n.375 del 28.11.2018 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 7215 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare la possibilità di implementare l’operazione “Strade Sicure” anche sul comparto ferroviario, ad agire nelle sedi più opportune perché le istituzioni competenti prevedano l’equiparazione delle Forze Armate alle Forze dell’Ordine nell’accesso gratuito al trasporto pubblico, nonché ad assicurarsi che lo Stato si faccia carico delle necessarie coperture. A firma dei Consiglieri: Serri, Caliandro, Mori, Benati, Marchetti Francesca, Sabattini, Zappaterra, Campedelli, Bagnari, Mumolo, Molinari, Paruolo, Zoffoli, Lori, Rossi, Rontini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

sono sempre più frequenti gli episodi di violenza sui treni, sia contro il personale di servizio che contro gli utenti.

Ritenuto che

sia urgente garantire la massima sicurezza sia al personale di servizio che agli utenti;

la carenza di Forze dell’Ordine sui treni e nelle stazioni rende molto difficoltoso e rischioso il lavoro di controllori e capotreni.

Rilevato che

dal 2014 la Regione Emilia-Romagna ha favorito l’accesso gratuito ai treni regionali agli appartenenti delle Forze dell’Ordine, in modo da aumentare la percezione di sicurezza sui mezzi;

la DGR 2082/2014 rappresenta la ricognizione delle normative nazionali, anche se non esaustiva, riferite all’accesso gratuito ai servizi di Trasporto pubblico da parte delle Forze dell’Ordine come elencate nell’Allegato alla stessa come già più volte comunicato;

la L.R. 30/98 all’art. 39 comma 5 dispone il divieto di trasporto gratuito salvo i casi previsti dalle disposizioni vigenti in materia: il provvedimento regionale citato pertanto nulla aggiunge a quanto stabilito dalla normativa nazionale;

la finalità dell’intervento è stata confermata anche dal pronunciamento al ricorso al TAR e Consiglio di Stato promosso dalle società di gestione verso la Regione che ne hanno chiesto l’annullamento per violazione di competenza: la materia della sicurezza pubblica, e quindi quella della sicurezza del trasporto e dei trasportati, è rimessa interamente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, al quale spetta non solo la potestà legislativa, ma anche la potestà regolamentare;

il Consiglio di Stato ribadisce infatti che le disposizioni contenute nel provvedimento regionale rispettano il divieto di istituire nuove ipotesi di gratuità, vietate dall'art. 39 della legge regionale 30/98 e s.m.i., limitandosi ad esprimere l’indirizzo all’uniformazione di trattamento e armonizzazione della maniera in cui soddisfare gli obblighi già esistenti;

le categorie elencate di personale in servizio di pubblica sicurezza, di polizia stradale e di polizia giudiziaria, in virtù delle funzioni loro attribuite dalla legge, finalizzate alla sicurezza dei cittadini e alla tutela dell'ordine pubblico, incrementano il livello di sicurezza a bordo dei mezzi del trasporto pubblico sia bus che treni e dei viaggiatori, nell’intento di disincentivare e prevenire episodi di possibili aggressioni e di abusivismo, coadiuvando, al bisogno, il personale delle società di trasporto, che all’occorrenza potrà chiederne l’intervento secondo la discrezionalità del personale delle Forze dell’Ordine di agire in autonomia e comunque nel rispetto dei rispettivi protocolli d’intervento;

non aver previsto nel provvedimento amministrativo citato altre categorie di personale tra cui altri corpi appartenenti alle Forze armate risponde pertanto ad una logica precisa, derivante peraltro da un’assenza di riferimenti normativi statali invece presenti per gli organi di polizia, in base ai quali la Regione ha potuto adottare il richiamato provvedimento ricognitivo, ovvero di attenersi alla normativa nazionale con l’intenzione chiara e dichiarata di rispettare il divieto di istituire nuove ipotesi di gratuità e ribadire che la finalità dell’atto, pur in presenza anche di funzioni di polizia giudiziaria, è quella di assicurare la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.

Considerato che

per estendere alle Forze Armate tale gratuità in modo da poter usufruire della loro presenza sui treni ai fini della sicurezza occorre un provvedimento nazionale;

altre modalità comporterebbero un onere a carico del bilancio regionale che ricadrebbe sui cittadini emiliano-romagnoli e, riducendo le risorse disponibili, sulla stessa qualità del trasporto pubblico.

Impegna la Giunta

a valutare la possibilità di implementare l’operazione “Strade Sicure” ancora attiva in diverse città, anche sul comparto ferroviario;

ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, perché le istituzioni competenti prevedano l’equiparazione delle Forze Armate alle Forze dell’Ordine nell’accesso gratuito al trasporto pubblico;

ad assicurarsi che lo Stato si faccia carico delle necessarie coperture con interventi legislativi e finanziari appropriati.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 7 novembre 2018

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