n.185 del 29.07.2015 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 902 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi opportune affinché sia garantita, nella predisposizione dei decreti legislativi di riorganizzazione delle funzioni di polizia, l'organizzazione di una polizia ambientale e agroalimentare. A firma dei Consiglieri: Bessi, Taruffi, Caliandro, Torri, Boschini, Montalti, Rossi Nadia, Pruccoli, Serri

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 Premesso che

 il Corpo forestale dello Stato è Forza di polizia a ordinamento civile specializzata nella prevenzione e repressione dei reati ambientali, agroalimentari e per il contrasto alla criminalità in questi settori;

 il Corpo forestale assicura inoltre la tutela dei valori di biodiversità e di agro-biodiversità, svolgendo il ruolo di polizia di prossimità a contatto con le popolazioni nei comprensori più difficili, quali quelli di montagna e di campagna, nonché nelle città, e assicurando il contrasto alla criminalità di tipo ambientale e agroalimentare, anche organizzata di tipo mafioso.

 Considerato che 

nel nostro Paese il patrimonio di biodiversità e di agro-biodiversità che l'Italia presenta, con 243 prodotti DOP, IGP e STG, ne fanno lo Stato che in Europa possiede il maggior numero di prodotti certificati, denotando la enorme ricchezza ambientale, naturalistica nonché produttiva del nostro Paese, che in quanto tale va tutelata anche per le ricadute economiche che essa può generare; 

le associazioni criminali di stampo mafioso traggono notevoli profitti illeciti dai cosiddetti "eco-reati", quali lo sfruttamento delle risorse ambientali e agroalimentari, il traffico dei rifiuti, il traffico dei cibi contraffatti, l'intermediazione illecita della manodopera in agricoltura (caporalato) e l'intermediazione illegale attuata nei mercati e nei trasporti ortofrutticoli, il ciclo illegale del cemento, il commercio illecito di animali e non ultimo l'infiltrazione criminale negli appalti e nella gestione delle energie rinnovabili; 

proprio a causa di tutti questi motivi, è particolarmente necessaria nel nostro Paese una dedicata attività di sicurezza ambientale e agroalimentare che solo una Forza di polizia specializzata può sviluppare, per il contrasto a una serie di fenomeni, di reati e di sfruttamento criminale delle risorse ambientali e agroalimentari, nonché della fauna e della flora sottoposta a tutela; 

anche il Ministro delle Politiche agricole e forestali Martina, con riferimento al percorso di riorganizzazione funzionale del Corpo forestale dello Stato, riaffermando la validità e la centralità del CFS, ha precisato che occorre iniziare a riconfigurare una nuova organizzazione che semplifichi le polizie provinciali, l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari e alcuni Corpi regionali. 

Considerato che 

l'articolo 7 della proposta di legge delega all'esame del Parlamento prevede una delega al Governo per procedere alla riorganizzazione dell'amministrazione dello Stato, compresa la razionalizzazione e il potenziamento dell'efficacia delle funzioni di polizia anche in funzione di una migliore cooperazione sul territorio, nonché il riordino delle funzioni di polizia di tutela dell'ambiente, del territorio e del mare, conseguente alla riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato ed eventuale assorbimento del medesimo nelle altre Forze di polizia; 

la medesima disposizione precisa che tale riorganizzazione dovrà avvenire mantenendo la garanzia degli attuali livelli di presidio, dell’ambiente, del territorio e del mare e della sicurezza agroalimentare e la salvaguardia delle professionalità esistenti, delle specialità e dell'unitarietà. 

Tutto ciò premesso e considerato

Impegna la Giunta 

ad agire in tutte le sedi più opportune perché sia garantita, nella predisposizione dei decreti legislativi di riorganizzazione delle funzioni di polizia ai sensi dell'articolo 7 del disegno di legge in discussione, la organizzazione di una polizia ambientale e agroalimentare che assuma unitariamente le necessarie funzioni e risorse, anche umane, connesse alla centrale attività di sicurezza ambientale e agroalimentare e del territorio; 

a ribadire la necessità di includere nelle funzioni da assegnare alla polizia ambientale e agroalimentare le competenze relative: al contrasto agli "eco-reati", quali i reati contro l’ambiente, quelli in ambito agroalimentare; all'attività di mantenimento della biodiversità, di vigilanza e di contrasto ai reati compiuti in danno agli animali, come il bracconaggio nonché il commercio illegale di specie di fauna e flora in via d'estinzione; al contrasto al traffico internazionale di legname; in raccordo con le funzioni di polizia già esistenti negli altri corpi; 

ad agire in tutte le sedi più opportune perché siano rafforzate nel processo di riorganizzazione le funzioni di polizia ambientale e agroalimentare, anche valutando possibili forme di coordinamento con le funzioni di polizia già esistenti in altri corpi, così favorendo una reale innovazione istituzionale. 

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 7 luglio 2015

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