n.5 del 09.01.2017 (Parte Seconda)

Approvazione delle schema di accordo "Contratto di Fiume Marecchia" ai sensi dell'art. 15 della L. 241/1990 in attuazione del Protocollo d'intesa per l'elaborazione del "Piano strategico e del contratto di fiume della" sottoscritto il 6/11/2013

 LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Vista la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm. "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" ed in particolare l'art. 15 "Accordi fra pubbliche amministrazioni", che:

- al comma 1 prevede che le amministrazioni pubbliche possano concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

- al comma 2-bis prevede che dal 1 gennaio 2013 gli accordi fra pubbliche amministrazioni siano sottoscritti con firma digitale, pena la loro nullità;

Richiamate:

- la Direttiva 2000/60/CE, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, recepita con il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, avente l'obiettivo di prevenire il deterioramento qualitativo e quantitativo delle acque superficiali e sotterranee e di assicurarne un utilizzo sostenibile;

- la Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni, recepita con il D. Lgs. 23 febbraio 2010, n. 49, avente l’obiettivo di ridurre i rischi di conseguenze negative derivanti dalle alluvioni per la vita e la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale, l’attività economica e le infrastrutture;

- la Convenzione Europea del Paesaggio, ratificata con Legge n. 14/2006, che introduce principi innovativi in materia di tutela del paesaggio, riconoscendone la sua importanza culturale, ambientale, sociale, storica, quale elemento fondamentale a garantire la qualità della vita delle popolazioni;

- la Legge 28 dicembre 2015, n.221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” che all’art. 59 modifica il D.Lgs. 152/2006 aggiungendo l'art.68-bis nel quale si afferma il riconoscimento dei Contratti di fiume quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a scala di bacino e sotto-bacino idrografico e che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree;

Richiamate altresì:

- la L.R. 23 marzo 2000, n.20 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”, che promuove forme di cooperazione e concertazione della pianificazione al fine di sviluppare un efficace sistema di governo del territorio multilivello e un migliore coordinamento nella programmazione e realizzazione degli interventi attuativi;

- la L.R. 9 febbraio 2010, n. 3 “Norme per la definizione, riordino e promozione delle procedure di consultazione e partecipazione all’elaborazione delle politiche regionali e locali” che afferma il diritto a partecipare, di tutte le persone, le associazioni e le imprese che siano destinatarie, singolarmente o collettivamente, delle scelte contenute in un atto regionale o locale di pianificazione strategica, generale o settoriale, o di atti progettuali e di attuazione in ogni campo di competenza regionale, sia diretta che concorrente;

- la L.R. 30 luglio 2015, n.15 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”;

Dato atto che:

- la promozione di una ampia cooperazione e concertazione territoriali trova un suo pieno riconoscimento nei principi fondamentali dettati dalle norme soprarichiamate che condividono la necessità di ricorrere a politiche di gestione integrata e a nuovi strumenti di governance partecipata, capaci di contemperare le diverse istanze ambientali, insediative e produttive per la tutela delle acque e dei territori ad esse connessi;

- i “Contratti di fiume”, come forme di accordo volontario che risultano, oggi, a livello europeo e nazionale, tra gli strumenti più significativi e più rispondenti alle esigenze contemporanee per un’azione efficace di governance dei sistemi paesistico-ambientali legati alle acque e si pongono l’esplicita finalità di attuare, alla scala locale, gli obiettivi di tutela delle acque e dei territori ad esse connessi definiti dalle Direttive 2000/60/CE e 2007/60/CE soprarichiamate;

- la Regione Emilia-Romagna, con deliberazione di G.R. n.1565/2015, ha aderito alla Carta Nazionale dei Contratti di fiume che rappresenta la base per condividere a livello nazionale un nuovo modo di pianificare e gestire le risorse fluviali e i territori ad esse connessi, riconoscendo i Contratti di Fiume come strumenti di programmazione negoziata e partecipata volti al contenimento del degrado eco-paesaggistico e alla riqualificazione dei territori fluviali;

- con Deliberazione di G.R. n. 1629/2015, ha altresì riconosciuto l’importanza dei contratti di fiume nell’ambito della strategia nazionale di adattamento al cambiamento climatico;

Visto il Protocollo d’Intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Rimini, i Comuni di Rimini, Santarcangelo di Romagna, Torriana, Poggio Berni, Verucchio, San Leo, Novafeltria, Maiolo, Sant'Agata Feltria, Talamello, Pennabilli, Casteldelci e l’Associazione Forum Rimini Venture, per l’elaborazione del "Piano Strategico” e del “Contratto di Fiume” della Valmarecchia, approvato con propria deliberazione n. 1591/2013 e sottoscritto il 6 novembre 2013;

Premesso che:

- il sopracitato Protocollo d'Intesa ha dato avvio, nell’ambito del più generale Piano Strategico di vallata, alla sperimentazione di un Contratto di Fiume Marecchia con l’obiettivo di contribuire a promuovere, a livello regionale e locale, il passaggio da politiche di tutela dell'ambiente a più ampie politiche di gestione integrata e partecipata delle risorse paesistico-ambientali, agendo in molteplici settori: tutela degli ambienti naturali, tutela delle acque, difesa del suolo, protezione dal rischio idraulico, tutela e valorizzazione del paesaggio;

- gli Enti firmatari del citato Protocollo hanno concordemente riconosciuto che il fiume Marecchia costituisce l'elemento cardine dell'identità, della cultura e del paesaggio della vallata e che può rappresentare il fattore unificante attraverso il quale rilanciarne l'immagine al livello internazionale;

- in attuazione del Protocollo sopra citato, è stato realizzato un percorso partecipativo che, attraverso una discussione strutturata tra Enti e soggetti istituzionali diversi e un confronto aperto con i cittadini, le organizzazioni e gli imprenditori che vivono ed operano sul fiume, e' giunto ad individuare in modo condiviso obiettivi e modalità di attuazione del Contratto di Fiume Marecchia;

- tale percorso partecipativo, strutturato in tre Fasi di lavoro e articolato in incontri svolti in tutto il territorio vallivo, ha affrontato le questioni legate al fiume e raccolto le istanze emerse dai tavoli partecipati, trattate in tre ambiti tematici: A. usi e sicurezza del fiume; B. fruizione culturale, naturalistica e sportiva; C. qualità ambiente e paesaggio;

- le attività sviluppate nel percorso partecipativo nel suo insieme ed in particolare i risultati prodotti nell'ambito della Fase 3 “Definizione condivisa di proposte progettuali per il Piano di azione del Contratto di Fiume” sono documentati nel “Report di sintesi del percorso” che costituisce l'Allegato 1 al presente schema di Accordo;

- i lavori del percorso partecipativo sono stati supportati da un Tavolo tecnico, insediatosi il 28 maggio 2014 e composto dagli enti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa e dagli altri enti territoriali coinvolti nel governo e nella gestione del fiume: Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Rimini, Unione di Comuni Valmarecchia, Piano Strategico di Rimini e territorio, Autorità di Bacino Marecchia-Conca, Servizio Tecnico di Bacino Romagna, Arpa - Sezione Provinciale di Rimini, Consorzio di Bonifica Romagna, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna;

- la Regione Emilia-Romagna, ha partecipato al Tavolo tecnico con un gruppo di lavoro intersettoriale, istituito con determine dirigenziali 3834/2014 e 6194/2014, costituito dai seguenti servizi: “Pianificazione urbanistica, paesaggio e uso sostenibile del territorio”, “Programmazione territoriale e sviluppo della montagna”, “Mobilità urbana e trasporto locale”, “Parchi e Risorse Forestali”, “Tutela e risanamento risorsa acqua”, “Difesa del suolo, della costa e bonifica”, “Geologico, sismico e dei suoli”, “Aiuti alle imprese”, “Territorio rurale”;

- il Tavolo tecnico ha elaborato un primo Piano di Azione (Allegato 2 del presente schema di Accordo), a carattere sperimentale, con l’obiettivo di dare risposte concrete alle questioni segnalate e cogliere le opportunità individuate dal processo partecipativo, così come riportate nel “Report di sintesi del percorso”;

- il Piano di Azione è suddiviso nei tre ambiti tematici sopra richiamati e contiene, per ciascuno di essi, un primo elenco di azioni operative per l’attuazione del Contratto di Fiume;

- le azioni comprese nel Piano d’Azione sono state selezionate dal Tavolo tecnico in base alla valutazione della compresenza in esse di almeno due aspetti: massima condivisione e congruenza con gli obiettivi generali in capo alle Istituzioni interessate;

Valutato che:

- gli esiti dell’attività svolta, sia nell’ambito del processo partecipativo con la cittadinanza sia nell’ambito del Tavolo tecnico, prefigurano una rilevante innovazione nella modalità di gestione del fiume Marecchia e del suo territorio;

- l’innovazione prefigurata per la gestione del Fiume Marecchia comporta una forte assunzione di responsabilità collettiva e richiede un approccio fondato sulla collaborazione tra soggetti pubblici e privati e sulla integrazione del processo con le opportunità già in essere sul territorio o che possono essere attivate ex novo con gli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale e di settore;

Visto lo Schema di Accordo “Contratto di fiume Marecchia”, allegato parte integrante e sostanziale del presente atto, che si configura come Accordo di collaborazione tra Enti ai sensi dell’art.15 della Legge 241/1990, con il quale le Amministrazioni coinvolte, ciascuna per la propria competenza e con finalità comuni, intendono dare continuità ed implementazione alla modalità innovativa per la gestione del Fiume Marecchia e del territorio ad esso connesso, prefigurata nel percorso partecipato;

Dato atto che:

- lo Schema di Accordo e’ costituito dai seguenti allegati:

  • Report finale del processo partecipato (Allegato 1);
  • Piano d’Azione del Contratto di fiume Marecchia (Allegato 2);

- oggetto del presente Accordo è l’attuazione del Contratto di Fiume Marecchia attraverso la realizzazione di una nuova modalità di gestione del fiume, fondata sulla collaborazione tra enti e strutture pubbliche che interagiscono e operano sullo stesso territorio;

- i soggetti territoriali che hanno promosso il presente Accordo, oltre alla Regione Emilia-Romagna, sono i seguenti: l’Unione di Comuni Valmarecchia, il Comune di Rimini, il Comune di Santarcangelo di Romagna, il Comune di Poggio Torriana, il Comune di Verucchio, il Comune di San Leo, il Comune di Novafeltria, il Comune di Maiolo, il Comune di Talamello, il Comune di Sant’Agata Feltria, il Comune di Pennabilli, il Comune di Casteldelci, il Comune di Badia Tedalda, la Provincia di Rimini, l’Autorità di Bacino interregionale Marecchia-Conca, il Consorzio di Bonifica Romagna, l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna, ARPAE Rimini, l’Associazione Forum Piano Strategico Rimini Venture;

- il presente Accordo mira a consolidare un forte e durevole partenariato tra amministrazioni pubbliche, risorse associative, imprenditoriali e cittadinanza, per valorizzare il fiume Marecchia quale elemento portante della sua valle e quale catalizzatore delle azioni tese alla gestione integrata delle risorse paesistico-ambientali agendo in molteplici settori: tutela degli ambienti naturali, tutela delle acque, difesa del suolo, protezione dal rischio idraulico, tutela e valorizzazione del paesaggio;

- nell’obiettivo di valorizzare il principio di sussidiarietà e nel rispetto delle reciproche competenze e dell’autonomia di gestione, che caratterizzano l’attività di tutti i soggetti pubblici e privati che interagiscono e operano nel territorio, il Contratto di fiume Marecchia intende favorire la cooperazione infra e interistituzionale, l’integrazione e il coordinamento delle risorse finanziarie, umane e dei diversi strumenti di gestione, di pianificazione e di programmazione territoriale, in modo da ottimizzarne l’utilizzo in termini di efficienza ed efficacia;

- il Contratto di fiume Marecchia si attua mediante Piani di Azione; in prima istanza e in via sperimentale, assume come strumento attuativo “pilota” il Piano d’Azione, Allegato 2 al presente Accordo, composto da un primo insieme di 18 azioni definite sulla base delle indicazioni e proposte emerse dal processo partecipativo e da implementarsi, con successivi Accordi operativi specifici per ciascuna Azione, in un arco temporale massimo di tre anni dalla sottoscrizione del presente Accordo;

Valutato che:

- il percorso svolto e gli esiti ottenuti risultano pienamente coerenti con le politiche della Regione Emilia-Romagna finalizzate, in tema di governance dei sistemi paesistico-ambientali legati alle acque, al raggiungimento degli obiettivi di qualità e di sicurezza della risorsa idrica e dei territori connessi, nonché alla loro integrazione e allo sviluppo di sinergie con gli strumenti di pianificazione paesaggistica e urbanistico-territoriale di livello regionale e locale;

- il Contratto di fiume Marecchia, così realizzato corrisponde negli obiettivi, nelle modalità e nei contenuti a quanto previsto dal già citato Protocollo d’Intesa, sottoscritto il 6 novembre 2013;

Ritenuto di:

- condividere finalità, approccio metodologico e contenuti indicati dal presente Schema di Accordo per la realizzazione del “Contratto di fiume Marecchia” quale strumento innovativo di governance dei sistemi paesistico-ambientali legati al corso d’acqua nel preminente interesse pubblico della collettività interessata;

- assicurare l'impegno intersettoriale dell'Amministrazione regionale al fine di promuovere l’attuazione operativa del Contratto di Fiume, sulla base di quanto previsto dal presente Accordo e in prima istanza dal Piano di Azione di cui all’Allegato 2;

- attivare, dato il carattere sperimentale del presente Accordo, per una durata di tre anni dalla sua sottoscrizione, una fase di monitoraggio della realizzazione degli interventi compresi nel Piano di Azione del Contratto di Fiume, con lo scopo di valutare l’efficacia e la praticabilità delle nuove modalità gestionali improntate a criteri di partecipazione e integrazione territoriale;

Visti i provvedimenti con i quali i sopracitati soggetti promotori hanno disposto l’approvazione del presente Schema di Accordo:

  • Unione di Comuni Valmarecchia: delibera di Consiglio n.47 del 28/10/2016;
  • Comune di Casteldelci: delibera del Consiglio n.28 del 4/8/2016;
  • Comune di Maiolo: delibera del Consiglio n.20 del 30/7/2016;
  • Comune di Novafeltria: delibera di Giunta n.65 del 28/5/2016;
  • Comune di Poggio Torriana: delibera di Giunta n.49 del 28/4/2016;
  • Comune di San Leo: delibera di Giunta n.95 del 1/10/2016;
  • Comune di Sant’Agata Feltria: delibera di Consiglio n.31 del 29/7/2016;
  • Comune di Santarcangelo di Romagna: delibera di Giunta n.52 del 10/5/2016;
  • Comune di Talamello: delibera di Consiglio n.33 del 8/8/2016;
  • Comune di Verucchio: delibera di Consiglio n.34 del 11/7/2016;
  • Comune di Rimini: delibera di Giunta n.164 del 17/5/2016;
  • Comune di Badia Tedalda: delibera di Consiglio n.13 del 27/4/2016;
  • Provincia di Rimini: decreto del Presidente n.62 del 20/7/2016;
  • Autorità di Bacino interregionale Marecchia e Conca: delibera del Comitato Istituzionale n.1 del 11/7/2016;
  • Consorzio di Bonifica della Romagna: delibera del Comitato Amministrativo n.85 del 21/4/2016;
  • Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità-Romagna: delibera Comitato esecutivo n.31 del 28/8/2016;
  • ARPAE Emilia-Romagna: Determina dirigenziale n.368 del 2/5/2016;
  • Associazione Forum Piano strategico Rimini Venture: Delibera Assembleare n.30 del 5/7/2016;

Preso atto che il Comune di Pennabilli non ha provveduto a deliberare l’approvazione dell’Accordo in oggetto, cosi come attestato dall’Unione di Comuni Valmarecchia nella delibera di Consiglio sopracitata e che pertanto il Comune di Pennabilli, non é tra i soggetti firmatari del presente Accordo;

Visti:

- la L.R. del 26 novembre 2001, n.43 avente ad oggetto "Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna";

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la delibera di Giunta n. 66/2016 “Approvazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione e del programma per la trasparenza e l’integrità. Aggiornamento 2016-2018”;

- la determinazione del Responsabile del Servizio organizzazione e sviluppo n. 12096 del 25 luglio 2016 “Ampliamento della trasparenza ai sensi dell'art. 7, comma 3, D.Lgs. n. 33/2013, di cui alla D.G.R. 25 gennaio 2016, n. 66”;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e ss.mm.ii.;

- n. 2189 del 21 dicembre 2015 concernente “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;

- n. 56 del 25 gennaio 2016 concernente “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi della L.R. n. 43/2001”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016, concernente “Attuazione prima fase di riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016, concernente “Seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015;

- n. 1107 del 11/7/2016 concernente "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore ai trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale, dell’Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna,e dell’Assessore all’Agricoltura, caccia e pesca;

A voti unanimi e palesi

delibera:

per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente riportate:

1. di approvare, ai sensi dell’art.15 della L.241/1990, lo Schema di Accordo “Contratto di fiume Marecchia” per la realizzazione di uno strumento innovativo di governance del sistema paesistico-ambientale legato al corso d’acqua nel preminente interesse pubblico della collettività interessata, in attuazione del “Protocollo d’Intesa per l’elaborazione del Piano Strategico e del Contratto di Fiume della Valmarecchia” sottoscritto il 6 novembre 2013;

2. di dare atto che il presente Accordo si compone dei seguenti allegati, parte integrante e sostanziale dell’Accordo stesso:

  • Report finale del processo partecipato (Allegato 1);
  • Piano d’Azione del Contratto di fiume Marecchia (Allegato 2);

3. di dare mandato all’Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna o al Direttore generale cura del territorio e dell’ambiente, quale suo delegato, a rappresentare la Regione Emilia-Romagna in sede di sottoscrizione del presente Accordo e ad apportare le eventuali correzioni e modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie;

4. di autorizzare la Direzione generale cura del territorio e dell’ambiente a predisporre gli atti inerenti e conseguenti il presente Accordo e ad assicurare l’impegno intersettoriale dell’Amministrazione regionale, mediante le proprie strutture tecniche, a supporto della Struttura di Gestione e del Tavolo tecnico, previsti rispettivamente agli artt. 6 e 7 del presente Accordo, al fine di promuovere l’attuazione operativa del Contratto di Fiume Marecchia;

5. di dare mandato alla Direzione generale cura del territorio e dell’ambiente di attivare, dato il carattere sperimentale del presente Accordo, per una durata di tre anni dalla sua sottoscrizione, una fase di monitoraggio della realizzazione degli interventi compresi nel Piano di Azione del Contratto di Fiume, con lo scopo di valutare l’efficacia e la praticabilità della nuova modalità gestionale improntata a criteri di partecipazione e integrazione territoriale;

6. di stabilire che il presente provvedimento non comporta impegni di spesa a carico del bilancio regionale e che non saranno erogati compensi o rimborsi ai componenti di eventuali gruppi di lavoro o agli altri soggetti eventualmente chiamati a partecipare per lo svolgimento di tutte le attività previste dal presente atto;

7. di stabilire che il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione previsti dall’art. 23 del D.Lgs. n. 33/2013 e s.m.i., ai sensi di quanto previsto dalla D.G.R. n. 66/2016;

8. di rendere il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi di legge;

9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

Schema di Accordo "Contratto di Fiume Marecchia” ai sensi dell’art. 15 della L. 241/90 in attuazione del “Protocollo d’Intesa per l’elaborazione del Piano Strategico e del Contratto di Fiume della Valmarecchia” sottoscritto il 6/11/2013.

In data odierna,

TRA

l’Unione di Comuni Valmarecchia, il Comune di Rimini, il Comune di Santarcangelo di Romagna, il Comune di Poggio Torriana, il Comune di Verucchio, il Comune di San Leo, il Comune di Novafeltria, il Comune di Maiolo, il Comune di Talamello, il Comune di Sant’Agata Feltria, il Comune di Pennabilli, il Comune di Casteldelci, il Comune di Badia Tedalda, la Provincia di Rimini, la Regione Emilia-Romagna, l’Autorità di Bacino interregionale Marecchia-Conca, il Consorzio di Bonifica Romagna, l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna, ARPAE Rimini, l’Associazione Forum Piano Strategico Rimini Venture,

PREMESSO CHE

- il 6 novembre 2013, tra i Comuni di Pennabilli, Casteldelci, Talamello, Sant’Agata Feltria, Novafeltria, San Leo, Maiolo, Verucchio, Torriana, Poggio Berni, Santarcangelo di Romagna, Rimini, la Provincia di Rimini, la Regione Emilia-Romagna, l’Associazione Forum Rimini Venture, è stato sottoscritto il “Protocollo d’Intesa per l’elaborazione del Piano Strategico e del Contratto di Fiume della Valmarecchia”, che viene assunto quale premessa e parte integrante del presente Accordo; - tale protocollo ha dato il via, nell’ambito del più generale Piano Strategico di vallata, alla sperimentazione di un Contratto di Fiume Marecchia con l’obiettivo di contribuire a promuovere, a livello regionale e locale, il passaggio da politiche di tutela dell'ambiente a più ampie politiche di gestione delle risorse paesistico-ambientali, agendo in molteplici settori: tutela degli ambienti naturali, tutela delle acque, difesa del suolo, protezione dal rischio idraulico, tutela e valorizzazione del paesaggio; - tra gli altri assunti, il Protocollo ha riconosciuto che il fiume Marecchia costituisce concordemente l'elemento cardine dell'identità, della cultura e del paesaggio della vallata e può rappresentare il fattore unificante attraverso il quale rilanciarne l'immagine al livello internazionale; - il protocollo ha sancito, inoltre, che la valle del Marecchia rappresenta altresì uno straordinario valore ambientale del territorio che spazia dalla grande risorsa acqua, alle caratteristiche geomorfologiche, a quelle naturali.

DATO ATTO CHE

- In attuazione del Protocollo d’Intesa sopra citato, è stato realizzato un percorso partecipativo finalizzato a:

  • individuare in modo condiviso obiettivi e modalità di attuazione del Contratto di Fiume Marecchia;
  • promuovere una discussione strutturata e intersettoriale tra Enti e soggetti istituzionali diversi;
  • avorire un confronto tra cittadini, organizzazioni e attori tecnici che operano sul governo del fiume;

- tale percorso è stato strutturato in tre fasi di lavoro sulla base di altrettanti approcci metodologici:

  • Analisi partecipata e mappatura dei punti di forza e delle criticità del fiume e del suo contesto (fase 1);
  • Confronto e valutazione partecipata di scenari, soluzioni e idee (fase 2);
  • Definizione condivisa di proposte progettuali per il Piano di Azione del Contratto di Fiume (fase 3);

- il percorso partecipativo si è articolato in 10 incontri, svolti in tutto il territorio vallivo, ha affrontato le tematiche del fiume e raccolto le istanze emerse dai tavoli partecipati, ripartite in tre ambiti tematici: A. usi e sicurezza del fiume; B. fruizione culturale, naturalistica e sportiva; C. qualità ambiente e paesaggio; - il percorso partecipativo nel suo insieme e in particolare i risultati della Fase 3 ovvero la definizione condivisa di proposte progettuali per il Piano d'Azione sono documentati nel “Report di sintesi del percorso” (allegato 1. del presente Accordo) assunto quale premessa e parte integrante del presente Accordo; - in termini di risultati il percorso ha prodotto l’individuazione di 25 obiettivi e di 100 proposte di azioni, riconducibili ai tre ambiti tematici sopracitati nella seguente proporzione: 29 azioni per il tema A. Usi e sicurezza del Fiume, 39 azioni per il tema B. Fruizione Culturale Naturalistica e Sportiva, 32 azioni per il tema C. Qualità ambiente e paesaggio; - al fine di dare risposta alle istanze emergenti dai tavoli partecipati e, su questa base, di delineare un quadro di azioni capaci di produrre innovazione nella modalità di valorizzazione e gestione del fiume Marecchia, i lavori del percorso partecipativo sono stati supportati da un Tavolo Tecnico, composto dagli enti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa e dagli altri enti territoriali coinvolti nel governo e nella gestione del fiume: Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Rimini, Unione di Comuni Valmarecchia, Piano Strategico di Rimini e territorio, Autorità di Bacino Marecchia-Conca, Servizio tecnico di Bacino Romagna, Arpae Rimini, Consorzio di Bonifica Romagna, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna; - la Regione Emilia-Romagna ha partecipato al tavolo tecnico con un gruppo di lavoro intersettoriale (Det. n. 3834/2014) costituito dai seguenti servizi: “Pianificazione urbanistica, paesaggio e uso sostenibile del territorio”, “Programmazione territoriale e sviluppo della montagna”, “Mobilità urbana e trasporto locale”, “Parchi e Risorse Forestali”, “Tutela e risanamento risorsa acqua”, “ Difesa del suolo, della costa e bonifica”, “Geologico, sismico e dei suoli”, “Aiuti alle imprese”, “Territorio rurale”; - il Tavolo tecnico ha elaborato un primo Piano di Azione (allegato 2. del presente Accordo) a carattere sperimentale con l’obiettivo di dare risposte concrete alle questioni segnalate e cogliere le opportunità individuate dal processo partecipativo, così come riportate nel “Report di sintesi del percorso”; - il Piano di Azione, assunto quale parte integrante e sostanziale del presente Accordo, è suddiviso nelle stesse tre tematiche affrontate nell’ambito dei tavoli partecipati e contiene, per ciascuna di esse, un primo elenco di azioni operative per l’attuazione del Contratto di Fiume; il Piano è altresì concepito per mettere in relazione e sinergia le diverse azioni individuate; - le azioni sono state selezionate dal Tavolo Tecnico in base alla valutazione della compresenza in esse di almeno due aspetti: massima condivisione e congruenza con gli obiettivi generali condivisi con le Istituzioni interessate per competenza istituzionale; - le azioni sono descritte mediante schede tecniche che riportano le informazioni essenziali relativamente ai seguenti aspetti: la natura, gli obiettivi, i risultati attesi, le modalità di attuazione, la tempistica programmata, i possibili canali di finanziamento, i soggetti di riferimento (attuatori e partner).

CONSIDERATO CHE

- sia gli esiti dell’attività svolta nell’ambito del processo partecipativo con la cittadinanza, sia quelli dell’attività disciplinare svolta dal Tavolo Tecnico hanno prefigurato una rilevante innovazione nella modalità di gestione del fiume Marecchia; - per la modalità integrata e partecipativa con la quale si è affrontato il rapporto fiume/territorio/paesaggio, il percorso svolto e gli esiti ottenuti risultano pienamente coerenti con le politiche e strategie della Regione Emilia-Romagna finalizzate, in tema di governance dei sistemi paesistico-ambientali legati alle acque, al raggiungimento degli obiettivi di qualità e di sicurezza della risorsa idrica e dei territori connessi, come definiti dalla Direttiva “Acque”(2000/60/CE) e dalla Direttiva “Rischio Alluvioni” (2007/60/CE), nonché alla loro integrazione e allo sviluppo di sinergie con gli strumenti di pianificazione paesaggistica e urbanistico-territoriale di livello regionale e locale; - la Regione Emilia-Romagna ha, peraltro, aderito (con DGR n.1565/2015) alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume, riconoscendoli strumenti volontari di programmazione negoziata e partecipata, che possono contribuire al consolidamento di un sistema di governance a livello di bacino o sottobacino idrografico, ove le azioni per la mitigazione del rischio idraulico e per la corretta gestione delle risorse idriche si integrano con la tutela paesaggistica e la valorizzazione ecologica e fruitiva del sistema fluviale, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree. Con DGR n. 1816/2015 la Regione ha altresì riconosciuto l’importanza dei contratti di fiume nell’ambito degli strumenti per la lotta al cambiamento climatico; - dal 2 febbraio 2016 è entrata in vigore la Legge n. 28 dicembre 2015 n. 221, recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, che introduce misure in materia di tutela della natura e sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, energia, acquisti verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche; tale legge (art. 59) ha dato riconoscimento legislativo allo strumento del Contratti di Fiume;

VALUTATO CHE

- l’innovazione prefigurata per la gestione del Fiume Marecchia comporta una forte assunzione di responsabilità collettiva, sia da parte pubblica che privata;

- tale innovazione richiede, pertanto, un approccio fondato sulla collaborazione tra soggetti pubblici e privati e sulla integrazione del processo con le opportunità già in essere sul territorio o che possono essere attivate ex novo e con gli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale e di settore.

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO, SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1. Premessa

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo.

Art.2. Finalità

Il presente accordo mira a realizzare un forte e durevole partenariato tra amministrazioni pubbliche, risorse associative, imprenditoriali e cittadinanza, nelle sue diverse espressioni, per valorizzare il fiume Marecchia quale elemento portante della sua valle e quale catalizzatore delle azioni tese alla corretta gestione delle risorse dello sviluppo locale.

Art. 3. Oggetto dell’Accordo

Oggetto del presente Accordo è l’attuazione del Contratto di Fiume Marecchia attraverso la realizzazione di una nuova modalità di gestione del fiume, fondata sulla collaborazione tra enti e soggetti diversi, con riferimento a tre ambiti principali di integrazione progettuale: A. usi e sicurezza del fiume, B. fruizione culturale turistica e sportiva, C. qualità ambiente e paesaggio.

Nell’obiettivo di valorizzare il principio di sussidiarietà e nel rispetto delle reciproche competenze e dell’autonomia di gestione che caratterizzano l’attività di tutti i soggetti pubblici e privati che interagiscono e operano nel territorio, il Contratto di fiume Marecchia assume il ruolo di favorire la cooperazione infra e interistituzionale, l’integrazione e il coordinamento delle risorse finanziarie, umane e dei diversi strumenti di gestione, di pianificazione e di programmazione territoriale, in modo da ottimizzarne l’utilizzo in termini di efficienza ed efficacia territoriale.

Art. 4. Modalità di attuazione del Contratto di fiume Marecchia: Piano di Azione e Accordi su azioni specifiche

- Il Contratto di fiume Marecchia si attua mediante Piani di Azione. - In prima istanza e in via sperimentale, viene assunto come strumento attuativo “pilota” il Piano d’Azione di cui all’Allegato 2 del presente Accordo, con i relativi contenuti e le relative schede tecniche che descrivono le singole Azioni da implementarsi in un arco temporale di tre anni dalla sottoscrizione del presente atto, salvo necessità oggettive che saranno valutate dalla Struttura di Gestione. Per ogni Azione prevista dal Piano è individuato un Responsabile dell’attuazione, che ha il ruolo di referente per l’azione stessa.

Per la realizzazione delle attività individuate dal Piano d’Azione di cui all’All.2 le Parti si impegnano a destinare le risorse finanziarie, strumentali e professionali ordinarie già nella propria disponibilità (degli enti coinvolti e del territorio). Resta salva la possibilità di reperire ulteriori risorse finanziarie nell’ambito dei contributi e programmi di finanziamento regionali, nazionali ed europei in relazione alle eventuali necessità effettivamente riscontrate dal Responsabile dell’Azione e, in particolare, per specifiche attività quali: studi preliminari all’attuazione delle azioni, svolgimento e coordinamento dei processi di partecipazione e di networking, attività di supporto per modalità progettuali operative.

Ai fini dell’esecuzione di ciascuna azione verranno stipulati accordi specifici tra le parti interessate, che potranno essere rappresentate anche da soggetti diversi dai firmatari del presente Accordo. Gli Accordi su Azioni specifiche hanno l’obiettivo di definire in maniera operativa e dettagliata, per ciascuna delle azioni del Piano di Azione: dettagli progettuali dell’azione, modalità di esecuzione, fattibilità degli interventi previsti e impegni delle singole parti per la realizzazione degli stessi. La formalizzazione di tali Accordi su Azioni specifiche verrà curata dall’Ente pubblico Responsabile dell’azione oggetto dell’accordo.

Considerata la struttura organizzativa aperta e processuale del “Contratto di fiume Marecchia”, il Piano d’Azione e la sua modalità di realizzazione mediante successivi Accordi su Azioni specifiche può consentire la progressiva inclusione di ulteriori Partner e soggetti territoriali, che possono anche destinare proprie risorse finanziarie e umane all’attuazione dell’Azione specifica.

Art. 5. Impegni delle Parti

- Le Parti si impegnano, ciascuna in base al proprio ambito di competenza, all’attuazione operativa del Contratto di Fiume, sulla base di quanto previsto in prima istanza dal Piano di azione di cui all’Allegato 2. del presente Accordo. - Le parti si impegnano a realizzare le attività e gli interventi indicati dal Piano d’Azione di cui all’All.2 nei tempi previsti, attraverso l’utilizzo di fondi e risorse già nella propria disponibilità nonché attraverso la destinazione di ulteriori finanziamenti in relazione alle eventuali necessità riscontrate in corso di svolgimento delle attività. - Le Parti si impegnano, inoltre, nel proseguire il lavoro congiunto volto a garantire il monitoraggio del processo, la coerenza delle azioni progressivamente realizzate e il supporto tecnico di competenze e conoscenze alla Struttura di Gestione del Contratto di Fiume Marecchia, di cui al successivo art. 6, attraverso il Tavolo Tecnico di cui al successivo art. 7.

Art. 6. Costituzione della Struttura di Gestione del Contratto di Fiume

- In considerazione dell’esigenza di consolidare a livello locale la modalità partecipativa di cura e manutenzione del fiume e del suo territorio, e per le necessità connesse a coordinamento, gestione e monitoraggio operativo del Contratto di Fiume, l’Unione di Comuni Valmarecchia si impegna a costituire la “Struttura di gestione del Contratto di Fiume” in coordinamento con il Comune di Rimini e il Comune di Badia Tedalda.

L’Unione, inoltre, sempre in coordinamento con i suddetti enti, avrà anche il compito di individuare i referenti istituzionali e tecnici che partecipano alla Struttura di gestione del Contratto di Fiume nonché di attivare, con modalità trasparenti, paritetiche, rappresentative e inclusive, il più ampio coinvolgimento partecipativo dei cittadini e loro associazioni.

Art. 7. Tavolo tecnico

Per dare supporto tecnico-scientifico all’azione e alle attività della Struttura di gestione del Contratto di Fiume di cui all’art. 6, viene confermato il Tavolo tecnico già costituito in data 28/5/2014, che fornirà il supporto e le competenze scientifiche necessarie alla progressiva attuazione e al monitoraggio del Contratto di Fiume Marecchia.

Art. 8. Aggiornamenti e adeguamenti del Piano di Azione

In considerazione della natura “aperta” e processuale che caratterizza il Contratto di Fiume, le Parti demandano fin d’ora alla Struttura di gestione del Contratto di Fiume di cui all’art. 6 il compito di effettuare, con cadenza annuale o comunque in base a esigenze rilevate in ordine alle specifiche azioni, una verifica del Piano d’azione, anche in vista degli aggiornamenti e adeguamenti che si renderanno necessari, senza che tali modifiche e integrazioni comportino la necessità di una nuova sottoscrizione del presente Accordo.

Alla scadenza triennale della sperimentazione (o anche quando si ritenga necessario), le Parti, attraverso la Struttura di gestione di cui all’art. 6, effettuano una verifica generale dell’attuazione del Piano d’Azione, apportando le necessarie modifiche e integrazioni alle singole Azioni del Piano, nel rispetto dei principi fissati dal presente Accordo.

Letto, firmato e sottoscritto

in …………………..…....……, il ………………...……...……

Unione di Comuni Valmarecchia, …………………….......……

Comune di Rimini, ……………………......................…........…

Comune di Santarcangelo di Romagna, …………...…….......…

Comune di Poggio Torriana, ………………….........….......……

Comune di Verucchio, …………………..................….......……

Comune di San Leo, …………………............................………

Comune di Novafeltria, ………………................….......………

Comune di Maiolo, …………………..............................………

Comune di Talamello, …………………..........................………

Comune di Sant’Agata Feltria, ……………….....….......………

Comune di Pennabilli, ………………….........................………

Comune di Casteldelci, ………………….......................………

Comune di Badia Tedalda, ………………...........…….......……

Provincia di Rimini, ……………………............................……

Regione Emilia-Romagna, ………………............…….......……

Autorità di Bacino interregionale Marecchia-Conca,...…..........

Consorzio di Bonifica Romagna, …………………….…........…

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità-Romagna,..........

ARPAE Rimini,…………….............................……….......……

Associazione Forum Piano Strategico Rimini Venture,…...........

application/pdf Allegato_1 - 1.3 MB
application/pdf Allegato_2 - 2.9 MB

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