AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DI PARMA

CONFERIMENTO INCARICHI LIBERO-PROFESSIONALI

Avviso pubblico per la ricerca di soggetti per la cogestione di progetti riabilitativi per gli utenti del Dipartimento di Salute mentale

Art. 1                                                                          
Oggetto dell'avviso                                                             
Il presente avviso ha per oggetto la predisposizione di un elenco di            
soggetti e compagini sociali idonei, per la cogestione di progetti              
riabilitativi a favore di utenti del Dipartimento di Salute mentale             
dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma.                                  
La cogestione dei progetti riabilitativi e' rivolta alle persone                
utenti dei servizi specialistici affetti da disabilita' e per i quali           
e' indispensabile fornire opportunita' per la ripresa di                        
funzionalita' psicosociale a partenza da bisogni con prevalenza                 
sanitaria ad espressivita' sociale e per i quali non e' corretta ne'            
efficiente la distinzione delle competenze. Si tratta di prestazioni            
socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria, che attraverso le            
tecniche di deistituzionalizzazione, progressivamente possono                   
trasformarsi in prestazioni sociali a rilevanza sanitaria con                   
inclusione e mantenimento nel corpo sociale delle persone disabili.             
Il dispositivo denominato "progetto riabilitativo individualizzato"             
oggetto dell'avviso, e' pertanto alla base della costruzione di                 
welfare comunitario inclusivo delle fasce deboli.                               
- Al fine di promuovere effettivi percorsi riabilitativi sui tre assi           
 formazione/lavoro, casa/habitat sociale, affettivita'/socialita' per           
le persone in condizioni di disabilita' psicosociale che richiedono             
prestazioni sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria                    
caratterizzate da particolare rilevanza terapeutica e che attengono             
all'area delle patologie psichiatriche,                                         
- al fine altresi' di promuovere, attraverso prestazioni sociali a              
rilevanza sanitaria, effettivi percorsi riabilitativi                           
individualizzati volti alla promozione della salute, alla                       
prevenzione, individuazione, rimozione o contenimento di esiti                  
invalidanti delle patologie psichiatriche, attraverso il sostegno               
attivo alla conquista e al mantenimento dei diritti,                            
- per evitare nelle situazioni ad alta integrazione socio-sanitaria             
l'instaurarsi di sistemi autoreferenziali tendenti a perpetuare                 
condizioni di marginalita' e di esclusione attraverso deformazioni in           
senso tecnicistico, assistenzialistico, reistituzionalizzante,                  
questa Azienda Unita' sanitaria locale intende costruire un modello             
integrato di intervento con il privato sociale per la gestione comune           
delle attivita' di promozione della Salute mentale e di                         
riabilitazione sulla base di progetti a bassa, media ed alta                    
intensita', secondo le modalita' previste nell'allegato all'avviso.             
Il fabbisogno presunto di progetti riabilitativi che si intende                 
cogestire e' relativo a:                                                        
- numero progetti ad alta intensita', in essere 36, ulteriori                   
previsti 69;                                                                    
- numero progetti a media intensita', in essere 4, ulteriori previsti           
25;                                                                             
- numero progetti a bassa intensita', in essere 12, ulteriori                   
previsti 100.                                                                   
Art. 2                                                                          
Destinatari dell'avviso                                                         
Possono partecipare al presente avviso, al fine di essere inseriti              
nell'elenco degli idonei allo svolgimento di progetti riabilitativi             
individualizzati in cogestione con l'Azienda Unita' sanitaria locale,           
cooperative sociali, societa' ONLUS, privati, famiglie, ditte                   
individuali, societa' non ONLUS che si attrezzino a produrre nel                
primo anno di esercizio i seguenti requisiti richiesti per le imprese           
sociali ONLUS:                                                                  
a) le cooperative sociali devono avere nella propria compagine                  
sociale almeno il 30% di soci svantaggiati cosi' come definiti                  
dall'art. 4, Legge 381/91 e L.R. 7/94 e devono rendere operativa la             
possibilita' di ospitare in stage formativo soci provenienti dalle              
applicazioni Legge 68/99 e L.R. 14/00;                                          
b) i consorzi di cooperative sociali devono avere complessivamente              
almeno il 30% di soci lavoratori secondo l'art. 4, Legge 381/91 in              
rapporto ai soci lavoratori addetti a servizi di assistenza,                    
educativi, sanitari;                                                            
c) il bilancio deve essere confacente alla scomposizione seguente:              
almeno il 30% della scomposizione retributiva dei soci lavoratori e'            
per i soci svantaggiati;                                                        
d) le imprese sociali ONLUS devono perseguire documentate finalita'             
di sviluppo economico e sociale inclusive delle fasce deboli e                  
istituzionalizzate (nelle carceri, nei manicomi, nelle case di                  
riposo, negli OPG, negli istituti), documentando semestralmente                 
quanti progetti individualizzati sono stati effettuati e con quali              
risultati;                                                                      
e) i disabili sociali definiti dall'art. 4, Legge 381/91 e L.R. 7/94            
che possono far parte delle compagini sociali delle imprese sociali             
"B/A" o dei consorzi di cui al punto b) come soci volontari,                    
lavoratori, fruitori, sovventori, dovrebbero collocarsi nella misura            
tendenziale di almeno il 30% per i soci lavoratori e di almeno il 20%           
per gli altri soci fruitori, volontari, sovventori. La                          
responsabilita' terapeutico-riabilitativa e' del Servizio pubblico              
cosi' come la rappresentativita' sussidiaria degli utenti all'interno           
degli organi gestionali, amministrativi, imprenditoriali delle                  
cooperative, con l'obiettivo di sviluppare la rappresentativita'                
diretta degli utenti ed il loro diritto di cittadinanza;                        
f) deve essere promossa la partecipazione delle organizzazioni dei              
famigliari e degli utenti alle imprese sociali ONLUS, delle famiglie            
singole (soci fruitori, volontari, sovventori);                                 
g) gli eventuali utili d'impresa desunti dall'investimento dei                  
progetti riabilitativi individuali vanno documentati e sono                     
restituiti all'Ente pubblico erogatore che li reinveste per ulteriori           
progetti riabilitativi individuali.                                             
Nel caso in cui i soggetti che si propongono come cogestori di                  
progetti riabilitativi si configurino come non ONLUS valgono i                  
criteri di qualita' contenuti nel protocollo allegato al presente               
avviso oltreche' i criteri generali previsti nei riquadri                       
dell'allegato.                                                                  
Nel caso si tratti di nuclei familiari valgono i criteri di qualita'            
previsti per gli assi formazione/lavoro, casa/habitat sociale,                  
socialita'/affettivita'.                                                        
Non possono essere inseriti nell'elenco soggetti che sono in                    
situazioni di incompatibilita' verso l'Azienda Unita' sanitaria                 
locale, secondo la vigente normativa, e soggetti che, a qualsiasi               
titolo, si avvalgano nei propri organismi istituzionali o nelle loro            
Amministrazioni di dipendenti dell'Azienda Unita' sanitaria locale di           
Parma o di professionisti che abbiano in atto rapporti di lavoro o di           
consulenza di natura libero professionale o di collaborazione                   
coordinata e continuativa con l'Azienda Unita' sanitaria locale                 
medesima, nell'ambito del Dipartimento di Salute mentale.                       
