n.232 del 18.07.2019 (Parte Seconda)

ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 8634 - Ordine del giorno n. 5 collegato all’oggetto 7618 Proposta recante: "Piano Regionale Integrato dei Trasporti ‘PRIT 2025’". A firma dei Consiglieri: Caliandro, Iotti, Calvano, Campedelli, Molinari, Poli, Rossi, Lori, Mumolo, Bagnari, Rontini, Pruccoli

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Considerato che

il PRIT 2025 si pone l’obiettivo di una quota modale della mobilità ciclabile del 20%, come media regionale nelle aree urbane;

a tal fine risulta determinante la piena realizzazione di un sistema di accessibilità e di itinerari ciclabili con caratteristiche di sicurezza, prestazionali, e riconoscibilità di rete.

Per il raggiungimento degli obiettivi il PRIT 2025 sostiene:

- un approccio integrato alla pianificazione e la realizzazione delle reti ciclabili, sia per interventi infrastrutturali che su poli e servizi connessi;

- accessibilità ai nodi urbani di attrazione, in particolare nell’interscambio delle stazioni ferroviarie, anche attraverso azioni e politiche innovative;

- introduzione o implementazione di meccanismi a tariffazione integrata con servizi bike-sharing in particolare nei luoghi di interscambio modale;

- la piena introduzione negli strumenti di pianificazione di percorsi dedicati e sicuri casa-scuola casa-lavoro, della specifica individuazione della rete ciclabile urbana ed in ambito extraurbano.

In tal senso risulta oltremodo opportuna la recente adozione delle “Linee Guida sulla ciclabilità”, in grado di stabilire criteri prestazionali e parametri progettuali utili ad incentivare nuovi interventi e rendere omogenei i caratteri di realizzazione e di fruizione dei percorsi di ciclo-pedonalità;

sulla base dell’introduzione della legge regionale 10/2017 “Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità”, in particolare per il forte incentivo all’uso quotidiano del mezzo ciclabile, il PRIT 2025 assume, per propria adeguata configurazione, le funzioni e la valenza del previsto Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, previsto dalla legge 2/2018;

ai sensi dell’art. 3 della L.R. 10/2017 il PRIT 2025 assume appieno il “Sistema regionale della ciclabilità”, comprensivo della Rete delle Ciclovie Regionali, come parte integrante del sistema complessivo integrato regionale della mobilità.

Tenuto conto

delle diverse e crescenti iniziative di questi anni e dei contributi positivi portati avanti da cittadini, associazioni, soggetti ed operatori pubblici operanti sul tema della mobilità ciclabile, che a vario livello hanno operato per aggiungere contenuti e obiettivi del Piano Regionale Integrato dei Trasporti 2025.

Impegna la Giunta regionale

a dare piena attuazione alle previsioni del PRIT, ritenendo prioritari gli interventi riguardanti:

- la piena continuità della rete delle piste e dei percorsi ciclabili;

- l’accessibilità, la dotazione di servizi, la realizzazione di adeguati parcheggi per la ciclabilità in prossimità di nodi di interscambio, in particolare le stazioni ferroviarie;

- il finanziamento di itinerari ciclo-pedonali, attraverso lo strumento dei Progetti regionali di tutela, recupero e valorizzazione del paesaggio (L.R. 24/2017 art. 67);

- la piena facilitazione del trasporto su treni regionali di mezzi ciclabili.

A sostenere e promuovere la “cultura ciclabile” operando per:

- garantire il pieno funzionamento e le attività del “Tavolo regionale per la ciclabilità”, previsto dall’art. 11 della L.R. 10/2017, con funzioni consultive ma anche propositive relative al sistema regionale della ciclabilità;

- favorire l’attività di Tavoli Locali della Mobilità;

- assicurare in ambito di programmazione e destinazione delle risorse regionali, priorità agli obiettivi strategici del PRIT 2025 in materia di ciclo-pedonalità, attraverso nuovi bandi per il finanziamento di interventi infrastrutturali, anche attraverso la nuova programmazione di fondi strategici europea, rientrando appieno nella strategia mirata per il miglioramento degli aspetti ambientali e la riduzione degli impatti negativi sulla qualità della vita.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 10 luglio 2019

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