REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 giugno 1998, n. 937

Linee-guida per la presentazione di progetti di cooperazione allo sviluppo da parte di organizzazioni non governative dell'Emilia-Romagna per il contributo ai sensi della Legge 18/90 per l'anno l998

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Vista la L.R. 9 marzo 1990, n. 18 "Partecipazione della Regione                 
Emilia-Romagna ai programmi statali di cooperazione con i Paesi in              
via di sviluppo";                                                               
visto il "Nuovo piano di lavoro relativamente alle iniziative di                
cooperazione con i PVS" approvato dal Consiglio regionale il 28                 
giugno 1994 con atto n. 2037;                                                   
vista la modifica al Nuovo piano di lavoro, approvata dal Consiglio             
regionale il 5 giugno 1997 con delibera n. 636;                                 
ritenuto opportuno provvedere alla individuazione dei criteri e delle           
modalita' di presentazione dei progetti di cooperazione allo sviluppo           
ai fini della concessione dei contributi regionali per il 1998 alle             
attivita' stesse promosse da organizzazioni non governative della               
Regione Emilia-Romagna in misura non superiore al 70% del costo                 
complessivo del progetto, secondo le Linee-guida parte integrante del           
presente atto deliberativo;                                                     
ritenuto che l'onere finanziario afferente l'applicazione del                   
Programma di interventi della L.R. 18/90 trova copertura sul Cap.               
02731 del Bilancio per l'esercizio finanziario 1998 che presenta la             
necessaria disponibilita';                                                      
dato atto del parere favorevole espresso dal Responsabile del                   
Servizio Politiche europee e Relazioni internazionali Marco                     
Capodaglio in merito alla regolarita' tecnica della presente                    
deliberazione, ai sensi dell'art. 4, sesto comma, della L.R. 19                 
novembre 1992, n. 41 e della delibera 2541/95;                                  
dato atto del parere favorevole espresso dal Direttore generale alla            
Presidenza Bruno Molinari in merito alla legittimita' del presente              
atto, ai sensi dell'art. 4, sesto comma, della L.R. 19 novembre 1992,           
n. 41 e della delibera 2541/95;                                                 
dato atto, altresi', del parere favorevole di regolarita' contabile             
espresso sulle presenti Linee-guida dal Responsabile del Servizio               
Ragioneria e Credito, dott. Gianni Mantovani, ai sensi del predetto             
articolo di legge e della surichiamata deliberazione;                           
visto l'art. 12 della Legge 7 agosto 1990, n. 241;                              
su proposta del Vicepresidente della Giunta regionale,                          
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
a) di approvare per le ragioni espresse in premessa le "Linee-guida             
per la presentazione di progetti di cooperazione allo sviluppo da               
parte di organizzazioni non governative dell'Emilia-Romagna per                 
l'anno 1998" indicate nell'allegato che forma parte integrante della            
presente deliberazione;                                                         
b) di dare atto che il Direttore generale competente per area sulla             
base della normativa regionale vigente ed in applicazione della                 
delibera della Giunta regionale 2541/95, provvedera' con propri atti            
formali, previo espletamento della relativa istruttoria eseguita in             
conformita' alle Linee-guida sopraindicate, all'approvazione dei                
progetti di cooperazione allo sviluppo presentati da parte delle                
organizzazioni non governative dell'Emilia-Romagna, alla concessione            
dei contributi in misura non superiore al 70% del costo complessivo             
del progetto e dal contestuale impegno di spesa con imputazione al              
capitolo di bilancio indicato al successivo punto c);                           
c) di prendere atto che l'onere finanziario afferente l'applicazione            
del programma di interventi della L.R. 18/90 trova copertura sul Cap.           
02731 "Contributi alle organizzazioni non governative idonee per                
l'attuazione di progetti ed interventi volti a promuovere                       
l'educazione ai temi dello sviluppo in Italia e l'emancipazione                 
culturale e sociale dei Paesi in via di sviluppo, con particolare               
riferimento alla condizione femminile e delle giovani generazioni.              
(art. 2, comma 1, lettera e) ed f) e art. 5, L.R. 9 marzo 1990, n.              
