REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 novembre 1998, n. 2035

Inventario forestale regionale. Predisposizione di tavole per la determinazione diretta della massa legnosa in piedi dei boschi appenninici dell'Emilia-Romagna. Conferimento di incarico

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
A) di conferire, per le ragioni espresse in premessa, al dott. Remo             
Bertani dello Studio RDM, associazione professionale con sede in                
Firenze, Via Borgognissanti n. 60, un incarico di prestazione d'opera           
intellettuale ex art. 19 della L.R. 27/85, finalizzato alla                     
realizzazione di tavole per la determinazione diretta della massa               
legnosa in piedi dei boschi appenninici dell'Emilia-Romagna, da                 
portare a termine secondo le modalita' tecniche stabilite da unito              
Allegato B (progetto esecutivo) che costituisce parte integrante                
della presente deliberazione;B) di stabilire che tale incarico venga            
regolato come da unito disciplinare presente nell'Allegato A che                
costituisce parte integrante della presente deliberazione;                      
C) di stabilire, inoltre, che la relazione finale con le                        
caratteristiche previste alla fase 3 dell'Allegato B venga consegnata           
entro tre mesi dalla data di sottoscrizione del disciplinare di                 
incarico Allegato A e che l'eventuale proroga, opportunamente ed                
approfonditamente motivata, verra' concessa con atto del Responsabile           
del Servizio competente, su richiesta che dovra' pervenire al                   
Servizio stesso almeno quindici giorni prima della scadenza                     
dell'incarico;                                                                  
D) di corrispondere, al dott. Remo Bertani dello Studio RDM, per la             
prestazione resa in rapporto di incarico professionale di consulenza,           
il compenso di Lire 23.100.000 al lordo delle ritenute di legge, piu'           
Lire 462.000 (2%) quale contributo previdenziale richiesto                      
dall'Ordine professionale dottori agronomi e forestali (art. 8, DL n.           
103 del 10 febbraio 1996) piu' Lire 4.712.400 per IVA al 20%, per un            
importo complessivo di Lire 28.274.400;E) di impegnare la complessiva           
spesa di Lire 28.274.400, registrata col n. 5435 di impegno,                    
imputandola al Capitolo 14552 "Spese per l'elaborazione e                       
divulgazione dell'inventario dei boschi e della Carta forestale (art.           
2, prima comma, L.R. 4 settembre 1981, n. 30)" del Bilancio per                 
l'esercizio 1998 che presenta la necessaria disponibilita';                     
F) di dare atto che, ai sensi dell'art. 61 della L.R. 31/77, come               
sostituito dall'art. 14 della L.R. 40/94, la liquidazione del                   
predetto compenso verra' disposta a favore dello Studio RDM, al quale           
il dott. Remo Bertani e' associato, in un'unica soluzione, dietro               
presentazione di regolare fattura, dal Responsabile del Servizio                
Paesaggio, Parchi e Patrimonio naturale alla scadenza e con le                  
modalita' previste nell'allegato A (disciplinare d'incarico);                   
G) di pubblicare la presente deliberazione, per estratto, nel                   
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                              
ALLEGATO A                                                                      
Disciplinare di incarico regolante l'incarico di consulenza                     
professionale conferito al dott. Remo Bertani dello Studio RDM -                
Firenze                                                                         
L'incarico conferito col presente atto al dott. Remo Bertani, dello             
Studio RDM - associazione professionale con sede in Firenze, Via                
Borgo Ognissanti n. 60, configura la specie dell'incarico di                    
prestazione d'opera intellettuale resa in un rapporto di lavoro                 
autonomo proprio della professione abituale (DPR 917/86 TUIR) e                 
concerne l'assolvimento di una prestazione d'opera intellettuale,               
come tale regolata dagli artt. 2230 e seguenti del Codice civile.               
L'incarico, che non instaura in alcun modo rapporto di pubblico                 
impiego e non comporta quindi vincolo alcuno di subordinazione ne'              
obbligo di osservanza di orari d'ufficio, e' regolato come segue.               
