REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 febbraio 2001, n. 131

Invito a presentare progetti formativi in ambito artistico da realizzare nell'area dello spettacolo dal vivo con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Obiettivo 3 - per il periodo 2001/2002

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Richiamati:                                                                     
- la decisione della Commissione Europea C/1120 del 18/7/2000 che               
approva il Quadro Comunitario di Sostegno (in seguito denominato QCS)           
Ob. 3 regioni centro nord per il periodo 2000/2006;                             
- la decisione della Commissione Europea n. 2066 del 21/9/2000 che              
approva il Programma operativo Regione Emilia-Romagna - FSE -                   
Obiettivo 3 - 2000/2006;                                                        
- la deliberazione del CIPE del 5/11/1999, n. 174 con la quale si               
approva il quadro finanziario programmatico 2000/2006 per quanto                
riguarda il contributo nazionale;                                               
- gli "Indirizzi per l'integrazione delle politiche del lavoro, della           
programmazione e dell'istruzione. Triennio 2000/2002" approvati con             
deliberazione del Consiglio regionale n. 1316 del 22/12/1999,                   
esecutiva;                                                                      
richiamate inoltre le proprie deliberazioni:                                    
- 539/00 "Approvazione direttive regionali stralcio per l'avvio della           
nuova programmazione 2000/2006", esecutiva, nonche' la determinazione           
del Direttore generale Formazione professionale e Lavoro n. 8125 del            
29/8/2000 "Modalita' di liquidazione/erogazione dei contributi -                
Direttive stralcio per l'avvio della nuova programmazione 2000/2006"            
e successive modificazioni/integrazioni;                                        
- n. 1639 del 3 ottobre 2000 "Presa d'atto del POR Ob. 3 - Fondo                
Sociale Europeo periodo 2000/2006 - della Regione Emilia-Romagna",              
esecutiva;                                                                      
- n. 1694 del 10 ottobre 2000, "Approvazione del Complemento di                 
programmazione del POR Ob. 3 - 2000/2006", esecutiva;                           
visto in particolare l'ambito di competenze assegnato, dagli                    
indirizzi regionali succitati, alla Regione e alle Province in merito           
all'integrazione dei sistemi del lavoro, della formazione e                     
dell'istruzione;                                                                
tenuto conto che alla Regione compete il ruolo di indirizzo,                    
promozione, programmazione generale, sulla base di un ampio                     
coinvolgimento delle Province e dei partner economici e sociali, di             
coordinamento, di monitoraggio, controllo e valutazione dell'intero             
sistema e di anticipazione e sperimentazione di linee e modelli di              
intervento innovativi;                                                          
ritenuto pertanto necessario focalizzare gli interventi per il                  
periodo 2001/2002 ad azioni connesse agli ambiti propri di                      
programmazione regionale;                                                       
richiamata la L.R. n. 13 del 5/7/1999 "Norme in materia di                      
spettacolo";                                                                    
preso atto di quanto contenuto nel materiale di discussione per la              
costruzione del "Documento di politica economico-finanziaria                    
2001/2003";                                                                     
visto in particolare il verbale del Comitato di coordinamento                   
interistituzionale predisposto a seguito delle sedute realizzate nel            
periodo novembre/dicembre 2000 sulla valutazione della programmazione           
approvata per l'anno 2000/2001 e sulle successive linee di                      
operativita' per la programmazione 2001/2002;                                   
richiamate le proprie deliberazioni:                                            
- n. 2368 del 19/12/2000 "Invito a presentare progetti da realizzare            
con il contributo del FSE per il periodo 2000-2001 Ob. 3 - Misura C 3           
- Formazione superiore - integrazione nei percorsi universitari in              
attuazione del POR della Regione Emilia-Romagna - Ob. 3 FSE                     
2000/2006", esecutiva;                                                          
- n. 18 del 16/1/2001 "Invito a presentare progetti da realizzare con           
il contributo del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2001/2002                
(Obiettivo 3) e con le risorse assegnate dalla Circolare MLPS n. 92             
del 29/12/2000 (Legge 236/93)", esecutiva;                                      
valutata la necessita' di promuovere ulteriori interventi per lo                
sviluppo e l'occupazione attraverso l'approvazione dell'"Invito a               
presentare progetti formativi in ambito artistico da realizzare                 
nell'area dello spettacolo dal vivo con il contributo del Fondo                 
Sociale Europeo - Obiettivo 3 - per il periodo 2001/2002", di cui               
all'Allegato 1) che si allega, quale parte integrante e sostanziale,            
della presente deliberazione;                                                   
tenuto conto che i progetti dovranno essere formulati ed inviati                
secondo le modalita' e nei termini riportati nel succitato Allegato             
1);                                                                             
dato atto che la valutazione dei progetti verra' effettuata da un               
Nucleo di valutazione interno all'Assessorato Scuola, Formazione                
professionale, Universita', Lavoro e Pari opportunita', che risulta             
cosi' composto:                                                                 
- Valerio Vignoli, Direzione generale "Formazione professionale e               
Lavoro", coordinatore nel Nucleo di valutazione;                                
- Stefania Scorri, Direzione generale "Formazione professionale e               
Lavoro" - Sistema Informativo Lavoro, Formazione professionale e                
Scuola (supplente Milko Forni);                                                 
- Paola Zaniboni, Servizio "Formazione professionale" (supplente                
Anita Gaiani);                                                                  
- Nicoletta Molinaro, Servizio "Scuola, Universita' e Integrazione              
dei sistemi formativi" (supplente Maria Grazia Rosa);                           
- Gianluca Sagradini, "Agenzia Emilia-Romagna Lavoro" (supplente                
Patrizia Gigante);                                                              
- Silvia Tolomelli, Servizio "Gestione diretta della attivita' della            
Direzione" (supplente Mariangela Salsini);                                      
specificatamente per la funzione di verbalizzazione e segreteria                
tecnica risulta nominata:                                                       
- Enrica Morandi, Servizio "Gestione diretta della attivita' della              
Direzione";                                                                     
dato atto inoltre che ogni modifica nella composizione del Nucleo di            
valutazione, fatta salva la natura interservizi del Nucleo stesso,              
sara' adottata con determinazione del Direttore generale Formazione             
professionale e Lavoro;                                                         
considerato che al termine delle istruttorie relative ai progetti               
pervenuti, di cui all'Allegato 1) sopra citato, verra' redatta una              
graduatoria di progetti, in ordine di punteggio conseguito, che                 
consentira' di finanziare le attivita' in essa comprese sulla base              
delle disponibilita' finanziarie e delle priorita' programmatiche               
regionali;                                                                      
dato atto che le azioni di cui all'Allegato 1), gia' citato,                    
troveranno copertura finanziaria dalla disponibilita' pari a Lire               
3.000.000.000 (pari ad Euro, 1.549.370,70) nell'ambito del Programma            
operativo ob. 3 - FSE - 2000/2006, e potranno eventualmente trovare             
copertura finanziaria aggiuntiva, in caso di particolari azioni                 
innovative e/o sperimentali, sul Capitolo n. 75161 "Spese per                   
l'attuazione delle iniziative di formazione professionale autorizzate           
direttamente dalla Regione ed attuate dalla stessa e da enti,                   
associazioni e fondazioni, convenzionati o non convenzionati,                   
comprese le spese connesse agli interventi di diritto alla formazione           
professionale (art. 30, L.R. 24/7/1979, n. 19 e successive                      
modifiche)" del Bilancio per l'esercizio finanziario 2001;                      
vista la propria deliberazione 2541/95 con cui sono state fissate le            
direttive per l'esercizio delle funzioni dirigenziali;                          
considerato e sentito il parere degli Organi previsti dalla L.R.                
