DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 aprile 1999, n. 599
Disposizioni per l'attuazione del progetto "Itinere" da finanziare nell'ambito del POM n. 940029/I/3 - Asse 4 - Progetto quadro "Misure a favore dell'impiego, dell'auto-impiego e della imprenditoria femminile"
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di recepire l'atto di concessione di contributo del Dipartimento
per le Pari Opportunita' - Presidenza del Consiglio dei Ministri del
31 marzo 1999 per complessive Lire 1.989.330.750 a favore della
Regione Emilia-Romagna per la realizzazione del progetto "Itinere",
il cui costo e' quantificato in Lire 2.210.367.500 e la cui
attuazione avverra' secondo le specifiche indicazioni in esso
contenute;
b) di dare atto che all'istituzione del capitolo di entrata e al
corrispondente capitolo di spesa nel Bilancio regionale per
l'esercizio finanziario 1999, concernenti il finanziamento
complessivo di Lire 1.989.330.750, di cui Lire 994.665.375 a carico
del FSE e Lire 994.665.375 a carico del FdR, si provvedera' con
apposita variazione ai sensi dell'art. 38 della L.R. 31/77 e
successive modificazioni, all'entrata in vigore della legge regionale
di approvazione del Bilancio di previsione per l'anno finanziario
1999 e Bilancio pluriennale 1999/2001;
c) di dare atto inoltre che la quota di cofinanziamento, quantificata
in complessive Lire 221.036.750 sara' assicurata come segue:
1) relativamente al cofinanziamento regionale - per Lire 100.000.000
a valere sul Cap. 75161 "Spese per l'attuazione delle iniziative di
formazione professionale autorizzate direttamente dalla Regione ed
attuate dalla stessa e da enti, associazioni e fondazioni,
convenzionati o non convenzionati, comprese le spese connesse agli
interventi di diritto alla formazione professionale (art. 30, L.R. 24
luglio 1979, n. 19 e successive modifiche) del Bilancio di previsione
per l'esercizio finanziario 1999 che e' stato dotato della necessaria
disponibilita' ed approvato dal Consiglio regionale nella seduta del
24/3/1999; - per Lire 31.036.750 attraverso l'impiego e l'utilizzo di
risorse organizzative e strumentali proprie;
2) relativamente al cofinanziamento delle Province - per Lire
90.000.000 con imputazione contabile a carico dei pertinenti capitoli
dei propri bilanci o attraverso l'impiego di risorse organizzative e
strumentali proprie;
d) di assegnare alle Province sottoelencate l'importo complessivo di
Lire 1.539.000.000 ai fini della realizzazione delle sperimentazioni
delle azioni pilota, il cui onere complessivo e' quantificato in Lire
1.629.000.000 di cui Lire 769.500.000 di FSE, Lire 769.500.000 di FdR
e Lire 90.000.000 di cofinanziamento provinciale - e in particolare:
Lire 171.000.000 alla Provincia di Bologna
Lire 171.000.000 alla Provincia di Ferrara
Lire 171.000.000 alla Provincia di Forli'-Cesena
Lire 171.000.000 alla Provincia di Modena
Lire 171.000.000 alla Provincia di Parma
Lire 171.000.000 alla Provincia di Piacenza
Lire 171.000.000 alla Provincia di Ravenna
Lire 171.000.000 alla Provincia di Reggio-Emilia
Lire 171.000.000 alla Provincia di Rimini
e) di dare atto che, in attuazione della normativa regionale vigente
ed in applicazione della deliberazione di Giunta 2541/95 la
Responsabile del Servizio Politiche del lavoro provvedera', con
proprio atto formale, al verificarsi della condizione di cui al
precedente punto b) all'assunzione del relativo impegno di spesa e,
ricorrendo le condizioni previste dalla L.R. 31/77 cosi' come
modificata dalla L.R. 40/94, alla liquidazione degli importi indicati
al precedente punto d) a favore delle Province in unica soluzione;
f) di stabilire che le azioni pilota di sperimentazione per favorire
la transizione al lavoro delle donne dovranno essere realizzate dalle
Province secondo le modalita' richiamate in premessa e le seguenti
