n.51 del 20.02.2019 periodico (Parte Seconda)

Approvazione Schema Protocollo di collaborazione in tema di industrie creative tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lazio

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la Delibera dell’Assemblea legislativa n. 164/2014 “Approvazione della Strategia Regionale per la Specializzazione Intelligente”, successivamente trasmessa e condivisa con la DG Regio della Commissione Europea;

Viste:

- la Legge Regionale 14 maggio 2002, n. 7 e ss.mm.ii. “Promozione del sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico”;

- la legge regionale 16 marzo 2018, n. 2 “Norme in materia di sviluppo del settore musicale”, ed in particolare l’art. 7, in cui è previsto che la Regione sostenga la crescita delle attività musicali di carattere imprenditoriale, nel più ampio contesto delle industrie culturali e creative, quali imprese ad alto potenziale innovativo e di crescita per l’intero sistema economico, occupazionale e sociale, promuovendo, tra l’altro, processi d’integrazione e di sviluppo di rete per il rafforzamento delle competitività delle imprese e delle filiere produttive;

- La legge regionale 23 luglio 2014, n. 20 “Norma in materia di cinema e audiovisivo”, ed in particolare l’art. 5 “Promozione dell’industria e delle attività nel settore multimediale”, in cui è previsto che la Regione sostenga la crescita e il rafforzamento competitivo del settore multimediale, all’interno del più vasto campo delle industrie culturali e creative, promuovendo, tra l’altro, lo sviluppo dell’imprenditorialità lungo tutta la filiera produttiva, anche con l’apporto di nuovi modelli e concetti d’impresa, la creazione di reti d’imprese, luoghi di aggregazione e accelerazione imprenditoriale nelle città;

Visto “Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020”, approvato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2014)9750 del 12/12/2014;

Visto “Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014/2020”, approvato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2015)928 del 12/2/2015;

Vista la delibera dell’Assemblea Legislativa n. 83 del 25/7/2012 “Programma Triennale Attività Produttive e PRRIITT 2012-2015”;

Considerato che:

- le principali istituzioni europee - dalla Commissione Europea, al Parlamento Europeo e alla Banca Europea per gli Investimenti - hanno attribuito alle Industrie Creative un ruolo centrale per un nuovo modello di crescita europea, dinamico, innovativo, sostenibile, aperto e inclusivo;

- nelle migliori esperienze amministrative le politiche per la creatività trovano nel livello regionale ed in quello cittadino uno dei punti di snodo fondamentali, in grado di declinare concretamente gli indirizzi generali nel contesto territoriale in cui si sviluppano le industrie creative;

- il settore delle industrie culturali e creative (in seguito anche le “industrie creative”) è importante per il Lazio - dove nel 2017 ha generato un Valore Aggiunto di quasi 15 miliardi, pari a circa il 8,8% del totale con circa 205 mila occupati, pari al 7,7% degli occupati totali - e per l'Emilia-Romagna, dove nello stesso periodo di riferimento ha generato un Valore Aggiunto di 7,7 miliardi, quasi al 5,5% del totale e conta 134 mila occupati, pari al 6,3% degli occupati totali;

- le Smart Specialisation Strategy della Regione Lazio e dell’Emilia-Romagna hanno individuato, rispettivamente, le “Industrie Creative Digitali” e la “Cultura e Creatività” quali Aree di Specializzazione nelle quali entrambe le Regioni vantano un importante potenziale di sviluppo, con capacità competitiva anche a livello internazionale;

- entrambe le Regioni hanno avviato negli ultimi anni esperienze di policy a sostegno delle Industrie Creative quali, in particolare, per il Lazio i programmi Lazio Creativo, gli interventi di Reindustrializzazione del territorio e il Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni e alle attività culturali, per l’Emilia-Romagna il Clust-ER delle Industrie Culturali e Creative e la rete Creative nell’ambito di Emilia-Romagna Start-up;

- entrambe le Regioni riconoscono e condividono la multidisciplinarietà, l’innovazione e l’internazionalizzazione dei propri settore creativi, quali elementi fondanti delle proprie strategie di sviluppo economico e sociale;

- Lazio e Emilia-Romagna condividono l’intenzione di promuovere i rispettivi settori delle industrie creative, con l’obiettivo di rafforzarne il tessuto imprenditoriale e migliorarne le prospettive a livello occupazionale, in particolare giovanile;

