REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 marzo 2000, n. 557

Linee guida per la gestione dell'accesso alle prestazioni di ricovero elettivo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Premesso che:                                                                   
- il DLgs 30 dicembre 1992, n. 502, cosi' come modificato dal DLgs 19           
giugno 1999, n. 229 all'art. 1, comma 2, individua fra i principi nel           
cui rispetto opera il Servizio sanitario nazionale quello di equita'            
nell'accesso all'assistenza. Che il medesimo decreto all'art. 14                
sancisce la necessita' di adottare misure che garantiscano la                   
partecipazione e la tutela dei diritti dei cittadini stabilendo che             
le Aziende sanitarie locali e Ospedaliere provvedano ad attivare un             
efficace sistema di informazione sulle prestazioni erogate e sulle              
modalita' di accesso ai servizi al fine di favorire l'orientamento              
dei cittadini nel Sistema sanitario nazionale;                                  
- il gia' citato DLgs 30 dicembre 1992, n. 502, cosi' come modificato           
dal DLgs 19 giugno 1999, n. 229 all'art. 8 quinquies, comma 2, punto            
C, prevede che gli accordi contrattuali indichino i requisiti                   
organizzativi del servizio da rendere, con particolare riguardo ad              
accessibilita', appropriatezza clinica ed organizzativa, tempi di               
attesa e continuita' assistenziale;                                             
- il Piano sanitario nazionale per il triennio 1998/2000 alla parte             
II, "strategie per il cambiamento", individua fra i principi                    
ispiratori del Sistema sanitario nazionale la necessita' di garantire           
eguali opportunita' di accesso all'assistenza a parita' di bisogno;             
di assicurare efficienza produttiva attraverso un utilizzo ottimale             
delle risorse e di garantire il rispetto del principio di efficacia e           
appropriatezza degli interventi. Ribadisce inoltre fra le indicazioni           
relative ai livelli essenziali di assistenza, la necessita' di                  
prevedere programmi di abbattimento dei tempi di attesa per i                   
ricoveri ospedalieri e le prestazioni specialistiche ambulatoriali              
nell'ambito delle linee di indirizzo per l'individuazione delle                 
priorita' assistenziali e delle indicazioni degli obiettivi                     
gestionali da raggiungere attraverso il pieno utilizzo delle risorse            
disponibili e il miglioramento dell'appropriatezza delle                        
prescrizioni;                                                                   
ritenuto che l'esigenza di addivenire alla costruzione di un sistema            
omogeneo di gestione delle liste di attesa per i ricoveri ospedalieri           
sia non solo attuale ma resa ancora piu' pressante dal processo di              
razionalizzazione e modernizzazione del Sistema sanitario che questa            
Regione ha avviato con l'approvazione del Piano sanitario regionale             
per il triennio 1999/2001 (delibera del Consiglio regionale n. 1235             
del 22 settembre 1999) il quale:                                                
- recepisce le indicazioni fornite dal Piano sanitario nazionale                
riguardo alla necessita' di procedere all'individuazione delle                  
strategie per il miglioramento dell'organizzazione dei servizi                  
sanitari, ponendo l'attenzione, fra l'altro, all'esigenza di                    
potenziare la funzione di governo della domanda posta in capo al                
sistema rispetto alla produzione irrazionale di servizi;                        
- nel ridefinire l'assetto organizzativo e le modalita' gestionali              
dei servizi sanitari secondo il principio della "aziendalizzazione",            
motiva tale scelta in quanto mezzo per realizzare un miglioramento              
continuo dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse e della qualita'           
dell'assistenza, dando atto che il servizio reso non si esaurisce               
nella produzione di una singola prestazione ma e' costituito                    
dall'insieme degli elementi di natura principalmente relazionale e              
comunicativa che qualificano sia il processo di produzione che la               
fase di utilizzazione dei servizi sanitari;                                     
- esprime la necessita' di potenziare la capacita' del Sistema                  
sanitario regionale di fornire servizi adeguati a costi sostenibili,            
servizi che devono essere potenzialmente autosufficienti per i                  
diversi ambiti territoriali, per soddisfare le aspettative sempre               
piu' esigenti e sofisticate dei cittadini ed ovviare ai costi                   
individuali legati alla mobilita';                                              
- individua quale esigenza della programmazione sanitaria quella di             
realizzare le condizioni dell'appropriatezza nella produzione e nella           
utilizzazione dei servizi sanitari;                                             
- include fra i propri obiettivi prioritari:                                    
- quello di pervenire a delineare linee organizzative regionali al              
fine di garantire le condizioni di accessibilita' a servizi sanitari            
di buona qualita', uniformi a livello regionale ed economicamente               
sostenibili;                                                                    
- quello di procedere a sviluppare un programma per la                          
modernizzazione del Sistema sanitario regionale, orientato, fra                 
l'altro, alla promozione della qualita' dell'assistenza;                        
considerato che:                                                                
- la Legge 724/94 all'art. 3, comma 8, istituisce, al fine di                   
garantire la trasparenza nella gestione dell'accesso, sotto la                  
personale responsabilita' del Direttore sanitario, il registro delle            
prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale            
e dei ricoveri ospedalieri;                                                     
- il DPCM 19 maggio 1995, relativo alla Carta dei Servizi, individua            
tra gli impegni da assumere con il cittadino la gestione e il                   
controllo dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie;                      
- l'Assessorato regionale alla Sanita' della Regione Emilia-Romagna             
ha ottenuto l'approvazione del competente Ministero del progetto                
presentato nell'ambito del finanziamento degli obiettivi di carattere           
prioritario e di rilievo nazionale a norma dell'art. 1, commi 34 e 34           
bis della Legge 662/97 su FSN 1998 - parte corrente "Liste di attesa            
per ricoveri ospedalieri";                                                      
- nell'ambito del progetto succitato e' stata individuata una prima             
fase di acquisizione di informazioni relativamente alla gestione e              
alla entita' delle liste di attesa per ricoveri ospedalieri per                 
realizzare la quale e' stata attivata, con delibera della Giunta                
regionale n. 2259 del 30 novembre 1998, una convenzione con la                  
Societa' di Servizi CUP 2000 ed e' stato inserito, fra gli obiettivi            
proposti ai Direttori generali nell'ambito del Piano delle azioni               
1999, l'obbligo di partecipazione all'avvio di un sistema regionale             
di monitoraggio dei tempi di attesa dei ricoveri ospedalieri;                   
viste le risultanze emerse dal documento redatto, in adempimento                
della succitata delibera della Giunta regionale 2259/98, dalla                  
Societa' di Servizi CUP 2000 e dalla prima verifica dei tempi di                
attesa per ricoveri ospedalieri relativa a tutte le strutture                   
pubbliche regionali, risultanze che evidenziano una marcata                     
disomogeneita' fra le diverse realta' regionali relativamente sia               
alle modalita' di gestione che alle modalita' di calcolo dei tempi di           
attesa, nonche' alla entita' dei tempi di attesa stessi;                        
tenuto conto che la Regione Emilia-Romagna ha gia' provveduto con la            
delibera della Giunta regionale n. 1296 del 27 luglio 1998, alla                
definizione dei criteri per la gestione delle liste di attesa e per             
la determinazione del tempo massimo di attesa per le prestazioni                
specialistiche ambulatoriali, come previsto dal DLgs 124/98;                    
atteso che si ritiene necessario prevedere analogo provvedimento                
anche per i ricoveri ospedalieri, tenendo conto della particolare               
rilevanza sanitaria che tali prestazioni rivestono;                             
ritenuto indispensabile, al fine di garantire omogenee condizioni               
relativamente alla trasparenza, ai livelli qualitativi di gestione e            
alle modalita' di informazione rispetto al tema delle attese per i              
ricoveri ospedalieri elettivi, e al fine di agire in senso positivo             
sulle attese per tali prestazioni, prevedere che nel corso dell'anno            
2000 le Aziende sanitarie pubbliche e le Strutture di ricovero                  
private accreditate agiscano nel rispetto di requisiti e linee                  
organizzative comuni fissate a livello regionale;                               
dato atto, ai sensi dell'art. 4, comma 6, della L.R. 19 novembre                
1992, n. 41 e della propria deliberazione n. 2541 del 4 luglio 1995,            
dei pareri favorevoli sulla presente deliberazione espressi:                    
- dal Responsabile del Servizio Presidi ospedalieri, dott. Sergio               
Venturi, in ordine alla regolarita' tecnica;                                    
- dal Direttore generale alla Sanita', dott. Franco Rossi, in ordine            
alla legittimita';                                                              
su proposta dell'Assessore alla Sanita',                                        
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare i contenuti del documento "Linee guida per la                   
gestione dell'accesso alle prestazioni di ricovero elettivo",                   
Allegato 1 al presente atto, del quale costituisce parte integrante e           
sostanziale;                                                                    
2) di vincolare le Aziende sanitarie pubbliche e le Strutture di                
ricovero private accreditate alla realizzazione di quanto previsto              
dal succitato Allegato 1, secondo i tempi e le modalita' ivi                    
specificati;                                                                    
3) di pubblicare il presente provvedimento, comprensivo degli                   
allegati, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                
Linee guida per la gestione dell'accesso alle prestazioni di ricovero           
elettivo                                                                        
Motivazioni e finalita'                                                         
Finalita' del presente atto e' quella di individuare i requisiti del            
sistema di gestione delle liste di attesa per i ricoveri ospedalieri            
programmati (LdA) e delle prenotazioni dei ricoveri stessi cui                  
dovranno adeguarsi le Aziende sanitarie pubbliche e le Strutture di             
cura private della regione Emilia-Romagna.                                      
Ulteriore finalita' e' quella di fornire elementi utili alla                    
programmazione strategica aziendale relativamente al medesimo tema.             
Per ricovero programmato si intende il ricovero in regime ordinario o           
in regime di day-hospital che, in relazione alle condizioni cliniche            
del paziente o ai trattamenti cui il paziente deve essere sottoposto,           
puo' essere programmato per un periodo successivo al momento in cui             
il clinico ha rilevato la indicazione al ricovero stesso.                       
La definizione di requisiti e' da ritenersi una delle misure                    
indispensabili ad affrontare in modo sistematico il tema della                  
gestione delle liste d'attesa per ricoveri ospedalieri programmati.             
Tale tema riveste interesse in relazione a molteplici aspetti, comuni           
in parte a quelli relativi alle liste di attesa per le prestazioni              
ambulatoriali che sono gia' state affrontate nel corso degli anni               
1998 e 1999 dall'Assessorato regionale alla Sanita' della Regione               
Emilia-Romagna. Il primo, e piu' importante, fra questi aspetti e'              
quello relativo alla qualita' del servizio offerto al cittadino in              
termini di equita' di accesso, accessibilita', trasparenza,                     
semplificazione delle procedure, informazione e partecipazione;                 
ulteriore finalita' e' quella informativa rispetto ad un fenomeno,              
estremamente importante dal punto di vista sanitario e dei rapporti             
con l'utenza, sul quale sono disponibili, ai vari livelli,                      
informazioni scarse e disomogenee.                                              
Sono poi da considerare i possibili riflessi sul versante                       
dell'organizzazione complessiva del Sistema sanitario regionale, con            
particolare riferimento alla efficienza allocativa.                             
Da quanto suddetto derivano le finalita' che i criteri individuati              
dal presente atto perseguono:                                                   
- garantire equita' nell'accesso alle prestazioni di ricovero                   
programmato;                                                                    
- garantire che l'accesso del paziente alle prestazioni di ricovero             
sia gestito ad un livello qualitativo ottimale;                                 
- favorire l'ottimizzazione nell'impiego delle risorse aziendali;               
- definire modalita' uniformi di determinazione delle variabili da              
utilizzare per il calcolo della durata delle attese per gruppi                  
omogenei di prestazioni;                                                        
- stimolare la attivita' di programmazione strategica aziendale sul             
tema delle liste di attesa per ricoveri programmati, con l'obiettivo            
di migliorare il livello di accessibilita' a tali prestazioni, anche            
attraverso una riduzione dei tempi di attesa.                                   
1.1 Garantire equita' nell'accesso a prestazioni di ricovero                    
programmato                                                                     
L'equita' di accesso alle prestazioni puo' essere garantita da una              
gestione della prenotazione dei ricoveri che:                                   
- si basi su una definizione esplicita dei criteri di priorita',                
criteri che dovranno essere sviluppati secondo presupposti equi e non           
discriminatori,                                                                 
- si realizzi secondo modalita' definite che prevedano una chiara               
individuazione delle responsabilita'.                                           
evidente come la gestione operativa degli accessi alle prestazioni              
dovra', affinche' la equita' auspicata si realizzi, corrispondere a             
quanto definito.                                                                
L'ordine di effettivo accesso alle prestazioni di ricovero                      
programmato si determina principalmente sulla base dei seguenti                 
fattori:                                                                        
- livello di priorita' clinica;                                                 
- ordine cronologico di iscrizione in lista;                                    
- risorse necessarie.                                                           
1.1.1 Livello di priorita' clinica                                              
I criteri di determinazione del livello di priorita' devono essere              
esplicitati a priori, per le piu' significative tipologie di ricovero           
o intervento che presentino liste di attesa, in tutte le Aziende.               
Sarebbe auspicabile la definizione dei criteri generali a livello di            
struttura ospedaliera e la loro successiva traduzione per le                    
casistiche specifiche trattate nei singoli dipartimenti o reparti.              
I criteri di priorita' si devono basare in primo luogo sulle                    
caratteristiche cliniche del quadro patologico presente: eziologia              
(neoplastica, infiammatoria, degenerativa, . . . ), stadio della                
patologia, decorso della patologia, con particolare riguardo ai                 
possibili danni legati a ritardi nel trattamento, presenza ed                   
intensita' di sintomi e deficit funzionali, fattispecie particolari             
che richiedano di essere trattate secondo tempistiche prefissate.               
Anche altri aspetti possono pero' essere individuati localmente quali           
determinanti del livello di priorita', ad esempio l'incompatibilita'            
di una situazione patologica con l'occupazione lavorativa del                   
paziente.                                                                       
ipotizzabile una classificazione in tre categorie (all'interno delle            
quali prevedere eventualmente sottocategorie) sulla base del grado di           
relativa urgenza clinica che tenga conto dello stato attuale del                
paziente e della possibile evoluzione del quadro clinico:                       
categoria 1 - condizione che puo' rapidamente peggiorare fino al                
punto di evolvere verso una situazione di emergenza. Richiede percio'           
un intervento che pur programmabile deve essere eseguito nel minor              
tempo possibile;                                                                
categoria 2 - condizione che potendo determinare dolore, disfunzione            
o disabilita', non appare suscettibile di evoluzione peggiorativa in            
tempi rapidi;                                                                   
categoria 3 - condizione che di norma non determina se non in misura            
minima dolore, disfunzione o disabilita', non peggiora rapidamente e            
non ha le potenzialita' per acquisire un carattere di emergenza.                
Uno stesso intervento puo' essere ricompreso in categorie diverse a             
seconda del grado di gravita' della patologia (ad esempio: un                   
intervento per arteriopatia ostruttiva puo' rientrare in categoria 1            
se la patologia e' al terzo e quarto stadio e in categoria 2 se e' al           
secondo stadio; interventi per patologie vertebrali possono rientrare           
in categoria 1 se e' presente un danno neurologico ingravescente e in           
categoria 2 se vi e' instabilita' o rischio di danno neurologico,               
etc).                                                                           
Un sistema di classificazione unico garantisce una definizione delle            
priorita' omogenea e sistematica per tutte le aziende fornendo dati             
confrontabili.                                                                  
L'individuazione dei livelli di priorita' e' principalmente a carico            
dei professionisti operanti all'interno delle strutture ospedaliere             
aziendali, ma ad essa possono concorrere anche altre componenti,                
professionali o no, per un supporto metodologico e un raccordo con              
l'ambiente esterno all'ospedale.                                                
La definizione delle priorita' puo' articolarsi per unita' operativa,           
specialita', dipartimento, all'interno dei singoli stabilimenti o               
presidi ospedalieri, o per il complesso della Azienda: quello che e'            
assolutamente imprescindibile e' che tutti gli aspetti siano                    
chiaramente affrontati in un documento ufficiale della Direzione                
aziendale e che vengano tradotti in informazioni codificate che,                
trasmesse a chi accetta la prenotazione, permettano di attribuire               
correttamente un livello di priorita' o uno score progressivo - per             
ogni singolo caso - che deve essere annotato sul registro di                    
prenotazione.                                                                   
Un aspetto da tenere presente, sempre al fine di garantire equita',             
e' legato al fatto che poiche' il livello di priorita' clinica di un            
paziente puo' modificarsi nel tempo sara' necessario prevedere, a               
livello di sistema di gestione delle prenotazioni, la registrazione             
di tali modifiche.                                                              
L'aspetto relativo ai criteri di priorita' clinica per l'accesso ai             
ricoveri si attiva secondariamente a quelli che sono i criteri in               
base ai quali viene posta la indicazione al ricovero stesso. Il tema            
della appropriatezza della indicazione e' pertanto anch'esso                    
rilevante ai fini di garantire equita' di accesso alle prestazioni,             
poiche' si possono verificare situazioni nelle quali "soglie" diverse           
per il ricovero determinano un diverso utilizzo delle risorse.                  
1.1.2 Ordine cronologico di iscrizione in lista                                 
Il concetto di ordine cronologico non richiederebbe di per se'                  
ulteriori spiegazioni. Vista la complessita' del tema si ritiene                
comunque opportuno sottolineare alcuni aspetti.                                 
In primo luogo costituisce requisito irrinunciabile di un sistema di            
gestione dei ricoveri programmati la registrazione della data di                
prenotazione, intesa come data nella quale la richiesta di ricovero             
e' pervenuta all'operatore addetto all'accettazione delle                       
prenotazioni: tale data deve essere riportata sul registro delle                
prenotazioni previsto dall'art. 3, comma 8, della Legge 724/94, sia             
che esso sia gestito in forma cartacea, sia che esso si connoti come            
sistema di prenotazione informatizzata vero e proprio.                          
La data di prenotazione dovra' essere registrata fra le informazioni            
di accettazione che andranno a confluire sulla scheda nosologica,               
potendo derivare o direttamente da un sistema di prenotazione                   
informatizzata o dalla proposta di ricovero che rechera' la data di             
prenotazione gia' riportata sul registro cartaceo. La data di                   
prenotazione sara' compresa a partire dall'1 gennaio 2000 fra le                
informazioni della Scheda di dimissione ospedaliera regionale.Come              
per le prestazioni ambulatoriali, anche per i ricoveri programmati,             
soprattutto qualora i tempi di attesa si presentino molto lunghi,               
possono verificarsi rinunce temporanee o sospensioni, le prime                  
relative a pazienti che, chiamati per il ricovero, abbiano rinunciato           
per indisponibilita' temporanea, ma che rimangono in attesa della               
disponibilita' successiva; le seconde si riferiscono a situazioni               
nelle quali il paziente esprima la indisponibilita' all'eventuale               
ricovero per un periodo di tempo determinato. Ulteriori eventi sono             
rappresentati dalle mancate presentazioni, pazienti chiamati per il             
ricovero che, senza preavvisare il reparto, non si sono presentati              
per il ricovero stesso; pazienti ricoverati, ma dimessi, per problemi           
organizzativi, prima di aver ricevuto il trattamento richiesto. Tutte           
queste eventualita' influenzano sia la determinazione della durata              
delle attese che l'ordine di accesso dei pazienti disponibili: e'               
pertanto importante ricondurre ad una condizione di leggibilita'                
questi fenomeni, unitamente a quello dei cosiddetti "abbandoni",                
ovvero delle rinunce definitive, e prevedere una modalita' univoca di           
trattamento di queste situazioni. In pratica e' necessario registrare           
questi eventi, prevedendo l'inserimento sul registro di un campo                
specifico per l'aggiunta di note scritte; nei sistemi di prenotazione           
informatizzati la modalita' di calcolo della durata delle attese                
dovra' in prosieguo tenerne adeguato conto. Devono poi essere                   
chiarite a priori le procedure da seguire nei singoli casi, decidendo           
dopo quante rinunce, o dopo quale periodo massimo di sospensione,               
debba essere prevista una nuova iscrizione in lista.                            
Un sistema informatizzato di raccolta dei dati del registro di                  
prenotazione permette una gestione piu' agevole delle liste in quanto           
offre la possibilita', con un programma appositamente predisposto, di           
avere indicazioni in tempo reale di diversi tipi di fenomeni. Saranno           
fornite successivamente indicazioni specifiche per la gestione                  
informatizzata tenendo conto delle garanzie di sicurezza richieste              
dalla normativa vigente.                                                        
Tali eventi oltre a costituire aspetti da affrontare sistematicamente           
ed esplicitamente per una equa gestione degli accessi rappresentano             
anche un tema di rilevanza gestionale: le Aziende devono prevedere              
opportune strategie di contatto con i pazienti e di gestione delle              
risorse, oltre che delle liste di prenotazione, tendenti a ridurre il           
loro impatto negativo.                                                          
1.1.3 Risorse necessarie                                                        
L'accesso del paziente e' influenzato dalla necessita' che siano                
disponibili determinate risorse specifiche (posti letto di terapia              
intensiva postoperatoria, tempi di sala operatoria molto lunghi) e              
piu' in generale dalla programmazione dell'attivita' chirurgica                 
legata alla disponibilita' delle risorse necessarie all'esecuzione di           
un determinato intervento (esempio: disponibilita' di attrezzature              
diagnostiche, disponibilita' degli operatori) e ai tempi di                     
esecuzione degli interventi stessi. Di tali aspetti occorre tenere              
conto nella gestione delle liste di attesa e devono essere                      
esplicitamente presi in considerazione a livello di regolamentazione            
aziendale.                                                                      
L'obiettivo di garantire un equo accesso deve essere perseguito anche           
in relazione alle attivita' libero professionali: le Aziende dovranno           
vigilare affinche', come previsto dal comma 3 dell'articolo 15                  
quinquies del DLgs 19 giugno 1999, n. 229, si realizzi appieno il               
corretto equilibrio fra attivita' istituzionale ed attivita' libero             
professionale. In particolare i piani di attivita' aziendali dovranno           
tenere conto, relativamente a tale aspetto, anche dei dati relativi             
alle liste di attesa. Inoltre, i percorsi, la documentazione relativa           
alla attivita' di prenotazione e la informazione fornita agli utenti,           
per le attivita' libero-professionali dovranno essere sempre                    
chiaramente distinguibili rispetto a quelli relativi alle attivita'             
istituzionali.                                                                  
1.2 Garantire che l'accesso del paziente alle prestazioni di ricovero           
sia gestito ad un livello qualitativo ottimale                                  
La gestione dell'accesso alle prestazioni di ricovero programmato               
rappresenta un importante occasione di rapporto fra Sistema sanitario           
ed utenza: e' pertanto fondamentale che si realizzi un innalzamento             
della qualita' del servizio offerto. Presupposto necessario al                  
conseguimento di tale obiettivo e' la predisposizione di strumenti              
corretti di informazione all'utenza relativamente al percorso di                
accesso al ricovero. E' pertanto necessario offrire riferimenti certi           
agli utenti nelle fasi che precedono e preparano l'accesso alla                 
degenza permettendo cosi' loro di orientarsi e di entrare in contatto           
con gli interlocutori preposti a fornire le informazioni di cui                 
necessitano. Ogni Azienda dovra' pertanto dotarsi di strumenti di               
informazione per gli utenti, strumenti che esplicitino i passaggi e             
gli interlocutori che intervengono nel processo che va dalla                    
richiesta di ricovero al ricovero, passando attraverso le fasi                  
intermedie di prenotazione (chi, con quale modalita' organizzativa,             
secondo quali criteri), permanenza in lista (chi, con quale modalita'           
organizzativa, contatti periodici per i pazienti con lunghe liste di            
attesa ogni . . . e pulizia della lista) chiamata da lista (chi,                
quanto tempo prima, verosimilmente diverso per le tre categorie di              
priorita') e preparazione preintervento (chi e con quali modalita').            
Per ciascun passaggio occorre definire chiaramente chi e' preposto              
all'attivita', con quali modalita' e tempi.                                     
La esplicitazione di procedure e riferimenti permettera' inoltre                
all'utente di esercitare un maggiore controllo sull'iter seguito                
dalla propria richiesta di ricovero oltre che di collaborare in modo            
piu' fattivo con le strutture, ad esempio segnalando per tempo                  
eventuali rinunce.                                                              
Le informazioni fornite agli utenti, dovranno comprendere gli                   
standard aziendali relativi al tempo di attesa massimo per la                   
tipologia di prestazione richiesta e quelli relativi al tempo di                
preavviso che la struttura fornira' al paziente. La semplice                    
esplicitazione di criteri e percorsi di accesso non e' pero'                    
sufficiente a produrre gli effetti desiderati in termini di                     
semplificazione e qualita' del servizio. In questo senso le                     
componenti del servizio che determinano il raggiungimento di elevati            
standard qualitativi sono:                                                      
- professionalita' nella funzione di contatto col paziente,                     
assicurata da personale adeguatamente formato e dedicato a questa               
attivita';                                                                      
- contatto periodico col paziente al fine di rendere evidente e                 
concreta l'attivita' di supporto e di assistenza offerta nella fase             
che precede la degenza;                                                         
- gestione piu' razionale della funzione di chiamata del paziente;              
- verifica periodica della disponibilita' del paziente prenotato e              
pulizia sistematica delle liste d'attesa allo scopo di liberare                 
risorse ed evitare aggiustamenti continui dell'attivita' programmata;           
- collegamento con l'attivita' ambulatoriale per organizzare al                 
meglio il percorso degli accertamenti pre-ricovero, o dell'eventuale            
predeposito, riducendo al minimo il numero di spostamenti del                   
paziente e dando garanzia del rispetto dei tempi di attesa                      
prospettati per il ricovero.                                                    
Il modo piu' adeguato per dare attuazione a tali requisiti sembra               
consistere nell'adozione di sistemi centralizzati in cui la gestione            
degli aspetti suddetti, non la vera e propria elezione del paziente,            
siano affidate ad una struttura unica in grado di servire piu'                  
reparti dell'ospedale.                                                          
Nel caso cio' non sia realizzabile la Direzione aziendale dovra'                
comunque mettere in atto meccanismi che consentano di garantire una             
omogenea gestione a livello periferico del percorso di accesso alle             
prestazioni di ricovero.                                                        
L'attivazione di una gestione centralizzata permetterebbe:                      
- di poter contare su personale che da un lato risulta essere                   
maggiormente qualificato per l'attivita' di contatto del pubblico               
rispetto a coloro che svolgono questo compito all'interno del                   
reparto, a tutto vantaggio della qualita' del rapporto col paziente;            
dall'altro, essendo incaricato di svolgere esclusivamente questo tipo           
di funzioni, e' in grado di gestire con maggiore efficacia                      
l'attivita' di chiamata dei pazienti e non e' costretto a                       
intrattenere con l'utenza relazioni sbrigative o superficiali per il            
timore di penalizzare altre mansioni ritenute piu' utili e piu'                 
confacenti alla propria professionalita';                                       
- di dare luogo, tramite il contatto telefonico e la comune attivita'           
di sportello, a un servizio piu' continuativo di assistenza e di                
distribuzione di informazioni al paziente, anche allo scopo di                  
orientare l'utenza e di non generare in essa quella sensazione di               
abbandono che si verifica assai di frequente in tali occasioni;                 
- di coordinare al meglio le attivita' di prenotazione dei ricoveri e           
delle prestazioni ambulatoriali in modo da ottimizzare l'iter                   
complessivo di preparazione alla degenza; questo aspetto assumerebbe            
ulteriore rilevanza in considerazione della possibilita' di creare un           
sistema CUP integrato i cui sportelli possano gestire ogni tipo di              
prenotazione, ambulatoriale e di ricovero;                                      
- di agevolare la raccolta e la trasmissione di informazioni                    
riguardanti i tempi di attesa, sia a indirizzo degli organi preposti            
al controllo e alla pianificazione, sia rivolte ai cittadini e ai               
medici di Medicina generale, con la prospettiva di dare corpo a un              
servizio informativo sulle liste d'attesa nei Presidi ospedalieri di            
tutta la regione che orienti le aspettative dei cittadini e dia loro            
modo di esercitare una maggiore liberta' di scelta.                             
La presenza di un'unica modalita' di accesso ai ricoveri all'interno            
dell'ospedale, o comunque di un numero di percorsi estremamente                 
ridotto, contribuisce a rendere ulteriormente riconoscibile, e dunque           
trasparente, l'iter seguito dal paziente proprio perche' ne riduce la           
variabilita' da reparto a reparto. Il paziente potra' muoversi                  
pressoche' sempre allo stesso modo a prescindere dal reparto a cui si           
rivolge per usufruire della prestazione.                                        
anche in tal caso evidente come non possa essere sufficiente la                 
esplicitazione di percorsi, procedure e standard, ma che quanto                 
esplicitato debba avere contenuti che siano in linea con gli                    
obiettivi di miglioramento della qualita' del servizio. E' pertanto             
auspicabile che avvenga a livello locale un confronto con le diverse            
componenti (clinici operanti all'interno e all'esterno delle                    
strutture di ricovero, rappresentanze degli utenti) che miri a                  
condividere i contenuti dei documenti suddetti.                                 
1.3 Favorire l'ottimizzazione nell'impiego delle risorse aziendali              
Una maggior attenzione agli aspetti gestionali e' finalizzata anche a           
fornire alle unita' operative e alle strutture di ricovero strumenti            
che siano di supporto alla pianificazione dell'attivita' del reparto:           
una scelta di centralizzazione potra' inoltre tradursi in un                    
alleggerimento del carico di lavoro per il personale, per lo piu'               
sanitario, di reparto.                                                          
Una miglior pianificazione dovrebbe portare al pieno utilizzo delle             
capacita' produttive esistenti, con positivi riflessi sui tempi di              
attesa per i cittadini.                                                         
Poiche' le liste di attesa piu' rilevanti sono relative ad interventi           
chirurgici la risorsa il cui utilizzo dovrebbe essere maggiormente              
presidiato e' il tempo di sala operatoria: e' pertanto auspicabile              
che ogni Azienda attivi sistemi di controllo dell'utilizzo delle                
strutture operatorie.                                                           
L'informatizzazione del registro di prenotazione permetterebbe                  
collegamenti diretti con altri "settori" (accettazione, CUP)                    
necessariamente attivati nel percorso che si conclude con                       
l'ammissione dell'utente.                                                       
1.4 Definire modalita' uniformi di determinazione delle variabili da            
utilizzare per il calcolo della durata delle attese per gruppi                  
omogenei di prestazioni                                                         
La possibilita' di usufruire di un sistema esplicito di gestione                
della lista di attesa costituisce un presupposto per la                         
determinazione secondo modalita' omogenee della durata delle liste di           
attesa all'interno degli stabilimenti, delle Aziende e della regione.           
Le due dimensioni piu' rilevanti sono quella temporale e quella                 
quantitativa della lista. Per quanto riguarda tale secondo aspetto              
assume una rilevanza assoluta la pulizia periodica della lista                  
stessa, poiche' in molti casi, soprattutto per liste di lunga durata,           
un elevato numero dichiarato di pazienti in lista non corrisponde a             
pazienti che stiano effettivamente aspettando, poiche' parte degli              
stessi ha nel frattempo rinunciato all'intervento in quella sede. Per           
tale motivo, oltre che per i motivi di funzionalita' piu' sopra                 
elencati, diviene indispensabile procedere con regolarita' a tale               
operazione.                                                                     
Per quanto riguarda la dimensione temporale della attesa, questa                
presenta numerosi aspetti critici.                                              
In primo luogo sarebbero in linea teorica percorribili due modalita'            
di determinazione della durata della attesa, retrospettiva, andando a           
verificare quanto hanno effettivamente atteso gli ultimi pazienti che           
sono stati effettivamente ricoverati, o prospettica, andando a                  
determinare quale attesa realmente si prospetta, appunto, per i                 
pazienti che, in quel momento, si presentano per la prenotazione, la            
seconda modalita' avrebbe sicuramente un contenuto informativo molto            
piu' rilevante per l'interessato, ma puo' essere percorribile solo              
per tipologie di ricovero che presentino tempi di attesa limitati ed            
una organizzazione delle attivita' molto standardizzata (sedute                 
dedicate in numero fisso e con numeri di interventi fissi per seduta)           
tale da renderla di fatto assimilabile ad una attivita'                         
ambulatoriale.                                                                  
La prima modalita' sembra essere la piu' utilmente proponibile nella            
situazione attuale, i punti da determinare sono relativi al numero di           
effettivi ricoveri per tipologia le cui attese devono essere                    
determinate al fine di definire il tempo di attesa: inoltre deve                
essere definito quale dei tempi determinati deve essere ritenuto il             
tempo di attesa effettivo per quella tipologia di ricovero in quella            
struttura: il tempo di attesa massimo, la media delle attese, la                
moda. Naturalmente tale seconda scelta dipende strettamente dalla               
prima ed assume criticita' nelle situazioni in cui si osservi una               
ampia variabilita' nei tempi di attesa.                                         
Queste condizioni valgono sia per la rilevazione interna dei tempi di           
attesa che per la rilevazione da inviare alla Regione per il                    
monitoraggio semestrale: per tale seconda finalita' e' pero'                    
opportuno sottolineare come la rilevazione debba limitarsi ad alcune            
tipologie di ricovero critiche a livello regionale e ai problemi                
locali rilevanti.                                                               
Per il 2000 e' previsto l'inserimento del campo data di prenotazione            
nella scheda nosologica. La disponibilita' di tale informazione, per            
i ricoveri programmati, prevedibilmente a partire dal secondo                   
semestre dell'anno, rendera' possibile un monitoraggio dei tempi                
omogeneo a livello regionale: rimarranno da individuare gli aggregati           
significativi di codici (ad esempio a quali codici corrisponde la               
protesi d'anca) da individuare come unita' di osservazione e le                 
modalita' di analisi dei dati.                                                  
Le informazioni relative al numero dei pazienti in attesa potranno              
essere pero' rilevate in modo indiretto, a partire dal numero di                
pazienti trattati nell'unita' di tempo e dai tempi di attesa.                   
A livello aziendale sara' pertanto auspicabile una analisi piu'                 
specifica relativamente a tale dimensione.                                      
1.5 Stimolare la attivita' di programmazione strategica aziendale sul           
tema delle liste di attesa per ricoveri programmati, con l'obiettivo            
di migliorare il livello di accessibilita' a tali prestazioni, anche            
attraverso una riduzione dei tempi di attesa                                    
Oltre agli aspetti relativi a trasparenza, informazione e qualita'              
del processo, e' chiaro come sia cruciale, soprattutto per l'utenza,            
il tema di effettiva accessibilita' ai ricoveri programmati,                    
accessibilita' determinata per lo piu' dal tempo di attesa necessario           
per ottenere tale tipologia di prestazione.                                     
Le Aziende sono pertanto tenute a fare oggetto di specifica                     
attenzione le situazioni nelle quali le liste di attesa per una                 
determinata tipologia di ricovero siano particolarmente consistenti,            
orientativamente in tutti i casi in cui superino i 180 giorni, ed               
avviare una analisi specifica atta ad individuare determinanti e                
possibili soluzioni.                                                            
Rispetto a tale ultimo aspetto e' fondamentale ribadire come un                 
semplice incremento delle risorse dedicate possa in molti casi non              
solo essere inefficace per ottenere una riduzione durevole delle                
attese, ma possa, paradossalmente condurre alla determinazione di               
tempi di attesa ancora maggiori.                                                
Questo perche' la tematica e' soggetta a complesse e per lo piu'                
peculiari per ciascuna realta', interazioni con altri aspetti.                  
inoltre evidente come un diverso livello di appropriatezza nella                
individuazione delle indicazioni possa influire pesantemente sul                
numero di pazienti trattati e in lista di attesa, e quindi sulla                
entita' delle attese.                                                           
Su tale tema e' pertanto auspicabile che, in linea con le indicazioni           
del Piano sanitario regionale 1999/2001, sia a livello regionale che            
locale vengano individuate in modo esplicito, sulla base dell'analisi           
delle evidenze scientifiche, e per le situazioni caratterizzate da              
maggior frequenza e rilevanza, le indicazioni cliniche al ricovero.             
Ove possibile tali indicazioni dovrebbero definire anche le                     
caratteristiche dei casi trattabili in regime di ricovero ordinario o           
viceversa in regime diurno.                                                     
Al di la' delle azioni di piu' razionale gestione degli accessi e di            
razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse gia' presenti, che                
presentano sempre riflessi positivi e sono da ritenersi in ogni caso            
dovute, la messa in campo di soluzioni per il problema delle liste di           
attesa per i ricoveri programmati deve sempre prevedere una analisi             
sistemica del problema nella specifica realta' volta ad individuare             
compiutamente le interazioni del processo in oggetto con gli altri              
processi aziendali, con il sistema degli incentivi interni ed esterni           
al sistema, con le aspettative dell'utenza.                                     
2 Azioni aziendali e tempi di attuazione                                        
Compito delle Aziende e' recepire i principi del presente documento             
per definire percorsi di accesso uniformi a livello aziendale,                  
armonizzando le soluzioni eventualmente gia' sviluppate a livello di            
singola unita' operativa e individuando un modello organizzativo che,           
da un lato, fornisca uno schema generale su cui fondare il sistema              
centralizzato di prenotazione e, dall'altro, lasci aperti gli spazi             
necessari per rispondere alle specifiche esigenze dei reparti.                  
Per ciascuna delle azioni proposte e' fondamentale, da parte della              
Direzione aziendale, una individuazione esplicita delle                         
responsabilita' per le diverse fasi quale elemento necessario a                 
garantire una ottimale efficacia operativa.                                     
Si ritiene che ogni Azienda debba procedere entro sei mesi dalla data           
di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale delle presenti linee guida            
a:                                                                              
- definire il modello organizzativo per la gestione delle liste di              
attesa per ricoveri programmati, con particolare attenzione al                  
rispetto della normativa in materia di registri di ricovero e                   
rispetto della privacy;                                                         
- definire i requisiti di accesso alla lista d'attesa per i ricoveri            
programmati validi nella propria realta' (medico da cui puo'                    
provenire la richiesta di ricovero, tipo di informazioni da includere           
nella richiesta di ricovero, misure per attuare controlli di                    
appropriatezza della richiesta, . . . );                                        
- definire i criteri, le modalita' e le figure coinvolte nel processo           
che porta a determinare l'ordine di chiamata dei pazienti;                      
- definire le modalita' di gestione dei rapporti con gli utenti                 
relativamente al tema delle liste di attesa dei ricoveri                        
(informazione, contatti, . . . );                                               
- definire gli standard aziendali relativamente a: tempi e modalita'            
della comunicazione al paziente della data o del periodo del                    
pre-ricovero e del ricovero, contatti periodici con i pazienti                  
iscritti in lista, pulizia periodica della lista, tempi di attesa per           
le piu' rilevanti tipologie di ricovero programmato;                            
- definire le modalita' di monitoraggio periodico delle liste;                  
- procedere all'analisi formale delle situazioni maggiormente                   
critiche, con particolare riferimento alla verifica dell'ottimale               
utilizzo delle risorse aziendali, con conseguente predisposizione di            
piani aziendali per il loro recupero.                                           

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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