scadenze:
- avvio a seguito della messa a punto dei modelli di percorsi di
transizione al lavoro oggetto delle attivita' di sistema di cui al
progetto "Itinere";
- conclusione entro il 31 luglio 2000;
g) di approvare altresi' l'Allegato A), parte integrante della
seguente delibera, "Avviso pubblico per la presentazione di progetti
per la realizzazione di attivita' nell'ambito del progetto ôItinere -
modelli e sperimentazioni per azioni pilota di transizione al lavoro
delle donne volte a favorire la costruzione di percorsi di lavoro
dipendente ed autonomo'" concernente le attivita' di sistema ivi
analiticamente descritte, per un importo complessivo di Lire
550.330.750, IVA inclusa, se ed in quanto dovuta, cosi' articolato:
Lire 225.165.375 (FSE) e Lire 225.165.375 (FdR) a carico
dell'istituendo capitolo di Bilancio e L. 100.000.000 sul capitolo
75161 del Bilancio regionale per l'esercizio finanziario 1999;
h) di stabilire che l'esame dei progetti che si candideranno al
bando, Allegato A) parte integrante del presente atto, venga attuato
da un nucleo di valutazione composto dai soggetti sottoelencati
appositamente designati dai singoli enti di appartenenza, che risulta
cosi' composto:
- Valerio Vignoli, Responsabile dell'Unita' operativa "Coordinamento
interventi FSE", coordinatore della Commissione di valutazione;
- Giuseppe Drei, Responsabile dell'Ufficio Servizi per il lavoro;
- Giovanni Gambetta, Responsabile dell'Ufficio "Verifica e
approvazione progetti";
- Serenella Sandri, Responsabile dell'Unita' operativa "Politiche
formative nell'area disagio sociale";
- Paola Santini, funzionaria della Provincia di Forli'-Cesena,
indicata per la nomina quale componente del nucleo dalle Provincie
dell'Emilia-Romagna, partner del progetto "Itinere";
- Mara Del Sette, funzionaria della Regione Toscana, indicata dalle
Regioni e dalla Provincia autonoma di Bolzano, partner del progetto
"Itinere", quale componente della Commissione di valutazione in loro
rappresentanza;
specificatamente per la funzione di segreteria tecnica risulta
nominata Silvia Tolomelli, Reponsabile della Unita' operativa
Progetti speciali;
i) di stabilire che con proprio successivo atto si procedera'
all'approvazione dei progetti nel loro definitivo ammontare, con
l'esatta indicazione dell'imponibile e relativa imposta (IVA), alla
identificazione dei soggetti beneficiari e all'assunzione dei
relativi impegni di spesa, al verificarsi della condizione di cui al
precedente punto b) relativamente all'importo complessivo di Lire
450.330.750 sull'istituendo capitolo di bilancio e relativamente
all'importo di Lire 100.000.000 sul Capitolo 75161 del Bilancio
regionale per l'esercizio 1999, subordinatamente all'acquisizione
della documentazione antimafia, ove necessaria;
l) di stabilire inoltre che, in attuazione della normativa regionale
vigente ed in applicazione della delibera di Giunta regionale 2541/95
la Responsabile del Servizio Politiche del lavoro provvedera' con
propri atti formali, al verificarsi delle condizioni previste al
precedente punto i) alla liquidazione degli importi secondo le
seguenti modalita' e a presentazione di regolare nota o fattura:
1) anticipazioni del 50% della quota assegnata a segnalazione di
avvio significativo delle attivita', previa acquisizione di garanzia
fidejussoria, rilasciata tenuto conto dello schema indicativo di cui
al DM 22 aprile 1997. In alternativa all'anticipazione e alla
garanzia fidejussoria quote di finanziamento possono essere erogate
sulla base di autodichiarazioni sullo stato di avanzamento delle
attivita' percentualmente pari all'acconto richiesto;
2) con liquidazione di ulteriori quote di finanziamento pari al 30%
su presentazione di relazione sullo stato di avanzamento relativo
alla realizzazione di almeno l'80% delle attivita', contenente anche