Ritenuto opportuno e di interesse per la Regione Emilia-Romagna promuovere iniziative di scambio di esperienze di iniziative di politica per l’innovazione e di avvio di collaborazioni in materia di ricerca e trasferimento tecnologico al fine di realizzare sinergie vantaggiose tra il sistema regionale ed altri sistemi regionali;

Preso atto della proposta di protocollo di collaborazione elaborata congiuntamente e concordata tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lazio in tema di industrie creative, in allegato parte integrante della presente delibera;

Dato atto che l’implementazione delle attività previste avverrà anche con il contributo di ART-ER, società in house della Regione Emilia-Romagna in via di costituzione per fusione delle attuali ASTER S.c.p.A e ERVET S.p.A. in attuazione della L.R. n. 1/2018, nell’ambito dei propri programmi di attività;

Considerato che la Regione Lazio e la Regione Emilia-Romagna possono sviluppare numerose sinergie sia a livello di condivisione di strategie politiche, che di cooperazione tra i diversi operatori pubblici e privati;

Richiamati inoltre:

- il Decreto Legislativo 14/3/2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 468/2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- la propria deliberazione n. 93/2018 di “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020”, ed in particolare l’allegato B) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020”;

- la propria deliberazione n. 2104/2018 “Linee guida per l'aggiornamento 2019-2021 del piano triennale di prevenzione della corruzione”;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29/12/2008 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della Delibera n.450/2207.” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

- n. 56/2016 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta Regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001”;

- n. 270/2016 avente ad oggetto “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622/2016 avente ad oggetto “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 1107/2016 avente ad oggetto “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta Regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 1059 del 03 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell’ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell’Anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 1123 del 16 Luglio 2018 “Attuazione Regolamento (UE) 2016/679: definizione di competenze e responsabilità in materia di protezione dei dati personali, abrogazione appendice 5 della delibera di Giunta regionale n. 2416/2008 e ss.mm.ii.”;

 Richiamata altresì la Determinazione dirigenziale n. 1174 del 31 gennaio 2017, avente ad oggetto “Conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione anche potenziale di conflitto di interessi;

Su proposta dell’Assessore alle Attività Produttive, Piano energetico, Economia, verde e Ricostruzione post sisma;

Dato atto dei pareri allegati;

A voti unanimi e palesi

delibera

  1. per le motivazioni indicate in premessa che si intendono qui integralmente riportate, di approvare lo “Schema Protocollo di collaborazione in tema di industrie creative”, tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lazio, allegato parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  2. Di dare atto che il Presidente della Giunta o suo delegato procederà alla sottoscrizione del Protocollo di intesa in oggetto, apportando le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie;
  3. Di autorizzare, altresì, il Direttore della Direzione Generale Economia della Conoscenza, del lavoro e dell’impresa:
    1. a nominare con proprio atto i rappresentanti regionali per il Comitato Tecnico di indirizzo congiunto e per la relativa segreteria tecnica;
    2. ad individuare, sulla base degli indirizzi strategici indicati dal Comitato e degli strumenti regionali, le azioni da attuare e le specifiche risorse dedicate;
  4. Di dare atto che l’implementazione delle attività previste avverrà anche con il contributo di ART-ER società in house della Regione Emilia-Romagna in via di costituzione per fusione delle attuali ASTER S.c.p.A. e ERVET S.p.A. in attuazione della L.R. n. 1/2018, nell’ambito dei propri programmi di attività;
  5. Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;
  6. Di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa.

ALLEGATO

SCHEMA PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE 
IN TEMA DI INDUSTRIE CREATIVE

 fra

La Regione Emilia-Romagna, con sede in …....………
………….........., rappresentata da……………………...…...

e

La Regione Lazio, con sede in Roma, Via Cristoforo Colombo n. 212, rappresentata da…………………………

PREMESSO

che le principali istituzioni europee - dalla Commissione Europea, al Parlamento Europeo e alla Banca Europea per gli Investimenti - hanno attribuito alle Industrie Creative un ruolo centrale per un nuovo modello di crescita europea, dinamico, innovativo, sostenibile, aperto e inclusivo; 

che tali indicazioni sono presenti in numerosi documenti di livello europeo - tra i quali la Comunicazione della Commissione “Valorizzare i settori culturali e creativi per favorire la crescita e l'occupazione nell'UE” COM(2012)537 del 26 febbraio 2012 e la risoluzione del Parlamento Europeo “European cultural and creative sectors as sources of economic growth and jobs” P7_TA(2013)0368 – che configurano le industrie culturali e creative quale elemento chiave dello sviluppo sociale ed economico europeo e una parte integrante della strategia Europa 2020 per un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva;

che l’Unione Europea indirizza risorse e strumenti finanziari per promuoverne la nascita e favorirne lo sviluppo, come evidenziato sia dai regolamenti dei fondi strutturali europei 2014-2020, sia dal programma di finanziamento diretto Europa Creativa che, tra i suoi obiettivi, individua quelli di aiutare i settori culturali e creativi a cogliere le opportunità dell'era digitale, consentire ai settori di sfruttare il loro potenziale economico, contribuendo alla crescita sostenibile, all'occupazione e alla coesione sociale, favorire l'accesso dei settori europei della cultura e dei media a nuove opportunità, mercati e pubblici internazionali;

CONSIDERATO

che nelle migliori esperienze amministrative le politiche per la creatività trovano nel livello regionale ed in quello cittadino uno dei punti di snodo fondamentali, in grado di declinare concretamente gli indirizzi generali nel contesto territoriale in cui si sviluppano le industrie creative;

che il settore delle industrie culturali e creative (in seguito anche le “industrie creative”) è importante per il Lazio - dove nel 2017 ha generato un Valore Aggiunto di quasi 15 miliardi, pari a circa il 8,8% del totale con circa 205 mila occupati, pari al 7,7% degli occupati totali - e per l'Emilia-Romagna, dove nello stesso periodo di riferimento ha generato un Valore Aggiunto di 7,7 miliardi, quasi al 5,5% del totale e conta 134 mila occupati, pari al 6,3% degli occupati totali;

che le Smart Specialisation Strategy della Regione Lazio e dell’Emilia-Romagna hanno individuato, rispettivamente, le “Industrie Creative Digitali” e la “Cultura e Creatività” quali Aree di Specializzazione nelle quali entrambe le Regioni vantano un importante potenziale di sviluppo, con capacità competitiva anche a livello internazionale;

che entrambe le Regioni hanno avviato negli ultimi anni esperienze di policy a sostegno delle Industrie Creative quali, in particolare, per il Lazio i programmi Lazio Creativo, gli interventi di Reindustrializzazione del territorio e il Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni e alle attività culturali, per l’Emilia-Romagna il Clust-ER delle Industrie Culturali e Creative e la rete Creative nell’ambito di Emilia-Romagna Start-up;

che entrambe le Regioni riconoscono e condividono la multidisciplinarietà, l’innovazione e l’internazionalizzazione dei propri settore creativi, quali elementi fondanti delle proprie strategie di sviluppo economico e sociale;

che quindi, Lazio e Emilia-Romagna condividono l’intenzione di promuovere i rispettivi settori delle industrie creative, con l’obiettivo di rafforzarne il tessuto imprenditoriale e migliorarne le prospettive a livello occupazionale, in particolare giovanile;

RITENUTO

pertanto opportuno individuare forme di collaborazione tra le Parti su questo tema e realizzare scambi relativamente alle migliori pratiche ed esperienze per un supporto efficace ai rispettivi settori delle Industrie Creative;

Tutto ciò premesso e considerato le Parti convengono quanto segue.

Art.1

(Oggetto)

Il Presente Protocollo individua le iniziative e gli interventi che le Parti si impegnano a realizzare nell’ambito di una strategia comune per il sostegno al settore delle Industrie Creative, con l’obiettivo di:

- diffondere la conoscenza dell’economia creativa;

- valorizzare e promuovere le imprese creative dei rispettivi territori;

- favorire la nascita di rapporti collaborativi tra i settori delle industrie creative e gli altri settori produttivi. 

Art. 2

(Scambio di informazioni sulle politiche per la creatività)

Le Parti si impegnano a scambiarsi reciprocamente informazioni sulle proprie policy ed esperienze circa il disegno, l’attuazione e il monitoraggio degli interventi messi in campo a sostegno delle rispettive industrie creative.

In particolare, specifica attenzione è data alle politiche per:

- sostenere la nascita e lo sviluppo di startup e, più in generale, il sistema imprenditoriale di questo settore;

- promuovere i valori della creatività tra i giovani, nelle scuole e nelle Università;

- favorire il ricorso a servizi creativi da parte delle imprese degli altri settori produttivi, in particolare di quelli tradizionali;

- promuovere delle potenzialità delle imprese creative nella valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale e nel rafforzamento delle attività culturali;

- sostenere l’innesto di valori creativi e di esperienze legate ai settori della creatività nell’azione amministrativa;

- incoraggiare l’internazionalizzazione delle imprese del settore creativo.

Qualora lo scambio di informazioni riguardi anche dati personali, le parti si impegnano al rispetto degli obblighi normativi in materia di trattamento dei dati personali e tutela della riservatezza, in particolare provvedendo all’individuazione del Responsabile del trattamento dei dati ai sensi dell’art. 28 del Regolamento UE 679/2016.

Art. 3

(Organizzazione di iniziative comuni)

Le parti si impegnano a definire congiuntamente, per ciascun anno di vigenza del presente Protocollo, un Piano delle attività comuni (in seguito anche il “Piano”) in cui saranno individuate le azioni comuni da intraprendere, con indicazione di tempistiche e modalità di intervento e di diffusione dei risultati.

Le iniziative comuni potranno riguardare in particolare:

- l’organizzazione di incontri tra creativi e imprese, per la diffusione della creatività come fattore di innovazione e competitività e l’emersione di opportunità di collaborazione tra industrie creative e imprese di altri settori produttivi;

- l’organizzazione di una “Giornata della creatività”, da tenersi annualmente, ad anni alterni in ciascuna delle due Regioni, che promuova il Lazio e l’Emilia-Romagna come luoghi della creatività;

- la partecipazione congiunta a fiere ed altre iniziative di promozione del settore a livello nazionale ed internazionale;

- il sostegno ad iniziative volte a incoraggiare lo scambio e la mobilità dei creativi, per favorire l’ulteriore arricchimento delle loro competenze ed esperienze, nonché un più agevole accesso ad opportunità di mercato;

- la concertazione di una comune azione di pressione nei confronti del livello amministrativo nazionale in relazione alla promozione di specifiche politiche di sistema nel settore creativo e culturale. 

Art. 4

(Attività europea)

Le Parti si impegnano a collaborare per una comune azione di rappresentanza nei confronti delle istituzioni dell’Unione Europea relativamente alla definizione di politiche e specifiche azioni nel settore creativo e culturale.

Anche avvalendosi dei propri uffici a Bruxelles, le parti approfondiscono la loro attività di collaborazione per favorire la partecipazione congiunta a programmi europei di scambio di esperienze e di finanziamento diretto inerenti i temi della creatività, della cultura e dell'innovazione e, in particolare, per facilitare l’accesso delle imprese creative e culturali delle due Regioni alle opportunità offerte da tali programmi europei. 

Art. 5

(Comitato di coordinamento)

Al fine di dare attuazione a quanto previsto del presente atto, di definire il Piano di cui ai precedenti artt. 3 e 4 e di garantire l'azione congiunta e coordinata dei soggetti sottoscrittori e il costante monitoraggio delle iniziative adottate, è istituito un Comitato di Coordinamento composto da:

- gli assessori regionali competenti per materia o loro delegati;

- i direttori regionali competenti per materia o loro delegati;

Il Comitato di Coordinamento, a fini delle proprie valutazioni e per la realizzazione delle proprie attività, può avvalersi di gruppi di lavoro tematici e, ove ricorrano specifiche esigenze di approfondimento e verifica, può invitare altri soggetti istituzionali o privati a prendere parte ai propri lavori.

Art. 6

(Durata)

Il presente accordo ha la durata di 3 anni decorrenti dal momento della sottoscrizione e potrà essere rinnovato di comune accordo tra le parti con atto espresso. Ne è escluso il tacito rinnovo.

per la Regione Lazio ………………….....................………

per la Regione Emilia-Romagna ………………...…………

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