Art. 3                                                                          
Durata di validita' dell'elenco                                                 
L'elenco dei soggetti e delle compagini sociali idonei avra'                    
validita' di un anno con possibilita' di rinnovo per un ulteriore               
anno.                                                                           
Art. 4                                                                          
Modalita' di espletamento del servizio                                          
da parte dei soggetti e delle compagini idonei                                  
4.1) Disposizioni generali                                                      
La riabilitazione e la promozione integrale della Salute mentale del            
territorio si svolge secondo le indicazioni programmatiche contenute            
nel Progetto Obiettivo nazionale 7/4/1994, nella Legge 724/94, nella            
Legge 662/96, nel DPR 10/11/1999 (Approvazione Progetto Obiettivo               
Tutela salute mentale 1998-2000) che convergono nel considerare e               
promuovere forme di intervento nell'ambito della salute mentale                 
capaci di integrare le variabili socio-economiche ed ambientali con             
l'offerta di servizi, rendere piu' flessibile e temporalizzata                  
l'offerta e i modelli di erogazione, evitare l'autoreferenzialita'              
sia sul versante pubblico sia su quello del privato sociale;                    
utilizzare  lo strumento imprenditoriale per orientare lo sviluppo              
all'inclusione delle fasce deboli.Il progetto riabilitativo                     
personalizzato deve rispondere ai principi elencati e puo' essere               
organizzato su tre assi contemporanei di intervento                             
(formazione/lavoro, casa/habitat sociale, socialita'/affettivita').             
Il progetto riabilitativo mira alla deistituzionalizzazione e alla              
prevenzione dell'istituzionalizzazione dei nuovi casi. La presa in              
carico delle persone utenti si realizza congiuntamente e secondo                
modalita' concordate, seguendo criteri valutativi e di idoneita'                
omogenei e con erogazione finanziaria programmabile e negoziata con             
il partner privato, che e' lo strumento concreto per il                         
raggiungimento degli obiettivi dichiarati e di seguito sommariamente            
elencati:                                                                       
1) la casa: habitat sociale, come obiettivo da conseguire ed                    
eventuale possesso da esercitare in forma singola o mutualmente                 
associata. Le abitazioni in disponibilita' delle persone-utenti                 
possono essere protette e semiprotette, attraverso adeguate forme di            
supporto. La protezione deve essere una scelta delle stesse                     
persone-utenti e del servizio specialistico di riferimento, ma sempre           
volta al sostegno e allenamento all'autonomia abitativa, quindi                 
temporanea e di stimolo all'autogestione. Il supporto assistenziale,            
piu' o meno intenso, si attua presso il domicilio dell'utente. L'uso            
dell'abitazione deve essere preferibilmente previsto all'interno del            
piano d'impresa. Fin dalla data di inizio del servizio gli ospiti               
dovranno essere collocati in casa di civile abitazione, in gruppi               
massimi di sei persone, secondo le indicazioni dell'allegato al                 
presente avviso. Le abitazioni dovranno insistere nell'ambito                   
territoriale dell'Azienda Unita' sanitaria locale;                              
2) il lavoro: la formazione professionale e la pratica di una                   
attivita' come inserimento e sostegno alla costruzione di forme                 
reddituali attive delle persone-utenti in eta' lavorativa con                   
finalita' emancipative o come messa in disponibilita' di ambienti               
operosi, produttivi e di scambio interumano, ai quali gli utenti in             
progetto riabilitativo partecipino attivamente;                                 
3) la socialita'/affettivita': la cultura, la valorizzazione e lo               
sviluppo di reti informali, il coinvolgimento e sviluppo di quelle              
familiari e sociali, come sostegno alla capacita' di fruizione, di              
scambio affettivo ed economico. L'avere, il possedere, la proprieta'            
personale intese come elementi ricostruttivi e mediatori                        
dell'affettivita'/socialita'.                                                   
In relazione ai bisogni delle persone - utenti potranno configurarsi            
modalita' di risposta maggiormente orientate sul versante dell'asse             
"abitare" o sul versante dell'"asse lavoro" o sul versante                      
"affettivita'-socialita'". Le tre variabili non sono di fatto                   
separabili, ma saranno piu' o meno intense a seconda dei bisogni e              
del grado di cronicita'. Le compagini sociali potranno quindi operare           
coerentemente su tutti e tre gli assi, commisurando tuttavia                    
l'investimento al fabbisogno espresso nel progetto riabilitativo                
individualizzato.                                                               
La valutazione                                                                  
La valutazione del fabbisogno riabilitativo verra' effettuata                   
inizialmente a cura del Servizio specialistico responsabile del caso            
che potra', a tale scopo, avvalersi della collaborazione degli                  
operatori del partner privato sulla base di un protocollo                       
standardizzato.                                                                 
Il protocollo prevedera' una misurazione degli elementi che                     
contribuiscono a definire il livello di "intensita'" (alta, media,              
bassa) del progetto riabilitativo e di altri aspetti utili a                    
programmare il percorso.                                                        
Ogni 5 mesi verra' svolta una verifica che, oltre agli elementi                 
sopraddetti, comprendera' indicatori di processo, rilevazione di                
eventi sentinella, valutazione della qualita' di vita e di                      
soddisfazione dell'utente. La verifica verra' effettuata dalla Unita'           
operativa competente con la supervisione della Direzione del                    
Dipartimento Salute mentale in contraddittorio con il partner                   
privato.                                                                        
Il contratto                                                                    
La scelta del contraente avverra' secondo le norme di diritto privato           
ai sensi dell'art. 3, DLgs 19/6/1999, n. 229, come recepito nell'atto           
aziendale approvato con deliberazione n. 470 del 19/7/2001.I                    
contratti riabilitativi costituiscono l'atto formale che regola i               
rapporti tra l'utente, il servizio ed il partner privato. Saranno               
stipulati sulla base di un progetto personalizzato, formulato di                
comune accordo dalle figure professionali coinvolte nel processo                
riabilitativo, dall'utente e dai suoi familiari, contenente obiettivi           
ed indicatori di risultato identificati all'interno delle                       
proposte/opportunita' previste dal progetto. Il progetto                        
individualizzato sara' aggiornato e sottoposto a verifica ogni cinque           
mesi. La tipologia di risposta indicata dal contratto puo' essere               
modificata in ogni momento in relazione alle mutate condizioni                  
dell'utente dopo la valutazione dell'Unita' operativa.                          
