DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 maggio 2002, n. 909
Approvazione Programma regionale di Informazione educazione ambientale (INFEA) 2002/2004 (L.R. 15/96). Richiesta cofinanziamento statale in attuazione accordo Conferenza Stato-Regioni del 23/11/2000 in materia di INFEA
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- negli ultimi anni l'Informazione ed educazione ambientale (INFEA)
ha assunto sempre piu' il significato di uno strumento preventivo e
integrato con le politiche ambientali, coessenziale alla promozione
della cultura e dello sviluppo sostenibile;
- il suo essere una forma di conoscenza che promuove congiuntamente
valori e azioni positive per l'ambiente la propone come partner
naturale dei processi di Agenda 21 locale che perseguono il
necessario coinvolgimento dei cittadini e di tutte le categorie
sociali ed economiche nelle politiche di governo del territorio;
- il Capitolo 36 dell'Agenda 21 di Rio, le Carte di Fiuggi e
Salonicco '97 e i documenti della Conferenza nazionale
dell'educazione ambientale tenutasi a Genova nel 2000, sanciscono tra
gli altri il nuovo significato e il ruolo dell'educazione per
l'ambiente e lo sviluppo sostenibile;
- l'educazione ambientale viene in conseguenza attualmente vissuta
come un compito e un'opportunita' che coinvolge tutti gli attori
sociali, chiamati a diversi livelli e con competenze differenziate a
definire obiettivi, strategie, azioni per attivita' integrate di
informazione, educazione e formazione in questo campo. L'attenzione
al mondo della scuola - che rimane comunque un "interlocutore
privilegiato" delle iniziative in questo campo - si e' andata
estendendo anche all'utenza adulta, coinvolgendo in azioni di
informazione e formazione settori diversi, quali il mondo della
realta' produttiva, delle associazioni di categoria, dei giovani in
formazione;
- in questi ultimi anni si e' assistito, ad un notevole sviluppo
dell'educazione ambientale, sia a livello locale e regionale, sia
come elaborazione di strategie nazionali, ma oggi, in conseguenza
della rapida evoluzione degli scenari sopra richiamati e dei nuovi
compiti che si ritiene debba assolvere l'educazione ambientale e'
richiesto un salto di qualita' a chi promuove e a chi opera nel campo
dell'educazione ambientale: nuovi modelli organizzativi, competenze,
professionalita', capacita' progettuali e operative;
- i punti e i significati sopra richiamati sono stati sviluppati
nelle loro implicazioni operative e organizzative nelle "Linee di
indirizzo per una nuova programmazione concertata tra lo Stato e le
Regioni in materia di Informazione formazione educazione ambientale"
approvate il 23 novembre 2000 dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha
inoltre appositamente istituito un Tavolo Tecnico permanente composto
da dirigenti ed esperti designati dalle Regioni e dal Governo allo
scopo di supportare la nuova programmazione INFEA
regionale-nazionale;
premesso inoltre che:
- in Emilia-Romagna e' presente una tradizione ormai ventennale di
iniziative nel campo dell'INFEA che ha visto protagonisti il mondo
della scuola, gli Enti locali, le aree protette, l'associazionismo
culturale e ambientalista, le Universita' e i centri di ricerca;
- per promuovere, organizzare e sviluppare l'informazione e
l'educazione ambientale, l'Emilia-Romagna si e' dotata nel 1996 di un
apposito strumento legislativo, la L.R. 15/96, con l'obiettivo: di
dare sistematicita' e organicita' alle esperienze di informazione ed
educazione ambientale dentro la scuola e nel territorio, definendo un
sistema di regole, strumenti e risorse tramite i quali promuovere lo
sviluppo di comportamenti positivi nei confronti dell'ambiente;
raccogliere e favorire l'accesso alle informazioni sullo stato
dell'ambiente, promuovere il coordinamento di tutti i Centri di
educazione ambientale (CEA) che operano sul territorio;
- la L.R. 15/96, prima legge regionale in Italia sull'educazione
ambientale, in sintonia e coerenza con i documenti di indirizzo
internazionale e nazionale sopra richiamati, ha anticipato le
esigenze organizzative e la promozione dei sistemi a rete oggi
perseguiti anche a livello nazionale;
- in attuazione della sopracitata L.R. 15/96, negli anni 1999/2001,
e' stato realizzato il Programma triennale INFEA (approvato con
delibera del Consiglio regionale n. 1196 del 28 luglio 1999), che
