n.62 del 13.03.2013 periodico (Parte Seconda)

DLgs 152/06, L.R. 9/99 e smi. Decisione in merito alla procedura di VIA e congiunta modifica sostanziale AIA per progetto nuovo assetto impiantistico del Polo discarica Crispa nel comune di Jolanda di Savoia. Società AREA S.p.A.

Ai sensi del Titolo III della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. e del DLgs 152/06 e smi, l’Autorità competente: Provincia di Ferrara, con atto DGP n. 11 del 22/1/2013, ha assunto la seguente decisione:

LA GIUNTA (omissis) delibera: 

di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto “richiesta di modifica sostanziale Autorizzazione Integrata Ambientale e progetto nuovo assetto impiantistico del Polo Crispa ” nel comune di Jolanda di Savoia presentata dalla Ditta Area S.p.A., subordinando il giudizio di VIA positivo al rispetto di prescrizioni relative al quadro di riferimento programmatico, progettuale ed ambientale sottoriportate (comprensive anche delle prescrizioni relative al titolo edilizio), oltre che a tutte le prescrizioni contenute nell’atto di AIA allegato alla delibera, che si riportano di seguito: 

Prescrizioni in merito al quadro di riferimento programmatico:

  •  La Soc.Area S.p.A. dovrà rispettare le condizioni per l’affidamento in house per lo svolgimento delle proprie attività di servizio pubblico di gestione dei rifiuti. 
  • La gestione dei Rifiuti Urbani dovrà risultare conforme a quanto previsto nel vigente PPGR. 

Prescrizioni in merito al quadro di riferimento progettuale:

  •  Dovrà essere rispettato l’intero apparato prescrittivo contenuto nell’atto di AIA, che si intende qui interamente richiamato, allegato alla presente delibera di VIA; inoltre: 
  • Per la fase di cantiere della discarica:
    • l’area destinata al cantiere deve essere contenuta entro la superficie totale occupata dall’opera.
    • le fasi di cantiere devono essere eseguite nel seguente ordine:

- Allestimento cantiere;

- Movimentazioni terra, mediante rimozione opere edili esistenti, scavo di sbancamento, posa barriera di base in argilla e realizzazione opere viarie, nonché la rete dei fossati per la raccolta delle acque piovane;

- Realizzazione arginature perimetrali;

- Impermeabilizzazione artificiale del fondo della discarica;

- Realizzazione rampa di accesso;

- Realizzazione della rete di drenaggio e raccolta del percolato;

- Realizzazione del sistema di captazione del biogas;

- Realizzazione dell’impianto elettrico;

- Smobilizzo del cantiere portando a completamento la rete dei fossati di raccolta acque bianche, nonché il ripristino delle opere eventualmente danneggiate durante l’esecuzione dei lavori. 

Per la fase di cantiere degli impianti e delle infrastrutture:

  • l’area destinata al cantiere deve essere contenuta entro la superficie totale occupata dall’opera.
  • le fasi di cantiere devono essere eseguite nel seguente ordine:

- Allestimento cantiere;

- Movimentazioni terra, mediante rimozione opere edili esistenti, scavo di sbancamento, realizzazione opere viarie, nonché la rete dei fossati per la raccolta delle acque piovane;

- Realizzazione dell’impianto elettrico;

- Smobilizzo del cantiere portando a completamento la rete dei fossati di raccolta acque, nonché il ripristino delle opere eventualmente danneggiate durante l’esecuzione dei lavori. 

