REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 5 giugno 2001, n. 986
Attuazione delle linee guida di cui alla delibera di Giunta regionale 1404/00 e recepimento dell'Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni in relazione al profilo dell'Operatore socio-sanitario: approvazione del modello regionale di formazione iniziale per il conseguimento della qualifica di Operatore socio-sanitario
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viste:
- la propria delibera 1861/99 avente per oggetto "Approvazione di
linee di indirizzo per l'attuazione di politiche integrate per la
formazione degli operatori sociali e socio-sanitari", esecutiva ai
sensi di legge;
- la propria delibera 1404/00 avente per oggetto "Approvazione delle
linee-guida per l'attuazione della sperimentazione del percorso
formativo integrato relativo alla figura professionale Operatore
socio-sanitario", esecutiva ai sensi di legge;
richiamato in particolare il punto 2.A) "Modello regionale di
formazione iniziale per il conseguimento della doppia qualifica"
dell'allegato parte integrante e sostanziale della delibera 1404/00,
laddove si prevede la necessita' di predisporre un modello di
formazione iniziale per il conseguimento della doppia qualifica di
"Operatore tecnico dell'assistenza" e di "Addetto all'assistenza di
base", da sperimentarsi sul territorio regionale all'interno dei
piani di formazione provinciali e tenuto conto della programmazione
delle Aziende sanitarie;
preso atto dell'Accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni nella
seduta del 22 febbraio 2001 tra il Ministro della Sanita', il
Ministro della Solidarieta' sociale, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano, Accordo che disciplina provvisoriamente
il profilo professionale di Operatore socio sanitario e il relativo
ordinamento didattico, in attesa della decisione della Corte
Costituzionale sulla legittimita' costituzionale dell'art. 3 octies
del DLgs 502/92 e successive integrazioni;
dato atto che il presente intervento:
- si connota come fase sperimentale attuativa di una nuova figura
professionale con competenze integrate sociali e sanitarie (Operatore
socio sanitario) ed implica l'individuazione di modalita' di
programmazione e attuazione congiunta delle attivita' tra i soggetti
interessati;
- implica, in relazione al nuovo profilo di Operatore socio
sanitario, anche l'integrazione tra i due specifici e precedenti
percorsi formativi (per la qualifica OTA e per la qualifica ADB),
nonche' l'integrazione delle competenze messe in campo e delle azioni
fino ad oggi intraprese da parte di diversi soggetti dell'attivita'
formativa, ovvero Enti di formazione accreditati ed Aziende
sanitarie;
dato atto che il gruppo tecnico interassessorile per la "Formazione
in area sociale e socio-sanitaria" (costituito con determina del
Direttore alle Politiche sociali n. 1320 del 22/2/2000 e successive
integrazioni, ai sensi della delibera 1861/99), ha lavorato in forma
seminariale e in collaborazione con alcuni referenti tecnici dei
corsi OTA delle Aziende sanitarie e con alcuni esperti degli Enti di
formazione accreditati in ambito socio-assistenziale per
l'elaborazione:
- del modello di formazione iniziale;
- dello schema tipo di convenzione che intende fissare i vincoli e le
condizioni minime di collaborazione tra Enti di formazione e Aziende
sanitarie nella progettazione di dettaglio e attuazione diretta delle
attivita' formative;
considerato inoltre che il lavoro svolto dal gruppo allargato e'
stato integrato dal gruppo regionale interassessorile alla luce delle
indicazioni contenute nella disciplina provvisoria per l'Operatore
socio-sanitario di cui all'Accordo sancito dalla Conferenza
Stato-Regioni nella seduta del 22 febbraio 2001;
dato atto pertanto che il modello regionale di formazione iniziale,
cosi' come riportato nell'Allegato A) parte integrante e sostanziale
del presente atto:
- recepisce i contenuti della disciplina provvisoria di cui
all'Accordo citato ed e' finalizzato all'acquisizione di un'unica
qualifica con competenze integrate sociali e sanitarie (Operatore
socio sanitario);
- utilizza ai fini della progettazione formativa, in coerenza con
gli orientamenti della programmazione formativa regionale e
comunque nel pieno rispetto dei contenuti previsti dalla disciplina
provvisoria di cui all'Accordo soprarichiamato, lo strumento delle
Unita' Formative Capitalizzabili proposto dall'Istituto per lo
sviluppo professionale dei lavoratori (ISFOL);
precisato ancora che il modello regionale descrive un percorso
formativo tipo avente una durata di 1000 ore e articolato su due
moduli, uno di base e uno professionalizzante (rispettivamente della
durata di 200 e 800 ore), e prevede, conformemente all'art. 12, comma
2, della disciplina provvisoria di cui all'Accordo soprarichiamato,
un esame finale per il conseguimento della qualifica di Operatore
socio-sanitario;
dato atto:
- che in sede di ammissione ai corsi che daranno attuazione al
modello regionale dovra' essere data priorita' ai disoccupati non in
possesso di alcuna delle due qualifiche OTA e ADB;
- che potranno inoltre essere ammessi alle attivita' formative anche
i disoccupati gia' in possesso di una delle due qualifiche (OTA o
ADB) o i disoccupati in possesso di titoli professionali e di studio
afferenti l'area socio-sanitaria, prevedendo in tali casi una
valutazione dei requisiti in ingresso ed il riconoscimento di crediti
formativi ai sensi dell'art. 13 della disciplina provvisoria di cui
all'Accordo soprarichiamato;
dato atto altresi' che la Regione provvedera' con successivi e
appositi atti:
- all'individuazione della composizione della Commissione d'esame per
il rilascio della qualifica di OSS, come previsto all'art. 12, comma
2, della disciplina provvisoria di cui all'Accordo soprarichiamato;
- all'individuazione di criteri per il riconoscimento di crediti
formativi per l'accesso alla formazione iniziale per OSS, come
previsto all'art. 13 della disciplina provvisoria di cui all'Accordo
soprarichiamato;
preso atto che le Amministrazioni provinciali, definiranno e
metteranno a bando nei relativi Piani di formazione le azioni
formative da attuare nel loro territorio, individuandole di intesa
con le Aziende sanitarie, in relazione alle esigenze delle realta'
locali;
dato atto:
- che, in questa fase sperimentale, della durata di un anno, le
attivita' formative saranno finanziate nell'ambito dell'Obiettivo 3
del Fondo Sociale Europeo;
- che la messa a regime dell'attivita' formativa definira' le
esigenze finanziarie collegate alle programmazioni delle attivita' e
che tra i sistemi regionali sanitario e di formazione professionale
verranno stipulati appositi accordi allo scopo di definire le
modalita' di contribuzione congiunta alla copertura dei costi delle
programmazioni medesime;
rilevato che, a seguito dell'Accordo sancito in Conferenza
Stato-Regioni piu' volte citato, potrebbero verificarsi costi
aggiuntivi rispetto alle programmazioni provinciali degli anni
precedenti, in quanto:
- e' prevedibile un aumento del numero degli utenti che
parteciperanno ai corsi per Operatore socio sanitario, rispetto al
numero dei partecipanti ai precedenti percorsi per Addetto
all'assistenza di base;
- lo standard formativo relativo alla qualifica di Operatore socio
sanitario comporta un percorso di almeno 1000 ore, cioe' 100 ore in
piu' rispetto allo standard regionale minimo per la qualifica di
Addetto all'assistenza di base (della durata di 900 ore);
- la prima fase della sperimentazione relativa alla formazione del
profilo integrato, prevede, a garanzia dell'effettiva integrazione
delle competenze e delle diverse fasi formative, la presenza di due
coordinatori, uno di area sociale e uno di area sanitaria;
- e' prevedibile un aumento del numero dei componenti della
commissione d'esame di qualifica, in applicazione dell'art. 12 del
citato Accordo;
dato atto:
- che le azioni formative saranno da attuarsi ai sensi delle
Direttive regionali vigenti per la formazione professionale, fatte
salve le specifiche norme e contenuti riportati nella disciplina
provvisoria dei corsi;
- che l'attestato di qualifica sara' rilasciato ai sensi della Legge
quadro 845/78 e sulla base della tipologia di certificazione in uso
nel sistema regionale della formazione professionale;
- che la qualifica di Operatore socio sanitario sara' inserita
nell'elenco delle qualifiche regionali, elenco aggiornato annualmente
con apposito atto del Direttore generale Cultura Formazione e Lavoro;
- che i soggetti che daranno attuazione alle attivita' formative,
conformemente a quanto previsto al punto 3. ("Soggetti e modalita'
della gestione delle azioni formative") dell'allegato parte
integrante e sostanziale della delibera 1404/00 ed in attesa della
definizione dei criteri applicativi previsti all'art. 2 della
disciplina provvisoria dei corsi di cui all'Accordo siglato in
Conferenza Stato-Regioni gia' citato, saranno:
- le sedi operative degli Enti di formazione accreditati dalla
Regione per la formazione professionale in ambito socio-assistenziale
e per la formazione iniziale;
- le Aziende sanitarie locali e Ospedaliere sedi di polo formativo
(ex scuole o sezioni staccate per Infermieri Professionali o sedi
formative convenzionate con l'Universita' per l'effettuazione dei
corsi di diploma universitario per Infermiere ai sensi del DLgs
502/92 e successive modifiche) e la Scuola Infermieri Professionali
"Sacri Cuori" di Parma;
dato atto inoltre:
- che i singoli progetti formativi saranno presentati sui piani
provinciali dall'Ente di formazione accreditato, responsabile anche
delle procedure amministrative e di rendicontazione previste dalle
direttive regionali vigenti;
- che, conformemente a quanto previsto al punto 3. ("Soggetti e=20
modalita' della gestione delle azioni formative") dell'allegato
parte integrante e sostanziale della delibera 1404/00, le modalita'
di attuazione delle attivita' formative da parte dei soggetti sopra
indicati saranno regolate da apposita convenzione da sottoscriversi
sulla base dello schema tipo riportato nell'Allegato B) parte
integrante del presente atto;
- che lo schema tipo di convenzione di cui sopra potra' essere
integrato dai soggetti attuatori nel rispetto delle condizioni minime
previste e che la convenzione sottoscritta dovra' accompagnare i=20
singoli progetti formativi presentati in risposta agli avvisi
pubblici delle Amministrazioni provinciali;
preso atto delle consultazioni effettuate con le Organizzazioni
sindacali, i rappresentanti delle Associazioni degli Enti gestori in
