DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 novembre 2000, n. 2052
Modifiche e riapprovazione di uno schema di accordo per la realizzazione di un progetto di sperimentazione nell'uso di nuove tecnologie per la popolazione anziana
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
1) di approvare il nuovo "Schema di accordo per la realizzazione di
una sperimentazione nell'uso di nuove tecnologie per la popolazione
anziana" Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento;
2) di dare atto che, a seguito delle adesioni formali, si procedera'
con separato atto alla definizione delle modalita' di erogazione dei
contributi ai Comuni per le spese di installazione delle
apparecchiature tecniche previste nella sperimentazione di cui al
presente atto deliberativo ed alla determinazione del finanziamento;
3) di dare atto che alla sottoscrizione del presente accordo
provvedera' l'assessore competente in materia di Politiche sociali,
Immigrazione. Progetto giovani. Cooperazione internazionale, Gianluca
Borghi;
4) di autorizzare in sede di sottoscrizione del presente accordo
l'inserimento di modifiche e integrazioni formali e non sostanziali
che si rendessero necessarie prima del perfezionamento dello stesso;
5) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO I
Schema di accordo (protocollo d'intesa) tra la Regione
Emilia-Romagna, i Comuni di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . le Istituzioni di assistenza e di beneficenza . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . la ditta Beghelli SpA in relazione ad un progetto
regionale di sperimentazione di interventi socio-assistenziali a
favore degli anziani
Si premette:
1) Programmazione dei servizi
La Regione Emilia-Romagna, nell'ambito delle proprie competenze di
programmazione e di indirizzo delle funzioni di assistenza sociale,
intende proporre, promuovere e sostenere interventi
socio-assistenziali a favore degli anziani e dare vita ad azioni
positive in tale senso, collaborando con i soggetti titolari del
servizio di assistenza sociale nelle forme flessibili individuate
dalla normativa vigente.
Nell'ambito di tali obiettivi, volti in particolare al mantenimento
dell'autosufficienza sociale della persona anziana, deve essere
attribuito rilievo significativo e strategico allo sviluppo e alla
valorizzazione delle esperienze di telesoccorso e di teleassistenza,
gia' menzionate tra gli interventi e gli strumenti specifici di
assistenza agli anziani, di cui alla L.R. n. 5 del 3 febbraio 1994.
Come segnalato e richiesto da diversi Comuni ricompresi nel
territorio regionale, occorre sviluppare le prestazioni di assistenza
domiciliare integrata, adeguandole agli obiettivi di tutela della
persona anziana, con l'utilizzo degli strumenti del telesoccorso,
della teleassistenza e della telesorveglianza, nell'ambito di un
rinnovato contesto assistenziale che consenta, oltre agli aspetti di
pronto intervento, un costante monitoraggio dell'anziano al suo
domicilio.
2) Sperimentazione del progetto
Ai fini anzidetti, e' intenzione degli Enti pubblici interessati,
utilizzando le tecnologie fortemente innovative sopra dette, avviare
un progetto sperimentale nell'ambito del quale avvalersi dell'apporto
tecnico e di servizio di soggetti privati; in tale ambito, in
particolare, e' intenzione degli Enti medesimi dare corso
all'utilizzazione degli strumenti piu' innovativi che consentano il
perseguimento degli obiettivi assistenziali di tutela dell'anziano
nel proprio contesto domiciliare.
In tale contesto, pertanto, la sperimentazione ideata dal competente
Servizio dell'Assessorato regionale Politiche sociali tende a
verificare il concreto ed effettivo utilizzo nonche' i conseguenti
benefici a favore degli utenti individuati da ciascun Comune e dagli
altri soggetti.
Considerata la proposta avanzata dalla ditta Beghelli SpA, con sede
in Monteveglio (Bologna), che dispone di uno strumento
tecnologicamente avanzato atto al telesoccorso e alla teleassistenza
coerente con tali obiettivi.
