DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 settembre 2002, n. 1777
Riserva naturale "Salse di Nirano". Approvazione del Programma di gestione
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso:
- che con Decreto del Presidente della Giunta regionale 29 marzo
1982, n. 178 e' stata istituita la Riserva naturale delle "Salse di
Nirano" la cui gestione e' stata affidata al Comune di Fiorano
Modenese (MO);
- che il suddetto atto deliberativo ha definito, tra l'altro, le
seguenti finalita':
a) tutelare e conservare le caratteristiche naturali
(geomorfologiche, vegetazionali e faunistiche), ambientali e
paesaggistiche della zona anche in funzione dell'uso sociale di tali
valori;
b) organizzare il territorio per la fruizione a fini scientifici,
culturali, didattici e ricreativi;
c) ricostruire l'unita' ambientale e paesistica;
- che il Comune di Fiorano Modenese e' competente a redigere ed
adottare il Programma di gestione della Riserva naturale, ai sensi
dell'art. 25 bis della L.R. 11/88, al fine di:
- individuare gli interventi di manutenzione, restauro e
riqualificazione ambientale e del paesaggio necessari ad assicurare
il perseguimento delle finalita' istitutive;
- individuare gli interventi per la cura, la manutenzione e la
conversione dei boschi e per mantenere la diversita' biologica e la
complessita' delle comunita' vegetali;
- indicare i criteri e gli interventi per una corretta gestione
faunistica fondata sull'equilibrio e la tutela della biodiversita';
- programmare le attivita' di studio, di controllo e di monitoraggio,
la didattica, la sperimentazione e la ricerca scientifica;
- individuare i criteri di compatibilita' per le attivita' di
fruizione e dettare le relative norme regolamentari;
- stabilire i tempi e le modalita' per la cessazione delle attivita'
incompatibili con le finalita' della Riserva, fissando altresi' i
criteri e i parametri per i relativi indennizzi;
- fissare in conformita' con il disposto dell'art. 32 della L.R.
11/88, i criteri per la determinazione delle sanzioni da applicare
per le violazioni alle norme contenute nell'atto istitutivo e nello
stesso Programma di gestione;
- che in data 30 gennaio 1990 il Comune di Fiorano Modenese ha
adottato, con delibera del Consiglio comunale n. 21, un primo
Programma di gestione riguardo al quale il Comitato consultivo
regionale per l'ambiente naturale, nella seduta del 27 settembre
1990, ha espresso parere "di restituzione per rielaborazione" sulla
base di precise indicazioni e osservazioni contenute nel medesimo
parere;
- che, al fine di indicare con un livello di maggiore dettaglio i
criteri, i metodi e i contenuti per la formazione dei Programmi di
gestione delle Riserve, la Regione, nell'ambito delle sue attivita'
di promozione, indirizzo e coordinamento, ha emanato, con
deliberazione della Giunta regionale 6 marzo 1996, n. 364, una
Direttiva al fine di indicare con un livello di maggiore dettaglio i
criteri, i metodi e i contenuti per la formazione dei Programmi di
gestione delle Riserve;
constatato:
- che il Comune di Fiorano Modenese ha adottato il nuovo Programma di
gestione della Riserva naturale delle Salse di Nirano, avente
validita' quinquennale (1999/2003), con deliberazione del Consiglio
comunale n. 27 del 20 aprile 1999;
- che il suddetto Programma di gestione e' stato inviato con nota
prot. n. 8390 del 7 maggio 1999 all'Assessorato Territorio,
Programmazione e Ambiente della Regione per l'approvazione;
- che le integrazioni richieste con il parere del Comitato consultivo
per l'ambiente naturale sopracitato, riguardanti prevalentemente i
temi dell'organizzazione, del sistema di accessibilita' e fruizione,
l'analisi delle attivita' agricole e l'analisi
floristico-vegetazionale, sono state per gran parte prodotte ad
eccezione di quanto di seguito specificato;
- che gli Uffici regionali competenti hanno richiesto, con nota prot.
n. 9836 del 14 aprile 2000, a seguito dell'istruttoria tecnica,
ulteriori approfondimenti che sono stati prodotti e trasmessi in data
20 ottobre 2000 con nota prot. n. 2043;
- che nel prosieguo dell'attivita' istruttoria si e' evidenziata la
necessita' di richiedere ulteriori integrazioni degli elaborati al
fine di rendere i contenuti del Programma conformi alle Direttive
regionali per l'elaborazione dei Programmi di gestione delle Riserve,
che sono stati prodotte e trasmesse in data 31 dicembre 2001 con nota
prot. n. 28562 e in data 11 giugno 2002 con nota prot. n. 9965;
- che gli atti amministrativi risultano completi e regolari;
- che gli elaborati tecnici consistono in:
1) Analisi delle attivita' agricole;
2) Analisi delle caratteristiche delle superfici boscate corredata di
n. 3 Allegati (Schede di rilievo; Rilievi dendrometrici e Transect
della vegetazione);
3) Relazione sull'assetto floristico e vegetazionale;
4) Tavola "Uso reale del suolo" in scala 1:5000;
5) Tavola "Fisionomia dei boschi" in scala 1:5000;
6) Tavola "Carta della vegetazione" in scala 1:5000;
7) Tavola "Ripartizione della vegetazione in base al grado di
artificializzazione" in scala 1:5000;
8) Tavola "Proprieta' pubbliche" in scala 1:5000;
9) Tavola "Accessi e infrastrutture a rete" in scala 1:5000;
10) Tavola "Interventi pubblici" in scala 1:5000;
11) Tavola "Analisi paesaggistica - Sintesi tipologica" in scala
1:5000;
12) Tavola "Carta dei sentieri" in scala 1:10000 sostituita
dall'elaborato 03 "Carta dei percorsi e sentieri naturalistici" in
scala 1:5000 e dalla "Carta dei percorsi in zona A (di Riserva
naturale integrale)" prodotte con la documentazione integrativa
trasmessa rispettivamente in data 31 dicembre 2001 con nota prot. n.