una relazione finanziaria sulla spesa effettuata con gli anticipi
gia' ricevuti;
3) il saldo determinato a seguito della verifica, da parte dei
competenti uffici regionali, del rendiconto delle spese sostenute;
m) di dare atto che le Amministrazioni provinciali, titolari delle
azioni pilota di sperimentazione per favorire la transizione al
lavoro delle donne, dovranno presentare alla Regione Emilia-Romagna -
Servizio Politiche del lavoro entro 45 giorni dalla fine
dell'attivita' di cui al progetto, il rendiconto delle spese
sostenute, inclusa la quota di cofinanziamento provinciale, corredato
da una relazione sull'attivita' svolta e sugli obiettivi raggiunti;
n) di dare atto, altresi', che il Dirigente del Servizio regionale
competente dovra' presentare alle Direzioni provinciali del lavoro -
Servizio Ispezione e al Dipartimento per le Pari Opportunita' -
Presidenza del Consiglio dei Ministri, entro 40 giorni dalla fine
dell'attivita' di cui al progetto, il rendiconto delle spese
sostenute corredato da una relazione sull'attivita' svolta e sugli
obiettivi raggiunti, cosi' come previsto dall'atto di concessione di
contributo del 31 marzo 1999;
o) di provvedere infine a stipulare successivamente accordi
multilaterali, tra le Regioni partner del progetto e la Provincia di
Bolzano, attraverso la definizione di protocolli relativi alle
attivita' con caratteristiche multiregionali;
p) di pubblicare l'avviso pubblico di cui al precedente punto g) nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
a voti unanimi e palesi, delibera inoltre:
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai
sensi dell'art. 49 della Legge 10 febbraio 1953, n. 62 e successive
modificazioni, per le motivazioni espresse in premessa.
ALLEGATO A
Avviso pubblico per la presentazione di progetti per la realizzazione
di attivita' nell'ambito del progetto "Itinere - modelli e
sperimentazioni per azioni pilota di transizione al lavoro delle
donne volte a favorire la costruzione di percorsi di lavoro
dipendente ed autonomo"
Le presenti disposizioni definiscono:
A) Obiettivi
B) Destinatari
C) Azioni oggetto del bando
D) Requisiti delle candidature
E) Procedure per la presentazione dei progetti
F) Condizioni di tutela della privacy
G) Modalita' e criteri per la selezione dei progetti
H) Modalita' di finanziamento
I) Modalita' di preventivazione, rendicontazione e verifica
L) Riferimenti ed informazioni
A) Obiettivi
Il progetto "Itinere" agisce su due ambiti prioritari d'intervento
integrati sia a livello di sviluppo progettuale mediante il reciproco
interscambio di risultati, prodotti e strumenti, sia in termini di
capitalizzazione dei risultati strutturali ottenuti per una ricaduta
permanente sull'insieme delle politiche regionali delle pari
opportunita'.
In particolare si possono distinguere un asse di sistema ed un asse
delle prassi.
Asse di sistema
Per quanto attiene l'asse di sistema, il progetto "Itinere" si
propone i seguenti obiettivi:
- migliorare la qualita' e l'efficacia dei servizi di accompagnamento
al lavoro rivolti alle donne attraverso la professionalizzazione
globale del sistema e degli operatori;
- potenziare qualitativamente gli strumenti operativi;
- mettere in rete le risorse territoriali e le esperienze
maggiormente significative, in particolare supportando l'adeguamento
delle risorse umane coinvolte durante la sperimentazione e favorendo
lo scambio e la condivisione di risultati e pratiche positive.
A tale proposito va segnalato che il conferimento di nuove funzioni
sul collocamento e sulle politiche attive del lavoro apre infatti
scenari nuovi di collaborazione e integrazione tra soggetti diversi e
tra pubblico e privato, rispetto ai quali il presente progetto si
propone come supporto tecnico in una fase complessa di cambiamento.