Oggetto dell'incarico                                                           
L'opus previsto nell'incarico consiste nella prestazione di una                 
consulenza professionale per la realizzazione di Tavole per la                  
determinazione diretta della massa legnosa in piedi dei boschi                  
appenninici dell'Emilia-Romagna, secondo le modalita' tecniche                  
descritte nell'Allegato B.                                                      
Referenti                                                                       
Referente del progetto per conto della Regione Emilia-Romagna e'                
nominato il dott. Lamberto Baratozzi, Responsabile dell'Ufficio                 
Risorse forestali.                                                              
Collaborazioni                                                                  
Nell'espletamento dell'incarico, il dott. Remo Bertani si avvarra'              
della collaborazione dei tecnici regionali referenti e della                    
supervisione del dott. Giovanni Tabacchi dell'Istituto sperimentale             
per l'assestamento forestale e l'alpicoltura del Ministero per le               
Politiche agrarie con sede in Trento, senza che cio' comporti alcun             
onere aggiuntivo per la Regione.                                                
Incontri periodici                                                              
L'individuazione delle modalita' specifiche di realizzazione                    
dell'opera, verra' concordata nell'ambito di incontri periodici tra             
il dott. Remo Bertani e i referenti regionali, sentito il parere del            
dott. Giovanni Tabacchi, per la verifica delle fasi intermedie di               
costruzione delle Tavole.                                                       
Durata dell'incarico                                                            
L'incarico dovra' essere espletato entro tre mesi dalla data di                 
sottoscrizione del presente disciplinare di incarico.                           
Eventuale proroga, opportunamente ed approfonditamente motivata,                
verra' concessa con atto del Responsabile del Servizio competente, su           
richiesta che dovra' pervenire al Servizio stesso almeno quindici               
giorni prima della scadenza dell'incarico.                                      
Adempimento della prestazione                                                   
L'adempimento della prestazione consiste nella fornitura di un                  
elaborato - relazione finale - con le caratteristiche descritte alla            
fase 3 dell'Allegato B - progetto esecutivo.                                    
Compenso                                                                        
Il compenso per l'esecuzione dell'incarico e' fissato in Lire                   
23.100.000 al lordo delle ritenute di legge, piu' Lire 462.000 (2%)             
quale contributo previdenziale richiesto dall'Ordine professionale              
dottori agronomi e forestali (art. 8, DL n. 103 del 10 febbraio 1996)           
piu' Lire 4.712.400 per IVA al 20%, per un importo complessivo di               
Lire 28.274.400.                                                                
Tale compenso verra' erogato in unica soluzione, ad incarico                    
ultimato, dietro presentazione di regolare fattura, previa verifica             
di avvenuto conseguimento degli obiettivi prefissati da parte del               
Servizio Paesaggio, Parchi e Patrimonio naturale, che certifichera'             
l'avvenuta esecuzione e consegna dell'elaborato.                                
Diritti di proprieta'                                                           
L'elaborato finale resta di proprieta' della Regione Emilia-Romagna,            
la quale potra' farne l'uso che riterra' opportuno.                             
La sottoscrizione del presente disciplinare d'incarico da parte del             
soggetto commissionario costituisce accettazione delle condizioni e             
clausole in esso contenute o richiamate.                                        
Bologna, li'  Firma per accettazione                                            
ALLEGATO B                                                                      
Progetto esecutivo per la realizzazione delle Tavole per la                     
determinazione diretta della massa legnosa in piedi dei boschi                  
dell'Emilia-Romagna (Tavole di popolamento) costruite sui dati                  
dendrometrici dell'Inventario forestale regionale                               
Premessa e obiettivi                                                            
L'Istituto sperimentale per l'assestamento forestale e per                      
l'alpicoltura del Ministero per le Politiche agrarie con sede in                
Trento, in particolare attraverso il dr. Giovanni Tabacchi, Direttore           
della Sezione di Biometria forestale, fornisce da tempo un prezioso             
supporto scientifico e metodologico all'Inventario forestale                    
dell'Emilia-Romagna. Tale Istituto, gia' impegnato nell'Inventario              
forestale nazionale e nel coordinamento degli inventari regionali,              
conduce numerosi studi tra i quali un'avanzata sperimentazione nel              
campo della determinazione diretta della massa legnosa dei                      
soprassuoli forestali attraverso apposite tavole di calcolo, dette              
anche "Tavole di popolamento". Si tratta di strumenti estremamente              
pratici e di facile impiego, in grado di produrre stime accurate                
della massa legnosa, direttamente utilizzabili anche in bosco a                 
partire dal rilevamento di pochi, semplici parametri quali l'area               
basimetrica e l'altezza media delle piante piu' grosse (o altezza               
dominante).                                                                     
La costruzione di queste Tavole per i boschi dell'Emilia-Romagna non            
richiederebbe alcun rilievo specifico, ma utilizzerebbe i dati gia'             
rilevati nell'ambito della aree di saggio dell'Inventario forestale             
regionale.                                                                      
La banca dati dell'Inventario forestale regionale contiene 11.202               
rilievi articolati per altrettante aree di saggio condotte in tutti i           
boschi della fascia collinare e montana dell'Emilia-Romagna. Tali               
rilievi, completi di area basimetrica, altezza media del popolamento            
(calcolata sia sulla numerosita' che sull'area basimetrica - metodo             
di Lorey), volume dei fusti con cimale (calcolato per ogni singolo              
individuo mediante tavole dendrometriche regionali a doppia entrata             
gia' prodotte dallo stesso Istituto) costituiscono un patrimonio                
informativo unico nel suo genere in questa regione, sul quale e'                
possibile costruire tavole di popolamento complete ed esaustive per i           
principali tipi forestali appenninici. Partendo dalle                           
caratterizzazioni dell'Inventario, le Tavole dovranno fare                      
riferimento a tipi forestali facilmente riconoscibili ed                        
identificabili in campagna, eventualmente procedendo ad aggregazioni            
dei tipi inventariali piu' simili tra loro, purche' siano evidenti              
corrispondenti analogie anche nell'analisi statistica.                          
La realizzazione di Tavole di popolamento per la determinazione                 
diretta della massa legnosa, affiancate alle Tavole regionali                   
dendrometriche a doppia entrata (gia' pubblicate su Internet - utili            
a cubare i singoli fusti di tutte le specie arboree presenti nei                
boschi appenninici dell'Emilia-Romagna) consentirebbe agli operatori            
impegnati nell'assestamento forestale, in stime o altri rilievi di              
tipo dendrometrico, la disponibilita' di strumenti univoci, pratici e           
validi sull'intero territorio regionale, in grado di restituire dati            
provvigionali confrontabili con certezza in tutto il territorio                 
collinare e montano, che facciano riferimento al sistema informativo            
forestale piu' avanzato e completo attualmente disponibile in                   
Regione, vale a dire all'Inventario forestale regionale.                        
Schema riassuntivo per la realizzazione delle tavole di cubatura di             
popolamento:                                                                    
1 - analisi preliminare dei dati:                                               
a) selezione campione di ADS da sottoporre ad analisi di regressione            
sulla base di: - area basimetrica minima, - struttura dell'area                 
(valutazione aree di margine);                                                  
b) definizione della variabile altezza dominante da utilizzare;                 
2 - analisi di regressione:                                                     
a) individuazione dei gruppi o strati;                                          
b) applicazione del modello perequativo di regressione e verifica               
statistica per ciascuno strato;                                                 
3 - relazione finale: redazione delle tavole, modalita' d'uso e                 
commenti.                                                                       
1a.  Selezione preliminare dei dati                                             
Si tratta di sottoporre i dati afferenti alle 11.202 aree di saggio             
rilevate nell'ambito dell'IFER ad un procedimento logico di esame               
selettivo che determini entro quali (eventuali) limiti si intendano             
considerare i dati da sottoporre a calcolo.                                     
In sostanza occorre definire con quali caratteristiche di dimensione            
e densita' i boschi possano essere correttamente analizzati dal punto           
di vista provvigionale senza forzare l'analisi a situazioni che non             
hanno interesse dendrometrico oppure che presentano caratteristiche             
di eccezionalita' rispetto alle caratteristiche dei boschi "normali".           
Trattandosi di aree di saggio relascopiche analizzate con la banda              
del 2, ogni individuo selezionato vale per un'area basimetrica di 2             
mq/ha. E' evidente che aree con un numero basso di individui (da 0 a            
4) presentano scarsa densita' arborea, corrispondente ad un'area                
basimetrica inferiore a 10 mq/ha. E' probabile che tali aree a                  
densita' scarsa siano anche poco rappresentative dei popolamenti                
strutturati in questo modo, visto il tipo di campionamento                      
(relascopico), gia' di per se' molto selettivo.                                 
