REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 luglio 1999, n. 1225

Linee-guida per la presentazione di progetti di cooperazione allo sviluppo da parte di organizzazioni non governative dell'Emilia-Romagna per il contributo ai sensi della L.R. 18/90 per il 1999

(omissis)                                                                       
LINEE-GUIDA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI COOPERAZIONE ALLO               
SVILUPPO DA PARTE DI ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE                             
DELL'EMILIA-ROMAGNA PER IL CONTRIBUTO AI SENSI DELLA L.R. 18/90 PER             
L'ANNO 1999                                                                     
La politica di cooperazione allo sviluppo della Regione                         
Emilia-Romagna e' disciplinata dalla L.R. 9 marzo 1990, n. 18                   
"Partecipazione della Regione Emilia-Romagna ai programmi statali di            
cooperazione con i Paesi in via di sviluppo" ed e' mirata a                     
promuovere azioni concrete di carattere economico-sociale che                   
concorrano allo sviluppo di regioni dei Paesi emergenti.                        
Il Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna con atto  n.2037 del 28              
giugno 1994 ha adottato il "Nuovo Piano di lavoro relativamente alle            
iniziative di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo" che                  
definisce le priorita' territoriali e settoriali degli interventi di            
cooperazione allo sviluppo, effettuati sia direttamente - avvalendosi           
delle proprie strutture amministrative e tecniche, nonche' degli                
enti, aziende e societa' regionali - che indirettamente, concorrendo            
alle attivita' promosse dalle organizzazioni non governative presenti           
sul territorio emiliano-romagnolo e riconosciute dal Ministero Affari           
esteri ai sensi dell'art. 29 della Legge 49/87. In particolare il               
Nuovo Piano di lavoro evidenzia quale prioritario ambito di attivita'           
quello della cooperazione decentralizzata volta a valorizzare ed                
accentuare il ruolo delle istituzioni e degli organismi locali dei              
Paesi destinatari sia nella fase di elaborazione che di realizzazione           
dei progetti di sviluppo locali, favorendo l'impiego di personale               
locale e di immigrati presenti sul territorio emiliano-romagnolo                
intenzionati a rientrare nei Paesi d'origine.Con delibera n. 636 del            
5 giugno 1997 il Consiglio regionale ha approvato inoltre la modifica           
di tale Piano, inserendo il Corno d'Africa tra le aree prioritarie di           
intervento, in relazione al ruolo di primaria importanza che                    
quest'area riveste nell'ambito della Cooperazione allo sviluppo del             
governo italiano.                                                               
La Regione Emilia-Romagna stabilisce annualmente modalita' e                    
procedure per la presentazione di richieste di contributo da parte              
delle Organizzazioni non Governative (ONG) emiliano-romagnole, entro            
il limite del 70% del costo totale del progetto.                                
I progetti presentati potranno avere durata pluriennale, ma dovranno            
essere chiaramente riconducibili a tranches annuali sulle quali la              
Giunta regionale valutera', anno per anno, la concessione del                   
contributo.                                                                     
1. Aree e settori di intervento                                                 
Per il 1999 sono confermate come aree di prioritario interesse in               
ordine decrescente di priorita':                                                
a) Albania                                                                      
L'accordo di pace per il Kossovo, siglato nel giugno corrente, pone             
le basi per il rientro dei profughi presenti oggi sul territorio                
albanese e macedone, aprendo questioni relative alla sicurezza                  
dell'area ed alla ricostruzione materiale e civile della societa'               
kossovara, nonche' alla destinazione delle strutture utilizzate per             
l'ospitalita' degli stessi in Albania e della gestione del periodo              
post-emergenza.                                                                 
In questo quadro ancora incerto sui tempi e le modalita' del processo           
di pace, l'Amministrazione regionale intende valorizzare le risorse             
finanziarie e gli strumenti legislativi, nell'ottica di rendere                 
complementari gli interventi promossi in quest'area in base alle                
LL.RR. 5/96 (emergenza e solidarieta'), 18/90 (cooperazione allo                
sviluppo) e 18/97 (gemellaggi), ed in linea con gli orientamenti                
contenuti nel Patto di stabilita' per l'Europa sud-orientale                    
approvato a Colonia l'11 giugno scorso.                                         
Pertanto sulle presenti linee-guida sara' data priorita' ad                     
interventi di consolidamento dei progetti in corso a favore della               
popolazione e delle istituzioni pubbliche albanesi, con particolare             
riferimento al settore socio-sanitario ed alla ripresa e all'avvio di           
attivita' produttive.                                                           
L'esame dei progetti avverra' di concerto con l'Assessorato Servizi             
sociali per una valutazione congiunta sulle compatibilita' con i                
progetti presentati a valere sulla legge 5/96.                                  
