REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 4 luglio 2000, n. 1073

Determinazione delle priorita', dei criteri e delle modalita' per l'anno 2000, per la concessione dei contributi previsti all'art. 220, commi 3 e 4 della L.R. 3/99

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Vista la L.R. 21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e             
locale" ed in particolare il Titolo VIII "Polizia amministrativa                
regionale e locale e regime autorizzatorio";                                    
considerato che nel suddetto Titolo VIII e' inserito un Capo I                  
"Polizia amministrativa e politiche regionali per la sicurezza", di             
cui fanno parte tre Sezioni;                                                    
viste le Sezioni I e II, che prevedono rispettivamente "Principi                
generali" e "Promozione della sicurezza";                                       
richiamato in particolare l'art. 220 della Sezione II, il quale                 
prevede al comma 3 che "la Regione concede contributi agli Enti                 
locali per la realizzazione di iniziative finalizzate agli obiettivi            
di cui all'art. 218. I contributi sono concessi per spese di                    
progettazione e di attuazione, con esclusione delle spese di                    
personale e delle spese per investimenti" e al comma 4 che "la                  
Regione concede contributi alle associazioni ed alle organizzazioni             
di volontariato iscritte ai registri di cui alla L.R. 2 settembre               
1996, n. 37 che operano a favore delle vittime di reati nel campo               
della sicurezza e della prevenzione dei reati, per la realizzazione             
di specifiche iniziative. I contributi sono concessi per spese di               
progettazione e di attuazione, con esclusione delle spese per                   
investimenti";                                                                  
considerato che l'art. 220 prevede che i contributi sopraddetti siano           
concessi secondo le priorita', i criteri e le modalita' stabiliti               
dalla Giunta regionale;                                                         
visto l'atto di indirizzo di cui alla delibera del Consiglio                    
regionale progr. n. 1285 "Approvazione delle linee di indirizzo                 
relative agli interventi regionali nelle politiche per la sicurezza",           
approvata ai sensi dell'art. 218, comma 4, nella seduta del                     
4/11/1999;                                                                      
ritenuto, nel rispetto delle linee di indirizzo fissate con il                  
suddetto atto consiliare, di stabilire con il presente atto le                  
priorita', i criteri e le modalita' di concessione dei sopraddetti              
contributi per l'anno 2000;                                                     
dato atto:                                                                      
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale della                   
Presidenza della Giunta, dott. Bruno Molinari, sulla legittimita' del           
presente atto, ai sensi dell'art. 4, comma 6, della L.R. 41/92;                 
- del parere favorevole espresso, ai sensi dell'anzi citata                     
disposizione di legge, dal Responsabile del Servizio Relazioni                  
istituzionali e Affari della Presidenza, Massa Gabriella, in ordine             
alla regolarita' tecnica del presente atto;                                     
su proposta del Presidente della Giunta regionale,                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di determinare per l'anno 2000 per la concessione dei contributi             
previsti all'art. 220, commi 3 e 4 della L.R. 3/99, le priorita', i             
criteri e le modalita' specificati nell'Allegato A, parte integrante            
e sostanziale della presente deliberazione;                                     
2) di approvare il fac-simile di domanda di contributo di cui                   
all'Allegato B, parte integrante e sostanziale della presente                   
deliberazione;                                                                  
3) di approvare la scheda di progetto per gli Enti locali e quella              
per le organizzazioni di volontariato e per le associazioni, di cui             
rispettivamente agli Allegati B1 e B2, parti integranti e sostanziali           
della presente deliberazione;                                                   
4) di approvare altresi' la scheda di progetto di cui all'Allegato              
B3, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione,                
riferita agli eventuali interventi formativi rientranti                         
nell'iniziativa proposta per il finanziamento;                                  
5) di pubblicare integralmente il presente atto nel Bollettino                  
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                                         
ALLEGATO A                                                                      
1) Destinatari dei contributi                                                   
A) Enti locali, per quanto riguarda la realizzazione di iniziative              
finalizzate al conseguimento di una ordinata e civile convivenza                
nelle citta' e nel territorio regionale, secondo quanto previsto                
dall'art. 218, comma 2, della L.R. 21 aprile 1999, n. 3.                        
B) Associazioni ed organizzazioni di volontariato iscritte ai                   
registri di cui alla L.R. 2 settembre 1996, n. 37, che operano a                
favore delle vittime di reati nel campo della sicurezza e della                 
prevenzione dei reati, per la realizzazione di specifiche iniziative.           
2) Requisiti di ammissibilita'                                                  
Tutti i progetti dei quali si chiede il finanziamento dovranno                  
contenere:                                                                      
1) una breve descrizione dello specifico problema di sicurezza che si           
vuole affrontare;                                                               
2) l'area, tra quelle individuate alle lettere a) e b) dell'atto di             
indirizzo di cui alla delibera consiliare progr. n. 1285 del                    
4/11/1999, che di seguito si trascrivono, in cui si inserisce                   
l'intervento progettato: "a) miglioramento della sicurezza degli                
spazi pubblici e delle condizioni di vita nelle citta', e in                    
particolare: - riqualificazione e rivitalizzazione urbanistica di               
parti del territorio e degli spazi pubblici con interventi di                   
animazione, di illuminazione pubblica, manutenzione, controllo, anche           
avvalendosi di strumenti tecnologici finalizzati alla dissuasione               
delle manifestazioni di incivilta' e criminalita' diffusa; - adozione           
di strumenti ed azioni volte alla crescita delle relazioni personali            
e di gruppo per lo sviluppo del vivere in comunita'; -                          
sperimentazione di sistemi di valutazione preventiva dell'impatto di            
sicurezza connesso a significative trasformazioni urbanistiche o a              
grandi interventi infrastrutturali; - promozione della convivenza               
interculturale, dell'integrazione sociale e civile degli stranieri; -           
educazione e promozione delle norme che regolano la vita sociale,               
anche in collaborazione con il sistema scolastico regionale; -                  
attivita' di mediazione e riduzione del danno di fenomeni diffusi,              
non criminali, che generano situazioni di tensione o conflitto, con             
particolare riferimento all'esercizio della prostituzione e al                  
consumo di sostanze stupefacenti; b) prevenzione della criminalita' e           
riduzione del rischio, e in particolare: - promozione, sia presso le            
Agenzie statali della pubblica sicurezza che presso i Corpi di                  
polizia locale, di modelli organizzativi e operativi fondati sul                
principio del decentramento e della massima vicinanza alla comunita'            
di riferimento; - promozione dell'interscambio operativo, informativo           
e formativo, fra le Polizie nazionali, i Corpi di polizia locale e i            
servizi sociali, anche in raccordo con le imprese di vigilanza                  
privata e con gli organismi associativi e di volontariato; -                    
attivita' mirate di natura preventiva rivolte ai gruppi                         
potenzialmente piu' esposti ai fenomeni di criminalita' o di                    
incivilta' diffusi e al sostegno di iniziative in favore delle                  
vittime di reato;"                                                              
3) gli obiettivi specifici del progetto e le sue eventuali relazioni            
con: progetti piu' generali rivolti alla sicurezza, dei quali esso              
rappresenti una articolazione; le esigenze del territorio nel quale             
il progetto sara' realizzato;                                                   
4) una breve descrizione del progetto, comprensiva delle modalita'              
organizzative di realizzazione (tempi, fasi, metodologia),                      
dell'indicazione delle strutture organizzative eventualmente                    
coinvolte e del/dei responsabili del progetto;                                  
5) se il progetto si inserisce o meno in piani/programmi generali,              
anche non strettamente attinenti il tema della sicurezza;                       
6) se il progetto costituisce articolazione di una iniziativa che si            
sviluppa su piu' anni;                                                          
7) gli indicatori di verifica attraverso i quali il proponente                  
misurera' il successo dell'iniziativa, in relazione agli obiettivi              
che il proponente intende perseguire;                                           
8) i soggetti, pubblici e/o privati eventualmente coinvolti nel                 
progetto;                                                                       
9) il piano delle risorse finanziare necessarie alla realizzazione              
del progetto e il preventivo dettagliato di spesa.                              
Ogni ente/associazione/organizzazione di volontariato non potra'                
presentare piu' di un progetto.                                                 
Le informazioni di cui ai punti precedenti dovranno essere desumibili           
dalla scheda di progetto (vedi Allegati B1 o B2).                               
Laddove il progetto prevede interventi formativi, dovra' essere                 
allegato, inoltre, il relativo progetto specifico, redatto su                   
apposita modulistica predisposta dall'Assessorato regionale Lavoro,             
Formazione professionale, Universita' e Immigrazione (vedi Allegato             
B3).                                                                            
Gli interventi formativi dovranno essere ricompresi fra le tipologie            
della formazione continua, aggiornamento e riqualificazione di                  
lavoratori, previste dalle vigenti Direttive regionali stralcio per             
l'avvio della nuova programmazione 2000/2006 pubblicate nel                     
Bollettino Ufficiale regionale n. 62 dell'11 aprile 2000.                       
3) Termini e modalita' di presentazione delle richieste di contributo           
Le domande di contributo, indirizzate alla Regione Emilia-Romagna -             
Presidenza della Giunta, redatte in carta libera secondo il                     
fac-simile allegato e sottoscritte dal legale rappresentante                    
dell'ente/associazione/organizzazione di volontariato richiedente,              
dovranno pervenire all'Ufficio "Progettazione e documentazione sui              
problemi della sicurezza", della Direzione generale Presidenza della            
Giunta, Viale Aldo Moro n. 52 - 40127 Bologna. Viene individuata                
quale responsabile del procedimento di concessione dei contributi, la           
dott.ssa Rossella Selmini dell'Ufficio "Progettazione e                         
documentazione sui problemi della sicurezza". Le domande dovranno               
essere presentate entro il termine perentorio del 15 settembre 2000.            
Per le domande inviate a mezzo raccomandata postale fa fede il timbro           
di spedizione.                                                                  
4) Decorrenza e termine delle attivita' di progetto                             
Le attivita' relative ai progetti dovranno avere inizio non oltre tre           
mesi dalla data di approvazione della delibera di concessione del               
contributo e dovranno terminare entro i dodici mesi successivi alla             
stessa data.                                                                    
5) Istruttoria e valutazione dei progetti                                       
Le domande presentate, che dovranno essere complete di tutte le                 
informazioni ed i documenti richiesti, pena l'esclusione, saranno               
istruite ed esaminate dall'Ufficio "Progettazione e documentazione              
sui problemi della sicurezza" che si integrera', qualora siano                  
previsti interventi formativi, con il nucleo di valutazione istituito           
presso l'Assessorato al Lavoro, Formazione professionale, Universita'           
e Immigrazione che valutera' il segmento di relativa competenza. Al             
termine dell'istruttoria e delle valutazioni verranno predisposti gli           
elenchi dei progetti ammissibili ai contributi con indicazione dei              
relativi importi.                                                               
6) Criteri di priorita'                                                         
Ai fini dell'ammissione ai contributi, verra' data priorita' ai                 
progetti:                                                                       
- che prevedano la collaborazione tra piu' soggetti pubblici e/o                
privati;                                                                        
- che si inseriscano organicamente in programmi generali di                     
miglioramento della sicurezza di un territorio, nel caso degli Enti             
locali, o che siano comunque collegati ad attivita' piu' generali sui           
temi della sicurezza e della civile convivenza, nel caso delle                  
organizzazioni di volontariato e delle associazioni;                            
- che, pur all'interno di programmi settoriali dell'Ente locale o del           
programma di attivita' dell'associazione/organizzazione non                     
specificamente indirizzati alla sicurezza, assumano le                          
caratteristiche di interventi specifici, rivolti a fenomeni                     
determinati e orientati al miglioramento delle condizioni di                    
sicurezza;                                                                      
- che ci sia evidente coerenza fra la descrizione del problema                  
specifico e l'intervento per il miglioramento delle condizioni di               
sicurezza per cui viene richiesto il contributo;                                
- che se la tipologia del progetto lo richiede, tengano in adeguata             
considerazione la differenza fra i generi;                                      
- che prevedano un efficace, ancorche' semplificato, sistema di                 
valutazione dei risultati;                                                      
- che possano essere di esemplarita' e trasferibilita';                         
- che siano realizzabili in tempi certi.                                        
7) Approvazione dei progetti e concessione dei contributi                       
Sulla base dell'istruttoria e valutazione effettuata come previsto al           
punto 5), la Giunta regionale provvedera' all'approvazione dei                  
progetti, alla concessione dei contributi in misura non superiore al            
50% dell'importo delle spese ritenute ammissibili e per un massimo di           
Lire 50.000.000 per i contributi di cui al punto 3 dell'art. 220 e di           
Lire 10.000.000 per i contributi di cui al punto 4 del medesimo                 
articolo, nonche' alla contestuale assunzione dell'impegno di spesa.            
Laddove il progetto preveda al suo interno anche interventi formativi           
funzionali alla realizzazione dell'iniziativa, il contributo                    
aggiuntivo riferito all'intervento formativo, potra' essere concesso            
in misura non superiore al 20% del contributo assegnato ai sensi                
dell'art. 220, commi 3 e 4.                                                     
I contributi di cui al comma 3, art. 220, sono concessi per spese di            
progettazione e di attuazione, con esclusione delle spese di                    
personale e delle spese per investimenti.                                       
I contributi di cui al comma 4, art. 220, sono concessi per spese di            
progettazione e di attuazione, con esclusione delle spese per                   
investimenti.                                                                   
I contributi sono cumulabili con altri contributi concessi dalla                
Regione o da altri Enti pubblici a qualsiasi titolo per la medesima             
iniziativa, fino al raggiungimento del limite dell'80% nel caso degli           
Enti locali e del 100% nel caso delle associazioni/organizzazioni. E'           
esclusa la cumulabilita' con i contributi del Fondo sociale europeo             
per gli interventi formativi contenuti nel progetto.                            
8) Revoca                                                                       
Il diritto al contributo decade quando l'ente o                                 
l'associazione/organizzazione non avvia il progetto entro tre mesi              
dalla data di approvazione del progetto stesso o non lo conclude                
entro dodici mesi dalla stessa data, nonche' nel caso in cui il                 
progetto realizzato non sia conforme al progetto approvato. Per i               
criteri di controllo della realizzazione dei progetti formativi si fa           
riferimento alle Direttive regionali stralcio per l'avvio della nuova           
programmazione 2000/2006 pubblicate nel Bollettino Ufficiale                    
regionale n. 62 dell'11 aprile 2000.                                            
9) Liquidazione ed erogazione dei contributi. Rendicontazione finale            
La liquidazione dei contributi e' disposta in due soluzioni:                    
- l'80% ad avvenuta esecutivita' della delibera di riparto e                    
concessione dei contributi;                                                     
- il rimanente 20% a conclusione dell'intervento e a presentazione:             
a) dell'attestazione di avvenuta conclusione del progetto corredata             
dal rendiconto analitico delle spese sostenute, per quanto riguarda             
gli Enti locali.                                                                
Per quanto riguarda le associazioni/organizzazioni, dell'attestazione           
di avvenuta conclusione del progetto corredata dalla documentazione             
giustificativa delle spese ammesse a contributo, fatture e note di              
addebito quietanzate in originale (in visione), o in copia conforme             
all'originale a norma della Legge n. 15 del 4 gennaio 1968 ed in                
bollo; tale documentazione potra' essere sostituita, cosi' come                 
previsto dal DPR 20 ottobre 1998, n. 403 "Regolamento di attuazione             
degli articoli 1, 2 e 3 della Legge 15 maggio 1997, n. 127, in                  
materia di semplificazione delle certificazioni amministrative", da             
una dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' sottoscritta dal            
legale rappresentante dell'associazione/organizzazione, in cui siano            
elencate le fatture e note di pagamento giustificative delle spese              
riguardanti il contributo, con allegata loro copia fotostatica.                 
Nell'ambito della medesima dichiarazione sostitutiva di atto di                 
notorieta' inoltre dovra' essere dichiarata l'avvenuta quietanza di             
ogni singola fattura elencata;                                                  
b) della relazione conclusiva contenente informazioni sulle attivita'           
realizzate, i tempi di realizzazione, il livello di raggiungimento              
degli obiettivi del progetto ed i risultati qualitativi e                       
quantitativi raggiunti, in rapporto ai preindividuati indicatori di             
verifica.                                                                       
Qualora, in fase di rendicontazione, le spese documentate                       
risultassero inferiori a quelle previste nel progetto approvato con             
la delibera della Giunta regionale, l'ammontare del contributo sara'            
proporzionalmente ridotto.                                                      
(segue allegato fotografato)                                                    

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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