REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 luglio 1999, n. 1471

Approvazione del Piano di interventi ed iniziative nell'ambito delle relazioni internazionali per il periodo 1999/2000 e dei criteri e delle modalita' per la concessione dei contributi regionali per iniziative di gemellaggio da parte di Enti locali dell'Emilia-Romagna per l'anno 1999 (artt. 3, 4, 5 e 6, L.R. 18/97)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Vista la L.R. 27 giugno 1997, n. 18 "Iniziative per la promozione               
dell'integrazione europea e la collaborazione tra i popoli di tutti i           
continenti" e in particolare l'art. 6 che prevede la predisposizione            
di un Piano annuale di interventi ed iniziative afferenti i vari                
settori di attivita' regionale, finalizzati a rafforzare la                     
collaborazione con Regioni e territori per i quali siano in vigore              
protocolli di collaborazione;                                                   
considerato che nell'ambito delle proprie attivita' internazionali la           
Regione ha stipulato protocolli di collaborazione con alcune realta'            
europee finalizzati allo scambio di esperienze e conoscenze e alla              
realizzazione di iniziative congiunte nei settori culturale,                    
turistico e della formazione professionale;                                     
visti i numerosi accordi di collaborazione con realta' territoriali             
extra-europee, anche in relazione alla presenza di numerose comunita'           
di emigrati emiliano-romagnoli in queste aree, nonche' al forte                 
interesse dell'imprenditoria emiliano-romagnola allo sviluppo di                
collaborazioni con alcune aree-mercato del mondo;                               
considerate le numerose iniziative di collaborazione e solidarieta'             
internazionale in corso ai sensi delle Leggi regionali 18/90 e 5/96;            
rilevato il crescente numero di attivita' che gli Enti locali                   
dell'Emilia-Romagna promuovono a livello nazionale ed internazionale,           
nell'ambito di gemellaggi con omologhe realta' istituzionali, nel               
quadro di programmi comunitari e per attivita' di cooperazione                  
decentrata, avvalendosi della possibilita' di utilizzo dell'otto per            
mille del proprio bilancio per iniziative di cooperazione allo                  
sviluppo ed interventi di solidarieta' internazionale, come previsto            
dall'art. 10 della Legge 19 marzo 1993, n. 68;                                  
visti:                                                                          
- il Piano di interventi ed iniziative nell'ambito delle relazioni              
internazionali per il periodo 1999/2000, di cui all'Allegato A) che             
costituisce parte integrante della presente deliberazione;                      
- gli articoli 3, 4 e 5 della sopracitata legge che prevedono la                
concessione di benefici regionali agli Enti locali                              
dell'Emilia-Romagna che intendono gemellarsi con altri Enti locali o            
abbiano gia' in corso rapporti di gemellaggio;                                  
- la Legge 241/90 concernente nuove norme in materia di procedimento            
amministrativo che, all'art. 12, prevede la predeterminazione dei               
criteri e delle modalita' per la concessione di sovvenzioni,                    
contributi, sussidi ed ausili finanziari;                                       
ritenuto opportuno provvedere alla determinazione dei criteri e delle           
modalita' delle richieste di contributo regionale per il 1999 da                
parte di Enti locali dell'Emilia-Romagna secondo i criteri e le                 
modalita' indicate nell'Allegato B) che costituisce parte integrante            
e sostanziale del presente atto deliberativo;                                   
considerato che l'onere finanziario afferente la realizzazione delle            
iniziative di cui alla L.R. 27 giugno 1997, n. 18 trovera' copertura            
sul Capitolo 02665 "Iniziative per la promozione dell'integrazione              
europea e la collaborazione tra i popoli di tutti i continenti (L.R.            
27 giugno 1997, n. 18)" del Bilancio regionale di previsione per                
l'esercizio finanziario 1999, entro i limiti della disponibilita'               
dallo stesso recata;                                                            
viste le Leggi regionali n. 5 e n. 6 del 28 aprile 1999;                        
dato atto del:                                                                  
- parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Politiche            
europee e Relazioni internazionali Marco Capodaglio in merito alla              
regolarita' tecnica della presente deliberazione, ai sensi dell'art.            
4, sesto comma, della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 e della delibera             
di Giunta 2541/95;                                                              
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale alla                    
Presidenza Bruno Molinari in merito alla legittimita' del presente              
atto, ai sensi dell'art. 4, sesto comma, della L.R. 19 novembre 1992,           
n. 41 e della delibera di Giunta 2541/95;                                       
- del parere favorevole di regolarita' contabile espresso sul                   
presente atto dal Responsabile del Servizio Ragioneria e Credito                
dott. Gianni Mantovani, ai sensi della predetta legge e della                   
sopracitata deliberazione, nonche' ai sensi della determinazione del            
Direttore generale Risorse finanziarie e strumentali 7350/96;                   
su proposta del Vicepresidente,                                                 
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
a) di approvare il Piano di interventi ed iniziative nell'ambito                
delle relazioni internazionali per il periodo 1999/2000, di cui                 
all'Allegato A), che costituisce parte integrante e sostanziale della           
presente deliberazione;                                                         
b) di approvare i criteri e le modalita' per la concessione di                  
contributi regionali per iniziative di gemellaggio da parte di Enti             
locali dell'Emilia-Romagna (artt. 3 e 5, L.R. 18/97) per l'anno 1999            
indicati nell'Allegato B) che costituisce parte integrante e                    
sostanziale della presente deliberazione;                                       
c) di approvare, con successivo provvedimento della Giunta di                   
proposta al Consiglio, sulle risultanze di una istruttoria formulata            
dai propri uffici sulla base dei criteri di priorita' stabiliti                 
nell'Allegato B), l'elenco delle iniziative ammesse a contributo,               
l'importo considerato ammissibile per ogni iniziativa, l'elenco dei             
contributi concessi, nonche' l'elenco delle iniziative non                      
ammissibili;                                                                    
d) di dare atto che le risorse finanziarie afferenti la realizzazione           
delle iniziative di gemellaggio trovano allocazione al Capitolo 02665           
"Iniziative per la promozione dell'integrazione europea e la                    
collaborazione tra i popoli di tutti i continenti (L.R. 27 giugno               
1997, n. 18)" del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna           
per l'anno finanziario 1999;                                                    
e) di disporre che la presente deliberazione sia pubblicata nel                 
Bollettino Ufficiale della Regione, ad intervenuta esecutivita'.                