  • Il progetto di completamento del Polo Crispa dovrà essere realizzato così come descritto negli elaborati progettuali e grafici presentati. 
  • Il Gestore dovrà produrre un cronoprogramma specifico da aggiornare di volta in volta in caso di variazione delle tempistiche, per il quale dovranno essere comunicate a Provincia, Comune, ARPA e USL, l’inizio e la fine di ogni fase, unitamente all’attestazione del Direttore dei Lavori della regolare esecuzione delle opere. 
  • Teli discarica: Le operazioni di giunzione/saldatura dei teli dovranno essere monitorate e oggetto di rilievo fotografico da parte del gestore. Inoltre la posa dei teli di fondo e di contenimento dovrà essere comunicato agli Enti con un anticipo di 10 gg in modo da permettere le opportune verifiche in sede di controllo. 
  • Il Gestore, prima della realizzazione dei nuovi lotti di discarica dovrà comunicare a Provincia, ARPA e Comune di Jolanda di Savoia la nomina della Commissione di Collaudo, ed inviare successivamente agli Enti indicati i risultati delle prove di collaudo, subordinanti l’entrata in esercizio di ogni nuovo lotto di discarica. 
  • Il Gestore dovrà comunicare a Provincia, ARPA e Comune di Jolanda di Savoia, la data di inizio e di fine lavori di realizzazione di ogni nuovo lotto di discarica, comprese le unità tecniche accessorie. 
  • Il Gestore dovrà comunicare a Provincia, ARPA, AUSL e Comune di Jolanda di Savoia, la data di inizio e di fine lavori di realizzazione degli impianti di trattamento rifiuti (nuovi e modifiche degli esistenti), comprese le unità tecniche accessorie. 
  • Dovranno essere sempre presenti presso lo stabilimento i Registri di Carico/Scarico che dovranno essere tenuti secondo le modalità previste dall’art. 190 DLgs 152/06 e smi; dovrà essere altresì conservata presso lo stabilimento la copia dei formulari d’Identificazione dei Rifiuti ai sensi art. 193 stesso provvedimento. 
  • La Ditta dovrà accertarsi che i terzi ai quali verranno affidati per le varie fasi di gestione/smaltimento i rifiuti prodotti dall’attività lavorativa, siano in possesso delle regolari autorizzazioni ai sensi DLgs 152/06 (Parte IV) e s.m.i e conservarne copia presso l’impianto a disposizione dell’Organo di controllo. 
  • Nel caso in cui si compiano operazioni di chiusura di piezometri esistenti ci si dovrà attenere a quanto prescritto dall’art. 35 del R.R. 41/2001, recepito dalla L.R. 6/2004 e dovranno essere utilizzati dispositivi di sicurezza passivi, quali cementazione e tamponamenti della colonna in opera, che impediscano l'inquinamento della falda e che garantiscano il confinamento permanente dell'acqua nel sito originari; per effetto di quanto previsto del DLgs 31/2002, si dovrà provvedere a:

- estrazione degli eventuali manufatti di emungimento (pompa, colonna di emungimento e accessori)

 - se vi sono ostruzioni queste devono essere eliminate e l'eventuale camicia deve essere rimossa o forata per assicurare anche il riempimento di ogni cavità tra camicia e terreno

 - riempimento del pozzo con materiale impermeabile mediante iniezione dal fondo;

 - realizzazione di uno strato di almeno 2 metri di argilla nel tratto superiore del pozzo fino a piano campagna

 - realizzazione di una soletta superficiale in cemento 

  • In caso di realizzazione di nuove perforazioni finalizzate a sondaggi per il controllo del livello piezometri finalizzate a sondaggi per il controllo del livello piezometrico della falda e della qualità dell'acqua o siano funzionali all'abbassamento della falda freatica per l'esecuzione di opere, con esclusione delle perforazioni finalizzate ad interventi di sistemazione idrogeologica, la Ditta, ai sensi del R.R. 41/2001, deve inviare al Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano e della Costa una comunicazione corredata da:

 - relazione tecnica generale

 - progetto di massima delle perforazioni da realizzare

 - cartografia idonea ad individuare la localizzazione della perforazione (corografia su carta tecnica regionale in scala 1:10000 e planimetria catastale);

 - comunicazione analoga dovrà essere effettuata all'ISPRA di Via Vitaliano Brancati, 48 - 00144 Roma su apposita modulistica qualora la profondità delle opere superi i 30 m 

  • I lavori di realizzazione di nuove perforazioni dovranno essere effettuati previo preavviso scritto di almeno 7 (sette) giorni dalla data di esecuzione degli stessi alla presenza di collaboratore del Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano e della Costa.
  • I terreni derivati dall’escavazione per la realizzazione e risezionamento di fossi, dalla realizzazione di una nuova vasca di prima pioggia, dall’asporto della copertura del 1° lotto, del vallo 1°-2° lotto per poter effettuare la copertura definitiva, e dalla realizzazione delle opere edili, dovranno essere utilizzati con la minore movimentazione possibile ed esclusivamente in loco, previa caratterizzazione ed effettuazione del test di cessione dei rifiuti recuperabili previsti dal D.M. 05/02/1998 e s.m.i. 
  • I terreni derivati dall’escavazione per l’asporto della copertura del vallo 2°-3° lotto e del 4° lotto 2 stralcio non soggetti all’applicazione dell’art. 186 del D.Lgs 152/06 e s.m.i. e pertanto dovranno essere utilizzati con la minore movimentazione possibile ed esclusivamente in loco per la copertura giornaliera dei rifiuti. 
  • La prevista tubazione di raccolta di percolato, progettata come raccordo tra i già esistenti sistemi di raccolta dei lotti, dovrà essere di tipo “tracciato” ovvero munito di sistema idoneo a rilevare rotture o perdite di percolato, che dovranno essere annotate su un registro ovvero supporto informatico immodificabile da tenere a disposizione degli Enti.
  • Le operazioni di giunzione /saldatura dei teli dovranno essere monitorate e oggetto di rilievo fotografico da parte del gestore. Inoltre la posa dei teli di fondo e di contenimento dovrà essere comunicato agli Enti con un anticipo di 10 gg in modo da permettere le opportune verifiche in sede di controllo.
  • Relativamente alle opere oggetto del titolo edilizio, si dovranno inviare alla Provincia, al Comune e, per quanto di competenza, all’AUSL e all’Unione Terre e Fiumi, i seguenti elaborati sottoscritti da Tecnico Abilitato (Direttore dei lavori e/o altra figura competente), tenendo sempre presente che sono fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi con assoluto sollievo di responsabilità dell’Amministrazione e dei suoi funzionari, nonché dovranno essere osservate le seguenti comunicazioni, cautele e prescrizioni:

- comunicazione dell’inizio dei lavori completa di: deposito del progetto strutturale o dell’autorizzazione sismica ai sensi degli artt. 11, 12 e 13 della L.R. n. 19/2008; deposito del progetto degli impianti ai sensi della legge n°46/1990 e s.m.i.; deposito del progetto di isolamento termico e degli impianti di riscaldamento/climatizzazione dei fabbricato ai sensi della Legge n. 10/1991 e s.m.i

- consegna, unitamente alla dichiarazione di inizio lavori, della seguente documentazione, ai sensi dell’art. 96, comma 9 del D.Lgs. n. 81/2008

 - dichiarazione resa dal titolare dell’impresa esecutrice dei lavori circa l’organico medio annuo, distinto per qualifica

 - copia della notifica preliminare

 - dichiarazione relativa al contratto collettivo, stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti

 - certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A

 - certificazione antimafia 

  • Relativamente al cantiere dove devono essere eseguiti i lavori, deve essere affissa in vista al pubblico una tabella chiaramente leggibile, nella quale vanno indicati:

 - il tipo e il titolo dell’opera in corso di realizzazione

 - la natura dell’atto abilitante all’esecuzione delle opere e gli estremi del medesimo

 - data di inizio e termine di validità dell’autorizzazione

 - il nominativo del titolare dell’atto abilitante

 - il nominativo del progettista

 - il nominativo del direttore dei lavori

 - il nominativo dell’esecutore dei lavori

 - il nominativo del calcolatore delle strutture (ove prescritto);

 - il nominativo del direttore dei lavori delle strutture (ove prescritto);

 - il nominativo del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (ove prescritto);

 - il nominativo del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (ove prescritto);

 - ogni altro dato o nominativo previsto da norme vigenti

 - l’orario di lavoro 

  • Relativamente alla conduzione del cantiere, deve specificarsi che:

 - il titolare dell’autorizzazione ed il costruttore sono in ogni tempo obbligati a lasciare libero accesso al cantiere e nei locali di lavoro ai funzionari e agenti di pubblica sicurezza preposti alla vigilanza.

 - l’autorizzazione ed i disegni vistati dovranno essere costantemente tenuti a disposizione dei suddetti funzionari sul luogo dei lavori fino al termine della vita dell’impianto;

 - chi fabbrica non deve mai ingombrare le vie e gli spazi pubblici adiacenti ai fabbricati, deve osservare tutte le cautele atte a rimuovere ogni pericolo di danno a persone e a cose e ad assicurare per quanto possibile, gli incomodi che i terzi possono risentire dalle esecuzioni di tali opere;

 - il luogo destinato all’opera deve essere recintato lungo tutti i lati nel rispetto del Regolamento Edilizio comunale

 - per l’eventuale occupazione del suolo pubblico la Ditta dovrà richiedere regolare autorizzazione presso gli Enti proprietari;

 - se nel manomettere il suolo pubblico il costruttore incontrasse manufatti del servizio pubblico, deve usare ogni cautela per non danneggiarli e deve darne contemporaneamente avviso alle imprese e agli Enti proprietari per i provvedimenti del caso

 - deve essere presente agli accessi il numero civico

 - il Proprietario, il Soggetto titolare dell’autorizzazione, il Progettista, il Direttore e l'Assuntore dei lavori sono responsabili di ogni eventuale inosservanza alle norme generali di legge e dei regolamenti comunali come delle modalità esecutive fissate nella presente autorizzazione

  • Relativamente alla conclusione dei lavori, dovrà essere fornita alla Provincia, entro 15 giorni dalla effettiva ultimazione delle opere, tutta la documentazione prevista dalle vigenti normative in materia di agibilità (vedi D.P.R. n. 380/2001 e L.R. n. 31/2002), utilizzando la modulistica dell’Unione Terre e Fiumi e con particolare riferimento a:

 - comunicazione del termine dei lavori;

 - attestazione della conformità delle opere realizzate a quanto autorizzato con il progetto approvato

 - attestato di qualificazione energetica dei fabbricati

 - attestati di conformità ai progetti relativi alle opere impiantistiche

 - relazioni a strutture ultimate dei fabbricati

 - certificati di collaudo di strutture edili ed impianti

 - atti di aggiornamento delle mappe catastali (PREGEO) e denunce dei nuovi fabbricati (DOCFA).

Prescrizioni in merito al quadro di riferimento ambientale 

  • Non esistendo limiti normativi in ambiente esterno, in caso di rilevamento di fibre di amianto, dovranno essere sospesi i lavori di tritovagliatura ed effettuata una attenta verifica della qualità dei rifiuti avviati all’impianto; 
  • Il deposito temporaneo dei rifiuti/messa in riserva dovrà avvenire secondo modalità che consentano la perfetta separazione tra le varie tipologie, con particolare riferimento alla miscelazione dei rifiuti speciali non pericolosi con i rifiuti speciali pericolosi. Il deposito temporaneo e/o messa in riserva dovrà avvenire esclusivamente al riparo del dilavamento meteorico per quelle tipologie che possano rilasciare sostanze inquinanti e comunque all’interno di contenitori a tenuta. 
  • Per le rimanenti tipologie dovranno comunque essere adottate le cautele del caso onde impedire la contaminazione dell’ambiente, in nessun caso il deposito temporaneo e/o messa in riserva dovrà essere causa di inconvenienti ambientali o di molestie alla popolazione o all’ambiente per la propria consistenza, aspetto, odore o altro che possa arrecare nocumento. 
  • Dovrà essere messo in atto un sistema di monitoraggio degli abbassamenti degli nuovi lotti di discarica in modo da evitare la compromissione degli impianti accessori e in particolare quello del percolato. 
  • Scarichi idrici durante cantiere: Le acque di pioggia, interne all’area cantiere, possono essere scaricate nei fossi di scolo nel rispetto dei limiti previsti nella colonna acque superficiali della Tab. 3 all 5 parte terza, D.Lgs 152/2006 e s.m.i. 
  • Emissioni in atmosfera durante cantiere: Al fine di ridurre i fenomeni di emissione di polveri in sede di sbancamento e soprattutto di collocamento del materiali inerti, si dovrà provvedere a bagnare adeguatamente l’inerte, per limitare la diffusione delle polveri in atmosfera. 
  • Rumore durante cantiere: Il Gestore deve eseguire dei rilievi fonometrici, a lavorazioni in corso in prossimità dei Ricettori, tesi alla verifica sia del limite di zona che del limite differenziale. Nell’ipotesi che i risultati ottenuti evidenzino il superamento dei limiti stabiliti dalla normativa vigente, si dovranno adottare opportune misure di bonifica acustica ed interrompere i lavori fino alla messa in opera delle misure di bonifica stessa. I risultati ottenuti dovranno essere trasmessi ad ARPA per le verifiche di competenza. 
  • Rifiuti durante cantiere: Gestione delle operazioni di recupero e dei rifiuti prodotti: Le operazioni di smaltimento dei rifiuti prodotti durante la fase cantiere devono essere svolte nel rispetto della normativa vigente in ambito di gestione e smaltimento rifiuti e nel rispetto dell’AIA. 
  • I Comuni interessati si impegnano a presentare entro marzo 2013 alla Provincia copia della convenzione relativa alla definizione delle misure di compensazione ambientale. 

Stante la necessità di provvedere alla rapida conclusione del procedimento in oggetto in ragione dell’esigenza di avviare il progetto nel più breve tempo possibile;

Con votazione unanime e separata resa in forma palese: delibera:

di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, IV comma del D.Lgs. 267/2000. 

La deliberazione contiene in allegato il relativo rapporto con planimetrie, l’atto di AIA e comprende il titolo edilizio.

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