REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 luglio 1999, n. 1124

Convenzione con l'ONLUS "GIMBE" per collaborazione al programma "Network informativo per il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica nei servizi sanitari" del progetto 2/F di cui alla delibera di Giunta regionale 200/99

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
1) di approvare gli Allegati A) "Schema di convenzione" e B)                    
"Progetto di ricerca", parti integranti e sostanziali della presente            
deliberazione;                                                                  
2) di affidare l'incarico all'organizzazione non lucrativa di                   
utilita' sociale GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle            
Evidenze), secondo le modalita' e le condizioni evidenziate negli               
allegati di cui al punto 1);                                                    
3) di determinare che il suddetto rapporto avra' validita' dalla data           
della stipula della convenzione al 31 dicembre 1999;                            
4) di stabilire quale corrispettivo per le prestazioni svolte dal               
GIMBE Lire 70.000.000 (pari a Euro 36.151,98), secondo le seguenti              
modalita':                                                                      
- Lire 35.000.000 (pari a Euro 18.075,99), da corrispondere in corso            
d'opera sulla base delle prestazioni effettivamente erogate, previa             
idonea relazione da parte del Responsabile del competente Settore 2             
dell'ASR di approvazione ed illustrazione dei risultati conseguiti;             
- Lire 35.000.000 (pari a Euro 18.075,99) a saldo, alla conclusione             
delle attivita' svolte e previa idonea relazione da parte del                   
Responsabile del competente Settore 2 dell'ASR di approvazione ed               
illustrazione dei risultati conseguiti;                                         
5) di dare atto che alla stipula della convenzione provvedera' il               
Direttore generale dell'Agenzia sanitaria regionale;                            
6) di dare atto che l'onere finanziario di Lire 70.000.000 derivante            
dal presente provvedimento risulta ricompreso nell'impegno di spesa             
n. 692 assunto sul Capitolo 51720 "Quota del Fondo sanitario                    
impiegata direttamente dalla Regione ai sensi dell'art. 27, quinto              
comma, Legge 27/12/1983, n. 730 per rilevanti interventi di natura              
sanitaria sull'ambiente, di carattere epidemiologico informativo, nel           
campo della ricerca finalizzata, nonche' per gli interventi di                  
rilievo regionale. Mezzi statali" Bilancio per l'esercizio 1999 con             
la richiamata deliberazione di Giunta regionale 200/99;                         
7) di dare atto, infine, che alla liquidazione dei compensi e alla              
emissione dei titoli di pagamento provvedera' il Direttore generale             
dell'Agenzia sanitaria regionale in qualita' di funzionario delegato            
ai sensi del Regolamento regionale 9 dicembre 1978, n. 50 e                     
successive integrazioni, secondo le modalita' gia' previste negli               
atti deliberativi della Giunta regionale 4650/95, 636/96 e 79/97 gia'           
citati in premessa;                                                             
8) di pubblicare la presente delibera, per estratto, nel Bollettino             
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                                         
ALLEGATO A)                                                                     
Convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e il GIMBE per                        
collaborazione alla ricerca Programma "Network informativo per il               
trasferimento dei risultati della ricerca scientifica nei servizi               
sanitari" del progetto 2/f in esecuzione della delibera di Giunta               
regionale n. . . . . . del . . . . . . . . . .                                  
Tra                                                                             
la Regione Emilia-Romagna (codice fiscale 80062530379), rappresentata           
dal prof. Mario Zanetti, Direttore generale dell'Agenzia sanitaria              
regionale (di seguito indicata piu' semplicemente come "ASR")                   
domiciliato per la carica in Bologna, Viale A. Moro n. 38,                      
l'Organizzazione non lucrativa di utilita' sociale GIMBE (Gruppo                
Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze) (codice fiscale . . .           
. . . . . . .), nella persona del suo Presidente, domiciliato per la            
carica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a cio'               
espressamente autorizzato dal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .           