ALLEGATO A)                                                                     
PIANO DI INTERVENTI ED INIZIATIVE NELL'AMBITO DELLE RELAZIONI                   
INTERNAZIONALI PER IL 1999/2000 (L.R. 18/97, ART. 6)                            
SOMMARIO                                                                        
Presentazione del Piano                                                         
Quadro normativo e competenze regionali                                         
Strumenti regionali attivati                                                    
  Disposizioni legislative                                                      
  Partecipazione a organismi                                                    
  interregionali sovranazionali                                                 
Quadro dei rapporti in corso                                                    
  Protocolli di collaborazione                                                  
  Azione di cooperazione e solidarieta'                                         
  internazionale                                                                
Piano di lavoro 1999/2000                                                       
  Introduzione                                                                  
  Priorita' nell'ambito dell'Unione Europea                                     
  Priorita' nell'ambito extra Unione Europea                                    
  - Area Balcanica                                                              
  - Est Europa                                                                  
  - Area Mediterranea                                                           
  - Africa                                                                      
  - Nord America                                                                
  - America Latina                                                              
  - Asia                                                                        
Presentazione del Piano                                                         
L'art. 6 della L.R. 27 giugno 1997, n. 18 "Iniziative per la                    
promozione dell'integrazione europea e la collaborazione tra i popoli           
di tutti i continenti" prevede che "la Giunta regionale predisponga             
annualmente un Piano di interventi ed iniziative, afferenti i vari              
settori di attivita' regionale, finalizzati a rafforzare la                     
collaborazione con Regioni e territori per i quali siano in vigore              
protocolli specifici di collaborazione".                                        
La Giunta regionale, considerato lo stato dei rapporti di                       
collaborazione in atto, ritiene opportuno individuare le Regioni ed i           
territori verso i quali, in linea prioritaria, deve essere proseguita           
l'azione regionale. Tale Piano potra' costituire la base di                     
riferimento per avviare un confronto con gli Enti locali della                  
regione ed attivare sinergie e collaborazioni sia nell'ambito della             
cooperazione europea che in quello della cooperazione e solidarieta'            
internazionale. In entrambi tali settori le attivita' di Comuni e               
Province si sono andate intensificando sia in relazione al crescente            
numero di opportunita' di cofinanziamento nell'ambito di numerosi               
programmi comunitari sia nell'ambito della "cooperazione decentrata"            
a favore di popoli ed istituzioni di Paesi in via di sviluppo o di              
Paesi colpiti da eventi bellici o guerre etniche. La recente                    
esplosione del conflitto in Kossovo e la mobilitazione popolare a               
favore della pace hanno spinto numerosi Comuni e Province a                     
realizzare iniziative a favore dei profughi kossovari ed a sostegno             
delle istituzioni pubbliche albanesi, anche in collaborazione con               
associazioni di volontariato, organismi non governativi, sindacati,             
gruppi di cittadini o singoli.                                                  
Quadro normativo e competenze regionali                                         
Le recenti innovazioni delle competenze regionali introdotte dalle              
leggi Bassanini non hanno comportato novita' di rilievo per quanto              
attiene l'ambito delle relazioni internazionali poste in essere                 
dall'Amministrazione regionale, in quanto la politica estera e'                 
riconfermata tra le materie di competenza esclusiva del Governo                 
nazionale anche dall'art. 1, comma 3, lettera a) della Legge 59/97.             
Una maggiore autonomia e' stata invece introdotta per quanto attiene            
le attivita' promozionali sulle quali rimangono, tuttavia, al Governo           
compiti di coordinamento, al fine di raccordare le stesse con i                 
programmi promossi a livello nazionale.                                         
Lo specifico ambito di attivita' di cooperazione allo sviluppo rimane           
disciplinato dalla Legge 26 febbraio 1987, n. 49 "Nuova disciplina              
della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo", che all'art. 2              
autorizza le Regioni e le Province autonome alla realizzazione di               
programmi di cooperazione con realta' di Paesi in via di sviluppo,              
purche' nell'ambito della politica di cooperazione governativa. Anche           
per questa materia e' in corso una revisione legislativa, in                    
discussione al Senato, nella direzione di un piu' ampio ruolo delle             
attivita' di cooperazione decentrata nell'ambito della cooperazione             
governativa.                                                                    
Strumenti regionali attivati                                                    
Disposizioni legislative                                                        
L'attivita' internazionale della Regione e' svolta per il tramite di            
specifici strumenti legislativi rispettivamente ai seguenti ambiti:             
a) cooperazione allo sviluppo                                                   
b) solidarieta' internazionale                                                  
c) gemellaggi                                                                   
d) rapporti con comunita' emigrati emiliano-romagnoli all'estero                
e) scambi giovanili internazionali                                              
f) promozione economica all'estero.                                             
a) La L.R. 9 marzo 1990, n. 18 "Partecipazione della Regione                    
Emilia-Romagna ai programmi statali di cooperazione con i Paesi in              
via di sviluppo", disciplina gli interventi che la Regione realizza,            
in armonia con la politica di cooperazione governativa, a favore                
delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo e per la promozione di           
programmi di educazione ai temi dello sviluppo e di informazione sul            
territorio regionale. Le azioni di cooperazione possono essere svolte           
sia direttamente, avvalendosi delle strutture regionali, che per il             
tramite di organizzazioni non governative idonee presenti sul                   
territorio regionale. Le priorita' geografiche e settoriali di tali             
attivita' sono stabilite nel Piano di lavoro relativamente alle                 
iniziative di cooperazione con i PVS, approvato dal Consiglio                   
regionale con deliberazione n. 2037 del 28 giugno 1994 e                        
successivamente integrato con deliberazione n. 636 del 5 giugno 1997.           
b) Strettamente connesse a tali interventi sono le iniziative di                
solidarieta' internazionale realizzate ai sensi della L.R. n. 5 del 2           
aprile 1996 "Interventi a favore di popolazioni colpite da calamita',           
conflitti armati, situazione di denutrizione e carenze                          
igienico-sanitarie" che consente di affrontare le problematiche                 
connesse a situazioni di emergenza e di ricostruzione post-bellica.             