ambito socio-assistenziale e socio-sanitario e le Amministrazioni
provinciali;
dato atto:
- che, in conformita' a quanto previsto al punto 2.C ("Formazione sul
lavoro") dell'allegato parte integrante e sostanziale della delibera
di Giunta regionale n. 1404/00, verranno individuate successivamente
le azioni da attivarsi per la qualificazione degli operatori
dell'assistenza di base gia' in servizio nei comparti sociale e
sanitario;
- delle intese intercorse tra i Direttori generali alla Cultura,
Formazione, Lavoro ed alla Sanita' e Politiche sociali, Cristina
Balboni e Franco Rossi;
dato atto, infine, relativamente al contenuto del presente atto, ai
sensi dell'art. 4, comma 6 della L.R. 41/92, nonche' della
deliberazione 2541/95:
- del parere favorevole in merito alla regolarita' tecnica espresso
dal Responsabile del Servizio Formazione professionale dr.ssa
Fabrizia Monti;
- della legittimita' espressa dal Direttore generale alla Cultura,
Formazione e Lavoro, dr.ssa Cristina Balboni;
su proposta dell'Assessore alla Scuola, Formazione professionale,
Universita', Lavoro, Pari opportunita' Mariangela Bastico;
dell'Assessore alla Sanita' Giovanni Bissoni; dell'Assessore alle
Politiche sociali, Immigrazione, Progetto giovani, Cooperazione
internazionale Gianluca Borghi;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di recepire la disciplina provvisoria relativa alla figura, al
profilo e all'ordinamento didattico dell'Operatore socio sanitario
di cui all'Accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni nella
seduta del 22 febbraio 2001 tra il Ministro della Sanita', il
Ministro della Solidarieta' sociale, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
91 del 19/4/2001);
2) di stabilire l'avvio della sperimentazione del nuovo profilo di
Operatore socio sanitario nell'ambito della formazione iniziale;
3) di dare atto che le Amministrazioni provinciali, definiranno e
metteranno a bando nei relativi Piani di formazione le azioni
formative da attuare nel loro territorio, individuandole di intesa
con le Aziende sanitarie, in relazione alle esigenze delle realta'
locali;
4) di dare atto che, in questa fase sperimentale, della durata di un
anno, le attivita' formative saranno pertanto finanziate nell'ambito
dell'Obiettivo 3 del Fondo Sociale Europeo, in attesa di stipulare un
accordo tra i sistemi regionali sanitario e di formazione
professionale per la suddivisione dei costi della programmazione
formativa successiva;
5) di approvare, in attuazione del punto 2. del dispositivo della
delibera 1404/00 citata in premessa, gli Allegati A) e B) parte
integrante e sostanziale del presente atto, concernenti
rispettivamente:
- il modello regionale di formazione iniziale per il conseguimento
della qualifica di Operatore socio sanitario che recepisce la
disciplina provvisoria di cui all'Accordo sancito dalla Conferenza
Stato-Regioni nella seduta del 22 febbraio 2001;
- lo schema tipo di convenzione tra i soggetti che daranno attuazione
alle attivita' formative, individuati in premessa, schema comunque
integrabile dai soggetti contraenti nel rispetto delle condizioni
minime previste;
6) di stabilire che le azioni formative si svolgeranno ai sensi delle
Direttive regionali vigenti per la Formazione professionale, fatte
salve le specifiche norme e contenuti riportati nella disciplina
provvisoria dei corsi;
7) di dare atto che l'attestato di qualifica di Operatore socio
sanitario verra' rilasciato ai sensi della Legge quadro 845/78 e
sulla base della tipologia di certificazione in uso nel sistema
regionale della formazione professionale;
8) di dare atto che la qualifica di Operatore socio sanitario sara'
inserita nell'elenco delle qualifiche regionali, elenco aggiornato
annualmente con apposito atto del Direttore generale Cultura
Formazione e Lavoro;
9) di stabilire che la convenzione sottoscritta sulla base del
suddetto schema tipo dovra' accompagnare i singoli progetti formativi
presentati in risposta agli avvisi pubblici delle Amministrazioni
provinciali;
10) di stabilire che si provvedera' con successivi e appositi atti:
- all'individuazione della composizione della Commissione d'esame per
il rilascio della qualifica di OSS, come previsto all'art. 12, comma
2, della disciplina provvisoria di cui all'Accordo sancito in
Conferenza Stato-Regioni il 22 febbraio 2001;
- all'individuazione dei criteri e delle modalita' per il
riconoscimento di crediti formativi per l'accesso alla formazione
iniziale per OSS, come previsto all'art. 13 della disciplina
provvisoria di cui all'Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni il
22 febbraio 2001;
11) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A)
Modello di formazione iniziale per il conseguimento della qualifica
di Operatore socio sanitario (in attuazione delle linee guida di cui
alla delibera di Giunta Regionale1404/00)
Indice
1) Descrizione del modello regionale di formazione iniziale
2) Modalita' attuative del modello di formazione iniziale 2.1
Requisiti di accesso alla formazione iniziale per il conseguimento
della qualifica di OSS 2.2 Esame finale e rilascio dell'attestato 2.3
Frequenza alle attivita' 2.4 Coordinamento didattico e direzione del
corso 2.5 Comitato tecnico di progetto 2.6 Tutor del corso 2.7
Tirocinio/stage in contesto lavorativo (sedi, modalita' di
realizzazione, referenti di struttura)
3) Moduli formativi 3.1 Modulo di base 3.2 Modulo professionalizzante
4) Modello regionale di dichiarazione di competenze (previsto al
punto 2.3)
1) Descrizione del modello regionale di formazione iniziale
La sperimentazione promossa dalla Regione Emilia-Romagna ed il
modello di formazione iniziale qui descritto recepiscono l'Accordo
sancito in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 22 febbraio 2001
relativamente al profilo dell'Operatore socio sanitario ed alla
disciplina provvisoria del relativo ordinamento didattico.
Il modello pertanto descrive, in conformita' ai contenuti previsti
dalla disciplina provvisoria di cui all'Accordo citato, il percorso
di formazione iniziale per il conseguimento della qualifica di
Operatore socio-sanitario, avente una durata di 1000 ore ed
articolato su due moduli.
Il modulo di base e' finalizzato all'acquisizione di competenze di
base, intese come requisiti per l'occupabilita' e lo sviluppo
professionale all'interno dei settori socio-assistenziale e
socio-sanitario. Esse si configurano come un insieme di capacita' e
conoscenze aspecifiche e trasversali, in quanto definite a partire
dalle dimensioni e dalle componenti di saperi fondamentali
(organizzativi, legislativi, ecc.).
La durata del modulo e' di 200 ore di lezioni teoriche con l'utilizzo
di modalita' formative attive e partecipative Il Modulo
professionalizzante e' finalizzato all'acquisizione di saperi,
tecniche e capacita' operative tipici delle attivita' e dei processi
di lavoro specifici propri dell'Operatore socio-sanitario. E' quindi
finalizzato all'acquisizione:
- di competenze tecnico-professionali specifiche;
- di competenze trasversali/relazionali considerate essenziali per il
raggiungimento di un comportamento professionale adeguato ed in grado
di trasformare il sapere e le abilita' tecniche in una prestazione
lavorativa efficace.
La durata del modulo e' di 800 ore articolate in:
- 250 ore di teoria (con l'utilizzo anche di metodologie attive e
partecipative);
- 100 ore di esercitazioni/simulazioni in aula/visite guidate;
- 450 ore di tirocinio/stage in contesto lavorativo.
Ai fini della progettazione formativa, il modello di formazione
iniziale utilizza, coerentemente agli orientamenti che stanno
caratterizzando la programmazione regionale in ambito formativo e
scolastico, lo strumento proposto da ISFOL in tema di Unita'
Formative Capitalizzabili. Tale strumento permette, partendo da
un'analisi precisa del settore di riferimento e dei processi
specifici di lavoro, la creazione di percorsi formativi tipo
maggiormente flessibili, definiti mediante standard di riferimento
(Unita' Formative Capitalizzabili) e in grado di facilitare:
- sia la progettazione di dettaglio in termini strettamente
didattici, progettazione che puo' essere contestualizzata rispetto
all'utenza dei corsi ed alle esigenze delle realta' territoriali
specifiche;
- sia la valorizzazione delle competenze gia' acquisite dagli
individui in precedenti esperienze formative e professionali e
quindi la sperimentazione di eventuali riconoscimenti di crediti.
Lo strumento rappresenta inoltre un'opportunita' di completamento
della prospettiva disciplinare (articolata per lo piu' per
contenuti), in quanto da' centralita' alle competenze, classificate
per competenze di base, tecnico-professionali,
trasversali-relazionali.
Le competenze di base costituiscono i requisiti di base per
l'occupabilita' e lo sviluppo professionale; rispondono all'esigenza
di contribuire ad aumentare la probabilita', per gli individui, di
inserirsi (o reinserirsi) con un livello di consapevolezza adeguato=20
in un contesto lavorativo; si configurano come un patrimonio di
capacita' "aspecifiche" e "trasversali", in quanto definite a partire
dalle dimensioni e dalle componenti di saperi fondamentali
(organizzativi, legislativi, economici, linguistici) e trasversali a
diversi settori economici, contesti, ruoli lavorativi,
compiti/attivita' professionali specifiche; possono essere:
sicurezza, organizzazione, diritto, legislazione, lingue,
informatica, economia.
Le competenze tecnico-professionali si riferiscono a saperi, tecniche
e capacita' operative tipici delle attivita' e dei processi
lavorativi specifici.
Le competenze trasversali/relazionali si traducono in competenze
essenziali per il raggiungimento di un comportamento professionale
adeguato e in grado di trasformare il "sapere e le abilita'
tecniche" in una prestazione lavorativa efficace; rappresentano
l'insieme delle caratteristiche e modalita' di funzionamento
individuale che entrano in gioco quando un soggetto si attiva a
fronte della richiesta dell'ambiente organizzativo; possono essere
capacita' di diagnosticare, di comunicare, di relazionarsi con gli
altri, di prendere decisioni, di risolvere problemi, di lavorare in
equipe.
La metodologia di progettazione per Unita' Formative Capitalizzabili
proposta da ISFOL risulta quindi essere uno strumento estremamente
utile sia ai fini della progettazione formativa in riferimento al
profilo dell'OSS, sia per dare gradualmente attuazione a quanto
previsto dall'Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni in ordine
al riconoscimento delle esperienze professionali e formative
pregresse (art. 13 "Titoli pregressi").
