n.123 del 03.05.2017 periodico (Parte Seconda)

Nomina dei componenti del Consiglio direttivo dell'Ambito territoriale di caccia Parma 8

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Viste:

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 e successive modifiche, recante "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio";

- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni, avente ad oggetto "Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 772 del 26 maggio 2008 “Direttive per la predisposizione dello statuto degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) della Regione Emilia-Romagna. Revoca deliberazioni n. 2258/2000 e n. 511/2002”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 773 del 26 maggio 2008 “Disposizioni alle Province per il calcolo del grado di rappresentatività delle associazioni ai fini della nomina dei componenti il Consiglio Direttivo dell’ATC”;

Viste inoltre:

- la Legge Regionale 27 maggio 1994, n. 24 recante “Disciplina delle nomine di competenza regionale e della proroga degli organi amministrativi. Disposizioni sull’organizzazione regionale”;

- la Legge Regionale 24 marzo 2004, n. 6 recante “Riforma del sistema amministrativo regionale e locale. Unione europea e relazioni internazionali. Innovazione e semplificazione. Rapporti con l'Università”, ed in particolare l'art. 45;

Richiamata la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 recante “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni”, che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014, n. 56;

Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

- n. 2185 del 21 dicembre 2015 con la quale si è provveduto, tra l'altro, ad istituire dal 1° gennaio 2016, presso la Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca, i Servizi Territoriali agricoltura, caccia e pesca per ciascun ambito provinciale a fronte delle nuove funzioni di competenza regionale definite dagli artt. 36-43 della citata Legge Regionale n. 13/2015;

- n. 2230 del 28 dicembre 2015 con la quale, tra l'altro, è stata fissata al 1° gennaio 2016 la decorrenza delle funzioni amministrative oggetto di riordino ai sensi dell'art. 68 della predetta Legge Regionale n. 13/2015, tra le quali quelle relative al settore “Agricoltura, protezione della fauna selvatica, esercizio dell'attività venatoria, tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne, pesca marittima e maricoltura”;

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie, di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015, ha imposto una revisione dell'intero articolato della citata Legge Regionale n. 8/1994;

Vista la Legge Regionale n. 1 del 26 febbraio 2016, “Modifiche alla Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 'Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria’” in attuazione della Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, con la quale si è proceduto ad una razionalizzazione della materia in relazione all’accentramento a livello regionale dell'esercizio di tali funzioni, ed in particolare l'art. 60 della medesima, recante “Disposizioni finali in ordine al subentro delle funzioni da parte della Regione Emilia-Romagna” che prevede, al comma 1, che i piani faunistico-venatori provinciali hanno efficacia fino alla data di approvazione del piano faunistico-venatorio regionale e, al comma 2, che le perimetrazioni degli ATC hanno efficacia fino alla nuova perimetrazione regionale conseguente all'approvazione del piano faunistico-venatorio regionale;

Richiamato, in particolare, l’art. 32, della sopracitata Legge Regionale n. 8/1994, come modificato dalla predetta Legge Regionale n. 1/2016, che prevede:

- al comma 2 che il Consiglio direttivo sia composto come segue:

a) per il 30% dai rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale e presenti in forma organizzata sul territorio;

b) per il 30% dalle associazioni nazionali venatorie riconosciute e presenti in forma organizzata sul territorio;

c) per il 20% dai rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale riconosciute e presenti sul territorio;

d) per il 20% dai rappresentanti della Regione;

- al comma 3 che i membri del Consiglio direttivo vengono designati dalle associazioni di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2, in base alla rappresentatività sul territorio delle singole associazioni. La Regione, ricevute le designazioni e verificate le eventuali incompatibilità e, per i propri rappresentanti, sentito il Comitato di consultazione di cui all'art. 41 della Legge Regionale n. 13 del 2015, provvede alla nomina dei componenti il Consiglio direttivo;

Visto il Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Parma 2007-2012, approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 93/2007 e successivamente prorogato con deliberazione di Giunta Provinciale n. 532/2012, vigente fino all’approvazione del nuovo piano faunistico-venatorio regionale;

