DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 ottobre 2000, n. 1683
Approvazione schema contratto ricerca con Dipartimento di Ingegneria strutturale del Politecnico di Milano per definizione elementi tecnici finalizzati a valutazione pericolosita' per riclassificazione sismica territorio regionale Emilia-Romagna, nonche' per supporto tecnico-scientifico in analisi di vulnerabilita' e danno
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso:
- che con decreti del Ministro dei Lavori pubblici, emanati - di
concerto con il Ministro per l'Interno - in data 23 luglio 1983 e 23
febbraio 1984, e' stata resa vigente la riclassificazione sismica del
territorio regionale dell'Emilia-Romagna per complessivi 89 comuni
(su un totale di 341) identificati di seconda categoria con grado di
sismicita' S = 9;
- che, rispetto a tale decisione, allora di competenza statale, venne
a suo tempo espresso, ai sensi dell'art. 3, comma 2 della Legge 2
febbraio 1974, n. 64, un articolato e motivato parere della Regione
Emilia-Romagna approvato con deliberazione del Consiglio regionale n.
1704 del 28 febbraio 1983;
- che, in particolare in quel parere regionale, venne riconosciuta la
fondatezza della proposta nazionale e la conseguente urgenza di
procedere alla suddetta riclassificazione con l'inclusione di aree
per le quali, anche solo attraverso una analisi di parametri
storico-statistici della sismicita' verosimilmente sperimentata nelle
diverse aree negli ultimi mille anni, si evidenziava una
pericolosita' paragonabile e non inferiore a quella delle zone gia'
comprese negli appositi elenchi (per un precedente totale di soltanto
12 comuni classificati sismici per l'Emilia-Romagna). Contestualmente
vennero pero' sottolineate anche le esigenze:
- di completare la definizione di modelli sismotettonici per l'intero
territorio nazionale e in particolare per una regione come
l'Emilia-Romagna, caratterizzata dalla presenza di vaste aree
appenniniche e di pianura con valori dei parametri di pericolosita'
di poco inferiori a quelli adottati per la riclassificazione del
1983;
- di riconsiderare la suddivisione dei comuni classificati sismici
per due sole categorie, prima e seconda, insufficienti a cogliere
l'articolata gamma di differenti situazioni presenti nel territorio
nazionale. Peraltro, le attuali zone classificate sismiche di terza
categoria, introdotte per la prima volta in Italia nel 1981
limitatamente a pochi comuni della Basilicata, Campania e Puglia,
sottolineano una evidente disomogeneita' di criteri (per quanto
impliciti nelle scelte fatte) nel raffronto con i livelli di
pericolosita' sismica presenti per altre vaste aree del territorio
nazionale (tra cui gran parte dell'Emilia-Romagna) attualmente non
classificate sismiche;
- che, anche a seguito degli eventi sismici piu' significativi,
registrati nel periodo recente in aree non classificate sismiche
dell'Emilia-Romagna (in particolare gli eventi del: 9 novembre 1983 -
nel parmense; 24 aprile e 2 maggio 1987, 15 ottobre 1996, 18 giugno
2000 - nel reggiano e modenese), pur con effetti di danno non
superiori al VII grado MCS e quindi tali da non contraddire
sostanzialmente la decisione ministeriale del 1983 di
riclassificazione sismica del territorio basata su criteri
storico-statistici per l'individuazione di aree con riscontrati (per
l'arco storico conosciuto) effetti di danno non inferiori all'VIII
grado MCS, si e' evidenziata l'esigenza di nuove decisioni per
l'individuazione di zone sismiche a bassa sismicita'. In tal senso ci
si e' peraltro gia' mossi nelle precedenti circostanze, formalizzando
indicazioni tecniche (per l'utilizzo di finanziamenti pubblici)
riferite non solo alle riparazioni dei danni, ma anche all'obbiettivo
di miglioramento della risposta strutturale sotto azioni sismiche,
per la cui entita' probabilistica si sono assimilati i territori
comunali interessati a zone sismiche di terza categoria (grado di
sismicita' S = 6): l'ultimo provvedimento assunto, a seguito del
sisma del 15 ottobre 1996, di approvazione di "Prescrizioni tecniche
e parametri" ha poi un particolare valore ufficiale, essendo
intervenuto d'intesa con il Ministero dei Lavori pubblici, previo
parere del Consiglio Superiore;
- che, pur nella presumibile sostanziale conferma delle zone
riclassificate sismiche di seconda categoria nel 1983, non sono da
escludere anche eventuali limitate ridefinizioni di queste stesse
zone a seguito di una riverifica dei livelli di pericolosita' sulla
base delle piu' recenti acquisizioni scientifiche e aggiornamento dei
dati di base sulla sismicita' per tutto il territorio regionale
visto anche in relazione con le regioni contermini e in particolare
con la Toscana, le Marche e l'Umbria che, assieme alla Regione
Emilia-Romagna, sono interessate in piu' zone significative da
strutture sismogenetiche comuni;
- che con DLgs 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali,
in attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59", le
competenze per l'aggiornamento degli elenchi delle zone dichiarate
sismiche sono state in parte modificate mantenendo allo Stato ". . .