. . con . . . . . . . . . . . . . . . ., di seguito indicato piu'               
semplicemente come "GIMBE",                                                     
in attuazione a quanto previsto dalla delibera della Giunta regionale           
n. 200 del 10 marzo 1999 "Approvazione del programma delle attivita'            
dell'Agenzia sanitaria regionale da svolgere nell'anno 1999",                   
esecutiva, ed in particolare per il Programma "Network informativo              
per il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica nei                
servizi sanitari" del progetto 2/f, dalla delibera della Giunta                 
regionale n. . . . . . del . . . . . . . . . . .;                               
si conviene e si stipula quanto segue:                                          
Art. 1                                                                          
Oggetto                                                                         
1. L'ASR e il GIMBE collaborano alla realizzazione del Programma                
"Network informativo per il trasferimento dei risultati della ricerca           
scientifica nei servizi sanitari" del progetto 2/f "Linee guida per             
il trasferimento di interventi di documentata efficacia nella                   
organizzazione ed attivita' dei servizi sanitari".                              
2. L'attivita' di ricerca e' completamente dettagliata all'Allegato             
B), parte integrante e sostanziale della delibera della Giunta                  
regionale .../99.                                                               
Art. 2                                                                          
Obiettivi e programma di lavoro                                                 
1. Obiettivo del progetto e' introdurre un adeguato sistema di                  
information e knowledge management nella Regione Emilia-Romagna,                
oltre alla creazione di un'infrastruttura virtuale per l'accesso alle           
informazioni scientifiche - oggetto di altra articolazione di questo            
progetto - diventa di importanza prioritaria la formazione degli                
operatori delle Aziende sanitarie regionali. Il progetto di                     
formazione si articolera' attraverso due livelli differenti.                    
Art. 3                                                                          
Durata della convenzione e sua risoluzione                                      
1. La presente convenzione ha validita' a decorrere dalla data di               
stipulazione e ha termine il 31/12/1999; i contraenti si impegnano a            
dare inizio alla ricerca entro un mese dalla stipulazione.                      
2. Le parti si riservano di risolvere la convenzione nel caso di                
insorgenze di non prevedibili ed obiettive difficolta'.                         
In tal caso, la Regione dovra' corrispondere al GIMBE il                        
corrispettivo per l'attivita' effettivamente svolta, previa                     
valutazione del Direttore generale dell'Agenzia sanitaria regionale.            
3. Nel caso di inadempimenti ogni parte contraente puo' risolvere la            
presente convenzione conformemente alla disposizione del Codice                 
civile.                                                                         
Art. 4                                                                          
Pagamento                                                                       
1. La Regione, in relazione alla collaborazione oggetto della                   
presente convenzione, si impegna a corrispondere al GIMBE la somma di           
Lire 70.000.000 (pari a Euro 36.151,98). Alla liquidazione dei                  
compensi e alla emissione dei titoli di pagamento provvedera' il                
Direttore generale dell'Agenzia sanitaria regionale in qualita' di              
funzionario delegato ai sensi del Regolamento regionale 9 dicembre              
1978, n. 50 e successive integrazioni e secondo le modalita' previste           
negli atti deliberativi di Giunta regionale 4650/95, 636/96 e 79/97.            
2. Tale importo verra' erogato secondo le seguenti modalita':                   
- Lire 35.000.000 (pari a Euro 18.075,99) da corrispondere in corso             
d'opera sulla base delle prestazioni effettivamente erogate, previa             
idonea relazione da parte del Responsabile del competente Settore 2             
dell'ASR di approvazione ed illustrazione dei risultati conseguiti;             
- Lire 35.000.000 (pari a Euro 18.075,99) a saldo, alla conclusione             
delle attivita' svolte e previa idonea relazione da parte del                   
Responsabile del competente Settore 2 dell'ASR di approvazione ed               
illustrazione dei risultati conseguiti.                                         
3. I compensi pattuiti saranno corrisposti su presentazione di                  
regolari fatture ed i relativi mandati di pagamento saranno emessi a            
favore di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .                             
Art. 5                                                                          
Modifiche operative                                                             
1. Nel caso si rendessero necessarie eventuali modifiche al programma           
di cui all'art. 2, tali da non compromettere le finalita' della                 
ricerca, esse potranno essere apportate su proposta del Direttore               
generale dell'Agenzia sanitaria regionale e dal Presidente del GIMBE.           
Art. 6                                                                          
Utilizzazione dei risultati e proprieta'                                        
1. Gli elaborati prodotti nell'ambito della presente convenzione sono           
di esclusiva proprieta' della Regione Emilia-Romagna, la quale li               
utilizzera' nel rispetto delle norme sulla proprieta' intellettuale.            
