DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24 febbraio 1998, n. 166
Approvazione del programma regionale di interventi ed iniziative nell'ambito delle relazioni internazionali per il 1998 (art. 6, L.R. 18/97)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la L.R. 27 giugno 1997 "Iniziative per la promozione
dell'integrazione europea e la collaborazione tra i popoli di tutti i
continenti" e in particolare l'art. 6 che stabilisce che la Giunta
regionale predisponga un piano annuale di interventi ed iniziative
afferenti i vari settori di attivita' regionale, finalizzati a
rafforzare la collaborazione con Regioni e territori per i quali
siano in vigore protocolli di collaborazione;
considerato che nell'ambito delle proprie attivita' internazionali la
Regione ha stipulato protocolli di collaborazione con alcune realta'
europee - e specificatamente le Regioni: Pays de la Loire (F), Assia
(G), Comunidad Valenciana (E) - finalizzati allo scambio di
esperienze e conoscenze e alla realizzazione di iniziative congiunte
nei settori culturali, turistico e della formazione professionale;
considerato inoltre che sono state avviate iniziative di
collaborazione e solidarieta' internazionale, sia per la
realizzazione di interventi di solidarieta' e di ricostruzione a
seguito degli eventi bellici e dei conflitti etnici che hanno
caratterizzato la storia recente - nei Balcani, in Burundi e Chiapas
- sia per interventi di cooperazione internazionale in realta' in via
di sviluppo - in Vietnam, Cuba, Eritrea, Etiopia, Palestina e America
Latina;
considerato infine, che sono attivi o sono in corso di discussione
protocolli di collaborazione con realta' territoriali dell'America
del Nord e dell'America Latina - Contea di Cook (USA), Stato di New
York, Stato di San Paolo (Brasile), Province dell'Eastern e Western
Cape (Sudafrica) - anche in relazione alla presenza di numerose
comunita' di emigrati emiliano-romagnoli in queste aree, nonche' al
forte interesse dell'imprenditoria emiliano-romagnola allo sviluppo
di collaborazioni con alcune aree-mercato del mondo;
visto il crescente numero di attivita' che gli Enti locali
dell'Emilia-Romagna promuovono in ambito europeo ed internazionale,
sia nell'ambito di programmi comunitari, sia nell'ambito di attivita'
di cooperazione decentrata, avvalendosi della possibilita' di
utilizzo dell'otto per mille del proprio bilancio per iniziative di
cooperazione allo sviluppo ed interventi di solidarieta'
internazionale, come previsto dall'art. 10 della Legge 19 marzo 1993,
n. 68;
ritenuto opportuno, per esigenze di razionalizzazione e
concentrazione dell'intervento regionale, individuare le Regioni ed i
territori con i quali prioritariamente nel corso del 1998 la Regione
Emilia-Romagna realizzera' interventi ed iniziative di
collaborazione, cooperazione e solidarieta' internazionale, anche al
fine di disporre di uno strumento di programmazione dell'azione
regionale che possa rappresentare in modo organico l'attivita' dei
vari settori dell'amministrazione in tale ambito e al contempo
fungere da quadro di riferimento degli indirizzi regionali per il
sistema delle autonomie locali;
dato atto del parere favorevole espresso dal Direttore generale alla
Presidenza in merito alla legittimita' del presente atto e del parere
favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Politiche europee e
Relazioni internazionali in merito alla regolarita' tecnica del
presente atto, ai sensi dell'art. 4, comma 6, della L.R. 41/92 e
della delibera di Giunta 2541/95;
su proposta del Vicepresidente,
a voti unanimi e palesi, delibera:
a) di approvare l'allegato Programma regionale di interventi ed
iniziative nell'ambito delle relazioni internazionali per il 1998,
che costituisce parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;
b) di disporre che il programma sia pubblicato nel Bollettino
Ufficiale della Regione ad avvenuta esecutivita' della presente
deliberazione.
PROGRAMMA REGIONALE DI INTERVENTI ED INIZIATIVE NELL'AMBITO DELLE
RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL 1998 (L.R. 18/97, ART. 6)
Presentazione del programma
Quadro normativo e competenze regionali
Strumenti regionali attivati
- Disposizioni legislative
- Partecipazione a organismi interregionali sovranazionali
- Protocolli di collaborazione
- Quadro dei rapporti in corso
Programma di lavoro 1998
- Introduzione
- Priorita' nell'ambito dell'Unione Europea
- Priorita' nell'ambito extra Unione Europea
Area Balcanica
Est Europa
Area Mediterranea
Nord America
Sud America
Africa
Asia
Presentazione del programma
L'art. 6 della L.R. 27 giugno 1997, n. 18 "Iniziative per la
promozione dell'integrazione europea e la collaborazione tra i popoli
di tutti i continenti" prevede che "la Giunta regionale predisponga
annualmente un piano di interventi ed iniziative, afferenti i vari
settori di attivita' regionale, finalizzati a rafforzare la
collaborazione con regioni e territori per i quali siano in vigore
protocolli specifici di collaborazione".
