
k) le piante appartenenti a specie alloctone presenti nelle aree di             
intervento vanno di norma eliminate tranne casi particolari: piante             
morte in piedi, di particolari dimensioni e ricche di cavita';                  
l) non e' ammessa la raccolta del cotico erboso, lo sfalcio e la                
raccolta dell'erba nelle aree forestali.".                                      
L'ultimo capoverso viene eliminato.                                             
Art. 9 - Siepi e macchioni arbustivi                                            
L'articolo viene abrogato poiche' i temi in esso contenuti sono gia'            
trattati nell'art. 7.                                                           
Art. 10 - Rimboschimenti                                                        
Tale articolo appare in contrasto con quanto affermato a pagg. 26-27            
della Relazione generale dove non viene considerata prioritaria la              
realizzazione di nuove formazioni boscate, bensi' si raccomanda di              
favorire gli interventi di miglioramento delle superfici boscate e              
degli arbusteti gia' esistenti. Inoltre lo stato attuale delle                  
conoscenze sul patrimonio naturalistico dell'area protetta non                  
consente di attuare interventi corretti e fondati dal punto di vista            
scientifico.                                                                    
In base a quanto sopra pertanto il testo dell'articolo viene cosi'              
modificato:                                                                     
"Per il periodo di validita' del presente Programma, in                         
considerazione della mancanza di adeguati studi climatici,                      
fisiografici, geopedologici e sulle dinamiche evolutive delle                   
formazioni vegetali, e' vietato effettuare rimboschimenti nel                   
territorio della Riserva eccezione fatta per interventi aventi                  
finalita' naturalistiche da realizzarsi esclusivamente nelle aree               
classificate a forte ed elevato grado di artificializzazione, cosi'             
come individuate nell'apposita cartografia. Come per gli interventi             
selvicolturali, anche per le opere di rimboschimento, dovra' essere             
redatto un progetto avente le caratteristiche descritte al precedente           
articolo 8, che dovra' essere autorizzato dalla Provincia di Modena             
di concerto con l'Ente di gestione della Riserva, che si avvale del             
parere del CTS. Negli interventi di rimboschimento e di miglioramento           
delle aree boscate e' consentito solamente l'impianto di specie                 
autoctone presenti nell'elenco di cui alla Tabella 2bis, allegata               
alla Relazione, di provenienza locale e idonee alla realta'                     
stazionale. Gli impianti devono essere realizzati secondo modalita' e           
criteri naturalistici (disposizioni a piccoli gruppi o secondo linee            
curve, impianti con il metodo delle macchie seriali, e cosi' via) e             
non potranno essere monospecifici se non in casi particolari (esempio           
nei rinfoltimenti).".                                                           
Art. 11 - Frutteti, vigneti e colture arboree                                   
Per coerenza con gli argomenti trattati l'articolo deve essere                  
portato nel Titolo quarto: Uso del territorio.                                  
Capoverso II                                                                    
Dopo le parole "(..) Comitato tecnico-scientifico" aggiungere                   
"esclusivamente nelle aree a forte ed elevato grado di                          
artificializzazione e nel rispetto delle prescrizioni stabilite                 
dall'art. 70 delle PMPF riguardo ai terreni cd. saldi".                         
Art. 12 - Prescrizioni generali                                                 
Per maggiore completezza il testo dell'articolo viene cosi'                     
riformulato:                                                                    
"Nell'intero territorio della Riserva sono vietati:                             
- il disturbo intenzionale della fauna, mediante produzione di suoni            
o rumori;                                                                       
- la raccolta, la distruzione e il danneggiamento di nidi, uova,                
nidiate, cucciolate e tane;                                                     
- l'introduzione volontaria di specie animali soprattutto per quanto            
riguarda specie estranee agli ecosistemi esistenti;                             
- la cattura della fauna selvatica;                                             
- lo spargimento di esche avvelenate."                                          
Art. 13 - Esercizio venatorio                                                   
Per maggiore completezza e comprensione il testo dell'articolo viene            
cosi' riformulato:                                                              
"Secondo quanto disposto dalle leggi vigenti e dal decreto istitutivo           
all'interno della Riserva e' vietato l'esercizio venatorio."                    