2. Il GIMBE puo' utilizzare, per i propri fini istituzionali i                  
risultati e/o le metodologie della ricerca in oggetto, previa                   
preventiva autorizzazione della Regione.                                        
Nelle pubblicazioni deve comparire che il contenuto e' parte della              
ricerca oggetto della presente convenzione, svolta congiuntamente               
dalla ASR e dal GIMBE.                                                          
Art. 7                                                                          
Foro competente                                                                 
1. Per qualsiasi controversia insorgesse dalla presente convenzione             
e' competente il Foro di Bologna.                                               
Art. 8                                                                          
Oneri fiscali                                                                   
1. La presente convenzione e' redatta in duplice originale. In caso             
d'uso verra' registrata a tassa fissa, ai sensi del comma 2 dell'art.           
5 (caso d'uso) e dell'art. 38 (tassa fissa) del DPR 26/10/1972, n.              
634 e successive modifiche ed integrazioni, a cura e spese del                  
richiedente la registrazione.                                                   
2. E' inoltre esente da bollo, ai sensi dell'art. 16, Tab. B del DPR            
26/10/1972, n. 642, come modificato dall'art. 28 del DPR 30/12/1982,            
n. 955.                                                                         
Bologna, li' . . . . . . . . . . . . . .                                        
per LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA  per IL GIMBE                                     
ALLEGATO B                                                                      
Progetto di ricerca                                                             
Network informativo per il trasferimento dei risultati della ricerca            
scientifica nei servizi sanitari                                                
1. Premessa                                                                     
Nel nostro Sistema sanitario nazionale diversi attori - decisori,               
medici, pazienti - sono ancora convinti che esistono risorse                    
sufficienti per "pagare tutto a tutti", in nome della liberta' di               
cura e dei diritti del malato. In realta', ormai da tempo, esiste un            
grave squilibrio tra limitazione delle risorse e crescita dei costi e           
della domanda di salute, che permette ai sistemi sanitari solo di               
garantire un livello omogeneo di assistenza su obiettivi prioritari             
di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione.                             
Nella programmazione delle strategie per garantire la qualita'                  
dell'assistenza in un regime di risorse limitate, uno dei principali            
ostacoli e' rappresentato dall'insufficiente comunicazione tra                  
ricerca e pratica clinica. Infatti, accanto alla limitata diffusione            
di interventi sanitari efficaci, si consumano risorse utilizzando               
procedure inefficaci, o addirittura dannose.                                    
Negli ultimi anni, la comunita' scientifica internazionale ha                   
assistito alla rapida diffusione della Evidence-based Medicine,                 
"presentata ufficialmente" nel 1992 come metodologia per applicare i            
risultati della ricerca al paziente individuale, ma presto utilizzata           
per pianificare le scelte di politica sanitaria. La Evidence-based              
Health Care prevede infatti, la descrizione esplicita delle fonti su            
cui programmare l'assistenza sanitaria: le decisioni opinion-based -            
fondate sul parere soggettivo degli esperti - diventano                         
evidence-based. In altre parole, e' necessario ricercare                        
sistematicamente, valutare e rendere disponibili le migliori evidenze           
scientifiche, quali prove di efficacia degli interventi sanitari per            
pianificare le decisioni (e gli investimenti) che riguardano la                 
salute di una popolazione.                                                      