Asse delle prassi
Per quanto attiene l'asse delle prassi, si intende sviluppare
modelli, metodologie e strumenti per la sperimentazione di azioni
pilota in forma integrata finalizzate a promuovere le capacita' delle
donne di definire un proprio progetto professionale ed attivare la
ricerca di soluzioni lavorative adeguate alle loro aspettative ed
alle condizioni socio-economiche presenti. Verranno cioe'
implementate misure mirate alla identificazione delle best practices
ed alla sistematizzazione del know-how esistente al fine di formulare
modelli, metodologie e strumenti appropriati per la successiva
sperimentazione di azioni pilota di transizione al lavoro da parte
delle Province.
B) Destinatari
Destinatarie dirette delle azioni pilota per la transizione al
lavoro, realizzate attraverso il progetto "Itinere" e della cui
sperimentazione sono titolari le Province, sono donne disoccupate o
che intendono inserirsi o reinserirsi sul mercato del lavoro
attraverso percorsi finalizzati al lavoro dipendente, all'autoimpiego
o alla creazione d'impresa.
Per quanto attiene le azioni di sistema piu' avanti descritte, cioe'
la mappatura delle reti, la ricognizione delle best practices, la
modellizzazione dei percorsi di transizione, il progetto agisce su
operatori pubblici e privati che a vario titolo intervengono, nelle
Regioni Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Umbria e nella Provincia di
Bolzano, partner del progetto, sui temi dell'orientamento
professionale, della formazione e dell'inserimento al lavoro delle
donne. In particolare si tratta di operatori di:
- Amministrazioni provinciali;
- servizi pubblici per il lavoro;
- servizi di orientamento;
- Aziende regionali per il diritto allo studio universitario per le
loro funzioni di orientamento al lavoro;
- centri di formazione professionale per le funzioni di erogatori di
specifici servizi di orientamento professionale.
C) Azioni previste: schede di sintesi
Le azioni realizzabili attraverso le seguenti disposizioni sono:
1. Prototyping dei percorsi di transizione
2. Azioni di sistema a supporto dei servizi per il lavoro
3. Monitoraggio, valutazione e diffusione.
Tali azioni sono descritte nelle schede di sintesi che seguono.
AZIONE 1. Prototyping dei percorsi di transizione
Obiettivi
Individuare modelli di transizione al lavoro che saranno la base sia
per la progettazione operativa della sperimentazione da realizzare
nelle azioni pilota a favore delle donne, sia per l'assunzione di un
quadro di misure riproducibili a livello regionale oltre la durata
del progetto stesso.
Ci si propone in tal modo di colmare le lacune esistenti nel
collegamento tra la produzione teorica sui temi delle pari
opportunita' e l'offerta di servizi orientativi e di inserimento
lavorativo sul territorio.
La validazione scientifica dei prototipi di percorso garantira'
l'esemplarita' e la riproducibilita' degli stessi e al contempo
fornira' elementi di valutazione ed indicatori di efficacia delle
azioni, cosi come indicazioni per una prima sperimentazione di un
lavoro in rete tra le risorse territoriali coinvolte.
Attivita'
1.1 Prototyping
1.2 Coordinamento della sperimentazione
Contenuti
- analisi dei risultati emergenti dal monitoraggio dei servizi
territoriali;
- analisi dei fabbisogni prevalenti delle diverse tipologie di utenza
femminile;
- definizione delle aree di sviluppo di competenze prioritarie;
- metodologie e strumenti per l'elaborazione di un progetto
professionale personale sia da un punto di vista dei servizi che
dalla prospettiva di autoprogettualita' delle donne;
- elaborazione di una serie di percorsi-modello per la transizione al
lavoro rivolti a donne basato sulla condivisione delle esperienze e
la valorizzazione del lavoro in rete;
- modularizzazione dei prototipi e declinazione per le diverse aree
occupazionali (impiego, autoimpiego e creazione d'impresa) e per le
diverse caratteristiche dell'utenza in ingresso;
- stesura di una guida alla progettazione dei percorsi di transizione
contenente indicatori di qualita' delle azioni;
- coordinamento delle sperimentazioni locali - realizzazione di
strumenti tecnico-scientifici di supporto alla sperimentazione.
Prodotti attesi
- manuale di progettazione di percorsi di transizione al lavoro per
le donne;
- realizzazione di un servizio di help, assistenza tecnica e
coordinamento della sperimentazione.
La conduzione di tale azione dovra', inoltre, prevedere adeguate
modalita' di raccordo con gli interventi previsti per l'Azione 2.
Budget: Lire 170.000.000 (pari ad Euro 87.797,67) IVA inclusa.
Tempi: luglio 1999 - settembre 2000.
AZIONE 2. Azioni di sistema a supporto dei servizi per il lavoro
Obiettivi
a) mettere a disposizione degli operatori dei servizi una mappa
multiregionale delle realta' locali che attuano azioni forti di
sostegno all'occupazione femminile; in tale mappa saranno individuati
punti di forza e prospettive di integrazione finalizzate al
rafforzamento del sistema;
b) favorire un efficace scambio in rete di risorse e strumenti, fra
servizi pubblici e privati per il lavoro, attraverso attivita' di
supporto agli operatori per la diffusione sperimentazione,
trasferimento, adeguamento di metodologie per l'inserimento
professionale.
Attivita'
2.1 Mappatura sulle reti di servizi.
Descrizione
Indagine sul campo e ricerca documentale sulle reti di servizi per il
lavoro che svolgano attivita' specifiche per l'inserimento al lavoro
delle donne.
Prodotti attesi
1) guida cartacea alle reti di sostegno alla transizione
professionale, alla documentazione e alle risorse informative utili
per le attivita' di inserimento al lavoro delle donne;
2) produzione di un ipertesto, da diffondere su CD-Rom e attraverso
il sito Internet della Regione Emilia-Romagna, le cui caratteristiche
editoriali e grafiche dovranno tener conto delle "Linee guida per la
diffusione delle informazioni" definite nell'ambito del progetto
"ERMES" della Regione Emilia-Romagna e dovranno essere concordate con
il Servizio Stampa della Giunta.
Attivita'
2.2 Ricognizione sulle best practices.
Descrizione
Si intende operare una ricognizione delle best practices esistenti a
livello europeo, multiregionale, regionale e locale per una
comparazione delle prassi attuate, sistematizzare le esperienze
maggiormente positive, valorizzare i progetti pilota e gli strumenti
operativi di eccellenza attraverso una adeguata diffusione, rivolta
in particolare agli operatori dei servizi per il lavoro, e una forte
attenzione alla trasferibilita' e all'applicabilita' nei diversi
contesti.
Prodotti attesi
1) raccolta di documentazione su iniziative e servizi promossi dai
diversi soggetti operanti nell'ambito dell'inserimento lavorativo
delle donne attraverso percorsi innovativi;
2) descrizione di servizi specifici per le donne esistenti presso
servizi per il lavoro nelle regioni partner del progetto e in altri
paesi europei;
3) raccordo con le reti nazionali ed europee per facilitare rapporti
di collaborazione tra servizi locali ed europei, per facilitare
l'accesso alle opportunita' offerte dai programmi comunitari;
4) raccolta, trattamento, gestione e promozione della documentazione
cartacea e multimediale, sia in ambito nazionale che comunitario,
relativa a progetti innovativi di transizione al lavoro;
5) produzione di un ipertesto, da diffondere su CD-Rom e attraverso
il sito Internet della Regione Emilia-Romagna, le cui caratteristiche
editoriali e grafiche dovranno tener conto delle "Linee guida per la
diffusione delle informazioni" definite nell'ambito del progetto
"ERMES" della Regione Emilia-Romagna e dovranno essere concordate con
il Servizio Stampa della Giunta;
6) realizzazione di un'azione di formazione, anche con modalita' di
formazione a distanza, rivolta agli operatori dei servizi per il
lavoro, che valorizzi e diffonda il know-how prodotto anche
attraverso la ricognizione delle best-practices.
Per l'attuazione di tale azione dovra' essere istituito un Comitato
tecnico-scientifico, composto almeno da:
- una consigliera di parita';
- un esperto di politiche del lavoro;
- un esperto di formazione e orientamento professionale;
- un esperto di produzione di ipertesti.
La conduzione di tale azione dovra', inoltre, prevedere:
- adeguate modalita' di raccordo con gli interventi previsti per
l'Azione 1;
- organizzazione di procedure che favoriscano la circolazione e la
trasparenza delle informazioni sulle attivita' del progetto tra i
soggetti attuatori e con l'esterno;
- gestione della documentazione di supporto alla realizzazione delle
attivita';
- segreteria tecnico-organizzativa.
Tempi: luglio 1999 - settembre 2000.
Budget: Lire 340.000.000 (pari ad Euro 175.595,35) IVA inclusa se ed
in quanto dovuta.
AZIONE 3. Azioni di monitoraggio, valutazione e diffusione
Obiettivi
Attraverso tale azione si intende attuare l'elaborazione e
applicazione degli strumenti necessari per il controllo in itinere e
la valutazione di efficienza ed efficacia dei progetti e la
diffusione dei risultati, ed in particolare:
- verificare la coerenza fra obiettivi del progetto ed attivita'
realizzate;
- verificare la coerenza tra prodotti attesi e realizzati;
- verificare il rispetto dei tempi di realizzazione dei progetti e
delle spese previste;
- promuovere attivita' di diffusione attraverso seminari, e materiali
a stampa o multimediali.
Prodotti attesi
- Organizzazione di seminari e materiali promozionali per la
diffusione dei risultati e delle attivita' del progetto.
- Produzione e diffusione:
- di strumenti informativi per gli utenti finali;
- di materiali di supporto per gli operatori.
Ci si potra' avvalere di modalita' di editoria elettronica per
garantire maggior accessibilita' a tutti i cittadini, ridotti costi
di produzione, aggiornamento in tempo reale.
Tempi: luglio 1999 - settembre 2000.
Budget: Lire 40.330.750 (pari ad Euro 20.829,09) IVA inclusa.
D) Requisiti delle candidature
Possono presentare candidature per la realizzazione delle azioni sub
1. "Prototyping dei percorsi di transizione" e 2. "Azioni di sistema
e supporto ai servizi per il lavoro":
- imprese e loro consorzi, nonche' associazioni temporanee di impresa
anche in via di costituzione;
- operatori pubblici e di diritto pubblico;
- associazioni, fondazioni e istituti di ricerca;
- operatori di diritto privato senza fini di lucro aventi per fine la
formazione professionale.
Per la realizzazione dell'azione sub 3. "Monitoraggio, valutazione e
diffusione" possono presentare candidature:
- imprese e loro consorzi, nonche' associazioni temporanee di impresa
anche in via di costituzione;
- associazioni, fondazioni e istituti di ricerca;
che dimostrino di avere comprovata esperienze relativamente alle
attivita' previste e che non siano impegnati nella gestione delle
attivita' sub 1. e 2.
I soggetti proponenti dovranno dichiarare di avviare la realizzazione
dei progetti entro 30 giorni dalla comunicazione della eventuale
approvazione degli stessi.
Qualora i progetti siano candidati da un raggruppamento temporaneo di
imprese, all'atto della presentazione della candidatura, dovranno
essere specificati:
- il soggetto mandatario;
- tutti i componenti del raggruppamento;
- le attivita' che ogni soggetti svolgera';
- le quote percentuali di spettanza dei singoli componenti il
raggruppamento.
E) Procedure per la presentazione dei progetti
I progetti debbono essere presentati su formulario regionale
(supporto cartaceo e floppy disk).