25/98 e precisamente il Comitato interistituzionale e la Commissione            
regionale tripartita in ordine alla linee propedeutiche per la                  
progettazione FSE;                                                              
dato atto:                                                                      
- del parere favorevole espresso dalla Responsabile del Servizio                
Gestione diretta delle attivita' della Direzione generale, Annuska              
Figna, in merito alla regolarita' tecnica del presente atto, ai sensi           
dell'art. 4, sesto comma della L.R. 41/92;                                      
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale dell'Area               
Formazione professionale e Lavoro, dott.ssa Cristina Balboni, in                
merito alla legittimita' del presente atto, ai sensi dell'art. 4,               
sesto comma della L.R. 41/92;                                                   
ritenuto di dichiarare la presente deliberazione immediatamente                 
eseguibile, ai sensi dell'art. 49 della L.R. 10 febbraio 1953, n. 62            
e successive modificazioni, al fine di dare attuazione a quanto                 
previsto dal POR citato in premessa e garantire il pieno utilizzo dei           
fondi comunitari a disposizione della Regione;                                  
su proposta dell'Assessore competente per materia;                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare l'"Invito a presentare progetti formativi in ambito             
artistico da realizzare nell'area dello spettacolo dal vivo con il              
contributo del Fondo Sociale Europeo - Obiettivo 3 - per il periodo             
2001/2002", di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale              
della presente deliberazione;                                                   
2) di dare atto che per la valutazione dei progetti ci si avvale del            
Nucleo di valutazione regionale come in premessa individuato;                   
3) di dare altresi' atto:                                                       
- che particolari azioni innovative e/o sperimentali potranno                   
eventualmente trovare copertura finanziaria aggiuntiva sul Capitolo             
n. 75161 "Spese per l'attuazione delle iniziative di formazione                 
professionale autorizzate direttamente dalla Regione ed attuate dalla           
stessa e da enti, associazioni e fondazioni, convenzionati o non                
convenzionati, comprese le spese connesse agli interventi di diritto            
alla formazione professionale (art. 30, L.R. 24/7/1979, n. 19 e                 
successive modifiche)" del Bilancio per l'esercizio finanziario 2001;           
- che le stesse azioni saranno gestite e rendicontate con le regole             
del FSE Ob. 3 2000/2006 e potranno essere utilizzate overbooking in             
sede di rendicontazione qualora si realizzassero economie relative              
alle iniziative cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo;                         
4) di pubblicare la presente deliberazione, comprensiva dell'Allegato           
1), nel Bollettino Ufficiale della Regione;                                     
a voti unanimi e palesi, delibera inoltre:                                      
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai            
sensi dell'art. 49 della L.R. 10 febbraio 1953, n. 62 e successive              
modificazioni, per le motivazioni espresse in premessa.                         
(controllata dalla CCARER il 19/2/2001, prot. n. 148/09)                        
ALLEGATO 1                                                                      
Invito a presentare progetti formativi in ambito artistico da                   
realizzare nell'area dello spettacolo dal vivo con il contributo del            
Fondo Sociale Europeo - Obiettivo 3 - per il periodo 2001/2002                  
Premessa                                                                        
Il presente invito fa riferimento:                                              
- al Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999             
recante disposizioni generali sui fondi strutturali;                            
- al Regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento Europeo e del                 
Consiglio del 12 luglio 1999 relativo al Fondo Sociale Europeo;                 
- al QCS Ob. 3 approvato dalla Commissione Europea il 18/7/2000;                
- al Programma operativo Ob. 3 della Regione Emilia-Romagna approvato           
dalla Commissione Europea il 21/9/2000;                                         
- al Complemento di programmazione Ob. 3 della Regione Emilia-Romagna           
approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 403                       
dell'1/3/2000;                                                                  
- agli Indirizzi per l'integrazione delle politiche del lavoro, della           
programmazione e dell'istruzione. Triennio 2000/2002, approvati con             
deliberazione del Consiglio regionale n. 1316 del 22/12/1999;                   
- alle Direttive attuative per la formazione professionale e per                
l'orientamento - triennio 1997/1999 approvate con la deliberazione              
della Giunta regionale 1475/97 e successive integrazioni e                      
modificazioni.                                                                  
Art. 1                                                                          
Finalita' generali                                                              
Il settore dello spettacolo dal vivo e' oggi fortemente interessato             
da una profonda trasformazione che ne sta accentuando le                        
caratteristiche imprenditoriali. Tale tendenza ha comportato una                
rinnovata visione delle professionalita' e parallelamente una                   
crescente attenzione verso la formazione professionale, piu' in                 
generale verso la definizione di una politica formativa intesa come             
momento strategico per la crescita del settore.                                 
Da qui il presente invito, che vede quale contesto istituzionale ed             
economico il sistema dello spettacolo dal vivo dell'Emilia-Romagna,             
uno dei piu' articolati e complessi a livello europeo.                          
In questa Regione operano oltre 200 realta', tra pubbliche e private.           
I lavoratori impiegati annualmente rappresentano circa il 10% della             
dimensione occupazionale del Paese. La stessa percentuale vale per              
l'andamento della domanda e dell'offerta di spettacolo della Regione            
rispetto all'ambito nazionale. Attraverso questa programmazione, ci             
si propone di sperimentare ipotesi per migliorare le interazioni tra            
formazione e mercato e fornire strumenti per ottimizzare,                       
coerentemente con le trasformazioni strutturali delle imprese,                  
attraverso percorsi formativi, i processi produttivi e distributivi.            
Il presente invito finanzia, sulla Misura C.3 "Formazione superiore"            
del POR - Ob. 3 - FSE - 2000/2006, interventi volti a:                          
- incentivare il funzionamento del mercato del lavoro del settore               
dello spettacolo;                                                               
- valorizzare il legame tra la formazione professionale dello                   
spettacolo e produzione;                                                        
- rafforzare l'autoimprenditorialita' con particolare riferimento al            
trasferimento di competenze sull'organizzazione settoriale e ai                 
rapporti/relazioni tra formazione artistica e mercato del lavoro;               
- favorire l'accesso e la partecipazione delle donne nel mercato del            
lavoro dipendente ed autonomo.                                                  
Obiettivi regionali sono in particolare:                                        
- promuovere la sperimentazione di progetti innovativi per contenuti            
e/o soggetti coinvolti e/o metodologie e/o reti di partenariato, i              
cui risultati possano essere considerati esemplari (modelli) e quindi           
diffusi e trasferiti proficuamente sul territorio;                              
- promuovere la sperimentazione di progetti che, per natura e                   
peculiarita', possono piu' proficuamente essere attuati a livello               
regionale, nel rispetto del principio di sussidiarieta'.                        
Art. 2                                                                          
Priorita' trasversali e di misura                                               
I progetti, ai fini della valutazione, dovranno tenere conto delle              
linee prioritarie trasversali contenute nel POR Ob.3 Regione                    
Emilia-Romagna, ovvero in particolare:                                          
- promozione delle pari opportunita' fra uomo e donna;                          
- promozione della "Societa' dell'informazione", sia nel senso                  
dell'utilizzo di tecnologie informatiche e multimediali per                     
l'erogazione di attivita', sia intesa come settore di riferimento               
nell'ambito del quale promuovere attivita' formative e di                       
inserimento/reinserimento lavorativo.                                           
Art. 3                                                                          
Tipologia progettuale                                                           
Per la realizzazione delle attivita' ammesse a finanziamento sara'              
possibile presentare progetti semplici e complessi/integrati, con               
priorita' per questi ultimi:                                                    
- i progetti semplici prevedono la realizzazione di singole                     
attivita'/azioni/iniziative; ciascuno di essi deve essere                       
riconducibile ad un solo soggetto attuatore;                                    
- i progetti complessi/integrati prevedono contestualmente la                   
realizzazione di una pluralita' di attivita'/azioni/iniziative                  
prevedendo, eventualmente, fonti di finanziamento diverse e diversi             
soggetti attuatori.                                                             
Art. 4                                                                          
Durata dei progetti                                                             
La durata dei progetti sara' da considerarsi variabile in funzione              
della complessita' di azioni previste al loro interno, comunque                 
riconducibile ad una durata, di norma, biennale e comunque                      
cantierabili, di norma, entro 60 giorni dall'approvazione.                      
Per quanto attiene la durata delle specifiche tipologie formative si            
rimanda alle "Direttive attuative per la formazione professionale e             
per l'orientamento - triennio 1997/99" di cui alla deliberazione                
della Giunta regionale 1475/97 e successive modificazioni e                     
integrazioni.                                                                   
Art. 5                                                                          
Definizioni e specifiche modalita' attuative                                    
La valutazione dei progetti terra' conto, nell'attribuzione dei                 
punteggi, del conseguimento di alcuni obiettivi prioritari della                
programmazione comunitaria, che sono i seguenti:                                
- campi trasversali d'intervento del FSE: pari opportunita' e                   
societa' dell'informazione;                                                     
- progetti integrati;                                                           
- integrazione tra soggetti;                                                    
- percorsi individualizzati.                                                    
Le priorita' di cui si terra' conto in sede di valutazione sono da              
intendersi come segue:                                                          
A) I progetti dovranno tener conto dei campi trasversali d'intervento           
del FSE dati dalle pari opportunita' e dalla Societa'                           
dell'informazione, come indicati nel PO Ob. 3 della Regione                     
Emilia-Romagna, in particolare nella descrizione della strategia e              
delle singole misure. In via generale tali priorita' possono essere             
perseguite come segue:                                                          
- pari opportunita': e' perseguita con una logica di intervento                 
fondata sul mainstreaming sia garantendo una presenza femminile che             
orientativamente rifletta la situazione del mercato del lavoro, sia             
promuovendo azioni specifiche come enunciate nel POR e nel                      
complemento di programmazione. I progetti devono esplicitamente                 
contenere azioni atte ad assicurare tale priorita', indicando: un               
obiettivo quantificato della presenza di destinatari per genere, le             
modalita' di accesso ed attuative tali da favorire e consentire                 
l'accesso e la fruizione da parte delle donne, l'eventuale                      
collegamento con azioni di sensibilizzazione, informazione,                     
promozione, e accordi tra le parti sociali realizzate da altri                  
soggetti/progetti gia' esistenti a livello locale oppure da attivare            
nel caso della presentazione di un progetto integrato, il                       
collegamento con servizi finalizzati a conciliare la vita familiare             
con l'inserimento in misure attive, l'attivazione di servizi                    
finalizzati a rimuovere le condizioni di disagio e/o conciliare la              
vita familiare con l'inserimento in misure attive. Ai fini                      
dell'assegnazione del punteggio le modalita' per il perseguimento di            
tale priorita' devono essere chiaramente esplicitate;                           
- "Societa' dell'informazione": e' una priorita' da perseguire sia              
nell'ambito del sistema dell'apprendimento sia nell'ambito del mondo            
del lavoro, sia nel sistema delle imprese. In relazione alla                    
specificita' di intervento, i progetti dovranno esplicitare:                    
l'utilizzo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione                
nella progettazione e nelle modalita' di erogazione delle attivita'             
(es. FAD), l'erogazione di moduli/percorsi formativi riferibili                 
all'apprendimento di tecnologie multimediali ed informatiche,                   
l'eventuale sperimentazione di forme di telelavoro, il sostegno alla            
nascita e al consolidamento di piccole e medie imprese nel settore.             
Per dare luogo al punteggio di priorita' tali aspetti non devono                
essere di impatto marginale, ma rappresentare il nucleo essenziale              
delle attivita' proposte o comunque una parte consistente nell'ambito           
del progetto. La sola produzione di CD, in assenza di FAD on-line               
anche integrata (con diverse metodologie didattiche frontali,                   
esercitazioni ecc.), non da' di per se' diritto al punteggio di                 
priorita'.                                                                      
B) I progetti dovranno preferibilmente adottare un approccio                    
integrato in termini di azioni (progetto integrato) e di soggetti               
(integrazione soggetti).Per progetto integrato si intende un progetto           
che preveda al suo interno differenti tipologie di interventi che               
definiscano una filiera logica e sequenziale (ad es. informazione,              
orientamento, formazione, bilancio delle competenze, esperienze di              
lavoro, incentivi, ecc.). Tale integrazione deve essere coerente e              
funzionale alla natura del progetto.                                            
Per integrazione tra soggetti e' da intendersi specificatamente la              
costituzione formale di un partenariato, al fine di proporre e                  
realizzare in comune il progetto. Per "costituzione formale di                  
partenariato" e' da intendersi l'associazione con l'indicazione dei             
diversi soggetti delle attivita' e delle quote di riferimento. Forme            
di partenariato non formalmente costituito non comportano                       
l'attribuzione di un punteggio di priorita', ma vengono comunque                
tenute in debita considerazione in sede di valutazione di merito del            
progetto.                                                                       
Il riconoscimento della priorita' presuppone che il partenariato sia            
costituito fra "soggetti pubblici e privati" che ricoprano                      
"ruoli-chiave" nell'ambito della specifica politica inerente la                 
misura o le azioni proposte e che si assumano un ruolo specifico e              
significativo nell'ambito del progetto presentato; presuppone                   
altresi' la diversa natura dei suddetti soggetti (non e'                        
considerabile "integrazione tra soggetti", ad esempio, un                       
partenariato costituito da due o piu' agenzie formative).                       
C) I progetti dovranno adottare un approccio/percorso                           
individualizzato tenendo conto delle caratteristiche dei singoli                
destinatari degli interventi, dello specifico fabbisogno di sostegno            
in relazione alla loro posizione sul mercato del lavoro e delle                 
potenzialita' di inserimento lavorativo esistenti, nonche' di                   
modalita' attuative dell'intervento flessibili, calibrate il piu'               
possibile sulle esigenze individuali. Il punteggio viene attribuito             
solo se sono sufficientemente esplicitate le modalita' operative con            
le quali si intende attuare tale approccio.                                     
Art. 6                                                                          
Risorse disponibili e vincoli finanziari                                        
Per l'attuazione del presente bando e' disponibile la somma                     
complessiva di Lire 3.000.000.000 (pari ad Euro 1.549.370,70).                  
Art. 7                                                                          
Soggetti ammessi alla presentazione   dei progetti e requisiti di               
ammissibilita'                                                                  
I requisiti di ammissibilita' dei soggetti candidati a realizzare i             
progetti proposti all'interno del presente invito, sono quelli                  
previsti a livello generale dalle "Direttive attuative per la                   
formazione professionale e per l'orientamento - Triennio 1997/1999 e            
successive modificazioni e integrazioni".                                       
In particolare, per quanto riguarda le iniziative formative e di                
servizi di orientamento, la deliberazione della Giunta regionale n.             
2538 del 21/12/1999 e successive integrazioni, ha approvato l'elenco            
degli enti accreditati alla realizzazione di tali attivita'.                    
Tali soggetti pubblici e/o privati devono operare nel settore dello             
spettacolo con qualita' artistica e formativa riconosciuta a livello            
regionale e/o nazionale desumibile dal curriculum da allegare al                
progetto.                                                                       
Nello specifico caso connesso alla presentazione di progetti da parte           
di organismi misti, quali le associazioni temporanee di impresa, gli            
stessi dovranno indicare, all'interno del formulario, l'intenzione di           
costituirsi in ATI indicando specificatamente i ruoli, le competenze            
e la suddivisione finanziaria dei singoli soggetti nell'ambito della            
realizzazione del progetto presentato.                                          
In considerazione della particolare natura giuridica dell'istituto              
dell'ATI, la cui validita' temporale risulta collegabile unicamente             
alla realizzazione di un determinato progetto, e al fine di evitare             
spese aggiuntive a carico del soggetto presentatore, la                         
formalizzazione di tale forma di collaborazione viene richiesta solo            
successivamente all'avvenuta approvazione del progetto presentato e             
prima dell'avvio dello stesso.                                                  
I soggetti candidati dovranno essere in regola ai sensi dell'art. 17,           
Legge 68/99 in materia di disciplina del diritto al lavoro dei                  
disabili. In ogni caso, le imprese beneficiarie delle attivita',                
anche se non sono direttamente soggetto proponente, devono essere in            
regola come sopra specificato.                                                  
Art. 8                                                                          
Azioni finanziabili                                                             
Le azioni finanziabili nel presente avviso, nell'ambito della Misura            
C.3, sono ricomprese all'interno di tre finalita':                              
- promuovere un'offerta formativa altamente specializzata e/o                   
qualificata flessibile alle richieste della domanda e finalizzata a             
garantire un coerente inserimento occupazionale nell'ambito del                 
settore di riferimento;                                                         
- sostenere un'offerta formativa, anche in continuita' con percorsi             
gia' attivati, caratterizzata da una forte integrazione con attivita'           
di stages o di tirocinio formativo, prefigurando un reale percorso in           
alternanza;                                                                     
- sperimentare percorsi formativi volti a migliorare le interazioni             
tra formazione e mercato e fornire strumenti per ottimizzare,                   
coerentemente con le trasformazioni strutturali delle imprese, i                
processi produttivi e distributivi.                                             
I destinatari e i soggetti beneficiari sono quelli previsti dalla               
Misura considerata oggetto del presente invito e riportati nel                  
Complemento di programmazione gia' citato.                                      
Art. 9                                                                          
Modalita' e termini per la presentazione dei progetti                           
I progetti dovranno pervenire entro le ore 12,30 del 23 marzo 2001              
presso la Regione Emilia-Romagna - Assessorato Scuola, Formazione               
professionale, Universita', Lavoro e Pari opportunita' - Ufficio                
Progettazione bandi, Verifiche ed Approvazione progetti, Viale Aldo             
Moro n. 38 - V piano - 40127 Bologna.                                           
Le domande inviate tramite Servizio postale dovranno pervenire                  
mediante raccomandata con ricevuta di ritorno e comunque entro e non            
oltre la scadenza indicata.                                                     
I progetti dovranno essere presentati sull'apposito formulario                  
compilato in ogni sua parte e consegnato in n. 2 copie cartacee                 
unitamente al supporto informatico (floppy disk) di identico                    
contenuto.                                                                      
Nel progetto deve obbligatoriamente essere indicato l'Asse e la                 
Misura di riferimento.                                                          
La richiesta di finanziamento dovra' essere presentata in regola con            
le vigenti normative sul bollo e firmata dal legale rappresentante              
dell'organismo presentatore o da un suo delegato.                               
Il candidato deve indicare sul progetto la quantificazione poliennale           
della spesa specificando quanto percentualmente prevede di pagare per           
anno di pertinenza.                                                             
Il formulario ed il floppy disk sono disponibili presso la Direzione            
generale Formazione professionale e Lavoro della Regione                        
Emilia-Romagna, Sistema Informativo Lavoro, Formazione professionale,           
Scuola - Viale Aldo Moro n. 38, VI piano - oppure e' possibile                  
scaricarli dal sito Internet http://sifp.regione.emilia-romagna.it.             
Per qualsiasi informazione e/o chiarimento in merito ai contenuti del           
presente invito e' possibile contattare il numero verde per la                  
Formazine professionale tel. 800955154.                                         
Art. 10                                                                         
Ammissibilita' e valutazione                                                    
I progetti sono ritenuti ammissibili ed approvabili se:                         
- pervenuti almeno entro l'ultima data di scadenza indicata                     
nell'articolo 9 del bando;                                                      
- presentati da soggetto ammissibile;                                           
- compilati sull'apposito formulario;                                           
- coerenti con la Misura di riferimento, con le finalita' del                   
presente bando e con le linee di programmazione regionale;                      
- completi delle informazioni richieste.                                        
L'istruttoria di ammissibilita'/approvabilita' viene eseguita a cura            
del Servizio regionale competente.                                              
Le domande ammissibili sono sottoposte a successiva valutazione.                
Le operazioni di valutazione sono effettuate dal "nucleo di                     
valutazione" interno all'Assessorato. E' facolta' del nucleo di                 
valutazione richiedere, eventualmente, chiarimenti e/o integrazioni             
sui progetti.                                                                   
Un requisito indispensabile e' la presenza di moduli sulla sicurezza            
sul lavoro in tutti i percorsi formativi.                                       
I criteri di valutazione sono i seguenti:                                       
Criteri e punteggi:  Punt. max                                                  
1) Obiettivi del progetto  10                                                   
  Chiara e coerente descrizione degli obiettivi                                 
  in relazione anche alle finalita' del bando                                   
2) Struttura progettuale                                                        
   2.1 Coerenza della struttura progettuale  10                                 
       - Corretta articolazione delle azioni,                                   
       coerenza dei contenuti ed integrazione tra                               
       obiettivi progettuali e strumenti di intervento                          
   2.2 Qualita' delle attivita' proposte, complessita',  20                     
       integrazione, loro grado di                                              
       innovativita'/sperimentalita', con correlati                             
       elementi oggettivi di verifica                                           
   2.3 Occupabilita'  10                                                        
       - Impatti attesi, diretti ed indiretti, sui                              
       destinatari finali rispetto al contesto                                  
       di riferimento del progetto                                              
3) Economicita'  8                                                              
  - Parametri di costo                                                          
4) Interregionalita' dell'azione  8                                             
  - Va dimostrata con lettere di adesione delle                                 
   Amministrazioni regionali coinvolte                                          
5) Trasferibilita' dell'esperienza e validita' dei  6                           
   meccanismi di pubblicizzazione e diffusione                                  
6) Coerenza con le politiche del "mainstreaming"  10                            
   per le pari opportunita'                                                     
7) Sostegno alla Societa' dell'informazione  6                                  
8) Realizzazione di percorsi integrati  7                                       
   e approcci individualizzati                                                  
9) Creazione di reti e partenariati  5                                          
Totale  100                                                                     
Il criterio relativo alla interregionalita' dell'azione verra'                  
utilizzato esclusivamente ove applicabile.                                      
Art. 11                                                                         
Tempi delle istruttorie                                                         
Gli esiti delle istruttorie e delle selezioni dei progetti presentati           
saranno sottoposti all'approvazione degli Organi competenti, di                 
norma, entro 60 giorni dalla scadenza dei termini per la                        
presentazione delle candidature, a meno che il numero e la                      
complessita' dei progetti pervenuti non giustifichi tempi piu'                  
lunghi.                                                                         
Le istruttorie si concluderanno con la redazione di una graduatoria.            
Art. 12                                                                         
Informazione e pubblicita'                                                      
I soggetti finanziati devono attenersi strettamente al Regolamento              
comunitario vigente in tema di informazione e pubblicita' degli                 
interventi dei Fondi strutturali (Reg. CE 1159/2000 pubblicato nella            
Gazzetta Ufficiale della Comunita' Europea, Legge 130/30 del                    
31/5/2000).                                                                     
Art. 13                                                                         
Tutela della privacy                                                            
Tutti i dati personali di cui l'Amministrazione venga in possesso in            
occasione dell'espletamento del presente procedimento verranno                  
trattati nel rispetto della Legge 675/96 e successive modificazioni.            

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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