Art. 14 - Ripopolamento e cattura                                               
Ai fini di una maggiore coerenza con quanto espresso nel testo, il              
Titolo dell'articolo viene modificato in "Gestione della fauna" e nel           
primo capoverso vengono eliminate le parole "..(ripopolamento e                 
cattura)..".                                                                    
Art. 15 - Norme relative a cani e altri animali                                 
Capoverso II                                                                    
Dopo le parole "(..) condotti al guinzaglio" aggiungere la frase "ad            
eccezione della zona a Riserva naturale integrale dove, ai sensi                
dell'art. 7 del DPGR 178/82, e' vietato l'accesso con cani o altri              
animali."                                                                       
Art. 16 - Pesca                                                                 
Allo scopo di raccogliere dati sul patrimonio ittico e                          
conseguentemente di migliorare le attivita' di gestione e di tutela             
della fauna ittica, l'Ente di gestione deve prevedere il rilascio di            
un tesserino per la pesca sportiva.                                             
Pertanto al termine del capoverso aggiungere le parole "Per lo                  
svolgimento dell'attivita' alieutica i pescatori devono                         
obbligatoriamente munirsi di apposito tesserino, rilasciato dall'Ente           
di gestione della Riserva, dove annotare le giornate di pesca, le               
catture effettuate, l'orario di pesca, la tecnica seguita, le esche             
utilizzate.".                                                                   
Art. 18 - Incentivi per la salvaguardia della fauna selvatica                   
L'articolo viene abrogato non avendo contenuto normativo ma solo di             
indirizzo generale; peraltro i concetti espressi vengono ampiamente             
ripresi nella relazione generale.                                               
Art. 20 - Escavazioni e movimenti terra                                         
Capoverso I                                                                     
Nel secondo periodo del capoverso I per maggiore chiarezza e                    
precisione dopo le parole "(..) diversificazione ecologica dei siti"            
aggiungere le parole "previsti nel Programma di gestione (..)". Dopo            
le parole "(..) franosi" aggiungere le parole "fatti salvi gli                  
adempimenti relativi al vincolo idrogeologico (RDL 31/12/1923, n.               
3267)". Al termine del secondo periodo del suddetto capoverso                   
aggiungere le parole ", secondo i criteri di cui alla delibera di               
Giunta regionale 6/9/1994, n. 3939 "Direttiva concernente criteri               
progettuali per l'attuazione degli interventi in materia di difesa              
del suolo nel territorio della regione Emilia-Romagna".".                       
Art. 21 - Spandimenti                                                           
Capoverso I                                                                     
Per maggiore chiarezza e precisione dopo le parole "(..) nonche' i              
prelievi di acqua" aggiungere le parole "dai corpi idrici naturali."            
ed eliminare le parole "fatti salvi gli interventi (..) alla flora e            
alla fauna.".                                                                   
Art. 25 - Frane                                                                 
Capoverso I                                                                     
Per evitare incertezze interpretative e per maggiore precisione nel             
primo periodo di detto capoverso la parola "preferibilmente" viene              
eliminata; nel secondo periodo dopo le parole "(..) redatti da un               
tecnico abilitato," aggiungere le parole "secondo i criteri di cui              
alla delibera di Giunta regionale 3939/94 (..)". Al termine del                 
capoverso aggiungere le seguenti parole: "Gli interventi saranno                
limitati ai casi in cui tali fenomeni interessino case, strade,                 
colture agricole, habitat di specie di interesse                                
conservazionistico.".                                                           
Art. 26 - Tutela delle aree calanchive e dei crinali                            
Capoverso I                                                                     
Per maggiore coerenza con quanto espresso al precedente articolo dopo           
le parole "(..) di comprovata pericolosita'" aggiungere le parole               
"cosi' come illustrato all'art. 25.".                                           
Art. 27 - Attivita' agricole                                                    
Capoverso I                                                                     
In coerenza con quanto precedentemente espresso riguardo al punto B.3           
al termine del capoverso I aggiungere le parole: "Le attivita'                  
agricole inoltre non sono consentite nelle aree a medio o debole                
grado di artificializzazione cosi' come individuate nell'elaborato              
cartografico "Ripartizione della vegetazione in base al grado di                
artificializzazione" e nelle superfici agricole non utilizzate di cui           
all'elaborato "Carta dell'uso reale del suolo" qualora definibili               
come terreni saldi ai sensi delle vigenti PMPF.".                               
Capoverso VI                                                                    
Per maggiore precisione la parola "suini" viene sostituita con la               
parola "zootecnici" e vengono eliminate le parole "fatto salvo quanto           
(..) liquami zootecnici".                                                       
Art. 30 - Interventi edilizi                                                    
Capoverso I                                                                     
In coerenza con quanto precedentemente affermato al punto B) riguardo           
all'attivita' edificatoria il primo periodo del capoverso I viene               
cosi' modificato: "All'interno della Riserva e' vietata ogni                    
attivita' edificatoria che non sia il recupero dell'esistente                   
(manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione senza                 
aumento di superficie utile e senza cambio di destinazione d'uso).              
