REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 17 luglio 2001, n. 1473

Approvazione delle linee guida per la presentazione di progetti di cooperazione allo sviluppo da parte di Organizzazioni non governative dell'Emilia-Romagna per il contributo ai sensi della L.R. 9 marzo 1990, n.18, per l'anno 2001

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Viste:                                                                          
- la L.R. 9 marzo 1990, n. 18 "Partecipazione della Regione                     
Emilia-Romagna ai programmi statali di cooperazione con i Paesi in              
via di sviluppo" e successive modifiche ed integrazioni;                        
- il Piano di lavoro relativamente alle iniziative di cooperazione              
con i Paesi in via di sviluppo, approvato dal Consiglio regionale con           
atto n. 49 del 26 luglio 2000;                                                  
ritenuto opportuno provvedere alla individuazione dei criteri e delle           
modalita' di presentazione dei progetti di cooperazione allo sviluppo           
ai fini della concessione dei  contributi regionali per il 2001 alle            
attivita' stesse promosse da Organizzazioni non governative della               
regione Emilia-Romagna in misura non superiore al 70% del costo                 
complessivo del progetto, secondo le Linee-guida parte integrante del           
presente atto deliberativo;                                                     
richiamati:                                                                     
- la L.R. 18 aprile 2001, n. 10 "Bilancio di previsione della Regione           
Emilia-Romagna per l'anno finanziario 2001 e Bilancio pluriennale               
2001/2003";                                                                     
- il progetto di legge regionale "Assestamento del Bilancio di                  
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario             
2001 e del Bilancio pluriennale 2001/2003 a norma dell'art. 37 della            
L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e successive modifiche - Primo                        
provvedimento generale di variazione", pubblicato nel Supplemento               
Speciale del Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, in              
conseguenza del quale, per effetto della variazione in aumento allo             
stanziamento previsto per il Capitolo 2731 "Contributi alle                     
organizzazione non governative idonee per l'attuazione di progetti ed           
interventi volti a promuovere l'educazione culturale e sociale dei              
Paesi in via di sviluppo, con particolare riferimento alla condizione           
femminile e delle giovani generazioni (art. 2, comma 1, lettere e) ed           
f) e art. 5, L.R. 9 marzo 1990, n. 18)", l'ammontare complessivo                
della previsione ad esso riferita risultera' di Lire 1.235.000.000              
(pari a Euro 637.824,27), con l'entrata in vigore della relativa                
legge regionale;                                                                
dato atto:                                                                      
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio                  
Politiche europee e Relazioni internazionali Marco Capodaglio in                
merito alla regolarita' tecnica della presente deliberazione, ai                
sensi dell'art. 4, sesto comma, della L.R.  19 novembre 1992, n. 41 e           
della delibera 2541/95;                                                         
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale alla                    
Presidenza Bruno Molinari in merito alla legittimita' del presente              
atto, ai sensi dell'art. 4, sesto comma, della L.R.  19 novembre                
1992, n. 41 e della delibera 2541/95;                                           
- del parere favorevole di regolarita' contabile espresso dal                   
Responsabile del Servizio Ragioneria e Credito, dott. Gianni                    
Mantovani, ai sensi del predetto articolo di legge e della                      
sopracitata deliberazione, in attuazione anche di quanto disposto con           
determinazione del Direttore generale Risorse finanziarie e                     
strumentali 7350/96;                                                            
visto l'art. 12 della Legge 7 agosto 1990, n. 241;                              
su proposta dell'Assessore alle Politiche sociali, Immigrazione,                
Progetto giovani e Cooperazione internazionale, Gianluca Borghi,                
a voti unanimi e palesi, delibera                                               
1) di approvare per le ragioni espresse in premessa che si intendono            
qui integralmente riportate le "Linee-guida per la presentazione di             
progetti di cooperazione allo sviluppo da parte di Organizzazioni non           
governative dell'Emilia-Romagna per il contributo ai sensi della L.R.           
