REGIONE EMILIA-ROMAGNA - CONSIGLIO REGIONALE

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 29 luglio 1999, n. 1218

Programma degli interventi relativi alla qualificazione dei servizi rivolti ai bambini 0-6 anni, nonche' la realizzazione del sistema integrato dei servizi pubblici e privati - Anno 1999 - Applicazione della L.R. 10/99 (proposta della Giunta regionale in data 20 luglio 1999, n. 1299)

IL CONSIGLIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                       
Vista la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 1299 del 20             
luglio 1999, recante in oggetto "Programma interventi relativi alla             
qualificazione dei servizi rivolti ai bambini 0-6 anni nonche'                  
realizzazione sistema integrato servizi pubblici e privati - Anno               
1999 - Applicazione L.R. 10/99. Proposta al Consiglio" e che qui di             
seguito si trascrive integralmente:                                             
"LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                         
Premesso:                                                                       
- che la Legge nazionale 6 dicembre 1971, n. 1044 "Piano quinquennale           
per l'istituzione di asili nido comunali con il concorso dello Stato"           
ha assegnato alle Regioni la competenza di definire con proprie norme           
i criteri generali per la costruzione, la gestione e il controllo               
degli asili nido, tenendo conto delle esigenze sociali delle famiglie           
- in termini di modalita' di funzionamento dei servizi - e dei                  
bisogni educativi dei bambini per cio' che attiene alla loro                    
organizzazione e qualita' pedagogica;                                           
- che la Legge nazionale 29 novembre 1977, n. 891 "Norme per il                 
rifinanziamento del piano degli asili nido e modifica della Legge               
istitutiva 6 dicembre 1971, n. 1044" ha istituito a favore delle                
Regioni uno speciale fondo integrativo per gli asili nido, affidando            
nel contempo alle Regioni medesime il compito di fissare l'entita'              
dei contributi da concedere annualmente ai Comuni per la costruzione,           
il riattamento, l'impianto e l'arredamento degli asili nido, nonche'            
per la gestione, il funzionamento e la manutenzione degli stessi                
servizi;                                                                        
- che in attuazione della legge nazionale la Regione, con L.R. 21               
giugno 1978, n. 17 "Concessione di contributi ai Comuni e loro                  
Consorzi per la realizzazione e la gestione di asili nido comunali.             
Modifiche alla L.R. 7 marzo 1973, n. 15, al Regolamento regionale 27            
dicembre 1973, n. 51, alla L.R. 22 dicembre 1972, n. 14 ed alla L.R.            
2 aprile 1977, n. 12" ha stabilito all'art. 12 che per gli esercizi             
successivi al 1978 l'ammontare dei contributi in questione viene                
determinato annualmente dalla legge di bilancio, tenuto conto delle             
assegnazioni statali e delle disponibilita' di mezzi propri della               
Regione;                                                                        
- che la Legge nazionale 18 marzo 1968, n. 444 "Ordinamento della               
scuola materna statale" ha istituito la scuola materna statale e che            
con successivo DPR 10 settembre 1969, n. 647 venivano definiti gli              
"Orientamenti dell'attivita' educativa nelle scuole materne statali"            
come richiesto dall'art. 2 della citata legge e che con successivo DM           
del 3 giugno 1991 venivano emanati i nuovi "Orientamenti                        
nell'attivita' educativa delle scuole materne statali" in vigore;               
- che le scuole materne non statali vigilate - gestite sia da privati           
che da Enti locali e da IPAB - sono tuttora regolamentate dal RD del            
5 febbraio 1928, n. 577, dal Regolamento generale del 24 aprile 1928,           
n. 1297 e dalla Legge 19 gennaio 1942, n. 86 e soggette                         
all'autorizzazione della competente autorita' scolastica;                       
- che da tempo la Regione Emilia-Romagna e' impegnata a perseguire              
obiettivi di continuita', di arricchimento dell'offerta educativa               
anche tramite un confronto e una concertazione continui tra le                  
realta' educative della prima e seconda infanzia;                               
- che con la Legge nazionale 28 agosto 1997, n. 285 "Disposizioni per           
la promozione di diritti e di opportunita' per l'infanzia e                     
l'adolescenza", si e' dato avvio a un complesso di azioni organiche             
miranti a migliorare la qualita' della vita di tutti i bambini e                
tutti gli adolescenti in una logica fortemente innovativa, che                  
individua fra gli obiettivi prioritari l'attuazione di politiche                
rivolte all'infanzia e all'adolescenza , con caratteristiche di                 
organicita', continuita' e forte radicamento territoriale, in una               
logica di governo dei processi locali, capace di integrare, da un               
lato, le diverse politiche di settore - in particolare sul piano                
sociale ed educativo - e le diverse competenze e, dall'altro lato,              
l'insieme delle risorse presenti a livello territoriale, pubbliche e            
private;                                                                        
rilevate le finalita' generali della normativa vigente per collocare            
in tale prospettiva gli interventi regionali e locali da realizzarsi,           
dando atto che il programma degli interventi relativi ai servizi                
socio-educativi per l'infanzia costituisce parte di un sistema                  
complesso e si colloca all'interno di un disegno complessivo in cui             
le finalita' e gli obiettivi propri delle diverse aree di intervento            
sono elementi che concorrono a costituire il quadro di insieme,                 
all'interno di finalita' generali, individuate attraverso una                   
programmazione comune;                                                          
preso atto che la L.R. 25 maggio 1999, n. 10 "Diritto allo studio e             
all'apprendimento per tutta la vita e qualificazione del sistema                
formativo integrato" prevede tra i suoi obiettivi generali anche:               