Considerato che tale strumento consiste, in particolare, diversamente
dalla tecnologia tradizionale, nell'installazione di una videocamera
all'interno del domicilio dell'anziano, consentendo quindi di
collegare il soggetto assistito alla centrale operativa e
permettendo, in questo modo, oltre che assistere molte persone da un
unico punto di sorveglianza, anche di assicurare un servizio
altamente qualificato e contraddistinto da caratteristiche di
globalita', adeguatezza e continuita', tali cioe' di comprendere le
effettive esigenze dell'anziano, mediante l'utilizzo di un canale
video.
Considerata la opportunita' di favorire lo sviluppo di servizi
innovativi per la popolazione anziana e di sostenere con ogni mezzo
il permanere a domicilio degli anziani, valutando le potenzialita' e
le condizioni di efficacia e di utilizzo della possibilita' di
collegamento a mezzo video, oltre che telefonico, avendo particolare
riguardo all'impatto ed all'accettazione dell'utilizzo dello
strumento della telecamera da parte degli anziani stessi.
Considerato che le associazioni rappresentative delle organizzazioni
del volontariato sociale hanno espresso l'intenzione di rendersi
parte attive del progetto di sperimentazione, e che pare opportuno
prevedere la possibilita' che le associazioni stesse possano
collaborare per ampliare le opportunita' di servizi a favore degli
anziani collegati al telesoccorso, migliorando la qualita'
complessiva del servizio reso.
Considerato che la sperimentazione oggetto del presente accordo
comporta dei limitati costi attuativi del relativo progetto.
3) Adesione al progetto di sperimentazione
Al fine di valutare l'avvio e la fattibilita' della sperimentazione,
la Regione Emilia-Romagna ha, in precedenza, vagliato e sondato
l'interesse dei Comuni e delle altre Istituzioni competenti nella
gestione degli interventi assistenziali di tutela dell'anziano. Negli
incontri preliminari tenutisi, e' stata registrata, da parte dei
soggetti interpellati, una congrua adesione all'avvio del progetto.
A seguito delle lettere del 15 dicembre 1999 (prot. n.52232/ASF),
del 5 gennaio 2000 (prot. n. 363/ASF) e del 15 febbraio 2000 (prot.
n. 6466/ASF) inviate dall'Assessorato regionale Politiche sociali ai
soggetti interessati, i medesimi, tramite relative comunicazioni,
hanno manifestato interesse per l'anzidetto progetto, tutti
riservandosi di definire successivamente l'adesione al progetto e
l'individuazione degli utenti del progetto sperimentale medesimo.
La Regione Emilia-Romagna intende sostenere i Comuni interessati
all'accordo per quanto attiene le spese necessarie all'avvio della
sperimentazione dei suddetti interventi, che troveranno copertura
finanziaria sul fondo di cui all'art. 41 della L.R. n. 2 del 1985.
4) Valutazione del progetto di sperimentazione.
Tutto quanto sopra esposto, si rende opportuno costituire un Comitato
composto dai rappresentanti degli Enti partecipanti all'accordo e
preposto alla sorveglianza ed alla verifica dell'attuazione del
progetto sperimentale e dei suoi risultati, sulla base di criteri
oggettivi.Resta inteso che il perfezionamento del presente accordo e'
subordinato alla formate adesione dei Comuni e degli altri Enti
gestori di cui all'art. 5 e che tale adesione dovra' avvenire nel
rispetto dei termini e delle modalita' previste nel presente accordo.
Resta inteso che, definita positivamente la fase di sperimentazione,
di seguito disciplinata, il rapporto negoziale avente ad oggetto
l'acquisto e l'utilizzo degli strumenti del telesoccorso, della
teleassistenza e della telecompagnia nonche' dei connessi servizi
dovra' essere autonomamente perfezionato da ciascun Comune o da altro
Ente gestore di cui all'art. 5 eventualmente interessato, previo
espletamento delle necessarie procedure.
I soggetti partecipanti al progetto concordano sulla possibilita' che
altri Enti locali, Aziende Unita' sanitarie locali ed Istituzioni
possano aderire successivamente, alle stesse modalita' e condizioni e
nella validita' temporale dell'accordo, all'iniziativa di
sperimentazione, previa sottoscrizione del presente accordo.
Tutto cio' ritenuto e premesso, da costituire parte integrante ed
essenziale del presente accordo,
si conviene e si stipula quanto segue.
Tra la Regione Emilia-Romagna, in persona dell'Assessore competente
in materia di Politiche sociali. Immigrazione. Progetto giovani.
Cooperazione internazionale, Gianluca Borghi, il Comune di . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , rappresentato da
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , il
Comune di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. , rappresentato da . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . , il Comune di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . , rappresentato da . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . , il Comune di . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . , rappresentato da . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . , etc., le Istituzioni pubbliche
di assistenza e beneficenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . rappresentate rispettivamente dal . . . . . . . . . .
. . . . . . . . , e la ditta Beghelli SpA, in persona del proprio
delegato dott. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Art. 1
Finalita'
1) Con il presente accordo, gli Enti pubblici stipulanti si
propongono di estendere e sviluppare, nell'ambito delle previsioni
della normativa e della programmazione regionale, la rete integrata
dei servizi socio-sanitari per gli anziani, attraverso la
qualificazione degli strumenti di prevenzione che ne consentano un
costante monitoraggio delle condizioni sociali e di salute, con cio'
limitando i fenomeni di istituzionalizzazione e di ospedalizzazione
della persona abbisognevole di assistenza.
Art. 2
Oggetto e tempi della sperimentazione
1) Nel rispetto delle finalita' di cui all'art. 1, il presente
accordo e' volto a regolamentare le modalita' e le condizioni per
l'avvio della sperimentazione semestrale degli strumenti di
telesoccorso, teleassistenza e telecompagnia da parte dei soggetti
titolari delle funzioni di gestione degli interventi assistenziali
nei confronti degli anziani.
2) L'inizio della sperimentazione decorre dalla data di
sottoscrizione del presente accordo, fissata dalle parti
successivamente alla deliberazione della Giunta regionale concernente
l'approvazione dello schema di accordo.
3) Per l'operativita' dell'accordo i Comuni devono comunicare
all'azienda Beghelli l'elenco dei nominativi degli utenti, i relativi
indirizzi e gli atti di accettazione da parte dei medesimi e alla
Regione Emilia-Romagna il numero dei nominativi contenuti nel
predetto elenco.
4) Nel caso di mancato rispetto di tale adempimento, il periodo
semestrale di sperimentazione rimarra' comunque invariato. Allo
stesso modo, rimane invariato il periodo semestrale di
sperimentazione qualora i Comuni e gli altri Enti gestori di cui
all'art. 5 indicassero nuovi nominativi di utenti durante la
sperimentazione stessa.
Art. 3
Durata e modifiche dell'accordo
1) Fermo restando il periodo semestrale di sperimentazione, le parti
precisano che eventuali successive adesioni di altri Comuni,
Consorzi, IPAB e altri soggetti gestori, saranno accettate purche'
formalizzate entro quattro mesi, con decorrenza dalla data di inizio
della sperimentazione, come fissata dall'art. 2, comma 2.
2) L'adesione di cui al precedente comma sara' assoggettata allo
stesso termine (sei mesi dalla data di sottoscrizione del presente
accordo) e alle stesse modalita' della sperimentazione, come previsti
dall'articolo precedente.
3) Eventuali modifiche dell'accordo saranno possibili purche'
concordate da tutti i soggetti aderenti all'accordo medesimo; le
eventuali modifiche all'accordo, peraltro, non dovranno comportare
aumenti delle spese gia' previste.
Art. 4
Obblighi ed impegni assunti dalla ditta Beghelli SpA
1) La ditta Beghelli SpA, direttamente o attraverso proprie societa'
controllate o collegate, si impegna ed obbliga per quanto di seguito:
a) a consegnare in comodato gratuito per i sei mesi di durata della
sperimentazione, ai Comuni, ai Consorzi, alle IPAB e agli altri
soggetti gestori che aderiscono all'iniziativa mediante la
sottoscrizione del presente accordo o attraverso l'adesione
successiva di cui all'art. 8, un numero massimo di 10.000 sistemi
"telesalvalavita video"; detti sistemi, corrispondenti alle
caratteristiche di cui all'allegata scheda n. 1, saranno installati
presso il domicilio delle persone e delle famiglie individuate dai
singoli Comuni o dagli altri soggetti gestori;
b) a garantire un servizio gratuito di telesoccorso e/o di
teleassistenza video per i sei mesi della sperimentazione, in
relazione alle specifiche richieste ed esigenze formulate dai
soggetti gestori;
c) ad assicurare un servizio di manutenzione, eventualmente
provvedendo anche alla sostituzione degli apparecchi, entro due
giorni lavorativi dalla comunicazione di difetti da parte dell'Ente
gestore, e comunque entro le 72 ore successive all'avvenuta
segnalazione;
d) ad assicurare agli operatori della centrale operativa un percorso
di formazione coerente con le indicazioni del Comitato tecnico
operante in seno al Collegio di vigilanza di cui all'art. 7;
e) a garantire il rispetto della normativa vigente nel trattamento
dei dati personali di cui essa verra' in possesso nell'ambito dei
servizi erogati sulla base del presente accordo.
Art. 5
Obblighi ed impegni assunti dai Comuni e
dagli altri Enti gestori
1) I Comuni, i Consorzi, le IPAB e gli altri soggetti gestori, che
intendono usufruire delle suddette prestazioni nella fase
sperimentale:
a) provvedono ad individuare, anche per mezzo di un singolo Ente
designato quale capofila di un ambito territoriale determinato,
tenendo conto del ruolo assegnato dall'art. 14 della L.R. 5/94 ai
Comuni sede di distretto, le persone e le famiglie da collegare agli
strumenti di telesoccorso e di teleassistenza in relazione ai quali
definiscono i piani personali di intervento ed emergenza;
b) collaborano con la ditta Beghelli SpA al fine di definire, in base
alle proprie esigenze, le modalita' organizzative ed operative del
servizio di telesoccorso e teleassistenza, contribuendo a definire i
piani individuali di intervento, secondo i protocolli operativi
definiti dal Comitato tecnico di cui all'art. 7, comma 2, e
concordati con la ditta Beghelli SpA;
c) provvedono ad assicurare l'installazione/disinstallazione delle
apparecchiature concesse in comodato gratuito dalla ditta Beghelli
SpA ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett a);
d) si impegnano, nel caso di valutazione positiva della
sperimentazione da parte dei Comuni, delle IPAB e degli altri
soggetti gestori, tenuto conto delle risorse disponibili, a
predisporre con ogni possibile celerita' la procedura pubblica di
affidamento del servizio.
Art. 6
Ruolo della Regione Emilia-Romagna
1) In relazione agli accordi sopra definiti, la Regione
Emilia-Romagna si impegna a:
a) effettuare il monitoraggio della sperimentazione nelle modalita'
disciplinate dagli articoli seguenti;
b) concedere ai Comuni ed agli altri Enti gestori di cui all'art. 5
sottoscrittori del presente accordo un contributo per i costi di
installazione e disinstallazione delle apparecchiature presso il
domicilio delle persone individuate dagli Enti competenti, sino ad un
massimo per ogni installazione di Lire 180.000.
Art. 7
Collegio di Vigilanza
1) La Regione Emilia-Romagna e gli Enti gestori sottoscrittori del
presente accordo convengono di istituire un Collegio di vigilanza
sulla sperimentazione oggetto del presente accordo composto dai
rappresentanti di seguito individuati:
- un componente della Regione Emilia-Romagna, esperto in materia
giuridico-amministrativa;
- un componente dell'Assessorato "Politiche sociali" ed un componente
dell'Assessorato "Sanita'";
- un esperto in materia tecnico-elettronica;
- un esperto in materia di problematiche psico-sociali;
- altri tre componenti designati di comune accordo dagli Enti gestori
partecipanti al presente accordo.
Su richiesta del Collegio di vigilanza, in relazione a questioni
attinenti il funzionamento tecnico delle apparecchiature fornite e
del relativo servizio erogato, potranno partecipare alle riunioni
incaricati della ditta Beghelli.
2) Il detto Collegio di vigilanza, che potra' eventualmente dotarsi
di un apposito Comitato tecnico costituito al proprio interno, ha il
compito di sorvegliare sul corretto svolgimento ed adempimento degli
interventi previsti dal presente accordo. Spetta al Comitato tecnico
predisporre i protocolli operativi di cui all'art. 5, lettera b e
definire i percorsi di formazione degli operatori addetti alla
centrale operativa. Il Collegio di vigilanza, una volta appurato
ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a
darne comunicazione a tutti i soggetti sottoscrittori dell'accordo,
al fine di definire le soluzioni e gli interventi piu' opportuni, ivi
inclusa la possibilita' di proporre alla Regione e agli altri
soggetti pubblici la modifica, anche sostanziale, degli interventi.
3) Sempre al fine di effettuare il monitoraggio della sperimentazione
del presente accordo, il Collegio di vigilanza dovra' inviare
all'Assessorato regionale competente una relazione relativa allo
svolgimento della sperimentazione medesima.
Art. 8
Altri Enti aderenti all'iniziativa
1) Il presente accordo e' aperto, nel termine indicato dall'art. 3,
alla successiva adesione di tutti gli altri Enti pubblici competenti
ad erogare servizi di assistenza che intendono partecipare ai
predetti interventi, avvalendosi delle modalita' e delle condizioni
sopra disciplinate.
Art. 9
Conclusione del periodo di sperimentazione
1) Al termine del periodo di sperimentazione, la Regione
Emilia-Romagna ed i soggetti gestori menzionati nell'art. 5 del
presente accordo valuteranno autonomamente l'andamento e l'esito
degli interventi socio-assistenziali conseguiti attraverso la
sperimentazione medesima.
2) In particolare, la Regione Emilia-Romagna potra', sulla base delle
valutazioni delle sperimentazioni, contribuire alle spese relative
all'ampliamento ed alla diffusione dei sistemi di telesoccorso,
teleassistenza e telesorveglianza a favore degli Enti gestori che,
previo esperimento delle necessarie procedure di affidamento secondo
la normativa vigente, decideranno di dotarsi dei detti servizi.
Art. 10
Clausola finale
1) Resta espressamente inteso tra le parti che il perfezionamento del
presente accordo resta subordinato alla formale adesione dei Comuni e
degli altri Enti gestori di cui all'art. 5 e che tale adesione dovra'
avvenire nel rispetto dei tempi e delle modalita' previste nel
presente accordo.
2) Nel caso di mancato perfezionamento dell'accordo, altresi', le
parti dichiarano sin da ora di nulla avere da pretendere, l'una verso
l'altra, in conseguenza del mancato perfezionamento.
SCHEDA 1
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE APPARECCHIATURE
Trasmettitore
- Alimentazione: 220-230 V 50/60 Hz
- Assorbimento massimo da rete: 130 mA
- Dimensioni (mm): 170 x 210 x 42
- Materiale: plastico antiurto
- Isolamento dell'impianto con telecamera: Classe II
(la terra del prodotto e' funzionale e non di protezione)
- Grado di protezione: IP 30
- Temperatura di funzionamento: 0 gradi C - 40 gradi C
- Spia verde e spia rossa di segnalazione
- Batteria interna ermetica ricaricabile NiMH 6V 1800mAh
- Autonomia in caso di mancanza di rete: 10 ore circa
- Tempo di ricarica delle batterie: 24 ore
- Circuito elettronico di controllo della ricarica e della soglia
minima di tensione
- PTC o termistore di protezione rete
- Memorizzazione fino a 8 numeri di telefono di max 18 cifre ciascuno
- Possibilita' di programmare un numero illimitato di telecomandi con
lo stesso codice di attivazione
Telecamera
- Alimentazione: 12V
- Dimensione (mm): 72 x 36 x 155
- Materiale: plastico antiurto
- Grado di protezione: IP 30
- Temperatura di funzionamento: 0 C - 40 C
- Spia multicolore di segnalazione
- Microfono e altoparlante incorporati per conversazione a viva voce
- Staffa orientabile in dotazione
- Telecamera:
- visione solo ambienti illuminati
- fuoco: 3,6 mm. fisso
- angolo di copertura in orizzontale: 70 gradi
- angolo di copertura in verticale: 50 gradi
Telecomando
- Alimentazione: batteria 12V
- Materiale: plastico antiurto
- Spia rossa di segnalazione
- Codice segreto a 6 cifre programmabile