Si puo' individuare a priori il livello minimo di densita'                      
investigabile (in quanto comunque di scarso interesse provvigionale)            
oppure selezionare a posteriori le aree che presentano lo scostamento           
minore rispetto alle funzioni di regressione (cosa che andra' fatta             
comunque), secondo le indicazioni fornite dalla supervisione di                 
Giovanni Tabacchi (ISAFA Trento) in merito alla rappresentativita'              
del campione.                                                                   
Il secondo criterio di selezione riguarda una caratteristica                    
anch'essa strutturale concernente le aree di margine per le quali il            
settore di bosco "mancante" e' stato ricostruito ponderando la                  
densita' di quello alberato. Anche se la ricostruzione dei settori              
mancanti si e' svolta con risultati soddisfacenti, ugualmente le                
tavole di popolamento non sono efficacemente applicabili a situazioni           
marginali, ma piuttosto a popolamenti omogenei e rappresentativi di             
piu' vaste compagini, delle quali siano facilmente misurabili l'area            
basimetrica e l'altezza dominante. Le aree di margine pertanto non              
appaiono del tutto rappresentative, in particolare quelle con centro            
esterno al bosco, mentre tra quelle con centro interno, molte hanno             
avuto un fattore di correzione minimo e potrebbero essere impiegate             
tranquillamente in quanto dotate di marginalita' veramente scarsa. In           
ogni caso l'impiego delle aree di margine, anche perche' dotate di              
aree basimetriche diverse da un multiplo di due (il che non si                  
verifichera' in fase di applicazione della tavola, anche se non                 
rappresenta un problema per l'analisi di regressione) potrebbe essere           
limitato al caso di strati insufficientemente rappresentati dalle               
sole aree intere, non marginali.                                                
Per chiarire la dimensione della banca dati inventariale ed entro               
quali termini operare le selezioni preliminari, occorre tenere conto            
del seguente prospetto che rappresenta la situazione di partenza:               
Inventario forestale regionale: il campione delle aree di saggio                
relascopiche                                                                    
campione relascopico     (numero di individui rilevati per area)                
  0  1  2  3  4  >>=5  totale                                                   
aree complete  204  399  357  352  334  7273   8919                             
aree di margine                                                                 
centro interno   11   62   55   58   53   954   1193                            
aree di margine                                                                 
centro esterno  101  297  205  120   94   273   1090                            
totale  316  758  617  530  481  8500  11202                                    
1b.  Il parametro altezza dominante del popolamento                             
Attualmente sono disponibili per ogni ADS l'altezza media degli                 
individui in base alla loro numerosita' e l'altezza media calcolata             
col metodo di Lorey (media ponderata sull'area basimetrica).                    
Quest'ultimo dato, pur avvicinandosi, non corrisponde esattamente               
all'altezza dominante, che sarebbe invece la media dell'altezza delle           
100 piante piu' grosse (escluse le matricine nel ceduo). In tal                 
senso, l'altezza dominante potrebbe essere ricostruita (con qualche             
approssimazione relativa al fatto che la banca dati non distingue i             
polloni dalle matricine) rimettendo in gioco i dati disaggregati di             
partenza. Tuttavia recenti esperienze tendono a considerare valida              
per questi fini anche l'altezza di Lorey. L'importante e' utilizzare            
un dato che, oltre a mantenere il valore statistico, sia facilmente             
rilevabile in fase di applicazione della tavola e che consenta di               
escludere margini di incertezza o soggettivita' da parte dell'utente            
della tavola stessa. In tal senso l'applicazione del parametro                  
altezza deve essere approfonditamente valutato alla luce delle piu'             
recenti esperienze e di eventuali prove di regressione preliminari.             
La variabile altezza da utilizzare scaturira' da valutazioni e                  
calcoli eseguiti sulla banca dati dell'Inventario forestale in                  
collaborazione tra l'Ufficio Risorse forestali e il professionista              
incaricato, sulle indicazioni fornite da Giovanni Tabacchi.                     
