REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 marzo 2000, n. 716

Valutazione impatto ambientale (VIA) sul progetto di adeguamento e potenziamento di impianto di compostaggio sito in comune di Rimini, localita' Ca' Baldacci presentato da AMIA SpA. Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza dei Servizi e delle autorizzazioni concesse (L.R. 9/99. Titolo III)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.            
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, del "Progetto di adeguamento e              
potenziamento dell'impianto di compostaggio sito in Rimini - frazione           
San Martino in XX - localita' Ca' Baldacci", presentato da AMIA SpA             
poiche' esso e', nel complesso, ambientalmente compatibile, in quanto           
l'impatto ambientale derivante dalla ristrutturazione dell'impianto             
e' inferiore a quello prodotto dall'impianto esistente, secondo gli             
esiti della apposita Conferenza di Servizi conclusasi il 22 marzo               
2000;                                                                           
b) di autorizzare, quindi, la realizzazione del progetto di impianto            
di cui al punto a) a condizione che siano realizzate le prescrizioni            
definite nel rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che               
costituisce l'Allegato 1 parte integrante e sostanziale della                   
presente deliberazione, ai punti 1.C., 2.C., 3.C. e 4.C. e di seguito           
sinteticamente riportate:                                                       
 1) come previsto dal Piano infraregionale per lo smaltimento dei               
rifiuti solidi urbani e speciali della Provincia di Rimini: -                   
l'impianto in oggetto e' autorizzato a trattare una quantita' massima           
di 35.000 t/anno di sostanza organica da compostare;                            
 2) successivamente all'entrata in esercizio dell'impianto futuro,              
dovra' essere eseguito un risanamento delle strutture dell'impianto             
esistente che rimarranno in sito;                                               
 3) successivamente all'entrata in esercizio dell'impianto futuro,              
l'impianto attuale dovra' inoltre essere dismesso;                              
 4) dovra' essere realizzato il progetto, inviato con le integrazioni           
del 14 marzo 2000, per la captazione e l'abbattimento degli                     
inquinanti e delle sostanze odorigene e del materiale particellare              
dovuti al rivoltamento dei cumuli nella seconda fase di maturazione             
del compost;                                                                    
 5) dovra' essere realizzata la vasca di sicurezza per la raccolta              
del percolato, contenuta nelle integrazioni del 14 marzo 2000;                  
 6) deve essere allestita una saracinesca di sicurezza sulla condotta           
fognaria interna collocata il piu' vicino possibile al confine                  
dell'area dell'impianto;                                                        
 7) dovranno essere realizzate tutte le modifiche progettuali,                  
contenute nelle integrazioni inviate dalla societa' AMIA il 14 marzo            
2000;                                                                           
 8) lo stoccaggio della frazione ligno-cellulosica triturata deve               
essere dotato di un impianto fognario convogliato nel sistema di                
raccolta del percolato;                                                         
 9) il fabbricato H e la vasca di prima pioggia O indicate nella                
planimetria generale Tavola 4.0.1. dovranno essere spostate al di               
fuori della fascia di rispetto stradale;                                        
10) il profilo del terreno sui fianchi dei nuovi fabbricati dovra'              
rimanere quello naturale preesistente l'intervento, in modo che le              
altezze dei fabbricati non superino quelle ammesse dal PRG;                     
11) la custodia, la gestione e la manutenzione dell'area a parcheggio           
pubblico sara' a carico di AMIA SpA secondo un'apposita convenzione             
con il Comune di Rimini da stipularsi prima dell'inizio dei lavori;             
12) i colori dei nuovi fabbricati dovranno attenersi alla gamma                 
cromatica tradizionale degli edifici del contado riminese;                      
13) in fase esecutiva i tetti dei nuovi fabbricati dovranno essere              
rivisti e omogeneizzati il piu' possibile al profilo di naturale                
declivio, utilizzando eventualmente anche tetti-giardino o inerbiti;            
14) la piantumazione deve costituire una cortina massiccia in cui               
sono immersi i fabbricati: una maggiore varieta' di specie arboree ed           
arbustive e' necessaria con ampio utilizzo anche di altre essenze               
autoctone tipiche della collina riminese. Il progetto esecutivo del             
verde dovra' essere concordato con l'Ufficio VIA del Comune di Rimini           
prima dell'inizio dei lavori;                                                   
15) nei locali adibiti a lavorazione, con presenza di personale,                
vanno garantiti i requisiti di aeroilluminazione naturale (derivanti            
