n.143 del 06.05.2019 (Parte Seconda)

Atto di coordinamento tecnico sugli studi di microzonazione sismica per la pianificazione territoriale e urbanistica (artt. 22 e 49, L.R. n. 24/2017)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che:

  • la legislazione della Regione Emilia-Romagna (da qui in avanti Regione) già con la L.R. n. 47/1978 “Tutela e uso del suolo” richiedeva che gli strumenti urbanistici fossero supportati da studi di sostenibilità geologica e nei comuni classificati sismici anche da analisi della pericolosità sismica locale (v. circolare 1288/1983);
  • già con L. 64/1974 era richiesto che le costruzioni in zona sismica fossero progettate e realizzate considerando l’azione sismica attesa;
  • secondo la vigente classificazione sismica del territorio nazionale, di cui all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, tutti i Comuni sono classificati sismici secondo 4 classi a pericolosità sismica decrescente (classe 1: zona a pericolosità sismica elevata; classe 4: zona a minima pericolosità) e che i Comuni dell’Emilia-Romagna sono classificati in zona 2 e zona 3 (pericolosità sismica media e medio-bassa);
  • le vigenti “Norme tecniche per le costruzioni” (NTC 2018, D.M. 17/1/2018) richiedono il calcolo dell’azione sismica per la progettazione delle costruzioni sulla base della pericolosità sismica del sito d’interesse, considerate le locali condizioni geologiche e morfologiche;
  • la microzonazione sismica (MS), cioè la suddivisione dettagliata del territorio in base al comportamento dei terreni in caso di terremoto, è uno degli strumenti più efficaci per la riduzione del rischio sismico in quanto permette, fino dalle prime fasi della pianificazione urbanistica, di valutare la pericolosità sismica nelle aree urbane e urbanizzabili, indirizzare i nuovi interventi verso zone a minore pericolosità e programmare interventi di mitigazione del rischio nelle zone in cui sono presenti particolari criticità;
  • la L.R. n. 24/2017 “Disciplina regionale sulla tutela e uso del territorio”e la L.R. 19/2008 “Norme per la riduzione del rischio sismico” richiedono l’esecuzione di studi di microzonazione sismica per la redazione e l’approvazione dei piani urbanistici comunali e che le scelte urbanistiche e gli interventi sul territorio siano compatibili con la pericolosità sismica locale;
  • la Regione con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 112/2007 ha approvato l'atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell'art. 16, comma 1, della L.R. n. 20/2000 "Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio", in merito a gli “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica”, successivamente aggiornato con propria deliberazione n. 2193/2015;
  • in data 13 novembre 2008 sono stati approvati gli “Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica” del Dipartimento di Protezione Civile e della Conferenza delle Regioni e Province Autonome (ICMS, 2008);
  • con Legge n. 77/2009, art. 11, sono state istituite risorse economiche per 7 annualità destinate a studi per la prevenzione e mitigazione del rischio sismico, tra i quali la microzonazione sismica, e che a seguito delle Ordinanze di ripartizione delle risorse alle Regioni, si è provveduto all’assegnazione dei contributi alle Amministrazioni Locali dell’Emilia-Romagna per la realizzazione di tali studi;
  • per il coordinamento a scala nazionale dei suddetti studi, ai sensi dell’art. 5, c. 7, dell’OPCM 3907/2010, è stata istituita una Commissione Tecnica per il supporto e monitoraggio degli studi di microzonazione sismica, la quale ha promosso la redazione di vari documenti d’indirizzo, quali linee guida e standard di rappresentazione e archiviazione informatica, disponibili nel sito web http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/commissione_opcm_3907.wp;
  • alla luce dei recenti studi di microzonazione sismica realizzati per la ricostruzione dei Comuni dell’Italia Centrale colpiti dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016, la suddetta Commissione Tecnica, nella versione 4.1 degli standard MS (disponibili nel sito web https://www.centromicrozonazionesismica.it/it/download/category/3-linee-guida), richiede la valutazione dei fattori di amplificazione sismica anche in termini di accelerazione per intervalli di periodi compresi tra 0,1 e 0,5 s, tra 0,4 e 0,8 s e tra 0,7 e 1,1 s (v. verbale della riunione della Commissione Tecnica del 19/10/2017, prot. PG.2017.0701200 del 06/11/2017) e che tali parametri non sono previsti nei citati indirizzi regionali (Delibera Assemblea legislativa n. 112/2007 e propria deliberazione n. 2193/2015);
  • in data 6 aprile 2018 il CNR-IDPA, Istituto che ha curato le tabelle dell’Allegato A2 della Delibera Assemblea legislativa n. 112/2007 e dell’aggiornamento propria deliberazione n. 2193/2015, ha inviato un’integrazione all’Allegato A2 contenente tabelle per la valutazione dei fattori di amplificazione sismica anche in termini di accelerazione per intervalli di periodi compresi tra 0,1 e 0,5 s, tra 0,4 e 0,8 s, tra 0,7 e 1,1 s;
  • in data 21 maggio 2018 il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze, lo stesso che ha curato l’Allegato A3 della Delibera Assemblea legislativa n. 112/2007 e dell’aggiornamento propria deliberazione n. 2193/2015, ha trasmesso la revisione dell’Allegato A3;

Considerato inoltre che al fine di adempiere agli obblighi delle sopra richiamate NTC 2018 occorre fornire ai geologi e ai progettisti un quadro di riferimento della pericolosità sismica locale adeguatamente definito, che consenta di predisporre programmi di indagini geologiche e geotecniche e analisi della risposta sismica locale a scala di manufatto più mirati ed economicamente più adeguati al tipo di effetti attesi nell’area di interesse;

Viste le modifiche di alcune parti dell’Allegato A e degli Allegati tecnici alla propria deliberazione n. 2193/2015, rese necessarie dall’approvazione della L.R. n. 24/2017 e dalle revisioni degli Allegati A2 e A3 sopra indicate;

Si ritiene pertanto opportuno provvedere all’aggiornamento dell’atto di indirizzo di cui alla citata propria deliberazione n. 2193/2015, al fine di indirizzare l’attività pianificatoria degli Enti locali, per definire in modo omogeneo i criteri e le modalità di analisi della risposta sismica locale e di microzonazione sismica del territorio regionale;

Ritenuto per quanto sopra detto di procedere, ai sensi degli articoli 22, comma 2, e 49 della L.R. n. 24/2017, all’approvazione dell’aggiornamento degli “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica”, di cui alla propria deliberazione n. 2193/2015, attraverso la modifica dell’Allegati A e degli Allegati tecnici della stessa deliberazione, con quelli facenti parte integrante del presente atto al fine di ridefinire le procedure e le specifiche tecniche per la microzonazione sismica del territorio regionale;

Ritenuto inoltre opportuno stabilire che l’atto di coordinamento contiene prescrizioni da osservare ai fini dell’approvazione degli atti di programmazione territoriale e di pianificazione territoriale ed urbanistica, fatta salva la possibilità, per gli atti di programmazione e pianificazione già adottati alla data di pubblicazione della presente deliberazione, di concludere il procedimento di approvazione in conformità al testo previgente dell’atto di indirizzo e coordinamento n. 2193 del 2015;

Dato atto che sulla proposta del citato atto allegato, definito nell’ambito del “Tavolo di monitoraggio per l’applicazione della legge regionale sulla tutela e l’uso del territorio”, di cui alla nostra deliberazione n. 954 del 25.06.2018, si è espresso con parere favorevole il CAL – Consiglio delle Autonomie Locali, a norma dell’art. 49, comma 3, della L.R. n. 24/2017, e dell’art. 6 della L.R. n. 13/2009, nella seduta dell’8 aprile 2019 (prot. PG n.0349964 dell’8 aprile 2019);

Richiamate le proprie deliberazioni sulle competenze delle strutture organizzative, l’esercizio delle funzioni dirigenziali, le misure per la trasparenza e la prevenzione della corruzione e il sistema dei controlli interni:

- n. 2416 del 29/12/2008 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali” e le successive modifiche, per quanto applicabile;

- n. 468/2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”);

- n.56 del 25/1/2016 recante “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. n.43/2001”;

- n.270 del 29/2/2016 recante “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/2015”;

- n.622 del 28.04.2016 recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/2015” e la conseguente determinazione n. 7283 del 29/4/2016, recante “Modifica dell'assetto delle posizioni dirigenziali professional, conferimento di incarichi dirigenziali, riallocazione posizioni organizzative e di personale in servizio presso la Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente”;

- n.702 del 16/5/2016 concernente “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali - Agenzie - Istituto, e nomina dei Responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;

- n.1107 del 11/7/2016 recante “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015”;

- n.1681 del 17/10/2016 recante “Indirizzi per la prosecuzione della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale avviata con delibera n. 2189/2015”;

- n.468 del 10/4/2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, e le relative circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13/10/2017 e PG/2017/0779385 del 21/12/2017, recanti indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;

Visti:

- il D.lgs. 14 /3/2013, n.33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n.122 del 28/01/2019 avente ad oggetto, “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019 -2021”, ed in particolare l’Allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n.33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

 Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza Territoriale. Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche Ambientali e della Montagna e dell’Assessore ai Trasporti, Reti di Infrastrutture Materiali e Immateriali, Programmazione Territoriale e Agenda Digitale;

a voti unanimi e palesi

delibera:

1. di approvare, ai sensi degli articoli 22, comma 2, e 49 della L.R. n. 24 del 2017, l’aggiornamento dell’atto di coordinamento tecnico, denominato “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica” di cui alla propria deliberazione n. 2193/2015, per ridefinire i criteri, le procedure e le specifiche tecniche per la microzonazione sismica del territorio regionale;

2. di provvedere, per ragioni di certezza del testo normativo vigente, alla approvazione e pubblicazione dell’intero testo, ora denominato “Atto di coordinamento tecnico sugli studi di microzonazione sismica per la pianificazione territoriale e urbanistica (artt. 22 e 49, L.R. n. 24/2017)”, allegato parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

3. di stabilire che il presente atto di coordinamento tecnico deve essere osservato per la predisposizione e approvazione degli atti di pianificazione territoriale ed urbanistica e dei piani settoriali a valenza territoriale, fatti salvi gli strumenti approvati in attuazione della disciplina transitoria stabilita dalla L.R. 21 dicembre 2017, n. 24 (Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio) i quali possono essere predisposti e approvati in conformità all’atto di indirizzo e coordinamento previgente (propria deliberazione n. 2193/2015);

4. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

5. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito web della Regione;

6. di stabilire che la presente deliberazione entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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