REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 febbraio 2001, n. 131
Invito a presentare progetti formativi in ambito artistico da realizzare nell'area dello spettacolo dal vivo con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Obiettivo 3 - per il periodo 2001/2002
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamati:
- la decisione della Commissione Europea C/1120 del 18/7/2000 che
approva il Quadro Comunitario di Sostegno (in seguito denominato QCS)
Ob. 3 regioni centro nord per il periodo 2000/2006;
- la decisione della Commissione Europea n. 2066 del 21/9/2000 che
approva il Programma operativo Regione Emilia-Romagna - FSE -
Obiettivo 3 - 2000/2006;
- la deliberazione del CIPE del 5/11/1999, n. 174 con la quale si
approva il quadro finanziario programmatico 2000/2006 per quanto
riguarda il contributo nazionale;
- gli "Indirizzi per l'integrazione delle politiche del lavoro, della
programmazione e dell'istruzione. Triennio 2000/2002" approvati con
deliberazione del Consiglio regionale n. 1316 del 22/12/1999,
esecutiva;
richiamate inoltre le proprie deliberazioni:
- 539/00 "Approvazione direttive regionali stralcio per l'avvio della
nuova programmazione 2000/2006", esecutiva, nonche' la determinazione
del Direttore generale Formazione professionale e Lavoro n. 8125 del
29/8/2000 "Modalita' di liquidazione/erogazione dei contributi -
Direttive stralcio per l'avvio della nuova programmazione 2000/2006"
e successive modificazioni/integrazioni;
- n. 1639 del 3 ottobre 2000 "Presa d'atto del POR Ob. 3 - Fondo
Sociale Europeo periodo 2000/2006 - della Regione Emilia-Romagna",
esecutiva;
- n. 1694 del 10 ottobre 2000, "Approvazione del Complemento di
programmazione del POR Ob. 3 - 2000/2006", esecutiva;
visto in particolare l'ambito di competenze assegnato, dagli
indirizzi regionali succitati, alla Regione e alle Province in merito
all'integrazione dei sistemi del lavoro, della formazione e
dell'istruzione;
tenuto conto che alla Regione compete il ruolo di indirizzo,
promozione, programmazione generale, sulla base di un ampio
coinvolgimento delle Province e dei partner economici e sociali, di
coordinamento, di monitoraggio, controllo e valutazione dell'intero
sistema e di anticipazione e sperimentazione di linee e modelli di
intervento innovativi;
ritenuto pertanto necessario focalizzare gli interventi per il
periodo 2001/2002 ad azioni connesse agli ambiti propri di
programmazione regionale;
richiamata la L.R. n. 13 del 5/7/1999 "Norme in materia di
spettacolo";
preso atto di quanto contenuto nel materiale di discussione per la
costruzione del "Documento di politica economico-finanziaria
2001/2003";
visto in particolare il verbale del Comitato di coordinamento
interistituzionale predisposto a seguito delle sedute realizzate nel
periodo novembre/dicembre 2000 sulla valutazione della programmazione
approvata per l'anno 2000/2001 e sulle successive linee di
operativita' per la programmazione 2001/2002;
richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 2368 del 19/12/2000 "Invito a presentare progetti da realizzare
con il contributo del FSE per il periodo 2000-2001 Ob. 3 - Misura C 3
- Formazione superiore - integrazione nei percorsi universitari in
attuazione del POR della Regione Emilia-Romagna - Ob. 3 FSE
2000/2006", esecutiva;
- n. 18 del 16/1/2001 "Invito a presentare progetti da realizzare con