Vanno inoltre ricordate, quale strumento operativo per la                       
realizzazione di tali interventi, la L.R. 25 febbraio 1992, n. 9                
"Utilizzazione, per iniziative internazionali di carattere umanitario           
e di cooperazione, dei beni delle Unita' sanitarie locali oggetto di            
inventariazione cancellati dai rispettivi inventari" e la L.R. 7                
novembre 1994, n. 44 "Utilizzo dei beni dismessi da parte degli Enti            
pubblici della regione" che consentono la valorizzazione di                     
apparecchiature dismesse nell'ambito di progetti di cooperazione e              
solidarieta' internazionale.                                                    
c) Il proliferare dei rapporti che gli Enti locali, nell'ambito di              
gemellaggi istituzionali o per iniziative di soggetti privati del               
loro territorio, hanno avviato con realta' europee ed extra-europee             
ha portato alla recente adozione della L.R. 27 giugno 1997, n. 18               
"Iniziative per la promozione dell'integrazione europea e la                    
collaborazione tra i popoli di tutti i continenti" che attiene                  
l'ambito dei rapporti di collaborazione in corso con Regioni e                  
territori di altri Stati dell'Unione Europea e del mondo e promuove             
attivita' di gemellaggio da parte di Enti locali della regione.                 
d) La L.R. 21 febbraio 1990, n. 14 "Iniziative regionali a favore               
dell'emigrazione e dell'immigrazione", e successive modifiche ed                
integrazioni prevede interventi a favore dei cittadini                          
emiliano-romagnoli emigrati all'estero e consente, tra l'altro, la              
realizzazione di iniziative promozionali della realta'                          
emiliano-romagnola nelle realta' estere dove si concentra                       
maggiormente la presenza di comunita' di emigrati emiliano-romagnoli.           
e) La L.R. 25 agosto 1986, n. 30 "Intervento per la promozione della            
pratica sportiva e delle attivita' motorie e ricreative nel tempo               
libero" prevede, tra l'altro, il sostegno ad iniziative realizzate da           
Enti locali della regione, da associazioni e privati relative a                 
scambi giovanili internazionali previsti nei Protocolli di intesa tra           
i diversi Paesi o approvati dal Ministero degli Affari Esteri, in cui           
sia espressamente prevista la reciprocita' da realizzarsi nel periodo           
massimo di un biennio.                                                          
f) Vanno, infine, ricordate la L.R. 4 luglio 1983, n. 21 "Attivita'             
di promozione economica ed istituzione della Commissione regionale              
per le attivita' di promozione economica e fieristiche" che sostiene            
programmi di promozione economica di enti e associazioni economiche             
finalizzati all'attivazione di rapporti di collaborazione                       
economico-produttiva e per la partecipazione a manifestazioni                   
fieristiche e la L.R. n. 16 del 21 marzo 1995 "Promozione economica             
dei prodotti agricoli ed alimentari regionali" che sostiene progetti            
di promozione economica di prodotti regionali promossi da consorzi di           
produttori.                                                                     
Partecipazione a organismi interregionali sovranazionali                        
Un'analisi dell'azione della Commissione Europea in attuazione di               
specifiche politiche comuni (coesione economico-sociale, ricerca,               
ambiente, formazione professionale ed altre) evidenzia la tendenza              
ormai a considerare la cooperazione interregionale e la                         
partecipazione di piu' partners europei, quale condizione                       
privilegiata e a volte vincolante per l'attuazione di programmi e               
progetti cofinanziati dall'Unione Europea.                                      
Accanto a queste iniziative e, in alcuni casi, a supporto di tali               
attivita', sono stati creati nel corso di questi ultimi anni vari               
organismi interregionali a carattere geografico e/o tematico.                   
Oltre alla propria partecipazione istituzionale al Comitato delle               
Regioni, per il quale si ricorda il recente ingresso della Regione              
quale membro titolare, la Regione Emilia-Romagna aderisce alla                  
Conferenza delle Regioni periferiche marittime d'Europa (CRPM), al              
Centro delle Regioni Euromediterranee per l'Ambiente (CREA) e alla              
Rete delle Aree e delle Citta' metropolitane (METREX).                          
Sulla base delle esperienze svolte in questi anni, e' in corso da               
parte di numerose Regioni una riflessione sull'opportunita' di                  
razionalizzare e meglio finalizzare l'attivita' di tali organismi,              
anche in relazione al ruolo che essi potrebbero assumere nella                  
gestione di alcuni programmi nel quadro dei nuovi orientamenti sui              
fondi strutturali in corso di adozione da parte della Commissione               
Europea.                                                                        
Quadro dei rapporti in corso                                                    
Protocolli di collaborazione                                                    
L'attivita' regionale trova espressione, oltre che nel mantenimento             
di rapporti e relazioni di scambio e di approfondimento delle                   
reciproche realta' con omologhe istituzioni europee ed extra-europee,           
nella sottoscrizione di Protocolli di collaborazione che possono                
riguardare materie di competenza regionale e che costituiscono un               
quadro di riferimento per l'individuazione delle priorita' di azione            
comune, dei soggetti attuatori degli interventi e delle modalita' di            
realizzazione.                                                                  
Regione Pays de la Loire (Francia)                                              
Capoluogo: Nantes                                                               
Caratteristiche regionali:                                                      
situata fra l'Atlantico e il bacino di Parigi, la Regione dei Pays de           
la Loire e' suddivisa in 5 Dipartimenti (Loire-Atlantique, Maine et             
Loire, Mayenne, Sarthe e Vande'e). Ha una popolazione di 3 milioni di           
abitanti con una densita' di 100 abitanti per kmq.                              
Protocollo di intesa siglato nel dicembre 1991 e rinnovato                      
nell'aprile 1995.                                                               
Settori di collaborazione:                                                      
- economia, ricerca, ambiente, istruzione, insegnamento e formazione,           
analisi delle politiche.                                                        
Land Hessen (Germania)                                                          
Capoluogo: Wiesbaden                                                            
Caratteristiche regionali:                                                      
situata nella parte ovest della Germania centrale. Confina con il               
Baden Wurttemberg, il Reno-Palatinato, il Nord-Reno Westfalia, la               
Bassa Sassonia, la Turingia e la Baviera. Ha una popolazione di                 
5.660.000 abitanti ed e' suddivisa in 3 distretti amministrativi:               
Darmstadt, Giessen, Kassel.                                                     
Protocollo di intesa siglato nel luglio 1992.                                   
Settori di collaborazione:                                                      
- cultura, ricerca, tecnologia, economia, commercio, industria,                 
ambiente, educazione e servizi sociali.                                         
Comunidad Valenciana (Spagna)                                                   
Capoluogo: Valencia                                                             
Caratteristiche regionali:                                                      
situata sul versante orientale della penisola iberica, ha una                   
popolazione di circa quattro milioni di abitanti, e' suddivisa in               
quattro Province. Ha una vocazione fortemente agricola,                         
caratterizzata da un tessuto di PMI specializzate nei beni di                   
consumo. Anche il settore turistico e' molto sviluppato.                        
Protocollo siglato nel marzo 1992                                               
Settori di collaborazione:                                                      
- scambi fra le rispettive municipalita', aziende, organizzazioni               
nelle sfere economica, produttiva scientifica, tecnica, culturale.              
Prefettura di Elbasan (Albania)                                                 
Capoluogo: Elbasan                                                              
Caratteristiche regionali:                                                      
la Prefettura di Elbasan e' divisa in 4 province: Elbasan, Peqin,               
Librazhd e Gramsh. La Regione di Elbasan e' situata nella zona                  
centrale dell'Albania, ha una superficie di 3.292 kmq con una                   
popolazione di 259.196 abitanti. E' una delle aree piu' povere del              
Paese.                                                                          
Protocollo di intesa siglato nel dicembre 1996.                                 