Le domande dovranno essere corredate di 2 copie del formulario
regionale, compilato in ogni sua parte, su supporto cartaceo nonche'
del relativo floppy disk, reperibili presso la Direzione generale
Formazione professionale e Lavoro della Regione Emilia-Romagna,
Uffici del Sistema informativo della formazione professionale, Viale
A. Moro n. 38 - Bologna - piano V (tel. 051/283884).
Le domande dovranno inoltre essere corredate (ovvero dovranno fare
riferimento ad analoga documentazione gia' inviata) di copia
dell'atto costitutivo e dello statuto del soggetto proponente o, in
caso di imprese, di documenti volti a rilevare la natura giuridica e
l'attivita' esercitata. Alle domande dovra' altresi' essere allegata
dichiarazione da parte del soggetto proponente di impegno all'avvio
della realizzazione dei progetti entro 30 giorni dalla comunicazione
della eventuale approvazione degli stessi come da punto e) della
deliberazione di cui il presente avviso costituisce parte integrante.
I progetti e le richieste di finanziamento, firmate dal legale
rappresentante del soggetto proponente, debbono essere presentate
presso l'Assessorato al Lavoro, Formazione, Scuola e Universita' -
Servizio Gestione, monitoraggio e controllo delle attivita'
formative, Viale A. moro n. 38 - Bologna, Ufficio "Verifica ed
approvazione progetti" (piano XIV - tel. 051/283743), in regola con
le vigenti normative sul bollo, entro le ore 12,30 del ventesimo
giorno successivo la data di pubblicazione del presente avviso nel
Bollettino Ufficiale regionale. Qualora questo cada in un giorno
festivo o prefestivo la scadenza si intende prorogata alle ore 12,30
del primo giorno lavorativo seguente.
Le domande inviate tramite Servizio postale dovranno pervenire
mediante raccomandata con ricevuta di ritorno e comunque entro e non
oltre le scadenze indicate. Non saranno accolte domande pervenute
oltre tale termine, quand'anche recanti timbri di spedizione
antecedenti.
Non sono ammesse successive integrazioni ai progetti se non a seguito
di supplementi di istruttoria attivati dai competenti uffici
regionali.
F) Condizioni di tutela della privacy
Tutti i dati personali di cui l'Amministrazione venga in possesso in
occasione dell'espletamento del presente procedimento verranno
trattati nel rispetto della Legge 675/96 e successive modificazioni.
G) Modalita' e criteri per la selezione dei progetti
La selezione dei progetti e' attuata dal nucleo di valutazione
indicato al punto h) della deliberazione di cui il presente allegato
costituisce parte integrante.
Il nucleo conclude i propri lavori elaborando un verbale, depositato
e disponibile per la consultazione presso l'Assessorato al Lavoro,
Formazione, Scuola e Universita', nel quale sono indicati i pareri
relativi ai singoli progetti.
La selezione dei progetti di cui alle azioni sub 1. "Prototyping dei
percorsi di transizione" del precedente punto C), avverra' sulla base
dei seguenti criteri.
Criterio 1: qualita', efficacia e praticabilita' dei modelli e dei
servizi proposti (fino a punti 40):
- coerenza e precisione dei contenuti;
- articolazione e precisione delle modalita' operative individuate;
- qualita' e precisione degli strumenti di analisi dei profili, di
selezione dei soggetti e di modularizzazione dei percorsi
individuali;
- qualita' e compiutezza delle soluzioni organizzative, formative e
gestionali;
- adeguatezza delle esperienze maturate e realizzate dai proponenti e
delle risorse umane, organizzative, strumentali e logistiche.
Criterio 2: occupabilita' (fino a punti 30):
- chiarezza e compiutezza degli strumenti per l'analisi di
occupabilita' da effettuare;
- articolazione e precisione delle modalita' individuate per il
supporto all'inserimento lavorativo.
Criterio 3: trasferibilita' e qualita' dei meccanismi di diffusione
(fino a punti 10).
Criterio 4: rapporto fra costi e qualita' dei prodotti e dei servizi
offerti (fino a 20 punti).
