REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 ottobre 2001, n. 2205

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) concernente progetto di "Distribuzione plurima delle acque del CER - Area Bevano - Savio" nei comuni di Bertinoro, Cesena e Cervia, province di Forli'-Cesena e Ravenna, presentato dal Consorzio di Bonifica Savio e Rubicone (L.R. 9/99, Titolo II)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in                       
considerazione del limitato rilievo degli impatti ambientali                    
previsti, il progetto relativo alla "Distribuzione plurima delle                
acque del CER - Area Bevano - Savio" nei comuni di Bertinoro, Cesena            
e Cervia, province di Forli'-Cesena e Ravenna, dalla ulteriore                  
procedura di VIA con le prescrizioni, individuate al punto 7) della             
narrativa e di seguito riportate:                                               
1) si reputa necessario, in sede di progettazione definitiva,                   
riconsiderare e condurre adeguati approfondimenti circa le ipotesi di           
soddisfacimento della domanda di risorsa idrica proveniente dai                 
diversi utilizzi e quindi di ricalibrare il dimensionamento del                 
progetto, dal punto di vista degli interventi e degli impianti da               
realizzare e/o dal punto di vista gestionale, in coerenza con tali              
approfondimenti;                                                                
2) si rammenta che per gli usi extra agricoli di risorse idriche                
derivate dal CER e' necessario il rispetto delle vigenti norme                  
previste nella Legge 36/94;                                                     
3) si ritiene, comunque, necessario assicurare, durante la fase di              
gestione dell'intervento relativo alla "Distribuzione plurima delle             
acque del CER - Area Bevano - Savio" il rispetto dei limiti di                  
pressione sonora, previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche             
per gli eventuali alloggi e ricettori presenti, nelle adiacenze                 
dell'infrastruttura progettata, in particolare tali aree, vanno                 
considerate appartenenti alla III classe (area di tipo misto) con               
limite diurno pari a 60 dB(A) e limite notturno pari a 50 dB(A);                
4) per l'approvvigionamento idrico, durante la cantierizzazione                 
dell'opera, si ritiene necessario prevedere l'uso di acque                      
superficiali o l'allacciamento alla rete acquedottistica;                       
5) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e            
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di             
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione            
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di                  
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento            
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e                     
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora           
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il               
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal                  
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto           
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore               
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di                     
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione             
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed              
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto                 
quando queste si trovino nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per           
il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei               
cassoni con teloni;                                                             
6) durante la cantierizzazione dell'opera, si prescrive il rispetto             
dei limiti di pressione sonora, previsti dal DPCM 1/3/1991 e                    
successive modifiche per gli eventuali alloggi e ricettori presenti,            
nelle adiacenze dell'infrastruttura progettata, in particolare tali             
aree, vanno considerate appartenenti alla III classe (area di tipo              
misto) con limite diurno pari a 60 dB(A) e limite notturno pari a 50            
dB(A);                                                                          
7) si ritiene necessario realizzare gli interventi di mitigazione               
ambientale, previsti negli gli elaborati prescritti per                         
l'effettuazione della procedura di verifica (screening), ed in                  
particolare il rimodellamento morfologico previsto attorno alle                 
vasche di accumulo utilizzano il materiale scavato per realizzare il            
progetto in esame al fine di contenere gli impatti paesaggistici; al            
proposito si prescrive che tale rimodellamento morfologico deve                 
essere esteso su tutti i lati delle aree su cui insistono le stazioni           
di rilancio con annesse vasche  di stoccaggio/disconnessione;                   
8) per quanto riguarda le operazioni di ripristino, in generale, si             
dovranno utilizzare specie autoctone e/o naturalizzate che                      
garantiscono un maggior successo di impianto (facilita' di                      
attecchimento, adattamento pedo-climatico, buona resa nello sviluppo,           
minori costi di manutenzione);                                                  
9) assolutamente da evitare sono le specie riconosciute come                    
invadenti (Robinia, Alianto, etc.);                                             
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Consorzio di               
bonifica Savio e Rubicone, alle Province di Forli'-Cesena e Ravenna,            
ai Comuni di Bertinoro, Cesena e Cervia, ai Servizi provinciali                 
Difesa del suolo, Risorse idriche e forestali di Forli'-Cesena e                
Ravenna ed all'ARPA - Sezioni provinciali di Forli'-Cesena e Ravenna;           
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della            
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni            
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della            
Regione.                                                                        

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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