n.255 del 07.10.2015 periodico (Parte Seconda)

Patto orizzontale regionale 2015 II tranche. Definizione criteri e modalità per la distribuzione degli spazi finanziari

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Richiamata la legge regionale 23 dicembre 2010, n. 12 “Patto di stabilità territoriale della Regione Emilia-Romagna”;

Viste:

– la legge 23 dicembre 2014, n. 190 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015)”;

– la legge 27 febbraio 2015, n. 11 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative”;

– il decreto legge del 16 giugno 2015, n. 78 “Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”, convertito con modificazioni in legge n. 125/2015 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.188 del 14 agosto 2015;

Considerato che la Legge di stabilità 2015 ha modificato in modo rilevante la disciplina del Patto territoriale regionale con i commi dal 479 al 486 dell’articolo 1, disponendo la non applicabilità a decorrere dall’anno 2015, dei commi da 138 a 142 dell’articolo 1 della legge 220/2010 e successive modificazioni, fermi restando gli effetti sugli anni 2015 e 2016 connessi all’applicazione negli anni 2013 e 2014;

Considerato che il comma 482 dell’articolo 1 della Legge di stabilità 2015, stabilisce che “gli enti locali comunicano alle regioni, entro il 15 settembre gli spazi finanziari di cui necessitano per effettuare pagamenti in conto capitale ovvero gli spazi che sono disposti a cedere ed entro il termine perentorio del 30 settembre, le regioni comunicano agli enti locali interessati i saldi obiettivo rideterminati e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, con riferimento a ciascun ente locale e alla regione stessa, gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dell’equilibrio dei saldi di finanza pubblica”;

Dato atto che con propria deliberazione n. 1100 del 28 luglio 2015 sono stati attribuiti spazi di patto regionalizzato per euro 7.400.000,00 anticipando la scadenza del 30 settembre 2015, prevista dalla normativa in vigore;

Preso atto che con le disposizioni dell’articolo 1 del decreto legge del 19 giugno 2015, n. 78 “Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”, sono intervenute sensibili variazioni agli obiettivi 2015 degli enti locali e che pertanto appare necessario ridefinire criteri di distribuzione di cui alle proprie deliberazioni n. 405 del 15 aprile 2015 e 724 del 15 giugno 2015;

Dato atto della proposta tecnica elaborata in data 4 settembre 2015 dalla “Commissione tecnica interistituzionale per l’applicazione del patto di stabilità territoriale”, ai sensi dell’art. 16 della Legge regionale n. 12 del 2010;

Considerato che i contenuti di tale proposta risultano coerenti con le finalità ed i criteri della legge regionale e rispondono all’obiettivo di:

– attuare il tendenziale azzeramento dell’obiettivo di patto di stabilità favorendo così gli investimenti degli enti locali;

– prevedere margini di flessibilità in risposta a specifiche esigenze gestionali relative ad interventi legati all’edilizia scolastica o dettate da situazioni emergenziali;

Ritenuto di prevedere, ai fini dell’assegnazione degli spazi patto i seguenti criteri:

Tendenziale azzeramento dell’obiettivo: una quota del 70% delle disponibilità raccolte è distribuita in rapporto al peso dell’obiettivo di patto di stabilità interno di ogni singolo ente sul totale complessivo degli obiettivi degli enti locali richiedenti. Tale criterio trova un limite massimo di assegnazione nell’ammontare del fabbisogno richiesto e/o nell’azzeramento dell’obiettivo stesso, calcolato dagli uffici della Regione avendo a riferimento i dati disponibili sul portale del MEF e tenendo conto delle assegnazioni di spazi regionali e nazionali alla data del 31 agosto 2015. Per ragioni di uniformità, non viene considerato, ai fini della quantificazione dell’obiettivo, la variazione prodotta dal fondo crediti di dubbia esigibilità. Gli enti territoriali per i quali l’obiettivo risulta già azzerato non sono ammessi alla distribuzione di questa prima quota;

Edilizia scolastica: il 25% delle disponibilità è destinato al soddisfacimento dei fabbisogni relativi ad interventi di edilizia scolastica. Nell’applicazione di questo criterio non si tiene conto dell’ammontare dell’obiettivo di patto;

Ulteriori criticità: una quota residuale del 5% è riservata agli enti che segnalano particolari criticità in relazione a situazioni emergenziali correlate a calamità naturali (attestate da ordinanza di Protezione Civile) o a debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive. Nell’applicazione di questo criterio non si tiene conto dell’ammontare dell’obiettivo di patto;

Dato atto che l’ammontare delle disponibilità raccolte con il patto orizzontale regionale II tranche, verrà ripartito nella misura del 75% a favore dei comuni e del 25% a favore delle province e città metropolitana;

Valutata inoltre l’opportunità di richiedere entro il termine dell’esercizio finanziario agli enti beneficiari di spazi finanziari per edilizia scolastica, compresi gli enti assegnatari di quote con Delibera di Giunta Regionale n. 1100/2015, la rendicontazione delle spese in conto capitale sostenute con i tempi e le modalità che verranno meglio definite con successivo provvedimento;

Dato atto altresì che la suddetta proposta di applicazione dei criteri per la ripartizione degli spazi finanziari è stata condivisa con le Associazioni regionali delle Autonomie Locali - ANCI-ER e UPI-ER;

Precisato che, la proposta di applicazione dei criteri per la distribuzione degli spazi finanziari è stata presentata - in sede tecnica - nell’ambito di un incontro svoltosi a Bologna il giorno 4 settembre 2015 con i responsabili finanziari degli enti locali della Regione, assoggettati alle regole del patto di stabilità interno;

Dato atto, inoltre, che con la propria deliberazione n. 724 del 15/6/2015 si è stabilito che le assegnazioni e le cessioni di spazi finanziari, così come distribuiti entro il 30 luglio 2015, possono essere rettificate in positivo o negativo, entro il termine del 15 settembre 2015;

Dato atto che, con successiva deliberazione di Giunta, da adottarsi entro il 30 settembre 2015, si procederà a definire:

– le disponibilità raccolte e i fabbisogni espressi dai comuni, dalle province e dalla città metropolitana per interventi di compensazioni orizzontali;

– la quota riservata ad interventi di edilizia scolastica;

– la quota riservata alle eventuali emergenze e specificità locali;

Dato atto che con la precedente deliberazione n. 1707 del 27 ottobre 2014, punto 9 del dispositivo, si stabilisce che agli Enti locali beneficiari nell’esercizio 2014 di risorse aggiuntive, derivanti da interventi di compensazione di tipo orizzontale o di tipo verticale regionale, che in sede di certificazione del rispetto dei vincoli del Patto di stabilità interno hanno evidenziato uno scostamento tra il saldo obiettivo e il saldo programmatico, così come definito in applicazione della normativa statale e precedente agli interventi di compensazione, superiore al 20%, siano esclusi dai benefici derivanti da interventi di compensazione di tipo orizzontale o di tipo verticale nell’anno 2015;

Considerato che la Commissione tecnica interistituzionale per il patto di stabilità territoriale, nella seduta del 21 luglio 2015, ha ritenuto, per gli enti rientranti nella fattispecie di cui al punto precedente, di prevedere una decurtazione all’eventuale quota di spazi di patto di stabilità territoriale assegnabili nell’anno 2015, corrispondente al 20% dell’importo della quota eccedente lo scostamento del 20% tra il saldo obiettivo e il saldo programmatico;

Dato atto degli esiti dell’istruttoria relativa alle motivazioni presentate dagli enti che hanno riportato uno scostamento superiore al 20% ed, in particolare, delle motivazioni contenute nelle relazioni presentate dagli enti locali, delle integrazioni pervenute entro il 15 luglio 2015, nonché del parere espresso dalla Commissione tecnica in data 21 luglio 2015 in ordine alle singole casistiche;

Ritenuto pertanto di applicare, per tali comuni, le misure sopracitate;

Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e successive modifiche e integrazioni;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 2416 del 29 dicembre 2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e ss.mm.;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore al bilancio, riordino istituzionale, risorse umane e pari opportunità;

A voti unanimi e palesi

delibera

:

per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate

  1. di prevedere, ai fini dell’assegnazione degli spazi di patto di stabilità orizzontale regionale i seguenti criteri:

tendenziale azzeramento dell’obiettivo: una quota del 70% delle disponibilità raccolte è distribuita in rapporto al peso dell’obiettivo di patto di stabilità interno di ogni singolo ente sul totale complessivo degli obiettivi degli enti locali richiedenti. Tale criterio trova un limite massimo di assegnazione nell’ammontare del fabbisogno richiesto e/o nell’azzeramento dell’obiettivo stesso, calcolato dagli uffici della Regione avendo a riferimento i dati disponibili sul portale del MEF e tenendo conto delle assegnazioni di spazi regionali e nazionali alla data del 31 agosto 2015. Per ragioni di uniformità, non viene considerato, ai fini della quantificazione dell’obiettivo, la variazione prodotta dal fondo crediti di dubbia esigibilità. Gli enti territoriali per i quali l’obiettivo risulta già azzerato non sono ammessi alla distribuzione di questa prima quota;

Edilizia scolastica: il 25% delle disponibilità è destinato al soddisfacimento dei fabbisogni relativi ad interventi di edilizia scolastica. Nell’applicazione di questo criterio non si tiene conto dell’ammontare dell’obiettivo di patto;

Ulteriori criticità: una quota residuale del 5% è riservata agli enti che segnalano particolari criticità in relazione a situazioni emergenziali correlate a calamità naturali (attestate da ordinanza di Protezione Civile) o a debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive. Nell’applicazione di questo criterio non si tiene conto dell’ammontare dell’obiettivo di patto

2. di riservare il 75% delle disponibilità raccolte con il patto orizzontale II tranche a favore dei comuni mentre il restante 25% alle province e alla città metropolitana di Bologna;

3. di stabilire il termine del 15 settembre 2015, per la presentazione delle richieste e delle cessioni di spazi finanziari da parte dei comuni, delle province e della Città metropolitana;

4. di stabilire che le assegnazioni e le cessioni di spazi finanziari, così come definiti entro il 30 luglio 2015 possono essere rettificate in positivo o negativo, entro il termine del 15 settembre 2015;

5. di dare atto che entro il 30 settembre 2015 si procederà alla distribuzione degli spazi finanziari di quote patto, nel rispetto dei termini previsti dalla normativa vigente;

6. di stabilire che, agli Enti locali, che in sede di certificazione del rispetto dei vincoli del Patto di stabilità interno 2014 hanno evidenziato uno scostamento tra il saldo obiettivo e il saldo programmatico superiore al 20%, si applica una decurtazione dell’eventuale quota di spazi di patto di stabilità territoriale assegnabili nell’anno 2015, corrispondente al 20% dell’importo della quota eccedente lo scostamento del 20% tra il saldo obiettivo e il saldo programmatico;

7. di confermare che le risorse assegnate nell’ambito del Patto orizzontale regionale II tranche dovranno essere impiegate dagli enti richiedenti per effettuare pagamenti in conto capitale;

8. di richiedere, agli enti beneficiari di spazi finanziari per edilizia scolastica assegnati con I e/o II tranche, la rendicontazione delle spese sostenute entro il termine dell’esercizio finanziario, nei modi e nei tempi meglio definiti con successivo provvedimento;

9. di incaricare il Direttore generale alle Risorse Finanziarie e Patrimonio della Regione, dott. Onelio Pignatti, a comunicare entro il 30 settembre agli enti locali interessati dalla rimodulazione, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, nonché ad ANCI e UPI Emilia-Romagna, l’obiettivo dell’anno di riferimento così come rideterminato dall’applicazione delle misure di compensazione derivanti dal Patto orizzontale regionale II tranche 2015;

10. di trasmettere il presente provvedimento alla Commissione Bilancio Affari generali ed istituzionali dell’Assemblea Legislativa;

11. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT). 

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