28562 e in data 11 giugno 2002 con nota prot. n.9965;
13) Relazione "Rielaborazione del Programma di gestione anni
1999/2003" (avente carattere di Relazione del Programma di gestione);
14) Relazione "Rielaborazione del Programma di gestione anni
1999/2003. Regolamento di gestione" (avente carattere di Norme
regolamentari ai sensi della L.R. 11/88);
15) Elaborato 01 comprendente "Carta delle aree da acquisire in
proprieta' pubblica" e relativa relazione tecnico-illustrativa
prodotte con la documentazione integrativa trasmessa in data 31
dicembre 2001 con nota prot. n. 28562;
16) Elaborato 02 comprendente "Carta delle infrastrutture a rete" e
relativa relazione tecnico-illustrativa prodotte con la
documentazione integrativa trasmessa in data 31 dicembre 2001 con
nota prot. n. 28562;
considerato:
- che il Programma presenta alcuni aspetti di non completa
conformita' con la citata Direttiva regionale per l'elaborazione dei
Programmi di gestione delle Riserve naturali, con gli strumenti
legislativi e normativi vigenti e con le integrazioni richieste dal
Comitato consultivo regionale per l'Ambiente naturale nella seduta
del 27/9/1990;
- che le analisi di settore e i relativi elaborati cartografici non
sempre contengono le conoscenze necessarie e le indicazioni idonee
per effettuare scelte gestionali scientificamente fondate, cosi' come
la mancanza di un'appropriata sintesi dei diversi contenuti
settoriali non consente di effettuare efficaci valutazioni sullo
stato degli ecosistemi presenti. In particolare:
- l'"Analisi delle caratteristiche delle superfici boscate" pare non
cogliere appieno le peculiarita' della Riserva naturale e, inoltre,
non risulta coerente con l'"Analisi dell'assetto
floristico-vegetazionale" (nei due elaborati viene, ad esempio,
riportata una diversa elencazione di specie arboree); quest'ultima,
peraltro, presenta alcune imprecisioni (la citazione di 292 specie di
flora a fronte di 264 specie elencate nella check-list) e notevoli
lacune per quanto riguarda le indicazioni gestionali;
- l'analisi del materiale bibliografico disponibile sulla Riserva
appare insufficiente e molto spesso limitata alla sola citazione
degli studi senza alcun commento o sintesi dei contenuti degli
stessi;
- la scelta di fare riferimento, per diverse analisi di base, al
precedente Programma di gestione puo' essere corretta per alcuni
settori, che non presentano una spiccata dinamicita' nel breve e
medio periodo (ad esempio la geologia e il paesaggio), ma risulta
assolutamente inadeguata per quanto riguarda il popolamento
faunistico che in un arco di tempo pari a dieci anni puo' avere
subito notevoli mutamenti (in Relazione si fa riferimento ad una
ricerca faunistica del 1989 temporalmente troppo distante per essere
attendibile e, infatti, tra le segnalazioni di spicco si cita, ad
esempio, la crocidura rossiccia che non e' presente in
Emilia-Romagna);
- l'"Analisi sulle attivita' agricole", sebbene articolata, non
perviene alla determinazione di adeguate misure incidenti quali la
cessazione di attivita' incompatibili e l'incentivazione di quelle
sostenibili; riguardo alle linee di carattere gestionale proposte per
il settore agricolo, esse appaiono condivisibili, pur non trovando
sufficiente rispondenza nelle successive indicazioni del Programma e
nelle "Norme regolamentari";
- che gli interventi previsti nel periodo di validita' del Programma
non sempre sono coerenti con le finalita' e gli obiettivi stabiliti
per la Riserva, ne' sufficientemente puntuali e specificati in
termini di modalita', tempi, metodologie e criteri su cui basare i
progetti esecutivi, non presentando quindi le caratteristiche
richieste dalla Direttiva regionale;
considerato inoltre che, relativamente a quanto sopra enunciato, si
ritiene necessario introdurre una serie di modifiche negli "Elaborati
tecnici" di seguito elencate per rendere gli stessi conformi alla
normativa vigente e alla Direttiva regionale, nonche' per eliminare
incongruenze, imprecisioni ed errori materiali.
I) Relazione del Programma di gestione
1) Introduzione
Si rileva un'imprecisione circa la tipologia della Riserva che, per
le caratteristiche definite dal decreto istitutivo ai sensi della
L.R. 11/88, e' da considerare "orientata" e non "integrale". Pertanto
la parola "integrale" viene sostituita con: "orientata".
5.1) Linee metodologiche ed obiettivi del presente Programma di
gestione
Gli obiettivi specifici che la Riserva si propone di raggiungere con
il Programma in questione sono in linea generale condivisibili anche
se esposti in maniera piuttosto confusa e disorganica. Si sottolinea
comunque la necessita' di colmare alcune lacune relative alla
conoscenza e alla tutela del patrimonio naturale, anche ai sensi
della Direttiva 92/43/CEE Habitat, che rappresentano le principali
finalita' di una Riserva naturale. Pertanto dopo il penultimo
capoverso il testo proposto viene cosi' integrato:
"In considerazione del fatto che il territorio della Riserva e'
compreso all'interno di un Sito di importanza comunitaria (SIC),
individuato in attuazione della Direttiva 92/43/CEE, tra gli
obiettivi specifici che l'Ente di gestione deve perseguire, ai sensi
del DPR 357/97 e dell'art. 105 della L.R. 3/99, sono da ricomprendere
l'adozione di opportune misure di conservazione degli habitat e delle
specie di flora e fauna per cui le zone sono state designate, nonche'
la definizione di modalita' di gestione idonee a garantire gli
obiettivi fissati dalla Direttiva Habitat. Ulteriore obiettivo da
conseguire, a breve e medio termine, e' quello di migliorare la
conoscenza del patrimonio naturale dell'area protetta attraverso
studi e monitoraggi delle risorse ambientali e delle dinamiche
ecologiche ad esse associate, non solo ai fini delle attivita' di
divulgazione che la Riserva vuole porre in essere, ma soprattutto per
ottenere informazioni idonee ad attuare una gestione sostenibile del
territorio protetto e orientare scientificamente gli interventi di
ripristino, restauro e rinaturalizzazione.".
B) Interventi per la gestione
Per coerenza con i temi trattati che riguardano prevalentemente
indicazioni progettuali e indirizzi gestionali e per non ingenerare
confusioni con la sezione C che tratta specificatamente degli
interventi gestionali, la sezione B deve essere piu' propriamente
denominata "Linee programmatiche e interventi gestionali".
Parte introduttiva, II capoverso
Sostituire la parola "prescrizioni" con "norme di tutela".
Parte introduttiva, II capoverso, II asterisco
Si accomunano erroneamente l'area "a tutela ambientale generale" e
l'area "di protezione" che ai sensi dell'atto istitutivo della
Riserva e degli strumenti urbanistici del Comune di Fiorano Modenese
presentano, soprattutto riguardo all'attivita' edificatoria, una
diversa disciplina peraltro, in entrambi i casi, conforme alle
prescrizioni dell'art. 19 del PTPR relativo alle "Zone di particolare
interesse paesaggistico-ambientale" cui inerisce il territorio della
Riserva. Infatti nell'area a tutela ambientale generale, sono
consentiti solamente interventi di manutenzione e ristrutturazione
degli edifici senza aumento di superficie utile, mentre nell'area di
protezione gli interventi previsti comprendono anche la costruzione
di fabbricati di servizio alle attivita' agricole e di infrastrutture
tecniche di difesa del suolo, nonche' il cambio di destinazione d'uso
degli edifici.
Pertanto le parole "Area a tutela ambientale (..) Ente di gestione"
vengono soppresse e sostituite con:
"* Area a tutela ambientale generale: oltre ai divieti vigenti in
tutto il territorio della Riserva (escavazione, caccia, effettuazione
di sport incidenti sugli equilibri naturali, danneggiamento dei
boschi e delle specie forestali, alterazione dei fenomeni
geomorfologici, abbandono dei rifiuti al di fuori degli appositi
contenitori), in tale zona e' vietata ogni attivita' edificatoria che
non sia finalizzata al recupero dell'esistente (manutenzione
ordinaria e straordinaria, ristrutturazione senza aumento di
superficie utile e senza cambio di destinazione d'uso) fatte salve le
esigenze legate ad attivita' dell'area protetta.
* Area di protezione: anche in questa zona valgono i divieti generali
sopra elencati. Sono invece consentite, ai sensi della normativa
vigente, la costruzione di fabbricati di servizio alle attivita'
agricole e di infrastrutture tecniche di difesa del suolo, nonche' il
cambio di destinazione d'uso degli edifici.".
B.1) Interventi a favore della vegetazione
Per maggiore chiarezza e coerenza con i contenuti, il Titolo della
sezione B.1) viene sostituito dal seguente: "Linee e indirizzi per la
gestione della vegetazione".
I capoverso
Pur concordando con l'esigenza di effettuare, con la massima
tempestivita', analisi sulla vegetazione mioalofila del campo delle
Salse allo scopo di mappare con precisione le zone interessate da
emergenze floristiche e individuare possibili tracciati per i
percorsi che non causino danni ai fenomeni naturali esistenti, si
ritiene improrogabile regolamentare fin da ora l'accesso all'area a
tutela integrale in ottemperanza a quanto stabilito dal DPGR 178/82.
Pertanto le parole "Il notevole afflusso (..) calpestio" vengono
sostituite con:
"In ottemperanza a quanto stabilito all'art. 8 del DPGR 178/82, e in
attesa dei risultati conclusivi degli studi sulla vegetazione
mioalofila, l'accesso all'area di Riserva naturale integrale puo'
avvenire solamente per promuovere una migliore conoscenza degli
aspetti naturalistici e storico-culturali. La visita puo' essere
effettuata esclusivamente a piedi e lungo i sentieri predisposti e
segnalati dall'Ente di gestione individuati nella "Carta dei percorsi
in zona A". Le scuole e i gruppi devono chiedere preventiva
autorizzazione all'Ente di gestione della Riserva. In caso di elevata
affluenza l'Ente di gestione puo' regolare l'accesso costituendo
piccoli gruppi che verranno accompagnati da guide della Riserva.
Maggiori indicazioni circa le modalita' di visita sono riportate
nelle norme regolamentari del presente Programma di gestione.".
V e VI capoverso
La proposta di redigere, per il prossimo Programma di gestione, una
"Carta della attitudine al miglioramento forestale" appare formulata
in modo piuttosto generico; si ritiene inoltre riduttiva la sola
utilita' indicata di programmare gli interventi di carattere
forestale. Viceversa si reputa piu' opportuno, relativamente alle
finalita' della Riserva, un approccio di tipo sistemico che permetta
di integrare le conoscenze derivanti da analisi fitosociologiche,
della naturalita' e del dinamismo della vegetazione con quelle delle
caratteristiche forestali e individui, per ogni area omogenea, gli
utilizzi consentiti, gli eventuali interventi da realizzare e le
tecniche da impiegare allo scopo di conservare o ripristinare la
struttura e la composizione originaria delle formazioni e assicurarne
l'evoluzione verso situazioni di maggiore complessita' e stabilita'.
Pertanto il testo dei capoversi di cui si tratta viene soppresso e
sostituito con:
"Nel periodo di vigenza del presente Programma di gestione dovra'
essere redatto un "Piano di gestione ecologica della vegetazione"
integrando i risultati derivanti da analisi, gia' effettuate o da
effettuare, fitosociologiche, della naturalita', del dinamismo della
vegetazione e geo-pedologiche con quelli derivanti dall'analisi delle
caratteristiche delle formazioni forestali.".
Capoverso IX
In coerenza con i risultati delle analisi floristiche e vegetazionali
che evidenziano un impoverimento della composizione specifica dei
soprassuoli forestali dopo le parole "miglioramento strutturale"
aggiungere: "e specifico".
Capoverso XII
Tra le modalita' di realizzazione degli interventi di miglioramento
indicate non si ritiene opportuno prevedere specificamente operazioni
di sramatura nonche' lavorazioni del suolo negli arbusteti di origine
naturale. Pertanto nell'elenco puntato vengono apportate le seguenti
modifiche:
- primo punto, vengono eliminate le parole: "Le piante arboree (..)
rinnovazione naturale.";
- quarto punto, vengono eliminate le parole: ", come le lavorazioni
localizzate del suolo".
Capoverso XIII
Considerando che dai dati contenuti nell'"Analisi delle attivita'
agricole" risulta attualmente praticato, all'interno della Riserva,
esclusivamente il pascolo di ovini che, peraltro, viene considerato
attivita' incompatibile e quindi esplicitamente vietato, sia nella
"Relazione generale" che nelle "Norme regolamentari", il presente
capoverso viene soppresso.
Capoverso XX
Poiche' alcune delle specie arboree ed arbustive indicate nell'elenco
proposto non risultano appartenere alla flora spontanea tipica del
territorio della Riserva, tale elenco e' da considerare valido
esclusivamente per gli interventi da realizzare nelle aree cortilive
e di pertinenza delle abitazioni dove tali specie possono essere
utilizzate in considerazione del loro pregio estetico e del
tradizionale utilizzo come essenze ornamentali. E' necessario,
pertanto, definire un altro elenco di specie rigorosamente autoctone
da utilizzarsi in eventuali opere di rinaturalizzazione nonche' negli
interventi di rinfoltimento e miglioramento specifico.
Conseguentemente le parole: "Per tale motivo (..) riportato in
Tabella 2." vengono cosi' sostituite:
"Pertanto sono stati redatti due elenchi, il primo riportante le
specie arboree ed arbustive utilizzabili nelle aree cortilive e di
pertinenza delle abitazioni, il secondo contenente le specie arboree
ed arbustive utilizzabili in eventuali opere di rinaturalizzazione
nonche' negli interventi di rinfoltimento e miglioramento specifico."
Tabella 2 - Elenco delle specie utilizzabili nella Riserva delle
Salse di Nirano.
Diviene: "Tabella 2 - Elenco delle specie utilizzabili in parchi,
giardini, aree cortilive e di pertinenza delle abitazioni della
Riserva delle Salse di Nirano.".
Di seguito si aggiunge:
"Tabella 2bis - Elenco delle specie utilizzabili nella Riserva delle
Salse di Nirano per interventi di rinaturalizzazione, rinfoltimento e
miglioramento specifico
Specie arboree
Acero campestre (Acer campestre), acero minore (Acer monspessulanum),
carpino bianco (Carpinus betulus), carpino nero (Ostrya
carpinifolia), cerro (Quercus cerris), ciavardello (Sorbus
torminalis), ciliegio (Prunus avium), farnia (Quercus robur), melo
selvatico (Malus sylvestris), olmo campestre (Ulmus minor), ontano
nero (Alnus glutinosa), orniello (Fraxinus ornus), perastro (Pyrus
pyraster), pero selvatico (Pyrus communis), pioppo bianco (Populus
alba), pioppo nero (Populus nigra), pioppo tremolo (Populus tremula),
rovere (Quercus paetraea) solo su suoli acidi, roverella (Quercus
pubescens), salice bianco (Salix alba), sorbo domestico (Sorbus
domestica).
Specie arbustive
Agazzino (Pyracantha coccinea), biancospino distilo (Crataegus
oxyacantha), biancospino monostilo (Crataegus monogyna), corniolo
(Cornus mas), frangola (Rhamnus frangula) solo in zone con un certo
grado di umidita', fusaggine (Euonymus europeus), ginestra di Spagna
(Spartium junceum), ginestra dei carbonai (Sarothamnus scoparius)
solo su suoli acidi, ginepro comune (Juniperus communis), lantana
(Viburnum lantana), ligustro (Ligustrum vulgare), madreselva pelosa
(Lonicera xylosteum), magaleppo (Prunus mahaleb), maggiociondolo
(Laburnum anagyroides), nocciolo (Corylus avellana), olivello spinoso
(Hippophae ramnoides), palla di maggio (Viburnum opulus), prugnolo
(Prunus spinosa), rosa sp.p. (Rosa canina, R. arvensis), salice sp.p.
(Salix caprea, S. eleagnos, S. fragilis, S. purpurea, S. triandria,
S. viminalis) sambuco nero (Sambucus nigra), sanguinella (Cornus
sanguinea), scotano (Cotinus coggygria), spino cervino (Rhamnus
cathartica), vescicaria (Colutea arborescens).
Relativamente all'olmo campestre (Ulmus minor) si raccomanda di farne
un uso limitato in quanto viene facilmente colpito da grafiosi e nel
territorio della Riserva e' presente in densita' fin troppo
elevata.".
Ultimo capoverso
Riguardo al periodo di realizzazione delle operazioni selvicolturali
si ritiene opportuno che esse siano svolte gia' durante il periodo di
validita' del Programma di cui si tratta, esclusivamente nel periodo
di riposo vegetativo della vegetazione. Pertanto la parola
"preferibilmente" viene sostituita con: "esclusivamente"; la parola
"possibilmente" viene soppressa; le parole: "Tali modalita' (..) di
gestione." vengono soppresse.