il contributo del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2001/2002
(Obiettivo 3) e con le risorse assegnate dalla Circolare MLPS n. 92
del 29/12/2000 (Legge 236/93)", esecutiva;
valutata la necessita' di promuovere ulteriori interventi per lo
sviluppo e l'occupazione attraverso l'approvazione dell'"Invito a
presentare progetti formativi in ambito artistico da realizzare
nell'area dello spettacolo dal vivo con il contributo del Fondo
Sociale Europeo - Obiettivo 3 - per il periodo 2001/2002", di cui
all'Allegato 1) che si allega, quale parte integrante e sostanziale,
della presente deliberazione;
tenuto conto che i progetti dovranno essere formulati ed inviati
secondo le modalita' e nei termini riportati nel succitato Allegato
1);
dato atto che la valutazione dei progetti verra' effettuata da un
Nucleo di valutazione interno all'Assessorato Scuola, Formazione
professionale, Universita', Lavoro e Pari opportunita', che risulta
cosi' composto:
- Valerio Vignoli, Direzione generale "Formazione professionale e
Lavoro", coordinatore nel Nucleo di valutazione;
- Stefania Scorri, Direzione generale "Formazione professionale e
Lavoro" - Sistema Informativo Lavoro, Formazione professionale e
Scuola (supplente Milko Forni);
- Paola Zaniboni, Servizio "Formazione professionale" (supplente
Anita Gaiani);
- Nicoletta Molinaro, Servizio "Scuola, Universita' e Integrazione
dei sistemi formativi" (supplente Maria Grazia Rosa);
- Gianluca Sagradini, "Agenzia Emilia-Romagna Lavoro" (supplente
Patrizia Gigante);
- Silvia Tolomelli, Servizio "Gestione diretta della attivita' della
Direzione" (supplente Mariangela Salsini);
specificatamente per la funzione di verbalizzazione e segreteria
tecnica risulta nominata:
- Enrica Morandi, Servizio "Gestione diretta della attivita' della
Direzione";
dato atto inoltre che ogni modifica nella composizione del Nucleo di
valutazione, fatta salva la natura interservizi del Nucleo stesso,
sara' adottata con determinazione del Direttore generale Formazione
professionale e Lavoro;
considerato che al termine delle istruttorie relative ai progetti
pervenuti, di cui all'Allegato 1) sopra citato, verra' redatta una
graduatoria di progetti, in ordine di punteggio conseguito, che
consentira' di finanziare le attivita' in essa comprese sulla base
delle disponibilita' finanziarie e delle priorita' programmatiche
regionali;
dato atto che le azioni di cui all'Allegato 1), gia' citato,
troveranno copertura finanziaria dalla disponibilita' pari a Lire
3.000.000.000 (pari ad Euro, 1.549.370,70) nell'ambito del Programma
operativo ob. 3 - FSE - 2000/2006, e potranno eventualmente trovare
copertura finanziaria aggiuntiva, in caso di particolari azioni
innovative e/o sperimentali, sul Capitolo n. 75161 "Spese per
l'attuazione delle iniziative di formazione professionale autorizzate
direttamente dalla Regione ed attuate dalla stessa e da enti,
associazioni e fondazioni, convenzionati o non convenzionati,
comprese le spese connesse agli interventi di diritto alla formazione
professionale (art. 30, L.R. 24/7/1979, n. 19 e successive
modifiche)" del Bilancio per l'esercizio finanziario 2001;
vista la propria deliberazione 2541/95 con cui sono state fissate le
direttive per l'esercizio delle funzioni dirigenziali;
considerato e sentito il parere degli Organi previsti dalla L.R.