a) il coordinamento delle istituzioni e dei servizi scolastici,                 
formativi, socio-sanitari e culturali, il riequilibrio delle                    
situazioni scolastiche e formative, anche tramite il sostegno ad                
iniziative volte a favorire il raccordo tra asili nido, scuole                  
dell'infanzia e scuole elementari, e tra le istituzioni dell'infanzia           
pubbliche e private;                                                            
b) la promozione e qualificazione di un sistema integrato di scuole             
dell'infanzia basato sul progressivo coordinamento e sulla                      
collaborazione fra le diverse offerte educative, in una logica di               
qualificazione delle stesse che sappia valorizzare competenze,                  
risorse e soggetti pubblici e privati;                                          
c) il sostegno alle convenzioni tra Comuni e scuole dell'infanzia               
gestite da enti, associazioni, fondazioni, cooperative, senza fini di           
lucro;                                                                          
considerato in particolare che l'art. 9 della L.R. 10/99 definisce le           
funzioni di programmazione, indirizzo, coordinamento e                          
sperimentazione della Regione Emilia-Romagna, specificandone i                  
compiti cosi' come indicati di seguito:                                         
- definizione degli indirizzi triennali e conseguente programmazione            
annuale degli interventi;                                                       
- definizione dei criteri programmatici per la predisposizione dei              
piani territoriali e quindi dei progetti in essi contenuti;                     
- riparto annuale delle risorse finanziarie alle Province sulla base            
di propri criteri, in corrispondenza dei diversi ambiti provinciali             
in modo da consentire agli Enti locali di formulare piani di                    
intervento sulla base di risorse definite;                                      
considerato che la nuova L.R. del 25 maggio 1999, n. 10 e' entrata in           
vigore il 9 giugno 1999;                                                        
valutata l'urgenza di procedere all'assegnazione delle risorse                  
finanziarie alle Amministrazioni provinciali per consentire un tempo            
sufficiente per l'elaborazione dei piani provinciali e l'erogazione             
dei contributi ai soggetti destinatari secondo le previsioni delle              
norme finanziarie in vigore e, conseguentemente, in sede di prima               
applicazione, di provvedere all'approvazione del Programma annuale              
per l'anno 1999, rinviando ad un momento successivo l'elaborazione              
degli indirizzi triennali;                                                      
considerato inoltre che, all'art. 10 della stessa legge si prevede,             
nel rispetto delle funzioni attribuite agli Enti locali dal DLgs                
112/98 e dal DPR 616/77, che le Province elaborino - con il concorso            
dei Comuni e dei soggetti di cui al comma 4, art. 1 - ed approvino il           
programma degli interventi, comprendente il riparto dei fondi nel               
rispetto degli indirizzi e del programma annuale regionale;                     
dato atto che l'azione di programmazione, indirizzo, promozione e               
supporto finanziario della Regione Emilia-Romagna agli Enti locali              
nel settore infanzia si e' tradizionalmente sviluppata - anche in una           
logica di equilibrio territoriale e di produttivita' della spesa sul            
piano gestionale, organizzativo e della promozione culturale -                  
assumendo come obiettivi prioritari:                                            
1) il consolidamento dei servizi gia' funzionanti rivolti ai bambini            
in eta' 0-6 anni e alle loro famiglie;                                          
2) l'estensione dell'offerta dei servizi tramite l'ampliamento e/o              
l'adeguamento delle strutture;                                                  
3) la realizzazione di azioni sperimentali che prefigurino soluzioni            
di cura ed educazione dei bambini differenziate e flessibili rispetto           
a quelle esistenti, in una logica di qualita', coerenza e                       
integrazione delle risposte alle esigenze delle famiglie;                       
4) la qualificazione dei servizi funzionanti attraverso un insieme              
articolato e differenziato di interventi;                                       
5) la realizzazione di un sistema integrato di servizi pubblici e               
privati, con particolare riferimento alle scuole dell'infanzia;                 
dato atto inoltre che il Programma regionale - allegato parte                   
integrante e sostanziale della presente deliberazione - e' stato                
oggetto di confronto con le Amministrazioni provinciali;                        
visto il Bilancio regionale di previsione della spesa per l'esercizio           
1999 approvato con L.R. 6/99, nonche' l'art. 65, punto 102) della               
L.R. 5/99 che per il Settore Infanzia stabilisce uno stanziamento               
complessivo per il conseguimento degli obiettivi sopraindicati di               
Lire 17.800.000.000 (pari ad Euro 9.192.932,80), iscritto per quote             
specifiche su capitoli diversi;                                                 
dato atto che gli interventi oggetto della presente deliberazione               
riguardano i precedenti punti 4) e 5) - essendo gli altri interventi            
oggetto di provvedimenti specifici in corso di approvazione da parte            
degli organi regionali competenti - e che per essi e' prevista una              
disponibilita' finanziaria pari a Lire 6.700.000.000 (pari ad Euro              
3.460.261,22), cosi' suddivisi in rapporto ai fondi indicati nella              
normativa regionale e ai corrispondenti capitoli di spesa:                      
- interventi di cui al punto 5) - Lire 5.200.000.000 (pari ad Euro              
2.685.575,88) sul Cap. 72633 "Fondo regionale per il diritto allo               
studio. Contributi ai Comuni per gli oneri derivanti dalle                      
convenzioni stipulate con scuole dell'infanzia private per la                   
realizzazione di un sistema integrato tra queste e le scuole                    
pubbliche. Spese correnti (art. 10, comma 1, lett. E bis, L.R. 25               
gennaio 1983, n. 6 come modificata dalla L.R. 24 aprile 1995, n.                
