n.51 del 06.03.2017 (Parte Prima)

Oggetto n. 4189 - Risoluzione per impegnare la Giunta a intervenire sulla gestione degli incubatoi di valle e sul ripopolamento dei corsi d’acqua riportando a due milioni il numero di avannotti dei fiumi e torrenti della provincia di Piacenza, nonché a coprire i costi per la prosecuzione del progetto di riproduzione delle trote e per la salvaguardia dello storione. A firma dei Consiglieri: Rancan, Molinari, Tarasconi, Foti

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la Regione Emilia-Romagna è competente in materia di pesca professionale nelle acque interne fin dalla sua istituzione. La competenza in materia di pesca professionale in acque marittime, invece, le deriva dalle modifiche al titolo V della Costituzione. Con legge regionale la Regione disciplina la pesca sportiva e ricreativa nelle proprie acque interne;

la Regione Emilia-Romagna promuove l'acquacoltura allo scopo di ridurre il prelievo di prodotti selvatici, necessariamente limitati, e quale attività economica integrativa dei redditi di agricoltori e pescatori.

Considerato che

associazioni di pescatori e associazioni ambientaliste hanno segnalato la mancanza di considerazione del settore della pesca da parte della Regione, da quando tale competenza è stata trasferita dalle Province agli organi superiori.

In particolare vengono denunciati:

- il dimezzamento di ripopolamenti di trota fario;

- disimpegno della gestione degli incubatoi di valle;

- nessun contributo per i progetti di recupero delle specie autoctone come i lucci.

Valutato che

dal 1975 fino a pochi anni fa (sotto gestione provinciale), attraverso la gestione degli incubatoi di valle, ogni anno venivano ripopolati i fiumi e i torrenti della provincia di Piacenza con l'apporto di circa due milioni di avannotti di trota fario, specie fondamentale per l'ecosistema autoctono. Attualmente invece sotto gestione regionale il numero di due milioni si è abbassato a mezzo milione, mettendo in serio pericolo l'intero percorso di ripopolamento affrontato fino ad ora.

Ritenuto che

il progetto di riproduzione delle trote del lago Moo, avviato nel 2002, rischia di non vedere prosecuzione (trote conservate presso una ditta bresciana), così come la conservazione di stock di storioni del Po (di proprietà della Provincia di Piacenza) mantenuti presso il Parco del Ticino, in quanto la Regione non pare corrispondere il costo di mantenimento degli esemplari conservati presso le suddette strutture;

l'alluvione del 2015 ha devastato gli ecosistemi di gran parte dei corsi d'acqua. Ad esempio in Val d'Aveto, colate di detriti hanno cancellato un lavoro di 12 anni di ripopolamento di trote. A ciò non è seguita alcuna dichiarazione o impegno da parte della Regione per porre rimedio a tale situazione.

Impegna il Presidente della Regione Emilia-Romagna e la Giunta regionale,

1. a intervenire in merito alla gestione degli incubatoi di valle e al ripopolamento di trota fario dei corsi d'acqua affinché venga elevato il numero di avannotti immessi nei fiumi e torrenti della provincia di Piacenza;

2. a valutare la possibilità di coprire, per quanto possibile, i costi di mantenimento degli esemplari conservati per la prosecuzione del progetto di riproduzione delle trote del lago Moo e per la salvaguardia dello storione del Po;

3. a intervenire per salvaguardare l'ecosistema fluviale dei corsi d'acqua devastati dall'alluvione del 2015, valutando la possibilità di sostenere progetti di ripopolamento delle specie ittiche locali.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 28 febbraio 2017

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