b) Palestina                                                                    
La Regione Emilia-Romagna ha predisposto un Programma per la                    
Palestina, che costituisce il quadro di riferimento per gli                     
interventi da cofinanziare ai sensi delle presenti linee-guida,                 
particolarmente rivolto ai settori:                                             
- socio-sanitario                                                               
- servizi pubblici                                                              
- sviluppo rurale integrato                                                     
- socio-economico.                                                              
Il Programma puo' essere richiesto al Servizio Politiche europee e              
Relazioni internazionali, anche via e-mail al seguente indirizzo:               
internation-regione.emilia-romagna.it.                                          
c) Etiopia/Eritrea                                                              
- interventi socio-sanitari, tesi al miglioramento delle condizioni             
di salute e di vita della popolazione                                           
- interventi tesi al reinserimento nella vita sociale e lavorativa              
delle fasce piu' deboli della popolazione                                       
- interventi di sviluppo agricolo.                                              
d) Commercio equo e solidale                                                    
Saranno ammessi a contributo progetti riguardanti lo sviluppo delle             
attivita' di commercio equo e solidale anche con il coinvolgimento di           
realta' associative operanti nel settore. I progetti dovranno                   
comunque essere finalizzati ad interscambi concreti fra la nostra               
Regione ed i territori dei Paesi in via di sviluppo.                            
Attivita' di informazione                                                       
I progetti relativi alle priorita' di cui ai punti a), b) e c)                  
dovranno prevedere una quota, non inferiore al 10% del costo                    
complessivo del progetto, per attivita' di informazione e                       
sensibilizzazione sul territorio, sulle problematiche oggetto                   
dell'intervento ed ad esse connesse.                                            
Tale percentuale si innalza al 20% per i progetti di cui al punto d),           
per i quali l'attivita' di informazione e sensibilizzazione a favore            
della popolazione emiliano-romagnola ed in particolare del mondo                
della scuola, dovra' porre particolare attenzione alle connessioni              
tra iniziative di commercio equo e solidale, i problemi legati allo             
sviluppo socio-economico di quei territori e il superamento delle               
conseguenze di eventi bellici o di grave violazione dei diritti                 
umani.                                                                          
2. Requisiti di ammissibilita'                                                  
Questo invito e' riservato alle ONG dell'Emilia-Romagna riconosciute            
dal Ministero Affari esteri in base alla Legge 26 febbraio 1987, n.             
49 e che nel contempo abbiano gia' maturato o stiano maturando                  
progetti di cooperazione nei settori sopra indicati.                            
3. Modalita' di partecipazione                                                  
Le proposte dovranno essere presentate, in lingua italiana ed in                
duplice copia, secondo lo schema allegato, al fine di rendere                   
omogenea e facilmente valutabile dal punto di vista tecnico-economico           
la compatibilita' tra le priorita' contenute nelle presenti                     
linee-guida ed i progetti presentati. Dovra' essere chiaramente                 
indicato in lire italiane il costo totale del progetto e l'ammontare            
del contributo richiesto, sulla base di un piano analitico delle                
singole voci di spesa.                                                          
Le spese generali non potranno superare il 6% del costo totale del              
progetto. Le spese per il personale italiano operante all'interno del           
progetto non dovranno superare il 30% del costo complessivo, salvo              
casi di motivate e particolari esigenze.                                        
Non saranno considerate ammissibili le proposte relative a meri studi           
di fattibilita'.                                                                
4. Criteri indicatori che verranno utilizzati per la valutazione                
I progetti saranno valutati dal Servizio Politiche europee e                    
Relazioni internazionali che potra' avvalersi del parere dei                    
funzionari della Regione Emilia-Romagna operanti nei settori                    
individuati nei progetti.                                                       
Per i progetti di cui al punto a) la valutazione avverra' di concerto           
con l'Assessorato regionale ai Servizi sociali.                                 
La selezione dei progetti sara' svolta secondo i seguenti criteri               
indicatori, in ordine decrescente di priorita':                                 
- la proposta e' realizzata in collaborazione con associazioni per la           
pace e organismi di volontariato operanti sul territorio regionale.             