52)";                                                                           
- interventi di cui al punto 4) - Lire 1.500.000.000 (pari ad Euro              
774.685,35) sul Cap. 58430 "Fondo regionale per i servizi                       
socio-educativi per l'infanzia. Contributi nelle spese di gestione              
(Mezzi propri della Regione). (L.R. 21 giugno 1978, n. 17 e art. 10,            
commi 2 e 3, L.R. 14 agosto 1989, n. 27)";                                      
constatato che in fase di predisposizione della legge regionale di              
assestamento di Bilancio, esercizio 1999 e pluriennale 1999/2001 e'             
stato proposto un incremento delle risorse da iscriversi nel Capitolo           
58430;                                                                          
visto l'allegato "Programma degli interventi relativi alla                      
qualificazione dei servizi rivolti ai bambini da 0 a 6 anni, nonche'            
la realizzazione di un sistema integrato di servizi pubblici e                  
privati - Anno 1999" - che fa parte sostanziale e integrante della              
presente deliberazione, nel quale sono specificati:                             
- le linee di indirizzo generali sottese agli interventi; gli                   
obiettivi specifici e i criteri di ripartizione dei contributi                  
regionali in rapporto agli interventi stessi, nonche' le procedure              
per accedervi;                                                                  
- i criteri e la relativa definizione delle risorse finanziarie                 
assegnate alle Province relative agli specifici interventi;                     
viste:                                                                          
- la Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme in materia di                     
procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti                
amministrativi" ed in particolare l'art. 12 che prevede tra l'altro             
che la concessione di contributi a persone ed enti pubblici e privati           
sia subordinata alla predeterminazione ed alla pubblicazione dei                
criteri e delle modalita' di assegnazione dei contributi medesimi ai            
soggetti interessati;                                                           
- la deliberazione della Giunta regionale n. 2541 del 4 luglio 1995,            
esecutiva ai sensi di legge, con la quale sono state fissate le                 
direttive per l'esercizio delle funzioni dirigenziali;                          
dato atto:                                                                      
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale alle                    
Politiche sociali, dott. Francesco Cossentino e dalla Responsabile              
del Servizio Politiche familiari, per l'infanzia e l'adolescenza,               
dott.ssa Patrizia Orsola Ghedini in merito rispettivamente alla                 
legittimita' e alla regolarita' tecnica della presente deliberazione,           
ai sensi dell'art. 4, sesto comma, della L.R. 19 novembre 1992, n.              
41, nonche' della deliberazione della Giunta regionale 2541/95                  
sopracitata;                                                                    
- del parere favorevole di regolarita' contabile espresso sul                   
presente programma dal Responsabile del Servizio Ragioneria e Credito           
dott. Gianni Mantovani ai sensi del predetto articolo di legge, della           
succitata deliberazione e della determinazione del Direttore generale           
Risorse finanziarie e strumentali  n.7350 del 26/9/1996;                        
su proposta dell'Assessore competente per materia;                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
di proporre al Consiglio regionale:                                             
1) di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa, il                  
"Programma degli interventi relativi alla qualificazione dei servizi            
rivolti ai bambini da 0 a 6 anni, nonche' la realizzazione di un                
sistema integrato di servizi pubblici e privati - Anno 1999",                   
allegato parte integrante e sostanziale della presente deliberazione            
rinviando ad un momento successivo l'elaborazione degli indirizzi               
triennali previsti dalla L.R. 10/99;                                            
2) di dare atto che l'onere finanziario complessivo di Lire                     
6.700.000.000 (pari ad Euro 3.460.261,22), relativo agli obiettivi              
del presente Programma, trova copertura sui seguenti capitoli del               
Bilancio per l'esercizio finanziario 1999 che presentano la                     
necessaria disponibilita', dando atto che in fase di predisposizione            
della legge regionale di assestamento al Bilancio per l'esercizio               
finanziario 1999 e pluriennale 1999-2001 si provvedera' all'eventuale           
aggiornamento legislativo del capitolo indicato nel primo alinea:               
- quanto a Lire 5.200.000.000 (pari ad Euro 2.685.575,88) sul Cap.              
