REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 novembre 2000, n. 2076

Rete regionale trapianti: Centro di riferimento per pazienti affetti da insufficienza intestinale cronica benigna eleggibili al trapianto di intestino o multiviscerale

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Premesso che:                                                                   
- l'insufficienza intestinale cronica benigna (IICB) e' una                     
condizione patologica caratterizzata dalla riduzione della massa                
intestinale funzionante sotto il minimo necessario per consentire una           
digestione ed  un assorbimento di nutrienti adeguati al mantenimento            
del normale stato di nutrizione. Le cause di IICB sono classificate             
in: intestino corto, alterazioni croniche della motilita'                       
intestinale, alterazioni diffuse e non reversibili della mucosa                 
intestinale e  fistole intestinali. Sono esclusi da questa condizione           
i pazienti affetti da cancro o da AIDS;                                         
- l'incidenza (nuovi casi) di IICB e' di circa 5-6 casi/milione di              
abitanti/anno;                                                                  
- nei pazienti con IICB il recupero ed il mantenimento di adeguate              
condizioni di nutrizione, indispensabili per diminuire la morbilita'            
e la mortalita' e favorire il reinserimento socio-lavorativo, possono           
 avvenire mediante specifici trattamenti dietetico-farmacologici in             
circa la meta' dei casi, mentre nell'altra meta' dei pazienti, sono             
necessari il trattamento con nutrizione parenterale domiciliare di              
lunga durata o il trapianto intestinale;                                        
- la IICB e' una condizione rara e, come tale, fortemente limitante             
lo sviluppo di una competenza e di una esperienza clinica efficace.             
La gestione  dei pazienti affetti Ia IICB da parte di gruppi esperti            
consente di ottimizzare i rapporti costo-efficacia e                            
rischio-beneficio delle diverse opzioni terapeutiche;                           
preso atto che:                                                                 
- l'Azienda Ospedaliera di Bologna ha proposto  di costituire  un               
"Centro di riferimento per  pazienti affetti da insufficienza                   
intestinale cronica benigna"; proposta basata sulla esistenza presso            
l'Azienda stessa di un gruppo di esperti che, a partire dal 1986,               
segue pazienti affetti da tale condizione patologica svolgendo                  
un'attivita' riconosciuta a livello  nazionale  ed internazionale e             
che di fatto segue la quasi totalita' dei pazienti che sono in                  
trattamento con nutrizione parenterale domiciliare per IICB,                    
residenti nella regione Emilia-Romagna;                                         
- il Ministero della Sanita' ha concesso l'autorizzazione all'Azienda           
Ospedaliera di Modena di avviare l'attivita' di trapianto                       
multiviscerale compreso il  trapianto intestinale; tale attivita'               
richiede un collegamento operativo con i Centri che seguono i                   
pazienti affetti da insufficienza intestinale cronica benigna la                
quale costituisce la principale indicazione al trapianto di                     
intestino;                                                                      
- in ambito regionale si rileva la mancanza: a) di un regolamento che           
dia a tutti i pazienti affetti da IICB le medesime opportunita' di              
cura; b) di elementi normativi che consentano di erogare a carico del           
Servizio sanitario nazionale i farmaci e gli integratori                        
nutrizionali, dei quali i pazienti con IICB possono avere necessita';           
considerate inoltre:                                                            
- la necessita' di  definire un percorso clinico-assistenziale                  
omogeneo  per i pazienti  affetti  da IICB, in modo da consentire: a)           
a tutti i pazienti di ricevere un supporto nutrizionale  appropriato,           
efficace e sicuro; b) al Servizio sanitario regionale di monitorare             
la diffusione ed i costi del trattamento; c) alle Aziende Unita'                
sanitarie locali di residenza dei pazienti di seguire una condizione            
patologica rara avvalendosi del supporto di un Centro esperto; d) di            
formalizzare la gestione pre e post-intervento dei pazienti che                 
possono necessitare di trapianto intestinale;                                   
- la corrispondenza  della proposta  dell'Azienda Ospedaliera di                
Bologna al modello "Hub and Spoke" indicato dal Piano sanitario                 
regionale;                                                                      
ritenuto opportuno istituire un Centro  di riferimento per pazienti             
affetti da insufficienza intestinale cronica benigna  ad integrazione           
della  rete  regionale trapianti;                                               
dato atto, ai sensi dell'art. 4, comma 6, della L.R. 19 novembre                
1992, n. 41 e della propria deliberazione n. 2541 del 4 luglio 1995,            
dei  pareri favorevoli sulla presente deliberazione espressi:                   
- in ordine alla regolarita' tecnica, dal Responsabile del Servizio             
Presidi ospedalieri, dott.ssa Maria Lazzarato;                                  
- in ordine alla legittimita', dal Direttore generale alla Sanita',             
dott. Franco Rossi;                                                             
su proposta dell'Assessore alla Sanita'                                         
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di istituire, nell'ambito della rete regionale dei trapianti,                