18" del Bilancio per l'esercizio finanziario 1998 che presenta la               
necessaria disponibilita';                                                      
d) di dare atto che alla liquidazione dei contributi ed alla                    
emissione della richiesta dei titoli di pagamento provvedera' con               
propri atti formali, ai sensi della L.R. 31/77, cosi' come modificata           
dalla L.R. 40/94 ed in applicazione della delibera della Giunta                 
regionale 2541/95, il Responsabile del Servizio  competente secondo             
le modalita' indicate alla voce 8 "Erogazione dei contributi" delle             
Linee-guida sopraindicate;                                                      
e) di disporre che i criteri e modalita' siano pubblicati nel                   
Bollettino Ufficiale della Regione, ad intervenuta esecutivita' della           
presente deliberazione.                                                         
LINEE-GUIDA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI COOPERAZIONE ALLO               
SVILUPPO DA PARTE DI ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE                             
DELL'EMILIA-ROMAGNA PER IL CONTRIBUTO AI SENSI DELLA L.R. 18/90 PER             
L'ANNO 1998                                                                     
La politica di cooperazione allo sviluppo della Regione                         
Emilia-Romagna e' disciplinata dalla L.R. 9 marzo 1990, n. 18                   
"Partecipazione della Regione Emilia-Romagna ai programmi statali di            
cooperazione con i Paesi in via di sviluppo" ed e' mirata a                     
promuovere azioni concrete di carattere economico-sociale che                   
concorrano allo sviluppo di regioni dei Paesi emergenti.                        
Al fine di rendere le proprie azioni piu' aderenti alla mutata                  
situazione internazionale il Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna            
con atto n. 2037 del 28 giugno 1994 ha adottato un "Nuovo piano di              
lavoro relativamente alle iniziative di cooperazione con i Paesi in             
via di sviluppo" che definisce le nuove priorita' territoriali e                
settoriali degli interventi di cooperazione allo sviluppo, effettuati           
sia direttamente - avvalendosi delle proprie strutture amministrative           
e tecniche, nonche' degli Enti, aziende e societa' regionali - che              
indirettamente, concorrendo alle attivita' promosse dalle                       
organizzazioni non governative presenti sul territorio                          
emiliano-romagnolo e riconosciute dal Ministero Affari esteri ai                
sensi dell'art. 29 della L.R 49/87. In particolare il Nuovo piano di            
lavoro evidenzia quale prioritario ambito di attivita' quello della             
cooperazione decentralizzata volta a valorizzare ed accentuare il               
ruolo delle istituzioni e degli organismi locali dei Paesi                      
destinatari sia nella fase di elaborazione che di realizzazione dei             
progetti di sviluppo locali, favorendo l'impiego di personale locale            
e di immigrati presenti sul territorio emiliano-romagnolo                       
intenzionati a rientrare nei Paesi d'origine.                                   
Con delibera n. 636 del 5 giugno 1997 il Consiglio regionale ha                 
approvato inoltre la modifica di tale Piano, inserendo il Corno                 
d'Africa tra le aree prioritarie di intervento, in relazione al ruolo           
di primaria importanza che quest'area riveste nell'ambito della                 
cooperazione  allo sviluppo del Governo italiano.                               
Per il 1998 inoltre si favoriranno attivita' di informazione e                  
sensibilizzazione a favore della popolazione emiliano-romagnola ed in           
particolare del mondo della scuola, sui temi della cooperazione                 
internazionale, della pace e sui problemi legati allo sviluppo                  
socio-economico dei territori colpiti da eventi bellici o in via di             
sviluppo.                                                                       
La Regione Emilia-Romagna stabilisce annualmente modalita' e                    
procedure per la presentazione di richieste di contributo da parte              
delle organizzazioni non governative (ONG) emiliano-romagnole, entro            
il limite del 70% del costo totale del progetto.                                
I progetti presentati potranno avere durata pluriennale, ma dovranno            
essere chiaramente riconducibili a tranches annuali sulle quali la              
Giunta regionale valutera', anno per anno, la concessione del                   
contributo.                                                                     
1. Settori di intervento                                                        
Per il 1998 sono confermate come aree di prioritario interesse la               
Prefettura di Elbasan (Albania) ed i Territori dell'Autonomia                   
Palestinese.                                                                    
Inoltre, in considerazione dell'esplosione del recente conflitto nel            
Corno d'Africa fra Etiopia ed Eritrea, viene riconfermato l'interesse           
al mantenimento di questi due Paesi quali aree prioritarie,                     
compatibilmente  all'evolversi dell'attuale situazione di crisi.                
Per il 1998 saranno pertanto ammessi a contributo micro-progetti che            
rientrino nelle seguenti priorita' territoriali:                                
a) Albania (Prefettura di Elbasan)                                              
b) Territori dell'Autonomia Palestinese                                         
c) Etiopia/Eritrea L'esecuzione dei progetti di cui al punto c) e'              
subordinata all'evoluzione politico-militare dell'area. I                       
micro-progetti dovranno rientrare nelle seguenti priorita'                      
settoriali: - interventi finalizzati alla crescita dello sviluppo               
locale mediante sostegno alle piccole e medie imprese assistenza                
tecnica e formazione, nei settori agricolo, industriale e dei                   
servizi; - progetti di formazione professionale ed assistenza per               
funzionari ed addetti alla gestione ed erogazione di servizi                    
pubblici; - progetti per l'avvio di attivita' produttive con                    
particolare riferimento alle donne ed ai giovani; - interventi                  
socio-sanitari, tesi al miglioramento delle condizioni di salute e di           
vita della popolazione.                                                         
d) Commercio equo e solidale Saranno inoltre ammessi a contributo               
progetti riguardanti lo sviluppo delle attivita' di commercio equo e            
solidale anche con il coinvolgimento di realta' associative operanti            
nel settore. I progetti dovranno comunque essere finalizzati ad                 
interscambi concreti fra la nostra Regione ed i territori dei Paesi             
in via di sviluppo.                                                             
I progetti relativi alle priorita' di cui ai punti a), b) e c)                  
dovranno prevedere una quota, non inferiore al 10% del costo                    
complessivo del progetto, per attivita' di informazioni e                       
sensibilizzazione sul territorio, sulle problematiche oggetto                   
dell'intervento ed ad esse connesse.                                            
Tale percentuale si innalza al 20% per i progetti di cui al punto d),           
per i quali l'attivita' di informazione e sensibilizzazione a favore            
della popolazione emiliano-romagnola ed in particolare del mondo                
della scuola, dovra' porre particolare attenzione alle connessioni              
tra iniziative di commercio equo e solidale, i problemi legati allo             
sviluppo socio-economico di quei territori e il superamento delle               
conseguenze di eventi bellici o di grave violazione dei diritti                 
umani.                                                                          
2. Requisiti di ammissibilita'                                                  
Questo invito e' riservato alle ONG dell'Emilia-Romagna riconosciute            
dal Ministero Affari esteri in base alla Legge 26 febbraio 1987, n.             
49 e che nel contempo abbiano gia' maturato o stiano maturando                  
progetti di cooperazione nei settori sopra indicati.                            
3. Modalita' di partecipazione                                                  
Le proposte dovranno essere presentate, in lingua italiana ed in                
duplice copia, secondo lo schema allegato, al fine di rendere                   
omogenea e facilmente valutabile dal punto di vista tecnico-economico           
la compatibilita' tra le priorita' contenute nelle presenti                     
Linee-guida ed i progetti presentati. Dovra' essere chiaramente                 
indicato in lire italiane il costo totale del progetto e l'ammontare            
del contributo richiesto, specificando le singole voci per le quali             
si richiede il concorso regionale.                                              
Le spese generali non potranno superare il 6% del costo totale del              
progetto. Le spese per il personale italiano operante all'interno del           
progetto non dovranno superare il 30% del costo complessivo, salvo              
casi di motivate e particolari esigenze.                                        
Non saranno considerate ammissibili le proposte relative a meri studi           
di fattibilita'.                                                                
4. Criteri indicatori che verranno utilizzati per la valutazione                
I progetti saranno valutati dal Servizio Politiche europee e                    
Relazioni internazionali che potra' avvalersi del parere dei                    
funzionari della Regione Emilia-Romagna operanti nei settori                    
individuati nei progetti.                                                       
La selezione dei progetti sara' svolta, secondo i seguenti criteri              
indicatori, in ordine decrescente di priorita':                                 
- la proposta e' realizzata in collaborazione con associazioni per la           
Pace e organismi di volontariato operanti sul territorio regionale.             
In questo caso gli enti presentatori dovranno evidenziare i termini             
dell'accordo e della reciproca partecipazione, sia finanziaria che              
operativa e dovranno indicare il capofila del progetto, che dovra'              
comunque essere una ONG;                                                        
- la proposta prevede il coinvolgimento di Enti locali                          
dell'Emilia-Romagna;                                                            
- la proposta ha gia' ottenuto il cofinanziamento del Ministero degli           
Affari esteri italiano, dell'Unione Europea o di altri organismi                
internazionali, oppure il contributo regionale si rileva essenziale             
per l'ottenimento del finanziamento stesso;                                     
- la proposta prevede il coinvolgimento di una realta' istituzionale            
locale del PVS destinatario, che ha gia' espresso formalmente il suo            
interesse a partecipare al progetto.                                            
5. Modalita' di presentazione dei progetti                                      
I progetti dovranno essere presentati entro il 14 settembre 1998, al            
Servizio Politiche europee e Relazioni internazionali della Regione             
Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro n. 52, 40127 - Bologna, in busta                
chiusa e dovranno recare la firma del legale rappresentante                     
dell'organizzazione.                                                            
6. Approvazione                                                                 
Gli esiti della valutazione e gli importi ammessi a contributo                  
saranno comunicati entro 13 novembre 1998.                                      
7. Concessione del contributo                                                   
Il Direttore generale competente per area provvedera', previo                   
espletamento della relativa istruttoria, all'approvazione dei                   
progetti di cooperazione allo sviluppo, alla concessione dei                    
contributi in misura non superiore al 70% del costo complessivo del             
progetto ed alla contestuale assunzione dell'impegno di spesa.                  
8. Erogazione del contributo                                                    
L'erogazione del contributo regionale predisposta con propri atti               
formali dal Responsabile del Servizio competente avverra' di due                
soluzioni:                                                                      
- una quota pari al 60% dell'ammontare del contributo riconosciuto,             
contestualmente alla comunicazione da parte dell'ONG                            
dell'accettazione del contributo e dell'avvio del progetto;                     
- una quota pari al 40% o minor somma, a presentazione della                    
relazione conclusiva e del rendiconto documentato delle relative                
spese dando atto che qualora in fase di rendicontazione le spese                
documentate risultino inferiori rispetto al progetto approvato con              
l'atto del Direttore generale competente per area, l'ammontare del              
contributo verra' proporzionalmente ridotto.                                    
9. Modifiche                                                                    
Eventuali modifiche non onerose ai progetti presentati dovranno                 
essere comunicate da parte della ONG contestualmente all'atto di                
accettazione del contributo. Tali modifiche non potranno riguardare             
la tipologia delle azioni ammesse a contributo regionale.                       
10. Verifiche e controlli                                                       
La Regione Emilia-Romagna si riserva la possibilita' di effettuare              
sopralluoghi e verifiche sui progetti, sia in corso di realizzazione,           
che a conclusione degli stessi.                                                 
Ogni ONG esecutrice dovra' presentare alla Regione Emilia-Romagna una           
informazione sullo stato di avanzamento del progetto a partire                  
dall'avvenuta realizzazione di una quota pari al 50% delle attivita'            
previste.                                                                       
SCHEMA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI COOPERAZIONE                         
Premessa                                                                        
Scopo di questo documento e' quello di fornire lo schema per la                 
presentazione del progetto, al fine di facilitare la fase di                    
valutazione e di accelerare l'iter di approvazione del finanziamento.           
Il documento di progetto dovrebbe includere le informazioni qui di              
seguito elencate al fine di fornire un quadro chiaro e completo                 
circa:                                                                          
- scopi e motivazioni del progetto, anche in relazione alla politica            
di cooperazione allo sviluppo della Regione;                                    
- indicazione sintetica di programmi analoghi nello stesso settore              
gia' realizzati o in fase di progettazione;                                     
- attivita' che saranno realizzate;                                             
- ruolo e coinvolgimento della controparte locale e/o dei partner               
locali;                                                                         
- competenza e precedenti esperienze del richiedente;                           
- stima dei costi e contributo richiesto;                                       
- calendario di esecuzione delle attivita' e durata del progetto.               