individuava principi e obiettivi, metodologie, strumenti e tipologie
di azione volti a promuovere il "Sistema regionale dell'educazione
ambientale", proponendosi di accrescere e migliorare: la
collaborazione tra le diverse strutture sul territorio e tra queste e
il mondo della scuola; la qualita' di progetti e iniziative; la
continuita' dei servizi offerti;
- la realizzazione del Programma triennale INFEA ha consentito di
raggiungere risultati apprezzabili, come risulta dal documento
"Attuazione Programma regionale INFEA 1999/2001", acquisito agli atti
d'ufficio del Servizio competente per materia, cosi' sintetizzabili:
tra le iniziative realizzate si segnalano:
- per le scuole: aggiornamento e formazione insegnanti, promozione
dei Laboratori di educazione ambientale dentro le scuole, produzione
materiali didattici di qualita' per insegnanti e allievi,
coinvolgimento delle scuole nei processi di Agenda 21 locale;
- sul territorio: promozione di strutture e progetti INFEA, campagne
di comunicazione per i comportamenti ecosostenibili, formazione per
gli operatori dei Centri di educazione ambientale, promozione Agende
21 locali con il supporto delle strutture INFEA;
particolare rilievo hanno assunto:
- il master post laurea in "Esperto di educazione ambientale",
rivolto ad operatori dei CEA e a neolaureati, nel quadro di una
collaborazione con l'Universita' degli Studi di Bologna e con docenti
dei principali atenei della regione;
- l'"Agenda della formazione per l'educazione ambientale", con
l'insieme dei corsi di aggiornamento per insegnanti delle scuole
(progetto che ha vinto il premio "Regionando" 2001 del Forum PA per
il settore beni culturali e ambientali);
- il progetto "La seconda vita delle cose" e i materiali didattici
cartacei e multimediali messi a disposizione delle scuole
("Educazione ambientale nella scuola dell'autonomia", "Territorio
senza confini", "4 giochi per l'ambiente", "Un piatto di buona
terra", "A scuola di Agenda 21", ecc.);
- la rivista Centocieli (edita dal settembre 1999) e il sito web
dedicato al sistema della educazione ambientale:
www.regione.emilia-romagna.it/infea; le campagne di sensibilizzazione
sul risparmio idrico e sulla riduzione e il riciclaggio dei rifiuti;
- complessivamente, nel triennio sono stati finanziati 162 progetti
(100 realizzati dai Centri di educazione ambientale, 62 dalle scuole)
gli ultimi dei quali si concludono nel giugno 2002. L'investimento di
risorse regionali per l'attuazione del Programma triennale INFEA
1999/2001 e' stato pari a circa 3 miliardi di lire, che hanno
generato un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di lire;
dato atto che:
- in data 23 novembre 2000 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato
il documento "Linee di indirizzo per una nuova programmazione
concertata tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento
e Bolzano in materia di INFEA (Informazione - formazione - educazione
ambientale)";
- nel documento sopracitato per la prima volta lo Stato e le Regioni
definiscono il quadro di riferimento per una politica e una
programmazione concertata nel campo dell'INFEA indicando nello
specifico:
- gli orientamenti, le strategie, i significati e le funzioni
rinnovate dell'INFEA;
- i compiti spettanti ai diversi livelli (Stato, Regione, Enti
locali, ONLUS, agenzie);
- la necessita' di stabilire una sede di confronto permanente (il
Tavolo tecnico INFEA nazionale);
- gli strumenti di comunicazione, valutazione, documentazione,
sostegno, formazione per il sistema INFEA;
- in data 17 gennaio 2002 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato
una deliberazione (Rep. Atti n. 1368), successivamente integrata, che
specifica le modalita' per accedere ai finanziamenti statali previsti
per dare attuazione alle Linee di indirizzo 23 novembre 2000 relative
al biennio 2001/2002;
- secondo le indicazioni della citata delibera 17 gennaio 2002 ogni
Regione deve approvare con delibera di Giunta entro il 31 maggio 2002
un proprio Documento di programmazione in materia di INFEA sulla base
del quale verranno ripartiti i fondi statali disponibili ed entro il
31 luglio e' prevista la stipula di specifici Accordi di programma
Stato/Regione per l'attuazione degli interventi;
dato atto inoltre che:
- a livello regionale il primo "Piano di azione ambientale per un
futuro sostenibile" della Regione Emilia-Romagna, approvato dal