In questo caso gli enti presentatori dovranno evidenziare i termini             
dell'accordo e della reciproca partecipazione, sia finanziaria che              
operativa e dovranno indicare il capofila del progetto, che dovra'              
comunque essere una ONG;                                                        
- la proposta prevede il coinvolgimento di enti locali                          
dell'Emilia-Romagna;                                                            
- la proposta ha gia' ottenuto il cofinanziamento del Ministero degli           
Affari esteri italiano, dell'Unione Europea o di altri organismi                
internazionali, oppure il contributo regionale si rileva essenziale             
per l'ottenimento del finanziamento stesso;                                     
- la proposta prevede il coinvolgimento di una realta' istituzionale            
locale del PVS destinatario, che ha gia' espresso formalmente il suo            
interesse a partecipare al progetto.                                            
5. Modalita' di presentazione dei progetti                                      
I progetti dovranno essere presentati entro il 30 settembre 1999, al            
Servizio Politiche europee e Relazioni internazionali della Regione             
Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro n. 52 - 40127 Bologna, in busta                 
chiusa e dovranno recare la firma del legale rappresentante                     
dell'organizzazione.                                                            
6. Approvazione                                                                 
Gli esiti della valutazione e gli importi ammessi a contributo                  
saranno comunicati entro il 30 novembre 1999.                                   
7. Concessione del contributo                                                   
Il Direttore generale competente provvedera', previo espletamento               
della relativa istruttoria, all'approvazione dei progetti, alla                 
concessione dei contributi in misura non superiore al 70% del costo             
complessivo del Progetto ed alla contestuale assunzione dell'impegno            
di spesa.                                                                       
8. Erogazione del contributo                                                    
L'erogazione del contributo regionale predisposta con propri atti               
formali dal responsabile del Servizio competente avverra' in due                
soluzioni:                                                                      
- una quota pari al 60% dell'ammontare del contributo riconosciuto,             
contestualmente alla comunicazione da parte dell'ONG                            
dell'accettazione del contributo e dell'avvio del progetto;                     
- una quota pari al 40% o minor somma, a presentazione della                    
relazione conclusiva e del rendiconto documentato delle relative                
spese dando atto che qualora in fase di rendicontazione le spese                
documentate risultino inferiori rispetto al progetto approvato con              
l'atto del Direttore generale competente, l'ammontare del contributo            
verra' proporzionalmente ridotto.                                               
9. Modifiche                                                                    
Eventuali modifiche non onerose ai progetti presentati dovranno                 
essere comunicate da parte della ONG contestualmente all'atto di                
accettazione del contributo. Tali modifiche non potranno riguardare             
la tipologia delle azioni ammesse a contributo regionale.                       
10. Verifiche e controlli                                                       
La Regione Emilia-Romagna si riserva la possibilita' di effettuare              
sopralluoghi e verifiche sui progetti, sia in corso di realizzazione,           
che a conclusione degli stessi.                                                 
Ogni ONG esecutrice dovra' presentare alla Regione Emilia-Romagna una           
informazione sullo stato di avanzamento del progetto a partire                  
dall'avvenuta realizzazione di una quota pari al 50% delle attivita'            
previste.                                                                       
Comunicazione ai partners                                                       
L'ONG esecutrice dovra' comunicare ai partners italiani e locali la             
partecipazione della Regione Emilia-Romagna al progetto e avra'                 
l'obbligo di farvi riferimento in ogni comunicazione e pubblicazione            
relativa allo stesso.La ONG esecutrice concordera', se del caso, con            
la Regione Emilia-Romagna, l'invio di materiale informativo sulle               
iniziative della stessa in materia di cooperazione decentrata allo              
sviluppo.                                                                       
Schema per la presentazione di progetti di cooperazione                         
Premessa                                                                        
Scopo di questo documento e' quello di fornire lo schema per la                 
presentazione del progetto, al fine di facilitare la fase di                    
valutazione e di accelerare l'iter di approvazione del finanziamento.           
Il documento di progetto dovrebbe includere le informazioni qui di              
seguito elencate al fine di fornire un quadro chiaro e completo                 
circa:                                                                          
- scopi e motivazioni del progetto, anche in relazione alla politica            
di cooperazione allo sviluppo della Regione                                     
- indicazione sintetica di programmi analoghi nello stesso settore              
gia' realizzati o in fase di progettazione                                      
- attivita' che saranno realizzate                                              
- ruolo e coinvolgimento della controparte locale e/o dei partner               
locali                                                                          
- competenza e precedenti esperienze del richiedente                            
- stima dei costi e contributo richiesto                                        
- calendario di esecuzione delle attivita' e durata del progetto.               
