DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 marzo 1998, n. 223
Bando per la presentazione delle domande di ammissione ai contributi in conto capitale di cui all'art. 42 della L.R. 12 gennaio 1985, n. 2
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamata la L.R. 12 gennaio 1985, n. 2 "Riordino e programmazione
delle funzioni di assistenza sociale";
visti, in particolare, della sopra specificata legge regionale:
- il primo comma dell'articolo 42, che regola la concessione di
contributi in conto capitale e, limitandone l'ammontare fino alla
concorrenza massima del 50% della spesa riconosciuta ammissibile, ne
finalizza la destinazione alla costruzione o al riattamento o
all'acquisto di strutture immobiliari, allo scopo di incentivare
l'attivazione, l'adeguamento e il potenziamento di strutture
socio-assistenziali;
- il primo comma dell'articolo 43, a norma del quale la Giunta
regionale, sentita la Commissione consiliare competente, provvede,
con proprio atto da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della
Regione, a stabilire i tempi, le modalita' e le procedure per la
presentazione delle domande di ammissione ai contributi di cui
all'articolo 42;
visto l'art. 47 della L.R. 20 dicembre 1994, n. 50;
visti gli articoli 12, 14 e 20 della L.R. 3 febbraio 1994, n. 5
"Tutela e valorizzazione delle persone anziane - Interventi a favore
di anziani non autosufficienti";
vista la L.R. 4 febbraio 1994, n. 7 "Norme per la promozione e lo
sviluppo della cooperazione sociale. Attuazione della Legge 8
novembre 1991, n. 381 e successive modifiche e integrazioni";
vista la L.R. 7 marzo 1995, n. 10 "Norme per la promozione e la
valorizzazione dell'associazionismo" cosi' come modificata dalla L.R.
27 gennaio 1998, n. 5;
vista la L.R. 2 settembre 1996, n. 37 "Nuove norme regionali di
attuazione della Legge 11 agosto 1991, n. 266 - Legge quadro sul
volontariato. Abrogazione della L.R. 31 maggio 1996, n. 26";
vista la "Direttiva sull'autorizzazione al funzionamento delle
strutture socio-assistenziali per cittadini portatori di handicap e
per anziani ai sensi della L.R. 12 gennaio 1985, n. 2, artt. 9, 36 e
37", adottata dal Consiglio regionale con deliberazione n.560
dell'11 luglio 1991, cosi' come integrata e modificata dalla
deliberazione del Consiglio regionale n. 2134 dell'11 luglio 1994,
che determina e disciplina, tra l'altro, le tipologie ed i requisiti
minimi, strutturali e funzionali, delle strutture
socio-assistenziali, residenziali e semiresidenziali, destinate ai
cittadini specificati in rubrica;
vista la "Direttiva sui requisiti funzionali e strutturali, sulle
procedure per il rilascio, la sospensione, la revoca
dell'autorizzazione al funzionamento e sui criteri di vigilanza per
le comunita' residenziali e semiresidenziali per minori" adottata dal
Consiglio regionale con deliberazione n. 779 del 10 dicembre 1997;
dato atto che le Province promuovono e attuano le opportune forme di
coordinamento e, ai sensi dell'articolo 11, secondo comma, della
citata L.R. 2/85, comunicano, entro i 30 giorni successivi alla data
di scadenza dei termini per la presentazione alla Regione
Emilia-Romagna, il motivato parere in merito all'assegnazione dei
contributi, con riferimento alla conformita' degli interventi
rispetto alle scelte di programmazione territoriale;
acquisito agli atti d'ufficio presso il Servizio "Servizi
socio-sanitari" il parere favorevole della Commissione consiliare
Sicurezza sociale, espresso nella seduta del 25 febbraio 1998;dato
atto del parere favorevole espresso dal Direttore generale "Sanita' e
Servizi sociali" dr. Francesco Taroni, in merito alla legittimita'
della presente dleiberazione, ai sensi dell'art. 4, sesto comma,
della L.R. 19 novembre 1992, n. 41, nonche' della deliberazione di
Giunta 2541/95;
dato atto del parere favorevole espresso dal Responsabile del
Servizio "Servizi Socio sanitari" dr. Graziano Giorgi in merito alla
regolarita' tecnica della presente deliberazione, ai sensi dell'art.
4, sesto comma, della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 nonche' della
deliberazione di Giunta 2541/95;
su proposta dell'Assessore alle Politiche sociali e familiari -
Scuola - Qualita' urbana;
a voti unanimi e palesi, delibera:
a) di approvare il "Bando per la presentazione delle domande di
ammissione ai contributi in conto capitale di cui alla L.R. 12
gennaio 1985, n. 2, articolo 42" che, allegato al presente atto, ne
costituisce parte integrante;
b) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
Bando per la presentazione delle domande di ammissione ai contributi
in conto capitale di cui alla L.R. 12 gennaio 1985, n. 2, articolo 42
1. Soggetti ammessi a presentare domanda di contributo
I soggetti ammessi a presentare domanda di contributo sono i
seguenti:
a) i Comuni singoli o associati a norma della Legge 142/90;
b) le Aziende Unita' sanitarie locali;
c) le Comunita' Montane di cui alla L.R. 19 luglio 1997, n. 22;
d) gli enti strumentali di cui all'art. 23, Legge 142/90;
e) le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza;
f) i soggetti iscritti nel Registro regionale del volontariato di cui
all'art. 2 della L.R. 2 settembre 1996, n. 37, ambito
socio-assistenziale;
g) i soggetti iscritti all'Albo regionale delle cooperative sociali
istituito con L.R. 4 febbraio 1994, n. 7;
h) le associazioni sociali, operanti nel settore socio-assistenziale,
iscritte all'Albo delle associazioni istituito con L.R. 7 marzo 1995,
n. 10;
i) "le associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni di
carattere privato ed enti che, direttamente o in comodato d'uso ai
soggetti di cui alle lettere f), g), h), svolgono le attivita'
previste dal successivo punto 2)";
l) i soggetti iscritti nell'Albo regionale degli enti ausiliari di
cui all'art. 116 del DPR 309/90.
2. Tipologia degli interventi ammessi a contributo
Gli interventi da ammettere a contributo dovranno prevedere la
costruzione o il riattamento o l'acquisto di strutture immobiliari,
ai sensi ed agli effetti di cui all'articolo 42 della L.R. 12 gennaio
1985, n. 2 e dovranno essere attivati per il perseguimento delle
seguenti finalita':
a) obiettivi previsti dagli artt. 12 e 20 della L.R. 3 febbraio 1994,
n. 5 "Tutela e valorizzazione delle persone anziane - Interventi a
favore di anziani non autosufficienti";
b) ospitalita' diurna e/o residenziale di cittadini portatori di
handicaps fisici, psichici o sensoriali;
c) ospitalita' diurna e/o residenziale in favore di bambini ed
adolescenti in situazione di difficolta' familiare, socio-relazionale
o in carenza di tutela;
d) ospitalita' residenziale e semiresidenziale di soggetti
tossicodipendenti in trattamento terapeutico-riabilitativo;
e) ospitalita' residenziale in strutture sperimentali (comunita' di
tipo familiare, gruppo appartamento, etc.) per persone affette da
AIDS e patologie correlate;
f) pronta accoglienza ed ospitalita' temporanea di persone adulte in
situazioni di grave difficolta' o di abbandono.
g) accoglienza temporanea di: - gestanti che presentino problemi
nella prosecuzione della gravidanza e donne con figli minorenni in
condizioni di gravi difficolta'; - donne sole o con figli in
situazioni problematiche dovute a violenza e maltrattamenti.
I progetti di cui ai precedenti punti a) e b) devono essere conformi
a quanto previsto dalla Direttiva sull'autorizzazione al
funzionamento delle strutture socio-assistenziali per cittadini
portatori di handicap e per anziani ai sensi della L.R. 12 gennaio
1985, n. 2, artt. 9, 36 e 37, adottata dal Consiglio regionale con
deliberazione n. 560 dell'11 luglio 1991, cosi' come integrata e
modificata dalla deliberazione del Consiglio regionale n.2134
dell'11 luglio 1994.