Dati sul progetto                                                               
a) titolo del progetto;                                                         
b) tipo di intervento (formazione, assistenza tecnica);                         
c) sintesi del progetto;                                                        
d) dati sul richiedente. Tipo di organizzazione, sede, legale                   
rappresentante. Anno di costituzione. Principale attivita'/Settore              
economico (formativo, socio-sanitario, agrario, ecc..): - descrizione           
dell'attivita'; - volume dell'attivita'; - precedenti esperienze nel            
settore e nel Paese in questione; - numero di dipendenti; -                     
dipendenti coinvolti nel progetto, volontari, cooperanti, esperti.              
Descrizione analitica del progetto                                              
a) Situazione attuale e futuri sviluppi del contesto socio-economico            
all'interno del quale il progetto si colloca ed identificazione dei             
principali problemi da risolvere;                                               
b) dati e studi precedentemente svolti sull'argomento utili al                  
progetto;                                                                       
c) programmi analoghi nello stesso settore previsti e/o in corso di             
realizzazione nel Paese ed eventuali interazioni con il progetto                
proposto;                                                                       
d) obiettivi generali e specifici del progetto in relazione alla                
situazione locale (se l'iniziativa fa parte di un programma piu'                
vasto, specificare gli obiettivi e gli scopi di quest'ultimo);                  
e) previsione dei risultati del progetto;                                       
f) descrizione analitica delle attivita' del progetto in relazione              
agli obiettivi;                                                                 
g) calendario di esecuzione del progetto suddiviso secondo le                   
differenti attivita' previste;                                                  
h) vitalita' del progetto. Descrizione dettagliata di fattori interni           
ed esterni ai quali e' affidata la continuita' dei risultati al                 
termine delle attivita' di progetto.                                            
Partner locale                                                                  
a) tipo di organizzazione;                                                      
b) principale settore di attivita' (formativo, socio-sanitario,                 
agrario, ecc..): - descrizione dell'attivita'; - volume                         
dell'attivita'; - numero di dipendenti; - numero di dipendenti                  
coinvolti nel progetto;                                                         
c) ruolo e coinvolgimento nelle attivita' progettuali;                          
d) infrastrutture ed attrezzature disponibili.                                  
Stima dei costi e degli eventuali altri cofinanziamenti                         
Identificazione quantitativa e qualitativa delle risorse utilizzate             
nel progetto (distinguendo tra quelle estere e quelle locali), oltre            
a quelle riferite alla possibilita' di coinvolgimento di altri                  
soggetti e di altre organizzazioni (World Bank, CEE, Enti locali,               
Chiese, Circoli giovanili, ecc..):                                              
a) descrizione sintetica ed analitica dei costi  del progetto (vedi             
tabella allegata);                                                              
b) schema di finanziamento con la definizione dei: - fondi richiesti            
alla Regione Emilia-Romagna; - eventuali altri risorse da coinvolgere           
(vedi punto h), paragrafo precedente); - eventuale disponibilita'               
finanziaria locale (per spese locali); - altre risorse disponibili;             
c) se il progetto fa parte di un programma piu' ampio, descrivere il            
piano finanziario di tutto il programma.                                        
Sintesi dei costi stimati (valuta di riferimento: Lire italiane) (1)            
  Risorse locali  contributi  Totale                                            
Personale (2)                                                                   
Viaggi (3)                                                                      
Diaria (4)                                                                      
Attrezzature (5)                                                                
Incarichi esterni:                                                              
- consulenze                                                                    
- studi e ricerche                                                              
- altri                                                                         
Totale                                                                          
(1) I costi locali sono calcolati secondo la valuta di riferimento al           
cambio ufficiale del giorno                                                     
(2) Per ogni dipendente specificare il numero di giorni/uomo,                   
mesi/uomo ed i costi per il giorno/uomo e mese/uomo                             
(3) Specificare il numero dei viaggi ed il costo                                
(4) Specificare il numero di giornate/uomo del personale all'estero             
ed il costo per giornata/uomo                                                   
(5) Telefono, telex, telefax ed altri                                           

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina