n.92 del 09.04.2013 (Parte Seconda)
Linee di indirizzo alle Aziende per la gestione del rischio infettivo: infezioni correlate all'assistenza e uso responsabile di antibiotici
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamato l'art. 2 del DLgs 502/92, così come successivamente integrato e modificato, che prevede, al comma 2, che spettano alle Regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;
Vista la L.R. 19/94;
Premesso che la Regione Emilia-Romagna, attraverso la propria L.R. 29 del 2004 e successive modifiche “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;
Premesso inoltre che:
- la Comunità Europea ha definito nel 2001 una strategia mirata a combattere il pericolo per la salute pubblica determinato dal fenomeno dell’antibioticoresistenza, nell’ambito della quale è stata formulata nel 2002 una raccomandazione del Consiglio d’Europa sull'uso prudente degli agenti antimicrobici nella medicina umana (2002/77/CE), la cui applicazione è stata oggetto di revisione due volte, di cui l’ultima nel 2010; data la gravità della situazione, nel 2009 è stata istituita una task force transatlantica con l’obiettivo di promuovere con urgenza l’uso appropriato di antibiotici nella comunità medica e veterinaria, la prevenzione delle infezioni nella comunità e correlate all’assistenza sostenute da microrganismi antibiotico resistenti e formulare strategie per promuovere la ricerca su nuovi antibiotici;
- nella sopra citata raccomandazione del Consiglio di Europa si consiglia di istituire un coordinamento intersettoriale che consenta di avviare strategie in grado di tenere conto dei numerosi e complessi determinanti dell’antibioticoresistenza, che includono l’uso non appropriato di antibiotici ma anche la trasmissione di infezioni correlate all’assistenza sostenute da microrganismi antibiotico resistenti;
- il Consiglio d’Europa nel giugno del 2009 ha emanato una raccomandazione sulla “Sicurezza del paziente, inclusa la prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza”, con la quale si richiede agli Stati Membri di implementare misure a livello nazionale e locale per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all’assistenza;
- il vigente Piano Sociale e Sanitario Regionale ha individuato tra le azioni prioritarie per il contenimento del fenomeno delle infezioni correlate all’assistenza, la prevenzione della selezione e diffusione di microrganismi e multiresistenti agli antibiotici, attraverso programmi di uso appropriato degli antibiotici per la profilassi chirurgica e per la terapia empirica delle infezioni, programmi mirati a ridurre il rischio di trasmissione crociata dei microrganismi resistenti e l’elaborazione e sviluppo di programmi di sorveglianza e controllo delle infezioni nelle strutture residenziali territoriali e nella assistenza domiciliare;
- il vigente Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna ha incluso le infezioni correlate all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria e la prevenzione dell’antibioticoresistenza tra gli obiettivi prioritari dei programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili;
- il vigente Programma di attività della Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, nell’ambito relativo all’Area di programma “Rischio Infettivo”, prevede uno specifico progetto su ”Antibioticoresistenza e uso di antibiotici”, con l’obiettivo di controllare l’emergenza e la diffusione di infezioni resistenti agli antibiotici ed uno specifico progetto sulle ”Infezioni correlate all’assistenza: sorveglianza e controllo”, con l’obiettivo di sviluppare strumenti utili a quantificare le dimensioni del fenomeno migliorare la capacità delle Aziende e dei singoli professionisti di rispondere alle problematiche poste dal rischio infettivo, attraverso la definizione e sperimentazione di strategie efficaci, modalità organizzative innovative, lo sviluppo e la diffusione di competenze e strumenti necessari a sostenere e facilitare i processi di gestione del rischio infettivo;
- la Direttiva alle Aziende sanitarie per l’adozione dell’Atto Aziendale (DGR 86-2006) richiama come tra le funzioni attribuite al Collegio di direzione vi siano le attività di gestione del rischio;
Avuto presente che:
- nell’ambito delle iniziative per la realizzazione del Programma Informazione, Educazione Sanitaria e Farmacovigilanza per un uso appropriato dei farmaci, è stata costruita una rete di sorveglianza regionale dell’antibiotico-resistenza che indica un aumento costante della diffusione di microrganismi farmaco resistenti sia in ambito ospedaliero che territoriale;
- la Commissione Regionale del Farmaco ha costituito nel 2008 una sottocommissione antibiotici con l’obiettivo di valutare l’utilizzo di antibiotici in ambito ospedaliero ed evidenziare eventuali criticità: l’analisi dei consumi ospedalieri ha evidenziato una significativa variabilità tra Aziende nella frequenza di utilizzo di antibiotici e nel tipo di molecole utilizzate e la necessità di avviare interventi specifici di miglioramento dell’uso;
- per controllare adeguatamente la diffusione di infezioni, ciascuna Azienda deve aver attivato programmi di intervento specifici, interventi che vengano supportati e coordinati a livello regionale;
- la Commissione Tecnico-Scientifica Regionale per l’uso responsabile di antibiotici e la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza, costituita nel 2011, ha individuato gli elementi irrinunciabili di politiche a livello aziendale efficaci a promuovere la corretta gestione del rischio infettivo associato all’assistenza;
Ritenuto pertanto opportuno dare indicazioni alle Aziende Sanitarie per promuovere la prevenzione dell’antibioticoresistenza, attraverso la promozione di un uso responsabile degli antibiotici e la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza;
Richiamata la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e succ. mod.;
Richiamate altresì le proprie deliberazioni:
- 1057/06, 1663/06, 1222/11 e 725/12;
- n. 2416 del 29/12/2008, "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/07” e succ. mod.;
Dato atto del parere allegato;
Acquisito il parere favorevole della Commissione Assembleare Politiche per la Salute e Politiche Sociali espresso nella seduta del 19 marzo 2013;
Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute;
a voti unanimi e palesi
delibera:
1. di approvare l’allegato documento “Linee di indirizzo alle aziende per la gestione del rischio infettivo: infezioni correlate all’assistenza e uso responsabile di antibiotici”, comprensivo dei suoi allegati, quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2. di impegnare le Aziende Sanitarie della Regione a dare attuazione a quanto stabilito dalle linee guida di cui al precedente punto 1.;
3. di dare mandato all’Area Rischio Infettivo dell’Agenzia Sanitaria e Sociale, in collaborazione con i Servizi interessati della Direzione Generale Sanità e Politica Sociale, di:
- sostenere, stimolare e monitorare l’attuazione di quanto previsto in delibera;
- di apportare gli eventuali correttivi all’attività delle aziende attraverso indicazioni cogenti relative alle azioni di miglioramento.
4. di stabilire che l’Assessorato alle Politiche per la Salute valuterà la necessità di aggiornare i contenuti delle linee guida di cui al precedente punto 1. decorsi tre anni dall’entrata in vigore della presente deliberazione;
5. di pubblicare il presente provvedimento, comprensivo dell’allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.