DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 marzo 2000, n. 596
Invito a presentare progetti da realizzare con il contributo del Fondo sociale europeo per il periodo 2000/2002 (Obiettivo 3)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
1) di approvare l'"Invito a presentare progetti da realizzare con il
contributo del FSE per il periodo 2000/2002 (Obiettivo 3)", di cui
all'Allegato 1, comprendente l'Allegato A "Ambiti prioritari di
intervento nelle Misure A.2, A.3, C.1, C.2, C.3, C.4, D.1, D.2, Asse
B, Asse E", l'Allegato B "Azioni di supporto riferite alle Misure
A.1, C.1, C.3, D.1, F.2" e l'Allegato C "Selezione degli organismi
intermediari per la gestione della sovvenzione globale avente ad
oggetto l'attuazione delle Misure D.3 e D.4 del Programma operativo
2000/2006 - periodo 2000/2002", che si allegano quali parti
integranti e sostanziali della presente deliberazione;
2) di dare atto che per la valutazione dei progetti ci si avvale del
nucleo di valutazione come in premessa individuato;
3) di pubblicare, per estratto, la presente deliberazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione.
(controllata dalla CCARER il 28/3/2000, prot. n.491/18)
ALLEGATO 1
Invito a presentare progetti da realizzare con il contributo del
Fondo sociale europeo per il periodo 2000/2002 - Obiettivo 3
1) Premessa
2) Descrizione delle misure individuate per conseguire gli obiettivi
del FSE Obiettivo 3 - 2000/2006
3) Tipologia progettuale
4) Durata dei progetti
5) Destinatari
6) Requisiti di ammissibilita' dei soggetti proponenti
7) Criteri di valutazione dei progetti
8) Tempi delle istruttorie
9) Risorse finanziarie
10) Modalita' e termini per la presentazione dei progetti
11) Modalita' di informazione e pubblicita' degli interventi
12) Condizioni di tutela della privacy.
Allegato A: Ambiti prioritari di intervento nelle Misure A.2 - A.3 -
C.1 - C.2 - C.3 - C.4 - D.1 - D.2 - Asse B - Asse E
Allegato B: Azioni di supporto riferite alle Misure A.1 - C.1 - C.3 -
D.1 - F.2
Allegato C: Selezione degli organismi intermediari per la gestione
della sovvenzione globale avente ad oggetto l'attuazione delle Misure
D.3 e D.4 del Programma operativo Obiettivo 3 - 2000/2006 - periodo
2000/2002.
1) Premessa
Il presente invito fa riferimento:
- al Regolamento (CE) n. 1260/99 del Consiglio del 21 giugno 1999
recante disposizioni generali sui fondi strutturali e in particolare
il Cap. VI relativo alla sovvenzione globale;
- al Regolamento (CE) n. 1784/99 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 12 luglio 1999 relativo al Fondo sociale europeo;
- al Piano nazionale Obiettivo 3 Regioni Centro-Nord approvato dal
Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale e candidato per il
finanziamento all'Unione Europea, sul quale si e' concluso il
25/1/2000 il negoziato per l'approvazione;
- al Programma operativo Obiettivo 3 della Regione Emilia-Romagna
approvato con delibera del Consiglio regionale n. 1275 del 3/11/1999;
- al Complemento di programmazione Obiettivo 3 della Regione
Emilia-Romagna approvato con deliberazione della Giunta regionale n.
403 dell'1/3/2000;
- al Piano di attivita' dell'Agenzia Emilia-Romagna Lavoro che
individua, fra l'altro, le linee prioritarie e progettuali sulle
quali attivare azioni integrate che possono incidere in maniera
significativa sul contesto regionale in materia di mercato del
lavoro;
- gli Indirizzi per l'integrazione delle politiche del lavoro, della
programmazione e dell'istruzione. Triennio 2000/2002, approvati con
deliberazione del Consiglio regionale n. 1316 del 22/12/1999;
- le Direttive attuative per la formazione professionale e per
l'orientamento - triennio 1997/1999 - approvate con la deliberazione
della Giunta regionale 1475/97 e successive integrazioni e
modificazioni.
Le linee generali di orientamento della Regione tengono conto delle
seguenti priorita' individuate nel piano nazionale sopra citato:
- almeno il 3% dei fondi disponibili deve essere riservato a progetti
interregionali;
- almeno lo 0,5% dei fondi disponibili deve essere riservato alla
sovvenzione globale di progetti rivolti al sostegno e sviluppo di
imprese sociali nell'ambito della tipologia definita dall'art. 4 del
Regolamento 1784/99 del Fondo sociale europeo (piccoli sussidi per
capitale sociale);
- nel rispetto delle politiche di "main streaming" per le pari
opportunita' i progetti dovranno contenere azioni di pubblicizzazione
e modalita' organizzative che favoriscano la partecipazione delle
donne alla formazione e al lavoro;
- almeno l'84,5% delle risorse dell'Asse A deve essere destinato
all'obiettivo specifico "prevenzione", cioe' alle Misure A1 e A2.
La Commissione Europea sta elaborando una normativa che stabilira' le
regole sulla disciplina degli aiuti di Stato nel rispetto
dell'articolo 87 paragrafo 1 del Trattato che istituisce l'Unione
Europea. In attesa della nuova normativa i progetti di formazione
aziendale e gli incentivi all'occupazione verranno accolti e valutati
nel rispetto delle regole del "de minimis" Gazzetta Ufficiale C 68,
6/3/1996.
2) Descrizione delle misure individuate per conseguire gli obiettivi
del Fondo sociale europeo. Obiettivo 3 - 2000/2006
Il Programma operativo del FSE Obiettivo 3 e' strutturato per Assi a
ciascuno dei quali corrisponde l'attuazione degli obiettivi globali
del FSE definiti in sede comunitaria.
Ogni Asse e' articolato in Misure che si intendono attuare per il
conseguimento degli obiettivi specifici.
Si riportano di seguito le Misure proposte all'interno di ciascun
asse prioritario.