La selezione dei progetti di cui all'azione sub 2. "Azioni di sistema
e supporto ai servizi per il lavoro" del precedente punto C) avverra'
sulla base dei seguenti criteri:
Criterio 1: qualita', efficacia e praticabilita' dei modelli e dei
servizi proposti (fino a punti 45):
- coerenza e precisione dei contenuti;
- articolazione e precisione delle modalita' operative individuate;
- adeguatezza delle esperienze maturate e realizzate dai proponenti e
delle risorse umane, organizzative, strumentali e logistiche.
Criterio 2: trasferibilita' e qualita' dei meccanismi di diffusione
(fino a punti 35):
- qualita', precisione e compiutezza dei prodotti e dei servizi
previsti;
- qualita' della fruizione.
Criterio 3: rapporto fra costi e qualita' dei prodotti e dei servizi
offerti (fino a 20 punti).
La selezione dei progetti di cui alle azioni sub 3. "Monitoraggio,
valutazione e diffusione" avverra' sulla base dei seguenti criteri:
Criterio 1: precisione e completezza dei progetti (fino a punti 30):
- coerenza e precisione dei contenuti;
- articolazione e precisione delle modalita' operative individuate;
- qualita' e compiutezza delle soluzioni organizzativo-istituzionali,
tecniche e gestionali che i progetti si propongono di realizzare
rispetto al contesto ed alle dinamiche, anche normative, di
riferimento.
Criterio 2: coerenza delle soluzioni organizzative e gestionali (fino
a 30 punti):
- adeguatezza delle esperienze maturate e realizzate dai proponenti;
- curricula delle risorse umane che si intendono impegnare nella
realizzazione dei progetti.
Criterio 3: qualita' della presentazione (fino a punti 10):
- chiarezza ed articolazione dei contenuti;
- qualita', precisione ed architettura del lay out di progetto
proposto.
Criterio 4: trasferibilita' e qualita' dei meccanismi di diffusione
(fino a punti 15).
Criterio 5: rapporto fra costi e qualita' dei prodotti e dei servizi
offerti (fino a 15 punti).
H) Modalita' di finanziamento
La liquidazione degli importi assegnati avverra' secondo le seguenti
modalita' e a presentazione di regolare nota o fattura:
1) anticipazioni del 50% della quota assegnata a segnalazione di
avvio significativo delle attivita', previa acquisizione di garanzia
fidejussoria, rilasciata tenuto conto dello schema indicativo di cui
al DM 22 aprile 1997. In alternativa all'anticipazione e alla
garanzia fidejussoria quote di finanziamento possono essere erogate
sulla base di autodichiarazioni sullo stato di avanzamento delle
attivita' percentualmente pari all'acconto richiesto;
2) con liquidazione di ulteriori quote di finanziamento pari al 30%
su presentazione di relazione sullo stato di avanzamento relativo
alla realizzazione di almeno l'80% delle attivita', contenente anche
una relazione finanziaria sulla spesa effettuata con gli anticipi
gia' ricevuti;
3) il saldo determinato a seguito della verifica, da parte dei
competenti uffici regionali, del rendiconto delle spese sostenute.
I) Modalita' di preventivazione, rendicontazione e verifica
Per le norme di preventivazione, gestione e rendicontazione
amministrativo-finanziaria relative alle azioni oggetto del presente
avviso si fa riferimento alla normativa regionale in vigore e
successive modificazioni.
L) Riferimenti ed informazioni
Per informazioni e chiarimenti in merito al presente avviso e'
possibile rivolgersi a:
- Germana De Carli, Regione Emilia-Romagna, Servizio "Politiche del
lavoro", tel. 051/283878; fax 051/283894; e-mail
formaz¹regione.emilia-romagna.it
- Rosanna Altizio, Regione Emilia-Romagna, Servizio "Politiche del
lavoro", tel. 051/283878; fax 051/283894; e-mail
lavoro_fp¹regione.emilia-romagna.it
- Rossana Rinaldi, Regione Emilia-Romagna, Servizio "Politiche del
lavoro", tel. 051/283959; fax 051/283894; e-mail
lavoro_fp¹regione.emilia-romagna.it.