Nell'area di protezione (zona C) sono invece consentiti la                      
costruzione di fabbricati di servizio alle attivita' agricole e di              
infrastrutture tecniche di difesa del suolo, nonche' il cambio di               
destinazione d'uso degli edifici.". Nel secondo periodo di detto                
capoverso le parole "(..) in queste aree (..)" vengono sostituite               
con le parole "(..) nelle aree a tutela ambientale generale e di                
protezione (..)".                                                               
Art. 31 - Norme generali                                                        
Capoverso I                                                                     
Per maggiore precisione le parole "(..) le norme stabilite nei                  
regolamenti e nella legislazione vigenti (..)" sono sostituite dalle            
seguenti "(..) le disposizioni stabilite nelle presenti norme                   
regolamentari (..)".                                                            
Art. 33 - Accesso alla Riserva e al Centro visita di Ca' Tassi                  
Capoverso I                                                                     
In coerenza con quanto precedentemente espresso in merito all'accesso           
nell'area definita dall'atto istitutivo come "Riserva naturale                  
integrale" dopo le parole "L'accesso alla Riserva (..)" aggiungere              
le parole "(..), ad eccezione della zona a "Riserva naturale                    
integrale", (..)".                                                              
Capoverso IV                                                                    
Per coerenza con i contenuti, che riguardano la raccolta della                  
lettiera, il quarto capoverso viene spostato all'articolo 8 - Tutela            
aree boscate.                                                                   
Art. 37 - Manifestazioni sportive                                               
Capoverso I                                                                     
Per maggiore precisione e coerenza con quanto precedentemente                   
espresso all'articolo 31 le parole "(..) in particolare (..) fuori              
strada." vengono eliminate.                                                     
Capoverso II                                                                    
Per ragioni di opportunita' le parole "(..) o di orienteering."                 
vengono eliminate.                                                              
Art. 42 - Gestione delle attivita' del Comitato                                 
L'articolo che, in difformita' a quanto stabilito dalle Direttive               
regionali per l'elaborazione dei Programmi di gestione delle Riserve,           
rimanda l'approvazione del regolamento interno di funzionamento del             
Comitato tecnico-scientifico della Riserva, viene sostituito dal                
testo di detto regolamento prodotto con la documentazione integrativa           
inviata in data 11 giugno 2002 con nota prot. n. 9965 dal Comune di             
Fiorano Modenese.                                                               
Art. 43 - Vigilanza e sanzioni                                                  
L'articolo che, in difformita' con quanto stabilito nelle sopracitate           
Direttive, rimanda la regolamentazione delle attivita' di vigilanza             
ad apposite convenzioni da redigere successivamente e riguardo alle             
sanzioni si limita a fare riferimento all'art. 32 della L.R. 11/88              
senza specificare e articolare le diverse sanzioni in base alle                 
finalita' della Riserva, ai suoi contenuti naturalistici e a quanto             
stabilito nelle norme regolamentari del Programma di gestione, viene            
integrato dalle bozze di convenzione stipulate con le GEV per la                
vigilanza e dall'elenco dettagliato delle sanzioni prodotti e                   
trasmessi con la documentazione integrativa inviata in data 11 giugno           
2002 con nota prot. n. 9965;                                                    
considerato inoltre:                                                            
- che il nuovo Programma di gestione, di cui e' stata piu' volte                
dichiarata la necessita' come sede per integrare le tematiche non               
sufficientemente trattate nel Programma in esame, debba essere                  
elaborato nel rispetto della Direttiva regionale citata e tenendo               
conto delle seguenti indicazioni circa le analisi di settore e gli              
elaborati conoscitivi che dovranno comprendere:                                 
a) realizzazione di un'analisi floristica approfondita e redazione di           
una check-list informatizzata che indichi per le diverse specie di              
flora presenti, oltre ai tipi corologici e alle forme biologiche,               
anche l'importanza in termini di rarita' (presenza in elenchi                   
regionali, nazionali o internazionali), rappresentativita' e                    
sensibilita' (andranno elencati eventuali fattori di minaccia); per             
le specie di particolare interesse conservazionistico dovra' essere             
indicato cartograficamente l'areale di distribuzione;                           
b) integrazione della carta della vegetazione con una descrizione               
dettagliata delle categorie fitosociologiche anche in senso                     
funzionale ed ecologico al fine di avere informazioni che meglio si             
prestano alle esigenze applicative e gestionali;                                
c) elaborazione della carta del sistema forestale, della carta                  
geo-pedologica e del piano di gestione ecologica delle formazioni               
vegetali cosi' come descritti al precedente punto C1 "Interventi a              
favore della vegetazione";                                                      
d) realizzazione di uno studio approfondito sul popolamento                     
faunistico secondo le indicazioni di cui al precedente punto B.5                
"Linee e indirizzi per la gestione del patrimonio faunistico";                  
e) identificazione e descrizione degli ecosistemi e delle reti                  
trofiche di particolare rilevanza;                                              
f) redazione della carta degli habitat presenti nella Riserva                   
individuati secondo le tipologie indicate nel manuale "Habitat                  
dell'Emilia-Romagna", edito dall'Istituto per i beni artistici,                 
culturali e naturali della Regione, per il riconoscimento degli                 
habitat secondo il metodo "CORINE-biotopes";                                    
g) tutti gli elaborati di cui sopra dovranno essere realizzati in               
scala 1:5000. Nella redazione dei suddetti studi dovranno essere                
tenuti in considerazione i dati provenienti dalle tesi di laurea                
realizzate o in corso di realizzazione sull'area protetta;                      
h) individuazione, in ottemperanza al disposto dell'art. 25 della               
Legge 36/94, relativamente ai corsi d'acqua che interessano il                  
territorio della Riserva del deflusso minimo vitale (DMV) in grado di           
garantire la salvaguardia degli ecosistemi acquatici;                           
i) realizzazione di uno studio sui limiti di utenza turistica                   
compatibili con la conservazione del territorio protetto (carring               
capacity);                                                                      
- che, in aggiunta a quanto sopra descritto, il nuovo Programma di              
gestione ponga maggiore attenzione affinche' vi sia completa                    
corrispondenza tra le risultanze degli apporti conoscitivi e gli                
interventi e le attivita' consentite fornendo altresi' in modo chiaro           
ed esaustivo, attraverso la parte normativa/regolamentare, le                   
relative prescrizioni e specifiche tecniche sulle modalita' di                  
svolgimento senza lasciare margini di incertezza interpretativa. In             
particolare si richiede:                                                        
a) una carta delle priorita' di intervento che, nelle aree di                   
maggiore interesse naturalistico, individui i principali fattori di             
minaccia e conseguentemente stabilisca precedenza e selettivita' di             
intervento;                                                                     
b) che i prossimi interventi di ricostituzione di formazioni boscate            
siano individuati sulla base di una analisi sistematica, condotta con           
metodi scientifici, che tenga conto di tutte le componenti ambientali           
presenti (ad esempio, i nuclei boscati o le aree di interesse                   
ecologico che necessitino di una connessione funzionale, gli areali             
necessari per lo svolgimento dei cicli biologici delle diverse specie           
di fauna, i corridoi di collegamento tra detti habitat utilizzati               
dagli animali, gli eventuali corridoi di migrazione e cosi' via),               
cartografati e descritti con un maggiore livello di dettaglio per               
quanto riguarda metodologie, tempi, specie da utilizzare, modalita'             
operative;                                                                      
c) approfondire i temi relativi alle attivita' incompatibili con le             
finalita' della Riserva (ad esempio attivita' agricole che provocano            
inquinamenti o dissesti idrogeologici, attivita' turistiche, ecc.) in           
modo da stabilire tempi e modi di cessazione, fissando altresi' i               
criteri e i parametri per gli eventuali indennizzi;                             
sentito il parere favorevole del Comitato consultivo regionale per              
l'ambiente naturale, ai sensi dell'art. 25 bis della L.R. 11/88 e               
successive modificazioni, espresso nella seduta del 17 giugno 2002;             
recepite le osservazioni e le proposte di modifica richieste dal                
Comune di Fiorano Modenese con nota prot. n. 11455 in data 5 luglio             
2002 che non hanno apportato sostanziali variazioni al testo                    
presentato al Comitato consultivo regionale per l'ambiente naturale             
nella sopracitata seduta;                                                       
dato atto:                                                                      
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale "Ambiente e             
Difesa del suolo e della costa", dott.ssa Leopolda Boschetti, in                
merito alla legittimita' della presente deliberazione ai sensi                  
dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01, nonche' della deliberazione             
della Giunta regionale 2774/01;                                                 
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Parchi           
e Risorse forestali, dott. Enzo Valbonesi, in merito alla regolarita'           
tecnica della presente deliberazione ai sensi dell'art. 37, comma 4             
della L.R. 43/01, nonche' della deliberazione della Giunta regionale            
2774/01;                                                                        
su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Ambiente e Sviluppo                 
sostenibile,                                                                    
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare il Programma di gestione della Riserva naturale                 
"Salse di Nirano" con le modifiche e le integrazioni discendenti da             
quanto specificato al precedente "Considerato";                                 
2) di conservare agli atti presso il Servizio Parchi e Risorse                  
forestali dell'Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo                     
sostenibile il Programma approvato;                                             
3) di stabilire che il Comune di Fiorano Modenese, in qualita' di               
Ente di gestione della Riserva naturale, elabori il prossimo                    
Programma di gestione in conformita' alle indicazioni contenute nel             
precedente "Considerato";                                                       
4) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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