25/98 e precisamente il Comitato interistituzionale e la Commissione
regionale tripartita in ordine alla linee propedeutiche per la
progettazione FSE;
dato atto:
- del parere favorevole espresso dalla Responsabile del Servizio
Gestione diretta delle attivita' della Direzione generale, Annuska
Figna, in merito alla regolarita' tecnica del presente atto, ai sensi
dell'art. 4, sesto comma della L.R. 41/92;
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale dell'Area
Formazione professionale e Lavoro, dott.ssa Cristina Balboni, in
merito alla legittimita' del presente atto, ai sensi dell'art. 4,
sesto comma della L.R. 41/92;
ritenuto di dichiarare la presente deliberazione immediatamente
eseguibile, ai sensi dell'art. 49 della L.R. 10 febbraio 1953, n. 62
e successive modificazioni, al fine di dare attuazione a quanto
previsto dal POR citato in premessa e garantire il pieno utilizzo dei
fondi comunitari a disposizione della Regione;
su proposta dell'Assessore competente per materia;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare l'"Invito a presentare progetti formativi in ambito
artistico da realizzare nell'area dello spettacolo dal vivo con il
contributo del Fondo Sociale Europeo - Obiettivo 3 - per il periodo
2001/2002", di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione;
2) di dare atto che per la valutazione dei progetti ci si avvale del
Nucleo di valutazione regionale come in premessa individuato;
3) di dare altresi' atto:
- che particolari azioni innovative e/o sperimentali potranno
eventualmente trovare copertura finanziaria aggiuntiva sul Capitolo
n. 75161 "Spese per l'attuazione delle iniziative di formazione
professionale autorizzate direttamente dalla Regione ed attuate dalla
stessa e da enti, associazioni e fondazioni, convenzionati o non
convenzionati, comprese le spese connesse agli interventi di diritto
alla formazione professionale (art. 30, L.R. 24/7/1979, n. 19 e
successive modifiche)" del Bilancio per l'esercizio finanziario 2001;
- che le stesse azioni saranno gestite e rendicontate con le regole
del FSE Ob. 3 2000/2006 e potranno essere utilizzate overbooking in
sede di rendicontazione qualora si realizzassero economie relative
alle iniziative cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo;
4) di pubblicare la presente deliberazione, comprensiva dell'Allegato
1), nel Bollettino Ufficiale della Regione;
a voti unanimi e palesi, delibera inoltre:
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai
sensi dell'art. 49 della L.R. 10 febbraio 1953, n. 62 e successive
modificazioni, per le motivazioni espresse in premessa.
(controllata dalla CCARER il 19/2/2001, prot. n. 148/09)
ALLEGATO 1
Invito a presentare progetti formativi in ambito artistico da
realizzare nell'area dello spettacolo dal vivo con il contributo del
Fondo Sociale Europeo - Obiettivo 3 - per il periodo 2001/2002
Premessa
Il presente invito fa riferimento:
- al Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999
recante disposizioni generali sui fondi strutturali;
- al Regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 12 luglio 1999 relativo al Fondo Sociale Europeo;
- al QCS Ob. 3 approvato dalla Commissione Europea il 18/7/2000;
- al Programma operativo Ob. 3 della Regione Emilia-Romagna approvato
dalla Commissione Europea il 21/9/2000;
- al Complemento di programmazione Ob. 3 della Regione Emilia-Romagna
approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 403
dell'1/3/2000;
- agli Indirizzi per l'integrazione delle politiche del lavoro, della
programmazione e dell'istruzione. Triennio 2000/2002, approvati con
deliberazione del Consiglio regionale n. 1316 del 22/12/1999;
- alle Direttive attuative per la formazione professionale e per
l'orientamento - triennio 1997/1999 approvate con la deliberazione
della Giunta regionale 1475/97 e successive integrazioni e
modificazioni.
Art. 1
Finalita' generali
Il settore dello spettacolo dal vivo e' oggi fortemente interessato
da una profonda trasformazione che ne sta accentuando le
caratteristiche imprenditoriali. Tale tendenza ha comportato una
rinnovata visione delle professionalita' e parallelamente una
crescente attenzione verso la formazione professionale, piu' in
generale verso la definizione di una politica formativa intesa come
momento strategico per la crescita del settore.
Da qui il presente invito, che vede quale contesto istituzionale ed
economico il sistema dello spettacolo dal vivo dell'Emilia-Romagna,
uno dei piu' articolati e complessi a livello europeo.
In questa Regione operano oltre 200 realta', tra pubbliche e private.
I lavoratori impiegati annualmente rappresentano circa il 10% della
dimensione occupazionale del Paese. La stessa percentuale vale per
l'andamento della domanda e dell'offerta di spettacolo della Regione
rispetto all'ambito nazionale. Attraverso questa programmazione, ci
si propone di sperimentare ipotesi per migliorare le interazioni tra
formazione e mercato e fornire strumenti per ottimizzare,
coerentemente con le trasformazioni strutturali delle imprese,
attraverso percorsi formativi, i processi produttivi e distributivi.
Il presente invito finanzia, sulla Misura C.3 "Formazione superiore"
del POR - Ob. 3 - FSE - 2000/2006, interventi volti a:
- incentivare il funzionamento del mercato del lavoro del settore
dello spettacolo;
- valorizzare il legame tra la formazione professionale dello
spettacolo e produzione;
- rafforzare l'autoimprenditorialita' con particolare riferimento al
trasferimento di competenze sull'organizzazione settoriale e ai
rapporti/relazioni tra formazione artistica e mercato del lavoro;
- favorire l'accesso e la partecipazione delle donne nel mercato del
lavoro dipendente ed autonomo.
Obiettivi regionali sono in particolare:
- promuovere la sperimentazione di progetti innovativi per contenuti
e/o soggetti coinvolti e/o metodologie e/o reti di partenariato, i
cui risultati possano essere considerati esemplari (modelli) e quindi
diffusi e trasferiti proficuamente sul territorio;
- promuovere la sperimentazione di progetti che, per natura e
peculiarita', possono piu' proficuamente essere attuati a livello
regionale, nel rispetto del principio di sussidiarieta'.
Art. 2
Priorita' trasversali e di misura
I progetti, ai fini della valutazione, dovranno tenere conto delle
linee prioritarie trasversali contenute nel POR Ob.3 Regione
Emilia-Romagna, ovvero in particolare:
- promozione delle pari opportunita' fra uomo e donna;
- promozione della "Societa' dell'informazione", sia nel senso
dell'utilizzo di tecnologie informatiche e multimediali per
l'erogazione di attivita', sia intesa come settore di riferimento
nell'ambito del quale promuovere attivita' formative e di
inserimento/reinserimento lavorativo.
Art. 3
Tipologia progettuale
Per la realizzazione delle attivita' ammesse a finanziamento sara'
possibile presentare progetti semplici e complessi/integrati, con
priorita' per questi ultimi:
- i progetti semplici prevedono la realizzazione di singole
attivita'/azioni/iniziative; ciascuno di essi deve essere
riconducibile ad un solo soggetto attuatore;
- i progetti complessi/integrati prevedono contestualmente la
realizzazione di una pluralita' di attivita'/azioni/iniziative
prevedendo, eventualmente, fonti di finanziamento diverse e diversi
soggetti attuatori.
Art. 4
Durata dei progetti
La durata dei progetti sara' da considerarsi variabile in funzione
della complessita' di azioni previste al loro interno, comunque
riconducibile ad una durata, di norma, biennale e comunque
cantierabili, di norma, entro 60 giorni dall'approvazione.
Per quanto attiene la durata delle specifiche tipologie formative si
rimanda alle "Direttive attuative per la formazione professionale e
per l'orientamento - triennio 1997/99" di cui alla deliberazione
della Giunta regionale 1475/97 e successive modificazioni e
integrazioni.
Art. 5
Definizioni e specifiche modalita' attuative
La valutazione dei progetti terra' conto, nell'attribuzione dei
punteggi, del conseguimento di alcuni obiettivi prioritari della
programmazione comunitaria, che sono i seguenti:
- campi trasversali d'intervento del FSE: pari opportunita' e
societa' dell'informazione;
- progetti integrati;
- integrazione tra soggetti;
- percorsi individualizzati.
Le priorita' di cui si terra' conto in sede di valutazione sono da
intendersi come segue:
A) I progetti dovranno tener conto dei campi trasversali d'intervento
del FSE dati dalle pari opportunita' e dalla Societa'
dell'informazione, come indicati nel PO Ob. 3 della Regione
Emilia-Romagna, in particolare nella descrizione della strategia e
delle singole misure. In via generale tali priorita' possono essere
perseguite come segue:
- pari opportunita': e' perseguita con una logica di intervento
fondata sul mainstreaming sia garantendo una presenza femminile che
orientativamente rifletta la situazione del mercato del lavoro, sia
promuovendo azioni specifiche come enunciate nel POR e nel
complemento di programmazione. I progetti devono esplicitamente
contenere azioni atte ad assicurare tale priorita', indicando: un
obiettivo quantificato della presenza di destinatari per genere, le
modalita' di accesso ed attuative tali da favorire e consentire
l'accesso e la fruizione da parte delle donne, l'eventuale
collegamento con azioni di sensibilizzazione, informazione,
promozione, e accordi tra le parti sociali realizzate da altri
soggetti/progetti gia' esistenti a livello locale oppure da attivare
nel caso della presentazione di un progetto integrato, il
collegamento con servizi finalizzati a conciliare la vita familiare
con l'inserimento in misure attive, l'attivazione di servizi
finalizzati a rimuovere le condizioni di disagio e/o conciliare la
vita familiare con l'inserimento in misure attive. Ai fini
dell'assegnazione del punteggio le modalita' per il perseguimento di
tale priorita' devono essere chiaramente esplicitate;
- "Societa' dell'informazione": e' una priorita' da perseguire sia
nell'ambito del sistema dell'apprendimento sia nell'ambito del mondo
del lavoro, sia nel sistema delle imprese. In relazione alla
specificita' di intervento, i progetti dovranno esplicitare:
l'utilizzo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione
nella progettazione e nelle modalita' di erogazione delle attivita'
(es. FAD), l'erogazione di moduli/percorsi formativi riferibili
all'apprendimento di tecnologie multimediali ed informatiche,
l'eventuale sperimentazione di forme di telelavoro, il sostegno alla
nascita e al consolidamento di piccole e medie imprese nel settore.
Per dare luogo al punteggio di priorita' tali aspetti non devono
essere di impatto marginale, ma rappresentare il nucleo essenziale
delle attivita' proposte o comunque una parte consistente nell'ambito
del progetto. La sola produzione di CD, in assenza di FAD on-line
anche integrata (con diverse metodologie didattiche frontali,
esercitazioni ecc.), non da' di per se' diritto al punteggio di
priorita'.
B) I progetti dovranno preferibilmente adottare un approccio
integrato in termini di azioni (progetto integrato) e di soggetti
(integrazione soggetti).Per progetto integrato si intende un progetto
che preveda al suo interno differenti tipologie di interventi che
definiscano una filiera logica e sequenziale (ad es. informazione,
orientamento, formazione, bilancio delle competenze, esperienze di
lavoro, incentivi, ecc.). Tale integrazione deve essere coerente e
funzionale alla natura del progetto.
Per integrazione tra soggetti e' da intendersi specificatamente la
costituzione formale di un partenariato, al fine di proporre e
realizzare in comune il progetto. Per "costituzione formale di
partenariato" e' da intendersi l'associazione con l'indicazione dei
diversi soggetti delle attivita' e delle quote di riferimento. Forme
di partenariato non formalmente costituito non comportano
l'attribuzione di un punteggio di priorita', ma vengono comunque
tenute in debita considerazione in sede di valutazione di merito del
progetto.
Il riconoscimento della priorita' presuppone che il partenariato sia
costituito fra "soggetti pubblici e privati" che ricoprano
"ruoli-chiave" nell'ambito della specifica politica inerente la
misura o le azioni proposte e che si assumano un ruolo specifico e
significativo nell'ambito del progetto presentato; presuppone
altresi' la diversa natura dei suddetti soggetti (non e'
considerabile "integrazione tra soggetti", ad esempio, un
partenariato costituito da due o piu' agenzie formative).
C) I progetti dovranno adottare un approccio/percorso
individualizzato tenendo conto delle caratteristiche dei singoli
destinatari degli interventi, dello specifico fabbisogno di sostegno
in relazione alla loro posizione sul mercato del lavoro e delle
potenzialita' di inserimento lavorativo esistenti, nonche' di
modalita' attuative dell'intervento flessibili, calibrate il piu'
possibile sulle esigenze individuali. Il punteggio viene attribuito
solo se sono sufficientemente esplicitate le modalita' operative con
le quali si intende attuare tale approccio.
Art. 6
Risorse disponibili e vincoli finanziari
Per l'attuazione del presente bando e' disponibile la somma
complessiva di Lire 3.000.000.000 (pari ad Euro 1.549.370,70).
Art. 7
Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti e requisiti di
ammissibilita'
I requisiti di ammissibilita' dei soggetti candidati a realizzare i
progetti proposti all'interno del presente invito, sono quelli
previsti a livello generale dalle "Direttive attuative per la
formazione professionale e per l'orientamento - Triennio 1997/1999 e
successive modificazioni e integrazioni".
In particolare, per quanto riguarda le iniziative formative e di
servizi di orientamento, la deliberazione della Giunta regionale n.
2538 del 21/12/1999 e successive integrazioni, ha approvato l'elenco
degli enti accreditati alla realizzazione di tali attivita'.
Tali soggetti pubblici e/o privati devono operare nel settore dello
spettacolo con qualita' artistica e formativa riconosciuta a livello
regionale e/o nazionale desumibile dal curriculum da allegare al
progetto.
Nello specifico caso connesso alla presentazione di progetti da parte
di organismi misti, quali le associazioni temporanee di impresa, gli
stessi dovranno indicare, all'interno del formulario, l'intenzione di
costituirsi in ATI indicando specificatamente i ruoli, le competenze
e la suddivisione finanziaria dei singoli soggetti nell'ambito della
realizzazione del progetto presentato.
In considerazione della particolare natura giuridica dell'istituto
dell'ATI, la cui validita' temporale risulta collegabile unicamente
alla realizzazione di un determinato progetto, e al fine di evitare
spese aggiuntive a carico del soggetto presentatore, la
formalizzazione di tale forma di collaborazione viene richiesta solo
successivamente all'avvenuta approvazione del progetto presentato e
prima dell'avvio dello stesso.
I soggetti candidati dovranno essere in regola ai sensi dell'art. 17,
Legge 68/99 in materia di disciplina del diritto al lavoro dei
disabili. In ogni caso, le imprese beneficiarie delle attivita',
anche se non sono direttamente soggetto proponente, devono essere in
regola come sopra specificato.
Art. 8
Azioni finanziabili
Le azioni finanziabili nel presente avviso, nell'ambito della Misura
C.3, sono ricomprese all'interno di tre finalita':
- promuovere un'offerta formativa altamente specializzata e/o
qualificata flessibile alle richieste della domanda e finalizzata a
garantire un coerente inserimento occupazionale nell'ambito del
settore di riferimento;
- sostenere un'offerta formativa, anche in continuita' con percorsi
gia' attivati, caratterizzata da una forte integrazione con attivita'
di stages o di tirocinio formativo, prefigurando un reale percorso in
alternanza;
- sperimentare percorsi formativi volti a migliorare le interazioni
tra formazione e mercato e fornire strumenti per ottimizzare,
coerentemente con le trasformazioni strutturali delle imprese, i
processi produttivi e distributivi.
I destinatari e i soggetti beneficiari sono quelli previsti dalla
Misura considerata oggetto del presente invito e riportati nel
Complemento di programmazione gia' citato.
Art. 9
Modalita' e termini per la presentazione dei progetti
I progetti dovranno pervenire entro le ore 12,30 del 23 marzo 2001
presso la Regione Emilia-Romagna - Assessorato Scuola, Formazione
professionale, Universita', Lavoro e Pari opportunita' - Ufficio
Progettazione bandi, Verifiche ed Approvazione progetti, Viale Aldo
Moro n. 38 - V piano - 40127 Bologna.
Le domande inviate tramite Servizio postale dovranno pervenire
mediante raccomandata con ricevuta di ritorno e comunque entro e non
oltre la scadenza indicata.
I progetti dovranno essere presentati sull'apposito formulario
compilato in ogni sua parte e consegnato in n. 2 copie cartacee
unitamente al supporto informatico (floppy disk) di identico
contenuto.
Nel progetto deve obbligatoriamente essere indicato l'Asse e la
Misura di riferimento.
La richiesta di finanziamento dovra' essere presentata in regola con
le vigenti normative sul bollo e firmata dal legale rappresentante
dell'organismo presentatore o da un suo delegato.
Il candidato deve indicare sul progetto la quantificazione poliennale
della spesa specificando quanto percentualmente prevede di pagare per
anno di pertinenza.
Il formulario ed il floppy disk sono disponibili presso la Direzione
generale Formazione professionale e Lavoro della Regione
Emilia-Romagna, Sistema Informativo Lavoro, Formazione professionale,
Scuola - Viale Aldo Moro n. 38, VI piano - oppure e' possibile
scaricarli dal sito Internet http://sifp.regione.emilia-romagna.it.
Per qualsiasi informazione e/o chiarimento in merito ai contenuti del
presente invito e' possibile contattare il numero verde per la
Formazine professionale tel. 800955154.
Art. 10
Ammissibilita' e valutazione
I progetti sono ritenuti ammissibili ed approvabili se:
- pervenuti almeno entro l'ultima data di scadenza indicata
nell'articolo 9 del bando;
- presentati da soggetto ammissibile;
- compilati sull'apposito formulario;
- coerenti con la Misura di riferimento, con le finalita' del
presente bando e con le linee di programmazione regionale;
- completi delle informazioni richieste.
L'istruttoria di ammissibilita'/approvabilita' viene eseguita a cura
del Servizio regionale competente.
Le domande ammissibili sono sottoposte a successiva valutazione.
Le operazioni di valutazione sono effettuate dal "nucleo di
valutazione" interno all'Assessorato. E' facolta' del nucleo di
valutazione richiedere, eventualmente, chiarimenti e/o integrazioni
sui progetti.
Un requisito indispensabile e' la presenza di moduli sulla sicurezza
sul lavoro in tutti i percorsi formativi.
I criteri di valutazione sono i seguenti:
Criteri e punteggi: Punt. max
1) Obiettivi del progetto 10
Chiara e coerente descrizione degli obiettivi
in relazione anche alle finalita' del bando
2) Struttura progettuale
2.1 Coerenza della struttura progettuale 10
- Corretta articolazione delle azioni,
coerenza dei contenuti ed integrazione tra
obiettivi progettuali e strumenti di intervento
2.2 Qualita' delle attivita' proposte, complessita', 20
integrazione, loro grado di
innovativita'/sperimentalita', con correlati
elementi oggettivi di verifica
2.3 Occupabilita' 10
- Impatti attesi, diretti ed indiretti, sui
destinatari finali rispetto al contesto
di riferimento del progetto
3) Economicita' 8
- Parametri di costo
4) Interregionalita' dell'azione 8
- Va dimostrata con lettere di adesione delle
Amministrazioni regionali coinvolte
5) Trasferibilita' dell'esperienza e validita' dei 6
meccanismi di pubblicizzazione e diffusione
6) Coerenza con le politiche del "mainstreaming" 10
per le pari opportunita'
7) Sostegno alla Societa' dell'informazione 6
8) Realizzazione di percorsi integrati 7
e approcci individualizzati
9) Creazione di reti e partenariati 5
Totale 100
Il criterio relativo alla interregionalita' dell'azione verra'
utilizzato esclusivamente ove applicabile.
Art. 11
Tempi delle istruttorie
Gli esiti delle istruttorie e delle selezioni dei progetti presentati
saranno sottoposti all'approvazione degli Organi competenti, di
norma, entro 60 giorni dalla scadenza dei termini per la
presentazione delle candidature, a meno che il numero e la
complessita' dei progetti pervenuti non giustifichi tempi piu'
lunghi.
Le istruttorie si concluderanno con la redazione di una graduatoria.
Art. 12
Informazione e pubblicita'
I soggetti finanziati devono attenersi strettamente al Regolamento
comunitario vigente in tema di informazione e pubblicita' degli
interventi dei Fondi strutturali (Reg. CE 1159/2000 pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Comunita' Europea, Legge 130/30 del
31/5/2000).
Art. 13
Tutela della privacy
Tutti i dati personali di cui l'Amministrazione venga in possesso in
occasione dell'espletamento del presente procedimento verranno
trattati nel rispetto della Legge 675/96 e successive modificazioni.