sentita la conferenza unificata . . . le funzioni relative . . . ai
criteri generali per l'individuazione delle zone sismiche . . ."
(art. 93, comma 4 e comma 1, lett. g) e conferendo "alle Regioni e
agli Enti locali . . . in particolare . . . l'individuazione delle
zone sismiche, la formazione e l'aggiornamento degli elenchi delle
medesime zone" (art. 94, comma 2, lett. a);
- che con L.R. 21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e
locale", all'art. 145 si dispone che "La Giunta regionale, sentiti le
Province e i Comuni interessati, provvede, ai sensi della lett. a)
del comma 2 dell'art. 94 del DLgs n. 112 del 1998, alla
individuazione delle zone sismiche nonche' alla formazione e
all'aggiornamento degli elenchi delle medesime zone ai sensi
dell'art. 3 della Legge 2 febbraio 1974, n.64 e nel rispetto dei
criteri generali stabiliti dallo Stato";
- che e' quindi diventata incombenza diretta della Giunta regionale
l'acquisizione critica di risultati di analisi di pericolosita'
sismica, per poter svolgere al meglio il proprio compito
istituzionale:
- sia nell'ambito della conferenza unificata che deve essere sentita
per definire, da parte dello Stato, i criteri generali per
l'individuazione delle zone sismiche. (La chiarezza e completezza dei
"criteri generali" sono ovviamente aspetto determinante per
salvaguardare l'esigenza di unitarieta' e confrontabilita' dei
livelli di protezione da adottare su scala nazionale);
- sia per l'individuazione delle zone sismiche nell'ambito del
territorio regionale, con aggiornamento dei relativi elenchi, previa
consultazione degli Enti locali interessati;
considerato che, nell'ambito delle attivita' di ricerca svolte negli
scorsi anni dal Gruppo nazionale per la Difesa dai terremoti (GNDT)
del CNR, si pongono come principali prodotti di riferimento, nonche'
di ultimo aggiornamento, per i dati di base utilizzabili per
valutazioni di pericolosita':
- versione ZS4 (aprile 1996) del modello, proposto da Scandone P. et
al. (1992), di delimitazione delle zone sismogenetiche per il
territorio italiano;
- "NT4.1, Un catalogo parametrico di terremoti in area italiana al di
sopra della soglia del danno", a cura di Camassi R. e Stucchi M.,
(1997), successivamente confrontato con il "CFTI, Catalogo dei forti
terremoti in Italia", a cura di Boschi E. et al., (1995 e 1997) per
realizzare (1999) il "CPTI, Catalogo parametrico dei terremoti
italiani", a cura di un gruppo di lavoro rappresentativo di ING -
Istituto nazionale di Geofisica, GNDT - Gruppo nazionale per la
Difesa dai terremoti, SGA - Storia Geofisica Ambiente e SSN -
Servizio Sismico nazionale;
ritenuto:
- che, per un corretto utilizzo - delle sopracitate informazioni di
base - finalizzato alla revisione della classificazione sismica, sia
necessario, in primo luogo, chiarire limiti e contenuto informativo
delle valutazioni di pericolosita'. In particolare si devono
sviluppare analisi di sensibilita' dei risultati alle diverse ipotesi
che devono essere introdotte a causa delle incertezze insite nel
problema;
- che, conseguentemente e piu' in specifico, diventa necessario
valutare:
a) l'influenza dell'ipotesi di distribuzione spaziale uniforme degli
eventi all'interno delle zone sismogenetiche. Potra' essere
considerata anche l'influenza di una eventuale nuova delimitazione
delle zone sismogenetiche basata su un dettaglio a scala regionale,
nonche' su nuovi dati geologico-strutturali e sismologici che si
siano nel frattempo resi disponibili;
b) le differenze derivanti dall'utilizzo di procedure che prevedono
la conversione dei dati di intensita' epicentrale in magnitudo e
l'attenuazione in termini di magnitudo, distanza e accelerazione,
rispetto ad altre procedure che utilizzano attenuazioni in termini di
intensita' e conversioni da intensita' locale ad accelerazione;
c) le scelte dei periodi di osservazione utilizzati per definire i
tassi di attivita' delle varie zone sismogenetiche;
d) le differenze tra le diverse leggi di attenuazione e l'influenza
del modo di considerare la dispersione dei dati empirici sui quali si
basano le leggi di attenuazione;
- che, in secondo luogo, date le caratteristiche del territorio
italiano, occorre valutare accuratamente:
e) la scelta del parametro in base al quale si ordinano per livelli
crescenti di pericolosita' i diversi siti: indagando il modo piu'
efficace per tenere conto del fatto che si devono confrontare zone
caratterizzate da eventi relativamente frequenti ma di moderata
energia con altre zone dove si hanno eventi piu' rari ma di elevata
energia;
- che, infine, onde consentire scelte razionali, si devono
introdurre:
f) stime dei maggiori costi derivanti dai livelli di classificazione
e del conseguente abbattimento di vulnerabilita' del patrimonio
edilizio presente nelle diverse aree;
- che per svolgere al meglio le valutazioni di notevole contenuto
specialistico, di cui alle precedenti lettere da a) ad f), occorre un
diretto coinvolgimento di risorse di ricerca scientifica preparate,
sul tema specifico, anche attraverso una significativa esperienza e
visione critica cosi' come riflesse e rintracciabili nella vicenda
italiana degli ultimi venti anni circa: prima nel contributo alla
definizione della "Proposta di riclassificazione sismica del
territorio nazionale", pubblicata all'inizio del 1981 tra i prodotti
del Progetto finalizzato geodinamica del CNR e, per gli anni
successivi, nella guida e partecipazione ad attivita' di ricerca del
GNDT/CNR per gli aspetti di pericolosita' e di rischio sismico, oltre
che nel contributo diretto - in rapporto con la Regione
Emilia-Romagna - allo svolgimento di attivita' che, in coerenza con
le finalita' e gli obbiettivi del "Protocollo di intesa tra la
Regione Emilia-Romagna ed il Gruppo nazionale per la Difesa dai
terremoti (GNDT) del CNR, per il contributo, su scala regionale, ad
una strategia nazionale di difesa dai terremoti" (vigente dal 1984),
hanno riguardato sia temi utili a definire e indirizzare interventi
di prevenzione sismica (es. indagine di vulnerabilita', e conseguenti
valutazioni di rischio, per gli edifici pubblici strategici dei
comuni classificati in zona sismica), sia l'organizzazione e
svolgimento di attivita' tecniche a seguito di eventi sismici
recenti, secondo quanto concretamente avvenuto a seguito degli eventi
prima citati nel parmense e nel reggiano e modenese;
- che il prof. ing. Vincenzo Petrini, ordinario di scienza delle
costruzioni al Politecnico di Milano, avendo sempre contribuito in
prima persona alle suddette attivita', ha, come da indicazioni
fornite dal Politecnico di Milano, le necessarie competenze per
guidare un'attivita' di ricerca che affronti e fornisca indicazioni
efficaci relativamente ai temi di cui alle precedenti lettere da a)
ad f), anche per la partecipazione a tavoli tecnici nazionali che
potranno essere attivati per lo svolgimento dei ruoli istituzionali,
dello Stato e delle Regioni, ai sensi degli articoli 93 e 94 del DLgs
112/98 e di altre norme vigenti;
- che, conseguentemente, e' opportuno procedere all'approvazione di
un apposito contratto di ricerca con il Dipartimento di Ingegneria
Strutturale del Politecnico di Milano, secondo il testo, allegato
alla presente deliberazione, nel quale il prof. ing. Vincenzo Petrini
e' indicato quale responsabile scientifico della stessa ricerca;
- che e' altresi' opportuno che detto contratto di ricerca preveda
anche un supporto tecnico-scientifico, in continuita' e sviluppo di
precedenti positive esperienze, oltre che in eventuale rapporto con
altri operatori di ricerca appositamente coinvolti, al fine di:
g) realizzare e rendere disponibile un costante automatico
aggiornamento dei dati di vulnerabilita' raccolti per edifici
pubblici strategici per l'organizzazione della protezione civile,
nonche' la loro integrazione dove possibile - con parametri di
pericolosita' locale e di vulnerabilita' urbana, e quindi
l'aggiornamento delle corrispondenti valutazioni di rischio e delle
individuazioni di priorita' per interventi di prevenzione, con
relative stime di massima dei costi;
h) attivare una procedura per il sistematico utilizzo degli stessi
dati in tutte le circostanze decisionali di uso e/o di interventi che
riguardino uno o piu' di detti edifici pubblici indagati;
i) fornire indirizzi per l'estensione delle indagini di
vulnerabilita' a campioni rappresentativi di patrimonio edilizio
destinato ad attivita' ricettive e, comunque, a fabbricati di
fruizione pubblica con significativi affollamenti, per conseguenti
valutazioni di rischio e definizioni di priorita' di interventi anche
con valenze territoriali;
j) contribuire, a seguito di eventi sismici, all'impostazione e al
coordinamento tecnico-scientifico di rilevamenti analitici dei danni
e delle relative stime di risorse necessarie per gli interventi di
riparazione con miglioramento sismico;
k) contribuire all'attivita' di consulenza tecnica regionale per la
fase di programmazione con prescrizioni tecniche e parametri
economici per gli interventi, nonche' - laddove richiesta da
particolari circostanze e/o complessita' strutturali - anche per le
fasi di progettazione, esecuzione dei lavori e controllo sia di
interventi di prevenzione sismica su edifici strategici o, comunque,
di fruizione pubblica, sia di interventi di riparazione con
miglioramento sismico per edifici con danni da terremoto;
dato atto che lo schema, di contratto di ricerca con il Dipartimento
di Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano, e' parte
integrante della presente deliberazione, con conseguente assunzione -
da parte della Regione Emilia-Romagna - del relativo impegno di spesa
per Lire 80.000.000 (pari a Euro 41.316,55) oltre Lire 16.000.000
(pari a Euro 8.263,31) per IVA con aliquota al 20% per complessive
Lire 96.000.000 (pari a Euro 49.579,86);
sentita la Commissione consiliare Territorio e Ambiente che, ai sensi
del quinto comma dell'art. 19 della L.R. 27/85 e successiva
modificazione, ha espresso parere favorevole in data 28/9/2000 (prot.
10649);
richiamata:
- la propria delibera 2541/95, esecutiva, con la quale sono state
fissate le direttive per l'esercizio delle funzioni dirigenziali e la
delibera di Giunta regionale 861/96, di individuazione degli atti di
gestione di competenza dei dirigenti nell'ambito della Direzione
generale Ambiente;
- il DPR 252/98;
dato atto ai sensi della L.R. 41/92, articolo 4, comma 6 e della
delibera di Giunta regionale 2541/95, punto 3.1:
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Difesa
del suolo dott. Enrico Carboni in merito alla regolarita' tecnica
della presente deliberazione;
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale all'Ambiente
dott.ssa Leopolda Boschetti in merito alla legittimita' della
presente deliberazione;
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio
Ragioneria e Credito dott. Gianni Mantovani in merito alla
regolarita' contabile della presente deliberazione;
su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa e alla
Protezione civile;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare, in conformita' alle premesse e per gli obbiettivi in
queste specificate alle lettere da a) a k), lo schema di contratto di
ricerca con il Dipartimento di Ingegneria Strutturale del Politecnico
di Milano, allegato al presente atto quale parte integrante e
sostanziale, per la definizione di elementi tecnici finalizzati a
valutazioni di pericolosita' per la riclassificazione sismica del
territorio regionale dell'Emilia-Romagna, nonche' per il supporto
tecnico-scientifico in analisi di vulnerabilita' e danno;
2) di dare atto che il Direttore generale all'Ambiente provvedera'
alla stipula del contratto di ricerca che avra' durata complessiva di
12 mesi dalla sua sottoscrizione, salvo motivata proroga, richiesta e
concessa con le modalita' di cui all'art. 2 del contratto di ricerca;
3) di indicare nell'ing. Giovanni Manieri, Responsabile dell'Ufficio
Normative e Controlli del Servizio Difesa del suolo, il Dirigente
responsabile sotto il profilo tecnico della iniziativa in oggetto per
la Regione Emilia-Romagna, anche con il compito di tenere adeguati
rapporti informativi e di collaborazione nei confronti di altri
uffici regionali con competenze attinenti l'oggetto (es. Ufficio
Geologico del Servizio Sistemi informativi geografici), in
corrispondenza delle tre modalita' temporali individuate e, quindi,
delle tre previste relazioni illustrative di cui all'art. 4 del
contratto di ricerca;
4) di imputare la spesa di Lire 96.000.000 (pari a Euro 49.579,86)
compresa IVA al 20%, necessaria per l'espletamento delle attivita'
previste da parte del Dipartimento di Ingegneria Strutturale del
Politecnico di Milano, al n. 4096 d'impegno sul Capitolo 47140 "Spese
per studi, ricerche e progettazione volti alla riduzione del rischio
sismico (L.R. 19 giugno 1984, n. 35)" del Bilancio per l'esercizio
2000 che e' dotato della necessaria disponibilita';
5) di precisare che tale spesa e' onnicomprensiva di tutti gli oneri,
comprese le spese vive per viaggi, vitto e alloggio degli operatori,
coinvolti nelle attivita' previste ai sensi dell'art. 1 del contratto
di ricerca, e che detta spesa verra' erogata al Dipartimento di
Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano secondo le modalita'
di pagamento fissate nell'art. 4 dello stesso schema di contratto di
ricerca;
6) di dare atto che, ai sensi dell'art. 61 della L.R. 31/77 cosi'
come sostituito dall'art. 14 della L.R. 40/94, il Responsabile del
Servizio Difesa del suolo provvedera' alla liquidazione delle spese
di cui ai punti 4 e 5 sulla base di fatture emesse dal Dipartimento
di Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano e vistate, per
rispondenza delle prestazioni rese, dal Responsabile dell'Ufficio
Normative e Controlli;
7) di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
CONTRATTO DI RICERCA
tra
la Regione Emilia-Romagna, codice fiscale 80062590379, legalmente
rappresentata dal Direttore generale all'Ambiente dott.ssa Leopolda
Boschetti, nata a Porretta Terme il 10 settembre 1945 e domiciliata
per la carica in Bologna al n.c. 21 di Via dei Mille
il Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Strutturale
(c.f. 80057930150, p. IVA 04376620151), con sede in Piazza Leonardo
da Vinci n. 32 cap 20133 Milano, (in seguito indicato come
Politecnico), rappresentato dal Direttore del Dipartimento di
Ingegneria Strutturale - prof. Vincenzo Petrini autorizzato alla
stipula del presente atto ai sensi dell'art. 82 punto 7 del
Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilita' del
Politecnico di Milano (emanato con decreto rettorale n. 172/AG del
3/5/1999)
Premesso che:
a) la Regione Emilia-Romagna intende affidare al Politecnico una
ricerca nel campo della definizione di elementi tecnici finalizzati a
valutazioni di pericolosita' per la riclassificazione sismica del
territorio regionale dell'Emilia-Romagna, nonche' per il supporto
tecnico-scientifico in analisi di vulnerabilita' e danno;
b) per quanto riguarda il Politecnico, il DPR 11/7/1980, n. 382
consente all'art. 66 l'esecuzione di attivita' di ricerca e di
consulenza stabilite mediante contratti o convenzioni di diritto
privato;
c) tale normativa e' integrata dal vigente Regolamento delle
prestazioni per conto terzi del Politecnico di Milano.
Sentito il responsabile della ricerca prof. Vincenzo Petrini che
controfirma il presente atto;
si conviene e si stipula quanto segue:
Art. 1
La Regione Emilia-Romagna affida al Politecnico l'esecuzione del
seguente programma di ricerca: "Definizione di elementi tecnici
finalizzati a valutazioni di pericolosita' per la riclassificazione
sismica del territorio regionale dell'Emilia-Romagna, nonche' per il
supporto tecnico-scientifico in analisi di vulnerabilita' e danno".
Tale programma di ricerca, al fine di fornire indicazioni per la
riclassificazione sismica, deve, in primo luogo, chiarire limiti e
contenuto informativo delle valutazioni di pericolosita'. In
particolare si devono sviluppare analisi di sensibilita' dei
risultati alle diverse ipotesi che devono essere introdotte a causa
delle incertezze insite nel problema; conseguentemente e piu' in
specifico, deve valutare, in primo luogo:
a) l'influenza dell'ipotesi di distribuzione spaziale uniforme degli
eventi all'interno delle zone sismogenetiche. Potra' essere
considerata anche l'influenza di una eventuale nuova delimitazione
delle zone sismogenetiche basata su un dettaglio a scala regionale,
nonche' su nuovi dati geologico-strutturali e sismologici che si
siano nel frattempo resi disponibili;
b) le differenze derivanti dall'utilizzo di procedure che prevedono
la conversione dei dati di intensita' epicentrale in magnitudo e
l'attenuazione in termini di magnitudo, distanza e accelerazione,
rispetto ad altre procedure che utilizzano attenuazioni in termini di
intensita' e conversioni da intensita' locale ad accelerazione;
c) le scelte dei periodi di osservazione utilizzati per definire i
tassi di attivita' delle varie zone sismogenetiche;
d) le differenze tra le diverse leggi di attenuazione e l'influenza
del modo di considerare la dispersione dei dati empirici sui quali si
basano le leggi di attenuazione;
ed, in secondo luogo, date le caratteristiche del territorio
italiano, deve valutare accuratamente:
e) la scelta del parametro in base al quale si ordinano per livelli
crescenti di pericolosita' i diversi siti: indagando il modo piu'
efficace per tenere conto del fatto che si devono confrontare zone
caratterizzate da eventi relativamente frequenti ma di moderata
energia con altre zone dove si hanno eventi piu' rari ma di elevata
energia;
ed, infine, onde consentire scelte razionali, deve introdurre:
f) stime dei maggiori costi derivanti dai livelli di classificazione
e del conseguente abbattimento di vulnerabilita' del patrimonio
edilizio presente nelle diverse aree;
il contratto di ricerca prevede anche un supporto
tecnico-scientifico, in continuita' e sviluppo di precedenti positive
esperienze, oltre che in eventuale rapporto con altri operatori di
ricerca appositamente coinvolti, al fine di:
g) realizzare e rendere disponibile un costante automatico
aggiornamento dei dati di vulnerabilita' raccolti per edifici
pubblici strategici per l'organizzazione della protezione civile,
nonche' la loro integrazione - dove possibile - con parametri di
pericolosita' locale e di vulnerabilita' urbana, e quindi
l'aggiornamento delle corrispondenti valutazioni di rischio e delle
individuazioni di priorita' per interventi di prevenzione, con
relative stime di massima dei costi;
h) attivare una procedura per il sistematico utilizzo degli stessi
dati in tutte le circostanze decisionali di uso e/o di interventi che
riguardino uno o piu' di detti edifici pubblici indagati;
i) fornire indirizzi per l'estensione delle indagini di
vulnerabilita' a campioni rappresentativi di patrimonio edilizio
destinato ad attivita' ricettive e, comunque, a fabbricati di
fruizione pubblica con significativi affollamenti, per conseguenti
valutazioni di rischio e definizioni di priorita' di interventi anche
con valenze territoriali;
j) contribuire, a seguito di eventi sismici, all'impostazione e al
coordinamento tecnico-scientifico di rilevamenti analitici dei danni
e delle relative stime di risorse necessarie per gli interventi di
riparazione con miglioramento sismico;
k) contribuire all'attivita' di consulenza tecnica regionale per la
fase di programmazione con prescrizioni tecniche e parametri
economici per gli interventi, nonche' - laddove richiesta da
particolari circostanze e/o complessita' strutturali - anche per le
fasi di progettazione, esecuzione dei lavori e controllo sia di
interventi di prevenzione sismica su edifici strategici o, comunque,
di fruizione pubblica, sia di interventi di riparazione con
miglioramento sismico per edifici con danni da terremoto.
La responsabilita' dell'esecuzione del programma e' affidata al prof.
Vincenzo Petrini, che in caso di necessita' potra' far ricorso a
prestazioni professionali esterne secondo quanto previsto dal
Regolamento delle prestazioni per conto terzi del Politecnico di
Milano. Per la Regione Emilia-Romagna il responsabile, sotto il
profilo tecnico dell'iniziativa, e' individuato nell'ing. Giovanni
Manieri, Responsabile dell'Ufficio Normative e Controlli del Servizio
Difesa del suolo.
Art. 2
Il presente contratto avra' la durata di 12 mesi con inizio dalla
stipula del contratto stesso e si intendera' tacitamente risolto alla
sua naturale scadenza, salvo che una delle parti chieda la proroga
con richiesta scritta e motivata che deve pervenire all'altra parte
con lettera raccomandata con avviso di ricevimento almeno 2 mesi
prima della scadenza e l'altra parte formalizzi con apposito
provvedimento, la proposta di proroga entro 1 mese dalla data di
ricevimento della stessa.
Le attivita' oggetto del presente contratto saranno svolte di norma
presso il Politecnico, fatte salve le attivita' fuori sede necessarie
per lo svolgimento della stessa ricerca.
Art. 3
Per l'esecuzione del programma di ricerca di cui all'art. 1 la
Regione Emilia-Romagna si impegna a versare al Politecnico
Dipartimento di Ingegneria Strutturale la somma di Lire 80.000.000
oltre Lire 16.000.000 per IVA con aliquota del 20%.
Art. 4
La somma di cui al precedente art. 3, sara' erogata dalla Regione
Emilia-Romagna con le seguenti modalita':
1) il 30% alla stipula del presente contratto e previa presentazione
di una relazione illustrativa della metodologia, delle procedure e
delle fasi temporali di sviluppo delle attivita' di cui all'art. 1 e
a comunicazione dell'avvio della ricerca;
2) il 40% dopo sei mesi, dietro presentazione di una relazione
illustrativa riferita allo stato di avanzamento a tale data delle
medesime attivita';
3) il rimanente 30% a saldo, a conclusione delle attivita' previste
dall'art. 1 del presente contratto, previa consegna della relazione
finale illustrativa delle analisi svolte e dei risultati conseguiti.
La somma suddetta verra' versata dalla Regione Emilia-Romagna al
Politecnico Dipartimento di Ingegneria Strutturale sul conto corrente
n. 188/9 presso la CARIPLO - Agenzia 59, Via Bonardi - Milano
coordinate bancarie: ABI 06070, CAB 01749, CIN T - intestato al
Politecnico - Dipartimento di Ingegneria Strutturale, specificando la
causale, dietro presentazione di regolari fatture.
Art. 5
La proprieta' di qualunque eventuale risultato inventivo,
brevettabile o meno, derivante dall'attivita' di ricerca spettera'
alla Regione Emilia-Romagna, salvo i diritti spettanti agli inventori
ai sensi della vigente legislazione.
Art. 6
Il Politecnico potra' utilizzare i risultati della ricerca allo scopo
di ricavarne pubblicazioni di carattere scientifico previa
autorizzazione scritta della Regione Emilia-Romagna.
Documenti, studi ed esiti riservati della ricerca possono essere
utilizzati quali materiali per sviluppare tesi di laurea solo previa
autorizzazione specifica e scritta da parte della stessa Regione
Emilia-Romagna.
Nel caso di pubblicazione dei risultati della ricerca in ambito
tecnico-scientifico la Regione Emilia-Romagna si impegna a citare
espressamente il Politecnico. Il Politecnico non potra' essere citato
in sedi diverse da quelle tecnico-scientifiche e comunque non potra'
mai essere citato a scopi pubblicitari.
Art. 7
Ciascuna parte provvedera' alle coperture assicurative di legge del
proprio personale che, in virtu' del presente contratto, verra'
chiamato a frequentare le sedi di esecuzione delle attivita'.
Il personale di entrambe le parti contraenti e' tenuto ad uniformarsi
ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di
esecuzione delle attivita' attinenti al presente contratto, nel
rispetto reciproco della normativa per la sicurezza dei lavoratori di
cui al DLgs 626/94 e successive modificazioni e integrazioni,
osservando in particolare gli obblighi di cui all'art. 5 del decreto
citato, nonche' le disposizioni del Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione.
Il personale di entrambi i contraenti, compresi eventuali
collaboratori esterni degli stessi comunque designati, sara' tenuto,
prima dell'accesso nei luoghi di pertinenza delle parti, sedi di
espletamento delle attivita', ad acquisire le informazioni
riguardanti le misure di sicurezza, prevenzione, protezione e salute,
rilasciando all'uopo apposita dichiarazione.
Art. 8
La Regione Emilia-Romagna esonera il Politecnico da ogni
responsabilita' per danni che dovessero derivare a persone e/o cose
dall'esecuzione delle attivita' oggetto del presente contratto
causati dal proprio personale.
Art. 9
Per qualsiasi controversia che dovesse insorgere tra le parti in
relazione all'interpretazione, all'esecuzione e/o alla validita' del
presente contratto, il Foro competente e' quello di Milano.
Art. 10
Tutti gli oneri fiscali diretti ed indiretti derivanti dal presente
contratto sono a carico della Regione Emilia-Romagna.
Il presente atto e' soggetto a registrazione solo in caso d'uso ai
sensi dell'art. 1, lettera b), della Tariffa - Parte seconda, annessa
al DPR 26/4/1986, n. 131.
Art. 11
Le parti dichiarano reciprocamente di essere informate (e, per quanto
di ragione, espressamente acconsentire) che i "dati personali"
forniti, anche verbalmente per l'attivita' precontrattuale o comunque
raccolti in conseguenza e nel corso dell'esecuzione del presente
contratto, vengano trattati esclusivamente per le finalita' del
contratto, mediante consultazione, elaborazione, interconnessione,
raffronto con altri dati e/o ogni ulteriore elaborazione manuale e/o
automatizzata e inoltre, per fini statistici, con esclusivo
trattamento dei dati in forma anonima, mediante comunicazione a
soggetti pubblici, quando ne facciano richiesta per il perseguimento
dei propri fini istituzionali, nonche' a soggetti privati, quando lo
scopo della richiesta sia compatibile con i fini istituzionali
dell'Ateneo.
Titolari per quanto concerne il presente articolo sono le parti come
sopra individuate, denominate e domiciliate.
Le parti dichiarano infine di essere informate sui diritti sanciti
dall'art. 13 della Legge 31/12/1996, n. 675.
(luogo e data) . . . . . . . . . . . . . . . .
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO IL DIRETTORE GENERALE
DI INGEGNERIA STRUTTURALE ALL'AMBIENTE
E IL RESPONSABILE DELLA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
RICERCA Leopolda Boschetti
Vincenzo Petrini