Tuttavia, mentre in diversi Paesi - Regno Unito, Canada, Australia,             
Olanda - la Evidence-based Health Care gia' da tempo costituisce la             
metodologia di riferimento per pianificare la politica sanitaria,               
solo recentemente in Italia il Piano sanitario nazionale 1998/2000              
sostiene che "le risorse devono essere indirizzate verso le                     
prestazioni la cui efficacia e' riconosciuta in base alle evidenze              
scientifiche" e che "raccolta e analisi delle evidenze scientifiche             
disponibili devono essere utilizzati per la costruzione di linee                
guida". Inoltre, il programma del Ministero della Sanita' di Ricerca            
e Sviluppo 1998 includeva tra i temi ammessi al finanziamento:                  
"Applicazione di Evidence Based Medicine nel Servizio sanitario                 
nazionale".                                                                     
Nell'articolato percorso che conduce all'applicazione dei risultati             
della ricerca all'assistenza sanitaria, buona parte delle aspettative           
viene affidata alle linee guida (LG), uno strumento in grado di                 
migliorare la pratica clinica e l'outcome dei pazienti, anche se                
diversi fattori - quali validita' scientifica e strategie di                    
disseminazione ed implementazione - possono comprometterne                      
l'efficacia. Negli ultimi anni diversi fattori hanno fatto "lievitare           
le azioni" delle LG: la crisi economica dei sistemi sanitari                    
contemporanea alla crescita dei costi e della domanda di salute, la             
diffusione di tecnologie sanitarie sempre piu' costose, le variazioni           
- nazionali, regionali e locali - nell'erogare servizi e prestazioni            
sanitarie, la limitata diffusione di interventi efficaci ed il                  
persistente impiego di procedure inutili (o addirittura dannose), il            
desiderio di tutti gli operatori sanitari di offrire ai pazienti la             
migliore assistenza possibile.                                                  
In linea con questa tendenza internazionale, l'introduzione di un               
"Programma nazionale per l'elaborazione, la diffusione e la                     
valutazione di linee guida e percorsi diagnostici e terapeutici"                
rappresenta un segnale evidente di programmazione evidence-based                
della nostra politica sanitaria. Quello che invece risulta meno                 
chiaro e' attraverso quali strumenti e modalita' i diversi livelli              
del nostro Servizio sanitario nazionale - Ministero, Assessorati e              
Agenzie regionali, Aziende ospedaliere ed Aziende sanitarie locali,             
Dipartimenti, Unita' operative, singoli operatori sanitari - dovranno           
gestire le conoscenze scientifiche.                                             
Infatti, anche se la produzione, diffusione ed implementazione di LG            
- in particolare di evidence-based guidelines - rappresenta un                  
elemento indispensabile per promuovere la EBHC, bisogna considerarne            
i limiti, ed imparare dai successi/fallimenti degli altri.                      
- L'impatto delle LG sull'efficacia ed efficienza dell'assistenza               
sanitaria e' molto variabile, e considerato che la loro semplice                
diffusione non e' sufficiente a modificare la pratica clinica, e'               
necessario potenziare la ricerca sulle strategie di implementazione.            
Non e' chiaro come questo possa essere realizzato in Italia, dove               
oltre all'inesistenza di un sistema informativo adeguato per la                 
misurazione degli esiti, la health service research e' di fatto poco            
praticata.                                                                      
- Esistono diversi problemi legati alla trasferibilita' clinica delle           
LG. Infatti, poiche' dirette a guidare gli interventi sanitari su               
classi di malattia - "guidelines support decisions, but they do not             
make decision" - la loro utilita' clinica dipende dalla capacita' del           
medico di interpretarle con la flessibilita' richiesta dalla                    
variabile individualita' e dalle preferenze del singolo paziente.               