La Giunta regionale, considerato lo stato dei rapporti di
collaborazione in atto e le disponibilita' finanziarie per il 1998,
ritiene opportuno individuare le Regioni ed i territori verso i
quali, in linea prioritaria, deve essere proseguita, nel corso del
1998, l'azione regionale. Tale programma potra' costituire la base di
riferimento per avviare un confronto con gli Enti locali della
regione ed attivare sinergie e collaborazioni sia nell'ambito della
cooperazione europea che nell'ambito della cooperazione e
solidarieta' internazionale. In entrambi tali settori le attivita' di
Comuni e Province si sono andate intensificando sia in relazione al
crescente numero di opportunita' di cofinanziamento nell'ambito di
numerosi programmi comunitari sia nell'ambito della "cooperazione
decentrata" a favore di popoli ed istituzioni di Paesi in via di
sviluppo o di Paesi colpiti da eventi bellici o guerre etniche, come
e' stato recentemente il caso di Bosnia ed Albania.
Quadro normativo e competenze regionali
Il disposto costituzionale e la conseguente individuazione delle
competenze regionali ai sensi dell'articolo 4 del DPR 24 luglio 1977,
n. 616 subordinano l'attuazione di qualsiasi programma o iniziativa
internazionale da parte regionale ad un preventivo coordinamento con
il Governo, titolare della politica estera e gli organismi dello
Stato e degli Enti nazionali operanti all'estero.
Tuttavia, di fronte al proliferare di iniziative regionali volte a
promuovere all'estero la conoscenza della propria realta'
socio-economica e al consolidamento dei rapporti con organismi e
istituzioni comunitarie, con decreto del Presidente della Repubblica
31 marzo 1994 il legislatore ha ulteriormente distinto le attivita'
regionali nell'ambito internazionale in attivita' promozionali
all'estero e attivita' di mero rilievo internazionale. L'esercizio
delle attivita' promozionali, intese quali tutte quelle azioni tese a
favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale, e' subordinato
all'intesa governativa che viene concessa a seguito della
presentazione di uno specifico programma, distinto per settore di
attivita' regionale, da presentare entro il mese di ottobre dell'anno
precedente alla realizzazione dello stesso. Una seconda tipologia di
attivita', l'attivita' di mero rilievo internazionale, comprende una
prima fattispecie delle attivita' di studio e informazione (scambio
di esperienze, partecipazione a conferenze, tavole rotonde e
seminari, visite di cortesia nell'ambito europeo, rapporti
conseguenti accordi o forme associative finalizzati alla
collaborazione interregionale transfrontaliera) che possono essere
svolti senza alcuna formalita' ed una ulteriore tipologia di
attivita' relativa alle visite di cortesia nell'area extra-europea,
gemellaggi, enunciazione di principi e intenti volti alla
realizzazione di forme di consultazione, collaborazione, formulazione
di proposte e prospettazione di problemi di comune interesse,
contatti con le comunita' regionali all'estero per le quali e'
necessario inviare apposita richiesta di autorizzazione governativa
almeno venti giorni prima del suo svolgimento.
Lo specifico ambito di attivita' di cooperazione allo sviluppo e'
invece oggetto della Legge 26 febbraio 1987, n. 49 "Nuova disciplina
della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo", che all'art. 2
autorizza le Regioni e le Province autonome alla realizzazione di
programmi di cooperazione con realta' di Paesi in via di sviluppo,
purche' nell'ambito della politica di cooperazione governativa.
Strumenti regionali attivati
DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
L'attivita' internazionale della Regione e' svolta per il tramite di
specifici strumenti legislativi rispettivamente ai seguenti ambiti:
a) cooperazione allo sviluppo
b) solidarieta' internazionale
c) gemellaggi
d) rapporti con comunita' emigrati emiliano-romagnoli all'estero
e) scambi giovanili internazionali
f) promozione economica all'estero.
a) La L.R. 9 marzo 1990, n. 18 "Partecipazione della Regione
Emilia-Romagna ai programmi statali di cooperazione con i Paesi in
via di sviluppo", disciplina gli interventi che la Regione realizza,
in armonia con la politica di cooperazione governativa, a favore
delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo e per la promozione di
programmi di educazione ai temi dello sviluppo e di informazione sul
territorio regionale. Le azioni di cooperazione possono essere svolte
sia direttamente, avvalendosi delle strutture regionali, che per il
tramite di organizzazioni non governative idonee presenti sul
territorio regionale. Le priorita' geografiche e settoriali di tali
attivita' sono stabilite nel Piano di lavoro relativamente alle
iniziative di cooperazione con i PVS, approvato dal Consiglio
regionale con deliberazione n. 2037 del 28 giugno 1994 e
successivamente integrato con deliberazione n. 636 del 5 giugno 1997.
b) Strettamente connessi a tali interventi sono le iniziative di
solidarieta' internazionale realizzate ai sensi della L.R. n. 5 del 2
aprile 1996 "Interventi a favore di popolazioni colpite da calamita',
conflitti armati, situazioni di denutrizione e carenze
igienico-sanitarie" che consente di affrontare le problematiche
connesse a situazioni di emergenza e di ricostruzione post-bellica e
che ha visto nel corso di due anni di vigenza, concentrare le
attivita' particolarmente su ex-Jugoslavia, Albania, Burundi e
Chiapas. Vanno inoltre ricordate, quale strumento operativo per la
realizzazione di tali interventi, la L.R. 25 febbraio 1992, n. 9
"Utilizzazione per iniziative internazionali di carattere umanitario
e di cooperazione, dei beni delle Unita' sanitarie locali oggetto di
inventariazione cancellati dai rispettivi inventari" e la L.R. 7
novembre 1994, n. 44 "Utilizzo dei beni dismessi da parte degli Enti
pubblici della Regione" che consentono la valorizzazione di
apparecchiature dismesse nell'ambito di progetti di cooperazione e di
solidarieta' internazionale.