2a.  Individuazione dei gruppi di ADS o strati da sottoporre ad                 
analisi di regressione                                                          
La fase di analisi statistica vera e propria che sottende alla                  
costruzione delle tavole viene preceduta da valutazioni preliminari             
circa le caratteristiche tipologico-vegetazionali che determinano               
l'assegnazione allo strato, cioe' alla costruenda tavola. Gli aspetti           
dendrologici che determinano in un'area relascopica quante e quali              
specie costituiscono il popolamento virtuale sono di fatto secondari            
rispetto all'attributo di tipologia forestale, assegnato                        
aprioristicamente in base a criteri generali di tipo ecosistemico, a            
volte anche con difficolta', avendo riscontrato non solo le facies              
tipiche, ma anche tutta le forme di transizione tra un tipo e l'altro           
in una casistica pressoche' illimitata di varianti. Infatti la                  
discriminante piu' oggettiva per l'attribuzione della tipologia                 
forestale, legata alla specie valutata come dominante in termini di             
grado di copertura, talora non ha riscontrato corrispondenza nel                
campione relascopico (selezionato, come noto, in base alle dimensioni           
degli individui) e i popolamenti virtuali finiscono per riportare               
distribuzioni specifiche anche bizzarre, talora apparentemente                  
contraddittorie (faggete "dominate" dal carpino, querceti senza                 
querce, eccetera).                                                              
In sostanza, la fase di stratificazione del campione deva individuare           
le aggregazioni piu' funzionali alla elaborazione di un numero di               
tavole sufficientemente alto da coprire con esaustivita' e                      
riconoscibilita' i tipi forestali presenti in regione. Tali strati              
dovranno essere omogenei, cioe' dotati di parametri fisionomici                 
simili, e statisticamente paragonabili, vale a dire caratterizzati da           
analisi di regressione che minimizzino gli scarti al loro interno e             
massimizzino le differenze nel confronto tra strati diversi.                    
In prima analisi gli strati scaturiscono dal parametro "tipologia               
forestale", salvo ulteriori confronti sulle singole distribuzioni               
specifiche scaturite dalla costruzione dei popolamenti virtuali. Tale           
analisi propedeutica alla stratificazione stabilira' le funzioni piu'           
adatte a cubare in piedi i boschi piu' comuni ed in tal senso piu'              
facilmente riconoscibili, eventualmente escludendo dal campione                 
sottoposto ad analisi i casi dubbi o "rari" evidenziati dalla                   
composizione specifica di ciascuna area.                                        
Eventuali esclusioni o attribuzioni ad uno strato diverso da quello             
inizialmente ipotizzato potrebbero scaturire anche solo da                      
valutazioni prodotte in base agli scostamenti statistici riscontrati            
a posteriori, mediante prove successive.                                        
A livello indicativo, il complesso delle 7273 aree di saggio non di             
margine e con area basimetrica non inferiore a 10 mq, presenta la               
seguente caratterizzazione tipologica:                                          
Inventario forestale regionale: il campione delle aree di saggio                
relascopiche                                                                    
aree complete e dotate di 5 o piu' individui (G>>=10 mq/ha): 7273               
casi                                                                            
n. casi                                                                         
faggete  2129                                                                   
querceti misti submesofili  2094                                                
querceti xerofili a roverella  585                                              
carpineti  546                                                                  
cerrete  693                                                                    
boschi di castagno  795                                                         
boschi ripariali  126                                                           
pinete (fustaie di conifere di impianto                                         
artificiale in aree collinari)  137                                             
abetine (fustaie di conifere di impianto                                        
artificiale in aree montane)  168                                               
totale  7273                                                                    
In linea del tutto teorica, tenendo peraltro conto del fatto che                
l'elaborazione delle tavole dendrometriche a doppia entrata non ha              
evidenziato differenze significative a livello di forma di governo              
(cedui e fustaie della stessa specie sono sostanzialmente costituiti            
da individui che hanno lo stesso coefficiente di forma), i dati                 
sembrano ipotizzare la possibile redazione di 9 tavole corrispondenti           
ai 9 tipi forestali sopraelencati. Una applicazione di prova dei                
modelli previsionali con analisi di regressione puo' confermare                 
l'ipotesi di costruzione di queste 9 tavole oppure limitare il lavoro           
a sole 7 tavole (o meno): oltre alle prime 6, una unica per i                   
popolamenti a conifere di origine artificiale. Le analisi di                    
regressione potrebbero, per analogia di risultato, portare alla                 
redazione delle seguenti tavole:                                                
- faggete,                                                                      
- querceti misti submesofili e carpineti,                                       
- querceti xerofili a roverella,                                                
- boschi di cerro e/o di castagno (con o senza specie arboree di tipo           
ripariale),                                                                     
- boschi di conifere di impianto artificiale.                                   
Questa 5 tavole dovranno costituire il "minimo" risultato atteso,               
ipotizzando di ricorrere alle sole ADS non di margine con arca                  
basimetrica non inferiore ai 10 mq/ha.                                          
2b.  Applicazione del modello perequativo di regressione per ciascuno           
strato                                                                          
Dovra' essere prevista l'applicazione, per ciascuno strato                      
"candidato", dei modelli perequativi di regressione piu' adatti con             
relative verifiche statistiche per la determinazione dell'incertezza,           
secondo il metodo contenuto in: Sottovia L., Tabacchi G., 1996 -                
Tavole per la determinazione diretta della massa legnosa in piedi dei           
boschi cedui del Trentino. Comunicazioni di Ricerca 96/1 e successivi           
studi in merito.                                                                
Si tratta della fase di costruzione vera e propria delle tavole, che            
tende a confermare statisticamente le soluzioni impostate nelle fasi            
preliminari, applicando a computer programmi di elaborazione                    
statistica gia' sufficientemente collaudati.                                    