Settori di collaborazione:                                                      
- economia, attivita' produttive, ricerca scientifica e tecnica,                
cultura e ambiente.                                                             
Regione Odessa (Ucraina)                                                        
Capoluogo: Odessa                                                               
Caratteristiche regionali:                                                      
situata nel sud dell'Ucraina e a confine con Moldavia, Romania,                 
Bulgaria e Turchia, ha circa 300 km di costa sul mar Nero. Il                   
territorio e' di 33.300 kmq circa che corrisponde al 5,5% del                   
territorio dell'Ucraina, ha una popolazione di 2.596.500 abitanti. La           
Regione e' suddivisa in 26 distretti agricoli, 18 citta', 33 borghi             
urbani, 1143 villaggi rurali.                                                   
Protocollo di intesa siglato nell'ottobre 1996.                                 
Settori di collaborazione:                                                      
- scambi di informazioni su settori sociali, istituzionali e                    
produttivi, collaborazioni con organizzazioni sociali e culturali,              
Enti locali e istituti di universita', progetti di cooperazione                 
piccole e medie imprese, ambiente agricoltura, artigianato, turismo,            
cultura e formazione.                                                           
Cantone di Mostar (Bosnia Erzegovina)                                           
Mostar e' citta' simbolo della guerra in ex-Jugoslavia. La citta' e'            
stata amministrata dall'Unione Europea fino al luglio 1996 senza                
riuscire ad ottenere il rispetto degli accordi previsti dall'accordo            
di Dayton.                                                                      
Protocollo di intesa siglato nell'autunno del 1996.                             
Settori di collaborazione:                                                      
- azioni di solidarieta', cooperazione decentrata, azioni di                    
rafforzamento istituzionale.                                                    
Prefettura di Ibaraki (Giappone)                                                
Capoluogo: Mito                                                                 
Caratteristiche regionali:                                                      
ha una popolazione di circa 3.000.000 di abitanti. Si affaccia sulla            
costa sud orientale del Giappone per circa 180 km.                              
Protocollo siglato nel febbraio 1990.                                           
Settori di collaborazione:                                                      
- collaborazione tra le rispettive municipalita' e realta'                      
economiche, produttive e culturali.                                             
Provincia di Liaoning (Cina)                                                    
Capoluogo: Shenyang                                                             
Caratteristiche regionali:                                                      
Provincia del nord-est della Cina, ha una popolazione di 40.000.000             
di abitanti. Conta 14 citta'. E' un polo industriale importante nel             
settore dell'industria tramviaria, aeronautica, farmaceutica e                  
tessile.                                                                        
Protocollo di collaborazione siglato nel 1987.                                  
Settori di collaborazione:                                                      
- scambi imprenditoriali;                                                       
- collaborazione nel campo della medicina tradizionale cinese;                  
- assistenza tecnica nel campo del monitoraggio dell'inquinamento               
ambientale.                                                                     
Uruguay - Ministero della Sanita'                                               
Accordo siglato nel settembre 1997 per la realizzazione di un                   
progetto di cooperazione tecnica nel settore dell'assistenza                    
sanitaria finalizzato a:                                                        
- cooperazione nell'elaborazione di un modello proprio di                       
decentramento della gestione della sanita' pubblica uruguacia in modo           
da migliorare la qualita' dei servizi e delle condizioni lavorative             
del personale, prendendo ad esempio le esperienze effettuate durante            
l'avvio del processo di realizzazione di aziende sanitarie da parte             
della Regione Emilia-Romagna;                                                   
- facilitare conoscenze dettagliate del modello pubblico                        
nell'organizzazione dei servizi assistenziali della Regione                     
Emilia-Romagna da parte del personale dirigente dell'Amministrazione            
dei servizi della salute dello Stato dell'Uruguay.                              
Provincia dell'Eastern Cape e Western Cape (Sudafrica)                          
Caratteristiche regionali:                                                      
le Province sono il frutto della suddivisione della precedente                  
Provincia del Capo, che rappresentava la piu' grande regione                    
amministrativa del Paese, occupando piu' della meta' del territorio             
sudafricano. Si tratta della Regione piu' meridionale di tutto il               
continente africano, occupando la punta estrema del territorio                  
sudafricano che si affaccia sull'oceano Indiano a Est e sull'oceano             
Atlantico a Ovest.                                                              
Provincia dell'Eastern Cape                                                     
Settori di cooperazione e solidarieta':                                         
- promozione di attivita' economiche tra le comunita' svantaggiate,             
volte allo sviluppo di un settore imprenditoriale piccolo, micro e              
medio nell'economia;                                                            
- scambi di esperienze nel campo del sostegno istituzionale allo                
sviluppo di piccole imprese e per la creazione di reti, con                     
particolare riguardo al settore agro-industriale e della pesca, delle           
costruzioni, dell'abbigliamento e tessile, metalmeccanico e                     
turistico;                                                                      
- trasferimento di know-how, promozione di joint ventures;                      
- promozione degli investimenti da parte di singole aziende e                   
consorzi dell'Emilia-Romagna;                                                   
- promozione della collaborazione tra enti di promozione e sviluppo             
economico delle due Regioni, quali il Centro per il commercio estero            
della Camera di Commercio dell'Emilia-Romagna e l'Agenzia di sviluppo           
dell'Eastern Cape, ASTER e CITER;                                               
- promozione della partecipazione a fiere ed eventi simili.                     
Provincia del Western Cape                                                      
Settori di collaborazione:                                                      
- scambio di informazioni e promozione di missioni                              
economico-commerciali, con la partecipazione a fiere sia di Camere di           
Commercio che di singole aziende;                                               
- collaborazione tra gli enti di promozione economica dei rispettivi            
territori al fine di incoraggiare la cooperazione congiunta volta               
alla creazione di joint-ventures;                                               
- promozione della collaborazione tra le Camere di Commercio;                   
- assistenza tecnica allo sviluppo delle SME in Sudafrica e                     
promuovere lo scambio di esperienze;                                            
- realizzazione di programmi di formazione nel campo delle tecnologie           
alimentari, dell'industria agro-alimentare, dell'abbigliamento e del            
tessile;                                                                        
- promozione della collaborazione nei settori dell'agro-alimentare,             
della trasformazione dei prodotti agricoli, del packaging,                      
dell'industria metalmeccanica e turistica;                                      
- promuovere le collaborazioni economico-produttive tra imprese in              
generale, con particolare riguardo ai sopracitati settori e                     
sottosettori.                                                                   
Stato di San Paolo (Brasile)                                                    
Capoluogo: San Paolo                                                            
Caratteristiche regionali:                                                      
il territorio si estende su un'area di 248.256 Kmq con una                      
popolazione di 32.684.000 abitanti. Situato a sud del Paese, si                 
estende tra l'oceano Atlantico e il fiume Parana'.                              
Protocollo siglato nel novembre 1996.                                           
Settori di collaborazione:                                                      
- favorire la realizzazione di joint ventures e trasferimenti                   
tecnologici tra imprese della Regione Emilia-Romagna e lo Stato di              
San Paolo;                                                                      
- trasferimento di studi e ricerche su nuove tecnologie nel settore             
meccanico;                                                                      
- collaborazione tra i reciproci sistemi fieristici, favorendo lo               
scambio di esperti tra le Regione Emilia-Romagna e la Segreteria di             
Stato alla scienza, tecnologia e sviluppo economico, l'interscambio             
di delegazioni commerciali in occasione di specifiche fiere, cosi'              
come l'organizzazione di seminari ed eventi di interesse comune;                
- scambio di esperienze nel campo della formazione professionale e              
dei servizi socio-sanitari;                                                     
- promozione di progetti nel campo della formazione, della ricerca e            
dell'assistenza tecnica nel settore della pubblica Amministrazione;             
- promozione della collaborazione con gli enti di sviluppo economico            
del proprio territorio.                                                         
Contea di Cook (Stato dell'Illinois - U.S.A.)                                   
Capoluogo: Chicago                                                              
Caratteristiche regionali:                                                      
situata al centro del Continente americano, ha un'area che comprende,           
oltre alla citta' di Chicago un totale di 130 comuni e una                      
popolazione di oltre 5 milioni di abitanti.                                     
Protocollo siglato nel marzo 1998.                                              
Settori di collaborazione:                                                      
- scambi di conoscenze e stages                                                 
- organizzazione di incontri, seminari, convegni, conferenze, etc.              
- organizzazione di missioni commerciali                                        
- promozione degli investimenti e di attivita' di export-import                 
- assistenza e promozione alla partecipazione di eventi fieristici.             
Voivodato di Breslavia (Polonia)                                                
Capoluogo: Wroclaw                                                              
Caratteristiche regionali:                                                      
situata nella parte sud-occidentale della Polonia, occupa il 2%                 
dell'intera area nazionale ed e' popolata da circa un milione di                
persone. Fanno parte del Voivodato 17 citta' e 908 comuni.                      
Protocollo siglato nel maggio 1998.                                             
Settori di collaborazione:                                                      
produzione agricola ed agro-alimentare:                                         
- sviluppo dei rapporti in campo commerciale e per promuovere la                
creazione di joint-ventures fra piccole e medie imprese con                     
particolare attenzione all'agricoltura;                                         
attivazione di contatti con le istituzioni culturali e scolastiche              
operanti nei rispettivi territori:                                              
- lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi per lo svago e il              
tempo libero, il turismo e lo sport;                                            
- la salvaguardia dell'ambiente e la tutela della natura;                       
- il settore sanitario con particolare riferimento alla prevenzione             
della salute;                                                                   
- il perfezionamento delle capacita' professionali dei lavoratori;              
- l'elaborazione comune dei progetti da realizzare nei territori                
delle parti che rientrino nell'ambito del sostegno finanziario da               
parte dell'Unione Europea nell'ambito di programmi di cooperazione              
interregionale.                                                                 
Azioni di cooperazione e solidarieta' internazionale                            
- Albania: azioni nel settore socio-sanitario, per l'avvio di                   
attivita' economiche e a favore dei profughi del Kossovo.                       
- Palestina: interventi nel settore socio-sanitario e per l'avvio di            
attivita' produttive.                                                           
- Vietnam Province di Thua Thien Hue', Quang Binh, Quang Tri:                   
interventi nel settore sanitario e di assistenza istituzionale.                 
- Brasile, Uruguay, Venezuela, Panama e Costa Rica: cooperazione in             
campo psichiatrico con l'OMS-OPS - 1997/2000.                                   
- Etiopia: cooperazione in campo socio-sanitario.                               
- Eritrea: cooperazione in campo socio-sanitario.                               
- Bosnia-Erzegovina: interventi per la ripresa delle attivita'                  
socio-economiche, nel settore socio-sanitario e culturale.                      
- Repubblica Srpska: interventi nel settore socio-sanitario.                    
- Cuba: interventi nel settore sanitario.                                       
- Algeria: iniziative a favore delle donne e bambini vittime della              
violenza.                                                                       
Chiapas: iniziative in campo sanitario.                                         
Saharaui: iniziative a sostegno della autosufficienza alimentare.               
Piano di lavoro 1999/2000                                                       
Introduzione                                                                    
La presente proposta di Piano individua per il periodo 1999/2000 i              
territori prioritari dell'azione regionale in ambito europeo ed                 
internazionale, al fine di predisporre uno strumento di                         
armonizzazione delle numerose azioni di promozione che vari settori             
dell'Amministrazione svolgono in campo internazionale ed al contempo            
proporre al sistema delle Autonomie locali un quadro di riferimento             
delle principali collaborazioni internazionali ed europee della                 
Regione Emilia-Romagna.                                                         
Il Piano rappresenta sinteticamente le principali azioni in corso e             
in progetto da parte delle Direzioni regionali in campo                         
internazionale ed e' frutto del lavoro di coordinamento svolto                  
nell'ambito del gruppo di lavoro Interdirezioni sulle attivita' di              
rilievo internazionale, costituito con determinazione n. 9787 del 31            
ottobre 1997 del Direttore generale alla Presidenza della Giunta.               
Il Servizio Politiche europee e Relazioni internazionali assicurera'            
inoltre ai Comuni ed alle Province della regione, se richiesto, un              
supporto operativo per l'individuazione, ai fini dell'attuazione di             
gemellaggi istituzionali, di Comuni e realta' locali nelle regioni              
europee ed in modo particolare nelle Regioni partner.                           
Priorita' nell'ambito dell'Unione Europea                                       
Francia - Pays de la Loire                                                      
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- collaborazione su progetti nei settori turistico-culturale,                   
formazione professionale e scuola, programmazione e pianificazione,             
agricoltura;                                                                    
- scambio di informazioni sulle politiche del sistema del trasporto,            
dell'organizzazione portuale, di bilancio, delle attivita' produttive           
e promozionali all'estero;                                                      
- supporto ai rispettivi Comuni per la ricerca di partners.                     
Germania - Land Hessen                                                          
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- realizzazione di iniziative congiunte sui temi della pace e del               
disarmo, in relazione alla partecipazione alla costituenda Fondazione           
della "Scuola di pace di Montesole del Land Assia";                             
- realizzazione di iniziative congiunte sulla Palestina (mostra sui             
progetti e progetto congiunto);                                                 
- supporto ai rispettivi Comuni per la ricerca di partners;                     
- prosecuzione della collaborazione presso l'ufficio di Bruxelles e             
promozione di iniziative di riflessione su tematiche comunitarie di             
comune interesse;                                                               
- prosecuzione collaborazione nell'ambito del Comitato delle Regioni;           
- collaborazione nel settore economico-produttivo;                              
- scambi di esperienze sulle politiche regionali (in particolare                
famiglia e donne).                                                              
Gran Bretagna - Londra                                                          
Manifestazione promozionale dell'Emilia-Romagna in collaborazione con           
la Consulta per l'emigrazione.                                                  
Priorita' nell'ambito extra Unione Europea                                      
AREA BALCANICA                                                                  
Albania - Prefettura di Elbasan                                                 
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- realizzazione di un programma di formazione ed assistenza tecnica             
nel settore della meccanizzazione agricola;                                     
- programmi di assistenza istituzionale alle autorita' locali ed agli           
organismi della societa' civile.                                                
Saranno inoltre promosse azioni mirate al consolidamento dei progetti           
in corso a favore della popolazione albanese e delle istituzioni                
albanesi, incentivando e favorendo l'attivazione di gemellaggi da               
parte di Enti locali emiliano-romagnoli con omologhe realta' albanese           
e kossovare.                                                                    
Kossovo                                                                         
- interventi a favore delle fasce piu' deboli della popolazione:                
infanzia, donne ed anziani, in stretto collegamento con l'azione                
svolta dai Ministeri competenti e in relazione al positivo esito                
della messa in sicurezza dell'area da parte della forza                         
internazionale di pace;                                                         
- coordinamento delle azioni poste in essere da organizzazioni non              
governative ed Enti locali dell'Emilia-Romagna.                                 
Bosnia-Erzegovina                                                               
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- implementazione dell'attivita' dell'incubatore realizzato nella               
citta' di Mostar;                                                               
- rafforzamento dell'imprenditoria giovanile collegata alla                     
telematica ed alla musica;                                                      
- azioni positive a favore della popolazione anziana.                           
EST EUROPA                                                                      
Ucraina - Regione di Odessa                                                     
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- ricerca di finanziamenti comunitari sul programma di collaborazione           
oggetto degli accordi interregionali.                                           
Bielorussia                                                                     
Linee di collaborazione:                                                        
- progetti a favore dei portatori di handicap minore.                           
AREA MEDITERRANEA                                                               
Palestina                                                                       
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- promozione di un programma/Paese, in collaborazione con Enti locali           
dell'Emilia-Romagna e ONG per lo sviluppo di azioni di cooperazione             
decentrata a favore di Enti locali palestinesi;                                 
- realizzazione di un progetto di appoggio alla creazione e sviluppo            
di microimprese agricole femminili nel Distretto di                             
Jenin-Cisgiordania;                                                             
- realizzazione di un progetto di sostegno e sviluppo di due centri             
per portatori di handicap psico-fisico nel Distretto di Hebron;                 
- realizzazione di un programma di formazione professionale per                 
disabili a Beit-Jala.                                                           
AFRICA                                                                          
Tunisia/Marocco                                                                 
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- realizzazione di un progetto rivolto agli immigrati provenienti da            
Tunisia e Marocco presenti sul territorio regionale. Individuazione             
di forme di intervento tese ad agevolare sia l'integrazione delle               
diverse culture che il reinserimento nel contesto socio-economico del           
Paese di origine.                                                               
Algeria                                                                         
Prosecuzione collaborazione avviata con le ONG algerine, in                     
particolare riferimento alla possibilita' di allargare la                       
partecipazione alla rete delle donne del Mediterraneo gia'                      
costituita.                                                                     
Saharaui                                                                        
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- promozione di imprese femminili.                                              
SUDAFRICA                                                                       
Province dell'Eastern Cape e del Western Cape                                   
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- azioni specifiche di promozione economica a cura delle associazioni           
economiche. Sono numerosi i settori produttivi per i quali esistono             
opportunita' di collaborazione con il Sudafrica sia dal punto di                
vista della commercializzazione che del trasferimento tecnologico:              
agroindustria, packaging, meccanica strumentale, edilizia ed                    
abbigliamento;                                                                  
- realizzazione di una iniziativa promozionale dell'Emilia-Romagna a            
Johannesburg e Citta' del Capo in collaborazione con la Consulta per            
l'emigrazione.                                                                  
Etiopia/Eritrea                                                                 
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- realizzazione di progetti nel settore socio-sanitario, agricolo e             
per il reinserimento nella vita sociale e lavorativa delle fasce piu'           
deboli della popolazione.                                                       
NORD AMERICA                                                                    
Mostra e triennale di architettura L'altra modernita' - Comitato A              
Vision of Europe-Bologna-Chiacago-Washington, New York, San                     
Sebastian, Oslo, Varsavia (2000-2001).                                          
Contea di Cook (Stato dell'Illinois)                                            
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- prosecuzione degli scambi di delegazioni imprenditoriali a cura               
delle associazioni economiche. L'area di Chicago e' una delle piu'              
interessanti per il settore delle macchine agricole, per l'industria            
alimentare, per le macchine utensili, per la subfornitura ed i                  
packaging. La Contea di Cook, che riserva una particolare attenzione            
allo sviluppo delle PMI, ha tra l'altro attivato un desk                        
Emilia-Romagna in grado di fornire alle imprese locali informazioni             
sulla nostra Regione.                                                           
AMERICA LATINA                                                                  
Argentina - Buenos Aires                                                        
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- sigla Protocollo di collaborazione con l'Universita' di Bologna e             
la Segreteria dell'Industria, Commercio e Lavoro della citta' di                
Buenos Aires per il conferimento di borse di studio al fine di                  
promuovere la partecipazione di studenti di entrambi di Paesi al                
Master in relazioni internazionali Europa-America Latina, concordare            
e organizzare stages per gli studenti del Master in entrambi i Paesi,           
promuovere ricerche congiunte sulla cooperazione tra PMI e sul                  
sostegno istituzionale a livello regionale e nazionale, promuovere un           
programma di missioni tecniche per lo sviluppo di stages ed attivita'           
di assistenza tecnica ad imprese ed istituzioni di entrambi i Paesi;            
- attivazione di un'antenna della Regione Emilia-Romagna presso                 
l'Ufficio ICE (Istituto per il commercio estero) di Buenos Aires con            
l'intento di costituire un terminale in loco per favorire la presenza           
emiliano-romagnola e creare opportunita' per il sistema regionale. La           
meccanica agricola e strumentale, l'agroindustria, il packaging sono            
i settori emiliano-romagnoli per i quali esistono in Argentina le               
maggiori possibilita' di espansione;                                            
- partecipazione all'iniziativa Immagine d'Italia promossa dal                  
Governo italiano.                                                               
Provincia di Rio Negro                                                          
Collaborazione nel campo della salute mentale.                                  