72633 "Fondo regionale per il diritto allo studio. Contributi ai                
Comuni per gli oneri derivanti dalle convenzioni stipulate con scuole           
dell'infanzia private per la realizzazione di un sistema integrato              
tra queste e le scuole pubbliche. Spese correnti (art. 10, comma 1,             
lett. E bis, L.R. 25 gennaio 1983, n. 6 come modificata dalla L.R. 24           
aprile 1995,  n.52)";                                                           
- quanto a Lire 1.500.000.000 (pari ad Euro 774.685,35) sul Cap.                
58430 "Fondo regionale per i servizi socio-educativi per l'infanzia.            
Contributi nelle spese di gestione (Mezzi propri della Regione).                
(L.R. 21 giugno 1978, n. 17 e art. 10, commi 2 e 3, L.R. 14 agosto              
1989, n. 27)";                                                                  
3) di dare atto che, qualora in fase di approvazione della legge                
regionale di assestamento del Bilancio per l'esercizio finanziario              
1999 e pluriennale 1999/2001 la disponibilita' prevista al Cap. 58430           
risultasse incrementata, la stessa, previa quantificazione                      
finanziaria delle risorse effettive da cestinare, verra' assegnata,             
concessa ed impegnata ricorrendo le condizioni previste dalla L.R.              
31/77 cosi' come modificata dalla L.R. 40/94 con successivo atto                
della Giunta regionale, alle Amministrazioni provinciali con i                  
criteri e le modalita' operative indicate nel Programma parte                   
integrante e sostanziale della presente deliberazione;                          
4) di dare atto che, in applicazione della deliberazione della Giunta           
regionale n. 2541 del 4 luglio 1995, il Direttore generale alle                 
Politiche sociali provvedera' con propri atti formali                           
all'assegnazione e concessione dei contributi alle Amministrazioni              
provinciali sulla base dei criteri contenuti nel presente atto, al              
relativo impegno di spesa sui capitoli meglio indicati al precedente            
punto 2) nonche', ricorrendo le condizioni previste dalla L.R. 31/77            
cosi' come modificata dalla L.R. 40/94, alla liquidazione degli                 
stessi;                                                                         
5) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale             
della Regione, garantendone la piu' ampia diffusione.                           
Programma degli interventi relativi alla qualificazione dei servizi             
rivolti ai bambini da 0 a 6 anni nonche' la realizzazione di un                 
sistema integrato di servizi pubblici e privati - Anno 1999                     
Premessa                                                                        
Nel quadro degli obiettivi piu' generali delle politiche rivolte                
all'infanzia, la Regione Emilia-Romagna ha individuato numerosi                 
terreni d'impegno, definendo in particolare le seguenti priorita':              
1) il consolidamento dei servizi gia' funzionanti rivolti ai bambini            
in eta' 0-6 anni e alle loro famiglie;                                          
2) l'estensione dell'offerta dei servizi tramite l'ampliamento e/o              
l'adeguamento delle strutture;                                                  
3) la realizzazione di azioni sperimentali che prefigurino soluzioni            
di cura ed educazione dei bambini piu' differenziate e flessibili               
rispetto a quelle esistenti, e coerenti rispetto a queste;                      
4) la qualificazione dei servizi attraverso un insieme articolato e             
differenziato di interventi (progetti 0-6);                                     
5) la realizzazione di un sistema integrato di servizi pubblici e               
privati, con particolare riferimento alle scuole dell'infanzia.                 
In corrispondenza delle priorita' di cui sopra sono stati individuati           
programmi di intervento specifici, indicati di seguito, definendo per           
ciascuno di essi obiettivi e risorse (quote-parte dello stanziamento            
complessivo nel settore pari a Lire 17.800.000.000 pari ad Euro                 
9.192.932,80), in modo da rendere esplicito cosa si intende                     
privilegiare con ciascuno di tali interventi, evitare rischi di                 
frammentarieta' e garantire quindi una maggiore incisivita' e una               
maggiore produttivita' della spesa.                                             
Mentre come indicato in premessa, gli interventi relativi ai                    
precedenti punti 1), 2), 3) sono oggetto di un provvedimento                    
specifico attualmente in fase di approvazione da parte degli organi             
regionali competenti, vengono indicati di seguito gli obiettivi                 
specifici e le relative quote-parte dello stanziamento, relativamente           
agli interventi 4) e 5) oggetto della presente delibera.                        
PUNTO 4): "QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI ATTRAVERSO UN INSIEME                     
ARTICOLATO E DIFFERENZIATO DI INTERVENTI (PROGETTI 0-6)".                       
Obiettivi generali: garantire la qualificazione dei servizi gia'                
funzionanti attraverso la promozione di azioni per favorire                     
l'integrazione delle politiche per l'infanzia e la realizzazione di             
un equilibrio territoriale sul piano della qualita' dell'offerta                
educativa. In specifico l'intervento e' finalizzato ad avviare e a              
sostenere il raccordo interistituzionale e la continuita' sia in                
senso verticale tra nidi e scuole dell'infanzia e scuole elementari,            
sia in senso orizzontale tra famiglie, servizi per l'infanzia                   
(educativi, sociali e sanitari), altre agenzie di cura e sedi                   
formative, come biblioteche, ludoteche, e tra scuole dell'infanzia              
gestite da Enti diversi (statali, comunali e private).                          
Per l'attuazione di tale intervento la quota-parte dello stanziamento           
regionale complessivo e' determinata in Lire 1.500.000.000 (pari ad             
Euro 774.685,35) con oneri a carico del Capitolo 58430.                         
A. Linee di indirizzo e obiettivi specifici                                     
Ai fini della elaborazione dei piani provinciali vengono di seguito             
indicati gli obiettivi e gli indirizzi specifici con particolare                
riferimento ad alcuni ambiti di intervento ritenuti prioritari, alla            
qualita' della progettazione nonche' alla collaborazione tra tutti i            
soggetti pubblici e privati operanti nel settore:                               
- la sovracomunalita' dei progetti, intesa come elemento di                     
razionalizzazione della spesa - sia regionale che comunale - e quindi           
di ottimizzazione dell'uso delle risorse;                                       
- il coinvolgimento di scuole dell'infanzia gestite da Enti diversi,            
anche in termini di capacita' progettuale e di coordinamento da parte           
dell'Ente locale per favorire e sollecitare forme di dialogo e di               
collaborazione tra soggetti pubblici e privati, istituzionali e non;            
- la realizzazione di progetti su alcune tematiche di particolare               
rilevanza socio-culturale, quali ad esempio l'integrazione dei                  
bambini con deficit, l'educazione interculturale e piu' in generale             
l'educazione alle differenze, nonche' sulle problematiche                       
dell'infanzia ritenute emergenti e, concordemente tra gli Enti                  
locali, particolarmente significative a livello territoriale;                   
- la capacita' progettuale espressa dai diversi soggetti coinvolti,             
pubblici e privati;                                                             
- la qualita' dei progetti, ovvero la loro validita' dal punto di               
vista pedagogico, culturale, metodologico, organizzativo e in                   
rapporto al contenimento della spesa.Vengono altresi' indicati alcuni           
ambiti di lavoro prioritari, quali:                                             
- la formazione congiunta tra gli operatori dei nidi e delle scuole             
dell'infanzia (oggetto di uno specifico provvedimento all'esame dei             
competenti organi regionali), e in particolare ad esclusione della              
formazione ordinaria; i progetti che si distinguono per portata                 
innovativa, sperimentalita' delle metodologie o dei contenuti, e                
quelli che prevedono iniziative di formazione congiunta tra le/gli              
insegnanti di scuole dell'infanzia gestite da Enti diversi, e tra               
questi e le/gli insegnanti delle scuole elementari;                             
- la programmazione comune, da parte degli operatori dei nidi, delle            
scuole dell'infanzia - sia pubbliche che private - e delle scuole               
elementari, del biennio 2/4 anni e/o del biennio 5/7 anni, ovvero               
degli interventi miranti a preparare il passaggio dei bambini da                
un'istituzione all'altra; rientrano in tale ambito anche i progetti             
per il passaggio dei bambini con deficit, per i quali si richiede un            
progetto complessivo che implichi il coinvolgimento dell'Azienda                
Unita' sanitaria locale e il rapporto con le famiglie;                          
- la programmazione di attivita' didattiche comuni tra nidi, scuole             
dell'infanzia e scuole elementari, e tra scuole dell'infanzia private           
e pubbliche, che implicano l'utilizzo congiunto e programmato di                
centri formativi esterni ad entrambe le istituzioni (ludoteche,                 
biblioteche per ragazzi, teatri per bambini, centri per l'infanzia e            
le famiglie, spazi verdi attrezzati ecc.);                                      
- la informazione/formazione rivolta ai genitori di tutti i bambini             
in eta' 0-6, utenti e non dei servizi educativi, con possibilita' di            
estendere le iniziative anche ai genitori dei bambini da 6 a 11 anni.           
B. Riparto delle risorse finanziarie: definizione dei budget per ogni           
Provincia                                                                       
Ai fini della elaborazione dei piani provinciali vengono di seguito             
riportati i budget finanziari per ogni Provincia, definiti in base al           
numero dei servizi per l'infanzia (0-6 anni) gia' funzionanti sul               
territorio di riferimento, e in particolare: nidi, servizi                      
integrativi (centri per bambini e genitori e spazi bambini) e scuole            
dell'infanzia pubbliche e private.                                              
Nello specifico, la quota-parte destinata all'intervento indicato al            
punto 4) e' stata suddivisa per il numero totale dei servizi per                
l'infanzia sopraindicati, presenti sul territorio regionale,                    
individuando cosi' una quota a servizio. Tale quota e' stata                    
moltiplicata per il numero dei servizi esistenti in ogni territorio             
provinciale.                                                                    
B. Riparto risorse finanziarie: budget provinciali (Progetti di                 
qualificazione 0-6 anni)                                                        
Nidi  Serv.  Scuole  Totale  Budget  Euro   Provincia  com.  integ.             
materne  serv.  prov.li    com.li  (*)    1999                               
Piacenza   17   3     96    116     90.766.869   46.877,18                      
Parma   32   7    122    161    125.978.153   65.062,29                         
Reggio E.   53   5    176    234    183.098.682   94.562,58                     
Modena   71  15    213    299    233.959.427  120.829,96                        
Bologna  123  17    314    454    355.242.000  183.467,18                       
Ferrara   29   5    133    167    130.672.991   67.486,97                       
Ravenna   34   9    122    165    129.108.045   66.678,74                       
Forli'-C.   29   6    154    189    147.887.397   76.377,47                     
Rimini   17   3    112    132    103.286.436   53.342,99                        
Totale  405  70  1.442  1.917  1.500.000.000  774.685,35                        
(*) Scuole materne statali e non statali (comunali, pubbliche non               
statali, private religiose, private laiche)                                     
Per effetto di arrotondamento sono state calcolate in meno Lire 741             
alla Provincia di Bologna, in quanto destinataria del contributo piu'           
alto.                                                                           
Qualora in fase di approvazione della legge regionale di assestamento           
del bilancio per l'esercizio finanziario 1999 e pluriennale 1999/2001           
la disponibilita' prevista al Cap. 58430 risultasse incrementata, la            
stessa, previa quantificazione finanziaria delle risorse effettive da           
destinare, verra' assegnata, concessa ed impegnata ricorrendo le                
condizioni previste dalla L.R. 31/77 cosi' come modificata dalla L.R.           
40/94 con successivo atto della Giunta regionale, alle                          
Amministrazioni provinciali con i criteri e le modalita' operative              
indicate nel presente Programma;                                                
PUNTO 5): "REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI PUBBLICI            
E PRIVATI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE SCUOLE DELL'INFANZIA"               
Obiettivo specifico: sostenere la realizzazione di un sistema                   
integrato di scuole dell'infanzia pubbliche e private, tramite                  
interventi diversificati, in aggiunta a quelli sostenuti                        
finanziariamente dai Comuni, finalizzati a:                                     
a) il supporto alle convenzioni tra Comuni e scuole dell'infanzia               
private senza fini di lucro e/o IPAB, nelle quali siano definiti gli            
impegni reciproci;                                                              
b) la promozione di una qualificazione permanente delle scuole                  
dell'infanzia convenzionate attraverso un sostegno mirato                       
all'attivazione della formazione degli operatori su base provinciale            
e di coordinamenti pedagogici di gruppi delle stesse scuole,                    
analogamente a quanto previsto per i servizi comunali, e alla                   
formazione degli operatori;                                                     
c) il sostegno a specifici progetti migliorativi dell'offerta                   
educativa, rivolti a gruppi di scuole dell'infanzia convenzionate.              
Per l'attuazione dell'insieme degli interventi di cui alle lettere              
a), b) e c), e' previsto uno stanziamento di Lire 5.200.000.000 (pari           
ad Euro 2.685.575,88) con oneri a carico del Capitolo 72633,                    
riservando:                                                                     
- Lire 4.300.000.000 (pari ad Euro 2.220.764,67) per l'intervento di            
cui alla lettera a);                                                            
- una quota-parte pari a Lire 900.000.000 (pari ad Euro 464.811,21)             
per gli interventi di cui alle lettere b) e c), di cui in particolare           
Lire 600.000.000 (pari a Euro 309.874,14) per i coordinamenti                   
pedagogici; Lire 150.000.000 (pari a Euro 77.468,53) per i progetti             
di formazione degli operatori; Lire 150.000.000 (pari a Euro                    
77.468,53) per i progetti migliorativi.                                         
A. Linee di indirizzo e obiettivi specifici                                     
Per quanto riguarda gli interventi di cui alla lett. a) sopra citata,           
finalizzati al supporto delle convenzioni gia' in atto, per la                  
determinazione dei contributi verranno considerati i seguenti                   
elementi:                                                                       
- il numero delle sezioni convenzionate;                                        
- l'ampiezza demografica dei Comuni, sostenendo in particolare quelli           
di minore dimensione;                                                           
- la presenza nel territorio comunale esclusivamente di scuole                  
dell'infanzia gestite da Enti privati o da IPAB.                                
Nei limiti dello stanziamento complessivo il contributo andra'                  
determinato sulla base del numero di sezioni funzionanti nelle scuole           
materne convenzionate, differenziando la quota per sezione, in base             
all'ampiezza demografica, prevedendo cioe' un incremento per i Comuni           
con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti.                                   
Un altro incremento della quota per sezione sara' destinato ai Comuni           
che siano sede solo di scuole dell'infanzia private o IPAB, per                 
sostenere e incentivare un intervento qualificato dell'Ente locale              
nei confronti di tali scuole.                                                   
Per la ripartizione della quota-parte pari a circa Lire 4.300.000.000           
(pari ad Euro 2.220.764,67) relativa al sostegno a titolo generale              
delle convenzioni gia' in atto verranno pertanto considerati gli                
elementi anziriportati.                                                         
Per quanto attiene gli interventi di cui alla lett. b) sopra citata             
(coordinatori pedagogici e attivita' di formazione):                            
b.1) i progetti inerenti l'attivazione di coordinamenti pedagogici              
dovranno prevedere il coordinamento di gruppi di scuole dell'infanzia           
convenzionate, al fine di consentire la collaborazione e il confronto           
tra esse e dovranno specificare nell'atto di incarico ai coordinatori           
pedagogici le funzioni effettivamente previste per ciascuno di essi.            
Per la valutazione dei progetti di coordinamento e per la                       
determinazione del relativo contributo si considerera' l'impegno                
professionale dei coordinatori definito in base al numero di scuole             
dell'infanzia convenzionate coordinate, tenuto conto altresi' delle             
specificita' territoriali (conformazione dei territori, distanza tra            
i Comuni sede delle scuole coordinate, collocazione delle scuole                
all'interno dei diversi Comuni ecc.). Per la ripartizione della                 
quota-parte relativa ai coordinamenti pedagogici, pari a circa Lire             
600.000.000 (pari ad Euro 309.874,14), verranno considerati gli                 
elementi anziriportati;                                                         
b.2) gli interventi relativi alla promozione delle attivita' di                 
formazione degli operatori delle scuole dell'infanzia convenzionate             
dovranno essere finalizzati a sviluppare la qualita' dell'offerta               
educativa e le relazioni tra le scuole stesse. Nei limiti dello                 
stanziamento complessivo provinciale assegnato, la determinazione del           
contributo avverra' sulla base di una valutazione del numero di                 
scuole coinvolte e delle attivita' di formazione finalizzate alla               
qualificazione, alla differenziazione delle conoscenze,                         
all'ottimizzazione dei rapporti e dei processi di lavoro in atto, con           
particolare attenzione alle problematiche emergenti in ambito                   
educativo e socio-culturale. Per la ripartizione della quota parte              
pari a circa Lire 150.000.000 (pari ad Euro 77.468,53), verranno                
considerati gli elementi sopra riportati.                                       
c.1) Progetti migliorativi dell'offerta educativa                               
Per quanto riguarda gli interventi relativi ai progetti migliorativi            
del'offerta educativa, di cui alla precedente lettera c), essi                  
dovranno coinvolgere gruppi di scuole dell'infanzia convenzionate e             
prestare particolare attenzione agli ambiti tematici di seguito                 
indicati:                                                                       
- formazione degli insegnanti;                                                  
- formazione/informazione dei genitori;                                         
- integrazione di bambini con handicap;                                         
- qualificazione degli spazi nell'ambito di specifici progetti                  
educativo-didattici.                                                            
Ai fini della valutazione dei progetti migliorativi e della                     
determinazione del relativo contributo, si considereranno la qualita'           
dei progetti e la pertinenza agli obiettivi regionali e provinciali,            
e la coerenza tra i progetti stessi e la tipologia ed entita' delle             
voci di spesa previste.                                                         
Per la ripartizione della quota-parte relativa ai progetti                      
migliorativi, pari a Lire 150.000.000 (pari ad Euro 77.468,53)                  
verranno considerati gli elementi anziriportati.                                
B. Riparto risorse finanziarie: definizione dei budget per ogni                 
Provincia (Sistema integrato di servizi pubblici e privati)                     
Ai fini della elaborazione dei piani provinciali vengono di seguito             
riportati i budget finanziari relativi alle singole province definiti           
per i diversi interventi.                                                       
B.1 - Sostegno alle scuole convenzionate                                        
Provincia  N. sezioni  Budget  Euro     convenz.te  prov.li                  
1999                                                                            
Piacenza      77    274.766.800    141.905,21                                   
Parma    120    428.208.000    221.150,98                                       
Reggio Emilia    213    760.069.200    392.542,98                               
Modena    220    785.048.000    405.443,46                                      
Bologna    183    653.017.200    337.255,24                                     
Ferrara    145    517.418.000    267.224,10                                     
Ravenna     93    331.861.200    171.392,01                                     
Forli'-Cesena     74    264.139.600    136.416,72                               
Rimini     80    285.472.000    147.433,98                                      
Totale  1.205  4.300.000.000  2.220.764,67                                      
Per la definizione dei budget provinciali si e' suddivisa la quota              
parte destinata all'intervento per il numero totale delle sezioni               
convenzionate nell'anno scolastico 1997-98; la quota cosi' ottenuta             
e' stata poi moltiplicata per il numero delle sezioni convenzionate             
presenti in ogni territorio provinciale. A favore della Provincia di            
Forli'-Cesena (in quanto destinataria del contributo piu' basso) e'             
stato operato un arrotondamento di Lire 78.000 (pari ad Euro 40,28).            
B.2 - Sostegno ai coordinamenti pedagogici                                      
Provincia  Numero scuole  Budget  Euro     convenzionate  prov.le            
coordinate  1999                                                                
Piacenza   15   19.670.000   10.158,71                                          
Parma   46   60.260.000   31.121,69                                             
Reggio Emilia   82  107.420.000   55.477,80                                     
Modena   53   69.430.000   35.857,60                                            
Bologna   77  100.870.000   52.095,01                                           
Ferrara   70   91.700.000   47.359,10                                           
Ravenna   50   65.500.000   33.827,93                                           
Forli'-Cesena   30   39.300.000   20.296,76                                     
Rimini   35   45.850.000   23.679,55                                            
Totale  458  600.000.000  309.874,14                                            
Per la definizione dei budget provinciali si e' suddivisa la quota              
parte destinata all'intervento per il numero totale delle scuole                
convenzionate coordinate nell'anno scolastico 1997-98; la quota cosi'           
ottenuta e' stata poi moltiplicata per il numero delle scuole                   
convenzionate coordinate presenti in ogni territorio provinciale. A             
favore della Provincia di Piacenza (in quanto destinataria del                  
contributo piu' basso) e' stato operato un arrotondamento di Lire               
20.000 (pari ad Euro 10,33).                                                    
B.3 - Promozione di attivita' di formazione                                     
Provincia  Numero scuole  Budget  Euro     convenzionate  prov.le            
coordinate  1999                                                                
Piacenza   15    4.917.500   2.539,68                                           
Parma   46   15.065.000   7.780,42                                              
Reggio Emilia   82   26.855.000  13.869,45                                      
Modena   53   17.357.500   8.964,40                                             
Bologna   77   25.217.500  13.023,75                                            
Ferrara   70   22.925.000  11.839,77                                            
Ravenna   50   16.375.000   8.456,98                                            
Forli'-Cesena   30    9.825.000   5.074,19                                      
Rimini   35   11.462.500   5.919,89                                             
Totale  458  150.000.000  77.468,53                                             
Per la definizione dei budget provinciali si e' suddivisa la quota              
parte destinata all'intervento per il numero totale delle scuole                
convenzionate coordinate nell'anno scolastico 1997-98; la quota cosi'           
ottenuta e' stata poi moltiplicata per il numero delle scuole                   
convenzionate coordinate presenti in ogni territorio provinciale. A             
favore della Provincia di Piacenza (in quanto destinataria del                  
contributo piu' basso) e' stato operato un arrotondamento di Lire               
5.000 (pari a Euro 2,58).                                                       
B.4 - Progetti migliorativi                                                     
Provincia  Numero scuole  Budget  Euro     convenzionate  prov.le            
coordinate  1999                                                                
Piacenza   15    4.917.500   2.539,68                                           
Parma   46   15.065.000   7.780,42                                              
Reggio Emilia   82   26.855.000  13.869,45                                      
Modena   53   17.357.500   8.964,40                                             
Bologna   77   25.217.500  13.023,75                                            
Ferrara   70   22.925.000  11.839,77                                            
Ravenna   50   16.375.000   8.456,98                                            
Forli'-Cesena   30    9.825.000   5.074,19                                      
Rimini   35   11.462.500   5.919,89                                             
Totale  458  150.000.000  77.468,53                                             
Per la definizione dei budget provinciali si e' suddivisa la quota              
parte destinata all'intervento per il numero totale delle scuole                
convenzionate coordinate nell'anno scolastico 1997-98; la quota cosi'           
ottenuta e' stata moltiplicata per il numero delle scuole                       
convenzionate coordinate presenti in ogni territorio provinciale. A             
favore della Provincia di Piacenza (in quanto destinataria del                  
contributo piu' basso) e' stato operato un arrotondamento di Lire               
5.000 (pari a Euro 2,58).";                                                     
visto il favorevole parere espresso al riguardo dalla Commissione               
referente "Scuola, Cultura e Turismo" di questo Consiglio regionale,            
giusta nota prot. n. 9232 del 26 luglio 1999;                                   
previe votazioni per parti separate (come richiesto dal consigliere             
Garagnani, la prima fino al punto 5) del dispositivo, la seconda                
riguardante il programma '99) e con votazione complessiva, palesi, a            
maggioranza dei presenti,                                                       
delibera                                                                        
di approvare le proposte formulate dalla Giunta regionale con                   
deliberazione in data 20 luglio 1999, progr. n. 1299, riportate nel             
presente atto deliberativo.                                                     

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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