DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 settembre 2001, n. 1846
Protocollo d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento dei Servizi Tecnici Nazionali - Servizio Sismico Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione della "Rete Accelerometrica Nazionale della Regione Emilia-Romagna"
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto il DM 23 luglio 1983 "Aggiornamento delle zone sismiche
dell'Emilia-Romagna", successivamente integrato dal DM 29 febbraio
1984, con cui e' stato riclassificato sismico il territorio
regionale, dichiarando in zona sismica di II categoria (con grado di
sismicita' S = 9) 89 Comuni, su 341 complessivi, pari a circa il 25%
della superficie e della popolazione dell'intera regione;
considerato che, anche per altre piu' ampie zone del territorio
regionale, e' ormai matura l'esigenza di nuove decisioni in materia
di riclassificazione sismica, anche per l'individuazione di zone
sismiche a bassa sismicita' che hanno livelli di pericolosita'
sostanzialmente corrispondenti a quelli evidenziatisi anche di
recente in aree emiliane, attualmente non classificate sismiche,
attraverso eventi sismici (es. Parmense-1971, 1983;
Reggiano/Modenese-1987, 1996, 2000) di limitata energia (riferibile a
magnitudo in genere non superiori a 5) ed effetti di danno
corrispondenti a intensita' macrosismiche in genere non superiori al
VII grado MCS, ma con frequenze elevate di accadimento; nuove
decisioni di cui si e' gia' scelto di farsi carico, in rapporto con i
criteri generali che dovranno essere definiti a livello nazionale,
anche a seguito delle nuove competenze di cui agli articoli 93 e 94
del DLgs 112/98, avendo promosso a tal fine apposita attivita' di
ricerca con propria deliberazione 1683/00;
premesso che la Regione Emilia-Romagna (RER) ha avviato da tempo un
ampio programma di attivita' per la valutazione del rischio sismico
regionale, con particolare riferimento agli edifici pubblici di tutti
i Comuni classificati sismici e, in molti di questi, anche con
riferimento ad aggregati urbani di centri storici e che ha in corso
un programma per la valutazione degli effetti locali in numerose
localita' della Romagna;
premesso, altresi', che anche nelle zone non classificate sismiche
interessate da danni alle strutture (di fabbricati pubblici e
privati) conseguenti a recenti eventi sismici di limitata energia, si
e' cercato di perseguire - per quanto possibile - obbiettivi di
riduzione del rischio programmando, anche con direttive tecniche per
l'attuazione dei singoli interventi, l'utilizzo dei finanziamenti
assegnati verso interventi non solo di riparazione ma anche di
miglioramento sismico, assimilando i territori interessati a zone
sismiche di III categoria (grado di sismicita' S = 6);
valutato che, anche dalle difficolta' incontrate per le attivita'
regionali finora svolte di definizione dei programmi e prescrizioni
tecniche, oltre che di controllo tecnico, per gli interventi
post-sisma nelle diverse aree, relative a Comuni sia non classificati
che classificati sismici, interessate da danni sismici a strutture
edilizie, emerge l'esigenza della tempestiva conoscenza dell'input
sismico al suolo in un idoneo numero di siti, a partire da quelli
coincidenti o prossimi alle localita' danneggiate, come potra' in
futuro meglio garantire la realizzazione della Rete Accelerometrica
Nazionale per le nuove stazioni digitali previste con il presente
protocollo;
considerato che il Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali -
Servizio Sismico Nazionale (DSTN-SSN) della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, in attuazione dei propri compiti istituzionali e in
esercizio delle proprie attivita', ha ritenuto di avviare la
realizzazione di "Nuove postazioni della Rete Accelerometrica
Nazionale (RAN)" a livello nazionale;
considerato che i dati ricavabili da registrazioni accelerometriche
sono di estrema importanza ai fini di una corretta progettazione
antisismica sia per le nuove costruzioni che per gli edifici
esistenti, perche' consentono di registrare con estrema precisione il
moto del terreno in caso di evento sismico e quindi di adottare, in
sede progettuale, le piu' idonee soluzioni per ridurre la
vulnerabilita' delle strutture edilizie interessate;
considerato altresi' che tale conoscenza sperimentale verra'
positivamente ad aggiungersi e ad intrecciarsi con altri dati
sperimentali riferibili al comportamento sismico di strutture
(relative a 8 edifici pubblici e a 1 ponte) per le quali si e' gia'
proceduto sia al monitoraggio nell'ambito del Progetto di
Osservatorio Sismico delle Strutture (POSS), promosso sempre dal
DSTN-SSN e per il quale la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto
apposito protocollo d'intesa (previa deliberazione di Giunta
regionale 889/99), sia alla loro identificazione dinamica mediante
prove di vibrazione armonica forzata effettuate secondo quanto
stabilito in apposita convenzione sottoscritta, tra la Regione
Emilia-Romagna e il DISTART - Facolta' di Ingegneria dell'Universita'
degli Studi di Bologna, previa deliberazione di Giunta regionale
1247/99;
viste le note intercorse tra la Regione Emilia-Romagna e il SSN, con
le quali sono stati definiti il numero e la localizzazione
preliminare di n. 37 postazioni RAN in altrettanti siti, distribuiti
sul territorio regionale dell'Emilia-Romagna, di cui n. 17 ricadenti
in zone classificate sismiche di II categoria e n. 20 ricadenti in
zone attualmente non classificate sismiche, secondo criteri tanto di
idonea copertura territoriale, quanto di un verificato rapporto con
le caratteristiche di sismicita' delle diverse aree provinciali;
stabilendo altresi', nel caso in cui il SSN si trovasse nella
condizione di dover procedere in due fasi temporali distinte, che la
prima fase di installazione delle nuove stazioni accelerometriche
comprenda comunque almeno i siti ricadenti nei Comuni attualmente
classificati in zona sismica di II categoria;
considerato che il Servizio Sismico Nazionale prevede a suo carico
tutte le spese necessarie sia per allestire ciascun sito (scavo per
la base in calcestruzzo di appoggio del box per l'alloggiamento dello
strumento, la base in calcestruzzo, quanto necessario per l'allaccio
alla linea elettrica) sia per l'acquisto, l'installazione e la
manutenzione della strumentazione, della fornitura del box di
contenimento e di ogni altro accessorio necessario per il
funzionamento di ciascuna postazione;
considerato inoltre che sono previsti a carico degli Enti locali solo
la fornitura di energia elettrica per far funzionare con continuita'
ciascuna stazione accelerometrica e la disponibilita' dell'area per
almeno 10 anni;
valutato che la specifica partecipazione dell'Amministrazione
regionale sara' particolarmente importante:
- nella programmazione dell'attivita' a lungo termine, sulla quale il
SSN sara' impegnato;
- nella pianificazione connessa all'individuazione dei punti della
rete accelerometrica in localita' significative ai fini edilizi e
urbanistici;
- nei rapporti con gli Enti locali per gli aspetti tecnico-operativi
di individuazione dei siti e per favorire la sottoscrizione di idonei
accordi, tra gli stessi Enti proprietari e il DSTN-SSN, relativi
all,occupazione del sito per la realizzazione della postazione e
l'espletamento delle attivita' connesse;
- nella definizione di modalita' correnti per il ricevimento on line
dal SSN dei dati acquisiti e dei parametri interpretativi piu'
importanti che con lo stesso SSN si concordera' di rendere
immediatamente accessibili per utilizzi tecnici e scientifici;
ritenuto pertanto necessario stipulare un protocollo d'intesa tra la
Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento per i Servizi Tecnici
Nazionali - Servizio Sismico Nazionale (DSTN-SSN) della Presidenza
del Consiglio dei Ministri per la "Rete Accelerometrica Nazionale
(RAN)" in Emilia-Romagna, secondo lo schema allegato al presente atto
quale parte integrante e sostanziale;
dato atto ai sensi della L.R. 41/92, articolo 4, comma 6 e della
delibera di Giunta regionale 2541/95, punto 3.1, del parere
favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Difesa del suolo
dott. Enrico Carboni in merito alla regolarita' tecnica della
presente deliberazione e del parere favorevole espresso dal Direttore
generale all'Ambiente dott.ssa Leopolda Boschetti in merito alla
legittimita' della presente deliberazione;
su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della costa e alla
Protezione civile;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare, in conformita' alle premesse e per le motivazioni e
gli obbiettivi in queste specificate, lo schema di protocollo
d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento per i
Servizi Tecnici Nazionali - Servizio Sismico Nazionale (DSTN-SSN)
della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la "Rete
Accelerometrica Nazionale (RAN)" in Emilia-Romagna, allegato al
presente atto quale parte integrante e sostanziale;
2) di dare atto che il Direttore generale all'Ambiente, Difesa del
suolo e della costa provvedera' alla sottoscrizione del protocollo di
intesa;
3) di indicare nell'ing. Giovanni Manieri, Responsabile dell'Ufficio
Normative e Controlli del Servizio Difesa del suolo e nel dott. Luca
Martelli, dell'Ufficio Geologico, rispettivamente il Dirigente e il
Funzionario responsabili sotto il profilo tecnico della iniziativa in
oggetto per la Regione Emilia-Romagna;
4) di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Protocollo d'intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali - Servizio Sismico
Nazionale e la Regione Emilia-Romagna per la Rete Accelerometrica
Nazionale nella regione Emilia-Romagna
Premesso che la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento
per i Servizi Tecnici Nazionali - Servizio Sismico Nazionale (abbr.
DSTN-SSN):
- annovera tra i propri compiti d'istituto sanciti dall'art. 26 del
DPR 24 gennaio 1991, n. 85 ".. lo studio della propagazione delle
onde sismiche in relazione alla natura geologica e geotecnica dei
terreni ..", nonche' lo studio e la definizione di metodi per la
valutazione della pericolosita' sismica del territorio, con
particolare riguardo ai criteri di macrozonazione e di
microzonazione;
- che ai sensi dell'art. 4, comma 2, lettera b) e dell'art. 5, comma
4 del DPR 5 aprile 1993, n. 106 l'Amministrazione tra l'altro
provvede, alla organizzazione, gestione e coordinamento del Sistema
informativo unico e della rete nazionale integrata di rilevamento e
sorveglianza e che inoltre l'Amministrazione definisce con le
Amministrazioni statali, le Regioni e gli altri soggetti pubblici e
privati interessati, le integrazioni e i coordinamenti necessari;
- che ai sensi dell'art. 15, comma 1, lettera c) del DPR 85/91,
l'Amministrazione si avvale per lo svolgimento dei compiti
d'istituto, mediante apposite convenzioni, della consulenza e delle
prestazioni tecniche di Amministrazioni, Autorita', Enti ed Organismi
pubblici e privati, anche stranieri, che operano nei settori di
rispettiva competenza, anche allo scopo di svolgere in comune
attivita' strumentali alle proprie funzioni istituzionali;
- che la realizzazione di reti accelerometriche in "free-field" a
carattere regionale e locale e' fondamentale sia in campo geofisico
che ingegneristico in quanto la strumentazione accelerometrica piu'
avanzata e' in grado, a differenza della strumentazione sismometrica
tradizionale, di registrare sia eventi di debole intensita', che di
forte intensita' "strong motion" in prossimita' dell'epicentro;
- che il dato accelerometrico fornisce elementi fondamentali per lo
studio delle caratteristiche del moto del terreno e per la
definizione delle sue modalita' di propagazione nelle varie aree
sismogenetiche ed i parametri ricavati dalle registrazioni
accelerometriche sono direttamente correlabili con le forze sismiche
che sollecitano le costruzioni;
- che l'uso corretto dei dati accelerometrici puo' contribuire da un
lato alla migliore definizione delle aree a maggiore pericolosita'
sismica del territorio nazionale e dall'altro allo sviluppo
dell'intera normativa antisismica e consentire il miglioramento delle
tecniche di progettazione delle nuove costruzioni e delle tecniche di
adeguamento e rafforzamento di quelle preesistenti;
- in funzione di tali compiti d'istituto ha avviato sin dal 1989
studi sulla risposta sismica locale dei terreni realizzando reti
strong motion in Abruzzo ed Umbria;
- in data 25 novembre 1997 ha rilevato dall'ENEL la Rete
Accelerometrica Nazionale (RAN) costituita da piu' di 300 postazioni
accelerometriche distribuite sull'intero territorio nazionale;
- che obiettivo prioritario nel processo di ottimizzazione delle
funzioni di monitoraggio accelerometrico sul territorio nazionale e'
quello di potenziare e sviluppare tecnologicamente la RAN;
premesso altresi che la Regione Emilia-Romagna (abbr. RER):
- in rapporto con gli Enti locali e secondo obiettivi di
coordinamento nazionale e' titolare di fondamentali competenze in
materia di: pianificazione territoriale e urbanistica, programmi di
edilizia (abitativa, scolastica, ospedaliera, ecc.), reti
infrastrutturali, informazione di massa, formazione professionale,
classificazione sismica e controllo dell'attivita' edilizia ed
urbanistica nei Comuni classificati sismici, difesa del suolo
(consolidamento di abitati e pendii), protezione civile (in concorso
con gli organi statali); un corretto e coordinato espletamento di
tali competenze e' determinante per una efficace politica di
riduzione del rischio sismico;
- ha avviato da tempo un ampio programma di attivita' per la
valutazione del rischio sismico regionale, con particolare
riferimento agli edifici pubblici di tutti i Comuni classificati
sismici e, in molti di questi, anche con riferimento ad aggregati
urbani di centri storici, nonche' ha in corso un programma per la
valutazione degli effetti locali in numerose localita' della Romagna;
- svolge le attivita' relative alla definizione dei programmi e delle
prescrizioni tecniche, oltre che di controllo tecnico, per gli
interventi post-sisma nelle diverse aree, relative a Comuni sia non
classificati che classificati sismici, interessate da danni a
strutture di fabbricati, pubblici e privati, per terremoti quali:
1983-Parmense, 1987/1996-Reggiano/Modenese, 2000-Faentino/Forlivese e
Reggiano, .., nella consapevolezza che, anche per una migliore
qualita' nello svolgimento futuro di dette attivita', sara' di grande
utilita' la tempestiva conoscenza dell'input sismico al suolo (come
potra' meglio garantire la realizzazione della RAN per le nuove
stazioni digitali previste con il presente protocollo) per un idoneo
numero di siti compresi quelli coincidenti o prossimi alle localita'
danneggiate;
- a fronte dell'impegno del DSTN-SSN per il potenziamento della RAN
nel territorio regionale nell'interesse della Regione Emilia-Romagna
e degli Enti locali, si impegna a contribuire a tale potenziamento,
fornendo la necessaria collaborazione tecnica al SSN per
l'individuazione congiunta dei siti e relativa promozione delle
necessarie intese con gli Enti locali, realizzando altresi' presso
l'ufficio competente una postazione per il ricevimento dei dati
elaborati dal DSTN-SSN.
Tutto Cio' premesso e considerato, il DSTN-SSN, rappresentato dal
Direttore del Servizio dott. Roberto De Marco e la Regione
Emilia-Romagna rappresentata dal Direttore generale all'Ambiente
dott.ssa Leopolda Boschetti, convengono di stipulare il seguente
protocollo d'intesa:
Articolo 1
Scopo del protocollo d'intesa
Il presente protocollo d'intesa si propone di disciplinare i rapporti
tra il DSTN-SSN e la Regione Emilia-Romagna, nell'ambito del
completamento ed ammodernamento della RAN all'interno del territorio
regionale, attraverso la realizzazione di postazioni accelerometriche
per lo studio della risposta dinamica dei terreni. I rispettivi
autonomi impegni dei due Enti concorreranno alla realizzazione di
almeno 37 postazioni. Le registrazioni effettuate dal sistema RAN
dalle postazioni presenti nelle regioni limitrofe in occasione di
eventuali sismi di forte entita', permetteranno di osservare
l'andamento delle accelerazioni nell'area interessata dall'eventuale
sisma anche oltre i confini regionali, fornendo indicazioni
fondamentali sulle maggiori accelerazioni verificatesi e definendo
conseguentemente con migliore dettaglio l'area maggiormente
interessata. Un alto numero di registrazioni, consentira' inoltre, di
definire piu' efficacemente e puntualmente in sede progettuale
l'input sismico per determinate aree. Alle singole attivita' previste
e' fatto cenno negli articoli seguenti.
Tutti i dati registrati dalle postazioni della rete, inclusi quelli
delle regioni limitrofe in caso di eventi ubicati in parte o
completamente fuori limiti amministrativi regionali, ma comunque
significativi per la Regione Emilia-Romagna, saranno resi disponibili
nel piu' breve tempo possibile mediante collegamenti on-line.
Responsabili sotto il profilo tecnico dell'iniziative in oggetto
sono:
- per il DSTN-SSN, il dott. Paolo Marsan, Responsabile dell'Ufficio
Sistemi di monitoraggio;
- per la Regione Emilia-Romagna, l'ing. Giovanni Manieri,
Responsabile dell'Ufficio Normative e Controlli, che operera' in
collaborazione con il dott. Luca Martelli, Funzionario dell'Ufficio
Geologico.
Articolo 2
Selezione dei siti e rapporti con gli Enti proprietari
Il DSTN-SSN, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, si
impegna alla realizzazione della RAN in Emilia-Romagna delle 37
stazioni individuate in via preliminare nell'elenco di seguito
riportato:
Comune Provincia Categoria
Argenta FE 0
Bagno di Romagna FC 2
Bettola PC 0
Bologna citta' BO 0
Bologna collina BO 0
Borgotaro PR 0
Carpi MO 0
Castel del Rio BO 2
Castelnovo ne' Monti RE 2
Cattolica RN 2
Cento FE 0
Cesena FC 2
Cesenatico FC 2
Faenza RA 2
Ferrara FE 0
Fidenza PR 0
Fiorenzuola d'Arda PC 0
Forli' FC 2
Fornovo PR 0
Imola BO 2
Lugo RA 2
Mercato Saraceno FC 2
Modena MO 0
Monchio delle Corti PR 2
Monteveglio BO 0
Parma PR 0
Pavullo nel Frignano MO 0
Piacenza PC 0
Pievepelago MO 2
Porretta Terme BO 0
Predappio FC 2
Ravenna RA 0
Reggio Emilia RE 0
Rimini RN 2
Saludecio RN 2
Santa Sofia FC 2
Sassuolo MO 0
Qualora, per varie ragioni, il DSTN-SSN si trovasse nella condizione
di procedere in due fasi temporali distinte all'installazione delle
nuove stazioni accelerometriche, si conviene che la prima fase di
attuazione comprenda comunque almeno i siti, in numero di 17,
ricadenti nei Comuni attualmente classificati in zona sismica di II
categoria.
L'indicazione di ciascun Comune si basa su un'articolazione della
maglia della rete che sara' sottoposta a verifica di fattibilita' del
sito idoneo mediante sopralluoghi congiunti tra Servizio Sismico
Nazionale, Regione Emilia-Romagna e il singolo Comune.
La verifica di fattibilita' del sito potra' comportare l'indicazione
di un comune limitrofo. Altresi' potranno essere individuati altri
Comuni oltre a quelli indicati nell'elenco quale ampliamento della
rete RAN in Emilia-Romagna.
Il DSTN-SSN, attraverso la RER, dovra' ottenere dagli Enti
proprietari un assenso scritto all'occupazione del sito per la
realizzazione della postazione e alle attivita' connesse.
La Regione Emilia-Romagna assicurera' al DSTN-SSN la necessaria
collaborazione nella fase di stipula con ciascun Ente proprietario di
uno specifico protocollo d'intesa disciplinante tutte le attivita' in
questione.
Articolo 3
Ricognizione delle caratteristiche dei siti
Per l'esecuzione delle attivita' di cui al presente articolo e ai
successivi articoli 4 e 5, considerato il notevole impegno di risorse
di personale ed economiche necessari al completamento e
ammodernamento della RAN nei tempi previsti, la realizzazione delle
postazioni sara' curata dal DSTN-SSN dopo sopralluoghi congiunti con
la Regione Emilia-Romagna su tutti i siti e dopo l'invio da parte
della stessa, delle monografie preliminari di ciascun sito, corredate
di fotografie, mappe catastali, eventuali indagini geologiche e
quant'altro per la migliore definizione delle caratteristiche
topografiche e geologiche di ciascun sito.
Articolo 4
Installazione della strumentazione accelerometrica
Una volta identificati e scelti tutti i siti come dall'elenco di cui
all'art. 2, la Regione Emilia-Romagna provvedera' nei modi e nei
tempi da essa stabiliti con gli Enti locali o Enti pubblici a
ottenere e trasmettere le necessarie autorizzazioni per l'occupazione
del terreno, il DSTN-SSN dara' inizio, a proprie spese:
1) alla realizzazione dei lavori di scavo e di costruzione del
basamento;
2) ai lavori per il collegamento alla linea elettrica di utenza
locale;
3) a fornire i box di contenimento, la strumentazione accelerometrica
e tutto il necessario per rendere operativa e funzionante la
postazione.
Articolo 5
Gestione della RAN
Il sistema di monitoraggio costituito da ognuna delle postazioni
della RAN, ha carattere permanente. Nel protocollo d'intesa con
l'Ente proprietario del terreno occupato dalla postazione, sara'
comunque fissato un congruo periodo finito di tempo (almeno 10 anni)
prevedendo la possibilita' di rinnovo con semplice scambio di lettere
tra le parti. La gestione sistematica del sistema di monitoraggio
sara' eseguita a cura e spese del DSTN-SSN. In particolare la
sostituzione di eventuali parti difettose o usurate della
strumentazione sara' assicurata dal DSTN-SSN che, tramite
collegamento telefonico potra' verificare la funzionalita' del
sistema di monitoraggio, variarne ove necessario i parametri di
funzionamento e trasferire i dati registrati.
Articolo 6
Proprieta' della strumentazione e dei dati prodotti e loro
divulgazione
La strumentazione di cui al programma RAN rimarra' in ogni caso di
proprieta' del DSTN-SSN. Tutti i dati prodotti nel corso delle
attivita' previste saranno di proprieta' del DSTN-SSN, il quale nelle
more della presente convenzione e per tutta la sua durata, li
mettera' a disposizione della Regione Emilia-Romagna.
All'archiviazione e alla diffusione dei dati di cui al programma RAN,
provvedera' il DSTN-SSN, a cio' preposto dalla legge istitutiva
(Legge 183/89). L'impiego dei dati e del materiale suddetti da parte
degli altri soggetti destinatari per studi, pubblicazioni ecc. dovra'
essere concordato con il DSTN-SSN, in considerazione della
centralita' di questo sia nell'ambito del progetto che in quello
istituzionale.
Il DSTN-SSN e la Regione Emilia-Romagna si impegnano a redigere di
comune accordo rapporti illustrativi sui risultati e a darne la piu'
ampia diffusione.
per IL SERVIZIO per LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
SISMICO NAZIONALE ASSESSORATO DIFESA DEL SUOLO
DEL DIPARTIMENTO PER I E DELLA COSTA
SERVIZI TECNICI NAZIONALI PROTEZIONE CIVILE
DELLA PRESIDENZA IL DIRETTORE GENERALE
DEL CONSIGLIO AMBIENTE
DEI MINISTRI DIFESA DEL SUOLO
IL DIRETTORE DEL SERVIZIO E DELLA COSTA
Roberto De Marco Leopolda Boschetti