B.2) Mitigazione degli impatti visivi e tipologie costruttive
Capoverso II
In coerenza con quanto in precedenza esposto circa le attivita'
edilizie, le parole: "Per tale motivo (..) gia' esistenti." vengono
soppresse.
Capoverso III
Per maggiore completezza dell'esposizione e in coerenza con quanto
precedentemente esposto, il testo del capoverso viene integrato con
le seguenti parole finali: ", se e come previsti dalle specifiche
disposizioni del vigente PRG del Comune di Fiorano Modenese.".
Capoverso XIII
Viene integrato con l'elaborato 02 riguardante gli impianti a rete
(linee elettriche e telefoniche che attraversano l'anfiteatro delle
Salse) della documentazione integrativa trasmessa con nota prot. n.
28562 del 13/12/2001.
B.3) Interventi nel settore agricolo
Coerentemente con quanto in precedenza espresso sui titoli dei
paragrafi della sezione B, il Titolo: "Interventi nel settore
agricolo" viene sostituito da: "Linee e indirizzi gestionali per il
settore agricolo".
Capoverso IV
Al fine di garantire una maggiore tutela delle aree definite a basso
grado di artificializzazione si ritiene che devono essere eliminate,
nel terzo periodo del testo proposto, le parole: "in linea di
massima" e aggiunte le parole finali: "cosi' come individuate
nell'elaborato cartografico "Ripartizione della vegetazione in base
al grado di artificializzazione" e le "superfici agricole non
utilizzate" di cui all'elaborato "Carta dell'uso reale del suolo"
qualora definibili come terreni saldi ai sensi delle vigenti PMPF.".
Capoverso IX
Per maggiore chiarezza occorre eliminare un errore materiale
sostituendo la parola "viabilita'" con la parola "visibilita'".
Capoverso X e XI
Il tema del pascolo risulta gia' trattato precedentemente pertanto il
testo proposto per i capoversi di cui si tratta viene soppresso.
B.4) Interventi a favore della fauna
Coerentemente con quanto in precedenza espresso sui titoli dei
paragrafi della sezione B, il Titolo: "Interventi a favore della
fauna" deve essere sostituito da: "Linee e indirizzi per la gestione
del patrimonio faunistico".
Capoverso VIII
In merito alla realizzazione di studi per approfondire le conoscenze
faunistiche dell'area, indispensabili se si considera che l'ultimo
censimento risale al 1989, si rileva la necessita' di fornire
esplicite linee guida e indicazioni metodologiche per orientare le
ricerche al pieno raggiungimento degli obiettivi della Riserva,
pertanto il capoverso viene cosi' sostituito:
"Per una migliore conoscenza del patrimonio faunistico, durante il
periodo di validita' del presente Programma, si dovra' realizzare un
approfondimento degli studi finora compiuti secondo le seguenti linee
guida:
- elaborazione di una check-list della fauna, riguardante in primo
luogo le classi dei vertebrati;
- predisposizione di un sistema di archiviazione dei dati coerente
con gli standard regionali;
- associazione di ogni dato di presenza/assenza di una singola specie
con la consistenza del popolamento locale, la fenologia della specie
sul territorio in esame, la localizzazione dei siti di presenza e di
svolgimento delle diverse fasi del ciclo biologico;
- aggiornamento costante della banca dati che dovra' essere
facilmente relazionabile con i dati afferenti ad altre componenti del
territorio;
- definizione di una lista di specie di interesse conservazionistico
(individuate sulla base di appositi criteri quali: specie protette o
di interesse conservazionistico ai sensi di Convenzioni
internazionali, Direttive europee, leggi nazionali e regionali, stato
della specie e dei suoi popolamenti, rappresentativita' e importanza
biogeografica del popolamento, qualita' dell'habitat della specie nel
territorio protetto) sulle quali concentrare prioritariamente le
azioni e gli interventi diretti alla tutela;
- individuazione degli areali di presenza delle diverse fasi
biologiche (riproduzione, svernamento, letargo, alimentazione, sosta)
di tutte le specie di interesse conservazionistico e conseguente
determinazione dei siti di interesse faunistico per la Riserva che
dovranno essere rappresentati cartograficamente anche per consentire
la trattazione sistematica in connessione con le altre componenti del
territorio.".
B.6) Interventi a favore del turismo
Coerentemente con quanto in precedenza espresso sui titoli dei
paragrafi della sezione B, il Titolo: "Interventi a favore del
turismo" deve essere sostituito da: "Linee e indirizzi gestionali per
il settore turistico".
Riguardo a questo tema si deve sottolineare che la promozione e
l'incentivazione di attivita' economiche, sociali e ricreative non
rientra tra le finalita' proprie delle Riserve naturali; cio' si
evince dalla lettura dell'art. 2 della L.R. 11/88 che definisce le
Riserve come "territori di limitata estensione; esse vengono
istituite per la loro rilevanza regionale e sono gestite ai fini
della conservazione dei loro caratteri e contenuti morfologici,
biologici, ecologici, scientifici e culturali". La Direttiva
regionale per l'elaborazione dei Programmi di gestione al comma 1)
"Funzioni e obiettivi delle Riserve naturali" precisa ancora meglio
questo concetto affermando che la Regione associa alle Riserve
obiettivi strategici generali di conservazione del patrimonio
naturale nelle sue componenti biotiche e abiotiche.
Capoversi IV e V
In base a quanto sopra esposto la destinazione d'uso ad ostello
dell'edificio denominato Ca' Rossa risponde a finalita' che non sono
proprie della Riserva. Inoltre essendo localizzato nelle immediate
vicinanze della zona A di "Riserva naturale integrale" costituirebbe
elemento di forte impatto su uno degli ambienti di maggiore pregio
della Riserva. Pertanto i due capoversi vengono modificati, anche in
base alle indicazioni fornite dal Comune di Fiorano Modenese con la
documentazione integrativa presentata in data 12 giugno 2002 con nota
prot. n. 9965, come di seguito riportato.
"La ristrutturazione dell'edificio rurale di Ca' Rossa si rende
indispensabile in quanto presenta notevole valore architettonico ed
e' stato recentemente acquisito in proprieta' dal Comune di Fiorano
Modenese. La destinazione d'uso che si prevede, coerentemente con le
finalita' dell'area protetta, e' quella di Centro di documentazione,
ricerca e studio della Riserva naturale, in grado di svolgere anche
attivita' di educazione ambientale. All'interno dell'edificio si
potranno allestire una biblioteca per la consultazione dei testi,
laboratori didattici e scientifici, aule studio, sala audiovisivi,
sala computer, etc. Una parte dell'edificio ospitera' gli uffici del
personale della Riserva e un settore verra' utilizzato come
foresteria per coloro che si trovano all'interno della Riserva per
motivi di studio e/o di ricerca.".
Capoversi X-XXV
I capoversi in oggetto, che trattano i temi dell'accessibilita' e
della fruizione (parcheggi, sentieri e aree attrezzate), sono
sostituiti dagli elaborati nn. 3 e 4 della documentazione integrativa
trasmessa con nota prot. n. 28562 del 13/12/2001, che ne integrano e
modificano le previsioni rendendole conformi alla normativa vigente e
alle Direttive regionali. Conseguentemente i capoversi dal X al XXV
vengono soppressi.
C.1) Interventi a favore della vegetazione
Capoverso III
Per maggiore chiarezza e completezza al termine del capoverso III va
aggiunta la seguente frase: "Il censimento floristico completo, che
si prevede di realizzare nel periodo di validita' del Programma,
dovra' portare alla costituzione di una banca dati la cui struttura,
cosi' come per la fauna, deve essere conforme al protocollo di
schedatura dei dati floristici elaborato dalla Regione per il
Progetto Bioitaly. Ogni dato di presenza/assenza di una specie deve
essere corredato, oltre che da informazioni riguardanti i tipi
corologici e le forme biologiche, anche dall'importanza delle singole
specie in termini di rarita', rappresentativita' e sensibilita'. Per
le specie di maggiore interesse conservazionistico dovra' essere
rappresentato cartograficamente l'areale di distribuzione.".
Capoverso VII
In coerenza con le modifiche apportate al V e VI capoverso del punto
B1 della Relazione si sostituiscono le parole "carta dell'attitudine
al miglioramento dei boschi esistenti" con le parole "piano di
gestione ecologica della vegetazione".
Per una maggiore completezza e chiarezza al termine del capoverso VII
vanno aggiunte le seguenti frasi:
"Come gia' accennato al punto B1, per la redazione di detto piano
dovranno essere opportunamente integrati i risultati derivanti dalle
analisi fitosociologiche, della naturalita' e del dinamismo della
vegetazione con quelli ottenuti dall'analisi geo-pedologica e del
sistema forestale.
Lo studio della vegetazione contenuto nel presente Programma dovra'
essere integrato con una descrizione delle categorie fitosociologiche
in senso funzionale ed ecologico che meglio si prestano alle esigenze
gestionali e applicative. E' necessario inoltre individuare il grado
di alterazione delle fitocenosi che si manifesta con modificazioni
della composizione floristica originaria e/o con l'alterazione della
struttura caratteristica dell'associazione. Anche la prevista analisi
sulle dinamiche evolutive contribuira' a verificare la necessita' o
meno di intervenire per favorire l'evoluzione verso formazioni piu'
mature e stabili. Maggiore attenzione dovra' essere prestata alle
zone di transizione tra ambienti diversi (ecotoni).
Si ribadisce la necessita' di elaborare una carta del sistema
forestale che individui le diverse tipologie forestali presenti nel
territorio protetto fornendo, per ciascuna di esse, una descrizione
fisionomica contenente i principali caratteri identificativi e la
forma di governo a cui e' sottoposta e di una carta geo-pedologica.
Oltre agli interventi e agli studi proposti si ritiene indispensabile
predisporre monitoraggi continuativi delle aree soggette ad opere di
rimboschimento o ad interventi fitosanitari effettuati in passato per
verificare i risultati raggiunti nell'ambito della conservazione
della diversita' biologica ed ecologica. L'attivita' di monitoraggio
dovra' riguardare anche aree sperimentali opportunamente individuate
da lasciare a libera evoluzione allo scopo di studiare le dinamiche
evolutive in atto nell'ecosistema forestale.".
Capoverso IX
Sostituire la parola "forestale" con la parola "vegetazione" in
quanto gli interventi descritti riguardano anche la componente
erbacea ed arbustiva.
In coerenza con le modifiche e le integrazioni apportate al capoverso
VIII nel quadro sotto riportato alla colonna "Tipologia lavori"
sostituire le parole "carta dell'attitudine al miglioramento dei
boschi esistenti" con le parole "piano di gestione ecologica della
vegetazione" e aggiungere tra le tipologie di intervento le seguenti:
"Redazione carta geo-pedologica, Redazione carta forestale e
Integrazione studio sulla vegetazione".
C.4) Interventi a favore della fauna
Capoverso II
In coerenza con le modifiche apportate al punto B.4) dopo le parole
"(..) studi finora compiuti" aggiungere le parole "durante il
periodo di validita' del presente Programma e secondo le linee guida
di cui al punto B.4) della presente Relazione".
Conseguentemente le parole "La ricerca (..) Programma di gestione"
sono soppresse.
C.5) Interventi a favore delle emergenze arboree
Capoverso III
Dopo le parole "(..) eventuali altre emergenze arboree," aggiungere
le parole "compresi gli alberi in gruppo o in filare, le siepi e
tutti gli elementi caratterizzanti il paesaggio agrario costituiti da
specie autoctone o di interesse storico-testimoniale".
C.7) Attivita' didattiche, di ricerca e monitoraggio
In coerenza con quanto affermato al precedente punto C.1), nella
tabella riportata al termine del paragrafo in questione dopo le
parole "Acquisto software, realizzazione e aggiornamento data base"
aggiungere le seguenti "relativi ai beni biotici e abiotici".
II) Regolamento di gestione
I contenuti normativi e regolamentari ricalcano le indicazioni
riportate nella parte progettuale e presentano lo stesso grado di
indeterminazione e di farraginosita'. In linea generale il Programma
presentato, anziche' definire con precisione le attivita' consentite
e le relative modalita' di svolgimento, subordina sistematicamente le
possibilita' di intervento a specifiche autorizzazioni rilasciate di
volta in volta dall'Ente di gestione. Tale modalita', che non risulta
conforme con le disposizioni della L.R. 11/88 e successive
modificazioni, lascia ampi margini di discrezionalita' che non
appaiono legittimi. E' evidente quindi la necessita' che il prossimo
Programma di gestione individui con maggiore precisione gli
interventi e le attivita' consentite nell'ambito della Riserva
fornendo altresi' in modo chiaro ed esaustivo, attraverso la parte
normativa/regolamentare, le relative prescrizioni e specifiche
tecniche sulle modalita' di svolgimento senza lasciare margini di
incertezza interpretativa e assicurando al tempo stesso efficacia
giuridica e applicabilita' delle norme.
Per intanto la parte normativa/regolamentare, al fine di una sua
maggiore coerenza e conformita' con le disposizioni soprarichiamate,
dovra' essere modificata come di seguito indicato.
In primo luogo il Titolo "Regolamento di gestione della Riserva
naturale delle Salse di Nirano" viene sostituito da "Norme
regolamentari del Programma di gestione della Riserva naturale delle
Salse di Nirano" in modo da renderlo conforme al dettato della L.R.
11/88 e successive modificazioni e alle Direttive regionali che non
prevedono per le Riserve naturali la predisposizione di uno strumento
avente carattere di Regolamento. Coerentemente nel testo la parola
"Regolamento", laddove compare, deve intendersi sostituita dalle
parole "Norme regolamentari".
Art. 1 - Oggetto
Capoverso I
Per eliminare inesattezze e incongruenze con la normativa vigente il
capoverso viene eliminato.
Art. 3 - Indennizzi e incentivi
L'articolo, che rimandava all'Ente di gestione la possibilita' di
fissare indennizzi per limitazioni che comportino riduzione del
reddito in difformita' a quanto stabilito all'art. 25 bis della L.R.
11/88 e nelle successive Direttive regionali, viene sostituito dal
paragrafo "Indennizzi e incentivi" contenuto nella documentazione
integrativa presentata dal Comune di Fiorano Modenese in data 12
giugno 2002.
Art. 4 - Accesso alla Riserva naturale integrale
In coerenza con quanto precedentemente affermato riguardo alla zona A
della Riserva l'articolo viene sostituito con il nuovo testo dal
Titolo "Fruizione della zona A (Riserva naturale integrale)" di cui
alla documentazione integrativa presentata dal Comune di Fiorano
Modenese in data 12 giugno 2002.
Art. 5 - Divieti
In coerenza con quanto sopra riportato l'articolo viene sostituito
dall'omonimo articolo 5 di cui alla documentazione integrativa
presentata dal Comune di Fiorano Modenese in data 12 giugno 2002 che
precisa e integra alcuni dei contenuti.
Art. 6 - Prescrizioni generali
Capoverso I
Per maggiore completezza il I capoverso viene integrato e modificato
come segue:
"In tutto il territorio della Riserva e' fatto assoluto divieto di
danneggiare, raccogliere e asportare specie appartenenti alla flora
spontanea o parti di esse, fatti salvi gli interventi connessi alla
manutenzione delle infrastrutture, le attivita' e le pratiche
colturali, gli interventi di manutenzione, restauro e
riqualificazione dell'ambiente e del paesaggio naturale.".
Art. 7 - Divieto di abbattimento
Ai fini di una maggiore coerenza con i contenuti dell'articolo, il
Titolo viene modificato in "Tutela della flora legnosa".
Capoverso I
Per rendere piu' chiara la normativa relativa alla tutela degli
alberi il primo capoverso viene sostituito nel modo seguente:
"Fino alla realizzazione del censimento sulle emergenze arboree e'
vietato l'abbattimento di alberature isolate, formazioni lineari
(filari, siepi, fasce boscate) ed elementi caratterizzanti il
paesaggio agrario, costituiti da specie autoctone. Eventuali deroghe
potranno essere concesse dall'Ente di gestione, sentito il Comitato
tecnico-scientifico (CTS) della Riserva, solo nei casi in cui gli
abbattimenti rientrino in progetti di riqualificazione delle aree che
comportino un miglioramento dell'ambiente verso situazioni di
maggiore naturalita' o in casi in cui gli elementi vegetazionali
siano in condizioni precarie tali da rappresentare una fonte di
pericolo per persone o cose.".
Capoverso II
Viene eliminato.
Capoverso III
Il I e II periodo del III capoverso sono cosi' modificati:
"Al termine del censimento sopra richiamato, gli elementi
vegetazionali di pregio saranno da considerare sottoposti alle
seguenti prescrizioni: divieto di abbattimento, distruzione e
danneggiamento degli alberi e delle formazioni censite come
emergenze; autorizzazione, da rilasciare a cura dell'Ente di gestione
della Riserva, di tutte le operazioni di manutenzione, ordinaria e
straordinaria, a carico di tali elementi.".
Art. 8 - Vincolo aree boscate
Per una maggiore coerenza con i contenuti, il Titolo diviene: "Tutela
aree boscate".
Si prevede l'autorizzazione da parte dell'Ente di gestione per gli
interventi selvicolturali realizzati all'interno della Riserva in
palese contrasto con la L.R. 30/81 che attribuisce le competenze in
materia forestale a Comunita' Montane o Amministrazioni provinciali.
Capoverso II
In base a quanto sopra pertanto il secondo capoverso viene cosi'
modificato:
"Tutti gli interventi selvicolturali realizzati nella Riserva
dovranno essere autorizzati, ai sensi della L.R. 30/81,
dall'Amministrazione provinciale di Modena competente per territorio.
La richiesta di effettuare gli interventi va inviata alla Provincia
almeno 120 giorni prima. Per il rilascio dell'autorizzazione la
Provincia e' tenuta a sentire l'Ente di gestione, che si avvale in
questa circostanza del parere del CTS. Al termine dei lavori il
proprietario o possessore dovra' sottoscrivere un "Piano di coltura e
conservazione" come previsto dalla L.R. 30/81.".
Capoverso IV
Al fine di ricondurre nella parte regolamentare le specifiche
tecniche riguardanti le modalita' di svolgimento delle attivita'
ammesse contenute altresi' nella Relazione generale, il quarto
capoverso viene cosi' modificato e integrato:
"Le aree forestali sono individuate, distinte per tipologie,
dall'elaborato cartografico denominato "Fisionomia dei boschi
esistenti" allegato alla Relazione generale. Gli interventi
consentiti devono assicurare, oltre ovviamente il rispetto delle
PMPF, la coerenza con i seguenti ulteriori indirizzi e prescrizioni:
a) per i boschi mesofili, costituiti da fustaie miste di latifoglie,
in genere di neoformazione, sviluppatesi su coltivi di recente
abbandono, sono consentiti unicamente interventi di carattere
fitosanitario e, graduati a seconda del grado di densita' della
formazione e fertilita' della stazione, interventi di indirizzo e
controllo finalizzati a favorire l'evoluzione spontanea della
vegetazione (tagli selettivi, rinfoltimenti localizzati con specie
rare nel territorio della Riserva come Quercus pubescens, Q. cerris,
Q. petraea, tigli, carpini, frassini, ecc.);
b) per i boschi igrofili ripariali e gli arbusteti (sia di tipo
mesofilo che xerofilo) sono consentiti interventi di carattere
fitosanitario e di indirizzo e controllo dell'evoluzione spontanea
della vegetazione quali: controllo delle specie invadenti come rovi e
vitalba, rinfoltimenti localizzati, ecc.;
c) per i boschi di origine antropica (rimboschimenti di latifoglie,
boscaglie ruderali e formazioni sviluppatesi su vecchi impianti di
pioppi) sono consentiti interventi colturali diversificati a seconda
dei tipi strutturali mirati a favorire l'evoluzione del soprassuolo e
la rinnovazione naturale delle specie autoctone;
d) gli interventi forestali vanno effettuati esclusivamente nel
periodo compreso tra l'1 ottobre e l'1 marzo;
e) nella realizzazione degli interventi va sempre salvaguardata la
rinnovazione spontanea di specie autoctone;
f) non e' consentita l'apertura, anche temporanea, di nuove piste per
l'esbosco;
g) nella realizzazione di qualsiasi intervento e' fatto divieto di
tagliare o danneggiare le specie, generalmente del piano dominato,
cd. secondarie, in via di rarefazione come sorbi, cornioli, viburni,
tigli, frassini, maggiociondoli, prugnoli, perastri, biancospini,
ecc. nonche' le specie arbustive e erbacee del piano basale;
h) nelle operazioni forestali e' fatto divieto di tagliare gli
esemplari, di qualsiasi dimensione, appartenenti al genere Quercus;
i) nella realizzazione degli interventi e' fatto obbligo di
rilasciare parte degli esemplari morti in piedi scelti fra quelli di
maggiore diametro e piu' ricchi di cavita';
j) non sono consentite potature e spalcature di rami vivi;
k) le piante appartenenti a specie alloctone presenti nelle aree di
intervento vanno di norma eliminate tranne casi particolari: piante
morte in piedi, di particolari dimensioni e ricche di cavita';
l) non e' ammessa la raccolta del cotico erboso, lo sfalcio e la
raccolta dell'erba nelle aree forestali.".
L'ultimo capoverso viene eliminato.
Art. 9 - Siepi e macchioni arbustivi
L'articolo viene abrogato poiche' i temi in esso contenuti sono gia'
trattati nell'art. 7.
Art. 10 - Rimboschimenti
Tale articolo appare in contrasto con quanto affermato a pagg. 26-27
della Relazione generale dove non viene considerata prioritaria la
realizzazione di nuove formazioni boscate, bensi' si raccomanda di
favorire gli interventi di miglioramento delle superfici boscate e
degli arbusteti gia' esistenti. Inoltre lo stato attuale delle
conoscenze sul patrimonio naturalistico dell'area protetta non
consente di attuare interventi corretti e fondati dal punto di vista
scientifico.