18/90 per l'anno 2001"  indicate nell'Allegato A che forma parte                
integrante della presente deliberazione;                                        
2) di dare atto che le risorse necessarie per l'attuazione del                  
Programma 2001 riferito ad attivita' di cooperazione promosse dalle             
Organizzazioni di cui all'art. 2, comma 1, lett. d) e ai sensi                  
dell'art. 5 della L.R. 18/90, nell'ambito delle aree e dei settori di           
intervento descritti all'Allegato A, trovano allocazione al Capitolo            
02731 "Contributi alle organizzazioni non governative idonee per                
l'attuazione di progetti ed interventi volti a promuovere                       
l'educazione ai temi dello sviluppo in Italia e l'emancipazione                 
culturale e sociale dei Paesi in via di sviluppo, con particolare               
riferimento alla condizione femminile e delle giovani generazioni               
(art. 2, comma 1, lettere e) ed f) e art. 5, L.R. 9 marzo 1990, n.              
18)" del Bilancio per l'esercizio finanziario 2001, per l'ammontare             
dello stanziamento ad esso complessivamente attribuito dalla legge              
regionale di bilancio e dalla legge regionale di assestamento                   
subordinatamente alla sua entrata in vigore;                                    
3) di dare atto che il Direttore generale competente per materia                
sulla base della normativa regionale vigente ed in applicazione della           
delibera della Giunta regionale 2541/95, provvedera' con propri atti            
formali, previo espletamento della relativa istruttoria eseguita in             
conformita' alle Linee-guida di cui all'Allegato A, all'approvazione            
dei progetti di cooperazione allo sviluppo presentati da parte delle            
Organizzazioni non governative dell'Emilia-Romagna, alla concessione            
dei contributi in misura non superiore al 70% del costo complessivo             
del progetto, tenuto conto di  quanto stabilito al punto 3 delle                
Linee-guida, ed al contestuale impegno di spesa con imputazione al              
capitolo di bilancio indicato al precedente punto 2);                           
4) di dare atto che alla liquidazione dei contributi ed alla                    
emissione della richiesta dei titoli di pagamento provvedera' con               
propri atti formali, ai sensi della L.R. 31/77, cosi' come modificata           
dalla L.R. 40/94 ed in applicazione della delibera della Giunta                 
regionale 2541/95, il Responsabile del Servizio competente per                  
materia secondo le modalita' indicate alla voce 8 "Erogazione dei               
contributi" delle Linee-guida di cui all'Allegato A, che costituisce            
parte integrante della presente deliberazione;                                  
5) di disporre che la presente deliberazione sia pubblicata nel                 
Bollettino Ufficiale della Regione.                                             
Allegato A                                                                      
Linee-guida per la presentazione di progetti di cooperazione allo               
sviluppo da parte di Organizzazioni non governative                             
dell'Emilia-Romagna per il contributo ai sensi della L.R.  18/90 per            
l'anno 2001                                                                     
La politica di cooperazione allo sviluppo della Regione Emilia-                 
Romagna  e' disciplinata dalla L.R. 9 marzo 1990, n. 18                         
"Partecipazione della Regione Emilia-Romagna ai programmi statali di            
cooperazione con i Paesi in via di sviluppo" ed e' mirata a                     
promuovere azioni concrete di carattere economico- sociale  che                 
concorrano allo sviluppo di regioni dei Paesi emergenti.                        
