n.19 del 27.01.2016 periodico (Parte Seconda)

Modifica del soggetto attuatore dell'intervento Cod. 06069 previsto nel piano degli interventi connessi agli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel territorio regionale tra l'ultima decade di dicembre 2009 e i primi giorni di gennaio 2010, approvato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 85/2011

 IL DIRETTORE

Visti:

  • la legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale di protezione civile” e successive modifiche;
  • il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
  • il decreto legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401 “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”;
  • la legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 "Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile";

Premesso che:

  • il territorio dell’Emilia-Romagna, nell’ultima decade del mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010, è stato colpito da un’eccezionale ondata di maltempo caratterizzata da abbondanti precipitazioni superiori alla media stagionale che hanno causato gravi difficoltà al tessuto economico e sociale, interruzioni di collegamenti viari, fenomeni di dissesto idraulico ed idrogeologico, con conseguenti danni a strutture pubbliche e private;
  • con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2010 è stato dichiarato lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2010, prorogato una prima volta fino al 31 dicembre 2011 con DPCM 11 gennaio 2011, pubblicato nella G.U. n. 15 del 20/1/2011, e una seconda volta fino al 31 dicembre 2012 con DPCM 23 dicembre 2011, pubblicato in G.U. n. 5 del 7 gennaio 2012;
  • l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3850 del 19 febbraio 2010 ha nominato Commissari Delegati per il superamento dell’emergenza i Presidenti delle Regioni colpite dai suddetti eventi e ha finanziato i primi interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni subiti dal territorio;
  • in attuazione della suddetta Ordinanza, con decreti del Presidente della Regione Emilia-Romagna n. 140 del 11 giugno 2010 e n. 85 del 16 maggio 2011 sono stati rispettivamente approvati il primo e il secondo Piano degli interventi urgenti;
  • nel secondo Piano sopra citato - di seguito Piano - è presente l’intervento “Interventi per la sicurezza idraulica della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno: potenziamento della capacità di deflusso del torrente Parma nel tratto a valle della città di Parma fino allo sbocco in Po”, finanziato per un importo di € 2.000.000,00 (codice 06069);
  • l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) è stata individuata quale soggetto attuatore per il suddetto intervento;

Considerato che:

  • le criticità idrauliche connesse al nodo di Parma e Colorno sono state approfondite nell’ambito di numerosi studi, il più recente dei quali, “Modellazione 2D del tratto del torrente Parma: da Colorno alla confluenza in Po, con possibili scenari di sistemazione; da Parma a Colorno, con possibili interventi volti a migliorare l’effetto di laminazione”, redatto per conto dell’AIPo dal Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura (DICATeA) dell’Università di Parma, ha individuato la portata compatibile a Colorno, anche in relazione dei contemporanei livelli del fiume Po;
  • il citato studio ha individuato gli elementi influenti sulle condizioni di rischio nel tratto del torrente Parma che attraversa il centro abitato di Colorno, evidenziando la criticità indotta dal restringimento della sezione fluviale in corrispondenza del ponte ferroviario presso la stazione di Colorno, al km 15+331 della linea Parma-San Zeno, situato poco a valle del capoluogo;
  • tra gli interventi che consentono di perseguire una significativa riduzione del rischio idraulico nel tratto di attraversamento dell’abitato è stato pertanto indicato l’adeguamento del ponte succitato, con la contestuale risagomatura dell’alveo a monte e a valle del medesimo;
  • è dunque necessario realizzare un intervento complesso, che integri pratiche esecutive specifiche dei settori dell’ingegneria idraulica e dei trasporti al fine di incrementare la portata compatibile in corrispondenza dell’abitato di Colorno;
  • la società Rete Ferroviaria Italiana SpA (RFI), gestore del tronco ferroviario in parola, ha valutato le caratteristiche dell’intervento di adeguamento del ponte e di sistemazione fluviale sviluppando la progettazione delle opere in coordinamento con AIPo ed assicurando in tal modo la coerenza delle medesime con le finalità di mitigazione del rischio idraulico nell’abitato di Colorno;
  • attraverso il proprio bilancio, RFI ha messo a disposizione le risorse aggiuntive rispetto al finanziamento di Euro 2.000.000,00 assegnato all’intervento individuato dal codice 06069 sopra richiamato, necessarie alla realizzazione dei lavori sopra citati, pari a Euro 3.330.303,29;
  • l’ammontare complessivo dell’intervento di adeguamento del ponte ferroviario presso la stazione di Colorno con la contestuale risagomatura dell’alveo a monte e a valle del medesimo corrisponde pertanto a Euro 5.330.303,29 I.V.A. compresa;

Considerato, peraltro, che:

  • l’intervento descritto risulta efficace nel risolvere le criticità che ad oggi si riscontrano nell’attraversamento di Colorno, in sinergia con gli altri interventi di difesa idraulica che verranno realizzati a monte nell’ambito di altre programmazioni;
  • per ragioni di semplificazione ed efficienza tecnica e procedurale, nonché di riduzione delle interferenze in cantiere, è opportuno che l’intervento venga realizzato attraverso un unico appalto con procedure tecnico-amministrative gestite e presidiate pertanto da un unico soggetto attuatore;

Evidenziato che l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile (OCDPC) del 28 maggio 2013, n. 84, pubblicata in G.U. n. 131 del 6 giugno 2013, ha individuato su proposta della Regione Emilia-Romagna il Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile quale responsabile delle iniziative finalizzate al subentro della medesima Regione nel coordinamento delle attività necessarie al superamento delle criticità causate dagli eventi dal dicembre 2009 al dicembre 2010, intestando al predetto responsabile la contabilità speciale n. 5418 precedentemente intestata al Commissario delegato;

Ritenuto pertanto di modificare il soggetto attuatore dell’intervento “06069 - Interventi per la sicurezza idraulica della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno: potenziamento della capacità di deflusso del torrente Parma nel tratto a valle della città di Parma fino allo sbocco in Po”, individuandolo nella società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A (RFI) in luogo dell’AIPo;

Ritenuto di stabilire che per quanto riguarda in particolare le procedure di rendicontazione della spesa per la quota finanziata nei limiti dell’importo di Euro 2.000.000,00 previsto nel Piano ed a valere sulla contabilità speciale n. 5418, il soggetto attuatore si atterrà alle disposizioni che saranno definite in un apposito protocollo - il cui schema sarà approvato entro la fine del corrente anno con deliberazione della Giunta regionale - sottoscritto dalle parti interessate, ovvero da RFI, AIPo, Regione Emilia-Romagna e dal sottoscritto in qualità di soggetto responsabile di cui all’OCDPC n. 84/2013, con la precisazione che comunque i lavori saranno affidati entro 90 giorni dall’adozione della suddetta deliberazione ed ultimati entro i successivi 12 mesi;

Attestata la regolarità amministrativa;

determina:

Per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che qui si intendono integralmente richiamate: 

1. di modificare il “Secondo Piano degli interventi urgenti riguardante il territorio regionale colpito dagli eccezionali eventi meteorologici avvenuti nell'ultima decade del mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010 (D.L. n. 195/2009, conv. con modifiche, in L. n. 26/2010 - art. 17, comma 2bis - O.P.C.M. n. 3850/2010)”, approvato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 85 del 16 maggio 2011, stabilendo che, in riferimento all’intervento ivi previsto con codice 06069 “Interventi per la sicurezza idraulica della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno: potenziamento della capacità di deflusso del torrente Parma nel tratto a valle della città di Parma fino allo sbocco in Po”, e finanziato per un importo di Euro 2.000.000,00 a valere sulle risorse iscritte nella contabilità speciale n. 5418, il relativo soggetto attuatore è individuato in luogo dell’Agenzia interregionale per il fiume PO (AIPo) nella società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A (RFI) che provvederà, sulla base del protocollo di cui al successivo punto 2, a realizzarlo secondo un progetto organico che prevede anche la realizzazione, con oneri pari ad Euro 3.330.303,29 a carico del proprio bilancio, di interventi di demolizione e rifacimento del ponte ferroviario localizzato in corrispondenza della sezione dell’alveo del torrente Parma da risagomare;

2. di stabilire che per quanto riguarda le attività connesse alla realizzazione dell’intervento di cui al punto 1, ed in particolare le procedure di rendicontazione della spesa per la quota finanziata nei limiti dell’importo di Euro 2.000.000,00 a valere sulla contabilità speciale n. 5418, il soggetto attuatore si atterrà alle disposizioni che saranno definite in un apposito protocollo - il cui schema sarà approvato entro la fine del corrente anno con deliberazione della Giunta regionale – sottoscritto dalle parti interessate ovvero da RFI SpA, AIPo, Regione Emilia-Romagna e dal sottoscritto in qualità di soggetto responsabile di cui all’OCDPC n. 84/2013, con la precisazione che comunque i lavori saranno affidati entro 90 giorni dall’adozione della suddetta deliberazione ed ultimati entro i successivi 12 mesi;

3. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna e nel portale della protezione civile regionale al seguente indirizzo:

http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/argomenti
/piani-sicurezza-interventi-urgenti/ordinanze-piani-e-atti-
correlati-dal-2008/eccezionali-avversita-atmosferiche-verificatesi-nel-territorio-della-regione-emilia-romagna-nei-giorni-dal-4-al-7-febbraio-2015;

4. di trasmettere il presente atto per opportuna conoscenza al Dipartimento della protezione civile.

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