Cile                                                                            
Manifestazione per il novantacinquesimo anniversario di emigrazione a           
Capitan Pastene, in collaborazione con la Consulta per l'emigrazione.           
Chiapas                                                                         
Azione a sostegno del programma energia idroelettrica elaborato dal             
Centro universitario di ricerca sui PVS dell'Universita' La Sapienza.           
Brasile, Uruguay, Venezuela, Panama e Costarica                                 
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- prosecuzione del programma che prevede l'invio di esperti dei                 
servizi psichiatrici della regione in cinque Paesi dell'America                 
Latina e l'ospitalita' ad operatori latino-americani in                         
Emilia-Romagna per la visita e la conoscenza dei servizi psichiatrici           
nella nostra regione.                                                           
Uruguay                                                                         
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- scambio per attivita' seminariali di esperti e di consulenti                  
dell'Assessorato alla Sanita' e del Ministero di Salute Pubblica                
dell'Uruguay nel campo della programmazione e organizzazione e                  
gestione dell'assistenza sanitaria.                                             
Venezuela/Messico                                                               
Iniziativa promozionale dell'Emilia-Romagna in collaborazione con la            
Consulta per l'emigrazione.                                                     
Cuba                                                                            
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- partecipazione al programma di sviluppo umano promosso dall'UNDP              
che verra' realizzato nelle citta' di Pinar del Rio e Granma dai                
Comitati all'uopo costituitisi nel nostro territorio.                           
ASIA                                                                            
Vietnam - Province di Thua Thien Hue', Quang Tri e Quang Binh                   
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:                          
- prosecuzione del progetto di assistenza istituzionale ai Comitati             
popolari che prevede attivita' di assistenza e formazione agli uffici           
di sviluppo socio-economico delle tre Province (SDO) e la                       
prosecuzione delle attivita' di finanziamento di micro-progetti col             
sistema del fondo rotativo, gia' avviato negli scorsi anni;                     
- realizzazione del Programma Italian Medical equipment operation               
promossa dall'Ufficio XVI (aiuti di emergenza) del Ministero Affari             
Esteri e realizzata in collaborazione con la Provincia di Bolzano               
tesa a rifornire 12 ospedali vietnamiti col recupero di attrezzature            
sanitarie dismesse nella Provincia di Bolzano e nella regione                   
Emilia-Romagna.                                                                 
India                                                                           
Attivazione di un'antenna della Regione Emilia-Romagna presso                   
l'Ufficio ICE (Istituto per il commercio estero) di Nuova Delhi con             
l'intento di costituire un terminale in loco per favorire la presenza           
di imprese emiliano-romagnole e creare opportunita' per il sistema              
regionale.                                                                      
L'imballaggio, le macchine per l'industria alimentare e utensili,               
l'autocomponentistica, l'abbigliamento, il biomedicale e l'industria            
ceramica sono i settori emiliano-romagnoli per il quali esistono in             
India le maggiori possibilita' di espansione.                                   
ALLEGATO B)                                                                     
Contributi agli Enti locali dell'Emilia-Romagna per gemellaggi -                
artt. 3 e 5, L.R. 18/97 - Criteri e modalita' per la concessione di             
contributi per l'anno 1999                                                      
a) Criteri generali/Obiettivi                                                   
Con la recente adozione della L.R. 18/97 la Regione Emilia-Romagna ha           
inteso valorizzare l'attivita' svolta sotto il profilo delle                    
relazioni internazionali a vario titolo da numerosi settori                     
dell'Amministrazione regionale, ponendo al servizio delle Autonomie             
locali della regione il proprio sistema di relazioni in ambito                  
europeo ed internazionale nell'ottica di favorire e promuovere anche            
a livello locale l'ulteriore sviluppo di azioni ed iniziative di                
collaborazione internazionale. A tal fine la Giunta regionale approva           
annualmente il Piano di interventi ed iniziative nell'ambito delle              
relazioni internazionali che individua le priorita' territoriali e              
gli ambiti di collaborazione e cooperazione internazionale                      
dell'azione regionale.                                                          
Il Piano costituisce lo strumento di riferimento per ampliare tali              
collaborazioni ai numerosi settori della societa' regionale che da              
tempo hanno attivato collaborazioni europee ed internazionali sia               
nell'ambito di programmi di cooperazione interregionale finanziati              
dalla Commissione Europea sia nell'ambito di rapporti di cooperazione           
e solidarieta' internazionale. In tale ottica si colloca la                     
destinazione di una quota di risorse regionali al fine di promuovere            
ed incentivare l'attivazione di nuovi rapporti di gemellaggio e lo              
sviluppo di rapporti di gemellaggio gia' esistenti tra Enti locali              
dell' Emilia-Romagna ed Enti locali europei ed extra-europei. A tal             
fine la Regione stabilisce annualmente modalita' e procedure per la             
presentazione di richieste di contributo da parte di Enti locali                
della regione, ai sensi degli artt. 3 e 5 della citata legge.                   
b) Destinatari dei contributi                                                   
I contributi sono riservati agli Enti locali della regione                      
Emilia-Romagna.                                                                 
c) Modalita' di presentazione delle richieste                                   
Le richieste dovranno pervenire, sulla base del fac-simile allegato,            
facente parte integrante della presente deliberazione, al Servizio              
Politiche europee e Relazioni internazionali della Regione                      
Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro n. 52 - 40127 Bologna, in busta                 
chiusa e dovranno recare la firma del legale rappresentante                     
dell'Ente, entro il 30/9/1999.                                                  
Entro tale termine il Servizio Politiche europee e Relazioni                    
internazionali fornira' la propria assistenza, se richiesta, nella              
ricerca e selezione dei partner per gli Enti locali                             
dell'Emilia-Romagna interessati ad attivare nuovi gemellaggi con                
realta' omologhe dei territori partner della Regione Emilia-Romagna             
ricomprese nel sopracitato Piano.                                               
La richiesta dovra' essere corredata da:                                        
I) una copia della deliberazione del Consiglio dell'Ente locale nella           
quale deve risultare l'Ente locale scelto per il gemellaggio, come              
pure l'assenso dell'Ente locale gemellato;                                      
II) una relazione contenente il programma delle attivita' previste;             
III) il preventivo dettagliato delle spese.                                     