Inoltre il medico nel processo decisionale - oltre a disporre di LG             
di buona qualita' - deve avere strumenti e competenze per gestire               
l'informazione biomedica nell'era della rivoluzione elettronica dei             
mezzi di aggiornamento. Tutto cio' richiama il pensiero di Eddy, che            
distingue le decisioni cliniche generiche - quelle che possiamo                 
gestire sempre piu' agevolmente grazie alle LG - e le decisioni                 
complesse, tipiche del paziente individuale che oggi richiedono al              
medico il knowledge management. A questo proposito diversi autori               
hanno esplorato quali sono le conoscenze e le competenze dei medici             
riguardo l'utilizzo delle banche dati biomediche nella pratica                  
clinica, dimostrando che talvolta possono anche salvare la vita ai              
pazienti.                                                                       
- La crescita del fenomeno LG puo' tradursi in un sovraccarico                  
d'informazione - paradossalmente uno degli stimoli alla produzione              
delle LG stesse - poco gestibile ed inutilizzabile per migliorare il            
decision making a livello di paziente individuale. Infatti, la                  
divulgazione delle conoscenze e' regolata da due leggi: innanzitutto            
la probabilita' che un documento disseminato (ad esempio una LG), sia           
immediatamente accessibile al momento della decisione clinica e'                
estremamente bassa; in secondo luogo la probabilita' che lo stesso              
documento venga successivamente ritrovato attivamente dal medico e'             
ancora minore. Questo concetto era gia' stato introdotto da Haynes e            
coll., che nella meta' degli anni ottanta definivano "lillipuziana la           
capacita' della mente umana di memorizzare e richiamare le conoscenze           
acquisite", e ripreso recentemente da Weed che, descrivendo le                  
numerose "cadute di tensione che ostacolano la trasmissione lineare             
dell'informazione biomedica", sottolinea l'impossibilita' per i                 
medici di affidarsi esclusivamente alla propria memoria. Pertanto,              
anche se i clinici salgono spesso sul banco degli imputati perche'              
accusati di non trasferire adeguatamente e tempestivamente i                    
risultati della ricerca nella pratica clinica, sembra evidente che i            
canali tradizionali utilizzati per distribuire l'informazione                   
biomedica non sono adeguati per il processo decisionale. La sfida               
maggiore e' quella di rendere le conoscenze facilmente accessibili e            
disponibili al momento della decisione clinica. Inoltre,                        
l'informazione in formato elettronico, oltre a poter essere                     
aggiornata in tempo reale, consente di essere integrata con le                  
cartelle cliniche dei pazienti, dove i "pieces of evidence", insieme            
ai dati clinici, di laboratorio e strumentali, sono componenti da               
integrare nelle decisioni cliniche.                                             
Nella logica di una distribuzione strategica e controllata                      
dell'informazione biomedica, Muir Gray ha recentemente proposto un              
modello innovativo, dove le organizzazioni sanitarie gestiscono le              
conoscenze - la risorsa piu' preziosa per i sistemi sanitari del XXI            
secolo - alla stessa maniera di altre risorse quali finanze,                    
edilizia, personale ed energie. Considerato che le conoscenze                   
scientifiche devono essere sistematicamente ricercate, accuratamente            
valutate e rese disponibili nel formato idoneo ad essere integrate,             
nelle decisioni degli operatori sanitari, "ogni ospedale, team di               
assistenza primaria, servizio territoriale deve stabilire quali                 
conoscenze utilizzare e come distribuirle all'interno                           
dell'organizzazione. Questo sistema di management delle conoscenze              
deve essere affidato al chief knowledge officer, un professionista              
capace di governarle in base al livello ed alle esigenze                        
dell'organizzazione sanitaria in cui opera". Nel NHS inglese il ruolo           
del chief knowledge officer si concretizza grazie al nuovo sistema              
informativo sanitario, che prevede anche la creazione della National            
Electronic Library for Health. Questa infrastruttura virtuale                   
permettera' di distribuire l'informazione a tutti gli operatori                 
sanitari che - non potendo sfuggire al "culto dell'informazione" -              
dovranno acquisire le competenze per gestire ed applicare le                    
conoscenze scientifiche al fine di migliorare continuamente la                  
qualita' delle decisioni cliniche.                                              
2. Descrizione del progetto                                                     
Per introdurre un adeguato sistema di information e knowledge                   
management nella Regione Emilia-Romagna, oltre alla creazione di                
un'infrastruttura virtuale per l'accesso alle informazioni                      
scientifiche - oggetto di altra articolazione di questo progetto -              
diventa di importanza prioritaria la formazione degli operatori delle           
Aziende sanitarie regionali. Il progetto di formazione si articolera'           
attraverso due livelli differenti.                                              
2.1. I livello                                                                  
destinato agli operatori sanitari delle Aziende regionali - clinici             
in particolare - motivati ad acquisire strumenti e competenze per               
praticare ed introdurre la EBM nella propria realta' operativa.                 
Il I livello mira al raggiungimento di una serie di obiettivi:                  
- rendere consapevoli i partecipanti che i risultati della ricerca              
devono rappresentare elemento costante di ogni decisione clinica ed             
organizzativa;                                                                  
- trasferire competenze logistiche e tecniche per il management                 
dell'informazione biomedica:                                                    
- aggiornamento continuo: biblioteca virtuale, pubblicazioni                    
secondarie, journal club;                                                       
- risoluzione di problemi clinici sia a livello di paziente                     
individuale che di unita' operativa o dipartimento: utilizzo delle              
banche dati biomediche (MEDLINE, Cochrane Library, Best Evidence,               
banche dati di linee guida e di analisi economiche, report di                   
technology assessment, altre);                                                  
- acquisire competenze per analizzare criticamente la letteratura               
biomedica: validita' interna ed applicabilita' clinica di studi                 
primari ed integrativi (revisioni sistematiche e linee guida);                  
- riconoscere e rimuovere gli ostacoli locali per diffondere la                 
pratica della EBM.                                                              
Il I livello si articolera' in due moduli di due giornate ciascuno              
(per un totale di 32 ore), ciascuno dei quali destinato a 20                    
partecipanti selezionati secondo i seguenti criteri:                            
- 3/5 professionisti per azienda, per cercare di creare a livello               
locale una massa critica sufficiente. L'ideale e' che ogni azienda              
fornisca: 1 o 2 coppie di clinici (un opinion leader ed un medico con           
spiccate competenze informatiche e/o epidemiologiche) ed 1                      
bibliotecario                                                                   
- motivazione personale                                                         
- conoscenza dell'inglese scientifico e competenze base di                      
informatica (Windows 95).                                                       
Il programma sara' ripetuto quattro volte per offrire la possibilita'           
a tutte le Aziende di inviare partecipanti ed avra' l'obiettivo di              
sperimentare, consolidare e perfezionare un modulo formativo che le             
Aziende potranno in seguito riprodurre autonomamente, secondo                   
necessita' specifiche. Ciascun modulo prevede:                                  
- Sessioni plenarie.                                                            
- Dimostrazioni ed esercitazioni pratiche con banche dati biomediche            
e con software utili per la pratica della EBM.                                  
- Esercitazioni a piccoli gruppi: risoluzione di problemi clinici ed            
organizzativi utilizzando la metodologia EBM.                                   
2.2. II livello                                                                 
Il secondo livello coinvolgera' un gruppo di venti partecipanti                 
selezionati a livello regionale, che verranno sottoposti ad una                 
formazione intensiva al fine di acquisire sia competenze avanzate per           
il reperimento delle informazioni scientifiche, sia competenze                  
epidemiologico-statistiche per valutare criticamente la rilevanza               
della letteratura biomedica per i diversi ambiti decisionali:                   
clinico, organizzativo gestionale e di salute pubblica. Questo                  
livello si propone di formare quelli che Muir Gray (vedi sopra) ha              
definito chief knowledge officers, gli esperti del management delle             
informazioni scientifiche e del loro trasferimento nella pratica dei            
servizi sanitari.                                                               
Il Progetto si articolera' nell'arco di due anni, e per il 1999                 
prevede otto moduli di due giorni (per un totale di 128 ore),                   
comprensivi di applicazioni pratiche che offriranno supporto a                  
progetti regionali e aziendali rilevanti.                                       
Pertanto si propone di costruire in ambito regionale, una "task                 
force" sperimentale di esperti che a loro volta potranno divenire               
formatori per gruppi aziendali di operatori sanitari e che,                     
ritrovandosi periodicamente a livello centrale, dovranno trovare                
soluzioni a priorita' di salute riguardanti il territorio regionale,            
secondo l'approccio evidence-based. Questi esperti presteranno la               
loro opera nelle istituzioni di appartenenza (organismi regionali e             
Aziende sanitarie) e per quanto attiene la loro                                 
collocazione/utilizzo, si rimanda a decisioni da adottarsi in sede              
locale.                                                                         
I chief knowledge officers dovranno acquisire - oltre a SAS                     
(Searching, Appraising, Storing) Skills avanzate conoscenze generali            
dei sistemi sanitari, essere in grado di analizzare i diversi                   
contesti organizzativi e avere capacita' di stimolare e condurre il             
lavoro di gruppo.                                                               
Viene di seguito descritto un programma di massima sui contenuti di             
ciascun modulo.                                                                 
MODULO 1. Introduzione alla Evidence-based Medicine (EBM) ed alla               
Evidence-based Healthcare (EBHC)                                                
- Il movimento culturale della EBM: origini, evoluzione e ruolo nella           
formazione del medico, nella pratica clinica/formazione permanente e            
nella politica sanitaria.                                                       
- Perche' e' necessaria la EBM nella evoluzione dei sistemi sanitari:           
il sovraccarico d'informazione del medico, le difficolta' che                   
esistono per trasferire i risultati della ricerca nella pratica                 
clinica (i gap dell'evidenza), il ruolo delle opinioni e del mercato.           
- La EBHC quale strumento per migliorare la qualita' dell'assistenza            
in un regime di risorse limitate.                                               
- I limiti della EBM e della EBHC.                                              
- Strumenti e competenze per introdurre la EBHC in un sistema                   
sanitario a livello macro, mesa e micro.                                        
- Anatomia dell'informazione biomedica.                                         
- Introduzione al disegno dei principali studi clinici ed alla loro             
interpretazione critica.                                                        
- Gli strumenti editoriali promossi dalla EBM:                                  
- le pubblicazioni secondarie,                                                  
- le linee guida,                                                               
- le revisioni sistematiche e la Cochrane Collaboration.                        
MODULO 2. Searching biomedical information: strategie di base                   
- Il bisogno di informazione del medico.                                        
- I limiti delle fonti di informazione tradizionali: il collega                 
esperto, i trattati, le riviste biomediche.                                     
- Il concetto di POEM (Patient-Oriented Evidence that Matters).                 
- La "sorveglianza" continua della letteratura biomedica: strumenti e           
strategie:                                                                      
- la biblioteca virtuale,                                                       
- le pubblicazioni secondarie,                                                  
- i Journal Club.                                                               
- L'uso della letteratura per risolvere i problemi clinici: strumenti           
e strategie:                                                                    
- banche dati (BD) biomediche: MEDLINE, EMBASE, BD specialistiche, BD           
di revisioni sistematiche, BD di linee-guida, BD di analisi                     
economiche, altre BD,                                                           
- MEDLINE: struttura del database, vocabolario MeSH e testo libero,             
sensibilita' e specificita' della ricerca, strategie di ricerca.                
- Internet: gli strumenti, la ricerca delle informazioni, la                    
valutazione critica delle informazioni, l'archiviazione delle                   
informazioni.                                                                   
- Introduzione ai software per la gestione della bibliografia: il               
Reference Manager.                                                              
MODULO 3. Searching biomedical information: strategie avanzate                  
- Verranno approfonditi concetti e strumenti trattati nel modulo                
precedente ed integrati cori l'utilizzo di altre banche dati.                   
- Come organizzare un sistema aziendale di knowledge management.                
MODULO 4. L'architettura della ricerca clinica                                  
- Fondamenti di biostatistica finalizzati all'interpretazione critica           
della letteratura.                                                              
- Studi clinici controllati - Randomized Controlled Trials (RCTs).              
- Studi di coorte.                                                              
- Studi caso-controllo.                                                         
- Survey e ricerca qualitativa.                                                 
- Revisioni sistematiche: la Cochrane Collaboration.                            
- Linee-guida.                                                                  
- Analisi decisionali.                                                          
- Analisi economiche.                                                           
MODULO 5. Critical appraisal: gli studi primari                                 
- eziologia                                                                     
- diagnosi                                                                      
- prognosi                                                                      
- terapia.                                                                      
MODULO 6. Critical appraisal: gli studi integrativi                             
- revisioni sistematiche                                                        
- linee-guida.                                                                  
MODULO 7. Il monitoraggio della pratica clinica (clinical audit) ed             
il miglioramento continuo della qualita'                                        
- Definizione delle aree della pratica clinica da verificare.                   
- Definizione della pratica standard.                                           
- La misurazione degli esiti - outcomes - dell'assistenza sanitaria:            
equita', efficacia, sicurezza, soddisfazione dei pazienti,                      
costo-efficacia, qualita', appropriatezza.                                      
- Confronto della pratica clinica corrente con gli standard definiti            
per identificare i comportamenti clinici inappropriati.                         
- Introduzione di specifici interventi educazionali.                            
- Le strategie per modificare la pratica professionale.                         
- Verifica dell'efficacia degli interventi educazionali.                        
MODULO 8. Elaborazione di un progetto specifico da implementare nel             
proprio dipartimento/divisione                                                  
Bibliografia allegata in visione.                                               

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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