Tutti i progetti d'intervento devono risultare conformi alle vigenti
disposizioni in materia di superamento delle barriere
architettoniche.
3. Criteri per l'assegnazione dei contributi
L'individuazione dei progetti da ammettere a contributo verra'
effettuata tenendo conto, prioritariamente, della rispondenza ai
seguenti obiettivi e criteri:
A) sviluppo della rete dei servizi nelle aree maggiormente carenti in
rapporto agli indici programmatici previsti dalla Regione per le
diverse tipologie strutturali;
B) correlazione delle proposte di intervento con i programmi gia'
finanziati con precedenti riparti regionali (art. 42, L.R. 2/85,
Piano art. 20, Legge 67/88, I triennio e II/III triennio) qualora
insistenti nello stesso territorio distrettuale;
C) livello di qualita' complessivamente espresso dai progetti;
D) trasformazione integrale della struttura in base ai requisiti
richiesti dalle direttive regionali in materia;
E) adeguamento alle norme in vigore in materia di sicurezza,
igienicita', barriere architettoniche e livelli di accessibilita'
degli ambienti.
Vengono inoltre adottati i seguenti criteri concernenti
l'individuazione delle priorita' all'interno di ciascun gruppo delle
categorie di obiettivi sopra indicate:
3.a "Obiettivi previsti dagli artt. 12 e 20 della L.R. 3 febbraio
1994, n. 5 ôTutela e valorizzazione delle persone anziane' -
interventi a favore di anziani non autosufficienti"
CRITERI DI PRIORITA'
Il quadro di riferimento e' costituito dalla L.R. 5/94 e dagli
obiettivi e dagli strumenti in essa indicati.
Con la deliberazione del Consiglio regionale n. 726 dell'1 ottobre
1997 e' stato approvato il piano per le residenze per anziani ex art.
20, Legge 67/88 - II e III triennio - piano che prevede l'impegno di
cospicue risorse finanziarie.
Costituira' elemento essenziale per la valutazione delle domande il
parere dell'organismo di governo politico dell'Accordo di programma
ex art. 14, L.R. 5/94 in ordine alla congruenza del progetto con la
programmazione della rete dei servizi socio-sanitari integrati per la
popolazione anziana.
Alla luce di quanto sopra, gli interventi ammissibili per l'area
anziani si connotano come interventi di completamento e di messa a
norma dell'offerta dei servizi, secondo le seguenti priorita' in
ordine alle tipologie degli interventi da ammettere a finanziamento:
1) adeguamento per la messa a norma ai sensi delle normative
nazionali e regionali vigenti e qualificazione di strutture gia'
funzionanti, per quanto attiene le sole tipologie previste nella rete
dei servizi socio-sanitari integrati per anziani non autosufficienti
(art. 20, L.R. 5/94) (Centro diurno, Casa protetta, Residenza
sanitaria assistenziale);
2) realizzazione di strutture polifunzionali per anziani parzialmente
autosufficienti e non autosufficienti nelle aree montane secondo le
tipologie previste dalle norme regionali;
3) realizzazione di nuovi posti in centri diurni socio-assistenziali
(art. 22, L.R. 5/94).
3.b "Ospitalita' diurna e/o residenziale di cittadini portatori di
handicaps fisici, psichici o sensoriali"
CRITERI DI PRIORITA'
L'individuazione dei progetti da ammettere a contributo verra'
effettuata tenendo conto prioritariamente del seguente ordine di
finalita':
1) favorire l'equilibrio territoriale tramite la dotazione di unita'
di offerta diurne e/o residenziali nei territori maggiormente
carenti;
2) trasferimento di servizi gia' attivati collocati in situazioni non
idonee;
3) potenziamento della capacita' ricettiva di servizi gia'
funzionanti, fino alla concorrenza dei limiti consentiti e/o
attivazione di posti destinati a situazioni di emergenza.
3.c "Ospitalita' diurna e/o residenziale in favore di bambini ed
adolescenti in situazione di difficolta' familiare, socio-relazionale
o in carenza di tutela"
CRITERI DI PRIORITA'
I finanziamenti destinati a quest'area sono rivolti a sostenere
l'adeguamento degli edifici e degli ambienti in cui vengono svolti
interventi socio-educativi in favore di minori ai requisiti
tipologici e di accessibilita' previsti dalla direttiva regionale in
materia di autorizzazione al funzionamento delle comunita'
residenziali e semi-residenziali per minori approvata dal Consiglio
regionale con deliberazione n. 779 del 10 dicembre 1997.
Saranno considerati ammissibili al finanziamento unicamente i
progetti di ristrutturazione di edifici che:
- comportino la trasformazione sostanziale della struttura e
dell'intervento sulla base dei requisiti indicati dalla direttiva;
- prevedano un impiego piu' razionale e produttivo delle risorse
esistenti;
- siano finalizzati anche alla valorizzazione e riconversione
produttiva di patrimoni altrimenti onerosi, obsoleti ed
inutilizzabili.
L'individuazione dei progetti da ammettere a contributo verra'
inoltre effettuata tenendo conto prioritariamente dei seguenti
requisiti:
- il possesso delle caratteristiche tipologiche e delle dotazioni
minime di attrezzature ed arredi previsti dalla L.R. 9 novembre 1984,
n. 48 "Prima normativa tecnica regionale per la disciplina delle
opere di edilizia residenziale pubblica";
- l'ubicazione in zone dotate di una rete di servizi generali,
sociali, sanitari ed educativi accessibili;
- l'organizzazione interna, per dimensioni e articolazione degli
ambienti, tale da rispondere ad esigenze sia di personalizzazione e
di tutela di quanto attiene agli aspetti privati degli ospiti che di
attivita' e di spazi comuni.
3.d "Ospitalita' residenziale e semiresidenziale di soggetti
tossicodipendenti in trattamento terapeutico-riabilitativo"
Costituira' elemento essenziale per la valutazione delle domande il
parere del Comitato tecnico territoriale (CTT) di cui al punto 6)
della deliberazione della Giunta regionale n. 722 del 7 marzo 1995,
in ordine alla congruenza del progetto con la programmazione
territoriale di settore.
CRITERI DI PRIORITA'
L'individuazione dei progetti da ammettere a contributo verra'
effettuata tenendo conto prioritariamente del seguente ordine di
finalita':
1) messa a norma in relazione alle normative vigenti delle strutture
iscritte all'Albo regionale degli Enti ausiliari;
2) messa a norma delle strutture pubbliche residenziali e
semiresidenziali;
3) attivazione di nuove strutture specialistiche di cui al punto 3.4
della deliberazione della Giunta regionale 722/95;
4) attivazione di strutture non professionali a carattere
specificamente assistenziale.
3.e "Ospitalita' residenziale in struttura sperimentali (comunita' di
tipo familiare, gruppo appartamento, etc.) per persone affette da
AIDS e patologie correlate
CRITERI DI PRIORITA'
Costituira' elemento essenziale per la valutazione delle domande il
parere del Comune territorialmente competente, sentita l'Azienda
Unita' sanitaria locale di riferimento, ovvero, nel caso in cui il
proponente sia un Ente locale, il parere dell'Azienda Unita'
sanitaria locale.
L'individuazione dei progetti da ammettere a contributo verra'
effettuata tenendo conto prioritariamente dei progetti finalizzati
all'attivazione di strutture socio-assistenziali per completare ed
integrare la rete dei servizi socio-sanitari residenziali e
semiresidenziali gia' esistenti e/o programmati per persone affette
da AIDS.
3.f "Pronta accoglienza ed ospitalita' temporanea di persone adulte
in situazioni di grave difficolta' o di abbandono"
CRITERI DI PRIORITA'
L'individuazione dei progetti da ammettere a contributo verra'
effettuata tenendo conto prioritariamente dei seguenti criteri:
A) Destinatari: persone senza dimora Tipologie delle strutture (in
ordine di priorita') 1) appartamenti 2) centri di accoglienza per
fornire servizi essenziali in momenti di emergenza. Criteri di
assegnazione (in ordine di priorita') - L'intervento e' collocato in
un'area territoriale che subisce in maniera significativa l'impatto
del fenomeno. - L'intervento e' collocato all'interno di linee di
intervento locali e/o regionali. - L'intervento prevede una logica di
rete con altri soggetti.
B) Destinatari: persone che escono dalla condizione di prostituzione
Tipologie delle strutture (in ordine di priorita') 1) appartamenti 2)
centri di servizi per il rimpatrio. Criteri di assegnazione (in
ordine di priorita') - L'intervento e' collocato in un'area
territoriale che subisce in maniera significativa l'impatto del
fenomeno. - L'intervento e' collocato all'interno di linee di
intervento locali e/o regionali. - L'intervento prevede una logica di
rete con altri soggetti.
3.g "Accoglienza temporanea di:
- gestanti che presentino problemi nella prosecuzione della
gravidanza e donne con figli minorenni in condizioni di gravi
difficolta';
- donne sole o con figli in situazioni problematiche dovute a
violenza e maltrattamenti".
L'individuazione dei progetti da ammettere a contributo verra'
effettuata tenendo conto, prioritariamente, dei seguenti criteri:
1) Realizzazione di nuovi servizi in aree territoriali in cui non ne
risultino ancora attivati: il bacino territoriale di riferimento piu'
idoneo per ognuna delle due tipologie di strutture di accoglienza
risulta essere, di norma, quello provinciale, ad esclusione della
provincia di Bologna che, per numero di abitanti e maggiore
complessita' sociale, dovrebbe avere due strutture.
2) Ampliamento quantitativo e/o qualitativo della rete di strutture
rivolte alle donne in difficolta', laddove sia stato accertato uno
scarto tra le necessita' di ricorrere a tali servizi e le
disponibilita' presenti (intese sia come numero di posti-letto che di
tipologie di servizi di un determinato territorio). Relativamente a
tale scarto, e' richiesta una dichiarazione/valutazione da parte
dell'Azienda Unita' sanitaria locale nel cui ambito abbia sede
l'ente, istituzione o comunque il soggetto che propone l'istituzione
del servizio, o del Comune nel caso che quest'ultimo non abbia
delegato la gestione degli interventi nel settore all'Azienda Unita'
sanitaria locale.
3) Ristrutturazione di servizi funzionanti, ma inadeguati sotto il
profilo dell'organizzazione degli spazi, della funzionalita' e della
rispondenza agli obiettivi specifici di ognuna delle suddette
tipologie di strutture.
4. Presentazione delle domande di ammissione a contributo
Le domande di ammissione a contributo, compilate secondo lo schema
allegato al presente bando, devono essere presentate alla Regione
Emilia-Romagna - Assessorato alle Politiche sociali e familiari -
Scuola - Qualita' urbana, Viale Aldo Moro n. 30 - 40127 Bologna -
inviandone contemporaneamente copia alla Provincia competente per
territorio di ubicazione delle strutture socio-assistenziali oggetto
dei contributi richiesti.
Le domande e le relative documentazioni, in originale o in copia
autenticata, devono essere prodotte in conformita' alle vigenti norme
in materia di imposta di bollo.
5. Atti ed elaborati da allegare alla domanda
a) Atto formale, esecutivo ai sensi di legge, assunto dall'Organo
competente, ovvero, per i soggetti di cui al precedente punto 1),
lettere f), g), h), l), autocertificazione del legale rappresentante
del soggetto richiedente, concernente: - l'intervento da realizzare,
il costo presunto ed i tempi di attuazione; - il piano finanziario
che individua le risorse finanziarie proprie per la copertura delle
quote di spesa a carico del soggetto richiedente (quota non inferiore
al 50% del costo dell'intervento); - l'attestazione di proprieta'
dell'area su cui insistera' la nuova costruzione, ovvero della
struttura immobiliare da riattare con le relative localizzazioni
catastali; - per i soggetti di cui al punto 1), lettere f), g), h),
l) si richiede inoltre l'autocertificazione relativa all'iscrizione
ai registri o agli albi previsti dalle rispettive leggi regionali o
statali;
b) relazione illustrativa delle finalita' e funzioni della struttura
socio-assistenziale e delle sue caratteristiche in ordine a: 1)
tipologia dell'utenza 2) ambito territoriale servito 3) progetto
gestionale 4) numero e qualifica del personale addetto;
c) planimetria e perizia tecnica di valutazione della struttura
immobiliare da acquistare, ovvero progetto preliminare dell'opera di
costruzione o di riattamento, comprendente le tavole grafiche di
progetto, le eventuali tavole grafiche di stato attuale, la relazione
tecnica illustrativa che deve evidenziare gli accorgimenti adottati
per l'eliminazione delle barriere architettoniche ai sensi delle
norme vigenti ed i relativi preventivi di spesa;
d) esclusivamente per i soggetti di cui al precedente punto 1,
lettere b), d), e), f), g), h), i), l) si richiede inoltre il parere
del Comune territorialmente competente o della Conferenza dei Sindaci
dei Distretti per i soggetti di cui al punto 1, lettera b), adottato
con apposito atto, in ordine alla congruenza del progetto con la
programmazione dei servizi sociali del territorio;
e) esclusivamente per gli interventi di cui al precedente punto 2,
lettera a), si richiede il parere dell'organismo di governo politico
dell'Accordo di programma ex art. 14, L.R. 5/94 in ordine alla
congruenza del progetto con la programmazione della rete dei servizi
socio-sanitari integrati per la popolazione anziana;
f) esclusivamente per gli interventi di cui al precedente punto 2,
lettera d), si richiede il parere del Comitato tecnico territoriale
(CTT) di cui al punto 6) della deliberazione della Giunta regionale
n. 722 del 7 marzo 1995, in ordine alla congruenza del progetto con
la programmazione territoriale di settore;
g) esclusivamente per gli interventi di cui al precedente punto 2),
lettera e), si richiede il parere del Comune territorialmente
competente, sentita l'Azienda Unita' sanitaria locale di riferimento,
ovvero, nel caso in cui il proponente sia un Ente locale, il parere
dell'Azienda Unita' sanitaria locale.
6. Termine per la presentazione delle domande
Le domande di ammissione a contributo devono essere presentate entro
il termine di 90 giorni dalla data di pubblicazione del presente
bando nel Bollettino Ufficiale della Regione. La domanda puo' essere
presentata a mezzo di raccomandata semplice. In tal caso, per data di
presentazione si intende quella apposta dall'Ufficio postale di
partenza.
7. Indicazioni aggiuntive concernenti le spese ammissibili a
contributo
Le spese ammissibili a contributo riguardano opere edili, impianti,
spese tecniche (limitatamente alla progettazione definitiva ed
esecutiva, alla direzione lavori ed alle spese di collaudo) e
generali, imprevisti, IVA.
Ai sensi dell'art. 42 della L.R. 2/85 non sono ammissibili spese
relative agli arredi ed alle attrezzature.
Nel caso in cui il costo previsto dal progetto esecutivo risulti
diverso da quanto previsto nel progetto preliminare, l'eventuale
contributo assegnato:
a) verra' proporzionalmente ridotto in caso di minor costo;
b) rimarra' inalterato in caso di maggior costo e l'ente assegnatario
del contributo dovra' impegnarsi ad assicurare la copertura
finanziaria della quota non coperta dal contributo regionale,
comprensiva dell'intero maggior costo.