Asse A - Sviluppo e promozione di politiche attive del mercato del
lavoro per combattere e prevenire la disoccupazione, evitare a donne
e uomini la disoccupazione di lunga durata, agevolare il
reinserimento dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro
e sostenere l'inserimento nella vita professionale dei giovani e di
coloro, uomini e donne, che si reinseriscono nel mercato del lavoro
- Misura A.1 - Organizzazione dei servizi per l'impiego
- Misura A.2 - Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di
giovani e adulti nella logica dell'approccio preventivo
- Misura A.3 - Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di
uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da piu' di sei o dodici
mesi
Asse B - Promozione di pari opportunita' per tutti nell'accesso al
mercato del lavoro, con particolare attenzione per le persone che
rischiano l'esclusione sociale
- Misura B.1 - Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi
svantaggiati
Asse C - Promozione e miglioramento della formazione professionale,
dell'istruzione, dell'orientamento nell'ambito di una politica di
apprendimento nell'intero arco della vita al fine di agevolare e
migliorare l'accesso e l'integrazione nel mercato del lavoro,
migliorare e sostenere l'occupabilita', promuovere la mobilita'
professionale
- Misura C.1 - Adeguamento del sistema della formazione professionale
e del sistema dell'istruzione
- Misura C.2 - Prevenzione della dispersione scolastica e formativa
- Misura C.3 - Formazione superiore
- Misura C.4 - Formazione permanente
Asse D - Promozione di una forza lavoro competente, qualificata e
adattabile, dell'innovazione e dell'adattabilita' nell'organizzazione
del lavoro, dello sviluppo dello spirito imprenditoriale, di
condizioni che agevolino la creazione di posti di lavoro nonche'
della qualificazione e del rafforzamento del potenziale umano nella
ricerca, nella scienza e nella tecnologia
- Misura D.1 - Sviluppo della formazione continua, della
flessibilita' del mercato del lavoro e della competitivita' delle
imprese pubbliche e private con priorita' alle PMI
- Misura D.2 - Adeguamento delle competenze della pubblica
Amministrazione
- Misura D.3 - Sviluppo e consolidamento dell'imprenditorialita' con
priorita' ai nuovi bacini d'impiego
- Misura D.4 - Miglioramento delle risorse umane nel settore della
Ricerca e Sviluppo tecnologico
Asse E - Misure specifiche intese a migliorare l'accesso e la
partecipazione delle donne al mercato del lavoro, compreso lo
sviluppo delle carriere e l'accesso a nuove opportunita' di lavoro e
all'attivita' imprenditoriale, e a ridurre la segregazione verticale
e orizzontale fondata sul sesso nel mercato del lavoro
- Misura E.1 - Promozione della partecipazione femminile al mercato
del lavoro
Asse F - Accompagnamento del programma operativo
- Misura F.1 - Azioni comprese nella regola generale
- Misura F.2 - Azioni escluse dalla regola generale (informazione e
pubblicita', valutazione esterna, ...).
La programmazione regionale ha adottato l'insieme degli obiettivi
specifici proposti dal Piano nazionale per l'Obiettivo 3, in quanto
ad essi corrispondono le piu' importanti innovazioni nelle politiche
e nei sistemi della formazione, istruzione e lavoro a livello
nazionale. Tali innovazioni costituiscono delle priorita' obbligate e
ne deve essere quindi garantita una applicazione generalizzata
all'intero territorio nazionale, poiche' solo la convergenza degli
obiettivi e degli impegni da parte delle diverse realta' regionali
potra' conferire efficacia al complessivo sistema delle politiche
attive del lavoro.
All'interno di questo quadro comune, la programmazione regionale ha
definito priorita' di intervento specifiche dettate dai punti di
forza e di debolezza del contesto e dal grado di innovazione gia'
raggiunto dal sistema regionale.
Gli Indirizzi regionali sopra citati definiscono gli ambiti di
competenza dell'intervento regionale ai quali il presente Invito si
riferisce. Si tratta di realizzare in particolare:
- progetti a valenza transnazionale, nazionale, interregionale e
regionale, anche in continuita' con le precedenti azioni gia'
attivate;
- progetti relativi alle funzioni di sistema finalizzate a migliorare
l'offerta integrata delle politiche del lavoro, della formazione e
dell'istruzione;
- azioni positive per l'inclusione sociale e per le pari opportunita'
al fine di modellizzare e diffondere prassi innovative;
- progetti pilota finalizzati a diffondere approcci e modalita'
innovative nel sistema.
3) Tipologia progettuale
Per la realizzazione delle attivita' ammesse a finanziamento sara'
possibile presentare progetti semplici e complessi/integrati, con
priorita' per questi ultimi:
- i progetti semplici prevedono la realizzazione di singole
attivita'/azioni/iniziative; ciascuno di essi pertanto deve essere
riconducibile ad una sola tipologia;
- i progetti complessi/integrati prevedono contestualmente la
realizzazione di una pluralita' di attivita'/azioni/iniziative anche
nell'ambito di diversi Assi e/o Misure, prevedendo, eventualmente,
fonti di finanziamento diverse.
4) Durata dei progetti
La durata dei progetti sara' da considerarsi variabile in funzione
della complessita' e della numerosita' di azioni previste al loro
interno, comunque riconducibile ad una durata, di norma, biennale
(2000/2002) e comunque cantierabili, di norma, entro 60 giorni
dall'approvazione.
Per quanto attiene la durata delle specifiche tipologie formative si
rimanda alle "Direttive attuative per la formazione professionale e
per l'orientamento - Triennio 1997/1999" di cui alla deliberazione
della Giunta regionale 1475/97 e successive modificazioni e
integrazioni.
5) Destinatari
I destinatari delle attivita' contenute nei progetti sono quelli
previsti dagli Assi e dalle Misure considerate oggetto del presente
bando e riportati nel POR Obiettivo 3 della Regione Emilia-Romagna e
nelle "Linee guida per l'elaborazione del documento del complemento
di programmazione ".
6) Requisiti di ammissibilita' dei soggetti proponenti
I requisiti di ammissibilita' dei soggetti candidati a realizzare i
progetti proposti all'interno del presente invito, saranno quelli
previsti a livello generale dalle "Direttive attuative per la
formazione professionale e per l'orientamento - Triennio 1997/1999" e
successive modificazioni e integrazioni.
In particolare, per quanto riguarda gli organismi attuatori di
iniziative formative e di servizi di orientamento, si segnala che con
la deliberazione della Giunta regionale n. 2538 del 21/12/1999 e'
stato approvato l'elenco degli accreditati.
7) Criteri di valutazione dei progetti
Criteri: punteggio max:
1) Obiettivi del progetto 20
2) Struttura progettuale
2.1 Coerenza della struttura progettuale 5
- Corretta articolazione delle azioni, coerenza dei contenuti ed
integrazione tra obiettivi progettuali e strumenti di intervento
2.2 Qualita' delle attivita' proposte, complessita', 25
integrazione, loro grado di
innovativita'/sperimentalita', con correlati elementi oggettivi
di verifica
2.3 Occupabilita' 15
- Impatti attesi, diretti ed indiretti, sui destinatari finali
rispetto al contesto di riferimento del progetto
3) Economicita' 10
Parametri di costo
4) Interregionalita' dell'azione 10
Lettere di adesione delle Amministrazioni regionali coinvolte
5) Trasferibilita' dell'esperienza e validita' dei 10
meccanismi di pubblicizzazione e diffusione
6) Coerenza con le politiche del "main streaming" 5
per le pari opportunita'
Totale 100
Il criterio relativo alla interregionalita' dell'azione verra'
utilizzato esclusivamente ove applicabile.Qualora sia necessario
valutare soggetti per i quali non e' richiesto l'accreditamento, si
prendera' in considerazione un ulteriore criterio di valutazione
concernente la qualita'/competenza del soggetto, fino ad un massimo
di 10 punti.