d) Finanziamento                                                                
Il contributo regionale non puo' superare il 25% delle spese o il 50%           
per gli Enti locali con meno di 10.000 abitanti. Le iniziative che              
saranno presentate di cui al punto 4) dei criteri di valutazione                
saranno finanziate solo nel caso in cui residueranno delle risorse              
finanziarie sul Cap. 2665 "Iniziative per la promozione                         
dell'integrazione europea e la collaborazione tra i popoli di tutti i           
continenti (L.R. 27 giugno 1997, n. 18)" del Bilancio per l'esercizio           
finanziario 1999.                                                               
e) Aree prioritarie                                                             
Saranno considerate prioritarie le seguenti aree geografiche:                   
Albania                                                                         
Kossovo                                                                         
Palestina                                                                       
Pays de la Loire (Francia)                                                      
Land Hessen (Repubblica Federale Tedesca).                                      
f) Criteri di valutazione                                                       
Verranno prese in considerazione le iniziative di particolare valore            
e significato relative alle sottoelencate tipologie d'intervento e              
sara' data priorita' a quelle redatte sulla base del seguente ordine            
decrescente dei criteri di valutazione:                                         
1) assistenza e cooperazione istituzionale (iniziative di formazione            
e assistenza tecnica agli Enti locali gemellati, scambi di                      
esperienze) e cooperazione allo sviluppo, nelle zone prioritarie di             
cui al precedente punto e);                                                     
2) assistenza e cooperazione istituzionale (iniziative di formazione            
e assistenza tecnica degli Enti locali gemellati, scambi di                     
esperienze) e cooperazione allo sviluppo nelle aree per le quali                
sussistono i protocolli di collaborazione istituzionale di cui al               
Piano regionale di interventi e d'iniziative nell'ambito delle                  
relazioni internazionali, che si svolga all'interno di una                      
pluriennale e continuativa attivita' di collaborazione fra l'Ente               
locale richiedente e l'Ente locale estero interessato;                          
3) iniziative nelle zone comprese nel sopracitato Piano regionale,              
coivolgenti un insieme integrato di attivita' (economiche, culturali,           
sociali ...) atte a favorire in misura determinante la collaborazione           
fra importanti settori delle rispettive realta' sociali ed                      
economiche;                                                                     
4) iniziative nell'ambito di gemellaggi gia' esistenti e/o per                  
promuovere gemellaggi in aree non ricomprese nel sopracitato Piano.             
Non saranno considerate ammissibili spese di viaggio inerenti                   
missioni di amministratori e dipendenti degli Enti locali italiani,             
salvo che per missioni di dipendenti nell'ambito di attivita' di                
assistenza o cooperazione tecnica.                                              
La Regione, con atto della Giunta di proposta al Consiglio,                     
definisce, sulle risultanze di una istruttoria formulata dai propri             
uffici sulla base dei criteri di priorita' stabiliti con il presente            
provvedimento, l'elenco delle iniziative ammesse a contributo,                  
l'importo considerato ammissibile per ogni iniziativa, l'elenco dei             
contributi concessi, nonche' le iniziative non ammissibili.                     
I contributi verranno determinati in relazione alle disponibilita' di           
cui al Capitolo 02665 "Iniziative per la promozione dell'integrazione           
europea e la collaborazione tra i popoli di tutti i continenti (L.R.            
27 giugno 1997, n. 18)", alla dimensione demografica dell'Ente,                 
nonche' del piano economico-finanziario dell'iniziativa fino ad un              
massimo del 25% delle spese o del 50% per gli Enti locali con meno di           
10.000 abitanti. In ogni caso non potranno essere ammessi a                     
contributo progetti che determinino un contributo regionale inferiore           
a Lire 2.000.000 e superiore a Lire 20.000.000.                                 
La rendicontazione formale economico-finanziaria da produrre alla               
Regione per la liquidazione delle somme concesse dovra' elencare                
eventuali altri contributi ottenuti.                                            
Saranno effettuate riduzioni dei contributi concessi qualora,                   
realizzata l'iniziativa, le spese sostenute risultassero inferiori              
all'importo preventivato e saranno ricalcolati sul costo effettivo in           
base alla stessa percentuale utilizzata per il calcolo del contributo           
sul costo ammissibile, tenuto conto dell'intero piano finanziario               
dell'iniziativa.                                                                
I contributi concessi saranno revocati qualora si verifichi che                 
l'iniziativa non sia stata realizzata o nei casi in cui non esista              
corrispondenza con il progetto presentato ed ammesso ai finanziamenti           
regionali.                                                                      
Fac-simile da compilare in doppia copia ed inviare con le modalita'             
previste al punto c) alla Regione Emilia-Romagna                                
raccomandata postale o a mano                                                   
data,                                                                           
Servizio Politiche                                                              
europee e Relazioni internazionali                                              
Regione Emilia-Romagna                                                          
Viale A. Moro n. 52                                                             
40127 Bologna                                                                   
Richiesta di contributo L.R. 18/97, artt. 3 e 5 "Iniziative per la              
promozione dell'integrazione europea e la collaborazione tra i popoli           
di tutti i continenti" - anno 1999                                              
(Denominazione dell'Ente)                                                       
Via/Piazza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .            
. . . . . n.                                                                    
c.a.p. . . . . . localita' . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .            
Provincia                                                                       
tel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . fax                          
partita IVA                                                                     
Nome della persona che segue la pratica                                         
e suo recapito telefonico                                                       
e-mail                                                                          
Il sottoscritto                                                                 
in qualita' di                                                                  
vista la L.R. 27 giugno 1997, n. 18, artt. 3 e 5,                               
chiede                                                                          
un contributo regionale per:                                                    
a) la realizzazione di un gemellaggio con (denominazione dell'Ente              
locale) . . . . . . . . . . . . . . (Paese) . . . . . . . . . . . . .           
b) la prosecuzione dei rapporti di gemellaggio gia' in corso con                
(denominazione dell'Ente locale) . . . . . . . . . . . . . . . . . .            
(Paese) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .           
. . . . . . . . . . . .                                                         
A tal fine dichiara che per la medesima iniziativa non e' stata                 
presentata domanda di contributo ad altri Enti oppure, in caso                  
affermativo, indicare quali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .           
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .           
. . . . . . . . . .                                                             
A tal fine allega:                                                              
a) una copia della deliberazione del Consiglio dell'Ente locale nella           
quale deve risultare l'Ente locale scelto per il gemellaggio, come              
pure l'assenso dell'Ente locale gemellato;                                      
b) una relazione contenente il programma delle attivita' previste;              
c) il preventivo dettagliato delle spese, con l'indicazione dei                 
soggetti pubblici o privati coinvolti nelle iniziative.                         

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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