n.408 del 27.12.2018 periodico (Parte Seconda)

Oggetto n. 7452 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti dell’Ausl di Bologna affinché, nell’ambito del confronto con la società gestrice dell’Aeroporto di Bologna, sia garantito un potenziamento del Primo Soccorso Sanitario Aeroportuale (PSSA) che preveda la presenza di personale medico h24 ed il costo dell’intero servizio a carico delle società concessionarie del servizio aeroportuale. A firma della Consigliera: Piccinini

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che

l’Enac attraverso delle direttive, traccia delle linee guida sulla sicurezza degli scali e in queste sono compresi anche i presidi sanitari di primo intervento, che obbligatoriamente devono essere attivi sulla superficie aeroportuale dello scalo;

il presidio medico sanitario deve essere attivo h 24, non solo per emergenze come quelle che hanno interessato lo scalo di Bologna, ma anche in caso di atterraggio d’emergenza che può procurare feriti o di qualsiasi altro tipo di avaria del velivolo che possa generare problemi più o meno gravi ai passeggeri;

la composizione è demandata ad ogni singola società di gestione degli scali aeroportuali che in base al volume dei voli e dei passeggeri stabilisce il numero dei medici o delle ambulanze necessarie;

negli aeroporti in gestione totale a società concessionarie il servizio di pronto soccorso è a carico della società stessa;

ogni società di gestione deve presentare un piano di emergenza del proprio scalo, che deve contenere anche le informazioni relative ai presidi medici;

il numero delle ambulanze e la presenza dei medici vengono concordati con le Ausl locali prendendo in esame diversi criteri: dalla grandezza dell’aeroporto alla lontananza dall’ospedale, dal volume dei passeggeri alla disponibilità dei medici;

in base a queste voci viene deciso se in quello scalo deve essere presente in una postazione fissa, anche il medico;

la decisione in merito alla presenza alla composizione dei Presidi medici negli aeroporti, avviene durante la fase d’esame del piano di emergenza, successivamente avvengono controlli da parte dell’Enac sulla base dell’accordo tra le Ausl e società di gestione, per verificare il rispetto del Piano di emergenza e sui protocolli siglati tra Ausl e azienda di gestione dello scalo;

rilevato che

la Società Aeroporto di Bologna ha condotto uno studio relativo alle esigenze dell’utenza dello scalo riguardo all’introduzione di servizi sanitari ulteriori rispetto a quelli in essere attualmente del Primo Soccorso Sanitario Aeroportuale (PSSA);

ogni decisione in merito dovrà essere assunta a seguito di confronto con le Istituzioni e i soggetti normativamente titolati in materia, finalizzata a definire lo schema ottimale di servizio che dovrà essere attivo a decorrere dal 2019, considerando anche il termine naturale del 31/12/2018 dell’attuale convenzione con AUSL Bologna;

i dati del traffico dell’anno 2017 dimostrano che l’aeroporto Marconi di Bologna si posiziona ai primi posti per traffico passeggeri a livello nazionale, pari a quasi 6,3 milioni di passeggeri (+6,7% rispetto al periodo 2016), grazie ad una crescita di tutte le componenti di traffico con vettori di linea a +9,5% e low cost a +5,0%, un risultato conseguito grazie all’introduzione di nuove destinazioni ed al potenziamento di rotte già attive. È inoltre confermata la forte vocazione internazionale dello scalo di Bologna, con i passeggeri su voli internazionali – sia UE che extra-UE – che rappresentano il 76,6% del traffico, rispetto all’incidenza del 75,1% nei primi nove mesi del 2016dati che giustificano la necessità di potenziamento del Primo Soccorso Sanitario Aeroportuale (PSSA).

impegna la giunta regionale

ad attivarsi presso l'AUSL di Bologna e la società gestore dell’Aeroporto “G. Marconi” affinché, nell'ambito del confronto volto a definire lo schema ottimale di servizio che dovrà essere attivo a decorrere dal 2019 presso l'aeroporto stesso e tenuto conto della scadenza 31/12/2018 dell'attuale convenzione con l’AUSL Bologna, che garantisce attualmente tale servizio e l’integrazione del Pronto Soccorso Sanitario Aeroportuale con la rete dell’emergenza/urgenza, sia attentamente valutata l’opportunità di potenziamento del Primo Soccorso Sanitario Aeroportuale (PSSA), con la presenza di personale medico h24 con costo a carico della società concessionaria del servizio aeroportuale”

Approvata all’unanimità dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 26 novembre 2018.

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