c) Il crescente numero di iniziative di cooperazione e azioni di
solidarieta' svolte da Enti locali del territorio emiliano-romagnolo
a favore di realta' di Paesi emergenti, noto anche come "cooperazione
decentrata", accanto al proliferare dei rapporti che gli Enti locali,
nell'ambito di gemellaggi istituzionali o per iniziative di soggetti
privati del loro territorio, hanno avviato con realta' europee, ha
portato alla recente adozione della L.R. 27 giugno 1997, n. 18
"Iniziative per la promozione dell'integrazione europea e la
collaborazione tra i popoli di tutti i continenti" che attiene
l'ambito dei rapporti di collaborazione in corso con Regioni e
territori di altri Stati dell'Unione Europea e del mondo e promuove
attivita' di gemellaggio da parte di Enti locali della regione.
d) La L.R. 21 febbraio 1990, n. 14 "Iniziative regionali a favore
dell'emigrazione e dell'immigrazione" e successive modifiche ed
integrazioni prevede interventi a favore dei cittadini
emiliano-romagnoli emigrati all'estero e consente, tra l'altro, la
realizzazione di iniziative promozionali della realta'
emiliano-romagnola nelle realta' estere dove si concentra
maggiormente la presenza di comunita' di emigrati emiliano-romagnoli.
e) La L.R. 25 agosto 1986, n. 30 "Intervento per la promozione della
pratica sportiva e delle attivita' motorie e ricreative nel tempo
libero" prevede, tra l'altro, il sostegno ad iniziative realizzate da
Enti locali della regione, da associazioni e privati relative a
scambi giovanili internazionali previsti nei protocolli di intesa tra
i diversi Paesi o approvati dal Ministero degli Affari Esteri, in cui
sia espressamente prevista la reciprocita' da realizzarsi nel periodo
massimo di un biennio.
f) Vanno, infine, ricordate la L.R. 4 luglio 1983, n. 21 "Attivita'
di promozione economica ed istituzione della Commissione regionale
per le attivita' di promozione economica e fieristiche" che sostiene
programmi di promozione economica di enti e associazioni economiche
finalizzati all'attivazione di rapporti di collaborazione
economico-produttiva e per la partecipazione a manifestazioni
fieristiche e la L.R. n. 16 del 21 marzo 1995 "Promozione economica
dei prodotti agricoli ed alimentari regionali" che sostiene progetti
di promozione economica di prodotti regionali promossi da consorzi di
produttori.
PARTECIPAZIONE A ORGANISMI INTERREGIONALI SOVRANAZIONALI
Un'analisi dell'azione della Commissione europea in attuazione di
specifiche politiche comuni (coesione economico-sociale, ricerca,
ambiente, formazione professionale ed altre) evidenzia la tendenza
ormai a considerare la cooperazione interregionale e la
partecipazione di piu' partners europei, quale condizione
privilegiata e a volte vincolante per l'attuazione di programmi e
progetti cofinanziati dall'Unione Europea.
Accanto a queste iniziative e, in alcuni casi, a supporto di tali
attivita', sono stati creati nel corso di questi ultimi anni vari
organismi interregionali a carattere geografico e/o tematico. Oltre
alla propria partecipazione istituzionale al Comitato delle Regioni,
per il quale si ricorda il recente ingresso della Regione quale
membro titolare, anche la Regione Emilia-Romagna, per le crescenti
esigenze di curare e approfondire rapporti di collaborazione con
omologhe realta' europee rilevate all'interno dell'Amministrazione
regionale, ha aderito ad alcuni di tali organismi associativi
internazionali. Si ricordano qui, per la loro valenza:
- l'Assemblea delle Regioni d'Europa (ARE), organismo creato nel 1985
e con sede a Strasburgo (F), che raggruppa circa 300 regioni europee,
anche non appartenenti all'Unione Europea. Fra i principali obiettivi
della propria azione, l'ARE persegue quelli di promuovere il
regionalismo in tutti i Paesi d'Europa e farsi portavoce politico
organizzato di tutte le Regioni europee nei confronti delle
Istituzioni dell'Unione Europea e di altri organismi internazionali
europei quali il Consiglio d'Europa.
Pur non essendo un organismo istituzionale, l'ARE rappresenta un
notevole numero di Regioni e possiede una capacita' organizzativa e
gestionale di iniziative, alcune delle quali affidatele direttamente
dalla Commissione Europea (esempio PACTE - Programma di scambio di
esperienze fra Enti locali e regionali);
- la Comunita' di lavoro Alpe-Adria che nasce a Venezia il 20
novembre 1978 con la firma di un protocollo d'intesa fra i
rappresentanti di 19 istituzioni regionali italiane, austriache,
tedesche, ungheresi, la Slovenia e la Croazia.
L'obiettivo che persegue e' l'attivazione di nuove forme di
collaborazione a partire da caratteristiche comuni che risalgono a
connessioni storiche, a legami economico-geografici, ad elementi di
coesione in vari campi della cultura.