Consiglio regionale il 26 settembre 2001 (deliberazione Consiglio
regionale n. 250), assegna grande importanza allo sviluppo degli
strumenti preventivi, informativi, educativi e partecipativi, e
integra l'INFEA al proprio interno quale strumento fondamentale per
promuovere una nuova generazione di politiche ambientali preventive,
responsabilizzanti e proattive, prevedendo, tra l'altro, di investire
specifiche risorse nella promozione dell'educazione ambientale e dei
processi di Agenda 21 locale in stretto collegamento con i tematismi
e gli obiettivi del Piano, cosi' come indicato nei paragrafi 4.1.10 e
6.7;
- le politiche di sviluppo delle attivita' di informazione ed
educazione ambientale sono inserite coerentemente nel quadro delle
politiche regionali attivate per il perseguimento di uno sviluppo
sostenibile;
considerato che:
- all'interno di tale quadro regionale si e' sviluppata una ampia
consultazione per la definizione delle priorita' programmatiche per
il settore INFEA per il prossimo triennio;
- in particolare, per giungere ad una costruzione partecipata del
nuovo Programma regionale INFEA per il triennio 2002/2004, il
competente Servizio comunicazione, educazione ambientale, Agenda 21
locale ha promosso due seminari regionali (tenutisi il 20 febbraio e
l'8 maggio 2002) cui hanno partecipato componenti della Commissione
regionale di coordinamento prevista dalla L.R. 15/96 e rappresentanti
dei Centri di educazione ambientale e che in tali seminari sono stati
analizzati ed approfonditi con tutti i protagonisti del settore gli
esiti delle attivita' fin qui realizzate, nonche' le iniziative e
priorita' da inserire nel Programma regionale INFEA 2002/2004;
considerato altresi' che:
- un sintetico bilancio degli esiti dell'attuazione del Programma
1999/2001, relativamente agli obiettivi di promozione della rete dei
Centri di educazione ambientale e di qualificazione e sviluppo delle
attivita' di EA, evidenzia la presenza di:
- punti di forza e di miglioramento: la grande quantita' delle
esperienze (oltre 70 strutture che promuovono educazione ambientale)
e la loro capillare presenza sul territorio; una maggiore
collaborazione tra i CEA; una maggiore articolazione tematica; una
maggiore quantita', qualita' e diversificazione dei servizi offerti;
piu' attenzione degli Enti locali per i CEA; significativi
riconoscimenti nazionali al ruolo di alcuni CEA; una maggiore quota
di risorse economiche disponibili;
- punti deboli: ancora insufficiente sinergia tra le strutture di
educazione ambientale con rischio di fragilita' e frammentazione;
offerta di educazione ambientale ancora troppo orientata alla
dimensione conoscitivo-trasmissiva o esperienziale piuttosto che
costruttivo-partecipativa; offerta di educazione ambientale ancora
troppo sbilanciata sul solo mondo scolastico; ancora da strutturare e
potenziare l'offerta di educazione ambientale per gli adulti
(comportamenti, consumi) e per specifiche categorie di stakeholders;
- e' stato conseguito un significativo potenziamento delle Strutture
di coordinamento della rete INFEA regionale con:
- la costituzione di uno specifico Servizio regionale "Comunicazione,
educazione ambientale, Agenda 21 locale" cui compete tra l'altro la
gestione del "CREA Emilia-Romagna" (Centro regionale educazione
ambientale), struttura di coordinamento regionale e servizio per la
rete dei centri e il sistema INFEA regionale, che dispone tra l'altro
di un Centro di documentazione/biblioteca, di un'Aula multimediale e
laboratorio informatico che ha, tra i suoi compiti principali, quelli
di:
coordinare progetti comuni della rete delle strutture INFEA al fine
di promuovere il sistema a rete dell'informazione ed educazione
ambientale regionale;
monitorare l'attivita' delle strutture INFEA attraverso un sistema
di indicatori di qualita' dei progetti e della efficacia e
funzionalita' delle strutture;
implementare le banche dati su "enti, esperienze, materiali, temi"
in collaborazione con il Ministero Ambiente;
collaborazione con le altre Regioni e il Ministero Ambiente e per
programmi comuni di educazione ambientale, per il perseguimento dei
programmi nazionali e/o interregionali;
promuovere la formazione per gli operatori delle strutture INFEA sul
territorio;
- sono stati finanziati ed avviati, in tutte le 9 Province
dell'Emilia-Romagna, piani provinciali di coordinamento dell'INFEA