dalle finestrature) nella quantita' di almeno 1/8 di superficie                 
illuminante e 1/16 di superficie apribile, rispetto alla superficie             
dei singoli locali; in ognuno di tali locali, almeno 1/32 della                 
superficie finestrata apribile dovra' avere soglia ad altezze non               
superiori alla meta' dell'altezza interna dei locali. Stessi quanto             
sopra viene riferito in particolar modo alla cabina di manovra                  
(Tavola 5.01), al locale utilizzato quale officina della macchina che           
movimenta i rifiuti (Tavola 5.02) ed all'edificio indicato con la               
lettera L (Tavola 5.10) qualora questo venga utilizzato per                     
l'eventuale confezionamento del prodotto finito o comunque venga                
utilizzato quale luogo di lavoro;                                               
16) ai vari locali dovranno garantirsi le vie di evacuazione rapida e           
le uscite di sicurezza conformemente al DPR 547/55 e al DM 10 marzo             
1998. Queste ultime dovranno ovviamente aprirsi verso il senso                  
dell'esodo e, se ricavate all'interno di portoni, essere prive di               
ostacoli in basso nelle condizioni di apertura;                                 
17) stante la presenza in zona di vari elettrodotti, applicando il              
principio di massima cautela a tutela della salute, nei locali in cui           
si prevede permanenza prolungata di persone (oltre le 4 ore) non                
potranno esservi livelli di induzione magnetica maggiore di 0,2 micro           
Tesla, misurati al ricettore;                                                   
18) durante la fase di cantiere dovranno essere poste tutte le                  
cautele atte a non arrecare inconvenienti ambientali;                           
19) per quanto riguarda la messa in sicurezza dell'area di cantiere             
si richiede: - l'esatta indicazione delle aree destinate al deposito            
di sostanze pericolose e delle aree di carico e scarico (e' vietato             
l'interramento di contenitori di carburanti e rifiuti); - le                    
pavimentazioni dei piazzali di lavorazione del cantiere; - la                   
realizzazione di canalette perimetrali di scolo e gli appositi                  
recapiti finali; - gli accorgimenti per la prevenzione e le eventuali           
procedure nel caso di sversamenti accidentali (raccolta e smaltimento           
degli sversamenti); - i materiali di risulta degli sbancamenti non              
devono essere portati fuori dell'area di proprieta' della societa'              
AMIA SpA;                                                                       
20) l'impianto di abbattimento delle sostanze odorigene costituito da           
biofiltri deve rispettare le seguenti caratteristiche di                        
funzionamento:                                                                  
    pH  6-8                                                                     
    umidita'  50-65%                                                            
    temperatura  15-35 C                                                        
    perdite di carico  0.1-10 kPa                                               
    C organico  >> 60%                                                          
21) deve essere effettuata la misura e la registrazione in continuo             
dei parametri pH, umidita', temperatura e perdite di carico. Il                 
parametro C organica dovra' essere misurato con cadenza                         
quadrimestrale. I dati misurati e registrati dovranno essere                    
conservati e annotati dall'azienda su apposito registro con pagine              
numerate e bollate a cura dell'ARPA e firmate dal responsabile                  
dell'impianto a disposizione dei competenti enti di controllo;                  
22) deve essere tenuto un registro con pagine numerate e bollate a              
cura dell'ARPA e firmate dal responsabile dell'impianto a                       
disposizione dei competenti enti di controllo sul quale dovranno                
essere annotate tutte le movimentazioni o sostituzioni della matrice            
costituente i biofiltri;                                                        
23) si prescrive il rispetto del flusso di massa, con una portata               
massima di 85.000 Nmc/h, delle seguenti concentrazioni in emissione             
dai biofiltri:                                                                  
Parametro  Portata  Concentrazione                                              
ammoniaca (NH3)  85.000 Nmc/h   9   mg/Nmc                                      
acido solfidrico (H2S)  85.000 Nmc/h   0.5 mg/Nmc                               
polveri  85.000 Nmc/h   5   mg/Nmc                                              
TOC  85.000 Nmc/h  30   mg/Nmc                                                  
Si prescrive inoltre il rispetta del limite per Unita' odorimetriche            
pari a 200 UO/Nmc;                                                              
24) l'AMIA e' tenuta ad effettuare gli autocontrolli secondo le                 
metodiche UNICHIM dei suddetti inquinanti con le cadenze temporali di           