Tale metodologia consente di inquadrare la descrizione del profilo e
delle competenze dell'OSS all'interno dei settori di riferimento
(socio-assistenziale e socio-sanitario), individuando i principali
processi di lavoro ed aree di attivita'/intervento in cui l'operatore
stesso e' coinvolto, insieme ad altre figure professionali,
all'interno delle diverse strutture.
I processi e le aree di attivita' individuati sono sinteticamente
descritti di seguito:
Processo 1 - Definizione del programma di assistenza Aree di
attivita'/intervento:
- presa in carico del caso ed individuazione, collaborando con le
figure professionali preposte, degli elementi necessari alla
pianificazione dell'assistenza;
- relazionarsi e affrontare le criticita' del lavoro;
Processo 2 - Realizzazione del programma di assistenza Aree di
attivita'/intervento:
- realizzazione di attivita' operative di assistenza di base (igiene
personale, attivita' di assistenza sociale, mobilita', assunzione
dei cibi, igiene degli ambienti delle apparecchiature e degli
strumentari, ecc.);
- realizzazione di semplici operazioni in collaborazione con il
personale sanitario;
- realizzazione di attivita' di socializzazione e animazione in
collaborazione con il personale competente.Ai fini della
progettazione formativa, le aree di attivita'/intervento vengono
ulteriormente articolate in insiemi di competenze o standard
formativi, che possono considerarsi relativamente in se' conclusi.
Ciascun insieme di competenze costituisce una Unita' Formativa
Capitalizzabile. Ogni Unita' Formativa Capitalizzabile viene
descritta in termini di indicatori e comprende le seguenti componenti
distintive: denominazione della UFC, risultato atteso, attivita',
competenze, contenuti formativi, durata indicativa espressa in ore.
Occorre precisare che la durata ed i contenuti formativi delle
singole UFC sono da considerarsi indicativi: in sede di progettazione
di dettaglio potranno essere introdotte le eventuali modifiche
ritenute necessarie da parte degli Enti gestori dei singoli corsi,
mantenendo comunque invariata la durata complessiva dei moduli di
base e professionalizzante (rispettivamente di 200 ore e 800 ore) e
fatta salva la coerenza con gli obiettivi e le principali materie di
insegnamento previste dalla disciplina provvisoria.
2) Modalita' attuative del modello di formazione iniziale
La progettazione e la attuazione degli interventi formativi e'
congiunta da parte degli Enti gestori individuati con la presente
delibera ed i rapporti tra gli stessi soggetti sono regolati da
apposita convenzione sulla base dello schema tipo approvato nella
medesima delibera.
Le azioni formative saranno da attuarsi ai sensi delle direttive
regionali vigenti per la formazione professionale, fatte salve le
specifiche norme e contenuti riportati nella disciplina provvisoria
dei corsi e le modalita' attuative riportate di seguito.
2.1) Requisiti di accesso alla formazione iniziale per il
conseguimento della qualifica OSS
Le azioni formative che daranno attuazione al presente modello
regionale saranno rivolte prioritariamente a disoccupati non in
possesso di alcuna delle due qualifiche di Operatore tecnico
dell'assistenza (OTA) e di Addetto all'assistenza di base (ADB);
potranno essere ammessi alle attivita' formative anche i disoccupati
gia' in possesso di una delle due qualifiche (OTA o ADB) o i
disoccupati in possesso di titoli professionali e di studio afferenti
l'area socio-sanitaria, prevedendo in tali casi una valutazione dei
requisiti in ingresso ed il riconoscimento di crediti formativi ai
sensi dell'art. 13 della disciplina provvisoria di cui all'Accordo
gia' citato.
Per l'accesso ai corsi e' richiesto l'assolvimento dell'obbligo
scolastico e il compimento del diciassettesimo anno di eta', nelle
more dell'applicazione graduale della normativa riguardante il
riordino dei cicli scolastici.
Le modalita' ed i criteri per il riconoscimento dei crediti formativi
derivanti da precedenti esperienze formative verranno individuati
dalla Regione con apposito atto.
2.2) Esame finale e rilascio dell'attestato
Al termine dei percorsi formativi che daranno attuazione al presente
modello, e' previsto un esame finale per il conseguimento della nuova
qualifica di Operatore socio sanitario, costituito da una prova
pratica ed una prova teorica e da svolgersi secondo le modalita'
previste all'art. 12 della disciplina provvisoria di cui all'Accordo
sancito in Conferenza Stato-Regioni, integrate comunque con le usuali
prassi per lo svolgimento delle prove d'esame previste dalle
direttive regionali vigenti. Sara' cura della Regione individuare con
apposito atto la composizione della Commissione d'esame.
L'attestato di qualifica sara' rilasciato ai sensi della Legge quadro
845/78 e sulla base della tipologia di certificazione in uso nel
sistema regionale della formazione professionale.
2.3) Frequenza alle attivita'
La frequenza alle attivita' formative e' obbligatoria e non possono
essere ammessi alle prove di valutazione finale coloro che abbiano
superato il tetto massimo di assenze consentito e cioe' il 10% (art.
12 della disciplina provvisoria), fatte salve assenze giustificate
per gravi motivi di malattia o per maternita'; in tali casi, e'
facolta' dei soggetti gestori mettere in atto attivita' di recupero
e, valutato il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi,
ammettere all'esame finale i partecipanti interessati. (Direttive
regionali per la formazione professionale Cap. 1 punto 1.1.2).
Qualora si renda necessaria l'interruzione del corso (a causa di
assenze ingiustificate superiori al 10% o per cessazione volontaria
della frequenza), i soggetti attuatori delle attivita' sono tenuti a
rilasciare una dichiarazione di competenze secondo il modello
regionale riportato al successivo punto 4). Tale dichiarazione e' da
rilasciare a fronte della frequenza di almeno una o piu' UFC e previa
valutazione positiva delle competenze acquisite nel percorso
effettuato. La dichiarazione di competenze avra' valore di credito
formativo per l'eventuale ripresa della frequenza in percorsi
successivi.
2.4) Coordinamento didattico e direzione del corso
Al fine di garantire l'integrazione delle competenze e delle diverse
fasi del percorso formativo, il coordinamento didattico e' realizzato
tramite due esperti, un dirigente infermieristico per l'area
sanitaria ed un esperto per l'area sociale, che sono entrambi
responsabili del conseguimento degli obiettivi formativi e svolgono
in maniera congiunta la funzione di direzione del corso. In
particolare, i due coordinatori:
- garantiscono la coerenza del processo formativo e la sua aderenza
al profilo professionale;
- coordinano la progettazione, lo svolgimento e la valutazione delle
attivita' formative teoriche e di tirocinio/stage in conformita' agli
standard regionali e nazionali, provvedendo all'individuazione dei
docenti del corso;
- favoriscono l'integrazione dei docenti delle diverse aree, al fine
di garantire la condivisione degli obiettivi formativi;
- individuano il tutor del corso con le funzioni di seguito indicate
e ne coordinano e supervisionano le attivita';
- in collaborazione con il tutor del corso, individuano le sedi di
tirocinio/stage;
- promuovono e assicurano i processi di valutazione formativa e
certificativa, eventualmente avvalendosi del Comitato tecnico di
progetto;
- vigilano sull'applicazione delle disposizioni riguardanti sia la
frequenza degli utenti dei corsi che le modalita' di svolgimento
delle attivita' formative, adottando i provvedimenti che si rendono
necessari;
- costituiscono, se ritenuto uno strumento utile, il Comitato tecnico
di progetto e lo convocano periodicamente avvalendosi del suo apporto
per quanto di competenza.
2.5) Comitato tecnico di progetto
Il Comitato tecnico di progetto, nel caso in cui venga istituito dai
coordinatori, e' composto indicativamente da:
- i due coordinatori didattici;
- due docenti esperti, uno di area sociale e uno di area sanitaria;
- il tutor del corso;
- due referenti delle strutture sedi di tirocinio, uno di area
sociale e uno di area sanitaria.
Agli incontri del Comitato possono essere chiamati a partecipare
altri docenti o esperti esterni con funzioni consultive sia su
problemi generali che per approfondimenti particolari.
Il Comitato e' convocato periodicamente (almeno all'inizio
dell'attivita' formativa, a meta' del percorso, a conclusione del
corso) dai coordinatori didattici, anche su richiesta dei componenti
il Comitato stesso.
Le funzioni del comitato sono istruttorie e consultive e finalizzate
in particolare a:
- coadiuvare i coordinatori didattici nel garantire la coerenza del
processo formativo, la sua aderenza al profilo nel rispetto degli
standard regionali e nazionali e con specifico riferimento
all'esigenza di integrazione delle competenze;
- effettuare il monitoraggio dell'attivita' formativa, evidenziando
eventuali problemi e ipotesi di soluzione;
- contribuire alla valutazione dei requisiti in ingresso dei
candidati in possesso di titoli di studio e formativi per il relativo
riconoscimento dei crediti.
2.6) Tutor del corso
Il tutor del corso viene individuato dai coordinatori didattici sulla
base di titoli od esperienze specifiche attinenti al ruolo e/o sulla
base di esperienze professionali in ambito sociale e sanitario. Le
funzioni del tutor del corso sono le seguenti:
- favorisce l'integrazione tra area sanitaria e area sociale nelle
diverse fasi del percorso formativo, anche tramite il raccordo e il
confronto con i docenti e con i referenti di struttura per il
tirocinio/stage;
- cura la continuita' e la coerenza tra l'esperienza formativa
teorica e quella di stage, in collaborazione con i referenti di
struttura per il tiorcinio/stage;
- predispone un contesto formativo adeguato, negoziando con le sedi
di tirocinio/stage condizioni favorevoli e attivando processi di
accoglienza e di integrazione degli allievi;
- facilita le relazioni interpersonali tra docenti, tra docenti e
allievi, tra allievi, al fine di rendere efficaci le diverse
esperienze formative, teoriche e pratiche;
- concorre alla valutazione finale del tirocinio/stage, in
collaborazione con il referente di struttura per il tirocinio/stage;
- partecipa al Comitato tecnico di progetto.
2.7) Tirocinio/stage in contesto lavorativo (sedi, modalita' di
realizzazione, referenti di struttura)
Il tirocinio/stage in contesto lavorativo si svolge in ambiente
ospedaliero e presso le strutture socio-assistenziali e
socio-sanitarie individuate dai coordinatori didattici in
collaborazione con il tutor del corso. Deve essere garantita la
qualita' dell'esperienza di tirocinio/stage anche mediante la
disponibilita' di un referente per la formazione pratica presso le
strutture individuate. Tale referente interno alla struttura presso
cui si svolge il tirocinio/stage ha il compito di promuovere nel
servizio un ambiente formativo favorendo l'accoglimento e
l'inserimento degli allievi; di informare e coinvolgere nel progetto
di tirocinio/stage gli operatori del servizio; di selezionare,
insieme al tutor del corso, le attivita' da fare sperimentare
all'allievo, in coerenza con gli obiettivi formativi del corso; di
garantire la valutazione formativa costante dell'apprendimento
dell'allievo e la valutazione finale del tirocinio/stage con il
contributo del tutor del corso; di partecipare al Comitato tecnico di
progetto, se incaricato di tale funzione.
3) Moduli formativi
3.1) Modulo di base
=19Obiettivi di modulo (conformemente ai contenuti della disciplina
provvisoria di cui all'Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni):
- distinguere i sistemi organizzativi socio-assistenziali e la rete
dei servizi e sapersi orientare nei settori socio-assistenziale,
socio-sanitario e sanitario;
- acquisire elementi di base utili per individuare i bisogni delle
persone e le piu' comuni problematiche relazionali;
- conoscere e saper applicare i fondamenti dell'etica, i concetti
generali che stanno alla base della sicurezza e della salute dei
lavoratori sui luoghi di lavoro, nonche' i principi che regolano il
rapporto di dipendenza del lavoratore (doveri, responsabilita',
diritti);
- conoscere e saper applicare i principi di base dell'igiene, nonche'
i criteri attraverso i quali mantenere la salubrita' dell'ambiente;
- utilizzare i principali strumenti informativi di base in relazione
alle diverse funzioni dell'attivita' professionale e sapersi
orientarsi nell'offerta formativa e lavorativa.
=19Finalita' generale: il modulo e' finalizzato all'acquisizione di
competenze di base, intese come requisiti per l'occupabilita' e lo
sviluppo professionale all'interno dei settori socio-assistenziale e
socio-sanitario. Esse si configurano come un insieme di capacita' e
conoscenze aspecifiche e trasversali, in quanto definite a partire
dalle dimensioni e dalle componenti di saperi fondamentali
(organizzativi, legislativi, ecc.).
=19Durata: 200 ore.
=19Modalita' formative: lezioni teoriche con l'utilizzo di modalita'
formative attive e partecipative.
=19Articolazione del modulo: il modulo e' articolato per Unita'
Formative Capitalizzabili, la cui durata e i cui contenuti si
intendono comunque indicativi: in sede di progettazione di dettaglio,
potranno pertanto essere introdotte eventuali modifiche ritenute
necessarie da parte degli Enti gestori dei singoli corsi, fermo
restando invariata la durata complessiva del modulo (200 ore) e fatta
salva la coerenza con gli obiettivi e le principali materie di
insegnamento previste dalla disciplina provvisoria.
(segue allegato fotografato)
UFC 01 Organizzazione aziendale e dei servizi
Risultato atteso
Orientarsi nel settore socio-assistenziale, socio-sanitario e
sanitario, comprendendone i principali fattori di funzionamento e
distinguendone i diversi sistemi organizzativi.
Attivita'
- Identificare e confrontare i principali modelli organizzativi
aziendali, comprendendone i principali fattori di funzionamento;
- identificare e riconoscere gli elementi fondamentali delle imprese
e delle organizzazioni tipiche dei settori socio-assistenziale,
socio-sanitario e sanitario.
Competenze
- Identificare e confrontare i principali modelli organizzativi
aziendali, comprendendone i principali fattori di funzionamento;
- descrivere i principali modelli organizzativi-strutturali,
individuandone i principali processi e funzioni;
- rappresentare la struttura organizzativa essenziale;
- analizzare un ruolo organizzativo;
- individuare la compresenza di strategie individuali e strategie
collettive;
- identificare e riconoscere gli elementi fondamentali delle imprese
e delle organizzazioni tipiche dei settori socio-assistenziale,
socio-sanitario e sanitario;
- individuare e sapersi inserire nelle diverse tipologie di
organizzazioni socio-assistenziali, socio-sanitarie e sanitarie,
riconoscendo i principali modelli organizzativi-strutturali, e
compiti e le mansioni richieste e attese, i livelli di autonomia;
- descrivere il posizionamento delle diverse unita' organizzative,
collocandole nell'ambito del ciclo di produzione dei servizi di
assistenza;
- praticare i criteri di qualita' e gli standard operativi dei
diversi servizi e contesti operativi.
Contenuti
- Essere in grado di identificare e confrontare i principali modelli
organizzativi aziendali, comprendendone i principali fattori di
funzionamento:
- elementi di economia: elementi di teoria dei bisogni;
classificazione dei settori economici;
- elementi di organizzazione aziendale: definizione di
un'organizzazione, processi, risorse, funzioni, ruoli;
- parametri principali per l'analisi di un ruolo organizzativo;
- motivazioni e strategie individuali dei soggetti che operano in
un'organizzazione.
- Riconoscere gli elementi fondamentali delle imprese e delle
organizzazioni tipiche dei settori socio-assistenziale,
socio-sanitario e sanitario:
- il ciclo dell'assistenza con riferimento alla normativa nazionale e
regionale in ambito socio-assistenziale, socio-sanitario e sanitario;
- analisi degli Enti promotori/committenti di servizi di assistenza;
- analisi delle aziende fornitrici di servizi di assistenza e diverse
organizzazioni aziendali (forme di lavoro autonomo, imprenditoria
sociale, le cooperative di servizi, ecc.);
- organizzazione dei servizi e della rete sanitaria e
socio-sanitaria;
- interazioni con altri servizi territoriali (ricreativi, culturali,
sociali) e con le reti informali di aiuto e di cura;
- processi di lavoro e attivita', risultati attesi, principali figure
professionali coinvolte nelle diverse tipologie di servizi;
- modulazione del ruolo dell'Operatore socio sanitario alle diverse
tipologie organizzative di servizio;
- carta dei servizi, criteri di qualita' del lavoro e standard
operativi dei servizi.
Durata indicativa: 80 ore.
UFC 02 Etica professionale e bisogni delle persone
Risultato atteso/Attivita'
Adottare comportamenti responsabili e consapevoli dal punto di vista
etico nello svolgimento della propria attivita' professionale, in
relazione anche ai bisogni fondamentali ed alle problematiche
relazionali delle persone.
Competenze
- Rispettare i diritti delle persone in situazioni di malattia e di
disagio fisico/psichico/sociale e in condizioni di dipendenza nelle
attivita' della vita quotidiana;
- riconoscere e rispondere ai bisogni fondamentali e alle difficolta'
relazionali della persona in condizioni di malattia/disagio e di
dipendenza nelle attivita' della vita quotidiana;
- gestire la propria attivita' con la dovuta riservatezza ed
eticita'.
Contenuti
- I diritti della persona sana e della persona malata;
- la carta dei diritti dell'uomo;
- diritti e doveri del lavoratore;
- aspetti etici connessi all'attivita' dell'operatore socio-sanitario
(il consenso, la privacy, l'informazione, il malato terminale, la
morte);
- responsabilita' civile e penale dell'operatore;
- definizione dei concetti di: bisogno (fisico, psichico, sociale),
salute, malattia/disagio, dipendenza nelle attivita' della vita
quotidiana;
- principali bisogni e difficolta' relazionali della persona in
condizioni di malattia/disagio e dipendenza nelle attivita' di vita;
- principali meccanismi di difesa rispetto alla malattia/disagio da
parte dell'utente e dell'operatore;
- concetto di approccio assistenziale olistico/globale alla persona e
ai suoi bisogni.
Durata indicativa: 40 ore.
UFC 03 Principi di igiene e sicurezza sul lavoro
Risultato atteso/Attivita'
Adottare comportamenti conformi alle normative e alle
prassi/procedure sulla sicurezza e igiene negli ambienti di lavoro.
Competenze
- Praticare comportamenti rispettosi delle condizioni di sicurezza,
salubrita' e igiene degli ambienti di lavoro, nel rispetto degli
obblighi previsti dalla normativa e dei protocolli operativi in uso;
- riconoscere criticita'/rischi presenti negli ambienti di lavoro,
relativi alla sicurezza e all'igiene, e adottare comportamenti
adeguati;
- adottare comportamenti adeguati in situazioni di emergenza;
- effettuare interventi di primo soccorso in caso di infortunio.
Contenuti
- Il quadro normativo in materia di igiene e sicurezza e gli
adempimenti previsti (DLgs 626/94);
- rischi presenti sul luogo di lavoro: situazioni critiche e
strumenti per la prevenzione;
- la percezione del rischio;
- elementi di primo soccorso;
- la responsabilita' soggettiva del lavoratore in materia di
sicurezza;
- l'informazione e la formazione degli operatori;
- la prevenzione collettiva e individuale.
Durata indicativa: 40 ore.
UFC 04 Informatica di base
Risultato atteso/Attivita'
Utilizzare gli strumenti informatici di base e applicarli per diverse
funzioni collegate all'attivita' professionale.
Competenze
- Produrre documenti utilizzando i sistemi di videoscrittura per
raccolta dati, relazioni, compilazioni schede di osservazione,
documentazione delle attivita';
- utilizzare semplici fogli elettronici e applicarli per
l'impostazione e gestione di tabelle;
- utilizzare semplici archivi di dati per esigenze professionali;
- utilizzare le principali tecnologie dell'informazione.
Contenuti
- I sistemi di videoscrittura;
- i fogli elettronici;
- gli archivi di dati;
- Internet e posta elettronica.
Durata indicativa: 25 ore.
UFC 05 Ricerca attiva del lavoro e autoaggiornamento professionale
Risultato atteso
Attivarsi nella ricerca del lavoro, ricercando e utilizzando le
informazioni in funzione del proprio progetto professionale, e
curare il proprio aggiornamento professionale attraverso canali e
modalita' efficaci.
Attivita'
- Attivarsi nella ricerca del lavoro;
- curare il proprio aggiornamento professionale.
Competenze
- Attivarsi nella ricerca del lavoro:
- elaborare una strategia di ricerca del lavoro;
- identificare, raccogliere e elaborare informazioni sul mercato del
lavoro e sulle opportunita' offerte;
- utilizzare gli strumenti di accesso al lavoro;
- curare il proprio aggiornamento professionale:
- conoscere il sistema formativo specifico del settore e l'offerta
formativa specifica per la formazione continua e per eventuali
sviluppi di carriera;
- conoscere gli Enti e le organizzazioni, le pubblicazioni, gli
appuntamenti piu' importanti di riferimento per il mantenimento e
l'aggiornamento delle professionalita'.
Contenuti
- Attivarsi nella ricerca del lavoro:
- tipologie di impiego;
- norme di accesso alle diverse tipologie di impiego pubblico e
privato;
- fonti e canali per le informazioni sul mercato del lavoro;
- strumenti di ricerca e offerta di lavoro da parte del lavoratore e
da parte dell'impresa;
- stendere un curriculum, interpretare un'inserzione, sostenere un
colloquio;
- curare il proprio aggiornamento professionale:
- enti, organizzazioni, associazioni professionali tipiche del
settore, ecc.;
- giornali, riviste, case editrici specializzate, biblioteche, siti,
ecc.;
- sistema formativo del settore: enti di formazione, percorsi
formativi, offerta di formazione nel territorio.
Durata indicativa: 15 ore.
3.2) Modulo professionalizzante
Obiettivi di modulo (conformemente ai contenuti della disciplina
provvisoria di cui all'Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni):
- riconoscere e classificare i bisogni ed interpretare le
problematiche assistenziali in relazione alle principali
caratteristiche del bambino, della persona anziana, della persona con
problemi psichiatrici, con handicap, ecc., o in situazioni di
pericolo;
- identificare tutti gli elementi necessari alla pianificazione
dell'assistenza, collaborando con le figure professionali preposte
per la presa in carico del caso;
- riconoscere le principali alterazioni delle funzioni vitali, al
fine di attivare altre competenze e/o utilizzare tecniche comuni di
primo intervento;
- applicare le conoscenze acquisite per: mantenimento di un ambiente
terapeutico adeguato, cura della persona, mantenimento delle
capacita' residue, recupero funzionale;
- conoscere e applicare le diverse metodologie operative presenti
nelle sedi di tirocinio/stage e nelle differenti tipologie di
servizio;
- conoscere i principali aspetti psicosociali dell'individuo e del
gruppo al fine di sviluppare abilita' comunicative adeguate alle
diverse situazioni relazionali degli utenti e degli operatori;
- conoscere le caratteristiche, le finalita' e le prestazioni di
assistenza sociale allo scopo di concorrere, per quanto di
competenza, al mantenimento dell'autonomia e dell'integrazione
sociale dell'utente.
Finalita' generale
Il modulo professionalizzante e' finalizzato all'acquisizione di
saperi, tecniche e capacita' operative tipici delle attivita' e dei
processi di lavoro specifici propri dell'Operatore socio-sanitario.
E' quindi finalizzato all'acquisizione:
- di competenze tecnico-professionali specifiche,
- di competenze trasversali/relazionali considerate essenziali per il
raggiungimento di un comportamento professionale adeguato ed in grado
di trasformare il sapere e le abilita' tecniche in una prestazione
lavorativa efficace.
Durata: la durata del modulo e' di 800 ore.
Modalita' formative
Le 800 ore previste sono articolate in:
- 250 ore di teoria (con l'utilizzo anche di metodologie attive e
partecipative);
- 100 ore di esercitazioni/simulazioni in aula/visite guidate;
- 450 ore di tirocinio/stage in contesto lavorativo.
Articolazione del modulo
Il modulo e' articolato per Unita' Formative Capitalizzabili, la cui
durata e i cui contenuti si intendono comunque indicativi: in sede di
progettazione di dettaglio, potranno pertanto essere introdotte
eventuali modifiche ritenute necessarie da parte degli Enti gestori
dei singoli corsi, fermo restando invariata la durata complessiva del
modulo (800 ore) e fatta salva la coerenza con gli obiettivi e le
principali materie di insegnamento previste dalla disciplina
provvisoria.
Si precisa che all'interno di alcune UFC viene fatto uno specifico
riferimento alle demenze senili, coerentemente agli indirizzi
approvati dalla Giunta regionale con atto 2581/99 "Progetto regionale
demenze: approvazione linee regionali e primi interventi attuativi",
che prevedono anche interventi di adeguamento della formazione di
base e permanente, per fronteggiare questo problema di cura dalle
proporzioni rilevanti e le cui tendenze evolutive indicano una
crescita continua (il documento tecnico regionale "Proposte per un
programma di formazione e di aggiornamento" - a cura degli
Assessorati alle Politiche sociali e alla Sanita', marzo 2000 - puo'
essere preso a riferimento per la definizione nel dettaglio dei
contenuti relativi a questo tema).
(segue allegato fotografato)
AREA DI ATTIVITA' 1
PRESA DI CARICO DEL CASO
UFC 1.01 Raccogliere dati sull'assistito utili per la definizione del
piano di intervento, anche utilizzando strumenti informativi
specifici
Risultato atteso/Attivita'
Reperire dati utili per contribuire alla determinazione delle scelte
per il piano di assistenza individualizzato.
Competenze
- Leggere e saper compilare gli strumenti informativi specifici per
rappresentare i dati raccolti, per quanto di propria competenza;
- organizzare la rilevazione dei dati e l'osservazione finalizzata;
- individuare, riconoscere e selezionare i dati significativi;
- codificare i dati e le informazioni in modo chiaro e sintetico.
Contenuti
- Principali patologie fisiche, psichiche e sociali, con riferimento
anche alle demenze senili;
- principali tipologie di utenti, in riferimento alla tipologia di
servizio;
- sintomi ed elementi rilevanti in rapporto alle diverse patologie
(con riferimento anche alle demenze senili) e riguardanti l'area
delle condizioni generali, dell'alimentazione, del movimento e delle
posture, dei comportamenti, delle fondamentali prestazioni cognitive,
delle relazioni familiari, con particolare riferimento ai sintomi da
allettamento prolungato e da immobilizzazione;
- i documenti anamnestici e diagnostici: cartella clinica, scheda
socio-economica, certificati, valutazioni UVG, referti medici, scheda
bina, ecc.;
- schede di osservazione ed altri modelli in uso: struttura,
composizione, modalita' di compilazione e lettura;
- modalita' di rilevazione dati: tempi, modalita', criticita',
priorita'.
Durata indicativa: 80 ore comprensive di stage.
UFC 1.02 Proporre specifiche per la predisposizione del piano di
intervento individualizzato
Risultato atteso/Attivita'
Proporre specifiche per il piano di intervento individualizzato
coerenti con i dati raccolti e con le osservazioni effettuate.
Competenze
- Riconoscere i bisogni specifici collegati alle tipologie di utenti
(condizioni di medio o grave decadimento mentale; di compromessa
autonomia motoria; di incapacita' di cura di se stesso);
- riconoscere i bisogni fondamentali collegati alle principali
patologie, in rapporto alle attivita' di vita;
- utilizzare, in relazione al piano di intervento individualizzato,
gli elementi fondamentali della psicologia in riferimento alle
principali tipologie di utenti;
- utilizzare, in relazione al piano di intervento individualizzato,
gli elementi fondamentali della psicologia dell'utente ospedalizzato;
- utilizzare, in relazione al piano di intervento individualizzato,
gli elementi fondamentali dei comportamenti e dei modelli sociali
caratteristici del gruppo di appartenenza dell'assistito.
Contenuti
- Elementi di psicologia dell'eta' evolutiva, dell'anziano e del
disabile;
- elementi di sociologia e antropologia riferiti alle categorie di
utenti e agli specifici ambienti di riferimento;
- i bisogni specifici delle principali tipologie di utenti in
rapporto allo stato di salute psicofisica e alle principali patologie
(con riferimento anche alle demenze senili), sia all'interno delle
strutture che in ambito domiciliare.
Durata indicativa: 130 ore comprensive di stage.
UFC 1.03 Partecipare ai lavori di equipe per definire e dare
attuazione ai piani di lavoro
Risultato atteso/Attivita'
Partecipare ai lavori dell'equipe interprofessionale e collaborare
secondo le caratteristiche di ruolo alla definizione e all'attuazione
dei piani di lavoro.
Competenze
- Utilizzare la struttura e la metodologia di definizione, controllo
e revisione del PAI;
- collaborare alla stesura del PAI in modo adeguato alla sua
funzione, in termini di risposta personalizzata agli specifici
bisogni dell'utente;
- collaborare alla verifica periodica del PAI, apportando i dati
raccolti e contribuendo alla eventuale riformulazione del PAI.
Contenuti
- Il procedimento per la definizione del PAI;
- i procedimenti di verifica del PAI;
- organizzazione dei lavori del gruppo e funzione dell'Operatore
socio sanitario nell'ambito dell'equipe e nell'attuazione dei piani
di lavoro.
Durata indicativa: 50 ore comprensive di stage.
AREA DI ATTIVITA' 2
RELAZIONARSI E AFFRONTARE LE CRITICITA'
DEL LAVORO
UFC 2.01 Comunicare
Risultato atteso
Sostenere efficacemente l'interazione con interlocutori differenziati
(l'utente, la famiglia, i colleghi, i tirocinanti, ecc.),
differenziando le strategie comunicative in ragione
dell'interlocutore e dello scopo della comunicazione.
Attivita'
- Gestire la comunicazione faccia a faccia con familiari e utenti,
comprendendo e chiedendo informazioni, spiegando e concordando la
proposta di assistenza, sollecitando partecipazione e coinvolgimento;
- gestire la relazione con l'utente utilizzando adeguatamente le=20
diverse funzioni comunicative (rassicurare, stimolare, confortare,
chiedere e ottenere collaborazione, . . .) attraverso codici verbali
e non verbali;
- gestire la comunicazione con tirocinanti, descrivendo con chiarezza
il lavoro, spiegando le criticita', sollecitando domande e
considerazioni;
- gestire la relazione con i diversi operatori professionali in modo
efficace.
Competenze
- utilizzare strategie di comunicazione differenziate in rapporto al
destinatario, al messaggio, allo scopo della comunicazione: costruire
messaggi adeguati al contesto, differenziando contenuti, linguaggi e
mezzi in funzione delle caratteristiche degli interlocutori e degli
scopi della comunicazione;
- decodificare correttamente i messaggi verbali e non verbali,
riconoscendone il contenuto comunicativo;
- ascoltare e sapersi decentrare nella comunicazione;
- riconoscere e valutare, nei diversi contesti, gli effetti delle
strategie di comunicazione sia personali sia adottate dagli altri.
Contenuti
- Comunicazione come processo sociale;
- elementi della comunicazione;
- le funzioni della comunicazione con riferimento a quelle
principalmente caratterizzanti il ruolo;
- modalita' di organizzazione di una comunicazione in rapporto al
contesto di riferimento, agli obiettivi, alle caratteristiche degli
interlocutori/destinatari (colleghi, utenti, famiglia, con
riferimento anche all'approccio ai soggetti dementi e ai loro
familiari), ecc.;
- la gestione delle emozioni e la capacita' di ascolto.
Durata indicativa: 30 ore.
UFC 2.02 Lavorare in gruppo
Risultato atteso
Lavorare in gruppo per analizzare casi, trovare soluzioni, definire e
valutare programmi, e per produrre risultati collettivi.
Attivita'
- Comunicare efficacemente all'interno del proprio gruppo di lavoro,
riconoscere e risolvere problemi in gruppo, definire e valutare
programmi, adottare modalita' cooperative per produrre un risultato
collettivo;
- partecipare ai lavori di gruppo comprendendo e riconoscendo i ruoli
delle diverse figure professionali e svolgendo le funzioni specifiche
del proprio ruolo.
Competenze
- Comunicare efficacemente all'interno del proprio gruppo di lavoro,
riconoscere e risolvere problemi in gruppo, definire e valutare
programmi, adottare modalita' cooperative per produrre un risultato
collettivo:
- riconoscere e risolvere problemi in gruppo, produrre soluzioni e
risultati collettivi;
- presentare all'interno dell'equipe informazioni e dati, esprimendo
pubblicamente il proprio punto di vista e le proprie opinioni;
- saper confrontare con gli altri la propria rappresentazione di un
problema o di una situazione;
- formulare, secondo propria competenza, proposte al gruppo;
- riconoscere problemi e disturbi nelle interazioni;
- riconoscere e autovalutare le proprie modalita' di interazione
comunicativa e modificarle in base ai feedback (autovalutazione);
- centrarsi sul compito e gestire positivamente le relazioni in
funzione di un risultato.
- Partecipare ai lavori di gruppo comprendendo i ruoli delle diverse
figure professionali e svolgendo le funzioni specifiche del proprio
ruolo:
- partecipare ai lavori d'equipe comprendendo i ruoli delle diverse
figure professionali coinvolte e svolgendo le funzioni specifiche del
proprio ruolo.
Contenuti
- Comunicare efficacemente all'interno del proprio gruppo di lavoro,
riconoscere e risolvere problemi in gruppo, definire e valutare
programmi, adottare modalita' cooperative per produrre un risultato
collettivo:
- struttura dei ruoli e funzioni di leadership nei gruppi;
- influenza sociale nei gruppi;
- i processi di comunicazione nei gruppi;
- processi di decisione di gruppo: riconoscere e risolvere problemi
in gruppo, produrre soluzioni e risultati collettivi;
- condizioni di efficacia e disturbi della comunicazione nei gruppi;
- la gestione delle emozioni e la capacita' di ascolto;
- partecipare ai lavori di gruppo comprendendo i ruoli delle diverse
figure professionali e svolgendo le funzioni specifiche del proprio
ruolo:
- composizione e funzionamento delle equipe interprofessionali
presenti nelle strutture operative socio-assistenziali,
socio-sanitarie e sanitarie;
- competenze e funzioni tipiche delle figure che operano all'interno
dell'equipe interprofessionale, con particolare riferimento alla
figura dell'Operatore socio-sanitario.
Durata indicativa: 30 ore.
UFC 2.03 Affrontare le criticita' del lavoro
Risultato atteso/Attivita'
Affrontare adeguatamente situazioni problematiche che possono
presentarsi nel contesto lavorativo e adottare soluzioni adeguate
secondo la propria competenza.
Competenze
- Riconoscere e rappresentare un problema, ricercando e raccogliendo,
quando necessario, dati da fonti diverse;
- intervenire in situazioni problematiche di diversa natura
(tecnico-operative, relazionali, organizzative) riferite al proprio
specifico ambito lavorativo, individuando strategie di soluzione
adeguate;
- descrivere e riferire a chi di competenza situazioni problematiche
non attinenti al proprio ambito di competenza;
- adottare strategie personalizzate per prevenire e gestire reazioni
di fuga e burn-out;
- essere in grado di autovalutare le proprie strategie di azione.
Contenuti
- Tecniche di problem solving applicate a tipiche situazioni
lavorative;
- criteri e metodi di valutazione di una strategia di azione;
- modalita' di controllo e gestione degli imprevisti;
- affaticamento, stress, meccanismi di difesa e di fuga;
- strategie di fronteggiamento;
- la gestione delle emozioni e la capacita' di ascolto.
Durata indicativa: 30 ore.
AREA DI ATTIVITA' 3
REALIZZAZIONE DI ATTIVITA' OPERATIVE
DI ASSISTENZA DI BASE
UFC 3.01 Relazionarsi con l'utente, la famiglia e la rete informale
di cura per personalizzare l'assistenza
Risultato atteso/Attivita'
Relazionarsi con l'utente, la famiglia e la rete informale di cura,
al fine di personalizzare il programma di assistenza e mantenere
costante il grado di collaborazione, con riferimento al PAI.
Competenze
- Comprendere e dare risposta ai bisogni di assistenza sociale
dell'utente e della famiglia, avendo a riferimento gli obiettivi e le
modalita' di attuazione del PAI: collaborare nel governo della casa
e/o dell'ambiente di vita, nell'effettuazione degli acquisti, nel
disbrigo di pratiche burocratiche, nell'accompagnamento per l'accesso
ai servizi, nello svolgimento di semplici attivita' di informazione e
di educazione di base alla salute;
- Comprendere e dare risposta ai bisogni di relazione dell'utente e
della famiglia, applicando le dinamiche relazionali e comunicative
piu' appropriate, in relazione con gli obiettivi e le modalita' di
attuazione del PAI ed avendo presente le condizioni psicofisiche
dell'utente (utente sofferente, disorientato, agitato, demente,
ecc.);
- relazionarsi con le strutture sociali, ricreative e culturali del
territorio;
- interagire adeguatamente, in collaborazione con il personale
sanitario, con il malato morente.
Contenuti
- I bisogni di assistenza sociale dell'utente e della famiglia, con
riferimento anche alle demenze senili, all'interno dei diversi
contesti di assistenza (ospedaliero, residenziale, semiresidenziale,
domiciliare, ecc.);
- le strategie e i comportamenti finalizzati ad evitare il ricorso a
mezzi (meccanici, chimici . . .) di restrizione della liberta'
individuale;
- educazione alla salute;
- offerta, accesso e fruizione dei servizi territoriali (strutture
sociali, ricreative e culturali del territorio);
- le reti informali di cura;
- i bisogni relazionali dell'utente e della famiglia, con riferimento
anche alle demenze senili, all'interno dei diversi contesti di
assistenza (ospedaliero, residenziale, semiresidenziale, domiciliare,
ecc.) anche in relazione alle diverse manifestazioni di
disagio/patologia;
- il malato morente;
- tecniche di apertura della relazione con l'utente;
- tecniche volte a rassicurare, confortare, ottenere la
collaborazione, stimolare l'autostima.
Durata indicativa: 60 ore, comprensive di stage.
UFC 3.02 Assistere l'utente nella mobilita'
Risultato atteso/Attivita'
Supportare nella mobilita' l'utente a seconda dei diversi gradi di
inabilita', collaborando all'educazione al movimento: trasferimenti,
assunzione di posture corrette, movimento e deambulazione,
effettuazione di pratiche motorie secondo protocolli in uso.
Competenze
- Applicare correttamente le tecniche per l'alzata;
- applicare correttamente le tecniche per il trasferimento in
carrozzella e barella;
- applicare correttamente le tecniche per supportare il movimento e
la deambulazione di utenti di diverso grado di inabilita';
- applicare le tecniche per l'assunzione di posture corrette;
- realizzare semplici pratiche di mobilizzazione e mantenimento delle
capacita' motorie, collaborando all'educazione al movimento;
- applicare le procedure tecniche di prevenzione dei rischi
professionali.
Contenuti
- Elementi di anatomia e fisiologia dell'apparato locomotorio
(scheletrico e muscolare);
- principi elementari di ortesi ed ausili;
- principi elementari di terapia riabilitativa;
- strumenti e tecniche per l'alzata e il trasferimento su barelle e
carrozzelle;
- tecniche per supportare movimenti e spostamenti: movimenti nel
letto, sedere sul letto, alzarsi dal letto, deambulare, sedersi al
tavolo, . . .;
- rischi e pericoli connessi all'uso non corretto delle tecniche sia
per l'utente, sia per l'operatore.
Durata indicativa: 70 ore, comprensive di stage.
UFC 3.03 Assistere nella preparazione e nell'assunzione dei cibi
Risultato atteso/Attivita'
Supportare gli utenti a seconda dei diversi gradi di inabilita' nella
preparazione e nell'assunzione dei pasti.
Supportare l'utente nel rispetto dei vari tipi di dietoterapia, in
relazione a patologie o situazioni specifiche/critiche.
Competenze
- Applicare semplici ricette per la realizzazione delle preparazioni
di base;
- osservare le specifiche dietologiche di base per l'alimentazione
degli anziani e quelle collegate alle loro principali patologie;
- applicare le tecniche per supportare l'utente nell'assunzione dei
cibi sulla base dei diversi gradi di autosufficienza;
- applicare le procedure tecniche di prevenzione dei rischi
professionali nella movimentazione dell'utente;
- conoscere e collocarsi correttamente nel sistema di
approvvigionamento e nel sistema di conservazione, trasporto, e
distribuzione del vitto;
- osservare e attenersi alle specifiche dietologiche e dietoterapiche
per l'alimentazione di utenti affetti da patologie funzionali di
organi specifici;
- supportare il personale sanitario nell'applicazione dei presidi
finalizzati all'alimentazione per via enterale.
Contenuti
- Elementi di anatomia e fisiologia dell'apparato digerente e
metabolismo;
- elementi di igiene degli alimenti, della cucina, delle stoviglie;
- tecniche di preparazione dei cibi: principali cotture (bollitura,
cottura a vapore, griglia, forno, microonde, . . . ), principali
materie prime (pasta, verdure, . . .);
- preparazioni e menu' principali;
- elementi di dietologia: principi nutrizionali, diete per l'eta' e
per particolari patologie;
- tecniche di supporto e strumenti per l'assunzione dei cibi per le
diverse tipologie di utenti: allettati, confusi, emiplegici, dementi,
parkinsoniani, ecc.;
- tecniche di comunicazione per le funzioni: rassicurare, stimolare
la partecipazione, favorire l'accettazione del cibo, ottenere
collaborazione.
Durata indicativa: 50 ore, comprensive di stage.
UFC 3.04 Assistere nell'igiene personale
Risultato atteso/Attivita'
Supportare l'utente a seconda dei diversi gradi di inabilita' nelle
pratiche di igiene personale, nella vestizione e nella cura
dell'abbigliamento.
Competenze
- Supportare l'utente ai diversi gradi di inabilita' nelle pratiche
di igiene personale e nell'abbigliamento:
- applicare tecniche per svolgere le pratiche di igiene personale, la
vestizione e la cura dell'abbigliamento di utenti non
autosufficienti;
- applicare le tecniche per supportare l'utente parzialmente
autosufficiente nelle pratiche di igiene personale e di vestizione;
- relazionarsi costantemente ai fini di sviluppare l'autonomia,
superare resistenze, rassicurare, ottenere collaborazione.
Contenuti
- Supportare l'utente ai diversi gradi di inabilita' nelle pratiche
di igiene personale e nell'abbigliamento:
- prodotti e strumenti per la pulizia parziale e totale dell'utente;
- tecniche per la pulizia parziale e totale dell'utente a letto o in
bagno, in struttura o a domicilio;
- tecniche per la vestizione.
Durata indicativa: 60 ore, comprensive di stage.
UFC 3.05 Curare l'igiene degli ambienti, delle apparecchiature e
degli strumentari
Risultato atteso/Attivita'
Curare l'igiene degli ambienti, delle apparecchiature e degli
strumentari.
Competenze
- Utilizzare modalita', materiali e strumenti per una corretta
sanificazione e sanitizzazione degli ambienti;
- utilizzare modalita', materiali e strumenti per una corretta
disinfezione, sterilizzazione e decontaminazione degli strumentari e
dei presidi sanitari;
- utilizzare i sistemi di raccolta, trasporto e stoccaggio dei
materiali biologici, sanitari ed economali;
- utilizzare i percorsi per il corretto trasporto del materiale;
- adottare stili e comportamenti idonei alla prevenzione e riduzione
del rischio professionale, ambientale, degli utenti, con riferimento
anche all'igiene della divisa.
Contenuti formativi
- Concetti di base di igiene, microclima e tipologie di infezioni;
- prodotti, strumenti e tecniche per la pulizia e l'igiene degli
ambienti (cambiare e rifare il letto, ordinare, pulire, lavare,
sanificare camera, bagno, ausili, ecc.);
- infezioni, malattie da infezione, fattori di rischio, con
particolare riferimento all'ambiente ospedaliero;
- sanificazione e sanitizzazione degli ambienti;
- disinfezione, sterilizzazione e decontaminazione degli strumentari
e dei presidi sanitari;
- raccolta, trasporto e smaltimento di materiali biologici in
condizioni di sicurezza;
- raccolta, trasporto e consegna di materiali tecnico-sanitari ed
economali;
- igiene della divisa.
Durata indicativa: 60 ore, comprensive di stage.
AREA DI ATTIVITA' 4
REALIZZAZIONE DI SEMPLICI OPERAZIONI
IN COLLABORAZIONE CON IL PERSONALE SANITARIO
A SUPPORTO DELL'ASSISTENZA DIRETTA
UFC 4.01 Realizzare semplici operazioni in collaborazione con il
personale sanitario
Risultato atteso
Svolgere attivita' di supporto al personale sanitario, modulando il
proprio ruolo sulla base del contesto operativo e istituzionale.
Attivita'
- Effettuare semplici medicazioni o cambio delle stesse, secondo
protocollo assegnato, e supportare il personale competente nelle
prestazioni sanitarie quando richiesto;
- in sostituzione e appoggio dei familiari e su indicazione del
personale preposto, aiutare per la corretta assunzione dei farmaci
prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di
semplice uso, nonche' aiutare nella preparazione alle prestazioni
sanitarie, secondo quanto richiesto da contesto operativo e
istituzionale;
- assistere nelle escrezioni;
- prevenire sindromi da allettamento;
- osservare, riconoscere e riferire alcuni dei piu' comuni sintomi
d'allarme che l'utente puo' presentare (pallore, sudorazione, ecc.);
- svolgere interventi di primo soccorso;
- adottare, in caso di decesso dell'utente, le corrette procedure
igienico-sanitarie per quanto di propria competenza.
Competenze
- Effettuare semplici medicazioni o cambio delle stesse, secondo
protocollo assegnato, e supportare il personale competente nelle
prestazioni sanitarie quando richiesto:
- pulire e disinfettare ferite superficiali ed eseguire medicazioni
piatte;
- utilizzare prodotti, materiali, tecniche appropriate atte a
prevenire il rischio di infezioni;
- in sostituzione e appoggio dei familiari e su indicazione del
personale preposto, aiutare per la corretta assunzione dei farmaci
prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di
semplice uso, nonche' aiutare nella preparazione alle prestazioni
sanitarie, secondo quanto richiesto da contesto operativo e
istituzionale:
- rilevare la pressione arteriosa, la temperatura corporea e
utilizzare l'apparecchio areosol;
- controllare l'avvenuta assunzione dei farmaci, secondo la
pianificazione prevista per ogni paziente ed eventualmente aiutare
nell'assunzione;
- assistere nelle escrezioni:
- controllare i caratteri fisiopatologici degli escreti;
- posizionare l'utente per la minzione e l'evacuazione;
- prevenire sindromi da allettamento:
- mobilizzare l'utente allettato;
- posturare adeguatamente l'allettato;
- prevenire e riconoscere l'insorgenza di piaghe da decubito;
- osservare, riconoscere e riferire alcuni dei piu' comuni sintomi
d'allarme che l'utente puo' presentare (pallore, sudorazione, ecc.);
- svolgere interventi di primo soccorso:
- porre in sicurezza l'utente;
- praticare semplici misure di primo soccorso, secondo protocollo;
- praticare interventi di emergenza per rischio di soffocamento,
secondo protocollo;
- adottare, in caso di decesso dell'utente, le corrette procedure
igienico-sanitarie per quanto di propria competenza:
- utilizzare, in caso di decesso dell'utente, nel trasporto e nella
composizione della salma, tecniche, procedure e materiali conformi
alle regole igienico-sanitarie in collaborazione con gli altri
operatori sanitari.
Contenuti
- Attuare semplici medicazioni o cambio delle stesse, secondo
protocollo assegnato, e supportare il personale competente nelle
prestazioni sanitarie quando richiesto:
- tecniche di prevenzione del rischio di infezioni;
- tecniche di esecuzione di medicazioni piatte;
- principi e criteri d'uso dei disinfettanti;
- in sostituzione e appoggio dei familiari e su indicazione del
personale preposto, aiutare per la corretta assunzione dei farmaci
prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di
semplice uso, nonche' aiutare nella preparazione alle prestazioni
sanitarie, secondo quanto richiesto da contesto operativo e
istituzionale:
- funzionamento, manutenzione ordinaria e pulizia, utilizzo in
sicurezza di: sfigmomanometro e fonendoscopio, apparecchio areosol,
borsa acqua calda e fredda, termometro;
- assistere nelle escrezioni:
- componenti fisiopatologiche delle urine e delle feci;
- caratteristiche degli escreti e del vomito;
- tecniche, strumenti e ausili finalizzati al posizionamento per
l'evacuazione e la minzione, per l'espulsione dell'escreto e del
vomito, in rapporto al grado di autosufficienza;
- prevenire sindromi da allettamento:
- riconoscimento dei sintomi e utilizzo dei protocolli, dei presidi
sanitari, degli ausili, finalizzati alla mobilizzazione, alle posture
corrette, alla prevenzione delle piaghe da decubito;
- osservare, riconoscere e riferire alcuni dei piu' comuni sintomi
d'allarme che l'utente puo' presentare (pallore, sudorazione, ecc.);
- svolgere interventi di primo soccorso:
- elementi di anatomia e fisiologia degli apparati
cardiocircolatorio, respiratorio, renale e del sistema nervoso
centrale e periferico;
- posizione di sicurezza;
- riconoscimento dei segni vitali;
- protocolli di intervento per l'aiuto al ripristino dell'attivita'
cardiaca e respiratoria;
- intervento di emergenza per liberare le vie aeree;
- adottare, in caso di decesso dell'utente, le corrette procedure
igienico-sanitarie per quanto di propria competenza:
- procedure in caso di decesso per il trasporto e la composizione
della salma.
Durata indicativa: 110 ore, comprensive di stage.
AREA DI ATTIVITA' 5
REALIZZAZIONE ATTIVITA' DI SOCIALIZZAZIONE
E ANIMAZIONE IN COLLABORAZIONE
CON IL PERSONALE COMPETENTE
UFC 5.01 Realizzare attivita' di socializzazione e animazione rivolte
a gruppi e a singoli in collaborazione con il personale competente
Risultato atteso
Contribuire alla programmazione, gestione e verifica di attivita' di
animazione e socializzazione volte al mantenimento delle capacita'
residue e ad alleviare lo stato di sofferenza.
Attivita'
- Programmare attivita' di socializzazione e animazione in
collaborazione con il personale competente, osservando costantemente
i singoli e il gruppo e valutando l'efficacia delle attivita' svolte
in rapporto agli obiettivi prefissati;
- realizzare attivita' di animazione e socializzazione rivolte a
gruppi;
- realizzare attivita' di animazione e socializzazione rivolte a
singoli.