Dati sul progetto                                                               
a. Titolo del progetto                                                          
b. Tipo di intervento (formazione, assistenza tecnica)                          
c. Sintesi del progetto                                                         
d. Dati sul richiedente                                                         
Tipo di organizzazione, sede, legale rappresentante                             
Anno di costituzione                                                            
Principale attivita'/settore economico (formativo, socio-sanitario,             
agrario, ecc.):                                                                 
- descrizione dell'attivita'                                                    
- volume dell'attivita'                                                         
- precedenti esperienze nel settore e nel Paese in questione                    
- numero di dipendenti                                                          
Dipendenti coinvolti nel progetto, volontari, cooperanti, esperti.              
Descrizione analitica del progetto                                              
a) Situazione attuale e futuri sviluppi del contesto socio-economico            
all'interno del quale il progetto si colloca ed identificazione dei             
principali problemi da risolvere                                                
b) dati e studi precedentemente svolti sull'argomento utili al                  
progetto                                                                        
c) programmi analoghi nello stesso settore previsti e/o in corso di             
realizzazione nel Paese ed eventuali interazioni con il progetto                
proposto                                                                        
d) obiettivi generali e specifici del progetto in relazione alla                
situazione locale (se l'iniziativa fa parte di un programma piu'                
vasto, specificare gli obiettivi e gli scopi di quest'ultimo)                   
e) previsione dei risultati del progetto                                        
f) descrizione analitica delle attivita' del progetto in relazione              
agli obiettivi                                                                  
g) calendario di esecuzione del progetto suddiviso secondo le                   
differenti attivita' previste                                                   
h) vitalita' del progetto. Descrizione dettagliata di fattori interni           
ed esterni ai quali e' affidata la continuita' dei risultati al                 
termine delle attivita' di progetto.                                            
Partner locale                                                                  
a) Tipo di organizzazione                                                       
b) principale settore di attivita' (formativo, socio-sanitario,                 
agrario, ecc.):  - descrizione dell'attivita' - volume dell'attivita'           
- numero di dipendenti - numero di dipendenti coinvolti nel progetto            
c) ruolo e coinvolgimento nelle attivita' progettuali                           
d) infrastrutture ed attrezzature disponibili.                                  
Stima dei costi e degli eventuali altri cofinanziamenti                         
Identificazione quantitativa e qualitativa delle risorse utilizzate             
nel progetto (distinguendo tra quelle estere e quelle locali, oltre a           
quelle riferite alla possibilita' di coinvolgimento di altri soggetti           
e di altre organizzazioni (World Bank, CEE, Enti locali, Chiese,                
Circoli giovanili, ecc.)                                                        
a) descrizione sintetica ed analitica dei costi del progetto (vedi              
tabella allegata)                                                               
b) schema di finanziamento con la definizione: - del contributo                 
richiesto alla Regione Emilia-Romagna - eventuali altri risorse da              
coinvolgere (vedi punto h), paragrafo precedente) - eventuale                   
disponibilita' finanziaria locale (per spese locali) -altre risorse             
disponibili                                                                     
c) se il progetto fa parte di un programma piu' ampio, descrivere il            
piano finanziario di tutto il programma.                                        
Sintesi dei costi stimati (valuta di riferimento: lire italiane) (1)            
  Risorse locali  contributi  Totale                                            
Personale (2)                                                                   
Viaggi (3)                                                                      
Diaria (4)                                                                      
Attrezzature (5)                                                                
Incarichi esterni:                                                              
- consulenze                                                                    
- studi e ricerche                                                              
- altri                                                                         
Totale                                                                          
Contributo richiesto alla Regione Emilia-Romagna                                
(1) I costi locali sono calcolati secondo la valuta di riferimento al           
cambio ufficiale del giorno                                                     
(2) Per ogni dipendente specificare il numero di giorni/uomo,                   
mesi/uomo ed i costi per il giorno/uomo e mese/uomo                             
(3) Specificare il numero dei viaggi ed il costo                                
(4) Specificare il numero di giornate/uomo del personale all'estero             
ed il costo per giornata/uomo                                                   
(5) Telefono, telex, telefax ed altri.                                          

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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