Il Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna, con atto n. 49 del 26               
luglio 2000, ha adottato il Piano di lavoro relativamente alle                  
iniziative di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, che                  
definisce le priorita' territoriali e settoriali degli interventi di            
cooperazione allo sviluppo, effettuati sia direttamente - avvalendosi           
delle proprie strutture amministrative e tecniche, nonche' degli                
enti, aziende e societa' regionali - che indirettamente, concorrendo            
alle attivita' promosse dalle Organizzazioni non governative (ONG)              
presenti sul territorio emiliano-romagnolo e riconosciute dal                   
Ministero Affari Esteri ai sensi dell'art. 28 della Legge 49/87. In             
particolare il Piano di lavoro evidenzia quale prioritario ambito di            
attivita' quello della cooperazione decentralizzata volta a                     
valorizzare ed accentuare il ruolo delle istituzioni e degli                    
organismi locali dei Paesi destinatari sia nella fase di elaborazione           
che di realizzazione dei progetti di sviluppo locali, favorendo                 
l'impiego di personale locale e di immigrati presenti sul                       
territorioLa Regione Emilia-Romagna stabilisce annualmente modalita'            
e procedure per la presentazione di richieste di contributo da parte            
delle Organizzazioni non governative (ONG) emiliano- romagnole. Detti           
contributi vengono concessi in misura non superiore al 70% del costo            
totale del progetto, tenuto conto di quanto stabilito al successivo             
punto 3.                                                                        
I progetti presentati potranno avere durata pluriennale  ma dovranno            
essere chiaramente riconducibili a tranches annuali in base alle                
quali viene valutata, anno per anno, la concessione del contributo.             
1. Aree e settori di intervento                                                 
Per l'anno 2001 sono considerate prioritarie le seguenti aree, nei              
seguenti settori:                                                               
Mozambico                                                                       
Il Governo italiano mettera' a disposizione del Mozambico per il                
periodo 2000/2002 risorse finanziarie a dono per un totale di Lire              
150.000.000.000 (Euro 77.468.534,86) per l'attuazione del Programma -           
Paese e per i vari settori di intervento.                                       
Sulla base delle indicazioni contenute nella strategia-paese per il             
2000/2002 le due parti hanno concordato di concentrare lo sforzo                
comune di cooperazione su un numero limitato di settori d'intervento,           
e su un area geografica che comprende le Province di Sofala, Manica e           
Maputo, nonche' l'esigenza di dare l'opportuno rilievo alle questioni           
trasversali  (genere, infanzia, AIDS).                                          
In Emilia-Romagna si sono costituiti 3 Comitati locali: Modena,                 
Reggio Emilia, Ravenna, che opereranno prevalentemente nelle tre                
province individuate come prioritarie anche dalla Cooperazione                  
italiana, in settori che vanno dalla formazione professionale nel               
campo dell'agricoltura, della meccanica, della pesca, ad azioni di              
recupero per ragazzi di strada (corsi di formazione nel settore del             
turismo), appoggio alle locali agenzie di sviluppo per una                      
riqualificazione del mercato interno, al settore della cultura                  
(cinema itinerante e mostre di pittura).                                        
Non avendo ancora gli elementi necessari per valutare le azioni del             
PDHL (in quanto trattasi di un Programma appena entrato in fase di              
esecuzione) ed in attesa di svolgere una missione tecnica in loco, in           
una ottica di ottimizzazione e concentrazione sia delle risorse                 
finanziarie che degli interventi, per il 2001 saranno prioritarie               
azioni nelle tre province (Sofala, Manica, Maputo) nei settori:                 
istruzione, agricoltura, avvio di microimprenditorialita', sanita'              
con particolare riguardo alle problematiche connesse alla prevenzione           
e cura dell'AIDS.                                                               
Eritrea                                                                         
A seguito della missione tecnica, che si e' svolta dal 29 marzo al 12           
aprile u.s., e degli incontri effettuati in loco con l'Ambasciata               
italiana, con l'Ufficio tecnico locale della Cooperazione italiana,             
con il Governatorato della Regione del Gash Barka, con l'ERREC                  
(organismo governativo interministeriale che si occupa della gestione           