seguito riportate:                                                              
Parametro    Periodicita'                                                       
    ammoniaca (NH3)  trimestrale                                                
    acido solfidrico (H2S)  trimestrale                                         
    polveri  trimestrale                                                        
    TOC  mensile                                                                
    Unita' odorimetriche  mensile                                               
I risultati delle analisi dovranno essere conservati e annotati                 
dall'azienda su apposito registro con pagine numerate e bollate a               
cura dell'ARPA e firmate dal responsabile dell'impianto a                       
disposizione dei competenti organi di controllo e dovranno, inoltre,            
essere trasmessi alla Provincia di Rimini, al Comune di Rimini ed               
all'ARPA - Sezione di Rimini;                                                   
25) si prescrive quale termine per la messa a regime dell'impianto di           
abbattimento delle sostanze odorigene costituito da biofiltri, 3 mesi           
dalla messa in esercizio dell'impianto;                                         
26) si prescrive inoltre che: a) almeno 15 giorni prima di dare                 
inizio alla messa in esercizio dell'impianto la societa' AMIA dovra'            
darne comunicazione a mezzo lettera raccomandata alla Provincia di              
Rimini, al Sindaco del Comune di Rimini ed all'ARPA - Sezione di                
Rimini; b) la societa' AMIA provvedera' ad effettuare almeno 3                  
controlli delle emissioni del nuovo impianto, a partire dalla data di           
messa a regime in un periodo di 10 giorni. I controlli devono, con le           
metodiche sopra ricordate, essere effettuati uno il primo giorno, uno           
l'ultimo giorno ed uno in un giorno intermedio scelto dalla societa'.           
Entro 15 giorni dalla data di messa a regime dell'impianto, la                  
societa' AMIA e' tenuta a trasmettere, tramite raccomandata a.r.,               
agli Enti di cui alla lettera precedente i dati rilevati;                       
27) si prescrive inoltre che: a) venga data comunicazione alla                  
Provincia di Rimini relativamente alle modifiche all'impianto che non           
comportino variazioni qualitative delle emissioni inquinanti ovvero             
variazione del flusso complessivo di massa o delle singole emissioni            
dell'impianto non superiori al 10% per il periodo di validita'                  
dell'autorizzazione all'emissione in atmosfera, anche ai sensi della            
direttiva 99/13/CE dell'11 marzo 1999; b) per ogni variazione                   
apportata al ciclo produttivo e/o agli impianti di abbattimento che             
comporti variazioni qualitative delle emissioni inquinanti ovvero               
variazione del flusso complessivo di massa o delle singole emissioni            
dell'impianto superiori al 10% debba essere presentata domanda di               
autorizzazione alla Provincia di Rimini, ivi compreso qualsiasi                 
spostamento dei punti di emissione che siano gia' stati autorizzati;            
c) qualsiasi modifica e' comunque da considerarsi modifica                      
sostanziale e, come tale, soggetta ad autorizzazione preventiva, in             
presenza di sostanze cancerogene e/o teratogene e/o mutagene e di               
tossicita' e cumulabilita' particolarmente elevate, ai sensi                    
dell'art. 4.3 del DPR 25 luglio 1991, del DM 28 aprile 1997 e del DM            
1 settembre 1998;                                                               
28) per quanto riguarda la rete fognaria interna, deve essere                   
allestita una saracinesca di sicurezza sulla condotta fognaria                  
interna che raccoglie anche le acque meteoriche e/o i reflui                    
eventualmente e incidentalmente versati sulle pavimentazioni interne            
alla proprieta'; il punto ove collocare tale manufatto deve essere in           
zona piu' vicina possibile al confine dell'area, ovvero                         
immediatamente a monte del pozzetto d'ispezione e prelievo, per                 
mettere in sicurezza tutta l'area dell'impianto di compostaggio, nel            
rispetto delle distanze stradali;                                               
29) si prescrive la tenuta di un registro con pagine numerate e                 
bollate a cura dell'ARPA e firmate dal responsabile dell'impianto a             
disposizione dei competenti organi di controllo sul quale dovranno              
essere annotate tutte le operazione di pulizia e manutenzione delle             
vasche di raccolta del percolato e di prima pioggia, nonche' tutte le           
operazioni di pulizia delle reti di convogliamento del percolato;               
30) a maggior garanzia della stabilita' dell'area interessata dal               
movimento del regolite e per prevenire una eventuale evoluzione del             
movimento stesso, si prescrive la realizzazione di drenaggi disposti            
a spina di pesce, collegati ad almeno un drenaggio principale                   
disposto lungo la linea di massima pendenza mediante pozzetti                   