In particolare si dovra' applicare una procedura di questo tipo:                
- valutazione con test statistico dell'omogeneita' della varianza               
della variabile dipendente (volume del popolamento) ed eliminazione             
di eventuali valori aberranti;                                                  
- stima dei parametri della funzione che lega la varianza di volume             
del popolamento alle dimensioni (g, h) degli alberi;                            
- ponderazione delle osservazioni con tale funzione e ricerca del               
modello perequativo piu' idoneo attraverso la stima dei coefficienti            
dell'equazione di base (V = a + bGh), con successiva valutazione                
integrata degli indicatori statistici della regressione e della                 
distribuzione dei residui;                                                      
- valutazione della liceita' dendrometrica degli andamenti matematici           
espressi dall'equazione nello spazio campionario osservato, in                  
particolare per quanto riguarda gli andamenti di volume;                        
- valutazione mediante il test F per i test di coincidenza e                    
parallelismo per verificare la bonta' della classificazione iniziale            
nei tipi di vegetazione adottata.                                               
3. Relazione finale                                                             
I risultati del lavoro saranno contenuti in una relazione finale, da            
consegnare su supporto cartaceo e su supporto magnetico, contenente:            
- le tavole prodotte, in forma di equazioni previsionali proposte,              
corredate da indicatori sulla precisione delle stime conseguite e in            
forma tabellare, a doppia entrata, che riporti i valori volumetrici             
attesi per le variabili area basimetrica e altezza impiegata                    
rientranti nel campo di variazione ammesso;                                     
- l'illustrazione delle modalita' di costruzione delle tavole stesse;           
- i procedimenti necessari a chiarire e facilitare le modalita' d'uso           
piu' corrette per l'applicazione di dette tavole ai boschi                      
dell'Emilia-Romagna, con riferimenti anche alla banca dati                      
inventariale e alle tavole dendrometriche a doppia entrata gia'                 
prodotte.                                                                       
La Regione, in seguito ad opportuno periodo di applicazione e                   
"rodaggio" di questi strumenti di stima dendrometrica, potra'                   
ufficializzare la validita' dei risultati adottandoli come strumento            
proprio e sollecitandone l'uso e la piena applicazione per tutti i              
lavori di interesse forestale ove si rendano necessarie stime                   
dendrometriche.                                                                 
APPENDICE                                                                       
Il preventivo                                                                   
A) I tempi                                                                      
fase  ore effettive     di lavoro                                               
1) analisi preliminare dei dati:                                                
   1a) selezione ADS da sottoporre ad analisi                                   
   di regressione sulla base di:                                                
   - area basimetrica minima   12                                               
   - struttura dell'area (valutazione aree di margine)   12                     
   1b) definizione della variabile altezza                                      
   media dominante   12                                                         
2) analisi di regressione:                                                      
   2.a) individuazione dei gruppi o strati   30                                 
   2.b) applicazione del modello perequativo di                                 
   regressione per 9+7+5 strati                                                 
   indipendente dal n. finale)   96                                             
3) Relazione finale: redazione delle tavole,                                    
   modalita' d'uso e commenti   48                                              
   Totale ore effettive previste per la                                         
   realizzazione del progetto  210                                              
B) I costi                                                                      
Preventivo per la realizzazione delle tavole di popolamento per i               
boschi dell'Emilia-Romagna                                                      
1) ore necessarie per la realizzazione  210                                     
2) compenso orario (DPR 3/9/1997, n. 478)  L.    110.000                        
   prestazione professionale (1x2)  L. 23.100.000                               
   contributo previdenziale Ordine                                              
   professionale (2%)  L.    462.000                                            
   importo lavori (somma)  L. 23.562.000                                        
   IVA (20% di 23.562.000)  L.  4.712.400                                       
  sommano   L. 28.274.400                                                       
Il contributo previdenziale all'Ordine professionali dottori agronomi           
e forestali, fissato al 2%, e' previsto in base all'art. 8 del DLgs             
n. 103 del 10 febbraio 1996.                                                    

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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