In base a quanto sopra pertanto il testo dell'articolo viene cosi'
modificato:
"Per il periodo di validita' del presente Programma, in
considerazione della mancanza di adeguati studi climatici,
fisiografici, geopedologici e sulle dinamiche evolutive delle
formazioni vegetali, e' vietato effettuare rimboschimenti nel
territorio della Riserva eccezione fatta per interventi aventi
finalita' naturalistiche da realizzarsi esclusivamente nelle aree
classificate a forte ed elevato grado di artificializzazione, cosi'
come individuate nell'apposita cartografia. Come per gli interventi
selvicolturali, anche per le opere di rimboschimento, dovra' essere
redatto un progetto avente le caratteristiche descritte al precedente
articolo 8, che dovra' essere autorizzato dalla Provincia di Modena
di concerto con l'Ente di gestione della Riserva, che si avvale del
parere del CTS. Negli interventi di rimboschimento e di miglioramento
delle aree boscate e' consentito solamente l'impianto di specie
autoctone presenti nell'elenco di cui alla Tabella 2bis, allegata
alla Relazione, di provenienza locale e idonee alla realta'
stazionale. Gli impianti devono essere realizzati secondo modalita' e
criteri naturalistici (disposizioni a piccoli gruppi o secondo linee
curve, impianti con il metodo delle macchie seriali, e cosi' via) e
non potranno essere monospecifici se non in casi particolari (esempio
nei rinfoltimenti).".
Art. 11 - Frutteti, vigneti e colture arboree
Per coerenza con gli argomenti trattati l'articolo deve essere
portato nel Titolo quarto: Uso del territorio.
Capoverso II
Dopo le parole "(..) Comitato tecnico-scientifico" aggiungere
"esclusivamente nelle aree a forte ed elevato grado di
artificializzazione e nel rispetto delle prescrizioni stabilite
dall'art. 70 delle PMPF riguardo ai terreni cd. saldi".
Art. 12 - Prescrizioni generali
Per maggiore completezza il testo dell'articolo viene cosi'
riformulato:
"Nell'intero territorio della Riserva sono vietati:
- il disturbo intenzionale della fauna, mediante produzione di suoni
o rumori;
- la raccolta, la distruzione e il danneggiamento di nidi, uova,
nidiate, cucciolate e tane;
- l'introduzione volontaria di specie animali soprattutto per quanto
riguarda specie estranee agli ecosistemi esistenti;
- la cattura della fauna selvatica;
- lo spargimento di esche avvelenate."
Art. 13 - Esercizio venatorio
Per maggiore completezza e comprensione il testo dell'articolo viene
cosi' riformulato:
"Secondo quanto disposto dalle leggi vigenti e dal decreto istitutivo
all'interno della Riserva e' vietato l'esercizio venatorio."
Art. 14 - Ripopolamento e cattura
Ai fini di una maggiore coerenza con quanto espresso nel testo, il
Titolo dell'articolo viene modificato in "Gestione della fauna" e nel
primo capoverso vengono eliminate le parole "..(ripopolamento e
cattura)..".
Art. 15 - Norme relative a cani e altri animali
Capoverso II
Dopo le parole "(..) condotti al guinzaglio" aggiungere la frase "ad
eccezione della zona a Riserva naturale integrale dove, ai sensi
dell'art. 7 del DPGR 178/82, e' vietato l'accesso con cani o altri
animali."
Art. 16 - Pesca
Allo scopo di raccogliere dati sul patrimonio ittico e
conseguentemente di migliorare le attivita' di gestione e di tutela
della fauna ittica, l'Ente di gestione deve prevedere il rilascio di
un tesserino per la pesca sportiva.
Pertanto al termine del capoverso aggiungere le parole "Per lo
svolgimento dell'attivita' alieutica i pescatori devono
obbligatoriamente munirsi di apposito tesserino, rilasciato dall'Ente
di gestione della Riserva, dove annotare le giornate di pesca, le
catture effettuate, l'orario di pesca, la tecnica seguita, le esche
utilizzate.".
Art. 18 - Incentivi per la salvaguardia della fauna selvatica
L'articolo viene abrogato non avendo contenuto normativo ma solo di
indirizzo generale; peraltro i concetti espressi vengono ampiamente
ripresi nella relazione generale.
Art. 20 - Escavazioni e movimenti terra
Capoverso I
Nel secondo periodo del capoverso I per maggiore chiarezza e
precisione dopo le parole "(..) diversificazione ecologica dei siti"
aggiungere le parole "previsti nel Programma di gestione (..)". Dopo
le parole "(..) franosi" aggiungere le parole "fatti salvi gli
adempimenti relativi al vincolo idrogeologico (RDL 31/12/1923, n.
3267)". Al termine del secondo periodo del suddetto capoverso
aggiungere le parole ", secondo i criteri di cui alla delibera di
Giunta regionale 6/9/1994, n. 3939 "Direttiva concernente criteri
progettuali per l'attuazione degli interventi in materia di difesa
del suolo nel territorio della regione Emilia-Romagna".".
Art. 21 - Spandimenti
Capoverso I
Per maggiore chiarezza e precisione dopo le parole "(..) nonche' i
prelievi di acqua" aggiungere le parole "dai corpi idrici naturali."
ed eliminare le parole "fatti salvi gli interventi (..) alla flora e
alla fauna.".
Art. 25 - Frane
Capoverso I
Per evitare incertezze interpretative e per maggiore precisione nel
primo periodo di detto capoverso la parola "preferibilmente" viene
eliminata; nel secondo periodo dopo le parole "(..) redatti da un
tecnico abilitato," aggiungere le parole "secondo i criteri di cui
alla delibera di Giunta regionale 3939/94 (..)". Al termine del
capoverso aggiungere le seguenti parole: "Gli interventi saranno
limitati ai casi in cui tali fenomeni interessino case, strade,
colture agricole, habitat di specie di interesse
conservazionistico.".
Art. 26 - Tutela delle aree calanchive e dei crinali
Capoverso I
Per maggiore coerenza con quanto espresso al precedente articolo dopo
le parole "(..) di comprovata pericolosita'" aggiungere le parole
"cosi' come illustrato all'art. 25.".
Art. 27 - Attivita' agricole
Capoverso I
In coerenza con quanto precedentemente espresso riguardo al punto B.3
al termine del capoverso I aggiungere le parole: "Le attivita'
agricole inoltre non sono consentite nelle aree a medio o debole
grado di artificializzazione cosi' come individuate nell'elaborato
cartografico "Ripartizione della vegetazione in base al grado di
artificializzazione" e nelle superfici agricole non utilizzate di cui
all'elaborato "Carta dell'uso reale del suolo" qualora definibili
come terreni saldi ai sensi delle vigenti PMPF.".
Capoverso VI
Per maggiore precisione la parola "suini" viene sostituita con la
parola "zootecnici" e vengono eliminate le parole "fatto salvo quanto
(..) liquami zootecnici".
Art. 30 - Interventi edilizi
Capoverso I
In coerenza con quanto precedentemente affermato al punto B) riguardo
all'attivita' edificatoria il primo periodo del capoverso I viene
cosi' modificato: "All'interno della Riserva e' vietata ogni
attivita' edificatoria che non sia il recupero dell'esistente
(manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione senza
aumento di superficie utile e senza cambio di destinazione d'uso).
Nell'area di protezione (zona C) sono invece consentiti la
costruzione di fabbricati di servizio alle attivita' agricole e di
infrastrutture tecniche di difesa del suolo, nonche' il cambio di
destinazione d'uso degli edifici.". Nel secondo periodo di detto
capoverso le parole "(..) in queste aree (..)" vengono sostituite
con le parole "(..) nelle aree a tutela ambientale generale e di
protezione (..)".
Art. 31 - Norme generali
Capoverso I
Per maggiore precisione le parole "(..) le norme stabilite nei
regolamenti e nella legislazione vigenti (..)" sono sostituite dalle
seguenti "(..) le disposizioni stabilite nelle presenti norme
regolamentari (..)".
Art. 33 - Accesso alla Riserva e al Centro visita di Ca' Tassi
Capoverso I
In coerenza con quanto precedentemente espresso in merito all'accesso
nell'area definita dall'atto istitutivo come "Riserva naturale
integrale" dopo le parole "L'accesso alla Riserva (..)" aggiungere
le parole "(..), ad eccezione della zona a "Riserva naturale
integrale", (..)".