Visto inoltre lo Statuto dell’ATC PR08, approvato dall’Assemblea generale in data 21 luglio 2008, ed in particolare l’art. 6 del medesimo, che prevede che il Consiglio Direttivo sia costituito, nel rispetto delle percentuali di cui al comma 2 dell’art. 32 della Legge Regionale n. 8/1994, da 20 componenti così ripartiti:

a) 6 rappresentanti delle Organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale e presenti in forma organizzata sul territorio dell'ATC, iscritti alle stesse e residenti o conduttori di fondi agricoli in un Comune compreso nell'ATC;

b) 6 rappresentanti delle Associazioni nazionali venatorie riconosciute e presenti in forma organizzata sul territorio dell'ATC, iscritti alle stesse e all'ATC;

c) 4 rappresentanti delle Associazioni di protezione ambientale riconosciute e presenti sul territorio provinciale in cui ricade l'ATC, iscritti alle stesse e residenti nella Provincia in cui è compreso l'ATC;

d) 4 rappresentanti della Provincia (ora Regione) nella quale ricade l'ATC;

Considerato inoltre che lo statuto dell’ATC PR08 prevede che due o più associazioni della stessa categoria possano concorrere congiuntamente all’assegnazione dei posti nel Consiglio direttivo qualora presentino all’ATC entro i termini previsti una dichiarazione di apparentamento;

Richiamati la propria deliberazione n. 1488 del 19 settembre 2016, con cui si è provveduto allo scioglimento del Consiglio Direttivo dell’ATC PR08 e alla proposta di nomina di un Commissario straordinario, e il Decreto n. 186 del 21 settembre 2016 con cui il Presidente della Regione Emilia-Romagna ha provveduto alla nomina del Commissario straordinario dell’ATC PR08, con il compito di garantire l’attività dell’organismo e l’andamento della gestione fino alla nomina da parte della Regione del nuovo Consiglio direttivo;

Atteso che, con note acquisite agli atti del Servizio Territoriale agricoltura caccia e pesca di Parma con protocollo PG/2016/720633 del 16 novembre 2016, PG/2016/766336 del 13 dicembre 2016 e PG/2016/770303 del 16 dicembre 2016, il Commissario straordinario ha trasmesso, ai sensi della normativa vigente, i nominativi designati dalle associazioni agricole, venatorie ed ambientali interessate;

Preso atto che dalla documentazione pervenuta alla Regione emerge:

- per le Organizzazioni Professionali Agricole, che:

- in virtù di un apparentamento tra le Organizzazioni Professionali Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltura, le stesse hanno presentato una lista congiunta;

- non sono state trasmesse liste di ulteriori associazioni di categoria;

- la documentazione trasmessa consente di individuare i rappresentanti delle Organizzazioni Agricole da nominare nel Consiglio Direttivo dell’ATC;

- per le Associazioni Nazionali Venatorie, che:

- in virtù di un apparentamento intervenuto tra le Associazioni Federcaccia, Libera caccia e Arci-Caccia, le stesse hanno presentato una lista congiunta;

- l’Associazione Enalcaccia ha presentato una propria lista;

- non sono state trasmesse liste di ulteriori associazioni di categoria;

- la documentazione trasmessa consente di individuare i rappresentanti delle Associazioni Venatorie da nominare nel Consiglio Direttivo dell’ATC;

- per le Associazioni di protezione ambientale, che:

- sono pervenute le liste delle Associazioni Ekoclub International e Urca;

- la documentazione trasmessa consente di individuare i rappresentanti delle Associazioni di protezione ambientale da nominare nel Consiglio Direttivo dell’ATC;

Atteso che, sulla base dei criteri fissati dalla propria deliberazione n. 773/2008, i calcoli del grado di rappresentatività delle Associazioni ai fini della nomina dei componenti il Consiglio Direttivo dell’ATC sono riportati nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, recante “Prospetto relativo al riparto dei posti per Associazione all’interno delle categorie agricole, venatorie e ambientali”;

Richiamate:

- la citata deliberazione n. 1488/2016 in ordine al mancato avvio della decadenza di alcuni consiglieri che costituisce un inadempimento rilevante da parte del Consiglio direttivo e che ha condotto allo scioglimento del medesimo;

- la prescrizione prevista dall’art. 32 ter della Legge Regionale n. 8/1994, in base alla quale il Presidente ed i componenti del Consiglio Direttivo responsabili di violazioni in ordine al regolare funzionamento non possono essere nuovamente designati;

Ritenuto pertanto di non ritenere nominabili i componenti del Consiglio direttivo che nella seduta del 30 giugno 2016 erano presenti e votando favorevolmente alla proposta di delegare all’Assemblea la decisione in ordine alla decadenza di alcuni consiglieri non hanno ottemperato agli obblighi in capo al Consiglio stesso collegati alla dichiarazione di decadenza, come risulta da apposito verbale della seduta, agli atti del Servizio Territoriale agricoltura caccia e pesca di Parma;

Preso atto che il sig. Lupi Andrea, proposto quale rappresentante delle organizzazioni professionali agricole e contemporaneamente delle associazioni venatorie Federcaccia, Libera caccia ed Arcicaccia, ha dichiarato con nota acquisita agli atti del Servizio territoriale agricoltura caccia e pesca di Parma, con protocollo PG/2017/176990 del 16 marzo 2017, di rinunciare alla propria designazione in qualità di rappresentante delle associazioni venatorie citate;

Rilevato che, in esito alle considerazioni sopra esposte e tenuto a riferimento le note sopracitate del Commissario straordinario riferite ai nominativi designati dalle associazioni interessate, in ordine di priorità decrescente, i nominativi candidabili quali membri nel Consiglio Direttivo dell’ATC PR08 risultano essere:

- quali rappresentanti delle Associazioni Agricole: 1) Cattani Corrado; 2) Ravasini Pier Luigi; 3) Lupi Andrea; 4) Ferrari Giovanni; 5) Carpanini Andrea; 6) Bertoncini Valter;

- quali rappresentanti delle Associazioni venatorie: 1) Meneghetti Maurizio; 2) Manini Raffaele; 3) Fanzini Maurizio; 4) Ferrari Fabrizio; 5) Maccini Nello; 6) Schianchi Paolo;

- quali rappresentanti delle Associazioni di Protezione Ambientale: 1) Damenti Sandro; 2) Manghi Fabrizio; 3) Germanò Giovanni; 4) Radaelli Silvia;

Dato atto che, per quanto attiene i rappresentanti regionali, l’Assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca ha provveduto a richiedere ai Sindaci dei Comuni facenti parte del territorio dell’ATC PR08 di proporre i nominativi dei candidati a rappresentare la Regione nel Consiglio direttivo dell’ATC PR08, con note protocollo PG/2017/36192 del 25 gennaio 2017 e PG/2017/95454 del 17 febbraio 2017;

Considerato che i Comuni che hanno fatto pervenire proprie segnalazioni sono i seguenti:

- MEDESANO Prot. n. PG/2017/52508 del 1/2/2017;

- NOCETO Prot. n. PG/2017/42762 del 27/1/2017;

- SOLIGNANO Prot. n. PG/2017/54586 del 2/1/2017;

- TERENZO Prot. n. PG/2017/48060 del 31/1/2017;

- VARANO MELEGARI Prott. nn. PG/2017/103798 del 21/2/2017 e PG/2017/121943 del 27/2/2017;

- COLLECCHIO Prot. n. PG/2017/136402 del 3/3/2017;

- FORNOVO DI TARO Prot. n. PG/2017/111158 del 23/2/2017;

- FELINO Prot. n. PG/2017/118713 del 27/2/2017;

- SALA BAGANZA Prot. n. PG/2017/119197 del 27/2/2017;

Ritenuto di individuare i rappresentanti della Regione all’interno del Consiglio direttivo tenendo conto, oltre che del possesso di specifiche competenze, come stabilito dall’art. 32 comma 4 della Legge Regionale n. 8/1994, delle segnalazioni dei Comuni ricompresi all’interno del perimetro dell’ATC PR08, ordinate sulla base della superficie territoriale calcolata per singolo Comune, o in forma congiunta in caso di doppia o tripla segnalazione, come riportati nell’allegato 2, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, recante “Prospetto di individuazione dei rappresentanti regionali”;

Dato atto che sono state esperite le procedure previste dall'art. 45, comma 2 della sopracitata L.R. n. 6/2004 in ordine alla pubblicizzazione agli organi di informazione a diffusione regionale, attraverso l'invio delle notizie e dei dati relativi alla nomina dei rappresentanti regionali;

Sentito il 16 marzo 2017 il Comitato di consultazione in materia di protezione della fauna ed esercizio dell’attività venatoria, di cui all’art. 41 della suddetta Legge Regionale n. 13/2015 in ordine ai suddetti rappresentanti;

Visti inoltre:

- il D.Lgs. n. 39 dell'8 aprile 2013, recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della Legge 6 novembre 2012, n. 190”;

- la Circolare del Responsabile della Prevenzione della Corruzione del 25 settembre 2014 Prot. n. PG/2014/342376 recante i criteri applicativi per il conferimento degli incarichi di amministratore in enti pubblici e in enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale;

Preso atto delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto di notorietà rese ai sensi del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, acquisite agli atti del Servizio Territoriale agricoltura, caccia e pesca di Parma e del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca, attestanti in capo ai soggetti designati e ai soggetti di nomina regionale l'insussistenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità previste nel sopra richiamato D.Lgs. n. 39/2013;

Verificata l’assenza di cause di incompatibilità specifiche e i requisiti di onorabilità, anche ai fini dell’art. 3 e 4 della Legge regionale n. 24/1994;

Ritenuto pertanto di procedere alla nomina dei componenti del Consiglio Direttivo dell'ATC PR08;

Visti altresì:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

- la propria deliberazione n. 89 del 30 gennaio 2017 recante “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

Viste infine:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l'art. 37, comma 4;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche ed integrazioni;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 622 del 28 aprile 2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1107 dell'11 luglio 2016 “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Simona Caselli;

A voti unanimi e palesi

delibera:

1) di nominare, per le motivazioni esposte in premessa e qui integralmente richiamate, quali membri del Consiglio Direttivo dell’ATC PR08:

- in rappresentanza delle Organizzazioni professionali agricole:

Corrado Cattani, nato a Terenzo (PR) il 30/5/1961, in rappresentanza di Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltura;

Pier Luigi Ravasini, nato a Parma il 25/3/1958, in rappresentanza di Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltura;

Andrea Lupi, nato a Parma il 24/5/1977, in rappresentanza di Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltura;

Giovanni Ferrari, nato a Parma il 17/8/1979, in rappresentanza di Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltura;

Andrea Carpanini, nato a Parma il 26/7/1987, in rappresentanza di Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltura;

Valter Bertoncini, nato a Terenzo (PR) il 9/10/1957, in rappresentanza di Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltura;

- in rappresentanza delle Associazioni nazionali venatorie:

Maurizio Meneghetti, nato a Medesano (PR) l’11/7/1956, in rappresentanza delle associazioni Federcaccia, Liberacaccia e Arci-Caccia;

Raffaele Manini, nato a Fontevivo (PR) il 13/11/1950, in rappresentanza delle associazioni Federcaccia, Liberacaccia e Arci-Caccia;

Maurizio Fanzini, nato a Parma l’11/5/1954, in rappresentanza delle associazioni Federcaccia, Liberacaccia e Arci-Caccia;

Fabrizio Ferrari, nato a La Spezia il 14/12/1955, in rappresentanza delle associazioni Federcaccia, Liberacaccia e Arci-Caccia;

Nello Maccini, nato a Varano dè Melegari (PR) il 18/1/1940, in rappresentanza delle associazioni Federcaccia, Liberacaccia e Arci-Caccia;

Paolo Schianchi, nato a Fornovo Taro (PR) il 25/5/1951, in rappresentanza dell’associazione Enalcaccia;

- in rappresentanza delle Associazioni di protezione ambientale:

Sandro Damenti, nato a Parma (PR) il 27/3/1974, in rappresentanza dell’Associazione Ekoclub International;

Fabrizio Manghi, nato a Collecchio (PR) il 25/3/1959, in rappresentanza dell’Associazione Ekoclub International;

Giovanni Germanò, nato a Falcone (ME) il 9/3/1955, in rappresentanza dell’Associazione Urca;

Silvia Radaelli, nata a Parma l’1/3/1969, in rappresentanza dell’Associazione Urca;

- in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna:

Luigi Caraffi, nato a Viano (RE) il 27/6/1945;

Andrea Bertani, nato a Parma il 22/10/1986;

Alessandro Saglia Codeluppi, nato a Parma il 6/8/1986;

Daniele Valentini, nato a Parma il 21/2/1962;

2) di stabilire:

- che l’insediamento del Consiglio direttivo avvenga entro 20 giorni dalla data di adozione del presente provvedimento;

- che la riunione d’insediamento e l’organizzazione della stessa sia presieduta e coordinata dal componente più anziano individuato nel sig. Nello Maccini che comunicherà alla Regione la data di tale evento;

- che nel corso della seduta di insediamento venga nominato il Presidente, nel rispetto dello Statuto e delle vigenti disposizioni legislative;

- che il verbale delle operazioni sia inviato al competente Servizio Territoriale agricoltura, caccia e pesca di Parma;

3) di riportare nell’allegato 1 e nell’allegato 2, parti integranti del presente atto, rispettivamente il “Prospetto relativo al riparto dei posti per Associazione all’interno delle categorie agricole, venatorie e ambientali” e il “Prospetto di individuazione dei rappresentanti regionali”;

4) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

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