ispezionabili. Tali opere di consolidamento dovranno attestarsi nel             
substrato alterato individuato con le indagini geognostiche alla                
profondita' di 3-4 mt. dal piano campagna (ossia alla base dello                
spessore denominato "argilla limosa media" nella Tavola 12.06 degli             
elaborati progettuali integrativi);                                             
31) dovranno inoltre essere regimate le acque superficiali tramite              
realizzazione di un fosso di guardia posto a monte dell'area                    
cartografata come "movimento del regolite" e di opportune canalette             
di scolo che dovranno convogliare le acque superficiali verso i punti           
di minimo morfologica;                                                          
32) l'intervento dovra' prevedere un potenziamento                              
dell'equipaggiamento ecologico andando ad implementare quelle                   
strutture naturali presenti, onde creare una sorta di rete ecologica            
all'interno della matrice agricola presente, assumendo anche una                
funzione di mitigazione/compensazione sull'impatto percettivo                   
dell'opera;                                                                     
33) deve essere garantita la manutenzione degli impianti ed il                  
reimpianto delle fallanze;                                                      
34) si prescrive l'esecuzione di un piano di monitoraggio per                   
verificare post operam gli effettivi livelli sonori in prossimita'              
dei ricettori sensibili. Tale piano di monitoraggio dovra' essere               
concordato con gli Enti preposti. La situazione di bianco dovra'                
essere acquisita prima dell'inizio dei lavori di ristrutturazione;              
35) si prescrive l'elaborazione di un progetto esecutivo di                     
inserimento ambientale. La progettazione dovra' almeno contenere: a)            
un'analisi del territorio ad una scala maggiore per rendere                     
l'intervento omogeneo agli indirizzi progettuali delle aree contigue            
(riforestazione dell'ex discarica di Ca' Baldacci), finalizzando                
l'intervento alla riqualificazione ambientale di un territorio piu'             
vasto; b) un rilievo quali-quantitativo del reticolo formato dalle              
emergenze vegetazionali presenti sul territorio, costituite da siepi,           
strade storiche alberate e fossi di scolo in parte vegetati. Su tale            
reticolo devono essere inseriti gli elementi di progetto (fascia                
boscata, ecc.) che andranno ad implementare la rete ecologica finale;           
36) in fase di cantiere si dovra' eseguire l'impianto della porzione            
di fascia boscata prevista non interessata dalla cantierizzazione               
(pre-rinverdimenti), anticipando in tal modo lo sviluppo della                  
vegetazione in favore di una maggiore mitigazione fin dai primi anni            
di esercizio dell'impianto di compostaggio;                                     
37) il terreno di scotico dell'area di cantiere dovra' essere                   
accumulato e opportunamente conservato (mantenimento delle qualita'             
fisico-chimiche e microbiologiche) per poter essere agronomicamente             
riutilizzato a fine lavori (fascia boscata);                                    
38) dovra' essere realizzato il programma di monitoraggio ambientale            
previsto nel SIA;                                                               
39) i rifiuti ammessi al trattamento mediante compostaggio saranno              
unicamente quelli individuati nella seguente tabella, con la                    
precisazione che le tipologie autorizzate sono esclusivamente quelle            
contrassegnate da 6 cifre:                                                      
Codice CER  Denominazione del rifiuto                                           
02                                                                              
Rifiuti provenienti da produzioni, trattamento e preparazione di                
alimenti in agricoltura, orticoltura, caccia, pesca ed acquicoltura             
0201                                                                            
Rifiuti delle produzioni primarie                                               
020102                                                                          
Scarti animali                                                                  
020103                                                                          
Scarti vegetali                                                                 
020106                                                                          
Feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti,           
raccolti separatamente e trattati fuori sito                                    
0202                                                                            
Rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri           
alimenti di origine animale                                                     
020201                                                                          
Fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia                                      
020204                                                                          
Fanghi dal trattamento sul posto di effluenti                                   
0203                                                                            
Rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, vegetali,               
cereali, oli alimentari, cacao, caffe', tabacco; della produzione di            
conserve alimentari della lavorazione del tabacco                               
020301                                                                          
Fanghi derivanti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura,               
centrifugazione e separazione di componenti                                     
020304                                                                          
Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione                        
020305                                                                          
Fanghi dal trattamento sul posto degli effluenti                                
0204                                                                            
Rifiuti della raffinazione dello zucchero                                       
020403                                                                          
Fanghi dal trattamento sul posto degli effluenti                                
0205                                                                            
Rifiuti dell'industria lattiero-casearia                                        
020501                                                                          
Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione                        
020502                                                                          
Fanghi dal trattamento sul posto degli effluenti                                
0206                                                                            
Rifiuti della pasta e della panificazione                                       
020603                                                                          
Fanghi dal trattamento sul posto degli effluenti                                
0207                                                                            
Rifiuti dalla produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne            
caffe', te' e cacao)                                                            
020701                                                                          
Rifiuti da operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della                  
materia prima                                                                   
020702                                                                          
Rifiuti della distillazione di bevande alcoliche                                
020704                                                                          
Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione                        
020705                                                                          
Fanghi dal trattamento sul posto degli effluenti                                
03                                                                              
Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta,                
polpa, cartone, pannelli e mobili                                               
0301                                                                            
Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e            
mobili                                                                          
030101                                                                          
Scarti di corteccia e sughero                                                   
030102                                                                          
Segatura                                                                        
030103                                                                          
Scarti di rasatura, taglio impiallacciatura, legno deteriorato                  
030199                                                                          
Rifiuti non specificati altrimenti                                              
0303                                                                            
Rifiuti della produzione e della lavorazione di carta, polpa e                  
cartone                                                                         
030301                                                                          
Corteccia                                                                       
030302                                                                          
Fecce e fanghi (recupero dei bagni di macerazione)                              
030306                                                                          
Fibra e fanghi di carta                                                         
04                                                                              
Rifiuti della produzione conciaria e tessile                                    
0401                                                                            
Rifiuti dell'industria della lavorazione della pelle                            
040107                                                                          
Fanghi non contenenti cromo                                                     
0402                                                                            
Rifiuti dell'industria tessile                                                  
040201                                                                          
Rifiuti da fibre tessili grezze ed altre sostanze fibrose naturali,             
principalmente di origine vegetale                                              
040202                                                                          
Rifiuti da fibre tessili grezze principalmente di origine animale               
15                                                                              
Imballaggi, assorbenti; stracci, materiali filtranti e indumenti                
protettivi (non specificati altrimenti)                                         
1501                                                                            
Imballaggi                                                                      
150101                                                                          
Carta e cartone                                                                 
150103                                                                          
Imballaggi in legno                                                             
19                                                                              
Rifiuti da impianti trattamento rifiuti, impianti di trattamento                
acque reflue fuori sito e industrie dell'acqua                                  
1906                                                                            
Rifiuti dal trattamento anaerobico dei rifiuti                                  
190602                                                                          
Fanghi da trattamento anaerobico di rifiuti animali e vegetali                  
1908                                                                            
Rifiuti da impianti trattamento delle acque reflue non specificati              
altrimenti                                                                      
190804                                                                          
Fanghi dal trattamento delle acque reflue industriali                           
190805                                                                          
Fanghi di trattamento delle acque reflue urbane                                 
20                                                                              
Rifiuti solidi urbani ed assimilabili da commercio, industria ed                
istituzioni inclusi i rifiuti della raccolta differenziata                      
2001                                                                            
Raccolta differenziata                                                          
200101                                                                          
Carta e cartone                                                                 
200107                                                                          
Legno                                                                           
200108                                                                          
Rifiuti di natura organica utilizzabili per il compostaggio (compresi           
oli per frittura e rifiuti di mense e ristoranti)                               
2002                                                                            
Rifiuti di giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da                  
cimiteri)                                                                       
200201                                                                          
Rifiuti compostabili                                                            
2003                                                                            
Altri rifiuti urbani                                                            
200302                                                                          
Rifiuti di mercati                                                              
I rifiuti individuati nella precedente tabella devono possedere le              
caratteristiche di cui al punto 16 dell'Allegato 1, Suballegato 1, al           
DM Ambiente 5 febbraio 1998;                                                    
40) il quantitativo massimo dei rifiuti ammessi al trattamento                  
mediante compostaggio e' pari a 35.000 t/anno ripartite secondo la              
seguente tabella:                                                               
Tipologia  Quantita' max (t/a)                                                  
frazione organica putrescibile  26.780                                          
frazioni lignocellulosiche  12.250                                              
fanghi di depurazione   4.000                                                   
Le quantita' attengono al quantitativo annuo massimo previsto per               
ogni singola matrice, che puo' subire variazioni percentuali nella              
formazione della miscela, fermo restando il quantitativo massimo                
complessivo di 35.000 t/anno;                                                   
41) il quantitativo massimo di rifiuti ammessi alla messa in riserva            
nell'area di stoccaggio del ligno-cellulosico e' pari 5.000 t;                  
42) il deposito dei rifiuti deve essere effettuato nel rispetto dei             
criteri e delle norme tecniche vigenti, in rapporto alla natura degli           
stessi;                                                                         
43) dovranno essere mantenuti in perfetta efficienza sia i sistemi di           
drenaggio e raccolta del percolato, sia le attrezzature predisposte             
per lo spegnimento di incendi e focolai;                                        
44) lo smaltimento delle acque eventualmente derivanti dall'attivita'           
di deposito preliminare e di trattamento deve essere effettuato nel             
rispetto delle vigenti normative ambientali di settore;                         
45) nelle operazioni di carico e scarico e di trattamento dei rifiuti           
dovranno essere adottate tutte le necessarie misure di sicurezza atte           
ad evitare l'insorgere di qualsivoglia pericolo di ordine igienico              
sanitario ed ambientale;                                                        
46) tutte le operazioni manuali dovranno essere eseguite dagli                  
operatori in condizioni di massima sicurezza;                                   
47) la societa' AMIA SpA e' obbligata al rispetto delle normative in            
materia di inquinamento acustico, atmosferico e delle acque, nonche'            
in materia di sicurezza, igiene e tutela dei lavoratori e di rischi             
di incidenti e prevenzione di incendi;                                          
48) sono fatte salve le autorizzazioni concessioni e permessi,                  
eventualmente non rilasciati ad esito della Conferenza di Servizi,              
nonche' i diritti di terzi;                                                     
49) i rifiuti detenuti ovvero quelli eventualmente originati dalle              
operazioni di deposito e trattamento degli stessi devono essere                 
smaltiti, ovvero riutilizzati secondo quanto previsto dal DLgs 22/97            
e successive modificazioni e dalle normative tecniche vigenti;                  
50) e' fatto obbligo di mantenere l'area dell'impianto, i piazzali e            
l'adiacente viabilita' pubblica costantemente puliti ed in condizioni           
da non costituire pericolo per la salute e per l'igiene;                        
51) l'attivita' dell'impianto deve essere svolta in orari tali da               
evitare disturbo e disagio al vicinato, nel rispetto del regolamento            
comunale in materia;                                                            
52) e' fatto obbligo alla societa' AMIA SpA di: a) presentare                   
all'Amministrazione provinciale di Rimini formale domanda di                    
autorizzazione per ogni variazione riguardante il contenuto del                 
presente atto; b) presentare, ai sensi dell'art. 11, comma 3, del               
DLgs 22/97 la comunicazione annuale relativa a quantita' e                      
caratteristiche qualitative dei rifiuti recuperati e/o smaltiti, con            
le modalita' previste dalla Legge 25 gennaio 1994, n. 70; c) tenere             
un registro di carico e scarico dei rifiuti istituito e redatto                 
secondo le modalita' previste dall'art. 12 del DLgs 22/97; d)                   
comunicare tempestivamente all'Amministrazione provinciale di Rimini            
ogni modificazione intervenuta nell'assetto proprietario e negli                
organismi tecnici; e) conservare presso l'impianto, copia dei                   
formulari di identificazione di cui all'art 15 del DLgs 22/97; f)               
provvedere alla registrazione dei rifiuti contraddistinti dai numeri            
terminali 99 (rifiuti non specificati altrimenti), dettagliandone di            
volta in volta la descrizione, sia sul registro di carico e scarico             
di cui alla precedente lettera c), sia sul formulario di                        
identificazione di cui alla precedente lettera e); g) accertarsi che            
i terzi cui vengono affidati i rifiuti depositati e/o trattati ne               
attuino una gestione conforme alle disposizioni di legge vigenti;               
53) l'efficacia del presente atto per quanto concerne                           
l'autorizzazione all'esercizio dell'impianto di smaltimento e                   
recupero dei rifiuti e' vincolata all'esito positivo del collaudo               
delle opere realizzate. La relazione di collaudo dovra' essere                  
trasmessa agli Enti partecipanti alla Conferenza di Servizi                     
preventivamente alla messa in esercizio dell'impianto autorizzato;              
54) eventuali istanze di rinnovo dell'autorizzazione all'esercizio              
dell'impianto di smaltimento e recupero dei rifiuti dovranno essere             
inoltrate all'Amministrazione provinciale di Rimini almeno 3 mesi               
prima dello scadere della stessa;                                               
55) l'autorizzazione all'esercizio dell'impianto di smaltimento e               
recupero dei rifiuti e' efficace per 5 anni;                                    
56) copia dell'autorizzazione all'esercizio dell'impianto di                    
smaltimento e recupero dei rifiuti dovra' essere conservata presso              
l'impianto autorizzato, ovvero presso la sede aziendale, e dovra'               
essere esibita ad ogni richiesta di controllo;                                  
57) si prescrive la tenuta di un registro con pagine numerate e                 
bollate a cura dell'ARPA e firmate dal responsabile dell'impianto a             
disposizione dei competenti organi di controllo sul quale dovranno              
essere annotate tutte le operazione di pulizia e manutenzione delle             
vasche di raccolta del percolato e di prima pioggia, nonche' tutte le           
operazioni di pulizia delle reti di convogliamento del percolato;               
58) dovra' essere realizzato il programma di manutenzione                       
dell'impianto sintetizzato nelle integrazioni inviate il 14 marzo               
2000;                                                                           
59) nei locali adibiti a miscelazione rifiuti e bioossidazione                  
primaria la valutazione dei rischi ex DLgs 626/94 dovra' essere                 
particolarmente accurata per quanto concerne il rischio biologico. In           
ogni caso agli addetti che si trovassero ad operare in detti locali             
dovra' essere garantito un adeguato livello di protezione igienica;             
c) di autorizzare, inoltre, la realizzazione del progetto di impianto           
di cui al punto a) a condizione che siano realizzate le seguenti                
prescrizioni del Comando provinciale Vigili del fuoco di Rimini:                
1) prima della realizzazione siano presentati i progetti degli                  
impianti antincendio;                                                           
d) di dare atto che la Provincia di Rimini ha rilasciato, con                   
prescrizioni, la approvazione del progetto e la autorizzazione alla             
realizzazione degli interventi di adeguamento e potenziamento                   
dell'impianto di compostaggio sito in Rimini - Frazione San Martino             
in XX - localita' Ca' Baldacci, presentato da AMIA SpA, ai sensi                
dell'art. 27 del DLgs 22/97 e successive modificazioni, che                     
costituisce l'Allegato 2, parte integrante e sostanziale della                  
presente delibera;                                                              
e) di dare atto che la Provincia di Rimini ha rilasciato, con                   
prescrizioni, l'autorizzazione all esercizio dell'impianto di                   
compostaggio sito in Rimini - frazione San Martino in XX - localita'            
Ca' Baldacci, presentato da AMIA SpA, ai sensi dell'art. 28 del DLgs            
22/97 e successive modificazioni, che costituisce l'Allegato 3, parte           
integrante e sostanziale della presente delibera;                               
f) di dare atto che il Comando provinciale Vigili del fuoco di Rimini           
ha rilasciato, con prescrizioni, il parere preliminare positivo alla            
realizzazione del progetto di impianto in oggetto, che costituisce              
l'Allegato 4, parte integrante e sostanziale della presente delibera;           
g) di stabilire che dovra' essere integralmente rispettato quanto               
stabilito nella approvazione del progetto ed autorizzazione alla                
realizzazione degli interventi della Provincia di Rimini di cui al              
precedente punto d), nell'autorizzazione all'esercizio dell'impianto            
della Provincia di Rimini di cui al precedente punto e) e del parere            
preliminare positivo alla realizzazione del progetto del Comando                
provinciale Vigili del fuoco di Rimini, di cui al precedente punto              
f);                                                                             
h) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,              
copia del presente atto deliberativo alla proponente societa' AMIA              
SpA;                                                                            
i) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,              
per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva                    
competenza, copia del presente atto alla Provincia di Rimini, al                
Comune di Rimini, all'ARPA - Sezione provinciale di Rimini,                     
all'Azienda Unita' sanitaria locale di Rimini - Dipartimento di                 
Prevenzione;                                                                    
l) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 7, della L.R. 9/99, che           
l'efficacia temporale della presente valutazione di impatto                     
ambientale e' fissata in anni 5;                                                
m) di stabilire, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99, che            
la presente deliberazione e' pubblicata, per estratto, nel Bollettino           
Ufficiale della Regione.                                                        
(omissis)                                                                       

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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