Capoverso IV
Per coerenza con i contenuti, che riguardano la raccolta della
lettiera, il quarto capoverso viene spostato all'articolo 8 - Tutela
aree boscate.
Art. 37 - Manifestazioni sportive
Capoverso I
Per maggiore precisione e coerenza con quanto precedentemente
espresso all'articolo 31 le parole "(..) in particolare (..) fuori
strada." vengono eliminate.
Capoverso II
Per ragioni di opportunita' le parole "(..) o di orienteering."
vengono eliminate.
Art. 42 - Gestione delle attivita' del Comitato
L'articolo che, in difformita' a quanto stabilito dalle Direttive
regionali per l'elaborazione dei Programmi di gestione delle Riserve,
rimanda l'approvazione del regolamento interno di funzionamento del
Comitato tecnico-scientifico della Riserva, viene sostituito dal
testo di detto regolamento prodotto con la documentazione integrativa
inviata in data 11 giugno 2002 con nota prot. n. 9965 dal Comune di
Fiorano Modenese.
Art. 43 - Vigilanza e sanzioni
L'articolo che, in difformita' con quanto stabilito nelle sopracitate
Direttive, rimanda la regolamentazione delle attivita' di vigilanza
ad apposite convenzioni da redigere successivamente e riguardo alle
sanzioni si limita a fare riferimento all'art. 32 della L.R. 11/88
senza specificare e articolare le diverse sanzioni in base alle
finalita' della Riserva, ai suoi contenuti naturalistici e a quanto
stabilito nelle norme regolamentari del Programma di gestione, viene
integrato dalle bozze di convenzione stipulate con le GEV per la
vigilanza e dall'elenco dettagliato delle sanzioni prodotti e
trasmessi con la documentazione integrativa inviata in data 11 giugno
2002 con nota prot. n. 9965;
considerato inoltre:
- che il nuovo Programma di gestione, di cui e' stata piu' volte
dichiarata la necessita' come sede per integrare le tematiche non
sufficientemente trattate nel Programma in esame, debba essere
elaborato nel rispetto della Direttiva regionale citata e tenendo
conto delle seguenti indicazioni circa le analisi di settore e gli
elaborati conoscitivi che dovranno comprendere:
a) realizzazione di un'analisi floristica approfondita e redazione di
una check-list informatizzata che indichi per le diverse specie di
flora presenti, oltre ai tipi corologici e alle forme biologiche,
anche l'importanza in termini di rarita' (presenza in elenchi
regionali, nazionali o internazionali), rappresentativita' e
sensibilita' (andranno elencati eventuali fattori di minaccia); per
le specie di particolare interesse conservazionistico dovra' essere
indicato cartograficamente l'areale di distribuzione;
b) integrazione della carta della vegetazione con una descrizione
dettagliata delle categorie fitosociologiche anche in senso
funzionale ed ecologico al fine di avere informazioni che meglio si
prestano alle esigenze applicative e gestionali;
c) elaborazione della carta del sistema forestale, della carta
geo-pedologica e del piano di gestione ecologica delle formazioni
vegetali cosi' come descritti al precedente punto C1 "Interventi a
favore della vegetazione";
d) realizzazione di uno studio approfondito sul popolamento
faunistico secondo le indicazioni di cui al precedente punto B.5
"Linee e indirizzi per la gestione del patrimonio faunistico";
e) identificazione e descrizione degli ecosistemi e delle reti
trofiche di particolare rilevanza;
f) redazione della carta degli habitat presenti nella Riserva
individuati secondo le tipologie indicate nel manuale "Habitat
dell'Emilia-Romagna", edito dall'Istituto per i beni artistici,
culturali e naturali della Regione, per il riconoscimento degli
habitat secondo il metodo "CORINE-biotopes";
g) tutti gli elaborati di cui sopra dovranno essere realizzati in
scala 1:5000. Nella redazione dei suddetti studi dovranno essere
tenuti in considerazione i dati provenienti dalle tesi di laurea
realizzate o in corso di realizzazione sull'area protetta;
h) individuazione, in ottemperanza al disposto dell'art. 25 della
Legge 36/94, relativamente ai corsi d'acqua che interessano il
territorio della Riserva del deflusso minimo vitale (DMV) in grado di
garantire la salvaguardia degli ecosistemi acquatici;
i) realizzazione di uno studio sui limiti di utenza turistica
compatibili con la conservazione del territorio protetto (carring
capacity);
- che, in aggiunta a quanto sopra descritto, il nuovo Programma di
gestione ponga maggiore attenzione affinche' vi sia completa
corrispondenza tra le risultanze degli apporti conoscitivi e gli
interventi e le attivita' consentite fornendo altresi' in modo chiaro
ed esaustivo, attraverso la parte normativa/regolamentare, le
relative prescrizioni e specifiche tecniche sulle modalita' di
svolgimento senza lasciare margini di incertezza interpretativa. In
particolare si richiede:
a) una carta delle priorita' di intervento che, nelle aree di
maggiore interesse naturalistico, individui i principali fattori di
minaccia e conseguentemente stabilisca precedenza e selettivita' di
intervento;
b) che i prossimi interventi di ricostituzione di formazioni boscate
siano individuati sulla base di una analisi sistematica, condotta con
metodi scientifici, che tenga conto di tutte le componenti ambientali
presenti (ad esempio, i nuclei boscati o le aree di interesse
ecologico che necessitino di una connessione funzionale, gli areali
necessari per lo svolgimento dei cicli biologici delle diverse specie
di fauna, i corridoi di collegamento tra detti habitat utilizzati
dagli animali, gli eventuali corridoi di migrazione e cosi' via),
cartografati e descritti con un maggiore livello di dettaglio per
quanto riguarda metodologie, tempi, specie da utilizzare, modalita'
operative;
c) approfondire i temi relativi alle attivita' incompatibili con le
finalita' della Riserva (ad esempio attivita' agricole che provocano
inquinamenti o dissesti idrogeologici, attivita' turistiche, ecc.) in
modo da stabilire tempi e modi di cessazione, fissando altresi' i
criteri e i parametri per gli eventuali indennizzi;
sentito il parere favorevole del Comitato consultivo regionale per
l'ambiente naturale, ai sensi dell'art. 25 bis della L.R. 11/88 e
successive modificazioni, espresso nella seduta del 17 giugno 2002;
recepite le osservazioni e le proposte di modifica richieste dal
Comune di Fiorano Modenese con nota prot. n. 11455 in data 5 luglio
2002 che non hanno apportato sostanziali variazioni al testo
presentato al Comitato consultivo regionale per l'ambiente naturale
nella sopracitata seduta;
dato atto:
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale "Ambiente e
Difesa del suolo e della costa", dott.ssa Leopolda Boschetti, in
merito alla legittimita' della presente deliberazione ai sensi
dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01, nonche' della deliberazione
della Giunta regionale 2774/01;
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Parchi
e Risorse forestali, dott. Enzo Valbonesi, in merito alla regolarita'
tecnica della presente deliberazione ai sensi dell'art. 37, comma 4
della L.R. 43/01, nonche' della deliberazione della Giunta regionale
2774/01;
su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile,
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare il Programma di gestione della Riserva naturale
"Salse di Nirano" con le modifiche e le integrazioni discendenti da
quanto specificato al precedente "Considerato";
2) di conservare agli atti presso il Servizio Parchi e Risorse
forestali dell'Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile il Programma approvato;
3) di stabilire che il Comune di Fiorano Modenese, in qualita' di
Ente di gestione della Riserva naturale, elabori il prossimo
Programma di gestione in conformita' alle indicazioni contenute nel
precedente "Considerato";
4) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.