REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31 luglio 2001, n. 1674

Invito a presentare progetti da realizzare con il contributo del Fondo Sociale europeo per il periodo 2001-2002 (Obiettivo 3, Misura A1) e con le risorse statali assegnate dalla Legge 266/97

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Richiamati:                                                                     
- la decisione della Commissione Europea C/1120 del 18/7/2000 che               
approva il Quadro Comunitario di Sostegno (in seguito denominato QCS)           
Ob. 3 regioni centro nord per il periodo 2000/2006;                             
- la decisione della Commissione Europea n. 2066 del 21/9/2000 che              
approva il Programma operativo Regione Emilia-Romagna - FSE Obiettivo           
3 2000/2006;                                                                    
- la deliberazione del CIPE del 5/11/1999, n. 174 con la quale si               
approva il quadro finanziario programmatico 2000/2006 per quanto                
riguarda il contributo nazionale;                                               
- gli "Indirizzi per l'integrazione delle politiche del lavoro, della           
programmazione e dell'istruzione. Triennio 2000/2002" approvati con             
deliberazione del Consiglio regionale n. 1316 del 22/12/1999,                   
esecutiva;                                                                      
richiamate inoltre le proprie deliberazioni:                                    
- 539/00 "Approvazione direttive regionali stralcio per l'avvio della           
nuova programmazione 2000/2006", esecutiva,  nonche' la                         
determinazione del Direttore generale Formazione professionale e                
Lavoro n. 8125 del 29/8/2000 "Modalita' di liquidazione/erogazione              
dei contributi - Direttive stralcio per l'avvio della nuova                     
programmazione 2000/2006" e successive modificazioni/integrazioni;              
- n. 1639 del 3 ottobre 2000 "Presa d'atto del POR Ob. 3 - Fondo                
sociale europeo periodo 2000/2006 - della Regione Emilia-Romagna",              
esecutiva;                                                                      
- n. 1694 del 10 ottobre 2000, "Approvazione del complemento di                 
programmazione del POR Ob. 3 - 2000/2006", esecutiva;                           
visto in particolare l'ambito di competenze assegnato, dagli                    
indirizzi regionali succitati, alla Regione e alle Province in merito           
all'integrazione dei sistemi del lavoro, della formazione e                     
dell'istruzione, ed in particolare, per quanto riguarda l'ambito di             
programmazione della L.R. 25/98, l'obiettivo di migliorare                      
l'efficacia delle politiche del lavoro regionali e la qualita' del              
lavoro nelle imprese emiliano-romagnole nonche' di sviluppare la                
capacita' di intervento dei centri per l'impiego e l'incontro tra               
domanda e offerta di lavoro. In particolare gli obiettivi regionali             
sono:                                                                           
- promuovere la sperimentazione di specifici progetti innovativi per            
contenuti e/o soggetti coinvolti e/o metodologie e/o reti di                    
partenariato, i cui risultati possano essere considerati esemplari              
(modelli) e quindi diffusi e trasferiti proficuamente sul territorio;           
- promuovere la sperimentazione di progetti che, per natura e                   
peculiarita', possono piu' proficuamente essere attuati a livello               
regionale, nel rispetto del principio di sussidiarieta';                        
tenuto conto che alla Regione compete il ruolo di indirizzo,                    
promozione, programmazione generale, sulla base di un ampio                     
coinvolgimento delle Province e dei partner economici e sociali, di             
coordinamento, di monitoraggio, controllo e valutazione dell'intero             
sistema e di anticipazione e sperimentazione di linee e modelli di              
intervento innovativi;                                                          
ritenuto pertanto necessario focalizzare gli interventi relativi                
all'Asse A Misura A1 per il periodo 2001/2002 ad azioni connesse agli           
ambiti propri di programmazione regionale ed in particolare ai                  
seguenti:                                                                       
- attivita' di supporto alla Regione per la redazione di piani e                
l'analisi e la valutazione delle politiche del lavoro;                          
- attivita' di supporto, ricerca, consulenza e progettazione alle               
politiche regionali in materia di lavoro subordinato, lavori atipici            
ed emersione e regolarizzazione;                                                
- progettazione e prima sperimentazione di prototipi e modelli, linee           
di servizio e prodotti di supporto per i servizi per l'impiego, e               
formazione mirata degli operatori;                                              
dato atto di quanto contenuto nel documento di politica                         
economico-finanziaria 2001/2003, (di seguito denominato DPEF);                  
preso atto in particolare il verbale del Comitato di coordinamento              
interistituzionale predisposto a seguito delle sedute realizzate nel            
periodo novembre/dicembre 2000 sulla valutazione della programmazione           
approvata per l'anno 2000/2001 e sulle successive linee di                      
operativita' per la programmazione 2001/2002;                                   
ritenuto, con il presente atto, di dare attuazione alle azioni di               
pertinenza regionale cofinanziabili dal FSE espresse nel DPEF sopra             
menzionato, piu' specificatamente a quanto previsto all'interno delle           
schede in esso contenute, di seguito riportate:                                 
- scheda n. 1 del DPEF "Come essere la Nuova Regione", in particolare           
per quanto concerne le azioni volte alla qualificazione ed                      
innovazione della PA nel quadro dell'agenda della modernizzazione;              
- scheda n. 13 del DPEF "Conoscenza", in particolare per quanto                 
concerne lo sviluppo di strumenti di e-learning;                                
- scheda n. 15 del DPEF "Lavoro", in particolare per quanto concerne            
iniziative a favore dei lavoratori atipici, a sostegno alla mobilita'           
geografica del lavoro, a sostegno al collocamento mirato dei                    
disabili, a sostegno ai progetti di pari opportunita' per le donne e            
per facilitare la conciliazione del lavoro con la vita familiare;               
- scheda n. 18 del DPEF "Sicurezza nei luoghi di lavoro", in                    
particolare per quanto concerne la realizzazione del progetto                   
"Promozione della sicurezza, della regolarita' e qualita' sociale               
delle condizioni di lavoro in Emilia-Romagna" approvato con                     
deliberazione della Giunta regionale n. 733 dell'8 maggio 2001;                 
rilevato che le azioni che col presente atto si attuano relative alla           
scheda del DPEF n. 18, rappresentano una prima attuazione di quanto             
previsto dalla risoluzione del Consiglio regionale del 15/12/2000 in            
tema di "Sicurezza";                                                            
rilevato che il Ministero del Lavoro ha assegnato alla Regione la               
somma di Lire 354.842.801 specificatamente rivolta a promuovere                 
iniziative e strumenti di informazione e servizi di orientamento a              
supporto e sviluppo dell'incrocio fra domanda e offerta di lavoro dei           
dirigenti in mobilita' di cui all'art. 20 della Legge 266/97, e che             
pertanto si ritiene opportuno ricomprendere anche tale finalita'                
specifica di politica attiva del lavoro nell'ambito dell'invito che             
con il presente atto si approva;                                                
valutata la necessita' di promuovere interventi per lo sviluppo e               
l'occupazione attraverso l'approvazione dell'"Invito a presentare               
progetti da realizzare con il contributo del Fondo sociale europeo              
per il periodo 2001/2002 (Obiettivo 3)", di cui all'Allegato 1,                 
comprendente l'Allegato A) "Misure e azioni finanziabili"; l'Allegato           
B) "Piano finanziario", che si allegano quali parti integranti e                
sostanziali della presente deliberazione;                                       
valutata altresi' la necessita' di promuovere gli interventi di cui             
alla Legge 266/97 sopracitata con l'approvazione dell'azione n. 15              
nell'ambito dell'Allegato A) della presente deliberazione;                      
tenuto conto che i progetti dovranno essere formulati ed inviati                
secondo le modalita' e nei termini riportati nel succitato Allegato             
1;                                                                              
dato atto che la valutazione dei progetti, di cui al succitato                  
Allegato 1, comprendente gli Allegati A) e B) verra' effettuata da un           
Nucleo di valutazione interno all'Assessorato Scuola, Formazione                
professionale, Universita', Lavoro e Pari opportunita', che risulta             
cosi' composto:                                                                 
- Valerio Vignoli, Direzione generale "Cultura, Formazione e Lavoro",           
coordinatore nel Nucleo di valutazione;                                         
- Stefania Scorri, Direzione generale "Cultura, Formazione e Lavoro"            
- Coordinamento Sistemi informativi Formazione professionale Scuola e           
Lavoro (supplente Milko Forni);                                                 
- Paola Zaniboni, Servizio "Formazione professionale" (supplente                
Anita Gaiani dell'Agenzia Emilia-Romagna Lavoro);                               
- Nicoletta Molinaro, Servizio "Scuola, Universita' e Integrazione              
dei sistemi formativi" (supplente Maria Grazia Rosa);                           
- Gianluca Sagradini, "Agenzia Emilia-Romagna Lavoro" (supplente                
Patrizia Gigante);                                                              
- Silvia Tolomelli, Servizio "Gestione diretta della attivita' della            
Direzione" (supplente Mariangela Salsini);                                      
specificatamente per la funzione di verbalizzazione e segreteria                
tecnica risulta nominata:                                                       
- Enrica Morandi, Servizio "Gestione diretta della attivita' della              
Direzione";                                                                     
dato atto inoltre:                                                              
- che ogni modifica nella composizione del Nucleo di valutazione,               
fatta salva la natura interservizi del Nucleo stesso, sara' adottata            
con determinazione del Direttore generale Cultura, Formazione e                 
Lavoro;                                                                         
- che il Nucleo di valutazione potra' essere integrato di competenze            
specifiche richieste dalla natura dei progetti da valutare;                     
considerato che al termine delle istruttorie relative ai progetti               
pervenuti, di cui all'Allegato A) sopra citato, verranno redatte                
delle graduatorie di progetti per Assi e Misure, in ordine di                   
punteggio conseguito, che consentiranno di finanziare le attivita' in           
esse comprese sulla base delle disponibilita' finanziarie e delle               
priorita' programmatiche regionali e fatto salvo quanto specificato             
all'art. 5 dell'Allegato 1) alla presente deliberazione;                        
dato atto che le Azioni dal n. 1 al n. 14 di cui all'Allegato A),               
gia' citato, troveranno copertura finanziaria dalla disponibilita'              
nell'ambito del Programma operativo Ob. 3 - FSE - 2000/2006, negli              
importi massimi indicati nell'Allegato B) sopra menzionato e potranno           
eventualmente trovare copertura finanziaria aggiuntiva, in caso di              
particolari azioni innovative e/o sperimentali, sul Capitolo n. 75161           
"Spese per l'attuazione delle iniziative di formazione professionale            
autorizzate direttamente dalla Regione ed attuate dalla stessa e da             
enti, associazioni e fondazioni, convenzionati o non convenzionati,             
comprese le spese connesse agli interventi di diritto alla formazione           
professionale (art. 30, L.R. 24/7/1979, n. 19 e successive                      
modifiche)" del Bilancio per l'esercizio finanziario 2001; le                   
attivita' relative all'Azione n. 15 citata troveranno invece                    
copertura, nel limite delle risorse disponibili, sul Capitolo n.                
75572 del bilancio esercizio corrente "Incentivi al reimpiego di                
personale con qualifica dirigenziale e sostegno alla piccola impresa            
(art. 20, Legge 7 agosto 1997, n. 266). Mezzi statali";                         
vista la propria deliberazione 2541/95 con cui sono state fissate le            
direttive per l'esercizio delle funzioni dirigenziali;                          
considerato e sentito il parere degli organi previsti dalla L.R.                
25/98 e precisamente il Comitato di coordinamento interistituzionale            
e la Commissione regionale tripartita in ordine alle linee                      
propedeutiche per la progettazione FSE Misura A1 dell'Asse A;                   
dato atto:                                                                      
- del parere favorevole espresso dalla Responsabile del Servizio                
Gestione diretta delle attivita' della Direzione generale, Annuska              
Figna, e del dott. Maurizio Pozzi, Direttore dell'Agenzia                       
Emilia-Romagna Lavoro, in merito alla regolarita' tecnica del                   
presente atto, ai sensi dell'art. 4, sesto comma della L.R. 41/92;              
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale alla Cultura,           
Formazione e Lavoro, dott.ssa Cristina Balboni, in merito alla                  
legittimita' del presente atto, ai sensi dell'art. 4, sesto comma               
della L.R. 41/92;                                                               
ritenuto di dichiarare la presente deliberazione immediatamente                 
eseguibile, ai sensi dell'art. 49 della Legge 10 febbraio 1953, n. 62           
e successive modificazioni, al fine di dare attuazione a quanto                 
previsto dal POR citato in premessa e garantire il pieno utilizzo dei           
fondi nazionali e comunitari a disposizione della Regione;                      
su proposta dell'Assessore competente per materia;                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare l'"Invito a presentare progetti da realizzare con il            
contributo del Fondo sociale europeo per il periodo 2001/2002                   
(Obiettivo 3 Asse A Misura A 1)", di cui all'Allegato 1, comprendente           
l'Allegato A) "Misure e azioni finanziabili", l'Allegato B) "Piano              
finanziario" che si allegano quali parti integranti e sostanziali               
della presente deliberazione;                                                   
2) di dare atto che per la valutazione dei progetti ci si avvale del            
Nucleo di valutazione regionale come in premessa individuato;                   
3) di dare atto che le attivita' finanziate con le risorse regionali            
saranno gestite e rendicontate con le regole del FSE Ob. 3 2000/2006            
e che tali attivita' potranno essere utilizzate overbooking in sede             
di rendicontazione qualora si realizzassero economie relative alle              
iniziative cofinanziate dal Fondo sociale europeo;                              
4) di pubblicare la presente deliberazione, comprensiva dell'Allegato           
1, nel Bollettino Ufficiale della Regione;                                      
a voti unanimi e palesi, delibera inoltre:                                      
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai            
sensi dell'art. 49 della Legge 10 febbraio 1953, n. 62 e successive             
modificazioni, per le motivazioni espresse in premessa.                         
ALLEGATO 1                                                                      
Invito a presentare progetti da realizzare con il contributo del                
Fondo sociale europeo per il periodo 2001/2002 - Asse A - Misura A1 -           
Obiettivo 3                                                                     
Premessa                                                                        
Il presente Invito fa riferimento:                                              
- al regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999             
recante disposizioni generali sui fondi strutturali;                            
- al regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento Europeo e del                 
Consiglio del 12 luglio 1999 relativo al Fondo sociale europeo;                 
- al QCS Ob. 3 approvato dalla Commissione Europea il 18/7/2000;                
- al Programma operativo Ob. 3 della Regione Emilia-Romagna approvato           
dalla Commissione Europea  il 21/9/2000;                                        
- al Complemento di Programmazione Ob. 3 della Regione Emilia-Romagna           
approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 403                       
dell'1/3/2000;                                                                  
- agli Indirizzi per l'integrazione delle politiche del lavoro, della           
programmazione e dell'istruzione. Triennio 2000/2002, approvati con             
deliberazione del Consiglio regionale n. 1316 del 22/12/1999;                   
- alle direttive attuative per la Formazione professionale e per                
l'orientamento - Triennio 1997/99 - approvate con la deliberazione              
della Giunta regionale 1475/97 e successive integrazioni e                      
modificazioni.                                                                  
Le linee generali di orientamento della Regione tengono conto delle             
seguenti priorita' individuate nel QCS Ob. 3 sopra citato:                      
- almeno il 3% dei fondi disponibili deve essere riservato a progetti           
interregionali;                                                                 
- almeno lo 0,5% dei fondi disponibili deve essere riservato alla               
Sovvenzione Globale di progetti rivolti al sostegno e sviluppo di               
imprese sociali nell'ambito della tipologia definita dall'art. 4 del            
regolamento n. 1784/1999 del Fondo sociale europeo (piccoli sussidi             
per capitale sociale);                                                          
- nel rispetto delle politiche di "mainstreaming" per le pari                   
opportunita' i progetti dovranno contenere azioni di pubblicizzazione           
e modalita' organizzative che favoriscano la partecipazione delle               
donne alla formazione e al lavoro;                                              
- almeno l'84,5% delle risorse dell'Asse A deve essere destinato                
all'obiettivo specifico "prevenzione", cioe' alle Misure A1 e A2.               
Art. 1                                                                          
Finalita' generali                                                              
Il presente avviso finanzia, sulla misura A.1 del POR - Ob. 3                   
interventi volti a: migliorare l'efficacia delle politiche del lavoro           
regionali e la qualita' del lavoro nelle imprese emiliano-romagnole;            
sviluppare la capacita' di intervento dei centri per l'impiego e                
l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. In questo ambito gli                
obiettivi regionali sono in particolare:                                        
- promuovere la sperimentazione di specifici progetti innovativi per            
contenuti e/o soggetti coinvolti e/o metodologie e/o reti di                    
partenariato, i cui risultati possano essere considerati esemplari              
(modelli) e quindi diffusi e trasferiti proficuamente sul territorio;           
- promuovere la sperimentazione di progetti che, per natura e                   
peculiarita', possono piu' proficuamente essere attuati a livello               
regionale, nel rispetto del principio di sussidiarieta'.                        
Art. 2                                                                          
Azioni finanziabili                                                             
Sono finanziabili sul presente bando gli interventi indicati                    
nell'Allegato A). I destinatari e i soggetti beneficiari sono quelli            
previsti dalla Misura A1 come riportati nel Complemento di                      
programmazione.                                                                 
Art. 3                                                                          
Durata dei progetti                                                             
La durata dei progetti sara' di norma annuale.                                  
Art. 4                                                                          
Risorse disponibili e vincoli finanziari                                        
Per l'attuazione del presente bando e' disponibile la cifra                     
complessiva di Lire 8.014.842.801 (pari a Euro 4.139.320,86).                   
L'Azione n. 15, dell'importo massimo approvabile di Lire 354.842.801            
(pari a Euro 183.261,01), e' finanziata con risorse statali specifica           
destinazione assegnate alla Regione a sensi della Legge 266/97.                 
Per l'Azione n. 14 - Formazione operatori - ricompresa nell'ambito              
prioritario C) l'importo massimo approvabile sara' di Lire                      
1.260.000.000 (pari a Euro 650.735,69), complessivi.                            
Ad eccezione delle Azioni 5, 6, 7, 8, 12 e 14 il costo delle altre              
Azioni non potra' superare i 200.000 Euro (Lire 387.254.000) al netto           
d'IVA.                                                                          
Art. 5                                                                          
Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti   e requisiti di               
ammissibilita'                                                                  
I requisiti di ammissibilita' dei soggetti candidati a realizzare i             
progetti proposti all'interno del presente invito, saranno quelli               
previsti a livello generale dalle "Direttive attuative per la                   
formazione professionale e per l'orientamento - Triennio 1997/99" e             
successive modificazioni e integrazioni.                                        
In particolare, per quanto riguarda le iniziative formative e di                
servizi di orientamento, la deliberazione della Giunta regionale n.             
2538 del 21/12/1999 e successive integrazioni, ha approvato l'elenco            
degli enti accreditati alla realizzazione di tali attivita'.                    
Per le iniziative di cui alle Azioni n. 1, 2, 3, 5, 7, 13, 14/1 e               
14/3 potranno candidarsi Universita', Societa' di servizi, Centri di            
ricerca qualificati con comprovata esperienza nelle materie oggetto             
delle singole Azioni, e potra' essere finanziato un solo progetto per           
ciascuna Azione o nel caso dell'Azione n. 14, per ciascuna delle due            
linee guida sopra indicate, ad eccezione dell'Azione n. 5 nella quale           
potra' essere approvato piu' di un progetto.                                    
Relativamente a tutte le Azioni, nello specifico caso connesso alla             
presentazione di progetti da parte di organismi misti, quali le                 
associazioni temporanee di impresa, gli stessi dovranno indicare,               
all'interno del formulario, l'intenzione di costituirsi in ATI -                
indicando specificatamente i ruoli, le competenze e la suddivisione             
finanziaria dei singoli soggetti nell'ambito della realizzazione del            
progetto presentato.                                                            
In considerazione della particolare natura giuridica dell'istituto              
dell'ATI, la cui validita' temporale risulta collegabile unicamente             
alla realizzazione di un determinato progetto, e al fine di evitare             
spese aggiuntive a carico del soggetto presentatore, la                         
formalizzazione di tale forma di collaborazione viene richiesta solo            
successivamente all'avvenuta approvazione del progetto presentato e             
prima dell'avvio dello stesso.                                                  
Relativamente a tutte le Azioni i soggetti candidati dovranno essere            
in regola ai sensi dell'art. 17, Legge 68/99 in materia di disciplina           
del diritto al lavoro dei disabili.                                             
Art. 6                                                                          
Modalita' e termini per la presentazione dei progetti                           
I progetti dovranno pervenire entro le ore 12,30 del 12 ottobre 2001            
presso la Regione Emilia-Romagna - Assessorato Scuola, Formazione               
professionale, Universita', Lavoro e Pari opportunita' - Ufficio                
Progettazione bandi, Verifiche ed Approvazione progetti, Viale Aldo             
Moro n. 38 - V Piano - 40127 - Bologna.                                         
Le domande inviate tramite Servizio postale dovranno pervenire                  
mediante raccomandata con ricevuta di ritorno e comunque entro e non            
oltre la scadenza indicata.                                                     
I progetti dovranno essere presentati sull'apposito formulario                  
compilato in ogni sua parte e consegnato in n. 2 copie cartacee                 
unitamente al supporto informatico (floppy disk) di identico                    
contenuto.                                                                      
Il progetto deve obbligatoriamente indicare l'Asse, la Misura e                 
l'Azione su cui ci si candida.                                                  
Il proponente dovra' presentare un formulario per ogni tipologia                
d'Azione per cui si candida.                                                    
La richiesta di finanziamento dovra' essere presentata in regola con            
le vigenti normative sul bollo e firmata dal legale rappresentante              
dell'organismo presentatore o da un suo delegato.                               
Il candidato deve indicare sul progetto la quantificazione poliennale           
della spesa specificando quanto percentualmente prevede di pagare per           
anno di pertinenza.                                                             
Ove non sia necessario l'accreditamento il soggetto deve inviare                
unitamente alla richiesta di finanziamento, la scheda informativa per           
la registrazione nell'archivio regionale dei soggetti, che e'                   
possibile trovare all'interno dell'applicativo informatico "Attivita'           
formative 2001".                                                                
Il formulario ed il floppy disk sono disponibili presso la Direzione            
generale Cultura, Formazione e Lavoro della Regione Emilia-Romagna,             
Sistema Informativo Lavoro, Formazione professionale, Scuola - Viale            
Aldo Moro n. 38 - oppure e' possibile scaricarli dal sito Internet              
http://sifp.regione.emilia-romagna.it.                                          
Per qualsiasi informazione e/o chiarimento in merito ai contenuti del           
presente Invito e' possibile contattare il numero verde per la                  
Formazione professionale tel. 800955154.                                        
Art. 7                                                                          
Ammissibilita' e valutazione                                                    
I progetti sono ritenuti ammissibili ed approvabili se:                         
- pervenuti entro la data di scadenza indicata nell'articolo 6 del              
presente invito;                                                                
- presentati da soggetto ammissibile;                                           
- compilati sull'apposito formulario;                                           
- coerenti con la misura/e di riferimento, con le finalita' generali            
del presente bando ed in generale con le linee di programmazione                
regionale;                                                                      
- completi delle informazioni richieste.                                        
L'istruttoria di ammissibilita' viene eseguita a cura del Servizio              
regionale competente.                                                           
Le operazioni di valutazione sono effettuate da un "Nucleo di                   
valutazione" interno all'Assessorato. E' facolta' del Nucleo di                 
valutazione richiedere chiarimenti e/o integrazioni sui progetti.               
Verranno, inoltre, ritenuti approvabili i progetti che hanno ottenuto           
un punteggio di valutazione uguale o superiore a 50/100.                        
Per l'Azione 5 i criteri di valutazione sono i seguenti:                        
Criteri e punteggi  Punt. max                                                   
1) Obiettivi del progetto (coerenza con le politiche                            
   regionali per la sicurezza e regolarita' del lavoro)  30                     
2) Struttura progettuale                                                        
   2.1 Coerenza della struttura progettuale                                     
       Corretta articolazione delle azioni, coerenza dei                        
       contenuti ed integrazione tra obiettivi progettuali                      
       e strumenti di intervento  10                                            
   2.2 Qualita' delle attivita' proposte, complessita'                          
       integrazione loro grado di                                               
       innovativita'/sperimentalita', con corredati                             
       elementi oggettivi di verifica  34                                       
3) Economicita'  20                                                             
   Parametri di costo                                                           
4) Trasferibilita' dell'esperienza e validita' dei meccanismi                   
   di pubblicizzazione e diffusione  6                                          
Totale  100                                                                     
Nel caso delle altre Azioni i criteri di valutazione sono i seguenti:           
Criteri e punteggi  Punt. max                                                   
1) Obiettivi del progetto  10                                                   
2) Impianto metodologico complessivo  30                                        
3) Qualita' complessiva  30                                                     
4) Trasferibilita'  10                                                          
5) Economicita'  10                                                             
6) Esperienza sui temi di interesse dell'azione  10                             
Totale  100                                                                     
Art. 8                                                                          
Tempi delle istruttorie                                                         
Gli esiti delle istruttorie e delle selezioni dei progetti presentati           
saranno sottoposti all'approvazione degli organi competenti, di                 
norma, entro 60 giorni dalla scadenza dei termini per la                        
presentazione delle candidature, a meno che il numero e la                      
complessita' dei progetti pervenuti non giustifichi tempi piu'                  
lunghi.                                                                         
Art. 9                                                                          
Informazione e pubblicita'                                                      
I soggetti finanziati devono attenersi strettamente al Regolamento              
comunitario vigente in tema di informazione e pubblicita' degli                 
interventi dei Fondi strutturali (Reg. CE 1159/2000 pubblicato nella            
GUCE L 130/30 del 31/5/2000).                                                   
Art. 10                                                                         
Tutela della privacy                                                            
Tutti i dati personali di cui l'Amministrazione venga in possesso in            
occasione dell'espletamento del presente procedimento verranno                  
trattati nel rispetto della Legge 675/96 e successive modificazioni.            
ALLEGATO A                                                                      
Azioni finanziabili - Ambito prioritario A) - Attivita' di supporto             
alla Regione per la redazione di piani e l'analisi e valutazione                
delle politiche del lavoro                                                      
Azione 1                                                                        
Attivita' di supporto per la redazione sperimentale del Piano                   
regionale per l'occupazione. Il contesto in cui la Regione                      
Emilia-Romagna si trova ad agire e' caratterizzato da importanti                
cambiamenti nella struttura e nel funzionamento del mercato del                 
lavoro, che attengono allo scenario istituzionale comunitario,                  
nazionale e regionale, soprattutto con riferimento alla                         
riprogettazione delle politiche del lavoro, della formazione e                  
dell'istruzione, in un'ottica d'integrazione dei sistemi e                      
nell'ambito delle nuove competenze attribuite alle Regioni. La                  
programmazione delle politiche attive del lavoro, anche a livello               
regionale, non puo' inoltre non tenere in considerazione gli                    
obiettivi delle linee guida dettate dalla Unione Europea agli Stati             
membri per la formulazione dei Piani nazionali per l'occupazione. Le            
linee guida per il NAP 2001 sottolineano appunto la rilevanza di                
azioni regionali e locali per l'occupazione, e la previsione di                 
obiettivi e politiche differenziati a livello di mercati del lavoro             
ed aree regionali compare fra le priorita' orizzontali. L'obiettivo             
della Regione, anche nell'intento di contribuire alla strategia                 
europea per l'occupazione, e' quello di produrre, in modo                       
sperimentale per il 2002, un Piano regionale per l'occupazione che              
presenti una struttura conforme a quella del Piano nazionale. A tal             
fine le azioni da prevedere riguardano attivita' di ricerca e di                
assistenza ai servizi regionali per:                                            
- l'individuazione degli obiettivi posti dalle linee guida formulate            
dall'Unione Europea per la predisposizione dei Piani per                        
l'occupazione per il 2001 e 2002 e della loro lettura e                         
interpretazione in un'ottica regionale;                                         
- la selezione degli aspetti di maggiore interesse posti da tali                
obiettivi, sempre in chiave regionale, al fine di sviluppare le linee           
guida di un progetto regionale;                                                 
- l'individuazione delle modalita' di supporto alla formulazione di             
un Piano regionale per l'occupazione e all'accompagnamento nelle                
fasi di partenariato e concertazione con le parti sociali a livello             
regionale nonche' nelle sedi di confronto a livello nazionale per la            
redazione del PAN per il 2002;                                                  
- l'assistenza tecnica e la consulenza giuridica-istituzionale                  
all'Agenzia Emilia-Romagna Lavoro incaricata di seguire per la                  
Regione la redazione del Piano.                                                 
L'azione dovra' essere proposta in collaborazione con Universita',              
preferibilmente del territorio regionale, e comunque prevedere un               
comitato scientifico interdisciplinare a livello universitario.                 
Azione 2                                                                        
Analisi e valutazione delle politiche attive del lavoro orientate               
all'inclusione e alla coesione sociale. A seguito degli impulsi                 
forniti dai Piani nazionali per l'occupazione, degli orientamenti               
dell'Unione Europea per la predisposizione dei Piani per il 2001 e              
degli indirizzi assunti con la nuova programmazione del FSE le                  
politiche del lavoro sono al centro di rilevanti trasformazioni. La             
Regione Emilia-Romagna, per qualificare la sua vocazione di Regione             
europea e' interessata ad approfondire l'esito dei processi in atto,            
in un'ottica di comparazione, con l'obiettivo di costruire politiche            
del lavoro orientate all'inclusione e alla coesione sociale. A tal              
fine l'attivita' prevista in questo ambito riguarda la realizzazione            
di uno studio comparato (Emilia-Romagna altre Regioni europee) che, a           
partire dalla ricostruzione delle tappe normative e programmatiche              
dell'evoluzione delle politiche del lavoro e dei modelli di politica            
nei contesti di indagine, individui i modelli a maggior impatto                 
potenziale e fornisca opzioni di politiche del lavoro e di politica             
economica adeguate a rispondere alla sfida della coesione sociale.              
Azione 3                                                                        
Progettazione di indirizzi tecnici e metodologici per la costruzione            
della rete istituzionale regionale dell'orientamento. L'attivita'               
consiste:                                                                       
- nell'analisi della situazione esistente nei diversi sotto sistemi             
regionali di orientamento che operano nell'Istruzione, nella                    
Formazione professionale e nei Servizi per l'impiego, (modalita' di             
programmazione, organizzazione, controllo e di finanziamento);                  
- nella progettazione e sperimentazione di attivita' tecniche di                
coordinamento, razionalizzazione e messa in rete delle diverse linee            
d'intervento;                                                                   
- attivita' di supporto alla Regione nella predisposizione di ipotesi           
tecniche per la redazione di strumenti regionali di indirizzo.                  
Azione 4                                                                        
Progettazione e realizzazione di una ricerca statistica e sociologica           
sulle caratteristiche degli assunti e delle imprese nel sistema                 
regionale dell'apprendistato, a partire dai dati disponibili nella              
banca dati regionale per la formazione degli apprendisti, finalizzata           
ad evidenziare dal punto di vista quantitativo e qualitativo, anche             
in termini di settore produttivo e territorio sub regionale di                  
riferimento, i principali segmenti di popolazione e di imprese                  
interessati all'istituto e contratto a causa mista                              
dell'apprendistato, le rispettive motivazioni ed aspettative, ed in             
particolare l'atteggiamento rispetto alla formazione.                           
Ambito prioritario B) - Attivita' di supporto ricerca, consulenza e             
progettazione alle politiche regionali in materia di lavoro                     
subordinato, lavori atipici ed emersione - Regolarizzazione                     
Azione 5                                                                        
Attivita' di supporto in materia di lavoro subordinato, lavori                  
atipici, lavoro non dichiarato e politiche regionali di                         
emersione-regolarizzazione. La programmazione delle politiche attive            
del lavoro deve tener conto delle profonde modificazioni del mercato            
del lavoro e delle dimensioni sempre piu' rilevanti che in esso                 
assume il lavoro parasubordinato e non dichiarato. Nel mercato del              
lavoro regionale questo fenomeno presenta livelli considerevoli in              
particolare per alcune categorie di cittadini, quali gli stranieri,             
ponendo l'esigenza di promuovere apposite politiche regionali                   
finalizzate a contrastare il ricorso al lavoro sommerso e ad                    
agevolare una sua progressiva emersione attraverso interventi                   
regolativi del mercato del lavoro regionale, in una prospettiva di              
integrazione e regolarizzazione. L'obiettivo della presente azione e'           
pertanto quello di sostenere, attraverso il finanziamento di tre                
tipologie di attivita' - ricerca e consulenza, formazione,                      
informazione - le politiche regionali in materia.                               
In particolare, le attivita' di ricerca e di consulenza, anche                  
attraverso il supporto alle attivita' della Commissione regionale sul           
lavoro sommerso istituita con delibera della Giunta regionale 367/00            
dell'1/3/2000, dovranno fornire i seguenti elementi:                            
- per il lavoro nero e le politiche volte al contrasto ed                       
all'emersione, la conoscenza degli assetti normativi a livello                  
europeo, la valutazione della strumentazione giuridica in materia di            
salute e sicurezza nei settori a maggiore diffusione del lavoro                 
sommerso, la formulazione di previsioni legislative atte a favorire             
percorsi di regolarizzazione dei lavoratori, azioni specifiche                  
dirette ad ostacolare l'ingresso nel sommerso di categorie a rischio            
di esclusione sociale;                                                          
- per i rapporti di lavoro di collaborazione coordinata e                       
continuativa, la conoscenza quantitativa del fenomeno e qualitativa             
della situazione lavorativa dei prestatori e delle principali                   
problematiche poste da questi nella ricerca di lavoro; l'assistenza             
giuridica e tecnica ai progetti promossi dalla Regione Emilia-Romagna           
in materia di agevolazione dell'incontro tra domanda e offerta di, i            
centri per l'impiego e gli altri organismi lavoratori                           
parasubordinati, in collaborazione con le Province rappresentativi.             
Potranno inoltre essere previste attivita' di progettazione di                  
metodologie innovative per favorire l'emersione riferite ad uno o               
piu' settori che nel contesto regionale siano potenzialmente                    
interessati da forti fenomeni di utilizzo di lavoro irregolare e nel            
contempo da trasformazioni organizzative o di mercato.                          
Azione 6                                                                        
Progettazione e realizzazione di attivita' di formazione congiunta              
per il personale dei servizi per l'impiego, Direzione regionale del             
Lavoro del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, INPS,               
INAIL, Azienda sanitaria locale, al fine di assicurare conoscenze               
omogenee ed agevolare modalita' e strumenti di coordinamento nella              
lotta al lavoro irregolare.Le attivita' dovranno essere                         
caratterizzate dalla definizione di percorsi formativi comuni, per un           
numero di operatori non inferiore a 300 funzionari operanti nelle               
rispettive strutture del territorio regionale. L'azione dovra' essere           
progettata in collaborazione con le Direzioni regionali degli Enti              
pubblici interessati.                                                           
Azione 7                                                                        
Studio di fattibilita' per un marchio di qualita' sociale del lavoro            
e della produzione. Al fine di qualificare ulteriormente il sistema             
produttivo regionale e di accrescere l'attenzione delle imprese                 
nell'adozione di politiche di sicurezza, regolarita' e qualificazione           
del lavoro, la Regione Emilia-Romagna intende creare un apposito                
marchio  di qualita' attraverso il quale certificare l'esistenza di             
standard di qualita' della regolarita' e della sicurezza del lavoro             
nelle organizzazioni produttive (con riferimento, a titolo                      
esemplificativo, al rispetto dei contratti di lavoro, delle norme in            
materia di lavoro minorile, della Legge 68/99, delle norme in materia           
di sicurezza e in materia di ecosostenibilita' ecc).                            
Per la realizzazione di questo progetto si rende necessario uno                 
studio di fattibilita' nel quale siano individuati:                             
- i criteri e i requisiti per l'accesso al marchio da parte delle               
imprese;                                                                        
- le iniziative e i percorsi di sensibilizzazione e informazione                
rivolti alle imprese;                                                           
- le indicazioni destinate all'Amministrazione regionale e                      
finalizzate alla progettazione del marchio di qualita' e alla                   
predisposizione di azioni di accompagnamento per garantirne la                  
diffusione e l'impiego efficace;                                                
- gli elementi e i meccanismi incentivanti per le imprese (ossia, i             
vantaggi legati all'acquisizione del marchio e la possibile                     
associazione di tali vantaggi con altre opportunita' offerte dalla              
programmazione dei Fondi comunitari e/o da dispositivi locali o                 
nazionali);                                                                     
- la progettazione di fattibilita' relativa ad alcuni                           
settori/distretti regionali significativi nei quali avviare la                  
verifica delle metodologie proposte e la pratica della condivisione             
da parte degli attori locali interessati.                                       
In particolare potranno essere approfonditi i temi della sicurezza e            
qualita' del lavoro nelle aziende con alta intensita' di presenza di            
lavoratori immigrati, ed i problemi ambientali e di comunicazione               
conseguenti. La progettazione in questione per la rilevanza del                 
fenomeno, potra' essere oggetto di presentazione di offerta                     
specifica, purche' collegata organicamente alle metodologie ed azioni           
sopra elencate.                                                                 
Azione 8                                                                        
Attivita' di supporto delle azioni regionali e locali attivate per              
l'organizzazione di tirocini formativi in favore di giovani delle               
Regioni del Sud presso le imprese regionali. Sulla base dell'atto di            
Giunta regionale 925/01 del 29 maggio 2001, adottato ai sensi del DM            
22 gennaio 2001 in attuazione dell'art. 9 del DM 142/98, la Regione             
ha sottoscritto convenzioni quadro con le Regioni del sud che                   
prevedono fra l'altro la messa a disposizione di azioni di supporto,            
preparazione ed accompagnamento che favoriscano la qualita' e la                
complessiva efficacia formativa-orientativa delle attivita', la cui             
effettiva prestazione sara' comunque subordinata al verificarsi delle           
condizioni di operativita' delle convenzioni citate. Trattandosi di             
attivita' di supporto trasversale svolte prevalentemente in favore di           
Regione, Province ed Enti promotori dei tirocini, i progetti per la             
presente Azione saranno ritenuti prioritari se presentati da                    
soggetti, singoli od associati, che non siano allo stesso tempo                 
titolari dei progetti di tirocinio in questione.                                
Ambito prioritario C) - Progettazione e prima sperimentazione di                
prototipi e modelli, linee di servizio e prodotti di supporto per i             
Servizi per l'impiego - Formazione mirata operatori                             
Azione 9                                                                        
Predisposizione di una mappatura dell'offerta e della domanda di                
lavoro in agricoltura. I fenomeni di crisi del mercato del lavoro               
agricolo regionale indotti dai processi di trasformazione in atto nel           
settore agricolo e agro alimentare (espulsione dei lavoratori dai               
processi produttivi, marginalizzazione delle fasce piu' deboli,                 
aumento dei flussi di mobilita', e dei flussi di immigrazione dai               
Paesi extra comunitari, squilibri territoriali tra domanda e offerta,           
ecc.), accentuano la necessita', per questo specifico settore, di               
intervenire con misure atte a facilitare l'accesso al lavoro.                   
L'obiettivo dell'azione e' pertanto quello di sviluppare un servizio            
mirato a favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro nel                
mercato del lavoro agricolo e di migliorare in questo ambito la                 
funzione svolta dai Centri per l'impiego. A tal fine l'attivita' da             
prevedere riguarda la mappatura dell'offerta e della domanda di                 
lavoro settoriale, nelle diverse province e la costruzione di una               
banca dati integrata con il sistema regionale di preselezione a                 
partire dalla quale sviluppare un servizio di: informazione sui                 
bisogni quantitativi e qualitativi della domanda di lavoro; incontro            
in tempo reale tra domanda e offerta di lavoro; formazione e                    
aggiornamento per l'adeguamento dei profili e delle competenze;                 
diffusione capillare presso le imprese e la rete dei servizi per                
l'impiego delle informazioni.                                                   
Azione 10                                                                       
Attivita' di supporto alla Regione ed al sistema regionale in materia           
di contratti di apprendistato e alternanza formazione e lavoro.                 
L'obiettivo dell'azione e' la predisposizione di un modello operativo           
attraverso la realizzazione di uno studio comparato e di un confronto           
operativo fra i modelli organizzativi e le metodologie adottate da              
diverse Regioni e/o Province autonome per sostenere l'incontro                  
domanda/offerta di questa tipologia di contratti, la formazione nei             
contratti a causa mista e per l'alternanza formazione e lavoro e la             
certificazione delle competenze acquisite. Dovranno essere previste             
azioni di informazione e diffusione per i rappresentanti delle parti            
sociali, e gli operatori delle Province e dei Centri per l'impiego.             
Azione 11                                                                       
Ricerca e sperimentazione di metodologie in materia di sistemi locali           
di competenze. Individuazione di strumenti e metodologie innovative             
per l'analisi di contesto e la progettazione di sistemi locali di               
competenze, con la finalita' di supportare le Province, gli Enti                
locali, le associazioni delle parti sociali ed i Servizi per                    
l'impiego nella promozione e l'utilizzo di patti locali formativi e             
per il lavoro, ed eventuale sperimentazione in una o piu' realta'               
locali significative.                                                           
Azione 12                                                                       
Definizione progettuale, validazione con le Province e le parti                 
sociali e prima sperimentazione in una o piu' realta' locali, di                
modelli operativi applicabili nei Centri per l'impiego e nei Servizi            
provinciali lavoro, per i servizi di competenza e con particolare               
riferimento alla:                                                               
1) semplificazione degli adempimenti a carico delle aziende e servizi           
di accoglienza ed informazione agli apprendisti assunti;                        
2) servizi di informazione, orientamento e tutoraggio per i giovani             
utenti soggetti all'obbligo formativo fino a 18 anni.                           
Azione 13                                                                       
Progettazione dei contenuti e delle modalita' di diffusione delle               
informazioni istituzionali relative all'avvio di attivita'                      
professionali e lavorative autonome. Produzione di strumenti                    
informativi e sussidi per l'orientamento ed auto informazione, per un           
numero di professioni e lavori autonomi significativo, e coerente con           
i settori maggiormente interessati del mercato del lavoro regionale.            
Nella valutazione sara' data priorita' ai progetti presentati in                
partenariato o promossi dalle associazioni di categoria o dalla                 
bilateralita'.                                                                  
Azione 14                                                                       
Progettazione e realizzazione di interventi per la formazione mirata            
di operatori dei Servizi provinciali e dei Centri per l'impiego,                
esclusivamente secondo le linee guida di seguito elencate:                      
1) laboratori di formazione/intervento (utilizzando anche metodi di             
comunicazione a distanza) per il confronto e la diffusione di buone             
pratiche relative a servizi strategici e per l'integrazione con il              
sistema della formazione professionale;                                         
2) offerta di pacchetti formativi (anche disponibili per FAD)                   
relativi alla cultura del cliente e della qualita' ed a conoscenze              
informatiche di base (internet, posta elettronica ecc.);                        
3) creazione e messa a disposizione delle Provincie di una "task                
force" multidisciplinare di esperti per la consulenza,                          
accompagnamento e formazione mirata degli operatori alle specifiche             
esigenze del contesto organizzativo locale, finalizzata specialmente            
all'introduzione di funzioni innovative ed al progetto di                       
raggiungimento degli standard essenziali di qualita' di riferimento.            
Potranno essere presentati progetti anche per una sola delle linee              
guida previste. E' ritenuto essenziale, in particolare per le linee             
guida 1 e 3 di cui sopra il riferimento agli standard essenziali di             
qualita' dei servizi ed alle attivita' di monitoraggio                          
dell'attuazione dei Servizi per l'impiego svolte dalla Regione                  
attraverso l'Agenzia Emilia-Romagna Lavoro.                                     
Azione 15                                                                       
Progettazione di iniziative e strumenti di informazione e servizi di            
orientamento a supporto e sviluppo dell'incrocio fra domanda e                  
offerta di lavoro dei dirigenti in mobilita' di cui all'art. 20 della           
Legge 266/97, compresa l'analisi e riprogettazione della banca dati             
gestionale per la ricollocazione dei/delle dirigenti. Saranno                   
ritenuti prioritari i progetti presentati in partenariato o sostenuti           
dalle organizzazioni sindacali dei dirigenti d'azienda. (Azione                 
finanziata con fondi statali Legge 266/97).                                     
ALLEGATO B                                                                      
Piano finanziario                                                               
AMBITO PRIORITARIO A)                                                           
Attivita' di supporto alla Regione per la redazione di piani e                  
l'analisi e valutazione delle politiche del lavoro                              
Importo massimo approvabile Lire 1.000.000.000 (pari a Euro                     
516.456,90)                                                                     
AMBITO PRIORITARIO B)                                                           
Attivita' di supporto ricerca, consulenza e progettazione alle                  
politiche regionali in materia di lavoro subordinato, lavori atipici            
ed emersione-regolarizzazione                                                   
Importo massimo approvabile Lire 2.500.000.000 (pari a Euro                     
1.291.142,25)                                                                   
AMBITO PRIORITARIO C)                                                           
Progettazione e prima sperimentazione di prototipi e modelli, linee             
di servizio e prodotti di supporto per i Servizi per l'impiego -                
Formazione mirata operatori                                                     
Importo massimo approvabile Lire 4.514.842.801 (pari a Euro                     
2.331.721,71)                                                                   
(di cui massimo Lire 1.260.000.000, pari a Euro 650.735,69, per                 
l'Azione n. 14)                                                                 
Totale dei tre Ambiti: Lire 8.014.842.801 (pari a Euro 4.139.320,86)            
(Deliberazione divenuta esecutiva per decorrenza dei termini)                   

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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