I contratti riabilitativi possono assumere 3 macro livelli di                   
risposta:                                                                       
- i contratti riabilitativi ad alta intensita' sono previsti per                
persone-utenti che per la complessita' delle loro problematiche e la            
loro scarsa contrattualita', richiedono elevati livelli riabilitativi           
con particolare riferimento agli assi 1 e 3 sino a prevedere una                
presenza ed un sostegno di altre persone per le 24 ore.                         
Si tratta di utenti con almeno 3 delle seguenti condizioni:                     
- bisogno in piu' momenti della giornata di assistenza sanitaria, non           
necessariamente psichiatrica;                                                   
- presenza nella anamnesi recente (o prevedibilita' in considerazione           
della minor protezione del nuovo ambiente) di comportamenti a rischio           
(non limitandosi strettamente al rischio suicidario) per la sicurezza           
personale;                                                                      
- quadro psicopatologico caratterizzato da frequenti riacutizzazioni            
ed eventuali ricoveri in SPDC in numero maggiore di uno all'anno;               
- carenza di abilita' o di autonomia in almeno 6 delle seguenti aree:           
1) igiene personale e cura di se'; 2) cura della salute fisica e                
psichica; 3) cura dello spazio di vita ed attivita' domestiche; 4)              
partecipazione alla vita comunitaria; 5) adeguamento alle regole di             
convivenza e controllo dell'aggressivita'; 6) gestione del danaro e             
spese; 7) mobilita' e uso dei mezzi di trasporto; 8) capacita' nello            
svolgere pratiche burocratiche; 9) attivita' produttive e di tempo              
libero; 10) capacita' di affrontare situazioni di emergenza;                    
- i contratti riabilitativi a bassa intensita' sono previsti per                
utenti che per le loro condizioni di salute e sociali, raggiunte dopo           
il periodo riabilitativo o presenti dal momento della presa in                  
carico, richiedono un sostegno di altre persone a carattere mediativo           
e attivativo in alcune fasce orarie e/o per determinate attivita'.              
Si tratta di utenti che mostrino:                                               
- una carenza di abilita' o di autonomia in non piu' di quattro delle           
aree sopraindicate;                                                             
- nessun'altra condizione fra quelle precedentemente elencate;                  
- i contratti riabilitativi a media intensita' sono previsti per                
persone-utenti che per la loro condizione richiedono interventi                 
riabilitativi e soluzioni abitative che si possono esaurire con la              
presenza di altre persone nell'arco delle 12 ore al giorno.                     
Si tratta di utenti che mostrino caratteristiche intermedie tra                 
quelle descritte per l'alta e la bassa intensita'.                              
L'attivita' dell'Unita' operativa competente del Dipartimento di                
Salute mentale, mantenendo la presa in carico degli utenti, si                  
esplica tra l'altro attraverso le visite, le consulenze periodiche,             
la risposta all'emergenza, l'utilizzo del centro diurno, la                     
reperibilita' presso le aree dove si svolgono i progetti                        
riabilitativi. I luoghi dove si svolgono i progetti devono essere               
preferibilmente ambienti produttivi, commerciali e/o ad alta                    
fruibilita' sociale, messi a disposizione dal privato convenzionato             
in grado di sostenere l'accesso e la contrattualita' delle                      
persone-utenti in progetto riabilitativo.                                       
I contratti riabilitativi hanno una temporalita' ed il passaggio da             
una tipologia di contratto ad un'altra, con minore intensita',                  
connota il raggiungimento di obiettivi emancipativi e di                        
autonomizzazione.                                                               
L'obiettivo progettuale verte sul passaggio degli utenti dall'alta              
alla bassa intensita' operando ed investendo sui tre assi citati al             
fine di inserire, come linea di tendenza, le persone in progetto                
riabilitativo nella compagine sociale.                                          
Durante la vigenza del contrattuale si potra' trasformare il rapporto           
giuridico con la compagine assegnataria del progetto, rivedendo il              
compenso in relazione alla modificata autonomia dell'utente.                    
Specifiche organizzative                                                        
La compagine cui verra' affidato il progetto, con criteri concordati            
con il DSM, individuera' uno o piu' referenti/coordinatori per                  
gruppi-progetto omogenei di contratti riabilitativi. Detti referenti            
dovranno assicurare la propria presenza in orario spezzato, per                 
almeno 5/6 giorni alla settimana. Dovra' inoltre essere indicata una            
persona cui far riferimento nell'arco delle 24 ore, in caso di gravi            
necessita'. L'incarico di referente dovra' essere espletato dallo               
stesso operatore: detto operatore potra' essere sostituito solo da              
altra figura professionale con esperienza similare, accettata dal               
Dipartimento di Salute mentale, che rilascera', a tal fine, espressa            
formale autorizzazione.                                                         
Il Dipartimento di Salute mentale si riserva, in sede di esecuzione             
del servizio, di apportare, in accordo con la compagine sociale che             
gestira' il progetto, quelle modifiche al progetto definitivo, che              
siano, anche per loro natura, dovute a motivi sopraggiunti in sede di           
esecuzione, limitatamente al momento esecutivo stesso o comunque tali           
da non alterare la tipologia e sostanza del progetto definitivo                 
presentato.                                                                     
La compagine individuata si impegna a garantire la presenza delle               
figure professionali secondo il progetto presentato, in base ai                 
diversi livelli di intervento riabilitativo, ed eventualmente, a                
variare, previa intesa con l'Unita' operativa, il personale e la                
presenza oraria dello stesso, in rapporto alle esigenze organizzative           
e di merito dell'Unita' operativa.                                              
La compagine provvede in proprio a destinare risorse per la                     
formazione del personale su programmi predisposti dal Dipartimento di           
Salute mentale e concordati.                                                    
4.2) Operatori addetti al servizio                                              
Tutto il personale impiegato per l'esecuzione del servizio dovra'               
dipendere direttamente dalla compagine assegnataria.                            
