n.376 del 20.11.2019 (Parte Seconda)

Percorso nascita: Indicazioni alle Aziende Sanitarie per garantire la sicurezza del parto con taglio cesareo e la continuità delle cure tra ospedale e territorio a madre e bambino

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- l'art. 2 del D. Lgs. 502/1992, così come successivamente integrato e modificato, che al comma 2 assegna alle Regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività delle Aziende sanitarie destinata alla tutela della salute, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;

- la L.R. 27/89 “Norme concernenti la realizzazione di politiche di sostegno alle scelte di procreazione ed agli impegni di cura verso i figli”;

- la L.R. 26/98 “Norme per il parto nelle strutture ospedaliere nelle case di maternità e a domicilio”;

- la propria deliberazione n. 533/2008, “Direttiva alle Aziende sanitarie in merito al programma percorso nascita”;

- l’Accordo 16 dicembre 2010, ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane sul documento concernente “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo”;

- il punto 10 del paragrafo “Obiettivi condivisi e aree prioritarie di intervento per gli Accordi aziendali” dell’Accordo regionale del 17 dicembre 2008, in attuazione dell’A.C.N., reso esecutivo in data 15 dicembre 2005 mediante l’intesa nella Conferenza Stato Regioni per la disciplina dei rapporti con i medici pediatri di libera scelta;

- la propria deliberazione n. 1377/2013 e relativa circolare attuativa n. 13/2013 che dà indicazioni per la presa in carico della donna a termine della gravidanza da parte del punto nascita;

Premesso che la Regione Emilia-Romagna, attraverso la propria L.R. 29 del 2004 e successive modifiche “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;

Richiamati:

- il Capo I del titolo III del Regolamento regionale n.2 del 29 aprile 2009 “Regolamento di semplificazione delle Commissioni e di altri organismi collegiali operanti in materia sanitaria e sociale in attuazione dell’art. 8 della L.R. 19 febbraio 2008 n. 4” che ridisciplina la Commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita (da ora Commissione “Percorso Nascita”) di cui alla L.R. 26/98;

- la propria delibera n. 361 del 27 marzo 2017 “Nomina dei componenti della Commissione "Percorso Nascita" ai sensi del Regolamento regionale n. 2/2009 e dell'Accordo della Conferenza Unificata del 16-12-2010” con la finalità di assistere la Giunta regionale anche attraverso l’elaborazione di protocolli relativi all’attuazione delle più appropriate ed efficaci modalità organizzative per l’assistenza ostetrica e perinatale;

Considerato che i lavori condotti dalla Commissione “Percorso Nascita” nel periodo 2017-2019 attraverso l’analisi degli indicatori, apposite rilevazioni e sottogruppi di lavoro multidisciplinare con esperti delle Aziende sanitarie, hanno permesso di individuare i seguenti obiettivi per il Servizio sanitario regionale:

1) garantire la continuità delle cure tra ospedale e territorio e, in particolare, un appropriato passaggio in cura della diade madre e bambino al momento della dimissione dal punto nascita;

2) garantire la sicurezza delle donne sottoposte a taglio cesareo e del loro neonato;

Considerato che per il raggiungimento degli obiettivi sopracitati la Commissione “Percorso Nascita” di cui alla delibera n. 361/2017 ha fornito indicazioni a livello regionale con riferimento alle evidenze di letteratura, come da allegato alla presente deliberazione (allegato 1) anche attraverso l’elaborazione dei seguenti documenti, sempre allegati alla presente deliberazione della quale costituiscono entrambi parti integranti e sostanziali:

a) Continuità delle cure. Dimissione della mamma e del bambino dal punto nascita (allegato 2);

b) Buone pratiche clinico-organizzative per il taglio cesareo (allegato 3);

Valutato di altissimo valore il contributo che i lavori della Commissione “Percorso Nascita” portano al miglioramento della qualità assistenziale del percorso nascita, attraverso lo sviluppo delle relazioni, del confronto e del lavoro comune tra i professionisti, il riferimento costante alle linee guida e alle esperienze più qualificate del settore;

Ritenuto pertanto di adottare i documenti sopra elencati, quale riferimento per le azioni che le Aziende sanitarie dovranno mettere in atto per qualificare ulteriormente gli interventi rivolti alla donna/coppia e al neonato nel percorso nascita e le Schede-obiettivo che, per ciascuno degli obiettivi che hanno orientato i lavori della Commissione “Percorso Nascita”, riassumono le modalità operative ed i risultati attesi;

Stabilito che le Aziende, ad avvenuta approvazione del presente atto, debbano attivarsi per definire piani di attuazione di ciascun obiettivo in cui vengano esplicitate le modalità di implementazione delle linee di indirizzo/raccomandazioni e relative fasi/tempi di attuazione, sulla base del contesto locale;

Visti:

- la L.R. 26 novembre 2001 n.43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n.2416 del 29 dicembre 2008 concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007.” e ss.mm., per quanto applicabile;

Richiamati infine:

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.” e ss.mm.;

- la propria deliberazione n. 1123 del 16 luglio 2018 ad oggetto “Attuazione Regolamento (UE) 2016/679: definizione di competenze e responsabilità in materia di protezione dei dati personali. Abrogazione Appendice 5 della delibera di Giunta regionale n. 2416/2008 e ss.mm.ii.”;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 ad oggetto “Approvazione Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”, ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019 - 2021;

Richiamate altresì le seguenti proprie deliberazioni, in tema di riorganizzazione dell’ente Regione e incarichi dirigenziali: n. 193/2015, n. 628/2015, n. 270/2016, n. 622/2016, n. 56/2016, n. 1107/2016, n. 2344/2016; n. 3/2017, n. 477/2017, n. 1059/2018 e n. 1154/2018;

Richiamate inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposti in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamate, infine:

- la determinazione n. 14887/2018 recante “Nomina dei Responsabili del Procedimento del Servizio Assistenza Territoriale, ai sensi degli articoli 5 e ss. della L.241/1990 e ss.mm. e degli articoli 11 e ss. della LR 32/1993”, aggiornata e integrata con determinazione n. 13861/2019 e n. 19191/2019;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute,

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare le Schede-obiettivo (allegato 1) parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, che illustrano gli obiettivi qui sotto elencati:

- garantire la continuità delle cure tra ospedale e territorio e, in particolare, un appropriato passaggio in cura della diade madre e bambino al momento della dimissione dal punto nascita;

- garantire la sicurezza delle donne sottoposte a taglio cesareo e del loro neonato;

2. di approvare i documenti elaborati dalla Commissione “Percorso Nascita”, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:

a) “Continuità delle cure. Dimissione della mamma e del bambino dal punto nascita” (allegato 2);

b) “Buone pratiche clinico-organizzative per il taglio cesareo” (allegato 3);

quale riferimento per le azioni che le Aziende sanitarie dovranno mettere in atto per qualificare ulteriormente gli interventi rivolti alla donna/coppia e al neonato;

3. di stabilire che le Aziende sanitarie assicurino l’applicazione delle indicazioni contenute negli allegati 2) e 3) per il raggiungimento degli obiettivi indicati nella presente deliberazione, meglio descritti all’allegato 1) – Schede- obiettivo, entro e non oltre le date definite dalle Schede-obiettivo stesse;

4. di prevedere che la Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare provvederà, con il supporto della Commissione “Percorso Nascita” regionale, al monitoraggio della loro realizzazione;

5. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

6. di pubblicare il presente atto, comprensivo degli allegati 1), 2) e 3), nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

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