n. 54 del 31.03.2010 periodico (Parte Seconda)

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa alla realizzazione di una vasca di accumulo per il controllo degli apporti d'acqua del fosso di Riale in comune di Zola Predosa (BO) - (Titolo II L.R.9/99 come integrata ai sensi DLgs 152/06 come modificato dal DLgs 4/08)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) di escludere ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione del limitato rilievo degli impatti attesi, il progetto relativo alla “Realizzazione di una cassa di accumulo delle piene per il controllo degli apporti del fosso di Riale” in comune di Zola Predosa, provincia di Bologna dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:

1) una attenta progettazione esecutiva della fase di cantierizzazione, per quanto riguarda le interferenze con l’ambiente e le azioni di ripristino;

2) dovrà essere garantita la messa in sicurezza di tutti gli accessi alla sede stradale;

3) la realizzazione del progetto in esame dovrà garantire un volume di laminazione complessivo pari a 48.000 mc come da progetto presentato;

4) dovrà essere garantita l’impermeabilizzazione della cassa di espansione al fine di evitare eventuali interferenze con le acque di falda; a tal fine in fase di realizzazione andranno verificate le caratteristiche di permeabilità dei terreni di scavo in funzione delle quali dovranno essere adottate le eventuali misure necessarie all’impermeabilizzazione del bacino;

5) in sede di progetto definitivo dovrà essere prodotta la documentazione previsionale di impatto acustico secondo i criteri previsti dalla Direttiva regionale approvata con Delibera di G.R. n. 673/2004; gli esiti dello studio di impatto acustico dovranno costituire la base per la progettazione delle eventuali opere di mitigazione da realizzarsi per il rispetto dei limiti acustici di zona;

6) il rispetto dei limiti di legge e l’efficacia delle opere di mitigazione acustica andranno verificati mediante le opportune misure fonometriche ad opera in esercizio, da realizzarsi a cura del proponente e da sottoporre alla verifica dei Comuni interessati e da sottoporre al parere dell’ARPA, come previsto dalla LR 15/2001 “Disposizioni in materia di inquinamento acustico”;

7) il progetto esecutivo dovrà contenere il “piano di gestione, manutenzione e verifica di funzionalità del sistema idraulico ed impiantistico” dell’opera;

8) i materiali che in base alla caratterizzazione effettuata non dovessero risultare idonei e quelli la cui destinazione finale non sia stata definita all’atto di approvazione del progetto definitivo, dovranno essere smaltiti conformemente a quanto previsto dalla normativa in materia di rifiuti;

9) durante la fase di realizzazione dovranno essere adottate tutte le misure atte a limitare gli impatti derivanti dai lavori di cantiere sui ricettori antropici circostanti;

10) dal punto di vista paesaggistico non sono ravvisabili impatti significativi, tuttavia, appare necessario prevedere un adeguato progetto di sistemazione del verde che preveda la messa a dimora di specie vegetali arboree ed arbustive autoctone o naturalizzate a garantire un maggior successo di impianto (facilità di attecchimento, buona resa nello sviluppo) evitando le specie riconosciute come infestanti (Robinia, Alianto, ecc.) e sufficiente ad ottenere un adeguato effetto di mitigazione dell’opera;

11) per le opere di ripristino vegetazionale andranno riutilizzati i terreni vegetali derivanti dallo scotico, che si avrà cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in spessori adeguati e dei quali si provvederà alla manutenzione per evitarne la morte biologica;

12) i materiali che in base alla caratterizzazione effettuata non dovessero risultare idonei e quelli la cui destinazione finale non sia stata definita all’atto di approvazione del progetto definitivo, dovranno essere smaltiti conformemente a quanto previsto dalla normativa in materia di rifiuti;

13) per limitare gli impatti connessi alla movimentazione dei materiali cavati e di quelli da costruzione, si ritiene necessario adottare i seguenti accorgimenti:

- prevedere l’umidificazione delle vie di transito da e per il cantiere e dei depositi temporanei di inerti;

- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei cassoni con teloni;

- prevedere un sistema di lavaggio dei pneumatici dei mezzi destinati al trasporto dei materiali di risulta in uscita dal cantiere;

c) resta fermo che tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera in oggetto della presente valutazione dovranno essere rilasciate dalle autorità competenti ai sensi delle vigenti disposizioni;

d) di trasmettere la presente delibera al proponente Comune di Zola Predosa, all’Amministrazione Provinciale di Bologna, all’Autorità di Bacino del Reno,, al Servizio Tecnico Bacino Reno e all’ARPA – Sezione Provinciale di Bologna;

e) di pubblicare per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3, della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

f) di pubblicare nel sito web della Regione Emilia-Romagna la presente deliberazione.

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