L'attivita' copre aree di lavoro relative a territorio e ambiente,
trasporti, economia, turismo, cultura e sport, agricoltura e foreste,
sanita' ed affari sociali;
- la Conferenza delle Regioni periferiche marittime d'Europa (CRPM),
fondata a Saint-Malo' (Bretagna - F) nel giugno 1973 da delegazioni
di 23 regioni tedesche, danesi, britanniche, irlandesi, francesi,
italiane, spagnole, portoghesi e norvegesi, attualmente conta oltre
100 regioni aderenti appartenenti a 13 Stati europei. La CRPM
persegue l'obiettivo generale di affermare le regioni come
interlocutori nello scenario istituzionale europeo e come parti
integranti nella definizione ed attuazione delle strategie di
sviluppo dei loro territori;
- il Centro delle Regioni euromediterranee per l'ambiente (CREA),
costituito nel marzo 1995 a Marsiglia da parte di 20 Regioni
mediterranee dell'Unione Europea. Lavora in stretta collaborazione
con la Commissione intermediterranea della CRPM. Obiettivo del CREA
e' di contribuire a sviluppare una politica armoniosa dell'ambiente
mediterraneo su scala regionale partecipando a programmi comunitari a
tal fine attivati;
- la Rete delle aree e delle citta' metropolitane (METREX) e' stata
costituita a Glasgow nell'aprile del 1996 da rappresentanti di 50
Regioni metropolitane. E' una rete europea che si propone di
facilitare gli scambi di esperienze, di informazioni e di competenze
tecniche fra le Regioni metropolitane europee al fine di promuovere
la reciproca comprensione di interessi comuni, di adottare azioni di
cooperazione in supporto alla politica europea di coesione.
PROTOCOLLI DI COLLABORAZIONE
L'attivita' regionale trova espressione, oltre che nel mantenimento
di rapporti e relazioni di scambio e di approfondimento delle
reciproche realta' con omologhe istituzioni europee ed extra-europee,
nella sottoscrizione di Protocolli di collaborazione che possono
riguardare materie di competenza regionale e che costituiscono un
quadro di riferimento per l'individuazione della priorita' di azione
comune, dei soggetti attuatori degli interventi e delle modalita' di
realizzazione.
QUADRO DEI RAPPORTI IN CORSO
Si elencano di seguito le realta' ed i territori con i quali la
Regione Emilia-Romagna ha attivato a partire dal 1990 o sta attivando
accordi di collaborazione, nonche' i Paesi e i territori interessati
da azioni di cooperazione e per i quali non sono attivi specifici
accordi di cooperazione.
Protocolli
- Regione Pays de la Loire - 1991 (Francia)
- Land Hessen - 1992 (Germania)
- Comunidad Valenciana - 1992 (Spagna)
- Prefettura di Elbasan - 1996 (Albania)
- Regione Odessa - 1996 (Ucraina)
- Cantone di Mostar - 1996 (Bosnia Erzegovina)
- Prefettura di Ibaraki - 1990 (Giappone)
- Provincia di Liaoning - 1994 (Cina)
- Ministero della Sanita' dell'Uruguay - 1997/1999
- Provincia dell'Eastern Cape e Western Cape - 1997 (Sudafrica).
Protocolli in corso di perfezionamento
- Stato di San Paolo (Brasile)
- Stato di New York (USA)
- Contea di Cook (Stato dell'Illinois - USA)
- Provincia di Buenos Aires (Argentina)
- Voivodato di Breslavia (Polonia)
- Regione di Ekaterinburg (Russia).
Azioni di cooperazione
- Striscia di Gaza, Nablus e Jenin (Palestina)
- Province di Thua Thien Hue', Quang Binh, Quang Tri (Vietnam)
- Brasile, Uruguay, Venezuela, Panama e Costa Rica - cooperazione in
campo psichiatrico con l'OMS-OPS- 1997/2000
- Cuba - cooperazione in campo sanitario
- Etiopia - cooperazione in campo socio-sanitario
- Eritrea - cooperazione in campo socio-sanitario.
Programma di lavoro 1998
Introduzione
La presente proposta di programma individua per l'anno 1998 alcuni
territori prioritari dell'azione regionale in ambito europeo ed
internazionale.
La scelta della Giunta privilegia, in questo primo anno di entrata in
vigore della legge regionale, i territori europei ed extraeuropei che
hanno dato origine a collaborazioni particolarmente significative che
possono, a tal fine, svolgere una funzione "trainante" nei confronti
di nuove iniziative.
La Giunta considera inoltre come parte integrante del programma
l'attivita' finalizzata all'individuazione di nuove aree
territoriali, al perfezionamento degli accordi di collaborazione ed
all'individuazione dei rispettivi strumenti di cooperazione con il
supporto fornito dal Servizio Politiche europee e Relazioni
internazionali, anche attraverso lo strumento del gruppo di lavoro
interdirezioni sulle attivita' di rilievo internazionale, costituito
con determinazione n. 9787 del 31 ottobre 1997 del Direttore generale
alla Presidenza della Giunta.
Il Servizio assicurera' inoltre ai Comuni della regione, se
richiesto, un supporto operativo per l'individuazione, ai fini
dell'attuazione di gemellaggi istituzionali, di Comuni e realta'
locali nelle regioni europee ed in modo particolare nelle regioni
partner.
La Regione contribuira' ad assicurare l'informazione sulle
opportunita' finanziarie che l'Unione Europea offre attraverso
l'attuazione di programmi ed azioni comunitarie che prevedono in
particolar modo la collaborazione fra Enti locali delle diverse
Regioni europee e che cominciano ad essere avviati in questo campo
anche in relazione a realta' extra-europee.
Particolare attenzione sara' dedicata al tema dell'allargamento
dell'Unione Europea, ai processi di adesione dei nuovi Stati membri
e, nell'ambito delle strategie di pre-adesione, alle possibilita' di
finanziamento della Unione Europea di assistenza istituzionale tra
realta' regionali e locali.
Priorita' nell'ambito dell'Unione Europea
FRANCIA
1) PAYS DE LA LOIRE
Capoluogo: Nantes
Caratteristiche regionali: situata fra l'Atlantico e il bacino di
Parigi, la Regione dei Pays de la Loire ha una superficie di 32.000
kmq, e' suddivisa in 5 dipartimenti (Loire-Atlantique, Maine et
Loire, Mayenne, Sarthe e Vande'e). Ha una popolazione di 3 milioni di
abitanti con una densita' di 100 abitanti per kmq.
Protocollo di intesa e settori di collaborazione:
- siglato il 3 dicembre 1991 e rinnovato il 3 aprile 1995;
- economia, ricerca, ambiente, istruzione, insegnamento e formazione,
analisi delle politiche.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
- collaborazione su progetti nei settori turistico-culturale,
formazione professionale e scuola, programmazione e pianificazione,
agricoltura;
- scambio di informazioni sulle politiche del sistema del trasporto,
dell'organizzazione portuale, di bilancio, delle attivita' produttive
e promozionali all'estero.
GERMANIA
2) LAND HESSEN
Capoluogo: Wiesbaden
Caratteristiche regionali: situata nella parte ovest della Germania
centrale. Confina con il Baden Wurttemberg, il Reno-Palatinato, il
Nord-Reno Westfalia, la Bassa Sassonia, la Turingia e la Baviera. Ha
una superficie di 21.114 kmq ed una popolazione di 5.660.000 abitanti
e suddivisa in 3 distretti amministrativi: Darmstadt, Giessen,
Kassel.
Protocollo di intesa e settori di collaborazione:
- siglato il 29 luglio 1992;
- cultura, ricerca, tecnologia, economia, commercio, industria,
ambiente, educazione e servizi sociali.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
- compartecipazione alla Fondazione della "Scuola di Pace di
Montesole", istituzione nata dalla collaborazione di Enti pubblici ed
organismi di volontariato del territorio regionale finalizzata alla
promozione e realizzazione di iniziative di formazione ed educazione
volte ad affrontare i conflitti in modo non violento, al rispetto dei
diritti fondamentali di donne ed uomini ed al disarmo e transarmo;
- supporto ai Comuni per la ricerca di partners nella Regione
straniera e viceversa.
Priorita' nell'ambito extra Unione Europea
Area Balcanica
ALBANIA
3) PREFETTURA DI ELBASAN
Capoluogo: Elbasan
Caratteristiche regionali: la Prefettura di Elbasan e' divisa in 4
province: Elbasan, Peqin, Librazhd e Gramsh. La regione di Elbasan e'
situata nella zona centrale dell'Albania, ha una superficie di 3.292
kmq con una popolazione di 259.196 abitanti. E' una delle aree piu'
povere del Paese.
Protocollo di intesa e settori di collaborazione:
- siglato il 2 dicembre 1996;
- economia, attivita' produttive, ricerca scientifica e tecnica,
cultura e ambiente.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
- cooperazione internazionale nel settore sanitario: sostegno al
progetto di riabilitazione dell'ospedale di Elbasan;
- assistenza istituzionale: realizzazione di un progetto di
formazione del personale e di assistenza tecnica alle amministrazioni
della Prefettura e del Comune di Elbasan finalizzata ad assistere i
quadri amministrativi nell'opera di avvio della informatizzazione di
alcuni servizi demografici e dei lavori pubblici;
- realizzazione di un programma di formazione ed assistenza tecnica
nel settore agro-industriale finalizzato a migliorare le condizioni
di vita della popolazione, innalzandone il livello occupazionale ed
il reddito derivante dalle attivita' produttive nel settore
dell'olivicoltura.
4) ALTRE AREE DELL'ALBANIA
Altre iniziative saranno realizzate a Valona, dove, in collaborazione
con la cooperazione italiana e con numerosi altri Enti locali
italiani, sara' realizzata una scuola elementare/media ed a Tirana
dove sara' sostenuta la realizzazione di un centro di documentazione.
BOSNIA-ERZEGOVINA
5) CANTONE DI MOSTAR-TUZLA-BANJA LUKA (Repubblica Srpska)
Mostar e' citta' simbolo della guerra in ex-Jugoslavia. La citta' e'
stata amministrata dall'Unione Europea fino a luglio 1996 senza
riuscire ad ottenere il rispetto degli accordi previsti dall'accordo
di Dayton. La citta' e' ancora oggi divisa in due dal punto di vista
sociale ed etnico: con due Consigli comunali, due Camere di
Commercio, due Universita'. La ripresa economica e' ancora pressoche'
inesistente e le poche imprese sopravvissute alla guerra hanno
drasticamente ridotto il numero dei dipendenti. I rifugiati
rappresentano i 2/3 della popolazione. Le conseguenze della guerra
sono particolarmente pesanti a Mostar ovest dove l'80% degli edifici
e' stato distrutto nel corso del conflitto.
Protocollo di intesa e settori di collaborazione:
- siglato nell'autunno del 1996;
- azioni di solidarieta', cooperazione decentrata, azioni di
rafforzamento istituzionale.
Programma delle attivita' future di collaborazione a Mostar e in
altre localita' bosniache:
- prosecuzione attivita' del Centro operativo costituito nel 1996
assieme alle Regioni Marche e Toscana;
- realizzazione di progetti nel settore sociale, sanitario e
psichiatrico a Mostar, Tuzla e Banja Luka;
- progetti per lo sviluppo di nuova imprenditoria giovanile e la
ripresa di gruppi musicali a Mostar e Tuzla;
- prosecuzione invio beni dismessi CISPEL;
- promozione della piccola e media impresa a Mostar e Tuzla;
- realizzazione di due progetti pilota Incubatore a Mostar e Tuzla.
Est Europa
UCRAINA
6) REGIONE DI ODESSA
Capoluogo: Odessa
Caratteristiche regionali: situata nel sud dell'Ucraina e a confine
con Moldavia, Romania, Bulgaria e Turchia, ha circa 300 km. di costa
sul mar Nero. Il territorio e' di 33.300 kmq. circa che corrisponde
al 5,5% del territorio dell'Ucraina, ha una popolazione di 2.596.500
abitanti. La regione e' suddivisa in 26 distretti agricoli, 18
citta', 33 borghi urbani, 1.143 villaggi rurali.
Protocollo di intesa e settori di collaborazione:
- siglato il 22 ottobre 1996;
- scambi di informazioni su settori sociali, istituzionali e
produttivi, collaborazioni con organizzazioni sociali e culturali,
Enti locali e Istituti di universita', progetti di cooperazione
piccole e medie imprese, ambiente agricoltura, artigianato, turismo,
cultura e formazione.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
Progetti di cooperazione: nel settore agricolo (sperimentazione nuove
colture), nel settore ambientale per lo sviluppo energie alternative
e per lo studio dei problemi connessi all'inquinamento industriale,
nel settore industriale per un centro per lo sviluppo delle PMI nel
settore tessile.
POLONIA
7) VOIVODATO DI BRESLAVIA
Capoluogo: Wroclaw
Caratteristiche regionali: situata nella parte sud-occidentale della
Polonia, occupa il 2% dell'intera area nazionale ed e' popolata da
circa un milione di persone. Fanno parte del Voivodato 17 citta' e
908 comuni.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
Realizzazione di scambi di esperienze e di avvio di collaborazioni
nei settori:
- piccole e medie imprese, con particolare attenzione
all'agricoltura;
- cultura e formazione;
- turismo e sport;
- protezione dell'ambiente;
- settore socio-sanitario.
Area mediterranea
PALESTINA
8) STRISCIA DI GAZA
Caratteristiche regionali: il territorio di Gaza e' di 378 kmq.,
conta 800.000 abitanti quasi tutti palestinesi, vi si trovano otto
campi profughi e una ventina di insediamenti con 5.000 coloni ebrei.
9) NABLUS
Caratteristiche della localita': citta' della Cisgiordania, conta
220.000 abitanti.
10) JENIN
Caratteristiche della localita': situata nel nord della Cisgiordania,
dal settembre del 1995 e' sotto il controllo dell'Autorita' nazionale
palestinese. Ha una popolazione di 250.000 abitanti, suddivisi tra la
citta', i villaggi rurali e un campo profughi situato nel distretto.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
- realizzazione di un progetto di appoggio alla creazione e sviluppo
di micro-imprese agricole nel distretto di Jenin, finalizzato a
migliorare la capacita' produttiva della popolazione femminile e
giovanile delle zone rurali, attraverso l'accesso a sistemi di
credito agevolato, per finanziare attivita' che consentano il
miglioramento delle condizioni di vita attraverso l'aumento del
reddito familiare azioni di cooperazione nel settore sanitario, della
formazione professionale e della micro-imprenditorialita';
- creazione di un tavolo "Paese" in collaborazione con Enti locali
dell'Emilia-Romagna per lo sviluppo di azioni di cooperazione
decentrata a favore di Enti locali palestinesi.
Nord America
11) CONTEA DI COOK (Stato dell'Illinois)
Capoluogo: Chicago
Caratteristiche regionali: situata al centro del continente
americano, ha un'area che comprende, oltre alla citta' di Chicago un
totale di 130 comuni e una popolazione di oltre 5 milioni di
abitanti.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
- realizzazione di un desk per lo scambio di informazioni di
carattere economico tramite il Centro estero delle Camere di
Commercio e l'Economic Development Department of Cook County;
- realizzazione di una iniziativa promozionale in collaborazione con
Assessorato Agricoltura, Assessorato Attivita' produttive e con le
province emiliano-romagnole;
- promozione di collaborazioni economico-produttive tra imprenditori
emiliano-romagnoli e della Contea.
13) STATO DI NEW YORK
Capoluogo: New York City
Caratteristiche regionali: e' uno degli Stati piu' popolati degli
USA, con una superficie di 136.583 kmq. con 18.159.000 abitanti,
disegna un triangolo tra il New England e la Pennsylvania, con il
vertice sull'Atlantico e una facciata interna estesissima sui laghi
di Ontario e Erie.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare - avvio di
azioni di collaborazione nei seguenti settori:
- promozione di relazioni e scambi tra le rispettive municipalita',
organizzazioni private, aziende, universita', nei settori economico,
produttivo, scientifico, ambientale e culturale;
- individuazione di specifici programmi di collaborazione nei
settori: piccola e media imprenditoria, ambiente, agricoltura,
turismo, cultura e formazione;
- valorizzazione dei rapporti in corso con le Comunita' italiane ed
emiliano-romagnole nello Stato di New York.
America Latina
ARGENTINA
13) PROVINCIA DI BUENOS AIRES
Capoluogo: Buenos Aires
Caratteristiche regionali: la Provincia che comprende l'area della
capitale Buenos Aires, si estende su 3.000 kmq. con una popolazione
di 12.582.321 abitanti, comprende la regione costiera pianeggiante
fra il Rio de la Plata e Bahia Blanca.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
- scambio di esperienze nel settore tecnico e scientifico;
- collaborazione ed assistenza tecnica nel settore della PMI, del
turismo, dell'ambiente, della cultura e dello sport;
- institution building.
14) ALTRE AREE DELL'ARGENTINA
Ushuhaia
Iniziativa della Consulta per celebrare il cinquantesimo anniversario
dell'emigrazione emiliana a Ushuhaia con una serie di iniziative
culturali.
BRASILE
15) STATO DI SAN PAOLO
Capoluogo: San Paolo
Caratteristiche regionali: il territorio si estende su un'area di
248.256 kmq. con una popolazione di 32.684.000 abitanti. Situato a
sud del Paese, si estende tra l'oceano Atlantico e il fiume Parana'.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare - sigla di un
protocollo di collaborazione per la realizzazione di azioni nei
seguenti settori:
- favorire la realizzazione di joint ventures e trasferimenti
tecnologici tra imprese della regione Emilia-Romagna e lo Stato di
San Paolo;
- trasferimento di studi e ricerche su nuove tecnologie nel settore
meccanico;
- collaborazione tra i reciproci sistemi fieristici, favorendo lo
scambio di esperti tra la Regione Emilia-Romagna e la Segreteria di
Stato alla scienza, tecnologia e sviluppo economico, l'interscambio
di delegazioni commerciali in occasione di specifiche fiere, cosi'
come l'organizzazione di seminari ed eventi di interesse comune;
- scambio di esperienze nel campo della formazione professionale e
dei servizi socio-sanitari;
- promozione di progetti nel campo della formazione, della ricerca e
dell'assistenza tecnica nel settore della pubblica Amministrazione;
- promozione della collaborazione con gli enti di sviluppo economico
del proprio territorio.
16) ALTRE AREE DEL BRASILE
Resende e Porto Real
Iniziativa della Consulta regionale dell'emigrazione e immigrazione a
Resende e Porto Real, per celebrare con una serie di iniziative
culturali in collaborazione con la Provincia di Modena e con i Comuni
interessati, la vicenda storica dell'emigrazione in questa area di
cittadini emiliano-romagnoli originari di Novi di Modena e Concordia.
17) BRASILE, URUGUAY, VENEZUELA, PANAMA E COSTARICA
Programma di assistenza psichiatrica con l'OMS-OPS (1997/2000)
Nel gennaio 1997 e' stato firmato un protocollo di intenti, tra la
Regione Emilia-Romagna e l'Organizzazione panamericana sulla salute
dell'OMS per il triennio 1997/1999, che prevede l'invio di 5 esperti
dei servizi psichiatrici della regione in 5 Paesi latino-americani e
l'ospitalita' di operatori latino-americani in Emilia-Romagna per la
visita e la conoscenza dei servizi psichiatrici della regione. Per
questa seconda attivita' viene previsto un Centro di formazione
presso l'Azienda Unita' sanitaria locale di Imola in accordo con
l'OPS di Washington che verra' realizzato nel mese di ottobre 1998.
18) URUGUAY
Cooperazione in campo sanitario
Nell'ambito di un progetto di cooperazione tecnica, tra la Regione
Emilia-Romagna ed il Ministero della Sanita' pubblica dell'Uruguay si
prevede lo scambio per attivita' seminariali di esperti e di
consulenti dell'Assessorato alla Sanita' e del Ministero di Salute
pubblica dell'Uruguay nel campo della programmazione e organizzazione
e gestione della assistenza sanitaria.
19) CUBA
Cooperazione in campo sanitario
L'intervento prevede la donazione al Ministero della Sanita' pubblica
cubano di cobaltoterapia per il trattamento di tumori di vario tipo,
che si rendera' disponibile da parte Azienda Unita' sanitaria locale
di Reggio Emilia nell'ambito del piano di rinnovamento tecnologico in
corso presso le Aziende Unita' sanitarie locali dell'Emilia-Romagna e
di una seconda macchina, dismessa dalla Azienda Unita' sanitaria
locale di Ancona per la fornitura di pezzi di ricambio.
L'apparecchiatura sara' dotata di una nuova sorgente radioattiva e
sara' installata presso l'Ospedale oncologico di Santa Clara.
