n. 54 del 31.03.2010 periodico (Parte Seconda)

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di attività di recupero di rifiuti inerti mediante attività di frantumazione e vagliatura da svolgersi all'interno di un fabbricato ubicato a Modena (MO) in Via dalla Costa da parte della ditta Italscavi Srl (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come integrata dal DLgs 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal DLgs 16 gennaio 2008, n. 4)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

1) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, come integrata dal D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal D. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto di “Attività di recupero di rifiuti inerti mediante attività di frantumazione e vagliatura da svolgersi all’interno di un fabbricato ubicato a Modena (MO) in via dalla Costa da parte della Ditta Italscavi S.r.l.” da ulteriore procedura di VIA a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:

a. per minimizzare gli impatti sull’ambiente, mettere in atto tutti gli interventi e azioni di mitigazione previste nel progetto;

b. in tutte le fasi di lavorazione (scarico rifiuto, carico mulino, frantumazione/vagliatura, carico MPS) il materiale deve presentarsi in condizioni di umidità tali, che sia evitato lo sviluppo di polveri: a tale riguardo deve essere realizzato un adeguato sistema di bagnatura a pioggia della pavimentazione e dei materiali inerti;

c. al fine di evacuare la polvere, il fabbricato deve essere dotato di idonei torrini di estrazione dell’aria da ubicare in copertura, dimensionati in maniera da garantire almeno 2 rinnovi/ora dell’aria ambiente;

d. il mezzo utilizzato per la frantumazione dei rifiuti inerti deve essere dotato di apposita cabina, nella postazione operatore, munita di idonei filtri dell’aria di tipo “assoluto” e i gas di scarico del motore del mulino frantumatore stesso devono essere espulsi in atmosfera mediante tubazione dedicata;

e. la pavimentazione deve essere sistematicamente e periodicamente pulita al fine di rimuovere i depositi di polvere che si generano durante le lavorazioni e deve essere predisposto un sistema per il lavaggio delle ruote degli automezzi in uscita, al fine di evitare il trascinamento all’esterno dell’area produttiva di materiale inerte;

f. l’azienda dovrà comunque provvedere alla pavimentazione delle aree esterne di accesso al fabbricato, che dovranno essere mantenute pulite giornalmente;

g. il basamento su cui appoggerà l’impianto dovrà essere costruito in modo tale da offrire sufficiente garanzia di “smorzamento delle onde” in modo tale da non permetterne la propagazione in ambiente esterno;

h. dovranno essere effettuate delle verifiche periodiche finalizzate alla valutazione nel tempo dei possibili impatti della attività sull’ambiente, ed in particolare:

  • al fine di verificare l’impermeabilità dell’area, dovranno essere effettuati dei campionamenti, eseguendo dei carotaggi in prossimità dell’area di stoccaggio delle materie prime e nella zona di frantumazione rifiuti al fine di verificare la presenza di inquinanti legati all’attività della ditta; tali prove dovranno essere effettuate, a partire dalla data di rilascio dell’autorizzazione, annualmente per i primi tre anni di attività e, qualora gli esiti siano positivi, la periodicità potrà diventare triennale; la Ditta dovrà comunicare ad ARPA Distretto Urbano di Modena le date in cui verranno effettuati i campionamenti a mezzo telefax con un anticipo di almeno cinque giorni lavorativi;
  • relativamente alle polveri aereodisperse, l’azienda dovrà eseguire un monitoraggio delle stesse all’interno del fabbricato con le lavorazioni in corso (movimentazione rifiuti e materie prime, nonché frantumazione) entro i primi tre mesi dal rilascio dell’autorizzazione, poi semestralmente nell’arco della durata dell’autorizzazione; uno dei due monitoraggi annuali dovrà essere eseguito nel periodo estivo in assenza di precipitazioni; la Ditta dovrà comunicare con le modalità sopra descritte ad ARPA Distretto Urbano di Modena le date di esecuzione dei monitoraggi;

i. dovrà essere fornito il dato relativo al volume della vasca per la raccolta delle acque di prima pioggia, non essendo stato fornito all’interno della documentazione inerente la presente procedura di verifica (screening) e dovrà essere realizzato un manufatto ripartitore da installare a monte di detta vasca di prima pioggia con funzione di deviare, in caso di evento meteorico, le acque di seconda pioggia direttamente nella pubblica fognatura delle acque bianche; le acque di prima pioggia dovranno essere recapitate dopo sedimentazione nella fognatura delle acque nere;

j. le operazioni di frantumazione dovranno avvenire esclusivamente nelle fasce orarie comprese tra le ore 08:00 e le ore 12:00 e tra le ore 14:00 e le ore 18:00;

k. durante le lavorazioni e le movimentazioni i portoni posti sul lato ovest dovranno essere mantenuti chiusi;

l. nel caso sia richiesto un ampliamento delle fasce orarie di cui al punto j), o sia necessario mantenere aperti i portoni di cui al punto k) durante le lavorazioni e/o movimentazioni, o il transito degli automezzi aumenti del doppio di quanto previsto (8-10 mezzi in ingresso e altrettanti in uscita), dovrà essere presentata una nuova valutazione di impatto acustico che dimostri il rispetto dei limiti di immissione nel corso della nuova condizione di esercizio;

m. dovrà essere realizzata la valutazione preliminare del rischio chimico in conformità al D. Lgs. n. 81/08, in particolare per esposizione a silice libera cristallina, e successivamente effettuare i campionamenti ambientali di frazione respirabile di polvere;

n. gli spogliatoi dovranno essere idoneamente riscaldati, aerati meccanicamente, arredati con armadietti a doppio scomparto;

2) che resta fermo l’obbligo di acquisire tutte le autorizzazioni, concessioni, intese, licenze, pareri, nullaosta e assensi comunque denominati preordinati alla realizzazione del progetto, con particolare riferimento all’autorizzazione alla realizzazione e alla gestione dell’impianto ai sensi dell’art. 208 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;

3) di trasmettere la presente delibera alla Ditta Italscavi S.r.l.; alla Provincia di Modena; al Comune di Modena; all’ARPA sezione provinciale di Modena; all’AUSL di Modena;

4) di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione;

5) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal D. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, il presente provvedimento di assoggettabilità.

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