dei flussi degli aiuti umanitari rivolti ai profughi e sfollati                 
eritrei) e con gli organismi internazionali, sono emerse le seguenti            
priorita':                                                                      
- per quanto riguarda il territorio, sono state individuate le due              
zone piu' colpite dalla guerra, e cioe' le regioni del Gash Barka e             
di Debub;                                                                       
- per quanto riguarda i settori:                                                
- la creazione di opportunita' di reinserimento lavorativo per i                
profughi;                                                                       
- il reinserimento dei militari smobilitati dal fronte;                         
- il passaggio dalla produzione agricola di sussistenza alla                    
produzione di qualita' per l'esportazione;                                      
- la ricostruzione delle infrastrutture colpite dalla guerra;                   
- lo sviluppo e promozione degli investimenti, sia al 100% italiani,            
sia in joint-venture con imprese locali.                                        
Altri settori individuati:                                                      
- il passaggio dalla sperimentazione alla orticoltura specializzata             
nelle Farm;                                                                     
- la creazione di risorse idriche;                                              
- la formazione tecnica dei quadri e della popolazione;                         
- la ricostruzione degli stocks di mezzi di produzione (pompe,                  
patrimonio zootecnico) danneggiato o derubato dai soldati durante la            
guerra;                                                                         
- training e management imprenditoriale nel settore zootecnico e                
della trasformazione dei prodotti agricoli;                                     
- la creazione di piccole unita' di trasformazione dei prodotti                 
agricoli dislocate nei territori, nei momenti eccedenti il consumo              
diretto (esempio pomodori, frutta in succhi).                                   
Partendo da queste priorita' e dopo la riunione del "Tavolo Paese",             
e' emerso un orientamento teso ad elaborare nel 2002 un programma               
comune, di tipo modulare, che possa consentire la valorizzazione                
delle risorse umane e finanziarie sia delle ONG che degli eventuali             
possibili partner (Comuni e Province) al fine di rendere piu'                   
efficace e visibile l'intervento dei soggetti emiliano-romagnoli in             
Eritrea. Tale programma potra' essere incentrato sul settore della              
formazione finalizzata all'avvio di attivita' generatrici di reddito,           
che dovranno essere poi sostenute con forme di microcredito; al fine            
di facilitare il reinserimento produttivo degli sfollati al ritorno             
dai campi e dei profughi che ritorneranno dal Sudan (che rimane                 
comunque una priorita' assoluta). I gruppi beneficiari potrebbero               
essere i profughi e gli uomini che rientrano dal fronte, le donne,              
soprattutto quelle capofamiglia, i disabili e i ragazzi senza                   
famiglia. Settori privilegiati saranno l'agricoltura, l'artigianato             
(carpenteria, falegnameria, artigianato tradizionale), ma anche in              
seconda battuta, il commercio inteso come sostegno alla                         
commercializzazione di quanto prodotto. Il progetto dovra' avere                
durata triennale.                                                               
Per l'anno 2001 saranno prioritarie la regione del Gash Barka ed i              
settori agricolo e socio-sanitario.                                             
Etiopia                                                                         
Non e' stato realizzato un Tavolo-Paese, tuttavia, sin dal 1997 la              
Regione Emilia-Romagna ha cofinanziato progetti nel settore della               
sanita' e dell'handicap. Inoltre, in occasione del conflitto                    
etiopico-eritreo ha inviato due container di aiuti umanitari a favore           
degli sfollati. Recentemente, l'Ambasciata di Etiopia in Italia ha              
sollecitato, sulla base di una rapporto anche gia' in corso con la              
Provincia di Ravenna, l'avvio di un rapporto di collaborazione con la           
Regione di Oromia, dove sono gia' presenti alcuni progetti di nostre            
ONG. Le dimensioni geografiche della regione e l'alta concentrazione            
demografica che la caratterizza (20 milioni di abitanti)  dovranno              
necessariamente comportare un'ulteriore concentrazione degli                    
interventi.                                                                     
Per il 2001 sara' pertanto considerata prioritaria la regione di                
Oromia ed i settori socio-sanitario e agricolo.                                 
Commercio equo e solidale                                                       
Saranno sostenute azioni riguardanti lo sviluppo delle attivita' di             
commercio equo e solidale anche con il coinvolgimento di realta'                
associative operanti nel settore. I progetti dovranno comunque essere           
finalizzati ad interscambi concreti fra la nostra regione ed i                  
territori dei Paesi in via di sviluppo, ricompresi nel Piano di                 
lavoro degli interventi di cooperazione allo sviluppo ai sensi della            
Legge 18/90 e nel Piano degli interventi di cui alla Legge 5/96, al             
fine di creare significativi canali di commercializzazione nel                  
settore della distribuzione, puntando su prodotti di alto valore                
qualitativo e ad un consistente aumento del volume di importazione              
dei prodotti.                                                                   
2. Requisiti di ammissibilita'                                                  
Questo invito e' riservato alle ONG dell'Emilia-Romagna riconosciute            
dal Ministero Affari esteri in base alla Legge 26 febbraio 1987, n.             
49 e che nel contempo abbiano gia' maturato o stiano maturando                  
progetti di cooperazione nei settori sopra indicati.                            
3. Modalita' di partecipazione                                                  
Le proposte dovranno essere presentate, in lingua italiana ed in                
duplice copia, secondo lo schema allegato, al fine di rendere                   
omogenea e facilmente valutabile dal punto di vista tecnico-economico           
la compatibilita' tra le priorita' contenute nelle presenti                     
Linee-guida nonche' nel Piano di lavoro ed i progetti  presentati.              
Dovra' essere chiaramente indicato in lire italiane il costo totale             
del progetto e l'ammontare del contributo richiesto, sulla base di un           
piano analitico delle singole voci di spesa.                                    
Le spese generali non potranno superare il 6% del costo totale del              
progetto. Le spese per il personale italiano operante all'interno del           
progetto non dovranno superare il 30% del costo complessivo, salvo              
casi di motivate e particolari esigenze.                                        
Non saranno considerate ammissibili le proposte relative a meri studi           
di fattibilita'.                                                                
4. Criteri indicatori che verranno utilizzati per la valutazione                
I progetti saranno valutati dal Servizio Politiche europee e                    
Relazioni internazionali che potra' avvalersi del parere dei                    
funzionari della Regione Emilia-Romagna operanti nei settori                    
individuati nei progetti.                                                       
La selezione dei progetti sara' svolta secondo i seguenti criteri               
indicatori, in ordine decrescente di priorita':                                 
- la proposta prevede il coinvolgimento di Enti locali                          
dell'Emilia-Romagna;                                                            
- la proposta prevede il coinvolgimento di una realta' istituzionale            
locale del PVS destinatario, che ha gia' espresso formalmente il suo            
interesse a partecipare al progetto.                                            
5. Modalita' di presentazione dei progetti                                      
I progetti dovranno essere presentati, entro l'1 ottobre 2001, al               
Servizio Politiche europee e Relazioni internazionali della Regione             
Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro n. 52 - 40127 Bologna, in busta                 
chiusa, in duplice copia e dovranno recare la firma del legale                  
rappresentante dell'organizzazione.                                             
6. Approvazione                                                                 
Gli esiti della valutazione e gli importi ammessi a contributo                  
saranno comunicati entro il 30 novembre 2001.                                   
7. Concessione del contributo                                                   
Il Direttore generale competente per materia provvedera', previo                
espletamento della relativa istruttoria come specificato al                     
precedente punto 4.:                                                            
- all'approvazione dei progetti, tenuto conto di quanto precisato al            
precedente punto 3 in merito ai requisiti di ammissibilita' delle               
voci di spesa relative a ciascun progetto proposto e dei criteri                
indicatori per la selezione dei progetti;                                       
- alla concessione dei contributi in misura pari al 70% del costo               
complessivo ammissibile del progetto, o in misura percentuale                   
inferiore in relazione:                                                         
a) alla specifica richiesta formulata dal soggetto proponente;                  
b) alla eventuale necessita' di soddisfare un numero elevato di                 
domande pervenute in rapporto ad una disponibilita' di risorse                  
limitata;                                                                       
- alla contestuale assunzione del relativo impegno di spesa con                 
imputazione al pertinente capitolo del bilancio regionale.                      
8. Erogazione del contributo                                                    
All'erogazione del contributo, ricorrendo i presupposti di cui alla             
L.R. 31/77 e successive modifiche ed integrazione, provvedera', con             
propri atti formali, il Responsabile del Servizio competente per                
materia secondo le modalita' di seguito indicate:                               
- una quota pari al 60% dell'ammontare del contributo concesso,                 
contestualmente alla comunicazione da parte dell'ONG                            
dell'accettazione del contributo e dell'avvio del progetto;                     
- una quota pari al 40% o minor somma, a presentazione della                    
relazione conclusiva e del rendiconto documentato delle relative                
spese dando atto che qualora in fase di rendicontazione le spese                
documentate ritenute ammissibili risultino inferiori rispetto al                
progetto approvato con l'atto del Direttore generale competente,                
l'ammontare del contributo verra' proporzionalmente ridotto.                    
9. Modifiche                                                                    
Eventuali modifiche non onerose ai progetti presentati dovranno                 
essere comunicate da parte della ONG contestualmente all'atto di                
accettazione del contributo. Tali modifiche non potranno riguardare             
la tipologia delle azioni ammesse a contributo regionale.                       
10. Verifiche e controlli                                                       
La Regione Emilia-Romagna si riserva la possibilita' di effettuare              
sopralluoghi e verifiche sui progetti, sia in corso di realizzazione,           
che a conclusione degli stessi.                                                 
Ogni ONG esecutrice dovra' presentare alla Regione Emilia-Romagna               
una informazione sullo stato di avanzamento del progetto a partire              
dall'avvenuta realizzazione di una quota pari al 50% delle attivita'            
previste.                                                                       
Comunicazione ai partners                                                       
L'ONG esecutrice dovra' comunicare ai partners italiani e locali la             
partecipazione della Regione Emilia-Romagna al progetto e avra'                 
l'obbligo di farvi riferimento in ogni comunicazione e pubblicazione            
relativa allo stesso.                                                           
La ONG esecutrice concordera', se del caso, con la Regione Emilia-              
Romagna, l'invio di materiale informativo sulle iniziative della                
stessa in materia di cooperazione decentrata allo sviluppo.                     
Schema per la presentazione di progetti di cooperazione                         
Premessa                                                                        
Scopo di questo documento e' quello di fornire lo schema per la                 
presentazione del progetto, al fine di facilitare la fase di                    
valutazione e di accelerare l'iter di approvazione del finanziamento.           
Il documento di progetto dovrebbe includere le informazioni qui di              
seguito elencate al fine di fornire un quadro chiaro e completo                 
circa:                                                                          
- scopi e motivazioni del progetto, anche in relazione alla politica            
di cooperazione allo sviluppo della Regione                                     
- indicazione sintetica di programmi analoghi nello stesso settore              
gia' realizzati o in fase di progettazione                                      
- attivita' che saranno realizzate                                              
- ruolo e coinvolgimento della controparte locale e/o dei partner               
locali                                                                          
- competenza e precedenti esperienze del richiedente                            
- stima dei costi e contributo richiesto                                        
- calendario di esecuzione delle attivita' e durata del progetto.               
Dati sul progetto                                                               
a. Titolo del progetto                                                          
b. Tipo di intervento (formazione, assistenza tecnica)                          
c. Sintesi del progetto                                                         
d. Descrizione dell'area geografica relativa al progetto                        
e. Dati sul richiedente                                                         
Tipo di organizzazione, sede, legale rappresentante                             
Anno di costituzione                                                            
Principale attivita'/Settore economico (formativo, socio-sanitario,             
agrario, ecc.)                                                                  
- descrizione dell'attivita'                                                    
- volume dell'attivita'                                                         
- precedenti esperienze nel settore e nel Paese in questione                    
- numero di dipendenti                                                          
- dipendenti coinvolti nel progetto, volontari, cooperanti, esperti.            
Descrizione analitica del progetto                                              
a. Situazione attuale e futuri sviluppi del contesto socio- economico           
 all'interno del quale il progetto si colloca ed identificazione dei            
principali problemi da risolvere                                                
b. dati e studi precedentemente svolti sull'argomento utili al                  
progetto                                                                        
c. programmi analoghi nello stesso settore previsti e/o in corso di             
realizzazione nel Paese ed eventuali interazioni con il progetto                
proposto                                                                        
d. obiettivi generali e specifici del progetto in relazione alla                
situazione locale (se l'iniziativa fa parte di un programma piu'                
vasto, specificare gli obiettivi e gli scopi di quest'ultimo)                   
e. previsione dei risultati del progetto                                        
f. descrizione analitica delle attivita' del progetto in relazione              
agli obiettivi                                                                  
g. calendario di esecuzione del progetto suddiviso secondo le                   
differenti attivita' previste                                                   
h. vitalita' del progetto. Descrizione dettagliata di fattori interni           
ed esterni ai quali e' affidata la continuita' dei risultati al                 
termine delle attivita' di progetto.                                            
Partner locale                                                                  
a. tipo di organizzazione                                                       
b. principale settore di attivita' (formativo, socio- sanitario,                
agrario, ecc.)                                                                  
- descrizione dell'attivita'                                                    
- volume dell'attivita'                                                         
- numero di dipendenti                                                          
- numero di dipendenti coinvolti nel progetto                                   
c. ruolo e coinvolgimento nelle attivita' progettuali                           
d. infrastrutture ed attrezzature disponibili.                                  
Stima dei costi e degli eventuali altri cofinanziamenti                         
Identificazione quantitativa e qualitativa delle risorse utilizzate             
nel progetto (distinguendo tra quelle estere e quelle locali, oltre a           
quelle riferite alla possibilita' di coinvolgimento di altri soggetti           
e di altre organizzazioni (World Bank, CEE, Enti locali, Chiese,                
Circoli giovanili, ecc.)                                                        
a. descrizione sintetica ed analitica dei costi del progetto (come da           
schema allegato)                                                                
b. schema di finanziamento con la definizione:                                  
- del contributo richiesto alla Regione Emilia-Romagna della                    
eventuale disponibilita' finanziaria locale (per spese locali)                  
- delle eventuali altre risorse disponibili                                     
c. se il progetto fa parte di un programma piu' ampio, descrivere il            
piano finanziario di tutto il programma.                                        
Sintesi dei costi stimati (valuta di riferimento: Lire italiane) (1)            
Risorse locali  contributi  totale                                              
Personale (2)                                                                   
Viaggi (3)                                                                      
Diaria (4)                                                                      
Attrezzature (5)                                                                
Incarichi esterni:                                                              
- consulenze                                                                    
- studi e ricerche                                                              
- altri                                                                         
Totale                                                                          
Contributo richiesto alla Regione Emilia-Romagna                                
(1) I costi locali sono calcolati secondo la valuta di riferimento al           
cambio ufficiale del giorno                                                     
(2) Per ogni dipendente specificare il numero di giorni/uomo,                   
mesi/uomo ed i costi per il giorno/uomo e mese/uomo                             
(3) Specificare il numero dei viaggi ed il costo                                
(4) Specificare il numero di giornate/uomo del personale all'estero             
ed il costo per giornata/uomo                                                   
(5) Telefono, telex, telefax ed altri.                                          

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina