REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 ottobre 2000, n. 1683

Approvazione schema contratto ricerca con Dipartimento di Ingegneria strutturale del Politecnico di Milano per definizione elementi tecnici finalizzati a valutazione pericolosita' per riclassificazione sismica territorio regionale Emilia-Romagna, nonche' per supporto tecnico-scientifico in analisi di vulnerabilita' e danno

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Premesso:                                                                       
- che con decreti del Ministro dei Lavori pubblici, emanati - di                
concerto con il Ministro per l'Interno - in data 23 luglio 1983 e 23            
febbraio 1984, e' stata resa vigente la riclassificazione sismica del           
territorio regionale dell'Emilia-Romagna per complessivi 89 comuni              
(su un totale di 341) identificati di seconda categoria con grado di            
sismicita' S = 9;                                                               
- che, rispetto a tale decisione, allora di competenza statale, venne           
a suo tempo espresso, ai sensi dell'art. 3, comma 2 della Legge 2               
febbraio 1974, n. 64, un articolato e motivato parere della Regione             
Emilia-Romagna approvato con deliberazione del Consiglio regionale n.           
1704 del 28 febbraio 1983;                                                      
- che, in particolare in quel parere regionale, venne riconosciuta la           
fondatezza della proposta nazionale e la conseguente urgenza di                 
procedere alla suddetta riclassificazione con l'inclusione di aree              
per le quali, anche solo attraverso una analisi di parametri                    
storico-statistici della sismicita' verosimilmente sperimentata nelle           
diverse aree negli ultimi mille anni, si evidenziava una                        
pericolosita' paragonabile e non inferiore a quella delle zone gia'             
comprese negli appositi elenchi (per un precedente totale di soltanto           
12 comuni classificati sismici per l'Emilia-Romagna). Contestualmente           
vennero pero' sottolineate anche le esigenze:                                   
- di completare la definizione di modelli sismotettonici per l'intero           
territorio nazionale e in particolare per una regione come                      
l'Emilia-Romagna, caratterizzata dalla presenza di vaste aree                   
appenniniche e di pianura con valori dei parametri di pericolosita'             
di poco inferiori a quelli adottati per la riclassificazione del                
1983;                                                                           
- di riconsiderare la suddivisione dei comuni classificati sismici              
per due sole categorie, prima e seconda, insufficienti a cogliere               
l'articolata gamma di differenti situazioni presenti nel territorio             
nazionale. Peraltro, le attuali zone classificate sismiche di terza             
categoria, introdotte per la prima volta in Italia nel 1981                     
limitatamente a pochi comuni della Basilicata, Campania e Puglia,               
sottolineano una evidente disomogeneita' di criteri (per quanto                 
impliciti nelle scelte fatte) nel raffronto con i livelli di                    
pericolosita' sismica presenti per altre vaste aree del territorio              
nazionale (tra cui gran parte dell'Emilia-Romagna) attualmente non              
classificate sismiche;                                                          
- che, anche a seguito degli eventi sismici piu' significativi,                 
registrati nel periodo recente in aree non classificate  sismiche               
dell'Emilia-Romagna (in particolare gli eventi del: 9 novembre 1983 -           
nel parmense; 24 aprile e 2 maggio 1987, 15 ottobre 1996, 18 giugno             
2000 - nel reggiano e modenese), pur con effetti di danno non                   
superiori al VII grado MCS e quindi tali da non contraddire                     
sostanzialmente la decisione ministeriale del 1983 di                           
riclassificazione sismica del territorio basata su criteri                      
storico-statistici per l'individuazione di aree con riscontrati (per            
l'arco storico conosciuto) effetti di danno non inferiori all'VIII              
grado MCS, si e' evidenziata l'esigenza di nuove decisioni per                  
l'individuazione di zone sismiche a bassa sismicita'. In tal senso ci           
si e' peraltro gia' mossi nelle precedenti circostanze, formalizzando           
indicazioni tecniche (per l'utilizzo di finanziamenti pubblici)                 
riferite non solo alle riparazioni dei danni, ma anche all'obbiettivo           
di miglioramento della risposta strutturale sotto azioni sismiche,              
per la cui entita' probabilistica si sono assimilati i territori                
comunali interessati a zone sismiche di terza categoria (grado di               
sismicita' S = 6): l'ultimo provvedimento assunto, a seguito del                
sisma del 15 ottobre 1996, di approvazione di "Prescrizioni tecniche            
e parametri" ha poi un particolare valore ufficiale, essendo                    
intervenuto d'intesa con il Ministero dei Lavori pubblici, previo               
parere del Consiglio Superiore;                                                 
- che, pur nella presumibile sostanziale conferma delle zone                    
riclassificate sismiche di seconda categoria nel 1983, non sono da              
escludere anche eventuali limitate ridefinizioni di queste stesse               
zone a seguito di una riverifica dei livelli di pericolosita' sulla             
base delle piu' recenti acquisizioni scientifiche e aggiornamento dei           
dati di base  sulla sismicita' per tutto il territorio regionale                
visto anche in relazione con le regioni contermini e in particolare             
con la Toscana, le Marche e l'Umbria che, assieme alla Regione                  
Emilia-Romagna, sono interessate in piu' zone significative da                  
strutture sismogenetiche comuni;                                                
- che con DLgs 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e                
compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali,            
in attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59", le                  
competenze per l'aggiornamento degli elenchi delle zone dichiarate              
sismiche sono state in parte modificate mantenendo allo Stato ". . .            
sentita la conferenza unificata . . . le funzioni relative . . . ai             
criteri generali per l'individuazione delle zone sismiche . . ."                
(art. 93, comma 4 e comma 1, lett. g) e conferendo "alle Regioni e              
agli Enti locali . . . in particolare . . . l'individuazione delle              
zone sismiche, la formazione e l'aggiornamento degli elenchi delle              
medesime zone" (art. 94, comma 2, lett. a);                                     
- che con L.R. 21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e            
locale", all'art. 145 si dispone che "La Giunta regionale, sentiti le           
Province e i Comuni interessati, provvede, ai sensi della lett. a)              
del comma 2 dell'art. 94 del DLgs n. 112 del 1998, alla                         
individuazione delle zone sismiche nonche' alla formazione e                    
all'aggiornamento degli elenchi delle medesime zone ai sensi                    
dell'art. 3 della Legge 2 febbraio 1974,  n.64 e nel rispetto dei               
criteri generali stabiliti dallo Stato";                                        
- che e' quindi diventata incombenza diretta della Giunta regionale             
l'acquisizione critica di risultati di analisi di pericolosita'                 
sismica, per poter svolgere al meglio il proprio compito                        
istituzionale:                                                                  
- sia nell'ambito della conferenza unificata che deve essere sentita            
per definire, da parte dello Stato, i criteri generali per                      
l'individuazione delle zone sismiche. (La chiarezza e completezza dei           
"criteri generali" sono ovviamente aspetto determinante per                     
salvaguardare l'esigenza di unitarieta' e confrontabilita' dei                  
livelli di protezione da adottare su scala nazionale);                          
- sia per l'individuazione delle zone sismiche nell'ambito del                  
territorio regionale, con aggiornamento dei  relativi elenchi, previa           
consultazione degli Enti locali interessati;                                    
considerato che, nell'ambito delle attivita' di ricerca svolte negli            
scorsi anni dal Gruppo nazionale per la Difesa dai terremoti (GNDT)             
del CNR, si pongono come principali prodotti di riferimento, nonche'            
di ultimo aggiornamento, per i dati di  base utilizzabili per                   
valutazioni di pericolosita':                                                   
- versione ZS4 (aprile 1996) del modello, proposto da Scandone P. et            
al. (1992), di delimitazione delle zone sismogenetiche per il                   
territorio italiano;                                                            
- "NT4.1, Un catalogo parametrico di terremoti in area italiana al di           
sopra della soglia del danno", a cura di Camassi R. e Stucchi M.,               
(1997), successivamente confrontato con il "CFTI, Catalogo dei forti            
terremoti in Italia", a cura di Boschi E. et al., (1995 e 1997) per             
realizzare (1999) il "CPTI, Catalogo parametrico dei terremoti                  
italiani", a cura di un gruppo di lavoro rappresentativo di ING -               
Istituto nazionale di Geofisica, GNDT - Gruppo nazionale per la                 
Difesa dai terremoti, SGA - Storia Geofisica Ambiente e SSN -                   
Servizio Sismico nazionale;                                                     
ritenuto:                                                                       
- che, per un corretto utilizzo - delle sopracitate informazioni di             
base - finalizzato alla revisione della classificazione sismica, sia            
necessario, in primo luogo, chiarire limiti e contenuto informativo             
delle valutazioni di pericolosita'. In particolare si devono                    
sviluppare analisi di sensibilita' dei risultati alle diverse ipotesi           
che devono essere introdotte a causa delle incertezze insite nel                
problema;                                                                       
- che, conseguentemente e piu' in specifico, diventa necessario                 
valutare:                                                                       
a) l'influenza dell'ipotesi di distribuzione spaziale uniforme degli            
eventi all'interno delle zone sismogenetiche. Potra' essere                     
considerata anche l'influenza di una eventuale nuova delimitazione              
delle zone sismogenetiche basata su un dettaglio a scala regionale,             
nonche' su nuovi dati geologico-strutturali e sismologici che si                
siano nel frattempo resi disponibili;                                           
b) le differenze derivanti dall'utilizzo di procedure che prevedono             
la conversione dei dati di intensita' epicentrale in magnitudo e                
l'attenuazione in termini di magnitudo, distanza e accelerazione,               
rispetto ad altre procedure che utilizzano attenuazioni in termini di           
intensita' e conversioni da intensita' locale ad accelerazione;                 
c) le scelte dei periodi di osservazione utilizzati per definire i              
tassi di attivita' delle varie zone sismogenetiche;                             
d) le differenze tra le diverse leggi di attenuazione e l'influenza             
del modo di considerare la dispersione dei dati empirici sui quali si           
basano le leggi di attenuazione;                                                
- che, in secondo luogo, date le caratteristiche del territorio                 
italiano, occorre valutare accuratamente:                                       
e) la scelta del parametro in base al quale si ordinano per livelli             
crescenti di pericolosita' i diversi siti: indagando il modo piu'               
efficace per tenere conto del fatto che si devono confrontare zone              
caratterizzate da eventi relativamente frequenti ma di moderata                 
energia con altre zone dove si hanno eventi piu' rari ma di elevata             
energia;                                                                        
- che, infine, onde consentire scelte razionali, si devono                      
introdurre:                                                                     
f) stime dei maggiori costi derivanti dai livelli di classificazione            
e del conseguente abbattimento di vulnerabilita' del patrimonio                 
edilizio presente nelle diverse aree;                                           
- che per svolgere al meglio le valutazioni di notevole contenuto               
specialistico, di cui alle precedenti lettere da a) ad f), occorre un           
diretto coinvolgimento di risorse di ricerca scientifica preparate,             
sul tema specifico, anche attraverso una significativa esperienza e             
visione critica cosi' come riflesse e rintracciabili nella vicenda              
italiana degli ultimi venti anni circa: prima nel contributo alla               
definizione della "Proposta di riclassificazione sismica del                    
territorio nazionale", pubblicata all'inizio del 1981 tra i prodotti            
del Progetto finalizzato geodinamica del CNR e, per gli anni                    
successivi, nella guida e partecipazione ad attivita' di ricerca del            
GNDT/CNR per gli aspetti di pericolosita' e di rischio sismico, oltre           
che nel contributo diretto - in rapporto con la Regione                         
Emilia-Romagna - allo svolgimento di attivita' che, in coerenza con             
le finalita' e gli obbiettivi del "Protocollo di intesa tra la                  
Regione Emilia-Romagna ed il Gruppo nazionale per la Difesa dai                 
terremoti (GNDT) del CNR, per il contributo, su scala regionale, ad             
una strategia nazionale di difesa dai terremoti" (vigente dal 1984),            
hanno riguardato sia temi utili a definire e indirizzare interventi             
di prevenzione sismica (es. indagine di vulnerabilita', e conseguenti           
valutazioni di rischio, per gli edifici pubblici strategici dei                 
comuni classificati in zona sismica), sia l'organizzazione e                    
svolgimento di attivita' tecniche a seguito di eventi sismici                   
recenti, secondo quanto concretamente avvenuto a seguito degli eventi           
prima citati nel parmense e nel reggiano e modenese;                            
- che il prof. ing. Vincenzo Petrini, ordinario di scienza delle                
costruzioni al Politecnico di Milano, avendo sempre contribuito in              
prima persona alle suddette attivita', ha, come da indicazioni                  
fornite dal Politecnico di Milano, le necessarie competenze per                 
guidare un'attivita' di ricerca che affronti e fornisca indicazioni             
efficaci relativamente ai temi di cui alle precedenti lettere da a)             
ad f), anche per la partecipazione a tavoli tecnici nazionali che               
potranno essere attivati per lo svolgimento dei ruoli istituzionali,            
dello Stato e delle Regioni, ai sensi degli articoli 93 e 94 del DLgs           
112/98 e di altre norme vigenti;                                                
- che, conseguentemente, e' opportuno procedere all'approvazione di             
un apposito contratto di ricerca con il Dipartimento di Ingegneria              
Strutturale del Politecnico di Milano, secondo il testo, allegato               
alla presente deliberazione, nel quale il prof. ing. Vincenzo Petrini           
e' indicato quale responsabile scientifico della stessa ricerca;                
- che e' altresi' opportuno che detto contratto di ricerca preveda              
anche un supporto tecnico-scientifico, in continuita' e sviluppo di             
precedenti positive esperienze, oltre che in eventuale rapporto con             
altri operatori di ricerca appositamente coinvolti, al fine di:                 
g) realizzare e rendere disponibile un costante automatico                      
aggiornamento dei dati di vulnerabilita' raccolti per edifici                   
pubblici strategici per l'organizzazione della protezione civile,               
nonche' la loro integrazione dove possibile - con parametri di                  
pericolosita' locale e di vulnerabilita' urbana, e quindi                       
l'aggiornamento delle corrispondenti valutazioni di rischio e delle             
individuazioni di priorita' per interventi di prevenzione, con                  
relative stime di massima dei costi;                                            
h) attivare una procedura per il sistematico utilizzo degli stessi              
dati in tutte le circostanze decisionali di uso e/o di interventi che           
riguardino uno o piu' di detti edifici pubblici indagati;                       
i) fornire indirizzi per l'estensione delle indagini di                         
vulnerabilita' a campioni rappresentativi di patrimonio edilizio                
destinato ad attivita' ricettive e, comunque, a fabbricati di                   
fruizione pubblica con significativi  affollamenti, per conseguenti             
valutazioni di rischio e definizioni di priorita' di interventi anche           
con valenze territoriali;                                                       
j) contribuire, a seguito di eventi sismici, all'impostazione e al              
coordinamento tecnico-scientifico di rilevamenti analitici dei danni            
e delle relative stime di risorse necessarie per gli interventi di              
riparazione con miglioramento sismico;                                          
k) contribuire all'attivita' di consulenza tecnica regionale per la             
fase di programmazione con prescrizioni tecniche e parametri                    
economici per gli interventi, nonche' - laddove richiesta da                    
particolari circostanze e/o complessita' strutturali - anche per le             
fasi di progettazione, esecuzione dei lavori e controllo sia di                 
interventi di prevenzione sismica su edifici strategici o, comunque,            
di fruizione pubblica, sia di interventi di riparazione con                     
miglioramento sismico per edifici con danni da terremoto;                       
dato atto che lo schema, di contratto di ricerca con il Dipartimento            
di Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano, e' parte                   
integrante della presente deliberazione, con conseguente assunzione -           
da parte della Regione Emilia-Romagna - del relativo impegno di spesa           
per Lire 80.000.000 (pari a Euro 41.316,55) oltre Lire 16.000.000               
(pari a Euro 8.263,31) per IVA con aliquota al 20% per complessive              
Lire 96.000.000 (pari a Euro 49.579,86);                                        
sentita la Commissione consiliare Territorio e Ambiente che, ai sensi           
del quinto comma dell'art. 19 della L.R. 27/85 e successiva                     
modificazione, ha espresso parere favorevole in data 28/9/2000 (prot.           
10649);                                                                         
richiamata:                                                                     
- la propria delibera 2541/95, esecutiva, con la quale sono state               
fissate le direttive per l'esercizio delle funzioni dirigenziali e la           
delibera di Giunta regionale 861/96, di individuazione degli atti di            
gestione di competenza dei dirigenti nell'ambito della Direzione                
generale Ambiente;                                                              
- il DPR 252/98;                                                                
dato atto ai sensi della L.R. 41/92, articolo 4, comma 6 e della                
delibera di Giunta regionale 2541/95, punto 3.1:                                
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Difesa           
del suolo dott. Enrico Carboni in merito alla regolarita' tecnica               
della presente deliberazione;                                                   
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale all'Ambiente            
dott.ssa Leopolda Boschetti in merito alla legittimita' della                   
presente deliberazione;                                                         
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio                  
Ragioneria e Credito dott. Gianni Mantovani in merito alla                      
regolarita' contabile della presente deliberazione;                             
su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa e alla           
Protezione civile;                                                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare, in conformita' alle premesse e per gli obbiettivi in           
queste specificate alle lettere da a) a k), lo schema di contratto di           
ricerca con il Dipartimento di Ingegneria Strutturale del Politecnico           
di Milano, allegato al presente atto quale parte integrante e                   
sostanziale, per la definizione di elementi tecnici finalizzati a               
valutazioni di pericolosita' per la riclassificazione sismica del               
territorio regionale dell'Emilia-Romagna, nonche' per il supporto               
tecnico-scientifico in analisi di vulnerabilita' e danno;                       
2) di dare atto che il Direttore generale all'Ambiente provvedera'              
alla stipula del contratto di ricerca che avra' durata complessiva di           
12 mesi dalla sua sottoscrizione, salvo motivata proroga, richiesta e           
concessa con le modalita' di cui all'art. 2 del contratto di ricerca;           
3) di indicare nell'ing. Giovanni Manieri, Responsabile dell'Ufficio            
Normative e Controlli del Servizio Difesa del suolo, il Dirigente               
responsabile sotto il profilo tecnico della iniziativa in oggetto per           
la Regione Emilia-Romagna, anche con il compito di tenere adeguati              
rapporti informativi e di collaborazione nei confronti di altri                 
uffici regionali con competenze attinenti l'oggetto (es. Ufficio                
Geologico del Servizio Sistemi informativi geografici), in                      
corrispondenza delle tre modalita' temporali individuate e, quindi,             
delle tre previste relazioni illustrative di cui all'art. 4 del                 
contratto di ricerca;                                                           
4) di imputare la spesa di Lire 96.000.000 (pari a Euro 49.579,86)              
compresa IVA al 20%, necessaria per l'espletamento delle attivita'              
previste da parte del Dipartimento di Ingegneria Strutturale del                
Politecnico di Milano, al n. 4096 d'impegno sul Capitolo 47140 "Spese           
per studi, ricerche e progettazione volti alla riduzione del rischio            
sismico (L.R. 19 giugno 1984, n. 35)" del Bilancio per l'esercizio              
2000 che e' dotato della necessaria disponibilita';                             
5) di precisare che tale spesa e' onnicomprensiva di tutti gli oneri,           
comprese le spese vive per viaggi, vitto e alloggio degli operatori,            
coinvolti nelle attivita' previste ai sensi dell'art. 1 del contratto           
di ricerca, e che detta spesa verra' erogata al Dipartimento di                 
Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano secondo le modalita'           
di pagamento fissate nell'art. 4 dello stesso schema di contratto di            
ricerca;                                                                        
6) di dare atto che, ai sensi dell'art. 61 della L.R. 31/77 cosi'               
come sostituito dall'art. 14 della L.R. 40/94, il Responsabile del              
Servizio Difesa del suolo provvedera' alla liquidazione delle spese             
di cui ai punti 4 e 5 sulla base di fatture emesse dal Dipartimento             
di Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano e vistate, per              
rispondenza delle prestazioni rese, dal Responsabile dell'Ufficio               
Normative e Controlli;                                                          
7) di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel                    
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                              
CONTRATTO DI RICERCA                                                            
tra                                                                             
la Regione Emilia-Romagna, codice fiscale 80062590379, legalmente               
rappresentata dal Direttore generale all'Ambiente dott.ssa Leopolda             
Boschetti, nata a Porretta Terme il 10 settembre 1945 e domiciliata             
per la carica in Bologna al n.c. 21 di Via dei Mille                            
il Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Strutturale               
(c.f. 80057930150, p. IVA 04376620151), con sede in Piazza Leonardo             
da Vinci n. 32 cap 20133 Milano, (in seguito indicato come                      
Politecnico), rappresentato dal Direttore del Dipartimento di                   
Ingegneria Strutturale - prof. Vincenzo Petrini autorizzato alla                
stipula del presente atto ai sensi dell'art. 82 punto 7 del                     
Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilita' del             
Politecnico di Milano (emanato con decreto rettorale n. 172/AG del              
3/5/1999)                                                                       
Premesso che:                                                                   
a) la Regione Emilia-Romagna intende affidare al Politecnico una                
ricerca nel campo della definizione di elementi tecnici finalizzati a           
valutazioni di pericolosita' per la riclassificazione sismica del               
territorio regionale dell'Emilia-Romagna, nonche' per il supporto               
tecnico-scientifico in analisi di vulnerabilita' e danno;                       
b) per quanto riguarda il Politecnico, il DPR 11/7/1980, n. 382                 
consente all'art. 66 l'esecuzione di attivita' di ricerca e di                  
consulenza stabilite mediante contratti o convenzioni di diritto                
privato;                                                                        
c) tale normativa e' integrata dal vigente Regolamento delle                    
prestazioni per conto terzi del Politecnico di Milano.                          
Sentito il responsabile della ricerca prof. Vincenzo Petrini che                
controfirma il presente atto;                                                   
si conviene e si stipula quanto segue:                                          
Art. 1                                                                          
La Regione Emilia-Romagna affida al Politecnico l'esecuzione del                
seguente programma di ricerca: "Definizione di elementi tecnici                 
finalizzati a valutazioni di pericolosita' per la riclassificazione             
sismica del territorio regionale dell'Emilia-Romagna, nonche' per il            
supporto tecnico-scientifico in analisi di vulnerabilita' e danno".             
Tale programma di ricerca, al fine di fornire indicazioni per la                
riclassificazione sismica, deve, in primo luogo, chiarire limiti e              
contenuto informativo delle valutazioni di pericolosita'. In                    
particolare si devono sviluppare analisi di sensibilita' dei                    
risultati alle diverse ipotesi che devono essere introdotte a causa             
delle incertezze insite nel problema; conseguentemente e piu' in                
specifico, deve valutare, in primo luogo:                                       
a) l'influenza dell'ipotesi di distribuzione spaziale uniforme degli            
eventi all'interno delle zone sismogenetiche. Potra' essere                     
considerata anche l'influenza di una eventuale nuova delimitazione              
delle zone sismogenetiche basata su un dettaglio a scala regionale,             
nonche' su nuovi dati geologico-strutturali e sismologici che si                
siano nel frattempo resi disponibili;                                           
b) le differenze derivanti dall'utilizzo di procedure che prevedono             
la conversione dei dati di intensita' epicentrale in magnitudo e                
l'attenuazione in termini di magnitudo, distanza e accelerazione,               
rispetto ad altre procedure che utilizzano attenuazioni in termini di           
intensita' e conversioni da intensita' locale ad accelerazione;                 
c) le scelte dei periodi di osservazione utilizzati per definire i              
tassi di attivita' delle varie zone sismogenetiche;                             
d) le differenze tra le diverse leggi di attenuazione e l'influenza             
del modo di considerare la dispersione dei dati empirici sui quali si           
 basano le leggi di attenuazione;                                               
ed, in secondo luogo, date le caratteristiche del territorio                    
italiano, deve valutare accuratamente:                                          
e) la scelta del parametro in base al quale si ordinano per livelli             
crescenti di pericolosita' i diversi siti: indagando il modo piu'               
efficace per tenere conto del fatto che si devono confrontare zone              
caratterizzate da eventi relativamente frequenti ma di moderata                 
energia con altre zone dove si hanno eventi piu' rari ma di elevata             
energia;                                                                        
ed, infine, onde consentire scelte razionali, deve introdurre:                  
f) stime dei maggiori costi derivanti dai livelli di classificazione            
e del conseguente abbattimento di vulnerabilita' del patrimonio                 
edilizio presente nelle diverse aree;                                           
il contratto di ricerca prevede anche un supporto                               
tecnico-scientifico, in continuita' e sviluppo di precedenti positive           
esperienze, oltre che in eventuale rapporto con altri operatori di              
ricerca appositamente coinvolti, al fine di:                                    
g) realizzare e rendere disponibile un costante automatico                      
aggiornamento dei dati di vulnerabilita' raccolti per edifici                   
pubblici strategici per l'organizzazione della protezione civile,               
nonche' la loro integrazione - dove possibile - con parametri di                
pericolosita' locale e di vulnerabilita' urbana, e quindi                       
l'aggiornamento delle corrispondenti valutazioni di rischio e delle             
individuazioni di priorita' per interventi di prevenzione, con                  
relative stime di massima dei costi;                                            
h) attivare una procedura per il sistematico utilizzo degli stessi              
dati in tutte le circostanze decisionali di uso e/o di interventi che           
riguardino uno o piu' di detti edifici pubblici indagati;                       
i) fornire indirizzi per l'estensione delle indagini di                         
vulnerabilita' a campioni rappresentativi di patrimonio edilizio                
destinato ad attivita' ricettive e, comunque, a fabbricati di                   
fruizione pubblica con significativi affollamenti, per conseguenti              
valutazioni di rischio e definizioni di priorita' di interventi anche           
con valenze territoriali;                                                       
j) contribuire, a seguito di eventi sismici, all'impostazione e al              
coordinamento tecnico-scientifico di rilevamenti analitici dei danni            
e delle relative stime di risorse necessarie per gli interventi di              
riparazione con miglioramento sismico;                                          
k) contribuire all'attivita' di consulenza tecnica regionale per la             
fase di programmazione con prescrizioni tecniche e parametri                    
economici per gli interventi, nonche' - laddove richiesta da                    
particolari circostanze e/o complessita' strutturali - anche per le             
fasi di progettazione, esecuzione dei lavori e controllo sia di                 
interventi di prevenzione sismica su edifici strategici o, comunque,            
di fruizione pubblica, sia di interventi di riparazione con                     
miglioramento sismico per edifici con danni da terremoto.                       
La responsabilita' dell'esecuzione del programma e' affidata al prof.           
Vincenzo Petrini, che in caso di necessita' potra' far ricorso a                
prestazioni professionali esterne secondo quanto previsto dal                   
Regolamento delle prestazioni per conto terzi del Politecnico di                
Milano. Per la Regione Emilia-Romagna il responsabile, sotto il                 
profilo tecnico dell'iniziativa, e' individuato nell'ing. Giovanni              
Manieri, Responsabile dell'Ufficio Normative e Controlli del Servizio           
Difesa del suolo.                                                               
Art. 2                                                                          
Il presente contratto avra' la durata di 12 mesi con inizio dalla               
stipula del contratto stesso e si intendera' tacitamente risolto alla           
sua naturale scadenza, salvo che una delle parti chieda la proroga              
con richiesta scritta e motivata che deve pervenire all'altra parte             
con lettera raccomandata con avviso di ricevimento almeno 2 mesi                
prima della scadenza e l'altra parte formalizzi con apposito                    
provvedimento, la proposta di proroga entro 1 mese dalla data di                
ricevimento della stessa.                                                       
Le attivita' oggetto del presente contratto saranno svolte di norma             
presso il Politecnico, fatte salve le attivita' fuori sede necessarie           
per lo svolgimento della stessa ricerca.                                        
Art. 3                                                                          
Per l'esecuzione del programma di ricerca di cui all'art. 1 la                  
Regione Emilia-Romagna si impegna a versare al Politecnico                      
Dipartimento di Ingegneria Strutturale la somma di Lire 80.000.000              
oltre Lire 16.000.000 per IVA con aliquota del 20%.                             
Art. 4                                                                          
La somma di cui al precedente art. 3, sara' erogata dalla Regione               
Emilia-Romagna con le seguenti modalita':                                       
1) il 30% alla stipula del presente contratto e previa presentazione            
di una relazione illustrativa della metodologia, delle procedure e              
delle fasi temporali di sviluppo delle attivita' di cui all'art. 1 e            
a comunicazione dell'avvio della ricerca;                                       
2) il 40% dopo sei mesi, dietro presentazione di una relazione                  
illustrativa riferita allo stato di avanzamento a tale data delle               
medesime attivita';                                                             
3) il rimanente 30% a saldo, a conclusione delle attivita' previste             
dall'art. 1 del presente contratto, previa consegna della relazione             
finale illustrativa delle analisi svolte e dei risultati conseguiti.            
La somma suddetta verra' versata dalla Regione Emilia-Romagna al                
Politecnico Dipartimento di Ingegneria Strutturale sul conto corrente           
n. 188/9 presso la CARIPLO - Agenzia 59, Via Bonardi - Milano                   
coordinate bancarie: ABI 06070, CAB 01749, CIN T - intestato al                 
Politecnico - Dipartimento di Ingegneria Strutturale, specificando la           
causale, dietro presentazione di regolari fatture.                              
Art. 5                                                                          
La proprieta' di qualunque eventuale risultato inventivo,                       
brevettabile o meno, derivante dall'attivita' di ricerca spettera'              
alla Regione Emilia-Romagna, salvo i diritti spettanti agli inventori           
ai sensi della vigente legislazione.                                            
Art. 6                                                                          
Il Politecnico potra' utilizzare i risultati della ricerca allo scopo           
di ricavarne pubblicazioni di carattere scientifico previa                      
autorizzazione scritta della Regione Emilia-Romagna.                            
Documenti, studi ed esiti riservati della ricerca possono essere                
utilizzati quali materiali per sviluppare tesi di laurea solo previa            
autorizzazione specifica e scritta da parte della stessa Regione                
Emilia-Romagna.                                                                 
Nel caso di pubblicazione dei risultati della ricerca in ambito                 
tecnico-scientifico la Regione Emilia-Romagna si impegna a citare               
espressamente il Politecnico. Il Politecnico non potra' essere citato           
in sedi diverse da quelle tecnico-scientifiche e comunque non potra'            
mai essere citato a scopi pubblicitari.                                         
Art. 7                                                                          
Ciascuna parte provvedera' alle coperture assicurative di legge del             
proprio personale che, in virtu' del presente contratto, verra'                 
chiamato a frequentare le sedi di esecuzione delle attivita'.                   
Il personale di entrambe le parti contraenti e' tenuto ad uniformarsi           
ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di              
esecuzione delle attivita' attinenti al presente contratto, nel                 
rispetto reciproco della normativa per la sicurezza dei lavoratori di           
cui al DLgs 626/94 e successive modificazioni e integrazioni,                   
osservando in particolare gli obblighi di cui all'art. 5 del decreto            
citato, nonche' le disposizioni del Responsabile del Servizio di                
Prevenzione e Protezione.                                                       
Il personale di entrambi i contraenti, compresi eventuali                       
collaboratori esterni degli stessi comunque designati, sara' tenuto,            
prima dell'accesso nei luoghi di pertinenza delle parti, sedi di                
espletamento delle attivita', ad acquisire le informazioni                      
riguardanti le misure di sicurezza, prevenzione, protezione e salute,           
rilasciando all'uopo apposita dichiarazione.                                    
Art. 8                                                                          
La Regione Emilia-Romagna esonera il Politecnico da ogni                        
responsabilita' per danni che dovessero derivare a persone e/o cose             
dall'esecuzione delle attivita' oggetto del presente contratto                  
causati dal proprio personale.                                                  
Art. 9                                                                          
Per qualsiasi controversia che dovesse insorgere tra le parti in                
relazione all'interpretazione, all'esecuzione e/o alla validita' del            
presente contratto, il Foro competente e' quello di Milano.                     
Art. 10                                                                         
Tutti gli oneri fiscali diretti ed indiretti derivanti dal presente             
contratto sono a carico della Regione Emilia-Romagna.                           
Il presente atto e' soggetto a registrazione solo in caso d'uso ai              
sensi dell'art. 1, lettera b), della Tariffa - Parte seconda, annessa           
al DPR 26/4/1986, n. 131.                                                       
Art. 11                                                                         
Le parti dichiarano reciprocamente di essere informate (e, per quanto           
di ragione, espressamente acconsentire) che i "dati personali"                  
forniti, anche verbalmente per l'attivita' precontrattuale o comunque           
raccolti in conseguenza e nel corso dell'esecuzione del presente                
contratto, vengano trattati esclusivamente per le finalita' del                 
contratto, mediante consultazione, elaborazione, interconnessione,              
raffronto con altri dati e/o ogni ulteriore elaborazione manuale e/o            
automatizzata e inoltre, per fini statistici, con esclusivo                     
trattamento dei dati in forma anonima, mediante comunicazione a                 
soggetti pubblici, quando ne facciano richiesta per il perseguimento            
dei propri fini istituzionali, nonche' a soggetti privati, quando lo            
scopo della richiesta sia compatibile con i fini istituzionali                  
dell'Ateneo.                                                                    
Titolari per quanto concerne il presente articolo sono le parti come            
sopra individuate, denominate e domiciliate.                                    
Le parti dichiarano infine di essere informate sui diritti sanciti              
dall'art. 13 della Legge 31/12/1996, n. 675.                                    
(luogo e data) . . . . . . . . . . . . . . . .                                  
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO  IL DIRETTORE GENERALE                            
DI INGEGNERIA STRUTTURALE  ALL'AMBIENTE                                         
E IL RESPONSABILE DELLA  DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                           
RICERCA  Leopolda Boschetti                                                     
Vincenzo Petrini                                                                

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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