per lo sviluppo della rete e delle iniziative e per la programmazione
di progetti comuni;
ritenuto che:
- si sono registrati significativi passi avanti rispetto agli
obiettivi strategici indicati dal Programma INFEA 1999/2001 citato,
ma che, nello stesso tempo, le opzioni li' indicate (sviluppo della
rete dei Centri di educazione ambientale, miglioramento della
qualita' dei servizi offerti nella direzione di una particolare
attenzione ai processi di riforma della scuola dell'autonomia e dei
processi di Agenda 21 locale) sono ancora attuali e suscettibili di
ulteriori sviluppi, oltreche' ribadite dall'Accordo Stato/Regioni del
23 novembre 2000;
- anche alla luce degli orientamenti europei e delle politiche
regionali nel settore ambientale emerge come obiettivo di fondo, per
le future politiche di educazione ambientale, il perseguimento della
integrazione dell'educazione ambientale in tutte le politiche
pubbliche, quale strumento di coinvolgimento e di prevenzione, e
della integrazione tra il Sistema INFEA e tutte le altre reti che
intervengono sull'ambiente (Aree protette, agenzie per l'ambiente,
Agende 21 locali, Citta' sane, Citta' dei bambini, ecc.) al fine di
promuovere una rete di reti per lo sviluppo sostenibile;
- nello specifico, questo significa che l'INFEA deve divenire parte
integrante di ogni Piano e programma comunale, provinciale e
regionale, che i CEA devono raccordarsi strettamente con le Agende 21
locali, le Aree protette, i Piani per la salute, i Piani del
traffico, ecc. portandovi le proprie competenze ed esperienze e,
viceversa, facendosi carico dei problemi connessi ai diversi
tematismi;
- sulla base dell'analisi e del lavoro fin qui svolto con la
precedente programmazione e delle indicazioni emergenti dai citati
documenti nazionali e regionali, e' possibile definire, all'interno
della articolata serie di tipologie e di azioni previste dall'art. 2
della L.R. 15/96, cosi' come del citato documento della Conferenza
Stato Regioni del 23 novembre 2000, il Programma INFEA 2002/2004,
articolato in "Aree di intervento" cosi' come riportato in Allegato
n. 1, parte integrante della presente deliberazione;
dato atto inoltre che:
- la Commissione regionale di coordinamento della L.R. 15/96, che
definisce le linee di indirizzo in materia di INFEA, nella seduta del
13 maggio 2002, ha espresso parere favorevole in merito al Programma
di cui all'Allegato n. 1 citato;
- le risorse che il Ministero dell'Ambiente e Tutela del territorio
mette a disposizione delle Regioni contribuiranno a finanziare parte
della realizzazione delle azioni previste dal Programma di cui
all'Allegato n.1;
ritenuto altresi' che:
- in considerazione delle modalita' e tempi di esecutivita' degli
atti necessari per il cofinanziamento statale (Accordi di programma,
progetti esecutivi, ecc.) e delle necessita' amministrative di
assunzione degli atti di impegno della Regione, si indicano come
suscettibili di essere finanziate con il contributo statale azioni
contenute all'interno delle aree del Programma contraddistinte dai
numeri 1, 2, 3, 6, 7, 8 e 9;
- le azioni di cui al punto precedente avranno un tempo di
realizzazione di due anni a decorrere dalla approvazione dei progetti
esecutivi e un costo complessivo stimato in Euro 826.331,00 che sara'
opportunamente articolato in sede di definizione dell'Accordo di
programma Stato/Regione da redigersi a fronte della comunicazione del
cofinanziamento statale assegnato;
richiamata la L.R. 28 dicembre 2001, n. 50 "Bilancio di previsione
della Regione Emilia-Romagna per l'anno finanziario 2002 e Bilancio
pluriennale 2002/2004" che presenta una disponibilita' complessiva,
finalizzata alle azioni ricomprese nel Programma di cui all'Allegato
n. 1, di Euro 962.888,09;
considerata inoltre la necessita' di assumere la presente
deliberazione coi poteri del Consiglio regionale, stante l'urgenza di
trasmettere il presente atto al Ministero dell'Ambiente e Tutela del
territorio nei tempi e alle condizioni indicati dalla deliberazione
della Conferenza Stato-Regioni sopra richiamata, al fine di usufruire
dei contributi statali;
dato atto, ai sensi dell'art. 37, quarto comma della L.R. 26 novembre
2001, n. 43, nonche' della deliberazione di Giunta n. 2774 del 10
dicembre 2001:
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio
Comunicazione, Educazione ambientale, Agenda 21 locale, dott. Paolo
Tamburini, in merito alla regolarita' tecnica della presente
delibera;
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale all'Ambiente
e Difesa del suolo e della costa, dott.ssa Leopolda Boschetti, in
merito alla legittimita' della presente delibera;
su proposta dell'Assessore alla Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile,
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare, ai sensi della L.R. 15/96, sulla base delle
motivazioni espresse in premessa, il Programma regionale
dell'informazione ed educazione ambientale (INFEA) per il triennio
2002/2004, riportato nell'Allegato n. 1, parte integrante della
presente deliberazione;
2) di dare atto che la Giunta, sulla base degli obiettivi, delle
linee guida, degli strumenti, delle tipologie di azione di cui
all'Allegato n. 1, nonche' delle risorse finanziarie disponibili,
provvedera' a predisporre annualmente i programmi operativi in
attuazione della presente deliberazione;
3) di dare atto che alla realizzazione del programma di iniziative
per il 2002 si provvedera' con i fondi stanziati sul Bilancio di
previsione per l'esercizio finanziario 2002, che presenta una
disponibilita' complessiva di Euro 962.888,09;
4) di dare atto che, per i programmi operativi delle successive
annualita' 2003 e 2004, le risorse necessarie saranno individuate
nell'ambito delle apposite autorizzazioni di spesa che verranno
disposte in sede di approvazione annuale del bilancio di previsione
regionale;
5) di trasmettere il presente atto al Ministero dell'Ambiente e
Tutela del territorio per la richiesta di cofinanziamento nei termini
stabiliti dalla delibera della Conferenza Stato-Regioni del
17/1/2002, rep. n. 1368 e successiva modificazione, e in attuazione
dell'Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 23/11/2000 in materia
di INFEA;
6) di demandare la definizione dei rapporti tra Amministrazione
regionale e Stato ad un apposito atto deliberativo di Giunta
regionale con cui si provvedera' all'approvazione dello schema di
Accordo di programma Stato/Regione;
7) di sottoporre il presente atto alla ratifica del Consiglio
regionale ai sensi dell'art. 19, secondo comma, lettera i) dello
Statuto;
8) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione.
ALLEGATO N. 1
Programma di Informazione ed educazione ambientale (INFEA) della
Regione Emilia-Romagna per il triennio 2002/2004
1) Sviluppo, qualificazione e coordinamento del sistema a rete INFEA
E' prioritario proseguire nel consolidamento del Sistema
dell'Informazione ed educazione ambientale (INFEA)
dell'Emilia-Romagna, garantendo che la struttura a rete comprenda e
connetta con sempre maggiore efficacia la molteplicita' di attori
operanti in Emilia-Romagna.
Occorre stimolare e valorizzare la diffusione di metodi di
programmazione condivisa, attivare sinergie, produrre e realizzare
progetti innovativi di valenza regionale e provinciale a supporto
della rete e a miglioramento della qualita' delle iniziative.
In tale ambito saranno:
- promossi il miglior funzionamento del coordinamento regionale e
provinciale dei Centri di educazione ambientale, portando a regime
l'identificazione dei nodi che rappresentano la struttura principale
della rete, a cui collegare i nodi delle reti decentrate, con
contestuale chiarimento di ruoli, compiti e funzioni;
- potenziati i servizi regionali a supporto della rete
(organizzativi, formativi, gestionali, comunicativi) volti a
promuovere ed agevolare una prassi consolidata di progettazione e
lavoro comune tra i diversi nodi della rete, attraverso la promozione
di specifiche iniziative seminariali e il potenziamento delle
funzioni del CREA (Centro regionale educazione ambientale) con la
piena fruibilita' dei servizi di documentazione, biblioteca, aula
multimediale, ecc., anche con la istituzione di borse di studio
annuali per i diplomati del master post-laurea in "Esperto di
educazione ambientale" (stages formativi);
- promossa la collaborazione attiva tra il Sistema dei CEA e le
agenzie scientifiche che supportano la rete (ARPA, IRRE, Universita',
Centro documentazione salute, ecc.), nonche' il collegamento con le
altre reti che promuovono lo sviluppo sostenibile (rete regionale
Aree protette, Agende 21, Citta' sane, Citta' bambini, ecc.);
- promossa la collaborazione con le altre Regioni italiane per
progetti interregionali e con partner europei, nonche' per scambi di
esperienze e diffusione di buone pratiche.
2) Percorso qualita'
E' importante sviluppare un percorso di miglioramento continuo dei
servizi e delle attivita' dei CEA, oltre che la loro continuita' di
azione, attraverso la definizione, sperimentazione e applicazione di
un sistema di "indicatori di qualita'" delle strutture e dei progetti
che garantisca, valorizzi e premi i percorsi di miglioramento.
Il percorso qualita' sara' attuato coinvolgendo tutti i CEA e le
agenzie scientifiche a supporto della rete, nonche' in partner-ship
con altre Regioni impegnate su questo stesso tema comune (vedi Area
progetti interregionali).
Il percorso prevedera':
- la realizzazione di una ricerca che raccolga ed analizzi le
migliori esperienze sviluppate a livello internazionale e nazionale
in merito al problema della individuazione ed applicazione di
indicatori di qualita' nel settore della educazione ambientale;
- attivita' seminariali di approfondimento e definizione/condivisione
degli indicatori di qualita' con i CEA e il supporto di esperti di
educazione ambientale regionali e nazionali;
- definizione di criteri di qualita' differenziati secondo le diverse
tipologie e funzioni dei CEA;
- applicazione sperimentale dei criteri condivisi come percorso di
ricerca-azione finalizzato al miglioramento dei servizi;
- confronto e comune elaborazione con le altre Regioni che assumono
un medesimo percorso "indicatori";
- assunzione a regime del sistema di indicatori di qualita' quale
strumento di monitoraggio e valutazione dei servizi offerti dai nodi
della rete.
3) Formazione e ricerca
L'esperienza avviata con le due edizioni del master 2000/2001 e
2001/2002 in "Esperto di educazione ambientale" nel quadro di una
collaborazione tra la Regione e il Dipartimento di Scienze
dell'educazione dell'Universita' degli Studi di Bologna, va
rilanciata e implementata con il coinvolgimento sempre maggiore dei
CEA e delle altre Universita' della regione.
Il master e' il principale strumento formativo a servizio del Sistema
INFEA Emilia-Romagna sia per qualificare sempre piu' gli operatori
gia' in servizio e formare giovani neolaureati alla professione di
educatore ambientale, sia per specializzare insegnanti delle scuole.
Le figure professionali che il master vuole qualificare dovranno
essere sempre piu' in grado di intervenire come mediatori costruttivi
nel mondo della scuola e sul territorio.
Le nuove edizioni del master prevederanno tra l'altro:
- definizione del programma formativo e stesura di un protocollo di
intesa tra Regione e Universita' coinvolte;
- individuazione di piu' articolate funzioni e capacita'
professionali per la figura di educatore ambientale;
- partecipazione dei CEA alla gestione di seminari e workshop del
master;
- sostegno economico ai CEA i cui operatori frequentano il master;
- sostegno economico ai CEA che ospitano il tirocinio degli studenti;
- apertura a specifiche utenze esterne di particolari momenti
formativi del master in relazione ai temi trattati (lezioni, workshop
e seminari).
Ulteriori strumenti formativi promossi nella regione Emilia-Romagna
da Universita' e Istituti di ricerca, ordini professionali potranno
integrare l'offerta e l'articolazione dei profili professionali
inerenti il settore della educazione, comunicazione ambientale e
promozione dello sviluppo sostenibile.Ricerche innovative nel campo
dell'educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile sulla
valutazione della efficacia delle politiche sviluppate nel settore,
potranno anche essere promosse direttamente dai Servizi regionali
competenti.
4) Potenziamento attivita' Centri educazione ambientale
Il potenziamento delle attivita' dei CEA e il loro consolidamento,
sara' promosso attraverso la indizione di appositi bandi annuali
finalizzati alla realizzazione di progetti e iniziative correlate ai
tematismi e alle problematiche ambientali contenute nel "Piano
regionale di azione ambientale 2001/2003" e quindi, in generale, in
collegamento con la promozione di Agenda 21 locale e la
sostenibilita' ambientale, economica, sociale.
Ai CEA sara' chiesto di programmare le proprie azioni educative in
modo coerente con le linee di indirizzo regionale, attivando la piu'
ampia partecipazione dei soggetti presenti a livello del territorio
di riferimento, nonche' tutte le possibili sinergie con altri CEA e
con agenzie scientifiche.
I progetti saranno rivolti ad una molteplicita' di utenti: scuole,
cittadini, categorie sociali e produttive.
I bandi saranno finalizzati a valorizzare e premiare la qualita' dei
progetti e delle metodologie utilizzate, la continuita' nel tempo
dell'azione informativa ed educativa del CEA, il legame con il
territorio di riferimento, nonche' la capacita' di creare sinergie e
di lavorare in rete.
In particolare i bandi conterranno:
- la definizione dei tematismi su cui costruire i progetti di
educazione ambientale;
- le tipologie progettuali (laboratori, corsi di aggiornamento per
insegnanti, supporto Agenda 21, campagne di sensibilizzazione, ecc.);
- le tipologie di azioni ammesse a cofinanziamento;
- i criteri di valutazione dei progetti.
5) Promozione progetti e scuole laboratorio di educazione ambientale
La promozione di progetti e di specifici laboratori di educazione
ambientale nelle scuole verra' attuata attraverso la indizione di
appositi bandi annuali per progetti e iniziative correlate ai
tematismi e alle problematiche ambientali contenute nel "Piano
regionale di azione ambientale 2001/2003".
Alle scuole sara' chiesto di inserire in modo stabile i laboratori di
educazione ambientale nei rispettivi Piani dell'offerta formativi
(POF) e di assumere una accezione di educazione ambientale che
preveda lo sviluppo sia di conoscenze che di azioni concrete per
l'ambiente, anche con l'utilizzo di metodologie di Agenda 21 locale,
che prevedano il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche
(studenti, insegnanti, personale non docente, genitori).
I bandi saranno finalizzati a valorizzare e premiare la qualita' dei
progetti e delle metodologie utilizzate, nonche' la capacita' di
creare sinergie e di lavorare in rete.
In particolare i bandi conterranno:
- la definizione dei tematismi su cui costruire i progetti di
educazione ambientale;
- le tipologie progettuali;
- le tipologie di azioni ammesse a cofinanziamento;
- i criteri di valutazione dei progetti.
6) Documentazione, informazione e comunicazione
Le funzioni di documentazione, informazione e comunicazione
ambientale andranno sviluppate in modo integrato alle azioni previste
dalle altre aree della presente programmazione triennale INFEA,
nonche' al "Piano di azione ambientale per un futuro sostenibile".
In particolare si prevedono:
- la implementazione e la gestione regionale e locale del sistema
informativo di educazione ambientale (in collaborazione col Ministero
dell'Ambiente, promotore del sistema informativo nazionale SISSI);
- il proseguimento della pubblicazione della rivista Centocieli (due
numeri annui);
- la predisposizione, stampa e diffusione di Quaderni di
documentazione INFEA (due numeri anno);
- la realizzazione di campagne di comunicazione regionale per i
comportamenti ecosostenibili (in collegamento con i principali
tematismi del Piano regionale ambiente, inquinamento aria, acqua,
ecc.); le campagne potranno coordinare una pluralita' di azioni e di
soggetti quali ad esempio le scuole e i CEA, agenzie per l'ambiente,
ecc.
- la realizzazione di una "Vetrina della sostenibilita'" per
selezionare e divulgare le buone pratiche sostenibili ed
ecoefficienti delle imprese pubbliche e private dell'Emilia-Romagna;
- la implementazione e l'ulteriore qualificazione del sito web INFEA
e di quello del master in "Esperto di educazione ambientale" attuali,
che saranno valorizzati all'interno del costituendo nuovo portale web
dell'Emilia-Romagna "Ermes-Ambiente";
- l'aggiornamento e l'ulteriore diffusione del cd rom "A scuola di
Agenda 21";
- la realizzazione di un libro/Agenda 2003 sui temi dell'educazione,
della sostenibilita' e della partecipazione responsabile;
- realizzazione di un allestimento espositivo mobile che presenta la
rete INFEA regionale, i CEA e le loro attivita', da utilizzarsi in
fiere tematiche;
- la redazione, pubblicazione e diffusione di un catalogo
comprendente le schede dei CEA, delle agenzie scientifiche che
supportano la rete regionale e delle tipologie di servizi che la rete
offre agli utenti.
7) Laboratori per l'innovazione e la sperimentazione INFEA
Facendo tesoro delle esperienze di eccellenza maturate negli ultimi
decenni in Emilia-Romagna nel campo INFEA - e con l'obiettivo di
ricercare, approfondire, sperimentare, consolidare nuovi modelli,
nuove utenze, nuovi tipi di servizi di educazione ambientale, nonche'
di diffondere le buone pratiche - si prevede di:
- sollecitare la redazione di proposte per la realizzazione di
progetti di contenuto particolarmente innovativo, da parte di CEA (di
cui uno svolga il ruolo di capofila) collegati tra loro per affinita'
tematica/metodologica e con l'eventuale collaborazione e apporto
scientifico delle agenzie che supportano la rete regionale;
- selezionare le migliori proposte secondo tipologie coerenti con gli
obiettivi strategici del presente Programma, nonche' del "Piano di
azione ambientale per un futuro sostenibile" della Regione
Emilia-Romagna;
- attribuire alle migliori proposte un adeguato contributo
finanziario.
8) Progetti INFEA interregionali
La costruzione del sistema nazionale INFEA deve necessariamente
prevedere, oltre a una comune definizione di strategie, strumenti,
criteri di valutazione, un lavoro e una comune sperimentazione dal
basso tra le Regioni.
A tal fine si ritiene opportuno sviluppare, in collaborazione con
altre Regioni, alcuni progetti che saranno congiuntamente messi a
punto e realizzati nei diversi territori regionali.
Tra i temi di progetto gia' individuati dalle Regioni,
l'Emilia-Romagna e' interessata ai seguenti, in corso di definizione
da parte delle Regioni:
- Agenda 21 a scuola (Regione capofila Emilia-Romagna; al momento
sono interessate anche le Regioni Liguria, Umbria, Lombardia,
Piemonte);
- Percorso indicatori di qualita' (Regione capofila Umbria; al
momento sono interessate anche le Regioni Umbria, Friuli
Venezia-Giulia, Piemonte);
- Un Po di cultura, un Po di terra, un Po d'acqua (Regione capofila
Lombardia; al momento sono interessate anche le Regioni del Bacino
Padano: Lombardia, Piemonte).
L'attuazione dei progetti puo' comprendere: effettuazione di seminari
residenziali con i CEA delle Regioni partner, pubblicazione di
materiali cartacei e multimediali da mettere a disposizione dei CEA
delle Regioni coinvolte, coinvolgimento di esperti delle materie
trattate a supporto del progetto, diffusione dei risultati a tutti i
CEA italiani mediante convegno e workshop finale.
9) Progetti INFEA comunitari e internazionali
Le politiche di sviluppo sostenibile e di educazione ambientale sono
condivise da tutti i Paesi europei. E' pertanto interessante
promuovere partnership e collaborazioni con altri Paesi e Regioni che
stanno sviluppando analoghi programmi.
Tra le iniziative gia' in corso di valutazione o realizzazione vi
sono:
- Progetto "Vetrina della sostenibilita'": rete di scuole Agenda 21
con Bassa Sassonia (Luneburg), Austria (Graz), Svizzera (Langhental);
- Progetto UNEP "Youth X Change" sui consumi etici e sostenibili per
i giovani dai 15 ai 25 anni;
- Progetto di cooperazione con il Ministero della pubblica Istruzione
della Croazia sulla realizzazione e promozione di reti di CEA.
10) Raccordo con altri strumenti di programmazione della Regione
Emilia-Romagna
Il presente Programma triennale INFEA trova molteplici collegamenti
ed integrazioni con altri e paralleli strumenti di programmazione
regionale, tra cui:
- Programma triennale dei Parchi e delle Aree protette ai sensi della
L.R. 11/88;
- Fondo sociale europeo Obiettivo 3, Asse C1 (per l'aggiornamento
degli insegnanti): nuovi modelli di educazione ambientale;
- Programma regionale Ambiente 2001/2003 e bando per la promozione
delle Agende 21 locali;
- Programma di attivita' formative, informative e dimostrative teso a
diffondere un'avanzata sensibilita' sociale sui temi della riduzione,
recupero e riutilizzo dei rifiuti ai sensi dell'art. 3 della L.R.
27/94;
- Programma regionale di promozione delle "Fattorie didattiche".
Ratificata dal Consiglio regionale nella seduta del 9 luglio 2002,
atto n. 381.