presso l'Azienda Ospedaliera di Bologna, per le ragioni  in  premessa           
esposte, il "Centro  di riferimento  per  pazienti affetti da                   
insufficienza intestinale cronica benigna";                                     
2) di affidare al Centro i seguenti compiti:                                    
a) definire e guidare i programmi di recupero e mantenimento delle              
condizioni di nutrizione dei pazienti;                                          
b) collaborare per l'attivita' clinica e di ricerca con il Centro di            
trapianto multiviscerale dell'Azienda Ospedaliera di Modena, secondo            
il percorso clinico-assistenziale pre e post-operatorio per i                   
pazienti iscritti in lista d'attesa per trapianto intestinale,                  
concordato tra i due Centri e allegato alla presente deliberazione;             
c) collaborare con l'Assessorato regionale alla Sanita' per l'analisi           
epidemiologica e degli  aspetti economici relativi al trattamento               
medico della insufficienza intestinale cronica benigna;                         
d) garantire un'adeguata informazione alle Aziende sanitarie sul                
percorso d'accesso al Centro e delle modalita' operative dello stesso           
e  proporre all'Assessorato regionale alla Sanita' soluzioni atte a             
rendere piu' uniforme ed equo tale accesso;                                     
3) di attuare le modalita' operative descritte  negli Allegati 1 e 2,           
che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente                 
deliberazione;                                                                  
4) di stabilire che all'Azienda Ospedaliera di Bologna venga                    
assegnato, per l'attivita' del Centro,  un finanziamento finalizzato,           
determinato anno per anno sulla base:                                           
- dei costi effettivamente sostenuti relativi alla gestione di                  
metodiche di laboratorio e strumentali specificamente dedicate al               
monitoraggio dei pazienti con IICB;                                             
- dei costi correlati alla gestione dei programmi di nutrizione                 
parenterale domiciliare e alla collaborazione con il Centro per i               
trapianti multiviscerali di Modena;                                             
tale finanziamento verra' compreso nell'ambito  dei finanziamenti               
dedicati alla rete trapiantologica regionale per l'anno 2001;                   
5) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         
ALLEGATO 1                                                                      
Funzioni, attivita' e responsabilita' del Centro di riferimento per             
pazienti affetti da insufficienza intestinale cronica benigna                   
a) I pazienti con insufficienza intestinale cronica benigna (IICB)              
residenti nella regione Emilia-Romagna sono indirizzati al Centro di            
riferimento dai professionisti che formulano la diagnosi.                       
b) Su prescrizione del Centro, da rinnovarsi con cadenza almeno                 
semestrale, i farmaci e gli integratori nutrizionali necessari,                 
vengono erogati dalle Aziende Unita' sanitaria locali di residenza              
dei pazienti secondo le modalita' che verranno concordate fra il                
Centro e le Aziende Unita' sanitarie locali.                                    
c) I costi dei  programmi di nutrizione parenterale domiciliare sono            
sostenuti direttamente dall'Azienda Ospedaliera di Bologna la quale             
fatturera' successivamente la spesa alle Aziende Unita' sanitarie               
locali di residenza dei pazienti, per la necessaria compensazione.              
d) I pazienti che secondo i criteri stabiliti vengono inseriti nella            
lista d'attesa  per il  trapianto intestinale,  seguiranno il                   
percorso clinico-assistenziale descritto nell'Allegato 2.                       
e) Il Centro rilascia ad ogni paziente una documentazione aggiornata            
che gli consenta di informare il medico di Medicina generale,                   
l'Azienda Unita' sanitaria locale di residenza e gli operatori                  
sanitari ai quali avra' necessita' di rivolgersi.                               
f) La gestione del registro epidemiologico regionale di nutrizione              
parenterale domiciliare per IICB e' affidata al Centro di                       
riferimento.                                                                    
g) La  responsabilita' di relazionare  annualmente all'Assessorato              
alla Sanita' della Regione sull'attivita' clinica e sulla gestione              
economica del Centro e' attribuita all'Azienda Ospedaliera di                   
Bologna.                                                                        
h) All'Azienda Ospedaliera di Bologna, nell'ambito dei finanziamenti            
dedicati alla rete  trapiantologica regionale, viene affidato per               
l'attivita' del Centro, un budget specifico, rivedibile ogni anno a             
consuntivo, calcolato sulla base: - dei costi relativi alla gestione            
di metodiche di laboratorio e strumentali specificamente dedicate al            
monitoraggio dei pazienti con IICB; - dei costi correlati alla                  
gestione dei programmi di nutrizione parenterale domiciliare ed  alla           
collaborazione  con il Centro per i  trapianti multiviscerali di                
Modena.                                                                         
i) Tali attivita' non devono essere poste a carico delle Aziende                
territoriali per i cittadini residenti in Emilia-Romagna; per i                 
cittadini residenti in altre regioni verranno seguite le normali                
procedure  di compensazione della mobilita' extraregionale.                     
Il Centro diventa operativo dalla data di esecutivita' della                    
delibera, il budget come sopra definito viene assegnato a partire               
dall'1 gennaio 2001.                                                            
ALLEGATO 2                                                                      
Percorso clinico-assistenziale per i pazienti affetti insufficienza             
intestinale cronica benigna candidati al trapianto intestinale e                
multiviscerale                                                                  
Il trapianto intestinale, attuato per la prima volta nell'uomo nel              
1985, e' oggi una alternativa reale alla nutrizione parenterale                 
domiciliare (NPD) di lunga durata per i pazienti con IICB. La                   
probabilita' di sopravvivenza del paziente e' del 60-72 % ad un anno            
e del 35-64% a 3 e 5 anni, mentre la sopravvivenza dell'intestino               
trapiantato, indicativo di indipendenza dalla NPD e' del 64% circa ad           
un anno e del 40% circa a 5 anni. Uno dei principali fattori                    
prognostici positivi e' la presenza di una buona condizione generale            
di salute preoperatoria del paziente. Il trapianto consente il pieno            
recupero socio-lavorativo ed una normale qualita' di vita dei                   
pazienti nei quali ha avuto esito positivo.                                     
La NPD, attuata per la prima volta nell'uomo nel 1970, e' attualmente           
la terapia primaria per la IICB.  La probabilita' di sopravvivenza              
del paziente e' del 91% ad un anno, del 70% a 3 anni e del 62% a 5              
anni. Uno dei principali fattori prognostici positivi e' ritenuto               
l'esperienza del centro che ha in cura il paziente. I pazienti in NPD           
hanno una buona riabilitazione socio-lavorativa ed una qualita' di              
vita lievemente inferiore a quella dei soggetti sani.                           
Attualmente il trapianto trova indicazione primaria nei pazienti che            
non possono piu' fare la NPD, a causa di complicanze legate al                  
trattamento. Nuove prospettive come il trapianto da vivente e piu'              
efficaci terapie antirigetto fanno a ritenere che nel medio-lungo               
termine il  trapianto intestinale trovera' indicazione nella maggior            
parte dei pazienti con IICB, ed in particolare in quelli che iniziano           
la NPD in giovane eta'. E' pertanto essenziale che l'assistenza dei             
pazienti in NPD garantisca il minor rischio di complicanze ed il                
mantenimento delle migliori condizioni generali.                                
In base a quanto sopra tra il Centro di riferimento per la IICB                 
dell'Azienda Ospedaliera di Bologna ed il Centro per i trapianti                
multiviscerali dell'Azienda Ospedaliera di Modena, viene concordato             
il seguente percorso clinico-assistenziale per i pazienti affetti da            
IICB:                                                                           
1) i pazienti con IICB sono posti in lista d'attesa secondo i criteri           
che verranno definiti dai due Centri in un documento che sara'                  
depositato presso il Centro Riferimento Trapianti della Regione;                
2) l'inserimento in lista d'attesa sara' subordinato alla valutazione           
dei bilanci nutrizionali ed alla definizione del programma                      
terapeutico effettuate dal Centro per IICB;                                     
3) l'inserimento nella lista d'attesa avverra'  con  il consenso                
informato scritto da parte del paziente;                                        
4) i due Centri concorderanno il testo del  consenso informato che              
dovra' contenere  indicazioni  e controindicazioni al trapianto,                
andamento e prognosi della NPD a lungo termine e del trapianto                  
intestinale o multiviscerale;                                                   
5) i due Centri concorderanno e renderanno noti al Centro Riferimento           
Trapianti della Regione i criteri per la gestione della lista                   
d'attesa, il  protocollo  di assistenza pre-trapianto ed il                     
protocollo di assistenza post-trapianto;                                        
6) i due Centri concorderanno il protocollo degli incontri periodici            
finalizzati alle comuni attivita' clinica e di ricerca.                         
Documenti di riferimento per l'Allegato 2                                       
Niv Y, Mor, E, Tzakis AG. Small bowel transplantation - a clinica               
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