8) Tempi delle istruttorie
Gli esiti delle istruttorie e delle selezioni dei progetti presentati
saranno sottoposti all'approvazione degli organi competenti, di
norma, entro 60 giorni dalla scadenza dei termini per la
presentazione delle candidature, a meno che il numero e la
complessita' dei progetti pervenuti non giustifichi tempi piu'
lunghi.
Le istruttorie dei progetti di cui all'Allegato A si concluderanno
con la redazione di graduatorie di progetti semplici per assi e
misure e di progetti complessi.
9) Risorse finanziarie
Le iniziative approvate ai sensi del presente invito troveranno
copertura finanziaria nel Programma operativo FSE - Obiettivo 3 -
2000/2006.
10) Modalita' e termini per la presentazione dei progetti
I progetti dovranno essere presentati sull'apposito formulario
compilato in ogni sua parte e consegnato in n. 2 copie cartacee
unitamente al supporto informatico (floppy disk) di identico
contenuto.
Nel titolo del progetto dovranno essere indicati l'Asse e la Misura
su cui ci si candida ed il numero del/degli ambito/i o della/e
azione/i per cui ci si candida. (Ad esempio Allegato A, Asse C,
Misura C.1 - Ambiti nn. 3 - 5, Allegato B, Asse A, Misura A.1, -
Azione B).
La richiesta di finanziamento dovra' essere presentata in regola con
le vigenti normative sul bollo e firmata dal legale rappresentante
dell'organismo presentatore o da un suo delegato.
Il candidato deve indicare sul progetto la quantificazione poliennale
della spesa specificando quanto prevede di pagare per anno di
pertinenza.
Ove non sia necessario l'accreditamento il soggetto deve inviare
unitamente alla richiesta di finanziamento, la scheda informativa per
la registrazione nell'archivio regionale dei soggetti, che e'
possibile trovare all'interno dell'applicativo informatico "attivita'
formative 2000".
Il formulario ed il floppy disk sono disponibili presso la Direzione
generale Formazione professionale e Lavoro della Regione
Emilia-Romagna, Sistema informativo Lavoro, Formazione professionale,
Scuola - Viale Aldo Moro n. 38 - piano 5 - tel. 051/283992-283884.
Per qualsiasi informazione e/o chiarimento in merito ai contenuti del
presente invito e' possibile contattare il numero verde per la
Formazione professionale tel. 800955154 o rivolgersi all'Ufficio
Verifiche ed Approvazione progetti, Viale Aldo Moro n. 38 - piano 14
- tel. 051/283743.
Nello specifico caso connesso alla presentazione di progetti da parte
di organismi misti, quali le associazioni temporanee di impresa, gli
stessi dovranno indicare, all'interno del formulario, l'intenzione di
costituirsi in ATI indicando specificatamente i ruoli, le competenze
e la suddivisione finanziaria dei singoli soggetti nell'ambito della
realizzazione del progetto presentato.
In considerazione della particolare natura giuridica dell'istituto
dell'ATI, la cui validita' temporale risulta collegabile unicamente
alla realizzazione di un determinato progetto, e al fine di evitare
spese aggiuntive a carico del soggetto presentatore, la
formalizzazione di tale forma di collaborazione viene richiesta solo
successivamente l'avvenuta approvazione del progetto presentato.
I progetti dovranno pervenire entro le ore 12,30 di venerdi' 5 maggio
2000 presso la Regione Emilia-Romagna - Assessorato al Lavoro,
Formazione, Scuola e Universita' - Ufficio Verifiche ed Approvazione
progetti, Viale Aldo Moro n. 38 - 40127 Bologna.
Le domande inviate tramite servizio postale dovranno pervenire
mediante raccomandata con ricevuta di ritorno e comunque entro e non
oltre la scadenza indicata.
11) Modalita' di informazione e pubblicita' degli interventi
I soggetti proponenti dovranno rispettare rigorosamente il
Regolamento comunitario vigente relativo al tema dell'informazione e
della pubblicita' sugli interventi dei Fondi strutturali.
12) Condizioni di tutela della privacy
Tutti i dati personali di cui l'Amministrazione venga in possesso in
occasione dell'espletamento del presente procedimento verranno
trattati nel rispetto della Legge 675/96 e successive modificazioni.
ALLEGATO A
Ambiti prioritari di intervento nelle Misure A.2 - A.3 - C.1 - C.2 -
C.3 - C.4 - D.1 - D.2 e negli Assi B ed E
Misura A.2 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di
giovani e adulti nella logica dell'approccio preventivo
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) progetti relativi alle "work experiences" nelle loro diverse
possibili modalita' (stage, tirocini, etc.) e creazione di reti di
relazioni fra i sistemi a supporto del "work experiences";
2) progetti volti alla promozione della cultura tecnica e della
cultura del lavoro e dell'impresa in ambito scolastico e formativo;
3) realizzazione di un servizio specializzato, che agevoli e sviluppi
le attivita' formative transnazionali degli studenti delle scuole
superiori;
4)
Misura A.3 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di
uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da piu' di 6 o 12 mesi
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) percorsi formativi personalizzati e di orientamento al lavoro
nell'ambito dei nuovi bacini d'impiego e delle societa'
dell'informazione;
2)
Misura C.1 Adeguamento del sistema della formazione professionale e
del sistema dell'istruzione
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) sostegno al miglioramento della qualita' (potenziamento sistemi
telematici di collegamento tra soggetti gestori ed enti
programmatori), realizzazione di azioni per lo sviluppo dei sistemi
informativi per l'innovazione organizzativa degli organismi di
formazione collegati in rete e alla comunicazione e relazione fra
soggetti gestori ed Enti programmatori;
2) certificazione dei materiali e dei servizi di formazione a
distanza e sviluppo di azioni di diffusione e sensibilizzazione;
3) certificazione delle competenze acquisite in percorsi FAD;
4) realizzazione di azioni di consolidamento e sviluppo delle
evoluzioni telematiche e satellitari applicate alla formazione a
distanza;
5) sviluppo e diffusione di strumenti per il rafforzamento nei
giovani dell'idea nuova di un Sevizio civile come diritto ad una
educazione/formazione dopo la scuola che aiuti a realizzare nelle
comunita' locali sevizi rispondenti ai complessi bisogni legati allo
sviluppo ed alla solidarieta' e negli obiettori il potenziamento di
esperienze che ne valorizzino le competenze da spendere come crediti
per l'inserimento nella vita lavorativa o per il proseguimento della
propria formazione/istruzione;
6) realizzazione di azioni prioritariamente interregionali per la
diffusione e il trasferimento di interventi centrati
sull'innovazione, attraverso l'attivazione di misure di assistenza e
accompagnamento;
7) impianto della messa in rete di centri di servizio,
documentazione e supporto all'autonomia delle istituzioni scolastiche
attive sul territorio regionale, al fine di incentivare quelli che
svolgono attivita' integrate;
8) messa in rete delle istituzioni scolastiche tra di loro e con le
Agenzie formative: analisi della situazione attuale, studio di
fattibilita', creazione del dominio Web di tutte le scuole della
regione;
9) supporto ai processi di accreditamento e certificazione della
qualita' degli organismi ed agenzie formative;
10) formazione rivolta agli operatori pubblici provinciali e
regionali per il presidio delle funzioni in capo agli Enti di
programmazione, alla luce delle nuove esigenze di efficienza e di
innovazione richieste dalle normative comunitarie e nazionali;
11) definizione del sistema di accreditamento e certificazione della
qualita' delle istituzioni scolastiche per lo svolgimento di
attivita' formative integrate;
12) realizzazione di banche dati di standard riferiti alle qualifiche
regionali e di UFC sperimentate relative a singoli ambiti di
competenza;
13) mappatura e sistematizzazione dei profili professionali esistenti
sul territorio regionale in ambito sociale e socio-sanitario,
elaborazione di standard formativi, e costruzione di un repertorio di
competenze relativo al settore articolato per UFC;
14) mappatura e sistematizzazione dei profili professionali esistenti
sul territorio regionale in ambito dei servizi di promozione e
accoglienza turistica, elaborazione di standard formativi, e
costruzione di un repertorio di competenze relativo al settore
articolato per UFC;
15) mappatura quali/quantitativa degli utenti degli ammortizzatori
sociali in Emilia-Romagna;
16)
Misura C.2 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) azioni di mentoring a favore di studenti delle scuole superiori, a
sostegno della prosecuzione del percorso formativo ed al superamento
delle condizioni ostative, ivi comprese forme di coinvolgimento delle
famiglie, compresa la formazione dei mentori e dei coordinatori.
Misura C.3 Formazione superiore
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) progetti volti alla promozione della cultura tecnica;
2) azioni interregionali di formazione a distanza e/o di utilizzo di
nuove tecnologie educative (simulazione di impresa, etc.) nell'ambito
dei nuovi bacini di impiego;
3) percorsi di alta formazione finalizzati all'acquisizione di
competenze professionali specialistiche rispondenti ad esigenze
occupazionali anche sovranazionali.
Misura C.4 Formazione permanente
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) supporto alla costituzione di Centri territoriali integrati per
l'educazione degli adulti, per la relativa messa in rete, per la
definizione e per l'implementazione del relativo dispositivo di
certificazione dei crediti;
2)
Misura D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilita'
del mercato del lavoro e della competitivita' delle imprese pubbliche
e private, con priorita' alle PMI
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) realizzare interventi informativi e formativi delle parti sociali:
a) per lo sviluppo della riorganizzazione del lavoro e il governo dei
processi di flessibilita', b) per lo sviluppo delle competenze
necessarie alla concertazione territoriale;
2) sperimentare una metodologia per la realizzazione e valutazione
dei piani formativi aziendali, interaziendali e di distretti;
3) gestire e trasferire la conoscenza nei sistemi di PMI;
4) realizzare azioni di promozione per l'innovazione di prodotto
nelle PMI;
5) realizzare azioni di miglioramento continuo come valore aziendale:
6)
Misura D.2 Adeguamento delle competenze della pubblica
Amministrazione
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) sviluppare azioni finalizzate al miglioramento della capacita' di
programmazione dello sviluppo socio-economico attraverso l'utilizzo
degli strumenti formativi e delle politiche del lavoro da parte delle
Amministrazioni locali;
2) sviluppo di competenze a livello locale per valutare le ricadute
delle nuove funzioni amministrative nel campo della
pianificazione/gestione urbana e territoriale sui livelli di qualita'
ambientali e di sicurezza dei territori;
3) sostegno alle istituzioni pubbliche di assistenza degli Enti
locali operanti nel settore socio-sanitario per la progettazione dei
nuovi profili degli operatori dipendenti e la realizzazione di azioni
sperimentali e innovative per la loro riqualificazione e studio delle
esigenze per la qualificazione dei servizi.
Asse B Promozione di pari opportunita' per tutti nell'accesso al
mercato del lavoro, con particolare attenzione per le persone che
rischiano l'esclusione sociale
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) sperimentazione di strumenti innovativi per favorire
l'integrazione sociale e la creazione di lavoro, in particolare nel
terzo settore;
2) azioni dirette a sostenere la transizione al lavoro di soggetti
immigrati, disabili e svantaggiati (quali per es. attivita' di
informazione, orientamento, consulenza individuale, promozione e
realizzazione di tirocini ed altre "work experiences", azioni
formative individualizzate o di gruppo incentrate su competenze di
base trasversali, borse di studio per disabili o altri soggetti
svantaggiati, servizi di inserimento ed analisi di "businnes plan");
3) sperimentazione di nuovi modelli formativi integrati, rivolti a
persone traumatizzate o affette da patologie che impediscono il
regolare svolgimento di un percorso formativo, a partire dalle
strutture specialistiche per il ricongiungimento, ove possibile, con
i normali percorsi di studio, tramite il sistema dei crediti e delle
"passerelle" comprendendo la formazione degli operatori che agiscono,
a diverso titolo, all'interno delle strutture stesse;
4) azioni di assistenza tecnica e di formazione per operatori dei
servizi per il lavoro, scolastici, formativi e sociali finalizzate a
diffondere la cultura dell'integrazione come strumento di
qualificazione sociale, culturale e professionale;
5) azioni integrate per l'inserimento lavorativo delle persone
disabili fisiche, psichiche e con disagio psichiatrico anche in
attuazione della Legge 68/99 e L. R. di attuazione n. 14 del 2000;
6) azioni integrate per l'inserimento lavorativo delle persone
svantaggiate (tossicodipendenti, ex tossicodipendenti, carcerati ed
ex carcerati, persone positive all'HIV, immigrati, rifugiati, nomadi,
prostitute ed ex prostitute etc.;
7) perfezionamento degli operatori inseriti all'interno di enti
ausiliari in attuazione dell'art. 2, comma 6, Legge 45/99;
8) mappatura della domanda di lavoro e di competenze da parte dei
settori economici regionali ed incrocio con l'offerta e le condizioni
di occupabilita' dei gruppi svantaggiati;
9) sviluppo di un modello di azienda come luogo dell'inclusione
sociale, protagonista nel processo di miglioramento della qualita'
dell'intervento sociale e della vita (esempio formazione delle
competenze del delegato sociale, etc.);
10) sperimentazione di nuovi modelli orientativi/formativi integrati
all'interno delle strutture carcerarie per adulti e minori della
regione compresa la formazione degli operatori che agiscono, a
diverso titolo, all'interno delle strutture stesse;
11) supporto alla promozione dei tirocini e diffusione delle buone
prassi;
12) supporto alla progettazione e all'adattamento di tecnologie
finalizzate all'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati;
13) implementazione degli approcci locali integrati a favore
dell'inserimento sociale lavorativo dei soggetti deboli, anche
tramite la formazione al lavoro di rete degli attori "chiave" del
sistema;
14) monitoraggio e diffusione delle "buone prassi" relative
all'inserimento lavorativo e sociale della popolazione svantaggiata
per favorire il cambiamento culturale nell'ottica del diritto di
cittadinanza;
15) implementazione e sistematizzazione delle banche dati relative
alle persone disabili;
16) rilevazione a livello regionale delle possibilita' occupazionali
nella tutela ambientale e nei servizi urbani con particolare
attenzione all'occupabilita' nelle imprese sociali e sviluppo di
competenze professionali nei servizi ambientali ad alta intensita' di
manodopera.
Asse E Misure specifiche intese a migliorare l'accesso e la
partecipazione delle donne al mercato del lavoro, compreso lo
sviluppo delle carriere e l'accesso a nuove opportunita' di lavoro e
all'attivita' imprenditoriale e a ridurre la segregazione verticale e
orizzontale fondata sul sesso nel mercato del lavoro
Gli ambiti progettuali prioritari da sviluppare nel quadro della
presente Misura dovranno ricondursi a:
1) azioni di accompagnamento ad interventi di rimodulazione di
orario di lavoro, innovazione dei modelli organizzativi e
implementazione di servizi, secondo le direttive Unione Europea sulla
"conciliazione";
2) definizione di un marchio di qualita' per le aziende
dell'Emilia-Romagna, che definiscono buone prassi organizzative
coerenti dal punto di vista della "conciliazione ";
3) formazione per figure aziendali e sindacali atte a monitorare le
misure di flessibilita' che vengono adottate nelle imprese, in
coerenza con la filosofia della "conciliazione";
4) sviluppo e diffusione di strumenti ad alto impatto comunicativo
tesi a trasformare la rappresentazione sociale e di genere dei
mestieri;
5) sviluppo, sperimentazione, sistematizzazione e diffusione di
unita' formative e di metodologie didattiche a sostegno
dell'identita' e della consapevolezza di genere anche attraverso
percorsi individualizzati;
6) azioni di promozione e accompagnamento volte a conciliare
responsabilita' lavorative e familiari a sostegno dell'eguaglianza di
opportunita' per donne e uomini e predisposizione di dispositivi
specifici (quali ad esempio le banche "Orari");
7) sviluppo di strumenti di base per l'orientamento nella ricerca
del lavoro e nella formazione professionale;
8) percorsi integrati di orientamento, counselling, formazione,
tutoring per l'inserimento o il reinserimento lavorativo comprese
iniziative sperimentali di tirocinio (anche all'estero) per favorire
l'inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro;
9) sperimentazione di azioni pilota per l'inserimento lavorativo di
donne adulte;
10) progettazione di moduli sperimentali personalizzati di
integrazione in percorsi formativi e di inserimento lavorativo per
donne nomadi;
11) formazione formatori/trici e operatori/trici per progettare
percorsi secondo l'ottica di genere e con particolare attenzione alle
problematiche delle donne che escono da esperienze di violenza;
12) sviluppo di nuove opportunita' occupazionali e nuove
organizzazioni del lavoro per le donne nella societa'
dell'informazione e nell'area dei servizi di cura alla persona;
13) master di alta formazione per esperte di politiche di genere del
mercato del lavoro;
14) sviluppo di strategie di empowerment a sostegno delle competenze
e capacita' professionali femminili;
15) sostegno all'imprenditoria femminile e per i lavori atipici;
16) formazione congiunta dei docenti della scuola e degli operatori
della formazione professionale per progettare secondo l'ottica di
genere, moduli da inserire nei percorsi formativi integrati a tutti i
livelli;
17) interventi integrati fra sistemi formativi per indirizzare le
studentesse verso studi tradizionalmente maschili e per promuovere la
cultura tecnica, a partire dall'analisi delle cause ostative e dalla
elaborazione di strumenti di comunicazione adeguati allo specifico
contesto formativo;
18) azioni per la trasmissione di impresa, particolarmente PMI,
successione e formazione manageriale in un'ottica di genere;
19) azioni di diffusione di "buone prassi" nell'ambito
dell'associazione delle imprese dirette da donne dell'utilizzo del
mentoring quale opzione formativa innovativa "women friendly" per le
donne che fanno impresa a livello europeo, partendo dall'importante
dimensione quali-quantitativa dell'imprenditoria femminile in
Emilia-Romagna;
20) progetti pilota per la creazione di lavoro nell'ambito dei nuovi
bacini di impiego;
21) progetti integrati (formazione, inserimento lavorativo e aiuti
alla persona) per donne immigrate.
ALLEGATO B
Azioni di supporto riferite alle Misure A.1 - C.1 - C.3 - D.1 - F.2
Misura A.1 Organizzazione dei nuovi servizi per l'impiego
Azioni previste:
A) Standard dei servizi e loro certificazione
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- implementazione degli standard dei servizi provinciali per il
lavoro;
- progettazione ed avvio dei processi di certificazione dei servizi
provinciali.
B) Accreditamento
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- progettazione degli standard minimi di accreditamento per le
strutture del privato e/o del privato sociale;
- progettazione delle procedure di accreditamento.
C) Master di alta formazione per responsabili ed esperti di servizi e
politiche del lavoro con priorita' per progetti interregionali
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- progettazione e sperimentazione del percorso formativo (20 persone)
al fine di sviluppare competenze nelle seguenti materie:
- competenze tecniche per la progettazione
- gestione, manutenzione e aggiornamento delle banche dati
- programmazione e progettazione degli interventi
- diagnosi dei fabbisogni del territorio.
D) Assistenza tenico-organizzativo ai centri per l'impiego, per la
definizione di un modello di lay-out
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- progettazione lay-out nei centri individuati per la
sperimentazione;
- piano di fattibilita' per la realizzazione del lay-out;
- realizzazione del lay-out degli uffici di uno o piu' centri.
E) Progetti pilota di nuove linee di servizio
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- progettazione e sperimentazione di nuovi servizi per l'impiego che
offrano risposte ai bisogni emergenti della domanda di lavoro.
F) Domanda e offerta di lavoro in agricoltura
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- progettazione e sperimentazione di azioni innovative dirette a
favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro nei settori
agricolo ed agro-industriale;
- progettazione e produzione di materiali informativi finalizzati
all'incontro tra domanda ed offerta nei medesimi settori.
G) Monitoraggio e valutazione dei Servizi per l'impiego
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- ricostruzione del quadro complessivo delle tipologie di attivita'
erogate dai Centri per l'impiego nel contesto regionale e delle
tipologie di utenze raggiunte;
- definizione e sperimentazione di una metodologia valida per la
valutazione ex post dei risultati dei servizi erogati (ad esempio
risultati occupazionali attraverso indagini longitudinali sui
percorsi lavorativi degli utenti finali con interviste telefoniche
e/o indagini sul campo);
- elaborazione dei dati e produzione di rapporti periodici e finali
sui risultati e sulle indicazioni ottenute dalle attivita' di
monitoraggio e valutazione.
H) Servizi telematici per l'incontro domanda/offerta di opportunita'
lavorative per i lavoratori atipici
Gli ambiti prioritari di intervento attengono a:
- creazione di pagine Web aventi funzioni di bacheca rivolte sia ai
collaboratori coordinati e continuativi sia alle aziende interessate,
dove possono essere messe e usufruite informazioni relative
curriculum vitae, offerte di lavoro, richieste di lavoro,
richieste-offerte di aggregazione, idee d'impresa, convegni,
informazioni sulle ultime normative, creazione di news group, FAQ,
etc.
- aggiornamento delle pagine Web.
Tutte le attivita' dovranno essere coerenti con quanto predisposto
dall'Agenzia Emilia-Romagna Lavoro, dal Servizio Stampa della Giunta
regionale, dalla Direzione generale Sistemi Informativi e Telematica
e dalla Direzione generale Formazione professionale e Lavoro.
Misura C.1 Adeguamento del sistema della formazione professionale e
del sistema dell'istruzione
Azioni previste:
A) Aggiornamento e manutenzione delle procedure informatizzate di
accreditamento
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- analisi, progettazione e realizzazione delle procedure di gestione
degli aggiornamenti alla domanda di accreditamento per il periodo di
validita' dell'accreditamento. Le procedure prevedono l'inserimento
delle comunicazioni dell'ente (anche in via telematica), la verifica
del mantenimento dei requisiti (istruttoria) e l'istruttoria finale;
- attivita' di inserimento delle informazioni e degli esiti di
istruttoria degli aggiornamenti nella banca dati ai fini della messa
a regime del sistema ed il relativo collaudo. Tale attivita' discende
direttamente dallo scarto temporale che si verra' a determinare tra
gestione effettiva degli aggiornamenti (gia' in essere) e la
implementazione della gestione informatizzata (da realizzare);
- progettazione e realizzazione di dispositivi informatici per la
condivisione dei dati fra la gestione dell'istruttoria
dell'accreditamento e le procedure di approvazione e gestione dei
progetti con la finalita' di concorrere al miglioramento
dell'integrazione dei sistemi nell'ambito del sistema informativo
della formazione professionale.
La progettazione e la realizzazione della banca dati "aggiornamenti"
deve essere integrata ed in relazione con la banca dati attuale di
gestione delle domande di accreditamento realizzata in db2, le
procedure di inserimento e gestione devono essere realizzate in Java
come le procedure attualmente in uso; il sistema informativo della
formazione professionale e' realizzato in File Maker Pro e Web
Companion.
B) Elaborazione e diffusione dati sulle principali caratteristiche
strutturali ed organizzative degli organismi formativi accreditati e
assistenza tecnica per il completamento immissione dati
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- analisi, progettazione ed implementazioni della base informativa
dei soggetti gestori necessarie a fini conoscitivi e statistici; le
informazioni saranno recepite automaticamente dalle procedure
informatizzate dell'accreditamento, dalle procedure di gestione dei
progetti ed in parte dalle rilevazioni dirette presso gli Enti,
rilevate anche in via telematica. Le rilevazioni saranno a puro
titolo statistico soprattutto ai fini della normalizzazione e
completezza delle informazioni contenute nella base informativa dei
soggetti gestori;
- attivita' di rilevazione di inserimento e controllo delle
informazioni mancanti nella base informativa;
- attivita' di elaborazione delle informazioni e realizzazione di un
rapporto statistico sulle principali caratteristiche organizzative,
strutturali degli Enti accreditati.
Gli strumenti da utilizzare saranno valutati in sede di offerta.
Misura C.3 Formazione superiore
Azioni previste:
A) Monitoraggio e valutazione dei progetti FORTIS - IFTS
Gli ambiti progettuali prioritari richiesti riguardano:
- predisposizione di iniziative di diffusione e di animazione in
merito al nuovo percorso sul territorio regionale;
- realizzazione del dispositivo per i crediti integrati, condivisi da
universita' e mondo del lavoro;
- monitoraggio delle sperimentazioni regionali e alimentazione delle
banche dati regionali con la individuazione delle informazioni
specifiche da gestire con il sistema informativo esistente.
Misura D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilita'
del mercato del lavoro e della competitivita' delle imprese, con
priorita' alle PMI
Azioni previste:
A) Monitoraggio e valutazione del lavoro interinale
Gli ambiti prioritari di intervento attengono a:
- ricostruzione del quadro complessivo del mercato del lavoro
interinale in termini di missioni attivate, caratteristiche
specifiche delle risorse umane utilizzate e delle aziende ospitanti,
attraverso la consultazione delle informazioni contenute nelle banche
dati finora alimentate presso l'ex Agenzia regionale per l'impiego
e/o eventualmente, presso altri Enti (Servizi per l'impiego, INPS,
ecc.);
- definizione di una metodologia valida per l'analisi dei percorsi
occupazionali seguiti dai lavoratori temporanei e per la valutazione
di efficacia di questo strumento dal punto di vista di sbocchi
lavorativi e di sviluppi professionali;
- sperimentazione della predetta metodologia su campioni di
lavoratori interinali e di aziende ospitanti, individuati in base a
particolari criteri di selezione, mediante la conduzione di indagini
sul campo e/o interviste telefoniche;
- elaborazione dei dati e produzione di rapporti periodici e finali
sui risultati e sulle indicazioni ottenute dalle attivita' di
monitoraggio e valutazione.
B) Azioni a sostegno della qualificazione dei lavoratori atipici
Azioni previste:
1 - Analisi del mercato regionale del lavoro autonomo di nuova
generazione
Gli ambiti prioritari di intervento attengono a:
- analisi degli strumenti informativi (ad esempio: banche dati INPS)
presenti al momento corrente per la rilevazione dei contratti di
collaborazione avviati nel contesto regionale;
- elaborazione e sperimentazione di un sistema permanente, con
alimentazione costante, di rilevazione della consistenza del fenomeno
della collaborazione coordinata e continuativa nel mercato del lavoro
emiliano-romagnolo che faccia uso dei flussi informativi provenienti
dalle fonti individuate nella fase precedente.
2 - Informazione
Gli ambiti prioritari di intervento attengono a:
- progettazione e realizzazione di materiali e informazioni
specifiche di supporto al progetto;
- progettazione e realizzazione di una campagna di informazione sul
progetto.
Le informazioni dovranno avere particolare attenzione all'ottica di
genere e dovranno essere prodotte in forma cartacea e telematica con
la realizzazione di pagine Web coerentemente con quanto predisposto
dall'AERL.
3 - Orientamento e consulenza lavorativa
Gli ambiti prioritari di intervento attengono a:
- progettazione, organizzazione e sperimentazione di servizi di
"orientamento e consulenza professionale", finalizzati a far
conoscere e a diffondere le richieste di professionalita' e di
competenze delle aziende, da implementare successivamente all'interno
delle strutture in convenzione con i Centri per l'impiego;
- report contenente indicazioni per la trasferibilita' e messa in
opera dei servizi;
- particolare attenzione dovra' essere posta all'ottica di genere.
4 - Supporto alla creazione di impresa e al lavoro autonomo
Gli ambiti prioritari di intervento attengono a:
- progettazione e realizzazione di servizi innovativi a supporto del
lavoro autonomo;
- particolare attenzione dovra' essere posta all'ottica di genere.
5 - Assistenza tecnica al progetto
Gli ambiti prioritari di intervento attengono a:
- assicurare l'integrazione e la coerenza tra tutte le attivita'
programmate;
- pianificare operativamente il progetto;
- monitoraggio in itinere e finale delle attivita', sulla base dei
dati forniti dagli Enti realizzatori, con incontri periodici e
produzione di report;
- segreteria organizzativa per la cura dei rapporti con gli enti
realizzatori delle attivita', la circolazione e lo scambio delle
informazioni, la corretta gestione della documentazione
burocratico-amministrativa.
Misura F.2 Azioni escluse dalla regola generale (informazione e
pubblicita', valutazione esterna, etc.)
Azioni previste:
Gli ambiti progettuali prioritari di intervento riguardano quanto
previsto nel nuovo Regolamento comunitario sull'informazione e
pubblicita', con priorita' a:
- azioni a carattere istituzionale, di tipo pubblicitario e
informativo, per la divulgazione in varie forme dei contenuti e delle
fasi attuative del Programma operativo Obiettivo 3 della Regione
Emilia-Romagna 2000/2006;
- azioni mirate, di tipo informativo/esplicativo, per gli ambienti
economici e sociali da associare all'attuazione del programma in
particolare per i promotori e gestori delle azioni cofinanziate dal
FSE;
- assistenza tecnica alla Amministrazione regionale per lo sviluppo e
svolgimento di azioni di informazione e pubblicita';
- organizzazione di seminari e convegni;
- partecipazione e manifestazioni e fiere;
- gestione del numero verde della formazione professionale
provinciale e regionale;
- progettazione e realizzazione di un piano comunicazionale relativo
agli interventi cofinanziati.
Tali azioni dovranno essere raccordate con la Direzione generale
Formazione professionale e Lavoro, il Servizio Stampa della Giunta
regionale e con la Direzione generale Sistemi Informativi e
Telematica.
ALLEGATO C
Selezione degli organismi intermediari per la gestione della
sovvenzione globale avente ad oggetto l'attuazione della Misura D.3
"Sviluppo e consolidamento dell'imprenditorialita' con priorita' ai
nuovi bacini d'impiego" e D.4 "Miglioramento delle risorse umane nel
settore della ricerca e sviluppo tecnologico" del Programma operativo
Obiettivo 3 - 2000/2006 - periodo 2000/2002
Quanto disposto fa riferimento alla deliberazione CIPE dell'8 agosto
1995 avente per oggetto "Criteri, termini e modalita' di
presentazione e di selezione delle proposte di sovvenzione globale
finalizzate agli obiettivi dei Piani di sviluppo regionale" ed in
particolare all'allegato alla deliberazione stessa.
1) Caratteristiche dell'Organismo intermediario
Potranno candidarsi alla gestione della sovvenzione globale per
l'attuazione della Misura D.3 e della Misura D.4 del PO Obiettivo 3
della Regione Emilia-Romagna, organismi senza fini di lucro o
raggruppamenti di organismi senza fini di lucro (consorzi, societa'
consortili, associazioni temporanee di impresa) radicati sul
territorio regionale che presentino le seguenti caratteristiche:
- esperienza pluriennale nei settori in questione, svolgimento di
compiti di interesse pubblico e capacita' di coinvolgere in maniera
adeguata gli ambienti socio-economici regionali cui direttamente si
riferisce l'attuazione delle misure previste (cosi' come previsto
dall'art. 27 del Regolamento CE 1260/99 recante disposizioni generali
sui Fondi strutturali, relativo alle sovvenzioni globali);
- personalita' giuridica e struttura consolidata nel tempo, con
dimostrate competenze specifiche nel settore e/o campo di attivita'
in cui dovranno essere realizzati gli interventi finanziati dalla
sovvenzione globale, con particolare riferimento allo sviluppo e al
consolidamento dell'imprenditorialita' soprattutto nei nuovi bacini
di impiego, nonche' alla promozione dello sviluppo occupazionale nel
settore della ricerca, dell'innovazione e del trasferimento
tecnologico;
- in linea generale, un volume di affari annuo (per quanto riguarda
gli enti commerciali) o, in alternativa, una consistenza patrimoniale
propria - dimostrata dall'ultimo bilancio - pari almeno al doppio
dell'importo annuo totale degli interventi finanziati;
- doti di solvibilita' dimostrate attraverso la presentazione di
apposita attestazione da parte di primari istituti di credito;
- capacita' amministrative e adeguate risorse professionali e
tecniche necessarie alla gestione e al controllo della sovvenzione
globale;
- almeno limitatamente al settore o al campo di intervento della
sovvenzione globale, approfondita e verificabile conoscenza e di una
documentabile esperienza delle modalita' di intervento dei fondi
strutturali e dei vincoli connessi ai loro regolamenti, nonche'
all'applicazione delle normative europee e nazionali nel campo di
interesse della sovvenzione globale.
2) Contenuto della candidatura a Organismo intermediario
La candidatura ad Organismo intermediario dovra' comprendere i
seguenti elementi:
- nome dell'Organismo intermedio;
- natura giuridica;
- oggetto sociale o finalita' o missione e settori di attivita'
dell'Organismo intermedio;
- anno di costituzione;
- soci: numero, caratteristiche;
- dati economico-finanziari degli ultimi tre anni: principali
elementi atti a far comprendere le dimensioni e la consistenza
patrimoniale dell'Organismo intermedio;
- dati strutturali-organizzativi: numero dei dipendenti e/o
collaboratori fissi; sedi: numero, caratteristiche e localizzazione;
informazioni sull'articolazione organizzativa;
- informazioni atte a valutare la competenza dell'Organismo
intermedio nei settori di intervento della sovvenzione globale:
principali attivita' svolte negli ultimi cinque anni, con indicazione
dei principali lavori svolti attinenti alle attivita' previste nella
sovvenzione globale;
- informazioni sulla struttura tecnica interna ed esterna
all'Organismo intermedio che curera' la realizzazione degli
interventi (organigramma funzionale, risorse e strutture tecniche
disponibili, indicazione delle figure professionali, altre
informazioni utili a valutare l'esperienza e la competenza
dell'Organismo intermedio nei settori oggetto della sovvenzione
globale);
- informazioni sui costi della sovvenzione globale.
Nel caso di raggruppamento di organismi, la candidatura deve
contenere le suddette informazioni per ciascuno degli organismi.
Inoltre, il candidato dovra' dimostrare di poter:
- assicurare un monitoraggio costante a livello regionale sullo stato
dell'arte da un lato dello sviluppo e del consolidamento in ambito
regionale dell'imprenditorialita' con priorita' ai nuovi bacini di
impiego e dall'altro del miglioramento delle risorse umane nel
settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico (competenze
presenti nel territorio, iniziative in corso, imprese avviate, ...);
- assicurare la messa a punto e la sperimentazione di metodologie di
intervento a sostegno dello sviluppo e del consolidamento in ambito
regionale dell'imprenditorialita' e del miglioramento delle risorse
umane nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico;
- in questo ambito, particolare attenzione sara' data al raccordo con
le politiche di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico
attualmente in corso di elaborazione da parte del Ministero della
Ricerca scientifica e con le politiche di promozione dell'occupazione
e di valorizzazione delle competenze individuate nel Piano nazionale
d'azione;
- prevedere l'individuazione e l'adozione di una soluzione
organizzativa "integrata", che consenta cioe' la piu' ampia e
completa offerta di interventi in termini di tipologia dei servizi
disponibili, copertura territoriale, tempestivita' e continuita'
nella erogazione;
- traendo ispirazione dai risultati e dalle linee guida che
emergeranno dalla sperimentalita' dell'intervento, prevedere le
modalita' di prosecuzione del sistema e quindi garantire continuita'
nelle attivita' e nei servizi offerti una volta esauriti i termini di
durata della sovvenzione globale.
Iniziative da attivare nell'ambito della sovvenzione globale per
quanto attiene la
Misura D.3 Sviluppo e consolidamento dell'imprenditorialita' con
priorita' ai nuovi bacini d'impiego
Aiuti alle persone
- aiuti ed incentivi economici per supportare la creazione d'impresa,
l'autoimprenditorialita' e il lavoro autonomo in settori non
tradizionali;
- percorsi di accompagnamento alla creazione d'impresa e al lavoro
autonomo (formazione, start up, tutoraggio, post-tutoraggio, etc.) in
settori innovativi;
- interventi di formazione e accompagnamento a processi di spin-off
aziendali in settori innovativi;
- azioni di supporto e interventi formativi finalizzati al ricambio
generazionale nelle PMI in settori innovativi;
- formazione e consulenza per interventi di emersione del lavoro
nero.
Assistenza a strutture e sistemi
- indagini e ricerche.
Misure di accompagnamento
- sensibilizzazione e promozione della cultura d'impresa sul
territorio;
- mobilita' geografica assistita;
- informazione e pubblicizzazione sulle opportunita' esistenti;
- misure necessarie a favorire l'accesso e la fruizione dei servizi
offerti da parte di soggetti non completamente autonomi.
Iniziative da attivare nell'ambito della sovvenzione globale per
quanto attiene la
Misura D.4 Miglioramento delle risorse umane nel settore della
Ricerca e Sviluppo tecnologico
Aiuti alle persone
- assegni di ricerca e borse di studio per attivita' di
specializzazione, diffusione dell'innovazione tecnologica, o per la
collocazione temporanea di ricercatori presso le imprese;
- aiuti all'occupazione per l'impiego nelle funzioni di ricerca e
sviluppo nelle imprese;
- sensibilizzazione, informazione, formazione e consulenza per la
creazione d'impresa e/o l'avvio di attivita' autonome con particolare
riguardo allo spin-off accademico e della ricerca.
Assistenza a strutture e sistemi
- servizi di informazione e supporto.
Misure di accompagnamento
- mobilita' geografica assistita;
- informazione e pubblicizzazione sulle opportunita' esistenti;
- misure necessarie a favorire l'accesso e la fruizione dei servizi
offerti da parte di soggetti non completamente autonomi.
La concessione degli aiuti nell'ambito della sovvenzione globale deve
avvenire nel rispetto delle normative comunitarie sugli aiuti di
Stato:
3) Piano finanziario
Piano finanziario per anno - Misura D.3
Anno Importo max totale Importo max totale in Lire in Euro
2000 7.000.000.000 3.615.198,29
2001 7.000.000.000 3.615.198,29
2002 7.000.000.000 3.615.198,29
Totale 21.000.000.000 10.845.594,88
Piano finanziario per anno - Misura D.4
Anno Importo max totale Importo max totale in Lire in Euro
2000 3.000.000.000 1.549.370,70
2001 3.000.000.000 1.549.370,70
2002 3.000.000.000 1.549.370,70
Totale 9.000.000.000 4.648.112,09
4) Criteri di valutazione
Tra tutte le candidature pervenute ne sara' selezionata una sola
sulla base dei seguenti criteri di valutazione:
Criteri di valutazione Punteggio max
1) competenza ed esperienza acquisite nel settore e/o campo di
attivita' in cui dovranno essere realizzati gli interventi finanziati
dalla sovvenzione globale, con particolare riferimento allo sviluppo
e al consolidamento dell'imprenditorialita' soprattutto nei nuovi
bacini di impiego, nonche' al miglioramento delle risorse umane e
alla promozione dello sviluppo occupazionale nel settore della
ricerca, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico 20 2)
capacita' di coinvolgere in modo adeguato gli ambienti
socio-economici e della ricerca regionali cui direttamente si
riferisce l'attuazione delle misure previste e capacita' di stipulare
accordi e avviare collaborazioni con imprese, associazioni di
categoria, universita', centri di ricerca, istituti di credito,
centri di formazione professionale e di servizio, Enti locali 20 3)
disponibilita' di strutture tecniche sul territorio regionale da
destinare alla realizzazione degli interventi (ad esempio spazi
fisici, laboratori, uffici informativi e di orientamento, aule,
servizi gia' presenti sul territorio regionale, ecc.) 15 4)
conoscenza ed esperienza delle modalita' di intervento dei fondi
strutturali e dei vincoli connessi 15 ai loro regolamenti, nonche'
all'applicazione delle normative europee, nazionali e regionali nel
campo di interesse della sovvenzione globale, capacita'
amministrative maturate in esperienze similari e risorse
professionali e tecniche necessarie alla gestione e al controllo
della sovvenzione globale 5) capacita' progettuale e gestionale per
l'attuazione degli interventi oggetto della presente sovvenzione
globale atta a: - assicurare la messa a punto e la sperimentazione
di metodologie di intervento a sostegno dello sviluppo e del
consolidamento in ambito regionale dell'imprenditorialita' e del
miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e dello
sviluppo tecnologico, in raccordo con le politiche di ricerca,
innovazione e trasferimento tecnologico a livello regionale,
nazionale e comunitario e con le politiche di pari opportunita';-
individuare e adottare soluzioni organizzative "integrata", che
consenta cioe' la piu' ampia e completa offerta di interventi in
termini di tipologia dei servizi disponibili, copertura territoriale,
tempestivita' e continuita' nella erogazione;- assicurare un
monitoraggio costante a livello regionale sullo stato dell'arte e
sulle tendenze dei temi oggetto della sovvenzione globale;-
individuare modalita' di prosecuzione degli interventi una volta
esauriti i termini della sovvenzione globale, garantendone la
trasferibilita' e la riproducibilita' 15 6) congruita' dei costi
proposti 15
Totale 100