MODELLO DI DOMANDA DI CONTRIBUTO
ai sensi dell'art. 42, L.R. 12 gennaio 1985, n. 2
Alla Regione Emilia-Romagna
Assessorato alle Politiche sociali
e familiari - Scuola - Qualita' urbana
Viale Aldo Moro n. 30
40100 Bologna
e p.c. Alla Provincia di
. . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il sottoscritto
nella qualita' di legale rappresentante di
(denominazione completa)
Sede legale - Comune
Indirizzo
n. tel. . . . . . . . . . . . . . n. fax
nominativi di riferimento per comunicazioni telefoniche
Tipologia del soggetto richiedente
Comune
Azienda USL
Comunita' montana
Ente strumentale ex art. 23, Legge 142/90
IPAB
Associazione di volontariato
Cooperativa sociale
Associazione sociale
Associazione, fondazione o altra istituzione di carattere
privato riconosciuta ai sensi dell'art. 12 del Codice civile
Ente ausiliario ai sensi dell'art. 116 del DPR 309/90
domanda
di ottenere un contributo di Lire
per
Descrizione dell'intervento
Oggetto
costruzione
riattamento
acquisto edificio
Area
anziani
portatori di handicaps
minori
tossicodipendenti
soggetti affetti da AIDS e patologie correlate
adulti in difficolta'
Localizzazione
Comune di
Provincia di
Quadro economico dell'intervento
Opere edili (1) Lire . . . . . . . . . . . .
Impianti (1) Lire . . . . . . . . . . . .
Spese tecniche e generali (1) Lire . . . . . . . . . . . .
Imprevisti (1) Lire . . . . . . . . . . . .
IVA Lire . . . . . . . . . . . .
Totale Lire . . . . . . . . . . . .
(1) Valori al netto di IVA
Non sono ammissibili spese relative ad arredi ed attrezzature.
Piano finanziario dell'intervento
Copertura finanziaria con mezzi propri (specificare indicando le
fonti proprie di finanziamento con i relativi importi)
Lire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Lire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Lire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Lire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Lire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Contributo regionale richiesto
Lire
Costo complessivo dell'intervento
Lire
Specificare se il finanziamento richiesto per la realizzazione
dell'opera e'
primo finanziamento
ulteriore finanziamento
Nel caso di ulteriore finanziamento, indicare se i precedenti
finanziamenti sono stati concessi ai sensi della:
L.R. 30/79
L.R. 15/83
L.R. 2/85
Documentazione che si allega alla presente domanda
Atto formale dell'Organo competente o autocertificazione (vedi punto
5.a); Relazione illustrativa delle finalita' e funzioni della
struttura; Planimetria e perizia tecnica della struttura da
acquistare; Progetto preliminare dell'intervento di costruzione o
riattamento o ampliamento con tavole grafiche e relazione tecnica
illustrativa; Parere del Comune territorialmente competente (vedi
punto 5.d); Parere dell'organismo di governo politico dell'Accordo di
programma ex art. 14, L.R. 5/94 in ordine alla congruenza del
progetto con la programmazione della rete dei servizi socio-sanitari
integrati per la popolazione anziana (esclusivamente per gli
interventi di cui al punto 2, lettera a); Parere del Comitato tecnico
territoriale (CTT) di cui al punto 6) della deliberazione della
Giunta regionale n. 722 del 7 marzo 1995, in ordine alla congruenza
del progetto con la programmazione territoriale di settore
(esclusivamente per gli interventi di cui al precedente punto 2,
lettera d); Parere del Comune territorialmente competente, sentita
l'Azienda Unita' sanitaria locale di riferimento, ovvero, nel caso in
cui il proponente sia un Ente locale, il parere dell'Azienda Unita'
sanitaria locale (esclusivamente per gli interventi di cui al
precedente punto 2) lettera e).
Documentazione che non si allega perche' gia' inviata alla Regione in
occasione del precedente bando (delibera 2405/95 del Consiglio
regionale).
Relazione illustrativa delle finalita' e funzioni della struttura;
Planimetria e perizia tecnica della struttura da acquistare; Progetto
preliminare dell'intervento di costruzione o
riattamento/ristrutturazione/ampliamento con tavole grafiche e
relazione tecnica illustrativa.
data . . . . . . . . . . . . . . . . . timbro e firma del
richiedente