Essa impieghera' personale di sicura moralita' ed affidabilita' che             
deve osservare diligentemente tutte le norme e disposizioni generali            
e disciplinari in vigore presso le relative strutture, impegnandosi             
nel contempo a sostituire, a richiesta del Dipartimento di Salute               
mentale o di propria iniziativa, il personale che non risultasse, per           
giustificati motivi, adeguato al compito.                                       
Il personale fornito dalla compagine sociale deve essere in possesso            
almeno della qualifica di Operatore tecnico di Assistenza alberghiera           
o Operatore socio sanitario di Assistenza e avere esperienza,                   
competenza, professionalita' documentate attraverso curricula                   
richiesti dalla complessita' dei progetti riabilitativi. Qualora gli            
Operatori non fossero in possesso di dette qualifiche, i curricula              
dovranno essere convalidati attraverso un colloquio attitudinale con            
un Dirigente del ruolo sanitario appartenente al Dipartimento di                
Salute mentale.                                                                 
A tal fine l'assegnataria si obbliga a fornire, all'inizio, l'elenco            
del personale addetto ai lavori, con indicazione delle esatte                   
generalita', della qualifica, del domicilio, degli orari di servizio,           
nonche' a segnalare tempestivamente le successive variazioni.                   
Tutto il personale deve essere capace e fisicamente valido, deve                
mantenere in servizio un contegno irreprensibile e decoroso. L'Unita'           
operativa vigilera' che il comportamento del personale impiegato sia            
adeguato e rispettoso, soprattutto nei riguardi dell'utente.                    
Il personale sara' chiamato a sottoporsi, con onere a carico della              
ditta, alle periodiche visite, vaccinazioni ed altre, previste per i            
dipendenti Azienda Unita' sanitaria locale e la Ditta dovra' produrre           
le relative certificazioni.                                                     
Gli addetti al servizio devono essere sempre presenti nelle zone di             
lavoro loro assegnate negli orari definiti.                                     
La compagine sociale individuata dovra' svolgere il servizio con la             
massima professionalita', assicurando efficienza ed efficacia.                  
Trattandosi di servizio di pubblica utilita', la compagine cui e'               
affidato il progetto dovra' garantirne lo svolgimento senza soluzione           
di continuita', anche in caso di scioperi o di vertenze sindacali del           
proprio personale.                                                              
Obblighi contrattuali ed assicurativi                                           
Nell'esecuzione del servizio l'assegnataria utilizza esclusivamente             
personale regolarmente assunto ed inquadrato.                                   
La stessa, nella sua qualita' di datore di lavoro, deve, a sue totali           
cure e spese, provvedere a corrispondere al proprio personale le                
retribuzioni e le indennita' previste dal Contratto collettivo                  
nazionale di lavoro della categoria garantendo, altresi', in caso di            
cooperativa sociale ai soci lavoratori un trattamento non inferiore a           
quanto previsto per i lavoratori dipendenti, e in ogni caso assolvere           
a tutti gli obblighi previdenziali ed assicurativi previsti dalla               
normativa vigente.                                                              
L'assegnataria si impegna ad osservare e ad applicare integralmente             
tutte le norme contenute nel Contratto collettivo nazionale di lavoro           
per i dipendenti delle imprese del settore e negli accordi                      
integrativi dello stesso anche dopo la scadenza dei contratti                   
collettivi e degli accordi locali e fino alla loro sostituzione,                
anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da              
esse indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla              
struttura e dimensione dell'impresa stessa e da ogni altra sua                  
qualificazione giuridica, economica e sindacale.                                
Tutti gli obblighi assicurativi e gli oneri assicurativi                        
antinfortunistici, assistenziali e previdenziali sono a carico della            
ditta, la quale ne e' la sola responsabile, anche in deroga alle                
norme che disponessero l'obbligo del pagamento o l'onere a carico               
dell'Azienda Unita' sanitaria locale o in solido con questa con                 
esclusione di ogni diritto di rivalsa nei confronti dell'Azienda                
Unita' sanitaria locale medesima e di ogni indennizzo.                          
L'assegnataria dovra' fornire prova, in qualsiasi momento, di aver              
regolarmente soddisfatto tali obblighi.                                         
Art. 5                                                                          
Richiesta di iscrizione nell'elenco                                             
Il richiedente l'iscrizione nell'elenco dovra' inviare, nei termini e           
secondo le modalita' riportate nel presente avviso, sulla base di               
quanto indicato all'art. 2, la seguente documentazione:                         
Proposta progettuale                                                            
Il richiedente dovra' predisporre un progetto complessivo di                    
attivita' che intende porre in essere per offrire opportunita' di               
emancipazione e di autonomizzazione attraverso i percorsi                       
riabilitativi sugli assi casa, lavoro e socialita' per gli utenti in            
carico al Dipartimento di Salute mentale dell'Azienda Unita'                    
sanitaria locale di Parma. Il progetto potra' riferirsi singolarmente           
a uno dei tre assi, a due assi o a tutti e tre gli assi                         
contemporaneamente.                                                             
In particolare, dovranno essere presentati:                                     
1) programma dettagliato delle attivita' da porre in essere per la              
gestione dei progetti riabilitativi, sulla base delle indicazioni del           
precedente articolo 4 e dell'allegato all'avviso. In detto progetto             
dovra' essere illustrato il programma di cogestione dei contratti               
riabilitativi che riguardi anche l'attivita' di tutte le figure                 
professionali coinvolte, le strategie di intervento territoriale con            
particolare riferimento alle reti informali. In particolare dovra'              
essere indicato il nominativo, il curriculum e le funzioni del                  
responsabile di progetto che deve sottoscrivere la proposta. Dovranno           
essere indicati e descritti quali e quanti impegni di risorse,                  
strutture, mezzi e persone si ritengono adatti al conseguimento degli           
obiettivi prefissati;                                                           
2) descrizione degli strumenti, compresi quelli di studio e ricerca,            
utilizzati per misurare e garantire la qualita';                                
3) indicazione di massima dei sistemi di valutazione dei risultati              
che l'aggiudicataria intende effettuare, durante e a conclusione del            
servizio, atti a consentire all'Amministrazione valutazioni di                  
efficienza, di efficacia e di qualita';                                         
4) iniziative di formazione ed aggiornamento del personale che la               
ditta intende realizzare per il raggiungimento degli obiettivi ed               
indicazione del percentile di investimento nella formazione rispetto            
all'ammontare complessivo dell'appalto in oggetto;                              
5) relazione delle eventuali esperienze pregresse maturate con elenco           
di eventuali servizi analoghi a quelli oggetto del presente avviso,             
eseguiti negli ultimi due anni, periodi di assegnazione e                       
destinatari, pubblici o privati;                                                
6) descrizione delle iniziative e degli investimenti intrapresi sui             
processi di deistituzionalizzazione e sulla prevenzione alla                    
istituzionalizzazione o all'abbandono delle fasce deboli, con                   
particolare riferimento ai malati di mente. In particolare: - gli               
investimenti (in immobili o in attivita' finalizzate comunque alla              
promozione dell'economia sociale) realizzati nel territorio                     
dell'Azienda Unita' sanitaria locale; - il numero e la tipologia di             
iniziative intraprese nel territorio atte a favorire lo sviluppo                
economico sociale e culturale e abitativo con modalita' inclusive               
delle fasce deboli con particolare riferimento ai malati di mente; -            
il fatturato complessivo; - il numero di persone svantaggiate                   
inserite al lavoro;                                                             
7) indicazione delle strutture che la ditta utilizzera' per la                  
realizzazione del progetto con allegate le planimetrie dei locali,              
tenuto conto delle indicazioni di cui all'art. 2, sub "casa/habitat             
sociale".                                                                       
Nel caso di consorzi o di associazioni temporanee di impresa tra                
cooperative sociali di tipo A e cooperative di tipo B (ai sensi                 
dell'enunciato dell'art. 1 dalla Legge 381/91):                                 
- il numero di soci svantaggiati inseriti nelle coop. B;                        
- il numero di soci lavoratori nelle cooperative A.                             
La "fotografia della compagine sociale" in termini di:                          
- numero soci lavoratori complessivi;                                           
- numero soci volontari (iscritti al libro soci da almeno 3 mesi)               
residenti nel territorio dell'Azienda Unita' sanitaria locale;                  
- numero soci svantaggiati (iscritti al libro soci da almeno 3 mesi             
anche non inseriti al lavoro) eventualmente presenti nelle                      
cooperative A.                                                                  
Nel caso di consorzi i dati richiesti saranno riferiti solo alle                
cooperative che effettivamente svolgeranno le attivita' previste dal            
presente avviso.                                                                
La documentazione di cui ai punti 4), 5), 6), 7) dovra' essere                  
sottoscritta anche dal legale rappresentante della compagine sociale            
richiedente. In caso di ATI anche dal legale rappresentante della               
capogruppo.                                                                     
Nel caso di compagini familiari le stesse dovranno presentare la                
richiesta corredata da documentazione circa:                                    
- strumenti tecnici e competenze possedute in relazione ai tre assi             
(casa/habitat sociale, formazione/lavoro, socialita'/affettivita');             
- motivazioni alla gestione del progetto riabilitativo;                         
- situazione anagrafica.                                                        
Le compagini potranno essere ritenute idonee per uno o piu' assi                
(formazione/lavoro; casa/habitat sociale; socialita'/affettivita').             
I soggetti ritenuti idonei dovranno dichiarare di condividere in ogni           
parte i criteri ispiratori dell'azione di cogestione di progetti                
riabilitativi, di cui all'allegato al presente avviso.                          
L'elenco dei soggetti idonei sara' predisposto da apposita                      
Commissione tecnica nominata dal Direttore generale. La Commissione             
potra' effettuare colloqui di approfondimento con il richiedente.               
L'elenco sara' sottoposto all'approvazione del Direttore generale.              
Le richieste di iscrizione, redatte conformemente al modulo allegato            
al presente avviso, dovranno pervenire all'Azienda Unita' sanitaria             
locale di Parma - Servizio Acquisizione e Gestione beni e servizi               
Strada del Quartiere n. 2/a - Parma entro le ore 12 del 3 ottobre               
2001.                                                                           
I plichi contenenti le richieste di iscrizione, inviati ad esclusivo            
rischio del mittente potranno essere recapitati in uno dei seguenti             
modi, a scelta dei partecipanti:                                                
a) con raccomandata AR a mezzo del Servizio postale di Stato;                   
b) con raccomandata a mezzo di agenzia autorizzata;                             
c) direttamente con consegna presso l'Ufficio protocollo dell'Azienda           
Unita' sanitaria locale di Parma, all'indirizzo sopra indicato (ore             
8-13 giorni lavorativi, escluso il sabato), previo rilascio, in                 
questo caso, di ricevuta.                                                       
Il plico dovra' recare all'esterno la dicitura "richiesta di                    
iscrizione nell'elenco per la cogestione di progetti riabilitativi".            
L'Azienda Unita' sanitaria locale si riserva la facolta' di                     
modificare o revocare in qualsiasi momento il presente avviso.                  
L'inserimento nell'elenco non prefigura di per se' nessun obbligo per           
l'Amministrazione.                                                              
Art. 6                                                                          
Vigilanza e controllo                                                           
Il Dipartimento di Salute mentale controllera' lo stato di attuazione           
di ogni singolo (o progetto) contratto terapeutico-riabilitativo                
affidato alla compagine ritenuta idonea, al fine di consentire la               
rilevazione dei risultati e la valutazione degli stessi, anche in               
rapporto ai costi-benefici.                                                     
Si procedera' congiuntamente alla verifica dell'attivita' svolta,               
anche in termini di incidenza socio-economica ed in riferimento a               
quanto previsto nell'art. 4.                                                    
La ditta si impegna, una volta attivato il progetto, a presentare               
apposite relazioni periodiche sui risultati conseguiti nel corso del            
medesimo.                                                                       
L'Azienda Unita' sanitaria locale procedera' a verifiche affinche'              
vengano osservati gli impegni assunti, con particolare riguardo ai              
criteri ispiratori di cogestione dei progetti, di cui all'allegato.             
Verra' istituita apposita commissione tecnica che controllera'                  
l'azione ed il possesso dei requisiti con periodicita' annuale.                 
I comportamenti in palese contrasto con i criteri ispiratori (come da           
allegato all'avviso) potranno essere motivo di cancellazione                    
dall'elenco delle compagini accreditate.                                        
Art. 7                                                                          
Responsabilita'                                                                 
L'Amministrazione e' esonerata da ogni responsabilita' per danni,               
infortuni o altro che dovessero verificarsi nell'esecuzione del                 
servizio.                                                                       
La ditta idonea, al momento dell'assegnazione di progetto                       
riabilitativo, si impegna a stipulare idonee assicurazioni contro gli           
infortuni e le malattie professionali a favore dei soci volontari che           
verranno eventualmente impiegati nelle attivita'.                               
Essa rispondera' inoltre pienamente per gli eventuali danni a persone           
e/o cose che potessero accadere nel corso dell'espletamento del                 
servizio.                                                                       
L'assegnataria a tal fine dovra' stipulare apposita polizza                     
assicurativa di RCT, con massimale di almeno Lire 3.000.000.000, per            
danni a persone, cose e/o animali, che dovra' essere esibita                    
all'Amministrazione.                                                            
L'assegnataria di progetto si impegna a segnalare tempestivamente               
all'Azienda Unita' sanitaria locale e alle autorita' competenti, ogni           
e qualsiasi avvenimento che comprometta l'incolumita' psico-fisica              
degli utenti.                                                                   
In ottemperanza all'art. 7, DLgs 626/94, l'assegnataria presentera'             
entro tre mesi dall'inizio del servizio, il piano di sicurezza per le           
strutture che saranno utilizzate, piano che potra' essere integrato             
dal Responsabile per la Sicurezza dell'Azienda Unita' sanitaria                 
locale, il mancato rispetto di tale piano comportera' la risoluzione            
del rapporto.                                                                   
ALLEGATO                                                                        
Criteri ispiratori delle azioni di cogestione dei progetti                      
riabilitativi                                                                   
Criteri qualitativi:                                                            
 1) la fruizione di beni e servizi normalmente non fruiti;                      
 2) il sostegno non acritico ad un eventuale atto di dissenso sebbene           
incongruo, la comune ricerca e attribuzione di un significato ad atti           
particolari;                                                                    
 3) l'apprezzamento di una qualsivoglia attivita' utile svolta dal              
socio, previo il rendergliela possibile;                                        
 4) l'identificazione di cio' di cui uno e' capace, qualunque cosa              
sia;                                                                            
 5) l'acquisizione di una abilita', prima non posseduta, e lo                   
sviluppo della stessa;                                                          
 6) l'elevazione dell'habitat di vita;                                          
 7) l'avere, il possedere, la proprieta' privata;                               
 8) il favorire il senso di appartenenza da parte degli utenti                  
all'impresa;                                                                    
 9) la partecipazione a microcollettivi di soci paritari e                      
finalizzati;                                                                    
10) le azioni in collettivo per la soddisfazione di un bisogno                  
riconosciuto comune;                                                            
11) nell'ambito di un'attivita' formativa e lavorativa, la qualita'             
dei prodotti nell'ambito delle relazioni, l'immagine dei luoghi e dei           
modi della formazione e/o produzione;                                           
12) l'aiuto fornito a far si' che un socio senta rispettabile una               
propria diversita';                                                             
13) il riconoscimento e la pratica dell'identita' di genere e degli             
affetti.                                                                        
La modalita' di cogestione di progetti riabilitativi che si produrra'           
dopo la selezione delle compagini sociali avvenuta a seguito                    
dell'iscrizione nell'elenco degli idonei, dovra' orientarsi secondo             
gli obiettivi del Dipartimento di Salute mentale che si intendono               
fatti propri anche dalla compagine.                                             
Essi riguardano la concretezza dell'operativita' sugli assi citati e            
di seguito descritti ed in particolare: Obiettivi Cogestione                    
(pubblico, privato/ONLUS - Legge n. 460) Promozione attiva dei                  
diritti alla: 1) formazione/lavoro, 2) casa/habitat sociale; 3)                 
socialita'/affettivita'.                                                        
1) Formazione/lavoro                                                            
Pubblico                                                                        
- Persegue la cultura della deistituzionalizzazione e della                     
prevenzione alla istituzionalizzazione dei disabili sociali in carico           
ai servizi specialistici e sociali attraverso lo sviluppo locale                
utilizzando i progetti strutturali regionali, nazionali, europei, la            
cooperazione decentrata e la rete internazionale contro l'esclusione            
sociale.                                                                        
- Dedica risorse alla formazione lavoro degli utenti sia attraverso             
le leggi regionali e nazionali che su specifici progetti del Fondo              
Sociale Europeo. Promuove patti territoriali, contratti d'area,                 
progetti strutturali a partenza dalle fasce deboli con la finalita'             
di contribuire allo sviluppo economico inclusivo e all'attuazione               
Legge 68/99.                                                                    
- Riconverte risorse ed abilita' degli operatori pubblici al fine di            
destinare e promuovere corrispondenti abilita' nelle persone disabili           
a partenza dai casi gravi.                                                      
- Si dota di strumenti di valutazione prevalentemente aprioristici,             
follow-up, case management, che sappiano documentare quante risorse             
effettive passino dalle istituzioni agli utenti, utilizzabili da loro           
in termini emancipativi dall'istituzionalita' esistente o di ritorno.           
- Costituisce i Centri diurni all'interno di ambiti propriamente                
lavorativi e/o ad alta fruibilita' di scambi interumani dove vengono            
tenute nel giusto equilibrio: la variabile economica, il sistema                
valoriale di rete, il valore del soggetto dislocando anche proprio              
personale in vocational therapy (nicchie economico-sociali).                    
- Disloca locali, strumenti e mezzi e favorisce l'esternalizzazione             
delle attivita'/servizi  non strategico-sanitari-sociali per creare             
valore aggiunto attraverso l'inserimento lavorativo dei disabili. Da'           
concreta attuazione alla Legge 68/99 promuovendo l'ingresso dei                 
disabili psichici nelle liste della Legge n. 104 e negli "stages"               
formativi previsti.                                                             
- Da' attuazione alla Legge n. 381, legge regionale che prevede di              
dare al privato sociale convenzioni per la produzione lavoro sino a             
200.000 ECU con finalita' di formazione e di inserimento delle                  
persone in progetto riabilitativo.                                              
Privato (ONLUS)                                                                 
- Promuove e realizza lo sviluppo locale inclusivo delle fasce deboli           
anche attraverso i progetti strutturali regionali, nazionali,                   
europei, cooperazione decentrata e la rete internazionale contro                
l'esclusione sociale. Dedica quanto possibile in riferimento alla               
Legge 460/98.                                                                   
- Ha piani d'impresa in grado di fornire speranze di                            
formazione/lavoro per le persone con disabilita'                                
spicco/sociale/istituzionale (partendo dalle persone                            
istituzionalizzate per qualsivoglia causa). Mette a disposizione la             
propria compagine sociale per accogliere le persone disabili in stage           
formativo come da Legge 68/99.                                                  
- E' in grado di spendere abilita' di lavoratori che sappiano                   
svolgere la doppia funzione: di vocational therapy e abilita'                   
specifiche confacenti con i piani d'impresa.                                    
- Si dota di strumenti di controllo di gestione programmatico,                  
economico, attuativo che sappiano documentare vantaggi quante risorse           
ed abilita' passino dai propri piani d'impresa ai disabili almeno in            
termini fruitivi.                                                               
- Predispone e investe su "ambienti" prevalentemente imprenditoriali            
dove si realizzi l'alta fruibilita' di scambi interumani e dove                 
vengono tenute nel giusto equilibrio: la variabile economica, il                
sistema valoriale di rete, il valore del soggetto e del suo prodotto            
(nicchie economico-sociali).                                                    
- Mette a frutto le risorse dislocate dal pubblico come investimento            
per piani d'impresa in grado di aumentare le occasioni di inserimento           
lavorativo dei disabili e di rendere piu' efficienti e produttivi gli           
investimenti realizzati dall'Ente pubblico.                                     
- Sostiene e investe su imprese sociali di produzione e lavoro che              
siano anche in grado di promuovere ed attivare processi di                      
riabilitazione (imprese sociali miste o plurime), contestuali con i             
territori di riferimento delle persone; di piccole dimensioni e                 
fortemente autogestite e differenziate  (nella produzione).                     
2) Casa/habitat sociale                                                         
Pubblico                                                                        
- Persegue la cultura della deistituzionalizzazione e della                     
prevenzione alla istituzionalizzazione dei malati con disabilita'               
psico/sociale/istituzionale attraverso lo sviluppo locale utilizzando           
i progetti strutturali regionali, nazionali ed europei, la                      
cooperazione decentrata e la rete internazionale contro l'esclusione            
sociale.                                                                        
- Promuove percorsi emancipativi e di sostegno all'autonomia                    
abitativa degli utenti favorendo primariamente la costituzione di               
habitat sociale.                                                                
- Sviluppa accordi di programma fra Comuni, IACP, enti religiosi                
privati al fine di reperire abitazioni per disabili e/o anziani,                
partendo dalle aree dismesse o poco utilizzate.                                 
- Sostegno all'habitat sociale e  svolgimento dell'attivita'                    
istituzionale prevalentemente a domicilio degli utenti, nei luoghi di           
lavoro e di socialita'. Contestuale  limitazione massima  ed  estesa,           
quantitativa e temporale dell'utilizzo delle istituzioni sanitarie e            
sociali come sostitutivo dell'assenza di habitat sociale/casa.                  
Sostiene l'accesso alla liberta' di scelta della persona disabile e/o           
anziana di poter evitare l'istituzionalizzazione.                               
- Considera l'ambiente come elemento fondante la strutturazione                 
dell'individuo. Il possesso della casa e di oggetti propri. Il                  
possesso regolato come fondativo e di accesso allo scambio                      
interumano. La bellezza dell'ambiente come testimonianza riproduttiva           
della dignita' della persona. L'etica e l'estetica come identiche ed            
omologhe.                                                                       
- Da' attuazione alla Legge nazionale n. 381 e L.R. n. 7 mettendo a             
disposizione beni immobili non strategici, sotto utilizzati o non               
utilizzati, al fine di creare valore aggiunto attraverso la                     
costruzione del diritto all'habitat (casa) per le fasce deboli.                 
- Sostiene la ricostituzione di  habitat  sociale investendo sui                
luoghi di riconoscimento e scambio collettivo sulla permanenza nel              
proprio domicilio delle persone  vulnerabili e a rischio  di                    
istituzionalizzazione, investe  infine  nella ricostruzione delle               
reti sociali e di servizi alle persone finalizzati al mantenimento              
del diritto abitativo.                                                          
- Da' formazione e controllo gestione programmativa alle famiglie e             
alle reti sociali che forniscono habitat sociale e familiare alle               
persone in carico del servizio pubblico e in progetto riabilitativo             
individuale.                                                                    
Privato (ONLUS)                                                                 
- Promuove e realizza lo sviluppo locale inclusivo delle fasce deboli           
anche attraverso i progetti strutturali regionali, nazionali,                   
europei, cooperazione decentrata e la rete internazionale contro                
l'esclusione sociale. Dedica quanto possibile in riferimento alla               
Legge 460/98.                                                                   
- Ha piani d'impresa che prevedono la fornitura di alloggi (in                  
proprieta' indivisa e non) ai disabili e/anziani con vario grado di             
sostegno, temporanei o definitivi, a costo accettabile e belli.                 
- E' in grado di gestire gli accordi di programma fra Enti pubblici             
per valorizzare ed investire sulle aree dismesse o poco utilizzate di           
proprieta' pubblica e non, per mettere case a disposizione dei propri           
soci disabili e/o anziani (proprieta' indivisa).                                
- Ha piani di sviluppo  dell'auto-aiuto, dell'associazionismo, di               
valorizzazione dell'informale e di alternative abitative alle                   
istituzioni sanitarie e sociali.                                                
- Considera l'ambiente come elemento fondante la strutturazione                 
dell'individuo, il possesso della casa e di oggetti propri, la                  
strutturazione dell'individuo, il possesso regolato come fondativo e            
di accesso allo scambio interumano, la bellezza dell'ambiente come              
testimonianza riproduttiva della dignita' della persona.                        
- Sviluppa piani d'impresa per il recupero, la valorizzazione e                 
l'utilizzo di beni immobili con caratteristiche di habitat storico              
(borghi rurali, vecchi quartieri) con la concomitante messa in rete             
di attivita' commerciali integrate con l'area  oggetto                          
dell'intervento e la costituzione di "portinerie" attrezzate.                   
- Basa la propria azione sull'accoglimento e sulla continua messa in            
rete delle persone con la comunita' circostante. Ricostruisce                   
continuamente il diritto (possesso mutuale) alla casa attraverso la             
creazione di habitat sociale dimensionando i nuclei abitativi alla              
tipologia famigliare (mpre liberi almeno 2 posti per l'accoglienza.             
Sviluppa forme di ricovero famigliari temporanee.                               
- I soci del privato sociale o le compagini famigliari che lavorano             
ai progetti riabilitativi possono mettere a disposizione le proprie             
abitazioni, famiglie e reti sociali su basi motivate e volontarie.              
3) Socialita'/affettivita'                                                      
Pubblico                                                                        
- Persegue la cultura della deistituzionalizzazione e della                     
prevenzione alla istituzionalizzazione dei malati con disabilita'               
sociale in carico ai servizi specialistici  attraverso lo  sviluppo             
locale utilizzando i progetti strutturali regionali, nazionali,                 
europei, cooperazione decentrata e la rete internazionale contro                
l'esclusione sociale.                                                           
- Sostiene e sviluppa le abilita' di relazione interumana del                   
disabile sociale e dei diritti all'affettivita'/sessualita'.                    
- Sviluppa la presa in carico e la cura del malato con disabilita'              
psico/socio/istituzionale con lo sguardo rivolto all'esercizio di               
responsabilita' e socialita' dell'utente.                                       
- Sorveglia che il disabile sociale non sia oggetto di sfruttamento,            
pregiudizio ed abuso.                                                           
- Sostiene ed investe sull'utilizzo del tempo libero degli utenti per           
la conquista di abilita' e di competenze sociali.                               
- Abbassa il grado di vulnerabilita' e di rischio del malato con                
disabilita' psico/socio/istituzionale aiutando crescita culturale               
della comunita' e l'esercizio di cultura critica.                               
- Predispone programmi di cura e assistenza nella crisi acuta                   
dell'utente alternativa al ricovero a carattere sanitario anche                 
attraverso affidamenti temporanei e guidati a nuclei familiari,                 
gruppi sociali ecc. rete nel territorio.                                        
- Sostiene e garantisce la conservazione e la valorizzazione dei                
possessi (mobili ed immobili) personali delle persone disabili, come            
principali mediatori dell'affettivita', socialita'.                             
- Difende e si rende garante della proprieta' privata delle persone             
con disabilita' dotandosi di consulenza legale e patrimoniale                   
attuando e promuovendo le leggi sull'amministrazione di sostegno.               
Privato (ONLUS)                                                                 
- Promuove e realizza lo sviluppo locale inclusivo delle fasce deboli           
anche attraverso i progetti strutturali regionali, nazionali,                   
europei, cooperazione decentrata e la rete internazionale contro                
l'esclusione sociale. Dedica quanto possibile in riferimento alla               
Legge 460/98.                                                                   
- Investe e sviluppa progetti di formazione in grado di valorizzare             
le risorse umane e relazionali dei propri lavoratori/soci.                      
- Ottempera ai contratti di lavoro ed investe risorse sullo sviluppo            
della democrazia interna. Considera essenziale la proprieta' privata,           
l'avere e il possedere.                                                         
- Promuove e partecipa alla vita culturale e sportiva del proprio               
territorio includendovi i disabili psico/sociali/istituzionali.                 
- Sviluppa iniziative di valorizzazione del residuale: beni, cose,              
idee, persone, tempo, arti e mestieri, memoria.                                 
- Ha una cura particolare del bello. Promuove e sostiene le                     
organizzazioni dell'arte e della creativita', dello sport.                      
- E' in grado di attingere e di promuovere le risorse del                       
volontariato dell'associazionismo locale per la presa in carico dei             
malati di mente congiunta con il Servizio pubblico.                             
- Sostiene e garantisce la conservazione e la valorizzazione dei                
possessi (mobili ed immobili) personali delle persone disabili come             
principali mediatori dell'affettivita' socialita'.                              
- Difende e si rende garante della proprieta' privata dei propri soci           
con disabilita' e favorisce lo sviluppo della stessa.                           
IL DIRETTORE GENERALE                                                           
Marino Pinelli                                                                  
All'Azienda USL di Parma                                                        
Servizio Acquisizione e Gestione beni e servizi                                 
Strada del Quartiere n. 2/A                                                     
43100 Parma                                                                     
Avviso pubblico per la ricerca di soggetti per la cogestione di                 
progetti riabilitativi per gli utenti del Dipartimento di Salute                
mentale                                                                         
   Il sottoscritto                                                              
nato a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .            
. il                                                                            
e residente a                                                                   
in qualita' di                                                                  
della                                                                           
avente sede legale in                                                           
Via                                                                             
chiede                                                                          
che                                                                             
venga inserito/a nell'elenco dei soggetti e compagini sociali idonei            
per la cogestione di progetti riabilitativi per gli utenti del                  
Dipartimento di Salute mentale, di cui all'avviso pubblicato nel                
Bollettino della Regione Emilia Romagna n. . . . . . . del . . . . .            
. . . . . per l'asse/gli assi (barrare la voce o le voci che                    
interessano):                                                                   
 formazione/lavoro                                                              
 casa/habitat sociale                                                           
 socialita'/affettivita'                                                        
A tal fine, dichiara (rif. art. 2 dell'avviso)                                  
- dichiara altresi' di condividere in ogni parte i criteri ispiratori           
dell'azione di cogestione di progetti riabilitativi, di cui                     
all'avviso;                                                                     
- allega alla presente la proposta progettuale conformemente a quanto           
previsto dall'art. 5 dell'avviso stesso.                                        
data . . . . . .  . . . . . . . . . . . . . . . .                               
(firma del legale rappresentante)                                               
Scadenza: 3 ottobre 2001

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