Africa
SUDAFRICA
20) PROVINCE DELL'EASTERN CAPE E DEL WESTERN CAPE
Caratteristiche regionali: le Province sono il frutto della
suddivisione della precedente Provincia del Capo, che rappresentava
la piu' grande regione amministrativa del Paese, occupando piu' della
meta' del territorio sudafricano. Si tratta della Regione piu'
meridionale di tutto il continente africano, occupando la punta
estrema del territorio sudafricano che si affaccia sull'Oceano
Indiano a est e sull'Oceano Atlantico a ovest.
Provincia dell'Eastern Cape
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare - sigla di un
accordo di cooperazione e solidarieta' nei seguenti settori:
- promozione di attivita' economiche tra le comunita' svantaggiate,
volte allo sviluppo di un settore imprenditoriale piccolo, micro e
medio nell'economia;
- scambi di esperienze nel campo del sostegno istituzionale allo
sviluppo di piccole imprese e per la creazione di reti, con
particolare riguardo al settore agro-industriale e della pesca, delle
costruzioni, dell'abbigliamento e tessile, metalmeccanico e
turistico;
- trasferimento di know-how, promozione di joint ventures;
- promozione degli investimenti da parte di singole aziende e
consorzi dell'Emilia-Romagna;
- promozione della collaborazione tra enti di promozione e sviluppo
economico delle due Regioni, quali il Centro per il commercio estero
della Camera di Commercio dell'Emilia-Romagna e l'agenzia di sviluppo
dell'Eastern Cape, ASTER e CITER;
- promozione della partecipazione a fiere ed eventi simili.
Provincia del Western Cape
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare - sviluppo di
rapporti di collaborazione nei seguenti settori:
- scambio di informazioni e promozione di missioni
economico-commerciali, con la partecipazione a fiere sia di Camere di
Commercio che di singole aziende;
- collaborazione tra gli Enti di promozione economica dei rispettivi
territori al fine di incoraggiare la cooperazione congiunta volta
alla creazione di joint-ventures;
- promozione della collaborazione tra le Camere di Commercio;
- assistenza tecnica allo sviluppo delle SME in Sudafrica e
promuovere lo scambio di esperienze;
- realizzazione di programmi di formazione nel campo delle tecnologie
alimentari, dell'industria agro-alimentare, dell'abbigliamento e del
tessile;
- promozione della collaborazione nel settore dell'agro-alimentare,
della trasformazione dei prodotti agricoli, del packaging,
dell'industria metalmeccanica e turistica;
- promuovere la collaborazione economico-produttiva tra imprese in
generale, con particolare riguardo ai sopracitati settori e
sottosettori.
21) ETIOPIA
Cooperazione in campo socio-sanitario
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
Regione di Kouteb
Sostegno ad un progetto per la costruzione di un centro di salute
destinato ad una popolazione attiva di 34.000 abitanti e il suo
parziale equipaggiamento; sono inoltre previste attivita' di
formazione continua del personale locale.
Regione del Sud Shoa
Sostegno di un programma di prevenzione e cura di cecita' della
popolazione infantile.
20) ERITREA
Cooperazione in campo socio-sanitario
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
Asmara
Sostegno ad un progetto di sviluppo del servizio di fisio-terapia
dell'Ospedale di Asmara con particolare riguardo alle attivita' di
riabilitazione funzionale degli arti che hanno subito interventi
chirurgici a seguito di traumi bellici o di altri eventi traumatici.
Regione Debub
Sostegno al progetto di promozione igienico-sanitaria, formazione del
personale locale e realizzazione di un pozzo artesiano nel villaggio
di Digsa, con l'obiettivo di contribuire al miglioramento delle
condizioni di salute della popolazione, attraverso la prevenzione
delle malattie, la lotta alla malnutrizione e la salute
materno-infantile.
Asia
VIETNAM
21) PROVINCE DI THUA THIEN HUE', QUANG TRI E QUANG BINH
Caratteristiche regionali:
Provincia di Thua Thien Hue': e' situata al centro del Vietnam, con
una zona costiera di 120 km. Il capoluogo e' Hue', antica capitale
imperiale.
Provincia di Quang Tri: e' situata nella parte settentrionale del
Vietnam centrale, in corrispondenza del diciassettesimo parallelo,
antica demarcazione di confine tra Vietnam del Nord e del Sud. Ha una
superficie di 4.592 km., e' per l'80% montuosa, con una zona costiera
di 68 km., due estuari e molte aree ricche di potenzialita' per lo
sviluppo dell'acquacoltura e della pesca. Ha una popolazione di
547.434 persone.
Provincia di Quang Binh: e' la provincia piu' settentrionale del
Vietnam centrale. La superficie totale e' di 8.037 km. quadrati e'
divisa in sette distretti, di cui tre situati in territorio montano,
per un totale di 148 comuni.
Linee di collaborazione da proseguire e/o da attivare:
assistenza tecnica alle Province centrali per la realizzazione di tre
studi di fattibilita' relativi a tre progetti integrati di sviluppo
nel settore ittico, da finanziare nell'ambito della linea di credito
d'aiuto del Governo italiano, e specificamente:
- prosecuzione del progetto di assistenza istituzionale ai Comitati
popolari che prevede attivita' di assistenza e formazione agli uffici
di sviluppo socio-economico delle tre Province (SDO) e la
prosecuzione delle attivita' di finanziamento di micro-progetti col
sistema del fondo rotativo, gia' avviato negli scorsi anni;
- assistenza istituzionale al Governo vietnamita per la realizzazione
di un programma pilota di aziendalizzazione del sistema sanitario.