Competenze
- Contribuire alla programmazione di attivita' di socializzazione e
animazione in collaborazione con il personale competente, osservando
costantemente i singoli e il gruppo e valutando l'efficacia delle
attivita' svolte in rapporto agli obiettivi prefissati:
- utilizzare pratiche e tecniche di socializzazione e animazione che
attivano capacita' mentali, relazionali, operative e manuali, in
relazione alle tipologie di bisogno dell'utente/utenti;
- contribuire alla programmazione di attivita' per singoli e di
gruppo, identificando obiettivi, risorse, condizioni di
praticabilita' e di efficacia;
- contribuire alla verifica dei programmi;
- realizzare, in collaborazione con il personale competente,
attivita' di animazione e socializzazione rivolte a gruppi:
- applicare le tecniche dei giochi e delle attivita' di animazione di
gruppo, adeguando flessibilmente l'organizzazione in riferimento alle
condizioni fisiche e relazionali;
- osservare costantemente i singoli ed il gruppo, controllando il
mantenimento dello stato fisico e relazionale;
- coinvolgere i partecipanti, promuovere dinamiche relazionali
positive, mantenere costante la motivazione, prevenire e controllare
i fenomeni di fuga;
- realizzare, in collaborazione con il personale competente,
attivita' di animazione e socializzazione rivolte a singoli:
- applicare le tecniche dei giochi e delle attivita' di animazione
rivolte ai singoli, adeguando flessibilmente l'organizzazione in
riferimento alle condizioni fisiche e relazionali dell'utente;
- osservare costantemente e controllare il mantenimento delle
condizioni generali;
- coinvolgere l'utente, mantenere costante la motivazione, prevenire
e controllare i fenomeni di fuga.
Contenuti
- Contribuire alla programmazione di attivita' di socializzazione e
animazione in collaborazione con il personale competente, osservando
costantemente i singoli e il gruppo e valutando l'efficacia delle
attivita' svolte in rapporto agli obiettivi prefissati:
- attivita' da svolgere al chiuso e all'aperto;
- attivita' indicate per il mantenimento e lo sviluppo delle
capacita' mentali (orientamento, memoria, ecc.), delle capacita' di
relazione (collaborazione, organizzazione, gruppo, ecc.), delle
capacita' operative e manuali;
- per ciascuna attivita': indicazioni, limitazioni, condizioni di
efficacia;
- elementi standard per la definizione dei programmi di attivita';
- modalita' e strumenti di verifica delle attivita' in rapporto agli
obiettivi prefissati;
- realizzare, in collaborazione con il personale competente,
attivita' di animazione e socializzazione rivolte a gruppi:
- tecniche dei giochi e delle attivita' di gruppo;
- gestione del gruppo;
- segni ed indicatori da tenere sotto controllo;
- applicazione flessibile delle tecniche;
- realizzare, in collaborazione con il personale competente,
attivita' di animazione e socializzazione rivolte a singoli, con
riferimento anche a soggetti affetti da demenze senili:
- tecniche dei giochi e delle attivita' rivolte a singoli;
- segni ed indicatori da tenere sotto controllo;
- applicazione flessibile delle tecniche.
Durata indicativa: 40 ore, comprensive di stage.
(segue allegato fotografato)
ALLEGATO B
Convenzione tra l'Azienda sanitaria
e l'Ente/Centro di formazione professionale ,
per lo svolgimento di attivita' di formazione iniziale finalizzate al
conseguimento della qualifica di Operatore socio-sanitario
Soggetti contraenti
a) Azienda sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . (partita
IVA/codice fiscale . . . . . . . . . . ) nella persona del legale
rappresentante . . . . . . . . . . . . . . . . . residente . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . ;
b) Ente/Centro di formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . (partita IVA/codice fiscale . . . . . . . . . . . )
rappresentato da . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , iscritto
nell'elenco degli enti accreditati dalla Regione Emilia-Romagna per
l'ambito 0.5 socio assistenziale con delibera di Giunta regionale n.
. . . . . . .
Premesso:
che la delibera di Giunta regionale 1404/00 recante "Approvazione
delle linee guida per l'attuazione della sperimentazione del percorso
formativo integrato relativo alla figura professionale dell'Operatore
socio sanitario" definisce le azioni della sperimentazione e le=20
caratteristiche dei destinatari, i soggetti e le modalita' della
gestione delle azioni formative, nonche' la programmazione delle
attivita' e l'utilizzo delle risorse;
che nella seduta del 22 febbraio 2001 e' stato sancito un accordo tra
il Ministro della Sanita', il Ministro per la Solidarieta' sociale e
le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per
l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale
dell'operatore socio-sanitario, e per la disciplina provvisoria
dell'ordinamento didattico dei corsi di formazione, in attesa della
decisione della Corte Costituzionale sulla legittimita'
costituzionale dell'art. 3 octies del DLgs 502/92 e successive
modificazioni;
che la delibera di Giunta regionale . . . ./01 approva il modello
regionale di formazione iniziale per il conseguimento della qualifica
di Operatore socio-sanitario, recependo nel contempo l'Accordo
sancito in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 22 febbraio
2001;
che le priorita' indicate dalle delibere regionali citate definiscono
quale strumento indispensabile e qualificante della sperimentazione
la gestione integrata delle azioni previste da parte dei diversi
soggetti coinvolti;
che in particolare le delibere regionali citate prevedono la stipula
di una convenzione da parte degli Enti che daranno attuazione alle
attivita' formative sulla base di uno schema tipo di convenzione che
fissa vincoli e condizioni minime di collaborazione tra gli stessi
Enti, a seguito di intese intercorse tra le Aziende sanitarie e le
Province;
dato atto che tra l'Azienda sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . .
e la Provincia di . . . . . . . . . . . . . . . . e' stata siglata in
data . . . . . . . . un'intesa per la realizzazione sul territorio di
n. . . . . . . corsi di formazione iniziale per il conseguimento
della qualifica di Operatore socio sanitario . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . (citare eventuali atti);
si conviene e si pattuisce quanto segue
Art. 1
Attuazione degli interventi
L'Azienda sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . e l'Ente di
formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . si impegnano a
progettare e attuare congiuntamente, tramite i propri esperti, le
azioni formative concordate e programmate nell'intesa di cui in
premessa, in conformita' agli standard di cui alla delibera di Giunta
regionale . . . . ./01, sia per la parte teorica che per la parte di
tirocinio.
In conformita' alle direttive regionali vigenti per la formazione
professionale, l'Ente di formazione si impegna a presentare il
progetto, corredato della presente convenzione sottoscritta, alla
Provincia di . . . . . . . . . . . . . . . . . sulla base di quanto
stabilito nell'avviso pubblico approvato con . . . . . . . . . . . .
. . . . n. . . . . . . del . . . . . . . . . . . L'Ente di formazione
si impegna altresi' ad applicare le procedure amministrative e di
rendicontazione previste dalle direttive regionali vigenti.
Art. 2
Coordinamento didattico e direzione del corso
Al fine di garantire l'integrazione delle competenze e delle diverse
fasi del percorso formativo, il coordinamento didattico e'
realizzato tramite due esperti, un esperto per l'area sociale e un
dirigente infermieristico per l'area sanitaria, che sono entrambi
responsabili del conseguimento degli obiettivi formativi e svolgono
in maniera congiunta la funzione di direzione del corso.
Art. 3
Tutor del corso
individuato un tutor del corso con funzione di raccordo tra le
diverse aree disciplinari e di competenza previste nel percorso
formativo, tra l'attivita' teorica e quella di tirocinio/stage in
contesto lavorativo, tra docenti, tra docenti e corsisti e tra
corsisti.
Art. 4
Referente di tirocinio/stage
individuato per ciascuna sede di tirocinio/stage un referente
all'interno del servizio con funzione di guida ai corsisti inseriti
nel servizio stesso e di supporto all'esperienza formativa pratica
nel suo complesso e alle specifiche attivita'.
Art. 5
Comitato tecnico di progetto
Al fine di coadiuvare i coordinatori didattici nel garantire la
coerenza del percorso formativo e la sua aderenza al profilo, con
specifico riferimento all'integrazione delle competenze, puo' essere
istituito un comitato tecnico di progetto con funzioni istruttorie e
consultive, composto dai due coordinatori, da due docenti esperti
rispettivamente in area sanitaria e in area sociale, dal tutor del
corso e da due referenti per il tirocinio, rispettivamente
provenienti da un servizio sanitario e da un servizio sociale.
Art. 6
Incarichi
L'Azienda sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e l'Ente di
formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . provvedono ad
incaricare gli esperti di seguito indicati - esplicitandone i ruoli -
che curano la progettazione e l'attuazione del progetto formativo di
dettaglio, esperti individuati come previsto dalle modalita'
attuative di cui all'Allegato A) alla delibera di Giunta regionale .
. . . ./01:
per l'Azienda:
a)
b)
per l'Ente di formazione:
a)
b)
Art. 7
Sedi didattiche
L'Azienda sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e l'Ente
di formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . per lo
svolgimento delle attivita' di formazione teorica mettono a
disposizione le proprie sedi didattiche, di seguito indicate,
garantendone l'idoneita' in conformita' alle normative vigenti
nazionali e regionali:
per l'Azienda:
a)
b)
per l'Ente di formazione:
a)
b)
Art. 8
Tirocinio/stage in contesto lavorativo
L'Azienda sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . . mette a
disposizione le proprie strutture per la formazione pratica di
tirocinio/stage in ambiente sanitario, garantendone l'idoneita' e
l'Ente di formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . fornisce
l'elenco delle strutture idonee per la formazione pratica di
tirocinio/stage in ambiente socio-sanitario e socio-assistenziale. I
coordinatori didattici e il tutor del corso garantiscono la qualita'
dell'esperienza di tirocinio/stage. A tal fine, tra l'altro,
individuano strutture in cui sia disponibile un referente interno per
il tirocinio con le funzioni di cui al precedente art. 4.
Art. 9
Riconoscimento dei crediti formativi
L'Azienda sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e l'Ente di
formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . , sulla base dei
criteri e delle modalita' indicate dalla Regione con apposito atto,
procederanno alla valutazione dei requisiti in ingresso dei candidati
in possesso di titoli di studio e formativi, per il relativo
riconoscimento dei crediti.
Art. 10
Modalita' attuative della convenzione
L'Azienda sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . . e l'Ente di
formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . daranno
attuazione agli impegni sottoscritti nella presente convenzione, in
conformita':
- al modello di formazione iniziale contenuto nell'Allegato A) alla
delibera di Giunta regionale . . . . ./01, con riferimento anche alle
modalita' attuative ivi definite;
- alle Direttive regionali vigenti in materia di formazione
professionale.
Art. 11
Decorrenza e spese
La presente convenzione avra' decorrenza dalla data di firma della
medesima e durera' fino alla conclusione delle prove di esame per il
conseguimento della certificazione finale.
La presente convenzione e' inoltre soggetta all'imposta di bollo e
alla registrazione in caso d'uso secondo le norme vigenti. Le spese
di bollatura e registrazione sono a carico di entrambe le parti
contraenti.
Letto e sottoscritto in data . . . . . . . . . .
per l'Ente di formazione per l'Azienda sanitaria
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .